Intervista a Claudio Petruccioli, 1 marzo 2017

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Mercoledì 1 Marzo 2017

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Claudio Petruccioli: e cioè un partito riformista e non un partito che non vuol governare

Renzi dica che partito vuol fare La sinistra di D’Alema cura le identità e non le scelte

del governare; si propone, pensioni si scaricavano sul così, di rendere efficace e bilancio dello Stato. D. E lei cosa fece? altro giorno ha an- democraticamente verificaR. Dicevo che quel sistema nunciato, via Twit- bile la propria azione. Cosa non poteva durare, e che se, ter, di aver preso la tanto più necessaria per un un giorno avessimo govertessera del Pd. «Lo partito che non vuole gestinato, non avremmo potuto faccio per appoggiare Mat- re l’esistente, ma realizzare permettercelo. Un caro comteo Renzi, come Biagio riforme di grande portata. D. Dunque, si vuol colpagno, di cui non le dirò il De Giovanni». Claudio nome, mi rispose: «Eh, lascia Petruccioli, classe 1941, pire Renzi per tornare fare». Costruire la sinistra un lungo impegno politico indietro da questo pundi governo, anche dopo la nel Pci-Pds-Ds non ave- to? R. Si dice di voler cacciare Bolognina, signifi cava fare va più tessere, spiega, dal i conti con quell’eredità. 2005, quando divenne presi- Renzi; ma l’obiettivo vero è D. E qual era stata, vicedente della Rai. «E quando sfasciare questo partito e versa, l’eredità buona? ne uscii, nel 2009, Walter l’idea stessa di «sinistra di R. Perbacco, accrescere la Veltroni si era da poco di- governo». E tornare a una padronanza delle persone messo da segretario del Pd: sinistra che non incorpora sui vari aspetti della propria pensai che fosse meglio la- la funzione di governo. Claudio Petruccioli D. Che vita, che è la libertà autentisciar perdesinistra ca. Sul lavoro prima di tutto re», dice oggi Si dice di voler cacciare R. Quando, alla fine degli che non solo è ricerca di un è ? S p i e - concezione «totalitaria» (o al telefono. Renzi ma l’obiettivo vero g h i a m o l o «integrale») della sinistra, anni ’60, seguivo il Pci abruz- reddito, ma realizzazione Petrucbene. che voleva includere, cioè, zese, ricordo d’aver discusso della propria personalità. E cioli è un è sfasciare questo partito R. È una tutta la sinistra. D’Alema duramente coi compagni de poi nelle relazioni interperosservatore e, con esso, anche l’idea sinistra che è stato sempre il campione L’Aquila e di Pescara. sonali; il grande tema dei attento e dodi sinistra di governo, D. Perché? mette sopra di questa seconda visione; è diritti. c u m e n t a t o. tornado a una sinistra che tutto la pro- una coerenza che gli va riD. Anche il politologo Refrattario R. Il partito era, in via di non vuol governare pria «inte- conosciuta. Chi cominciava principio, contrario alle au- Angelo Panebianco ha alle passegrità», una a porre il problema di una tostrade. In Abruzzo se ne notato la difficoltà di furelle, conseconcezione sinistra di governo, veniva volevano fare due, come è sione fra le tradizioni pogna, di tanto litiche in tanto, le sue riflessioni al «meta-politica» che si affi- bollato come «nuovista». Chi effettivamente conflugiornale online larivistain- da alla «identità» e ignora dispensava questo marchio, accaduto, la RoRenzi dovrebbe dire ite nel d i c e v a d i ma-L’Aquila e la telligente.it, che anche Ita- le funzioni Pd. voler salva- Roma-Pescara. liaOggi rilancia. O ad alcu- concrete, a che c’è in ballo altro che Chi, come quasi tutti R. Pare la miglior Quando suggeni sapidi tweet. cominciare la sua persona. C’è in gioi scissionisti, rifi uta l’idea nebiant r a d i z i o n e rii di sceglierne Domanda. Petruccio- da quella del co il Pd che, pur essendo della sinistra di governo, co è una del Pci. li, che le pare di questa g o v e r n a r e . una, perché era imperfetto, può far nascepersona D . Pe r - utile un collegacomplessa fase della si- È una idea rifiuta di assumere re un soggetto politico che ch e s t i c h é v o i , mento Tirrenonistra? «a priori» di il governo in Italia non è mai esistito mo, ma che teoriz- Adriatico apriti Risposta. Ci sono almeno sinistra, che (cioè le scelte concrete) quella z a v a t e l a cielo, tutti si opdue riflessioni da fare. ha inevitacome terreno di verifi ca sua anasinistra di posero: ognuno D. Avanti, allora. bili consedella propria azione g o v e r n o , voleva quella della sua città, lisi non mi convince. Le due R. La prima è quasi una guenze intenon vole- innalzando tutti lo slogan anime che non hanno sapuprecisazione: la vogliamo gralistiche. vate salva- del «no alle autostrade». Op- to fondersi davvero sono, smettere davvero con que- Chi intende sta personalizzazione su così la sinistra rifiuta l’idea re niente di quella tradi- pure, ricordo, quando, stu- secondo lui, quella postRenzi? dente universitario, andavo comunista e quella poststessa di «sinistra di gover- zione? R. Come no? Anzi, rispon- a volantinare fra i pendo- democristiana . D. Si riferisce alla ne- no»; rifiuta di assumere il D. E invece? onata formazione dei governo come terreno di ve- d e v a m o lari romani, R. Invece, lo scontro è che, proprio Democratici e progres- rifica della propria azione. che prendePer salvare il buono del per salvare sisti. vano quegli stato appunto fra un’aniD. Addio riformismo. R. Da quando sono usciti, scassatissimi ma riformista e di governo R. Certo, è esattamen- i l b u o n o , Pci, dovevamo dire che e un’anima di sinistra «iniper-personalizzano tutto su te questa la base teorica e d o v e v a m o pullman. cosa non andava in quel di lui, su Renzi. Oggi bistic- psicologica per esorcizzare d i r e c h e D. Faceva tegrale» e integralista che Pci, cosa gli mancava considera la funzione del ciano anche fra loro. C’è chi il riformismo. Non importa cosa c’era l’agit-prop. per poter essere una sinivuole andare a votare alle nemmeno che lo si dica; se c h e n o n R . S e m - governare un optional sestra capace di cambiare primarie del Pd e chi gli si rifiuta la sinistra di go- andava in p l i c e m e n t e condario. Anche fra gli ex il Paese e fare le riforme risponde che non si può: verno, la possibilità stessa q u e l P c i , andavamo a Dc ci sono gli integralisti, «Siamo usciti». Comunque del riformismo è tagliata cosa mandire ai pen- quelli che antepongono la cava per sempre Renzi al centro. d o l a r i c h e integralità della sinistra alla radice. D. Sarà difficile che la D. Eppure la parola ri- essere, quando avremmo avevano diritto a un servi- all’idea di governo stesso. personalizzazione cessi, formismo, risuona spesso potuto, una sinistra capace zio più decente; il che era Guardi che con l’Ulivo, nel ma l’abbiamo detto. nei discorsi di uno dei le- di guidare il Paese e di fare giusto. Ma, sui volantini 1996, quella frattura s’è riR. Personalizzare su Ren- ader di questa scissione, le riforme. c’era scritto «anziché spen- proposta. D. Vale a dire? D. Cosa c’era da butta- dere soldi per fare la mezi è, in realtà, un pretesto Massimo D’Alema. R. C’erano quelli, come per celare la vera questiotro». Se non era populismo R. Invece, da almeno 30 re, allora? R. Innanzitutto l’idea che quello. Per non parlare delle Arturo Parisi, e molti alne. anni, è l’interprete proprio tri, fra i quali, modestamenD. Ossia? della visione opposta. E ci la sinistra non potesse e pensioni. R. La battaglia intorno sono passaggi storici a di- non dovesse governare come D. Parliamone, invece. te, anche io, che volevano tale; una idea radicata nelal futuro del Pd, e anche mostrarlo. R . Ero parlamentare, unificare la sinistra rifordel Paese. Il Pd, con tutti i D. Rievochiamoli, Pe- la esperienza del Pci. Non è quindi dopo il 1983; vigeva mista di governo; volevano certo un caso che i governi il cosiddetto sistema retri- che quell’Ulivo diventasse suoi difetti e le sue incom- truccioli. piutezze, una cosa afferma R. Quando, quasi 30 anni con l’imprimatur di D’Ale- butivo, per cui la pensione qualcosa di più di un’allecon chiarezza: vuol essere fa ci fu la Svolta, ossia il ma (Lamberto Dini e poi veniva calcolata su una anza elettorale. Venivamo il partito che raccoglie ed passaggio dal Pci al Pds, il quando lui stesso entrò a Pa- finestra degli ultimi anni guardati come «corpi estraesprime la sinistra rifor- punto non fu solo l’evoluzio- lazzo Chigi) sono sempre in lavorati. Questa finestra nei», sia fra i Ds che fra i mista di governo. E preciso ne dal comunismo al post- alleanza con la destra e con si restringeva sempre più, Popolari. In quegli anni, con che «di governo» non signi- comunismo, con la scissione motivazioni emergenziali. fino a diventare di tre, due la segreteria D’Alema, «uliD. Solo questo? fica affatto «accomodante», di Rifondazione comunista. anni. Non c’era da sorpren- vista» era un’accusa o, più R. No. C’era un bel po’ di dersi se lavoratori, sindaca- spesso, un insulto. Lo scono «compromissorio». D. E quale fu? D. E allora cosa signiR. Cominciò a produr- corporativismo, di populi- ti e aziende si accordavano: tro attuale è il terzo atto di fica? lunga stasi salariale e forti questa Guerra dei Roses. si allora, anche nel neo- smo... D. Addirittura di popu- aumenti negli ultimi anni. R. Significa che assume nato Pds, quella frattura come essenziale l’obiettivo fra «sinistra di governo» e lismo? Il costo delle conseguenti continua a pagina 6 DI

GOFFREDO PISTELLI

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Le due Camere restano aperte, ci mancherebbe. Ma discutono solo di minutaglia legislativa

La politica è andata in letargo

Grandi temi in soffitta, compresa la legge elettorale SEGUE DA PAG. 5

Vignetta di Claudio Cadei

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DI

MARIO SECHI

olitica? Se cercate qualcosa che somigli al disegno del futuro del paese potete tranquillamente smettere di fare i rabdomanti: la legislatura è ampiamente finita, il parlamento lavora su ectoplasmi di legislazione e l’unico appuntamento politico degno di nota è per ora chiuso nelle stanze del ministero dell’Economia: la manovra correttiva da 3,4 miliardi di euro che prima o poi (entro aprile) avremo il piacere di compulsare. Le Camere sono aperte, ma discutono di minutaglia legislativa, i grandi temi restano inesorabilmente fuori dalla porta perché non ci sono né volontà né voti per affrontarli. Ci sarebbe la legge elettorale, ma sembra sparita dal radar. Il Senato discute di modifiche al codice penale e la Camera di responsabilità professionale del personale sanitario. Grandi cose. Ci sarebbe da correggere il Jobs Act, pensare a una riforma fiscale, riaprire il ciclo di investimenti, capire che fare con il Fiscal Compact, avere lo straccio di un’idea per la riduzione del debito e discutere di privatizzazioni e liberalizzazioni. Aspetta e spera, contribuente. Politica? (bis). Di grazia, dove sarebbe la politica? Qui, che gusto: il gruppo alla Camera degli scissionisti del Pd è composto da 37 deputati ed il mix tra i fuoriusciti del Pd e di Sel. Il gran fritto misto ha eletto Francesco La Forgia capogruppo all’unanimità. In ogni caso c’è sempre Speranza. Per andarsene, ma non con Alitalia. Alitalia. A breve avremo il problema del crash landing di Alitalia per la quale già si prospetta quello che sui giornali balena come

«l’intervento pubblico». La compagnia aerea è a corto di liquidità, la spia rossa del carburante è accesa, perde mezzo milione di euro al giorno, si attende il The End con la solita idea di sempre: privatizzare gli utili e socializzare le perdite. Colpa degli arabi? In parte, perché poi c’è un mistero: perché il mercato globale delle compagnie aeree ha registrato nel 2016 profitti netti aggregati pari a 35,6 miliardi di dollari e invece Alitalia sta per fallire? Gli emirati arabi saranno (forse) ingrati, ma qui c’è un problema che taglia le Ali e si chiama Italia. Sgombrate la pista e allacciate le cinture. Inflazione su. Sale ancora, ma è volatile. Ecco cosa dice l’Istat: «L’accelerazione dell’inflazione a febbraio 2017 è per lo più ascrivibile alle componenti merceologiche i cui prezzi sono maggiormente volatili e in particolare agli Alimentari non lavorati (+8,8 per cento, era +5,3 per cento a gennaio) e ai Beni energetici non regolamentati (+12,1 per cento, da +9,0 per cento del mese precedente). A rafforzare l’inflazione c’è poi l’accelerazione della crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,4%, da +1% di gennaio). Di conseguenza, l’«inflazione di fondo», al netto degli energetici e degli alimentari freschi, si porta a +0,6 per cento, da +0,5% del mese precedente mentre quella al netto dei soli Beni energetici sale a +1,3 per cento da +0,8% di gennaio». Balla anche l’inflazione. Trump e Wall Street. Donald Trump oggi parla di fronte al Congresso per la prima volta. E’ un appuntamento che molti considerano come uno spartiacque per la politica e per i mercati. Wall Street aspetta dei se-

D. Non mi ha parlato di Renzi, Pe- segretario con il 68%. Allora Gianni Cutruccioli perlo, sostenuto dai D’Alema e dai Pier R. Già, ora invece, proprio a lui vorrei Luigi Bersani, dalla intera «tradizione» rivolgermi. del Pci, prese un misero 18%. D. Prego. D. Chi c’è in quei due milioni? R. Dico che anche lui deve spazzar via R. Molti di loro sono quelli che già la personalizzazione. Va bene: ha fatto ai tempi della Svolta della Bolognina, l’autocritica, ha riconosciuto gli erro- pensarono a una sinistra di governo, ri….. che furono spesso batD. Che cosa dovrebbe tuti in seguito, ma che L’ex premier deve ricornon hanno mai abbandire? darsi dei due milioni donato quell’idea. Sono R. Che in ballo c’è alquelli che rispettano le tro che la sua persona; la di persone che l’hanno tradizioni, che non vomateria del contendere è votato l’8 dicembre 2013 gliono tradirle; ma che appunto una sinistra che facendolo segretario con hanno anche, via via, vuole governare ed esseil 68% mentre Cuperlo capito che, a un certo re riformista. C’è in gioco prese solo un misero 18% punto, le «tradizioni» il Pd che, pur incompiuto bisogna essere capaci e imperfetto, è il tentatidi tradurle; altrimenti vo concreto di dar vita a questo soggetto politico che, in Italia, si esauriscono e svaniscono. Pensando non c’è mai stato. Quando Renzi parla a loro, Renzi deve ricordare che il Pd non l’ha inventato lui, ma lui c’è, può al partito... D. Quando Renzi parla al parti- muoversi, può agire, perché c’è il Partito democratico. Renzi c’è, perché altri han to? R. Spesso fa riferimento «ai compagni lavorato prima di lui. D. E qual è il suo compito? delle Feste dell’Unità» e lo trovo molto R. Pensare a consolidare, a fortificabello. re la sinistra di governo. Anche per chi D. Ma? R. Ma vorrei che, accanto a loro, citas- verrà dopo di lui. twitter @pistelligoffr se i due milioni di persone che lo hanno votato l’8 dicembre del 2013, facendolo © Riproduzione riservata gnali chiari su piano fiscale e investimenti nelle infrastrutture. Trump aumenterà la spesa militare del 10%, la Borsa ieri ha messo a segno il dodicesimo rialzo record consecutivo (non succedeva dal 1987) ma il Trump trade sta andando verso un’altra fase: dalla promessa all’esecuzione. Finora il mercato ha prezzato le aspettative, ora cerca conferma sulle sue puntate. Trump è legato inesorabilmente all’accelerazione del suo programma,

se rallenta, perde il suo più grande alleato in questa fase della sua presidenza: Wall Street. La spesa militare. Il settore della difesa ha cominciato il suo balzo in avanti dopo l’annuncio del nuovo piano di investimenti. Questo è l’andamento dell’indice Dow Jones difesa e aerospazio negli ultimi cinque giorni: La torta è grande, Trump dovrebbe portare la spesa complessiva a 603 miliardi di dollari. Zamparini se ne va. E un segno dei tempi, il presi-

dente del Palermo Maurizio Zamparini vende la squadra siciliana a un gruppo anglo-americano. Dopo aver licenziato 28 allenatori nella sua carriera di presidente, stavolta è lui che se ne va. Dopo il Milan e l’Inter ai cinesi, la Roma agli americani, lo straniero compra il calcio siciliano. In un paese tutto in vendita (ma con i patriots della politica prontissimi a erigere barricate di cartapesta) anche il calcio ne segue il destino declinante. Il Foglio.it – List

RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE AL 31 DICEMBRE 2016 Si rende noto che la Relazione Finanziaria Semestrale al 31 dicembre 2016, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 28 febbraio 2017, è stata depositata, a disposizione di chiunque ne faccia richiesta, presso la Sede Sociale, presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato 1INFO (www.1info.it) ed è disponibile altresì sul sito www.digitalbros.com (Investitori). Milano, 1 marzo 2017 Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Abramo Galante

DIGITAL BROS SPA Sede Sociale 20144 Milano – Via Tortona, 37 Capitale Sociale deliberato Euro 5.964.334,80 C.F. e P. IVA N. 09554160151

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