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Giovedì 23 Giugno 2016
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Lo dice l’ex vicesindaco di Pisapia, Ada Lucia De Cesaris, che si è battuta per «Beppe»
Non ho mai avuto dubbi su Sala
Bella questa Milano civile che non demonizza nessuno di mediaticità avrebbe spinto molti a scorticarlo. E non era ai avuto dub- preparato. Credo che questo bi». Ada Lu- fatto l’abbia anche ferito percia De Cesa- sonalmente, perché i nostri ris, 57 anni, competitori alle primarie milanese, avvocato, allieva hanno usato gli stessi metodi di Sabino Cassese e grande dei nostri avversari, ma forse esperta di diritto ambienta- gli hanno dato anche molto le, risponde al telefono da un coraggio in più. D. Insisto, e lei non ha taxi. E se gli chiedete se avesse mai avuto paura che Giu- vacillato? R. Non ha avuto dubbi seppe Sala non ce la facesse, quella fosse non esita a una macchina rispondere. Il clima è stato del fango per L’ e x - v i c e di un confronto duro farlo fuori. sindaco di ma corretto per cui abD. PersoGiuliano nalmente, Pisapia, biamo potuto fare cosa le è spiache da queluna campagna elettoraciuto? la giunta si le, non un rodeo. R. Vengo da dimise poleSono andata in assemuna scuola in micamente, blee dove non la pensacui si pensa quando semvano come noi, che la compebrava che la tizione politica maggioranma non mi è mai capitapossa essere za volesse to di non poter parlare anche dura, fare strame ma senza mai di un suo progetto, quello degli scali fer- travalicare il limite del rispetroviari da recuperare, s’era in- to della verità. D. Il momento più bello, fatti generosamente schierata al fianco dell’ex-a.d. Expo dal qual è stato? R. Beh, oltre la sera del balprimo minuto, tessendo con pazienza i fili con molti dei lottaggio, di certo la vittoria mondi che avevano portato al delle primarie, perché in quelsuccesso arancione nel 2011. la gara s’è formato, intorno a Si riferisce al neo-sindaco, Sala, il gruppo di persone di chiamandolo Beppe, ma non cuore, di giovani appassionac’è nessuna affettazione: è il ti, di volontari che ci avrebbe frutto di una dura campagna condotto sin qui. D.Gli avversari-avverper le primarie prime e ammisari, ossia il centrodestra, nistrativa poi. Domanda. Beh, avvocato, come sono stati? a un certo punto Stefano R. Intelligenti nel candidaParisi sembrava a un’in- re Parisi, ma non potevano collatura, se non davanti. pensare di vincere tornando E poi con quei primi tur- indietro di 10 anni. Illudersi ni orribili per il Pd, in più che fosse credibile una propoparti d’Itasta che metlia... teva insieme Milano dovrà essere Risposta. mondi nepnon solo bella ma anche Guardi, le pure comubella per tutti. Una città assicuro che nicanti fra non ho mai loro. aperta sul mondo, capavacillato. D. Matteo ce di fare cultura, D. L’uomo Salvini e musica, spettacolo. giusto, lei Forza Italia, Il Teatro Parenti, dice? lei dice? ad esempio, ha ristruttuR. La candiR. Non rato e restituito datura giusta, solo: neppucon le caratre Fratelli di a uso pubblico teristiche di Italia e i foruna piscina persona pragzisti, e questi matica, da un ultimi e il lato, ma anche una grande ca- Ncd. Non c’era un quadro rapacità di amare questa città e zionale. Detto questo, che ci di vederla lontano, nel futuro, sia una destra unitaria e orsempre pensando a cosa è ri- ganizzata fa bene al paese e uscita a essere negli ultimi alla democrazia. Però devono cinque anni. essere in grado di cambiare, di D. A un certo, punto, dare spazio a persone nuove. durante le primarie si è D. Cos’è stato decisivo giocato pesante con lui: i per questa vittoria di Sala numeri di Expo, il patrimo- e del Pd? nio, insomma, una corsa R. Ho come l’impressione all’azzoppamento. che Milano cammini da sola. R. E neanche allora, ho avuD. Che significa? to riserve. A me piace guardaR. Che questa città è in grare le carte, l’ho fatto. do di esprimere tanta energia, D. E che cosa ha capito? tanta professionalità, tanto R. Che Beppe era una per- coraggio e, quando la insulti sona normale, che aveva con- con una rappresentazione che dotto una vita ordinaria, sen- non è reale, reagisce. za pensare che un certo tipo D. A cosa si riferisce? DI
GOFFREDO PISTELLI
«M
Ada Lucia De Cesaris R. Una campagna del centrodestra secondo la quale niente, a Milano, andava bene. È stato un po’ come il 3 maggio. D. Dopo le devastazioni dei Black Bloc per l’Expo? Non paragoniamo il centrodestra ai devastatori in felpa perché sennò si arrabbiano. R. Infatti, non era quello che intendevo dire. Parlavo di una prova d’orgoglio, il senso di una città che si vuole bene, perché sa di fare impresa, di fare cultura, di impegnarsi nel sociale e non ci sta a essere dipinta gratuitamente in negativo, in un quadro da depressione. Anzi, rispetto al centrodestra devo dire un’altra cosa. D. Che cosa? R. Che il clima è stato di confronto duro ma corretto, è stata una campagna elettorale, non un rodeo. Sono andata in assemblee, dove non tutti la pensavano come noi, ma non mi è capitato mai di non poter parlare. Anzi, anche nel ballottaggio, trovo che ci sia stata una grande disponibilità ad ascoltare gli uni le regioni degli altri. Un fatto che mi ha fa essere ottimista sul futuro. D. E cioè? R. Cioè che Milano, anche in questo, sia avanti. Che si stiano creando le condizioni per cui ognuno costruisce, in politica, partendo dal proprio progetto, senza la demonizzazione dell’avversario. D. Sala che cosa farà adesso per marcare questa prima fase di sindacatura? R. Deve realizzare o consolidare i tanti progetti dell’amministrazioni precedente. Penso agli interventi nelle periferie, che devono essere reali, concreti, con tempi certi, e spiegati alle persone che ci vivono. Che si tratti di mettere un ascensore in un palazzo Aler, dove manca, o migliorare la gestione sociale per favorire la convivenza civile. Dopodiché... D. Dopodiché? R. Deve spingere su questa Milano che parla a un mondo
aperto, europea, internazioR. Sa che sto pensando di nale, capace di fare cultura, prendere la tessera? musica, spettacolo, che conD. Ah però, un bel gesto solida le sue collaborazioni di lealtà. col privato. Sto uscendo da R. Questa esperienza milaun’iniziativa, bellissima, del nese mi spinge a voler contriTeatro Parenti, che ha ri- buire. E aggiunga che non ho strutturato e restituito a un nessuna nostalgia di quando uso pubblico una piscina. il centrosinistra era perdente. D. C’è anche al famosa Proprio il lavoro di Milano può linea della metro da ter- dare tanto al Pd e, a differenza minare. di altre analisi, non mi pare sia R. Certo. Completare tut- il caso di scimmiottare questo to, riuscendo anche a stare e quel modello, ma lavorare sulla nostra vicino ai resiidentità, osdenti, ridursia dialogare i disagi al Il centro destra è stato re con una massimo. Ma intelligente a candidare parte della io credo che Parisi ma non poteva sinistra e Sala si impepensare di vincere tornon solo. gnerà in una nando in dietro di dieci Soprattutto direzione che bisogna esanni e mettendo insieme ha richiamato sere vicini spesso in camforze politiche incompaa quelli che pagna elettotibili non solo Lega non votano, rale. e FdI ma anche questi che sono la D. Vale a ultimi e il Ncd maggiorandire? za. R. Rompere D. Un lo schema della città a due velocità. Ossia messaggio a Matteo Renzi, creare le condizioni perché la al quale non ha mai nascovita di tutti sia dignitosa, ma sto di sentirsi vicina? R. Gli direi di non fermarnon tanto e non solo per per questioni per così dire di so- si, di andare avanti, facendo pravvivenza. No, mi riferisco tesoro degli errori, ma andare anche all’arte, alla fruizione avanti. D. Errori, diceva. Per della cultura: Milano dovrà essere tutta bella e bella per esempio? R. Sulla capacità di intertutti. D. Senta ma lei ha vissu- loquire, di spiegare le diverto tanto a Roma. Di questa sità come per esempio sulle città in mano al M5s che riforme. Sul referendum stia sui contenuti, spieghi che stiapensa? mo facendo R. La mia il bene del Roma mi pare Paese. Il mio profondamenA Renzi dico di non sogno sa qual te malata fermarsi, di andare è? ma rispetto avanti, facendo tesoro D. Q u a l democrazia degli errori che ha fatto. e un pezzo è? Ma deve andare avanti. di romani ha R. Un bel Sogno un confronto fra fatto questa confronto fra scelta, dobbiaCassese, che Cassese (il mio maestro) mo prenderne si è espresso che si è espresso per il sì atto. Dico che per il sì, e e Zagrebelsky, per amminiGustavo che è per il no strare ci vuole Zagrebelumiltà, che è sky, con al difficilissimo, centro i cone che non si nasce «impara- tenuti reali di questa riforti». ma. Non gli odii, le rivalità e D. Promemoria per Virginia le risse. Raggi. D. Insomma, lei non è di R. Si ricordi che Roma non quelli che chiedono rese è solo le buche, i marciapiedi dei conti. rotti, l’Atac, ma è anche la caR. Per carità, non le amo pitale di un grande paese, a in genere. E poi quelli che cui ha dato sempre smalto e chiedono le rese dei conti oggi splendore. verso il segretario, devono anD. Cosa non le piace del- cora fare i conti con i propri la Raggi. errori. R. Questi riferimenti allo D. Senta, la rivedremo a staff, al rendere conto, alle Palazzo Marino a fianco di regole interne del movimen- Sala? to, mah. La sindaca lavori per R. Sto bene dove sto. E credo l’interesse della città e renda che Sala debba essere lasciato conto ai romani. Dopodiché ora in pace di fare le valutanon ho chiaro neppure il pro- zioni del caso e di scegliersi la getto politico, ma pazienza. sua squadra. Anzi, forse potrei D. Lei non è iscritta al essere più utile all’esterno, Pd ma non ha fatto mai continuando a spiegare, colmistero di riferirsi a que- legare, a fare rete con molti sto partito. Come lo vede, mondi, perché al progetto ci adesso? credo.