Intervista James Hansen, ItaliaOggi 25012018

Page 1

PRIMO PIANO

Giovedì 25 Gennaio Gennai 2018

7

Le grandi firme di ItaliaOggi – Il saggista James Hansen intervistato da Goffredo Pistelli

C’è un pessimismo esagerato

Ma adesso non si teme più il giudizio degli stranieri Peppino Gagliardi o diato a Washington, anche se Luciano Rondinella, qualche scivolone scappava: riil gotha della musica na- cordo ancora le risate quando ilano, quartiere una volta mandai a prendere poletana dell’epoca. Città Studi a due D. Ma faceva solo al bar «un cappuccio e un corpassi dal Politecnirappresentanza, il nuto». Napoli comunque… co e in mezzo a paD. Napoli comunque? giovane vice-console lazzi del miglior razionalismo R. Napoli era una meraviHansen? meneghino, ci sono gli uffici R. Al Consolato avevo glia. Erano gli anni prima del della Hansen Worldwide da due aree da seguire: la terremoto e non era ancora cocui un signore americano che politica e l’economia, ma minciata la guerra fra vecchia parla un italiano forbito con si seguivano soprattutto e nuova camorra. l’accento di Seattle continua attraverso i contatti. D. Certo. Nuova camora fare il grande comunicatore D. Interessante la ra organizzata, i cutoliani, per grandi aziende, dopo averpolitica. Erano gli anni contro la Nuova famiglia, i lo fatto per anni, e che anni!, dell’avanzata del Pci, vecchi clan. Che cosa voleall’Olivetti, alla Fininvest e alle regionali del 1975, va dire occuparsi di econoalla Telecom. James Hansen del possibile sorpasso mia? James Hansen, 68 anni, alle politiche 1976. giocherella con la pipa, che R. Girare il Mezzogiorno, provai a chiederlo, ma ero già R. Non c’erano rapporti col presenziare all’inaugurazione non accende mai, mentre ristato segnato come «euro- Pci, perché non dialogavamo della Fiera del Levante di Bari, percorre 40 anni di vita in peista» e non fu possibile. con i partiti considerati «non ai tagli dei nastri e soprattutto Italia iniziata come ViceApprodai in Italia Così, mi toccò Napoli. democratici» e per questo esclu- e ovunque, ai pranzi «ufficiali» console americano a Napocome viceconsole Usa a Napoli. D. Che immagino, a devamo anche il Msi. Anche se a non finire. Ricordo una volta li, nel 1975, e proseguita a Avevo meno di 30 anni. metà degli anni 70, per non c’erano rapporti ufficiali, a Cosenza, al circolo Sporting, fianco di personaggio come un giovane americano, dicevo, coi i giovani dirigenti co- partecipai al pranzo più luculCarlo De Benedetti e La città, allora, era bellissima. fosse stata pittoresca. munisti napoletani c’erano otti- liano che abbia mai visto. OlSilvio Berlusconi. Ma Ero ricercato dalla borghesia parUn po’ esotica, in certo me relazioni personali. Voleva- tre una ventina di portate. Alla il vero «caso Hansen» non tenopea. Ho partecipato qual modo. no fare dell’Italia la California fine, senza che nessuno abbia è la sua sontuosa carriera a Cosenza a un pranzo R. Mi trovai bene. Ave- d’Europa, mica trasformarla in chiesto niente, i camerieri vedi grande comunicatore e con una ventina di portate. vo di corrispondente quotato v una bella villa pagata Russia dopotutto. Mi dicevano: nivano a porre ai commensali Alla fine, senza chiederlo, i camea Posillipo, con una disce- «James, non ce l’abbiamo con dei vassoi di Alka-Seltzer. Davo per l’International Herald sa al mare. I carabinieri te, intendiamoci, ma col tuo il fegato per la Patria... Tribune e il Daily Telegrarieri portavano l’Alka Seltzer. di guardia al Consolato governo». D. Sulla politica mi ha detph, ma lo straordinario Davo il fegato alla patria mi salutavano quando D. Qualche nome? to poco, però. Erano gli anni successo della sua Nota entravo al lavoro. E non R. Mah, perlopiù Diplomatica, che si può leggere spesso su ItaliaOggi gi e plication per una selezione del avevo ancora 30 anni! In più il non hanno fatto Con la lingua italiana me la cavai che conta, via mail, oltre 10 corpo diplomatico, un’idea che Console Generale non amava la carriere politiche e subito abbastanza bene. mila affezionati lettori. Un accarezzavo da tempo, un’alter- mondanità e mi spediva a far ormai sono dei penL’avevo del resto già studiata rappresentanza dappertutto. sionati. Piuttosto mi piccolo essai settimanale di nativa al legno. geopolitica (Hansen è stato D. Non sarà stato sempli- Così mi si trovava sul palco ricordo bene quando, a Washington. Ma qualche scivolo«delle autorità» con i simpatici nel 1976, andai a poranche direttore di East) che ce. ne comunque ci scappava, prepara con cura e che perR. Infatti. Da un parco di cariatidi come l’allora arcive- tare ai neoeletti Dc, di tanto in tanto. Ricordo ancora mette di leggere il mondo e i oltre 400 mila di candidati, se scovo di Napoli, il cardinale Paolo Cirino Pole risate quando mandai suoi cambiamenti. ne presero 40, dopo una serie Corrado Ursi, nelle cerimonie micino e Clemente a prendere al bar «un cappuccino che contavano. Una strana tra- Mastella, i compliDomanda. Hansen, co- infinita di colloqui. minciamo però dall’AmeriD. Sarà stata dura, per un sformazione per uno scenografo menti e gli auguri di e un cornuto». Ma Napoli digeriva arrivato dal New Mexico. buon lavoro del mio ca. Perché si mise in testa laureato in filosofia. tutto, con un sorriso D. Vita sociale? Governo. di fare la carriera diplomaR. Piuttosto un vantaggio, R. Troppa. Ero ricercato dai D. S i u s a v a tica? credo. Se ho un talento è quello Risposta. La carriera di- di saper dare esami, un’abilità salotti della buona borghesia così? in cui Kissinger ammoniva R. Certo. Immagino che si Aldo Moro di non aprire ai plomatica è stata una sorta di particolare nel superare i test… partenopea, dove la presenza «piano B», ho iniziato facendo lo di indovinare le risposte un po’ del vice-console Usa faceva fare faccia ancora, e non solo gli comunisti. scenografo teatrale. R. Al Consolato eravamo indipendentemente dalla vera bella figura ai padroni di casa. americani. Ricordo Pomicino, D. Non mi prenda in conoscenza, ad essere onesti. Perfetto poi per i matrimoni che stava in un appartamenti- davvero periferici, mandavano al Vomero. Molto simpatico. mo cablogrammi sulla politica giro. D. E così si ritrova console della Napoli-bene. In più... Ho visto poi la sua villa sull’Ap- nel Mezzogiorno. Chi vuole che R.Studiando filosofia all’uni- in Italia. D. In più? versità cominciai a fare dei laR. Non subito. Era il 1974-75, R. Avevo accesso al leggen- pia, a Roma. Non gli è andata leggesse a Washington i miei voretti, com’è d’uso da noi. report sulla situazione politial tempo del Golpe dei garofani dario spaccio duty free della male. D. E Mastella? D. Di cosa si occupò? ca a Bari o a Catanzaro? E poi in Portogallo. Ci lavorai su da Nato a Bagnoli. Un privilegio R. Di Mastella ricordo eravamo anche molto vincolaR. Mi sono ritrovato a fare Washington. che il falegname di scena per una D. La rivoluzione dolc se la tirava un po’, ti. Il massimo dell’apertura fu Lasciai la diplomazia diciamo. compagnia teatrale, lavoro che ce dei militari di sinistra quando, sempre nell’ambito d perché la mondanità D. Era un giorna- delle competenze economiche diventò sempre più serio, ar- guidati da Otelo De Carprofessionale mi annoiava lista prestato alla e commerciali, ci aprimmo al rivando di contrattino in con- valho. Il partito comunista l politica, d’altronde. mondo delle cooperazione rostrattino alla scenografia. E lì di Alvaro Cunhal provò a p e avevo capito che, da grande, Com’era Napoli, al- sa. Fu faticoso. maturò il mio primo approccio impossessarsene ma alla C non avrei fatto l’ambasciatore. lora? al giornalismo. D. Perché? Recalcitravafine prevalsero i socialisti l Passai quindi alla stampa R. Gradevole, appena no? D. E come? di Mario Soares. come corrispondente dall’Italia arrivato non mi ero reso R. Raccontai la scenografia, R. Perché la mia segretaria, R. Bravo. Una situazione a dell’International Herald Tribune conto di quanto potesse una nobilissima e molto proa cui avevo lavorato, di una Bo- su cui l’amministrazione di c essere caotica: atterrai tettiva principessa Colonna hème di Puccini messa in scena Gerald Ford (succeduto e e del Daily Telegraph. Allora i giora Capodichino alle 13 e, di Stigliano - accadeva che all’Operà di Santa Fe. C’è, mi a Richard Nixon dopo nali pagavano abbastanza bene allora, fino la pomerig- nelle rappresentanze diplomapare nel terzo atto, una scena le dimissioni) non aveva a gio che si svolge alle porte di Pari- le idee chiare: c’era chi lo g inoltrato, si fermava tiche lavorassero civili italiani gi. Lì piazzammo dei soldati coi considerava un problema molto lto che mi perseguitò: non mi si tutto, i negozi chiudevano. Per anche di rango - non era tanto fucili dal tappo di sughero, sol- serio, potenzialmente una sorta dava tregua. Tutti volevano un qualche giorno cercai, da ame- d’accordo con la nuova linea e, datini di piombo umani. Scoprì di Cuba europea, e chi invece frigo americano che sputasse i ricano, di cenare alle 17,30-18 comunque, non era un mondo che erano dei carcerati, usciti valutava l’elemento militare cubetti di ghiaccio dallo sportel- e nei ristoranti mi ridevano che frequentasse. In qualche per fare i figuranti. Carcerati come rassicurante. lo. Mi ricordo poi i molti circoli (simpaticamente, per carità) modo lei non riuscì mai ad orguardiani. Troppo bello. ganizzare un incontro. E non D. Poi arrivò l’Italia. privati che c’erano dalle parti in faccia. D. Qualche problema lin- era previsto che il Vice-console D.Cosa successe ? R. Idea che non mi esaltava, di Chiaia e alle spalle dell’ExR. Ne scrissi un articolo per le confesso. Volevo il Madaga- celsior, di fatto dei ristoranti ad guistico? alzasse lui, direttamente, il teR. Me la cavai presto con il giornale locale. Ma il regista, scar, Antananarivo: C’era una accesso selezionato, dove potevi che lo l’aveva promesso a un posizione lì. Volevo l’esotico e incrociare Peppino di Capri, l’italiano, che avevo già stucontinua a pag. 8 DI

GOFFREDO PISTELLI

M

amico su un altro giornale, la prese malissimo, licenziandomi su due piedi. D. Fired, diceva Donald Trump quando faceva il reality. R. Fired, giusto. Siccome però bisognava ancora fare le scene per altri spettacoli, la compagnia mi pagò sottobanco con un altro nome per finire il lavoro. D. Il giornalismo le provocò subito un guaio, ma ci arrivò solo più tardi. R. No, infatti, mi venne in mente di presentare l’ap-


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
Intervista James Hansen, ItaliaOggi 25012018 by Goffredo Pistellli - Issuu