PRIMO PIANO
Venerdì 21 Ottobre 2016
7
Mario Sechi: sono due candidati (e due approcci) che sono il frutto del medesimo disagio
A noi Grillo e agli Usa Trump I paesi che hanno perso speranza si esprimono con risse mente un falco, e l’abbiamo D. Quello de Lo scontro GOFFREDO PISTELLI visto nel suo impegno dudi civiltà. rante la campagna di Libia, R. Esatto, libro assai cil List quotidiano di Mario quando era segretario di StaSechi, che appare anche tato e poco letto. Hungtinto. Cosa farà, dipende da cosa su ItaliaOggi, oltre che ton scrisse Who are we? Si le chiederà l’America. L’altro su Il Foglio, è spesso pie- chiedeva chi fossero divengiorno, Romano Prodi, in no di spunti di politica este- tati gli americani. Coglieva una intervista, mi diceva che ra assai sapidi e il suo blog, profonde spaccature che si gli americani non son più rimariosechi.it, ospita spesso percepivano già 12 anni fa. sposti a veder rientrare i loro analisi geopolitiche raffina- Si chiedeva cosa avrebbe figli avvolti in una bandiera. tissime. Per questo parlare significato una prevalenza E io gli credo. con l’ex-direttore de Il Tempo di latinos, non solo dal punD. Cosa comporterà? di presidenziali americane, il to di vista demografico, ma R. Quando lo strumento giorno dopo il terzo confron- culturale. Si interrogava militare non lo sai più usare, to tv fra Donald Trump e su quanto potesse durare il si aprono varchi notevoli per Hillary Clinton, è interes- ceppo dei padri fondatori. E chi ha meno problemi di te sante. «Situazione davvero se ci fosse ancora. Invece, né con la democrazia. Come Pudrammatica», dice subito al repubblicani né democratici tin appunto o come i cinesi. si ponevano quelle domande, telefono da Roma. Io credo che la Clinton avrà Domanda. Direttore, al- perché sintonizzati sull’estaMario Sechi problemi con loro nel mondo. lora ha visto. E, da quel blishment. D. E noi europei? D. Ossia la politica s’è che mi dice, mi par di caR. Guardi la cifra politica pire, che nell’uno fronte persa di vista la mutazio- nismo e in Olanda stanno più totale cospirazione. Pensi chiedendo il referendum per che da tempo si ritiene che del viaggio di Matteo Renzi e nell’altro, in passato, si ne profonda del Paese? Vladimir Putin voglia far negli Usa, aldilà del pranzo R. Guardi. Obama è stato uscire dall’Unione europea. sia visto di peggio. D. L’establishment si deragliare queste elezioni. È con Obama, delle celebrazioRisposta. Quello che le ho forse una prima rottura col ni, è questa: ci scaricano la detto prima potrebbe appa- discorso classico dell’esta- giocava la Casa Bianca ridicolo immaginarlo. D. Eppure il presidente sicurezza del Mediterraneo, rire una frase snob, da club blishment. Intendo l’Obama senza tener conto degli Putin è stato assai citato ci stanno dicendo che dobbiadella caccia, del tipo «come prima maniera, che parlava Americani impoveriti. mo occuparci della Libia, del R. Non comprende- nel duello... sono scarsi questi canva o sottovalutava la R. Una cosa surreale. Sia- Nord Africa. E, prima o poi, didati, signora mia», e rottura in atto. Sulla mo fuori dalla Guerra fred- lo dovremo fare, coi boots on invece non lo è. PuI paesi al mondo dove la gente ha quale anche Obama, da da un pezzo, è caduto il the ground, come si dice. troppo. perso più reddito in questi ultimi D. Con gli stivali sul specialmente nel se- Muro, è morto pure Ronald D. Cominciamo a anni (ricerca McKinsey) sono, condo mandato, ha Reagan, e il personaggio più terreno. Del resto siamo motivarla, allora. nell’ordine: Italia, Usa, Gran fatto molta retorica e presente in un dibattito pre- già a proteggere la diga R. E allora le dico Bretagna, Olanda e Francia. Bapochi fatti. Oggi, ne- sidenziale degli Sta-ti Uni-ti. di Mosul. che sono entrambi, R. In Iraq abbiamo un migli States, sono tutti Si rende conto? sterebbe rileggere questa graduatoTrump e Clinton, gliaio di uomini, 450 lassù, a contro tutti: bianchi D. Che significa? perfettamente espresria in termini elettorali per capire contro neri, poliziotti R. Significa candidati de- protezione, ma siamo anche sione dell’America di tutto: da Brexit, a lepenismo, al contro neri, messicani boli, significa che la politica in Afghanistan e la missione Barak Obama. referendum, in Olanda contro bianchi e così estera obamiana è stata fra- libica è medico-militare. D’alD. In che senso? per uscire dall’Unione europea via. Siamo tornati gilissima, significa anche la tra parte, oggi riforniamo in R. La democratica agli anni ’70. E poi sa: centralità di Putin nel con- volo i bombardieri americani è esattamente l’estaquando si spara alla certo geo-strategico e la sua e “illuminiamo” bersagli. In blishment che non comunica più con il popolo, di “change”, ossia cambia- polizia, in un Paese, è segno abilità a giocare a Risiko. guerra ci siamo già, anche che ha perso contatto. Lui, mento, di “America uguale”. che le cose vanno davsenza premere il grildi converso, è il ranch ame- Quell’Obama ricorda molto vero male. letto. Non è un caso... Oggi negli States tutti sono contro D. Dunque Sanricano. Quello fatto di gente il Sanders attuale, di cui D. Non è un caso? tutti: bianchi contro neri, poliziotarabbiatissima, che non può Trump è l’estremizzazione ders e Trump avrebR. Che in Europa sia ti contro neri, messicani contro più della Quinta strada o del- bianca, speculare e contra- bero rappresentato ri-decollato il discorso la Grand Centrale Station di ria. L’establishment, nessu- l’America vera e dell’esercito comune. bianchi e così via. Siamo tornati New York, di San Francisco, no lo ricorda più, voleva un problematica attuaParadossale nel pieno agli anni Settanta e poi quando della Silicon Valley e dei ma- confronto fra Hillary e Jeb le. Ma ora c’è Clindella crisi dell’euro, si spara alla polizia è segno ton contro il miliargnati che girano coi panfili da Bush. non le pare? che le cose vanno davvero male. 100 metri. È paradossale che D. È vero, ce ne siamo dario. D. Infatti. NemmeNessuno può adesso pretendere R. Mi sta chiedensia lui, Trump, a incarnarla, scordati. no il Ttip, il trattama è così. Il New York Times R. L’establishment voleva i do chi vince? No lo so, to di libero scambio di far scomparire il trumpismo e il resto della stampa liberal due clan a confronto, i bushi- sinceramente. Credo con gli americani anche se Trump perdesse rappresentano i suoi eletto- stas e i clintonistas, il solito che queste elezioni decolla. ri come sdendati, fumatore, gioco di sempre, non avendo metteranno alla proR. È sotto scacco, obesi e lobotomizzati dai rea- capito che, in questi anni, il va anche i sondaggi. Certo Oltre ovviamente alla sua come tutti gli accordi di lility show, ma non raccontano Paese era cambiato, l’eletto- l’ex-first lady è in vantaggio, spregiudicatezza. bero scambio. La Vallonia ha ma nessuno pensi di far spaD. E dire che la Rus- bocciato l’accordo col Canada una cosa. rato si era spezzato. rire il trumpismo se Donald sia i suoi problemi ce li e oggi il Consiglio europeo D. Ossia? D. Cambiato perché? R. Che anche il Partito R. Perché come dimostra perde. È un po’ come quelli avrebbe. discute di questo tema. E il R. Perbacco: il più grande Ttip non lo vogliono i francedemocratico ha avuto il suo un recente studio McKinsey che si illudevano di veder Trump in Bernie Sanders, sulla disponibilità di reddito sparire il berlusconismo da Paese del mondo per esten- si, non lo vuole la Spd tedeil quale è, allo stesso modo nei Paesi avanzati, gli Stati noi, solo perché il Cavaliere sione, anche se si tratta di sca, e neppure un pezzo della ma specularmente, statali- Uniti sono il secondo Paese declinava. Trump, come Sil- permafrost per una gran nostra opinione italiana. sta, contro Wall Street, per in cui le persone hanno su- vio Berlusconi, nasce da parte, e che però non ha abD. Il mondo si assomiil protezionismo. E non rac- bito le maggiori decurtazioni un dato culturale e sociale bastanza popolazione. Con glia. seri problemi di reddito. E contano, quei giornali, come di reddito negli ultimi anni. preesistente. R. C’è sempre la paura sia Trump sia Clinton, che ha Dopo l’Italia ovviamente. D. Il trumpismo non spa- il problema sarebbe Putin? dello straniero: quando c’è penato non poco per piegare Anzi, le dico la classifica: rirà, dice lei. Per questo la Non è un caso che Warren la crisi e lo smarrimento auappunto Sanders alle prima- Italia, Usa, Gran Bretagna, frase sull’eventuale man- Buffett consideri questi due menta, questo timore si fa rie, siano figli della crisi della Olanda e Francia. Li legga cato riconoscimento del- candidati alla stregua di due fortissimo. Trump vuole fare nazione americano. elettoralmente. il muro al confine messicano, la sconfitta, pronunciata mattacchioni. D. Sechi, con Obama e pure gli ungheresi, gli sloD. Perché parla di naD. Sono il trionfo dei nel confronto, preoccupa. zione? protezionismi e dei po- Allo scontro sociale ed et- l’America aveva di fatto veni, gli austriaci ci provano. R. Uso questo termine non pulismi. nico, si aggiungerà quello abdicato dal suo ruolo I francesi sbaraccano Calais, di gendarme del mondo. la Germania rivede la sua a caso, perché c’è un probleR. Esatto. Noi abbiamo politico permanente? ma evidente di identità ame- avuto Beppe Grillo, gli Usa R. Quella è una frase pro- Che succederà con la politica. ricana. Nel 2004, Samuel hanno Trump, il Regno Unito vocatoria, ma siamo ormai Clinton? continua a pagina 8 R. La Clinton è teoricaHungtinton... la Brexit, la Francia il lepe- da tempo nello scenario della DI
I
8
PRIMO PIANO
Venerdì 21 Ottobre 2016
Non a caso, il leader leghista si candida a futuro capo della coalizione di centro destra
Salvini vuol fare l’osso duro
Difficili le intese con chi vuol uscire da euro e Ue DI
MARCO BERTONCINI
N
essuno sa come finirà la ricostruzione dell’alleanza di centro-destra, dissestata e forse un po’ rinvigorita dalla campagna per il no. Tempi, modi, protagonisti, contenuti, sviluppi sono da tutti ignorati. Addirittura c’è chi, forse troppo scetticamente, dubita della stessa possibilità che si ricomponga l’antico fronte dei moderati, sempre che così si vogliano o si possano definire. Un fatto è certo: le difficoltà saranno superiori a quanto Silvio Berlusconi s’immaginava. Soprattutto, a rendere complicata l’intesa sarà Matteo Salvini. Lo fa prevedere il suo intervento, non a caso espresso subito dopo il vertice del centro-destra, con l’autoproclamazione apertis verbis al governo dell’alleanza: «la coalizione la guida la Lega», «se si votasse domani mattina, secondo il parere degli italiani, se sono gli unici che possono decidere in questo momento, il segretario della Lega sarebbe, in questo momento, il candidato leader del centrodestra». Se fino a qualche mese addietro Salvini era conscio dell’oggettiva impossibilità di reggere lui la coalizione, sia i risultati elettorali, sia e in
particolare i sondaggi, lo confortano a mettere sul tavolo la propria candidatura. Si può pensare che si tratti soltanto di una manovra, volta a chiedere preventivamente l’impossibile per ottenere alla fine il massimo realizzabile in termini di posti. Il segretario del Carroccio, insomma, metterebbe avanti una richiesta non accoglibile fuori del recinto leghista (ma anche lì ci sarebbe da vedere), per fingere di rinunciarvi a stento e, in cambio della sofferta rinuncia, portare a casa collegi sicuri, capilista, anche future poltrone ministeriali. Del resto, il Cav in prima persona aveva già prematuramente annunciato, mesi addietro, perfino la spartizione dei posti a palazzo Chigi tra Fi, Lega, Fd’It, insistendo su quelli che un tempo si sarebbero definiti esterni o tecnici di area. Sul piano programmatico, inoltre, risulta oggi incomprensibile come raggiungere una mediazione su temi quali l’euro e l’Europa. Non a caso Salvini li tira fuori, rimarcando la distanza dal popolarismo europeo incarnato da Angela Merkel. Non hanno tutti i torti i centristi che hanno abbandonato Berlusconi, da Cicchitto a Verdini, quando rilevano la difficoltà di coabitare con i
SEGUE DA PAGINA 7 D. Anche per le merci è lo stesso lei Stato che fieramente annuncia di aver dice? messo a lavoro cento hacker contro la R. Certo. Qui lo straniero è la globalizzazio- Russia fa impressione... ne, le liberalizzazioni che facilitano gli scambi, R. Infatti. A casa mia, nel 2016, gli attacla circolazione delle persone, del lavoro, dei chi informatici sono atti di guerra. Con un trasporti. attacco informatico puoi bloccare le transazioni D. Torniamo alla vitL’altro giorno Romano Prodi, finanziarie di un Paetoria eventuale della in una intervista, mi diceva se, come il suo traffico Clinton. In Europa chi che gli americani non sono più se ne dispiacerà? ferroviario, le sue infraR. Credo Francia e strutture energetiche, le disposti a veder rientrare i loro Germania e non poco, persue centrali nucleari. E figli avvolti nella bandiera ché la Clinton ha l’idea di si potrebbe continuare. a stelle e strisce. Non a caso rafforzare la Nato a Est, D. Basta così la preadesso Obama, mentre fa festa assecondare lo spirito dei go. Lei dice di non a Renzi, scarica su noi italiani provocare troppo PuPaesi baltici che vedono la sicurezza nel Mediterraneo tin, mi par di capire. in Mosca un pericolo. E R. Non è saggio. AnBerlino con la Russia ha e dice che dobbiamo occuparche perché, mi scusi, rapporti veri. Il punto è ci anche della Libia dopo Putin chi viene? che il vecchio ordine di D. Bella domanda. Westfalia non esiste più R. Che nessuno si è mai fatto per Saddam, e, come dice Hanry Kissinger ne L’ordine del mondo, nessun nuovo format l’ha sostituito. Gheddafi, Mubarak. Con una differenza rispetto a Iraq, Libia, Egitto, che la Russia Sa come dice Papa Bergoglio? D. Quando parla della terza guerra ha tante testate nucleari. E, aggiungo, Putin lo conosciamo: non è un campione di demomondiale a pezzi? R. Esatto. Non so se sarà a pezzi, sicura- crazia, ma sappiamo chi è. E sappiamo che mente ci sono conflitti regionali importanti. governa un Paese nelle cui aree asiatiche non E, chissà, potrebbe esserci anche il terzo mancano i terroristi. E la Cina è là, alle porte. Non uno scherzetto. conflitto. D. Certo, sentire il Dipartimento di © Riproduzione riservata leghisti e con la destra. Però il discorso, arduo da mediare nel caso di un listone, sarebbe diverso con i partiti che conservassero ciascuno la
propria individualità e si federassero. In fondo basterebbe ricordare quel che fu per decenni la Dc: un gigantesco con-
tenitore di lontani e distanti, perfino di opposti, tanto nella classe dirigente quanto e ancor più fra gli elettori. © Riproduzione riservata
RENZI LO ELOGIA: CRESCE L’IPOTESI DI UN’ALLEANZA COL PD PER LE ELEZIONI DI VERONA DEL 2017
Il centrosinistra chiama Flavio Tosi Tra i democratici, però, c’ è anche chi non ne vuole proprio sentir parlare DI
L’
GAETANO COSTA
come Tosi, sindaco, impegnato anche contro il suo partito, non ne può più di una Lega che fa grandi discorsi, che contestava le stesse cose che contestiamo noi oggi, che criticava Roma ladrona ma che poi, a Roma, non ha cambiato nulla», ha aggiunto il presidente del Consiglio in tv. Tosi è un importante alleato di Renzi sul voto del 4 dicembre. Anche a Verona, i comitati a favore del sì si
elogio è arrivato davanti alle telecamere. «È capace, competente, e vota sì per eliminare la doppia Camera e cambiare la burocrazia». La scorsa settimana, a Politics, su Rai Tre, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha avuto parole di stima nei confronti del sindaco di Verona e leader di Fare!, Flavio Tosi. Le parole di Renzi hanno suscitato SCOVATI clamore. Soprattutto a sinistra. Dopo l’endorsement del capo del governo, a Verona s’è rafforzata l’ipotesi, già ventilata, di un’alleanza tra il Pd e Tosi per le amministrative del 2017. Il centrosinistra, però, è diviso tra possibilisti e contrari. Secondo alcune indiscrezioni, Tosi, arrivato alla fine del secondo mandato, avrebbe provato a persuadere Renzi a dargli la possibilità di correre eccezionalmente per la terza volta. In alternativa, potrebbe puntare a un posto a Roma alle prossime politiche. «Chiaro che uno
NELLA RETE
contrappongono a quelli del no. In particolare, la presa di posizione del capogruppo dei dem in Consiglio comunale, Michele Bertucco, che ha annunciato il suo voto contrario con Renzi presente in città, ha sollevato polemiche interne. Oltre al ddl Boschi, i partiti sono concentrati sulle elezioni del prossimo anno. La possibilità che Tosi corra per il terzo mandato è piuttosto remota. Il consenso del sindaco, però, potrebbe essere decisivo qualora centrosinistra o centrodestra decidessero di aprire alla sua lista. Una prospettiva che piace all’ex consigliere di Pci e Ds, Nadir Welponer, un politico che ha parecchia influenza sul Pd nonostante non ne abbia mai fatto parte. «Uno spiraglio c’è, ma un eventuale accordo dev’essere fatto alla luce del sole», ha spiegato Welponer al Corriere di Verona in riferimento alla possibile alleanza tra Tosi e i dem. «Il Pd dovrebbe cercare un accordo programmatico con Tosi. Su questa base si possono creare
gli spazi, che restano molto stretti, di un’alleanza». Per l’ex esponente del Pci, il Pd, a Verona, non ha scelta. «Qual è l’alternativa? Se ognuno va per conto suo, la sconfitta è assicurata. Anzi, la prospettiva è che il Pd non vada nemmeno al ballottaggio e che i suoi elettori siano poi costretti a scegliere, magari, tra un leghista e un tosiano. A quel punto, qualcuno dovrà rispondere politicamente di quel disastro». A sinistra, però, c’è chi rifiuta l’idea di un apparentamento tra Fare! e il Pd. «Dopo dieci anni disastrosi dal punto di vista politico e amministrativo, con una Verona inquinata, cementificata e umiliata, che non ne può più di questo sindaco, ecco che arriva il sostegno di Renzi a pochi mesi dal voto per il Comune», ha attaccato l’ambientalista Giuseppe Campagnari. «Il Pd, se non sbaglio, dovrebbe essere all’opposizione, e Tosi, fino a prova contraria, è un avversario politico. Che cos’è cambiato? Ora il Pd è in maggioranza o nella posizione dell’appoggio esterno? Intende presentarsi alle elezioni alleato con Tosi?». È questa la domanda che, dopo gli elogi di Renzi, scuote il centrosinistra veronese. © Riproduzione riservata