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Mercoledì 2 Novembre 2016
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Paola Mastrocola: mettiamo in rete persino la pizza che mangiamo e l’ecografia della moglie
Abbiamo perso anche il pudore
Non si può vivere una vita come successione di istanti to? La mitologia è un modo per senza legami, e teme che l’amo- lezione volavano, e non credo che attraverso internet si suGOFFREDO PISTELLI riflettere sui grandi temi della re la cambi, la snaturi. La giovi- solo per me. Mi sembrava fun- blima. Qualcosa che assomiglia l libro è affascinante, con vita, attraverso storie che esi- nezza è anche questo: il rifiuto zionasse. Quando interrogavo, all’amor da lontano dei poeti del i ragazzi sa- Duecento, o all’amore segreto di quella copertina Einaudi stono già, che ci sono sempre di qualcosa che pevano, ave- Achille per Elena … con un volto di Venere. Pa- state e continuano a parlarci. ci appesantisce L’adolescenza è un’età D. Il lato cattivo? vano conserola Mastrocola, scrittrice Anche Orfeo rappresenta tutti e ci imprigiona; ritrosa: si ritrae, vuol R. Il grande rischio, come vato quelle sperimentata, stavolta non usa noi. Tutti noi vorremmo convin- qualcosa che, restare intatta. Oggi storie nella dire, è svilire i sentimenti in graziosamente il mondo anima- cere il dio dei morti di ridarci la per esempio, ci invece molti adolescenti persona ama- conduce a proloro memoria, pochi tweet. Oppure che tutto le per racconta, ma possia- creare... magari senza questo «condividere», come si tarci, in forma bruciano le tappe, e si Ci scotenniamo pur mo farlo? D. Un mito s t u d i a r e … usa dire, finisca per annientare di romanzo, le negano il bello di un’età di mostrarci. Infatti, D. Orfeo che ci riporta Vuol dire che il sentimento del pudore. nostre storie che si fonda sull’attesa, con il web c’è persino chi D. Ah, pudore l’è morto. alla fine non a una deriva anche solo il di uomini. su un futuro ancora condivide l’ecografia delci riesce. forse adoleracconto in Come la pietà. Con L’amore soltanto sognato... Oggi R. Eppure è un sentimento R. Infatti. Il scenziale di classe li aveprima di noi, la moglie in attesa, oppuantico. Oggi mi chiedo se ce lo patto era che alcune donne va colpiti. da poco in licrediamo che tutto sia in re la pizza che mangia, i non si voltasse moderne? D. Soddi- possediamo ancora, se riusciabreria, questa nostro potere. Nell’antigesti più intimi...Invece mo a provare vergogna… Permai a guardarR. L’adolesfazioni. torinese, claschità tutto era destino dovremmo recuperare un la, e invece lui scenza è un’età R. La spe- ché pudore significa proprio se 1956, preconfine fra pubblico e a pochi metri ritrosa: si riranza è che i questo: vergognarsi; significa mio Campiello dall’uscita si trae, vuol restare intatta. Le miti se li ricordino per la vita, che certe cose sono solo nostre nel 2004, ma privato. E tenerci ciò che volta e la per- ninfe del mito, ad esempio le questo sì, mi piacerebbe. Anni e dovremmo vergognarci a moanche saggiè privato molto stretto, de. Cosa vuol ninfe del corteo di Artemide, la fa, quando scrissi La scuola strarle. E invece... sta acutissiperché è solo nostro dire? Certo, dea cacciatrice che non vuole raccontata al mio cane (Guanma sui temi D. E invece ci scotenniache i confini nozze, simboleggiano proprio da) me la prendevo molto con mo pur di mostrarci. dell’istruzioi miei colleghi che decidevano ne, ci accompagna nei miti. Con tra vita e morte sono invali- questo. Oggi invece... R. Infatti, c’è chi condivide D. Oggi invece? di non fare Epica, ma di far l’ecografia della moglie in atteleggiadria, riscrive la storia di cabili. Ma forse anche che la R. Mi pare che molti ado- leggere i giornali in classe. Per sa, la pizza che mangia, i gesti dei, semidei, ninfe, di fughe e perdita può essere. E che, una amori. Operazione non banale volta che arriviamo nel regno lescenti brucino le tappe, e carità, esiste la libertà didatti- più intimi... si neghino ca, però… perché, ricorda lei stessa, «Lévi- dei Morti, non D. Con conseguenze dramil bello di D. Però, Strauss ha scritto che i miti di- desideriamo matiche. Il mondo ci mette sempre un’età che si pazzesco. E ventano pensiero nell’uomo a più così tanto R. Dovremla vita... fonda sull’at- per lei? sua insaputa». mo recuperare davanti al successo Ho amato moltissimo D. Oggi tesa, su un R. Per me Domanda. Si ha l’impresun confine fra di quei pochi che insegnare Epica. L’Iliafuturo anco- è un crimisione, leggendola, che si sia non saprempubblico e pridiventano famosi, così de, l’Odissea… Quando ra soltanto n e c o n t r o molto appassionata e mol- mo fabbricavato. E tenerci troviamo banali le nostre facevamo Epica eravasognato. Oggi l ’ u m a n i t à . to divertita, nello scrivere re una storia ciò che è privaesistenze, troppo nascomo tutti felici, le ore di così. crediamo che Uso sempre questo libro. to molto stretto, ste, troppo insignificanti. lezione volavano. QuanR. I miti tutto sia in parole eccesRisposta. I miti sono in sé perché è solo nostro potere, sive, lo so... le storie più appassionanti del s o n o s t o r i e nostro. Invece è bellissimo vivere do interrogavo, i ragazzi che si possa- E mi spiace mondo. Sembra che siano den- estreme, che D. I miti ci nell’ombra, nascosti, sapevano, magari senza no deviare le dire questo tro di noi da sempre, come se osano l’impossuggerirebbeanonimi. La vita di ognustudiare… Vuol dire che cose a nostro a lei, che nei qualcuno ce li avesse raccon- sibile. Oggi ro di tornare no può essere un capolaanche solo il racconto piacimento. giornali latati prima che nascessimo. Io al massimo al pudore? voro, anche se non è in classe li aveva colpiti N e l l ’ a n t i - vora. ho solo provato a ri-raccontarli raccontiamo R. Le faccio di dominio pubblico chità tutto D. Lo caper scritto, con le parole che i sentimenti, un esempio era destino; pisco, ma oggi sono le nostre, perché ma non facciadall’Odissea: non c’erano ogni cosa al suo posto. tutti li avessimo sempre a di- mo più inconquando Ulisse torna a Itaca, fa R. Resto convinta che non strage dei Proci e poi arriva da sposizione. trare l’umano col divino. Non anticoncezionali, l’aborto, la D. Qualcuna l’ha coinvol- c’è più il dio Amore, che viene fecondazione assistita. Era- si possa privare i ragazzi di Penelope, e lei, la moglie, non lo ta più di altre? ogni notte ad amare una fan- vamo immersi nel corso degli queste storie: Epica si fa solo riconosce, non crede. R. Da sempre mi piace Or- ciulla che si chiama Psiche e eventi, dominati da una divi- un anno alle superiori, in priD. Gli chiede una prova. feo, ogni volta che ci penso mi le chiede di non guardarlo mai nità assoluta, Ananke, ossia la ma (a meno che non si faccia il R. Nulla la convince, e allocommuove. in faccia, di lasciarsi amare al Necessità: ciò che non può non classico), quindi c’è un’unica oc- ra lo sfida: chiede ai servi di essere. Questo dava ai nostri casione nella vita d’incontrare portare lì, davanti a loro, il loro D. Che buio. va a riD. E Psiche gesti, e ai nostri amori, un velo Achille, Ettore, Ulisse, la maga talamo. Ulisse sa bene che non Tenerci un segreto è fascinoso di ineluttabilità. Circe. E poi bon, fine, i ragazzi è possibile, avendolo scolpito prendersi non ce la fa. bene, può salvare le D. Ananke, una dea vera non ne sentiranno più parlare. lui nel tronco di un ulivo, e lo agli inferi R. E no, accennostre vite. Una cosa che Le pare che possiamo fare che dice. Penelope allora riconosce l’amata de il lume e lo e propria. mi stupisce ogni volta R. Ma che non aveva fisio- perdano queEuridice. il marito, che guarda. E il dio R. Cerle mancava Amore la puni- nomia, né altari dove offrirle sto incontro? è: cosa ci sarà di tanto D. A proto, non si da vent’anni. sce, la abbando- sacrifici. D’altronde, non si può Anni fa, quando scrissi straordinario nel piatto rassegna Ecco, questo na. E allora, ci si pregare la Necessità. Regola p o s i t o d i La scuola raccontata al che abbiamo davanti al alla morte; è un esempio chiede, cosa vuol la vita di tutti, uomini e anche giovani, ma mio cane (Guanda), me ristorante? Dimostra la e siccome di cosa sia pridire? dobbiamo dei, che non sono affatto onni- non solo, che la prendevo molto con i voglia irrefrenabile di sa cantare vato: solo loro lasciarci amare potenti, anch’essi assistono al senso può miei colleghi che decide- è il primo due sapevano. senza voler sa- compiersi delle leggi naturali, avere oggi essere protagonisti, di vano di non fare Epica, riscrivere le poeta del Ma ci sono alpere? l’amore è senza potersi opporre. mostrarci, il bisogno di D. Dei che si innamorano storie della mondo, altri esempi. inconoscibile? ma di far leggere i giorriflettori, anche sul nulla classicità, al tro che Bob D. Prego, D. Lei radu- degli uomini. nali in classe. Per carità, R. E’ quel che mi commuove tempo del Dylan! -, Mastrocola. na alcune di esiste la libertà didattica. incanta con la sua musica le queste storie sotto le voci di più, nei miti. Gli dei ci ama- s o c i a l n e t R. Fedra, Ma per me è un crimine no, ma sanno che con noi è per work? divinità infernali. Mi piace an- «fuga» e «rapimento». la sorella di contro l’umanità R. Viviamo che molto Pigmalione, che non Arianna, quelR. È la situazione eterna e forza un amore a termine. Fortrova mai la donna giusta, e al- universale, l’uomo insegue e la se ci amano proprio per questo, immersi nei la che Teseo lora se la scolpisce come vuole, donna fugge. Ma perché la don- perché siamo effimeri, perché social, assorbiabbandona ti da schermi e attaccati a ta- su un’isola. Teseo sposerà poi in forma di statua... na fugge? Da cosa esattamente? non duriamo. D. E chiede alla dea Le risposte sono tante. Dafne D. Queste storie le ha stiere. Però, vogliamo vederne Fedra. La quale si innamorerà dell’Amore di renderla scappa perché non ha capito anche insegnate, quando il lato buono? di Ippolito, figlio di Teseo, ma D. Proviamoci. viva. non glielo dirà mai, per pudore che è un dio a inseguirla; sente era in cattedra in un liceo R. Gli amori virtuali che appunto. Sarà la nutrice a farlo, R. Vede, i miti ci interrogano: uno che corre dietro di lei, che scientifico. l’amore dunque è costruzione, ansima, che la vuole prendere, R. Ho amato moltissimo in- creiamo su Facebook possono e finirà malissimo, Fedra che si non è incontro fortuito? Ce la pensa che tutto ciò sia un male segnare Epica. L’Iliade, l’Odis- anche assomigliare, in qual- uccide, e tutto il resto. forgiamo noi da soli la persona e ha paura. Invece Atalanta è la sea… Quando facevamo Epica che modo, a un amore pensato, continua a pagina 8 da amare, a nostro piacimen- ninfa che vuole restare libera, eravamo tutti felici, le ore di immaginato, ideale insomma, DI
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