Intervista a Piercamillo Falasca, ItaliaOggi 30 novembre 2016

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Mercoledì 30 Novembre 2016

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Ma molto peggio perchè confermerà, agli occhi di chi investe, che l’Italia è irriformabile

Il No non provocherà un crack

Falasca: crescerà lo stereotipo del paese che sta bene nella palude DI

GOFFREDO PISTELLI

P

iercamillo Falasca, campano, classe 1980, bocconiano, direttore di Strade, è autore di un paio di libri che hanno messo in discussione un certo pensiero meridionalista: Terroni 2.0 e Come il federalismo fiscale può salvare il Mezzogiorno, entrambi usciti per Rubbettino. Il lettori di ItaliaOggi lo conobbero per questo, in un’intervista del luglio 2015, prima che i giornaloni lo scoprissero, nella primavera scorsa, come volto pubblico di chi si opponeva al referendum sulle trivelle, ingaggiare nei talk-show dei duri confronti. Oggi, nell’imminenza di un altro referenPiercamillo Falasca dum, quello sulle riforme costituzionali, Falasca sta Calabria e la Sicilia, se invece col Sì, ed è attivo nel non ricordo male. R. Ricorda bene: per il relativo comitato. Domanda. Falasca, c’è mancato accordo fra le due in qualche modo un nes- regioni, la costruzione è so fra le due posizioni, fra Non mi pare facile andare subito quella conal voto nel caso vincesse il No sultazione reperché i partiti dovrebbero ferendaria e questa? trovare un’intesa sulla modifica Risposta. In della legge elettorale al Senato certo senso sì. Lo (che rimarrebbe in piedi). Ma hanno sostenuto anche sull’Italicum le divergenze pubblicamente non mancano: ci vorrebbe quindi quelli che avrebun po’ di tempo per riuscire a bero chiuso alle trivelle subito e trovare intese fra forze eterogel’ha scritto, mi nee. Il punto è che, se vince il p a r e, i l Fa t t o Sì, c’è un Piano A, già da tempo quotidiano: se definito, molto chiaro e lineare. passassero, a Se vince il No, non c’è Piano B, loro dire, le riforme sarebbero perché i partiti sono troppo più facile triveldivisi fra loro lare. D. Beh, è stato detto e scritto che que- stata ritardata per anni, al sta riforma l’ha ispirata modico prezzo di 600 milioni all’anno: 10 euro a testa per JP Morgan... R. ...e dunque non ci stu- italiano, che abbiamo pagapiamo di nulla, è vero. Ma, to in bolletta. D. Ma torniamo al perin questo caso, si tratta della più classica delle bufale. ché quella delle trivelle D. Spieghiamo perché. più facili, se passa la BoR. Come spesso accade, schi-Renzi, sarebbe una partono da un argomento bufala. R. Perché la razionalizzadi verità, distorcendolo. D. E qual è la giusta zione verso cui si procederà, non significa tout court partenza? R. Che, con la riforma del maggior facilità di trivellaTitolo V, vengono riportate re. Del resto, anche su quel allo Stato le competenze che referendum, mi permetta, di riguardano la produzione, il bufale ne circolarono eccotrasporto e la distribuzione me: si trattava di arrivare di energia. ad esaurimento dei pozzi D. Per fortuna, starei esistenti entro le 12 miglia per dire. marine e non altro. R. Certo, in un settore così D. Senta Falasca e sul strategicamente importan- piano politico-culturale, te, com’è pensabile che 20 c’è un nesso fra i No-Triv regioni abbiano altrettan- di allora e il No di adesso, ti piani energetici diversi? oltre al fatto che, persoEssendo la rete elettrica naggi come Emiliano e nazionale cioè unica? La Piero Lacorazza, bersalegislazione concorrente, in niano del Pd lucano, si questo caso, ci è costata cifre opponevano alle trivelpazzesche. le come si oppongono ai D. C’era il caso del fa- cambiamenti della Costimoso elettrodotto fra la tuzione?

è pienamente responsabile delle proprie entrate fiscali e della proprie spese. Noi, sin qui, abbiamo avuto solo il regionalismo di spesa, irresponsabile per le entrate. Le Regioni sono state centri di blocco o di clientelismo, spesso di tutte e due le cose. D. Quindi quali speranze federaliste coltiva? R. Preferisco riportare tutto allo Stato e poi, col nuovo articolo 116 delle Costituzione, dare la possi-

già di noi. Quei pregiudizi, cioè, verrebbero consolidati. Più che dei tonfi, credo si debbano temere i lenti declini. E col No, il declino continuerebbe. Dopodiché... D. Dopodiché? R. Il sole sorgerà ancora, come ha detto Barak Obama a poche ore dalla conferma del voto pro-Trump, e la politica italiana riprenderà lo spettacolino delle consultazioni fra i mille gruppi parlamentari, di alcuni dei quali scopriremo improvvisamente l’esistenza. Per l’economista Piercamillo D. Si anFalasca, quei pregiudizi, che drebbe al voto ci vedono da troppo tempi in rapidamente, come chiede declino, verrebbero consolidati. Matteo SalviPiù che dei tonfi quindi, credo ni? si debbano temere i declini. E R. Non mi col No, il declino aumenterebbe. pare facile, perDopodiché il sole sorgerà ancora, ché dovrebbero trovare un’intecome ha detto Barack Obama sa sulla modia poche ore dalla conferma del fica della legge voto pro-Trump, e la politica elettorale al italiana riprenderà lo spettacoliSenato e anche no delle consultazioni fra i mille sull’Italicum le gruppi parlamentari, di alcuni divergenze non mancano: ci vordei quali scopriremo improvvisarebbe un po’ di mente l’esistenza tempo. Il punto è che, se vince bilità alle Regioni virtuose il Sì, c’è un Piano A, molto nei conti di avere più com- chiaro e lineare. Se vince il petenze. Ma per i cittadini, No, non c’è Piano B, perché non certo per i governi re- sono troppo divisi fra loro. gionali. D. E se invece vince il D. Veniamo al piano Sì? politico nazionale. Che R. L’Economist scrive che, succede, dal 5 dicembre, nel combinato disposto con se vince il No come molti la legge elettorale, si apridicono? Massimo D’Ale- ranno le porte al M5s. ma, l’altroieri in Molise, D. E lei che ne pensa? ha detto che si potrebbe R. Che se abbiamo paura trovare a dover difendere di ciò, abbiamo paura della lui, Matteo Renzi, come democrazia. Questi argofece per Bettino Craxi. menti andrebbero affrontaR. Ho letto. Riferimento ti con un po’ più di lucidità. singolare, non E penso che sia sbagliato sappiamo se vo- ragionare come se questa Non c’è contraddizione fra il mio leva essere un riforma fosse stata tarata federalismo nel Mezzogiorno paragone stori- sul Pd di Renzi. e il mio Sì alla riforma che riacco o che cosa. D. Se vincerà il Sì, diD. Il croni- cevamo? centra sullo stato delle competensta del CorrieR. Renzi avrà una legittize oggi regionali. re, Tommaso mazione elettorale e politica Ma il federalismo (che non Labate, rife- molto forte, che gli consenabbiamo mai avuto) esiste solrisce che an- tirà di riaprire in modo potanto quando un governo locale che l’uditorio tente il tavolo del riforme, è pienamente responsabile delle ne è rimasto economiche e non solo, e anspiazzato. Ma che un tavolo di discussione proprie entrate fiscali e delle torniamo allo forte con l’Unione europea. proprie spese. Noi invece, sin qui, D. Su quali temi? scenario del abbiamo avuto solo il regionaliR. Come ho sentito dire a No vittorioso. smo di spesa, irresponsabile per R . I n o g n i Beppe Vacca, un intellettuale entrate. Le Regioni sono state caso siamo or- le di un’area diversa dalla m a i a b i t u a t i mia... centri di blocco o di clientelismo, D. Presiede l’Istituto agli shock eletspesso di tutte e due le cose torali: abbiamo Gramsci... R. Esatto. E Vacca, l’altro avuto Brexit, e giorno e il mio Sì alla Bo- Donald Trump. Se preva- giorno, ha detto che se riuschi-Renzi, per il fatto che lesse il No, ci sarà una re- sciamo a fare questo riforcerte competenze vengono azione finanziaria ma non me, il passaggio successivo vedrà l’Italia promotrice riaccentrate. sarebbe questo problema. della riforma delle istituzioD. E lei cosa risponde? D. E quale sarebbe? R. Rispondo che il fedeR. Che l’Italia conferme- ni europee. Ormai non più ralismo non lo abbiamo mai rebbe quella immagine di rimandabile. avuto. Federalismo è quan- Paese irreformabile, immodo un certo governo locale bile, che all’Estero hanno continua a pagina 8 R. Buona parte dello schieramento che è oggi è per il No è per il no a tutto: no all’innovazione tecnologica, allo sviluppo industriale, no alla crescita. No a tutto quello che dovrebbero rendere competitiva l’Italia. Lo sa cosa mi convince di questa riforma? D. Dica. R. Rendere il Paese più stabile e più credibile agli occhi del mondo, degli investitori internazionali ma anche nazionali. Dare cioè l’idea di un Paese in cui la politica di un governo abbia un suo orizzonte temporale, con un Parlamento che lavori con tempi certi. Il resto è stato chiaramente materia di accordo politico. D. Cioè, lei dice, è stato frutto di compromesso? R. Ma certo, se lei desse a 10 scienziati politici, 10 costituzionalisti e 10 economisti politici il compito di riformare la Costituzione, pensa che arriverebbero a un risultato molto più lineare? D. E quindi? R. Quindi queste riforme vanno votate col criterio dei pro e dei contro. D. Applichiamo il criterio del pro e contro al suo Sud, Falasca. R. Qualcuno, in proposito, mi ha rinfacciato come incoerente il mio essere pro-federalismo nel Mezzo-


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