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Mercoledì 13 Dicembre 2017
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Le grandi firme di ItaliaOggi: il geopolitico Giuseppe Nicotri intervistato da Goffredo Pistelli
Diffido delle verità ufficiali
Smontai il teorema che aveva incastrato Pietro Valpreda una poesia di dedica firmata rucci. Ne approfittai per fare mai? R. Per un articolo che aveda me, nome e cognome. prima una tavola rotonda con D. Ricordiamo quale fu il loro e, in seguito, anche un’in- vo scritto, per Repubblica, su uando la lista delle tervista a Morucci. Consegnai un docente mi pare di Trieste, «grandi firme di Ita- particolare che lei scoprì R. Abitavo in via Oberdan 2, tutto all’avvocato e L’Espres- dicendo che si ispirava al naziliaOggi» arriva al suo so pubblicò due (altri) grandi smo. Venni processato mentre nome, Giuseppe Nico- con uno studente di ingegneria, scoop da premio Pulitzer. Solo ero a Rebibbia. Me lo ricordo tri detto Pino, impossibile non Giorgio Caniglia, che viveva bene. che… andare con la memoria a quel coi genitori a Treviso e che aveD. Perché? D. Solo che? 7 aprile 1979 quando, oltre allo va una borsa della stessa marR. Perché, per portarmi in R. Il grande Scialoja, che avestato maggiore dell’Autonomia ca tedesca, Mossbach&Grueber, va un ego gigantesco, firmò lui tribunale, vidi in un cortile Operaia, non solo padovana - usata per contenere le bombe i due pezzi, inserendo in fondo una bellissima ragazza. Chiesi Toni Negri un nome su tutti del 12 dicembre 1969, comprela dicitura «ha collaborato Pino chi fosse e mi dissero che era se quelle della strage di piazza - fu arrestato anche lui. la napoletana Maria Pia ViaNicotri». Si fece 90 giorni di carcere, Fontana a Milano. nale, dei Nuclei Armati ProleD. Paradossale. D. Perché fu importante Nicotri, di cui due mesi in isoR. Come tutta la situazione. tari. Una donna bellissima, che lamento, ma al processo per il questa scoperta? I magistrati romani, sapendo avrebbe potuto fare la modella R. Perché gli inquirenti soste«caso Moro» non c’è mai arriGiuseppe Nicotri bene che non c’entravo nulla, mi o l’attrice. vato: accuse scomparse strada nevano che quella marca non D. E come finì quella quescarcerarono di colpo per evitafacendo, come non fossero mai vendeva borse in Italia, frottola re altri articoli su L’Espresso... rela? esistite. A quello per la sola Au- per sostenere la pista anarchi- nel 1966 o ’67. R. In un niente. Assolto. Col D. Addirittura. D. Ma lei s’è chiesto il perca nostrana accusata di quelle tonomia, venne assolto. R. Già ma, nel ’65, lo avevo ché di questo suo coinvol- magistrato presidente che, rifeOggi Nicotri, classe 1943, a bombe e della strage. Giorgio inlungo firma de L’Espresso e di vece mi disse che la sua l’aveva visto sparare in aria con una gimento? Morucci era un rendosi all’accusa del «7 Aprile», pistola per rompere il picchet- personaggio noto a Roma, disse in aula: «Non si preoccupi, Repubblica, capoto degli scioperanti della tenuta era stato il capo del servizio anche un cieco capisce che è un servizio e cofonNon sono mai stato condannato per agricola Borletti, vicino Rovigo, d’ordine di Potere Operaio, errore». Ed è stata l’unica quedatore de Il Mate avevo notato che i carabinieri la sua voce era conosciuta rela. Non mi portò in tribunale tino di Padova per querela. Non mi portò in tribunale neppure la Fiat quando scrissi non mossero un dito, lo lascia- da migliaia di persone. conto di Giorgio neanche la Fiat quando scrissi il libro rono fare. Segno che era «proR. Guardi, lo chiesi anche a il libro con il titolo da querela Mondadori, auFiat Fabbrica Italiana Automobili e tetto». All’epoca ero iscritto al Francesco Cossiga che era o immediata FIAT Fabbrica Itatore di una dozziTangenti (Kaos) sul suo coinvolgiliana Automobili e Tangenti Pci, perciò dissi al segretario era stato al Colle. na di libri anche mento in Tangentopoli. Da Torino, (Kaos) e che racconpadovano Papalia, non risu alcuni misteri silenzio di tomba. Telefonai a Umcordo il nome di battesimo, d’Italia, da Ematava il coinvolgimento Ci hanno fatto credere, negli anni del di evitare assolutamente nuela Orlandi dell’allora Corso Marberto Agnelli: «Se fosse diventato lei, di tesserare il fratello di alla Banda della coni in Tangentopoli. terrorismo, che il paradiso dei lavol’a.d. di Fiat le cose avrebbero preso Rossana. Magliana, scriD. Doveva essere ratori esistesse e fosse il comunismo, un’altra piega»? Dopo qualche seconD. Ma lei, Nicotri, pove più spesso di documentato, allol’Urss. Quante balle ci hanno racdo di silenzio: «Nicotri, la ringrazio liticamente che percorgeopolitica e di ra. contato! C’erano intrecci d’interessi davvero per la telefonata. so aveva avuto? scenari internaR. Embè! Da Torino e un’informazione pilotata. Ci hanno Ma non tocchiamo certi tasti...» R. Dopo il Pci, ero stazionali, sempre un silenzio di tomba. rubato la giovinezza perché ci abbiato nel Partito comunista «in direzione ostiTelefonai a Umberd’Italia, prima scissione a nata e contraria», to Agnelli per dirgli: mo creduto. Io, per fortuna, grazie sinistra del partito. Scisper dirla con de André, e con comprata a Padova. «Se l’amministratore al giornalismo, mi sono fermato priuna documentata originalità. D. Mario Scialoja, giornali- sione che a Mosca allarmò delegato fosse divenma del baratro, molti altri purtroppo Nikita Kruscev, al punto Domanda. Nicotri si sente sta de L’Espresso, lo seppe. tato lei, in Fiat le cose no. Le Br sono nate da militanti più cronista o più scrittore? R. Prese la sua Alfa Romeo che al Cremlino le dedicò avrebbero preso un’aldel Pci emiliano con il mito O scrivere questi molti libri 1750 e piombò a razzo a pre- un intero discorso. Quindi tra piega». della Resistenza antifascista è un modo di fare il croni- levarmi a Gallio, sull’altipiano entrai nel Movimento stuD. E lui? sta? d’Asiago, dove nell’isolamento dentesco. R. Dopo qualche D. Pazzesco Kruscev Risposta. Sono un cronista della casera dei miei suoceri, secondo di silenzio si occupasse delle microD. A Cossiga? che, quel 7 aprile, ha imparato, stavo scrivendo il libro. rispose: «Nicotri, la ringrazio scissioni italiane. Lei però R. Sì, qualche anno dopo, per davvero per la telefonata. Ma sulla propria pelle, a diffidare D. Ne fu sorpreso? delle verità ufficiali e che, sicR. Credevo fosse un burlone e in seguito, fece il giornali- il mio libro Tangenti in confes- lasciamo stare, non tocchiamo sionale (Marsilio), mi imbattei certi tasti....». come gli spazi sui giornali non minacciai di buttarlo fuori casa. sta. R. Sì, dandomi la regola fer- nel suo ex confessore, che mi bastano mai, scrive libri. Alla fine mi arresi e, guidando D. Ma che idea s’è fatto D. Ma stiamo sul diffida- come un pazzo, mi portò a Tre- rea di lasciare la mia militanza disse d’averlo invitato a anda- del terrorismo di sinistra fuori dagli articoli. re a farsi rimettere i peccati in Italia? O, come lo chiare delle verità ufficiali. La viso, a recuperare le borsa. D. Sennonché poi, nel da Giuseppe Dossetti, per i mavano loro, della lotta sua carriera comincia con D. E che successe? una bella grossa: la strage R. Il giorno dopo Scialoja 1979, le capitò, fra capo e sensi di colpa dovuti alla fine di armata? Alcuni dei proMoro, il cui caso Cossiga ave- tagonisti li ha avuti come di Piazza Fontana, 12 di- portò lo borsa a Milano, al ma- collo l’inchiesta «7 Aprile». va gestito da ministro compagni di militanza, poi cembre 1969, addebitata gistrato Gerardo D’Amdegli Interni. E così gli li ha osservati a lungo da agli anarchici. Un suo ar- brosio, e L’Espresso fece In Italia non esistono più grandi telefonai e gli scrissi giornalista. Gente che ha ticolo, due anni dopo, incri- un grande scoop, da preanche. nò quella pista. mio Pulitzer. Titolo: «C’è tolto la vita altrui, seminaprogetti, né di ristrutturazione e amD. E le rispose? R. L’articolo era di Mario un’orma nuova». La pista to dolore, ma che ha anche modernamento del Paese, né di vere R. Anziché di manScialoja, di mio c’era la no- anarchica venne affonbruciato la propria esistenriforme e di investimenti in opere pubdarmi a quel paese, za. Lei, poco fa, ricordava la tizia scoop. Che fece crollare data, ma, nel frattempo, bliche e infrastrutture che facciano Cossiga mi stette ad Vianale, bellissima. quello che nel mio primo libro il «ballerino anarchico» da volano allo sviluppo e al cambiaascoltare e, quando al definii già nel titolo Il Silen- Pietro Valpreda si era R. Ci hanno fatto credere, in mento. Non esistono veri partiti, con telefono gli chiesi del- quegli anni, che il paradiso dei zio di Stato (Sapere edizioni). fatto due anni di galera, la mia vicenda, rispose lavoratori esistesse e fosse il All’epoca ero studente di Fisi- bollato come un mostro. una base teorica, un programma e così: «Eh, caro Nicotri, comunismo, l’Unione Sovietica. ca a Padova e mi mantenevo Nel giornalismo mi ci sono una strategia, degli obiettivi ma solo lei non ha rinnovato la Quante balle ci hanno racconfacendo lavori precari. imbattuto così. delle accese tifoserie: pro Silvio Bertessera del Pci... Come tato! C’erano intrecci d’interessi D. Con una passione per D. Padova e il Veneto lusconi, pro Matteo Renzi, pro Luigi giornalista dava molto e un livello importante d’inforla politica e la sinistra, fu la pista successiva. Di Maio o pro Matteo Salvini fastidio, senza neppure mazione pilotata, lo dico col guidava il Movimento stu- Era la città della Rosa una tessera di partito senno poi, ovvio. dentesco. E per il giorna- dei Venti e dei neofascigovernativo a pararle lismo. sti Freda e Ventura. D. Inganno pesante. R. Mi feci tre mesi di carce- il sedere». Per i suoi sensi di colR. È vero, presiedevo l’asR. Conoscevo bene Giorgio R. Ci hanno rubato la giovisemblea dell’intero ateneo, il Franco Freda, il suo nome re, i primi due in isolamento, pa per Moro, il capo dello Stato nezza, per certi versi, perché ci giornalismo venne dopo e per completo è questo, perché aveva tra Bassano del Grappa (Vi), rispose alla mia lettera dicendo abbiamo creduto. Io grazie al caso. Il libro su quella vicenda una sorella, Rossana, comuni- Venezia, Regina Coeli e infine più o meno: «Questione troppo giornalismo mi sono fermato lo firmai Comitato antifascista sta iscritta al Partito comuni- Rebibbia, nel braccio G8, con i grande. Lasciamo stare...». prima del baratro, molti altri D. Anche coi suoi libri ha purtroppo no. di Padova, che ero pur sempre sta italiano e mia amica. Suo miei coimputati e un paio di briio, e prudentemente aggiunsi fratello cercò di infilarsi nel Pci gatisti, tra i quali Valerio Mo- pestato tanti calli. Querele continua a pag. 8 DI
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SEGUE DA PAGINA 7 D. Dal movimentismo di molti, Brasile, India, Russia, la stessa Turvennero fuori le colonne brigati- chia e l’Iran, continuiamo a raccontarci balle. Ci vedo un po’ lo stesso ste. R. Le Br sono nate da militanti del Pci emiliano con il mito della Resistenza antifascista. Poi sono La politica italiana è oggi a un livello arrivati pezzi di comitati di base deprimente. Ascoltare Di Maio parladelle grandi fabbriche e pezzetti re (come mi è accaduto giorni fa) di del servizio d’ordine di formaziodetassazione, di rivoluzione liberale, ni come Potere Operaio. Lotta evidentemente senza sapere di cosa Continua invece partorì Prima Linea, che prende il nome dai si tratti, mi ha fatto sentire un genio. «cordones», la prima fila di operai Però i giovani hanno diritto d’essere e studenti che, armati, guidavano un po’ coglioni. Meglio questi, in fone proteggevano le manifestazioni do, di quelli che si facevano mandare in Cile. nelle trincee della Grande Guerra o a D. Beh, anche prima del colonizzare l’Africa o a invadere l’Urss passaggio alla lotta armata, non si scherzava: a Primavalcon gli stivali di cartone le, a Roma, i fratelli Mattei furono bruciati vivi. R. Mi risulta che fu un tragico er- meccanismo di produzione di balle rore, un orribile epilogo non voluto, sull’Urss paradiso dei lavoratori e su iniziativa di qualcuno del servizio sulla società italiana a partire dagli d’ordine di Potere Operaio. Toni Ne- anni ’60. gri s’infuriò talmente che, per evitare D. Non le ho chiesto di dirci derive terroristiche più o meno briga- cosa ne pensasse del ’68, lei che tiste, decise lo scioglimento di Potere lo ha fatto... Operaio. Avvenuto con il congresso di R. Dico che il ’68 è stato mitizzato Rosolina Lido (Ro). alla cazzo di cane, mi scusi l’espresD. I brigatisti e affini fallirono. sione, ma che anche sputarci sopra è R. Come scrissero ne L’ape e il sbagliato. comunista, il libro con le ultime teD. Perché? orizzazioni brigatiste, pensavano di R. Perché, per esempio, ha dato una disarticolare il Paese, colpendo gli uo- consapevolezza nuova al ruolo della mini «cerniera» di istituzioni e grandi donna, c’è stata una giusta rivolta, aziende. Seminarono sangue, dolore, femminile e femminista, anche se lutti, rovinarono vite altrui e le pro- poi è andata come è andata. E poi il prie. Senza costrutto. D. Non pensa mai che quelOggi scrivo soprattutto di geopolitica la stagione possa tornare? In offrendo una chiave di lettura confin dei conti, come dice antrocorrente perché non mi rassegno che il Censis, questa è un’Itaall’estrema ignoranza con cui vengono lia rancorosa. R. Mi fanno più paura i rischi trattate certe questioni che incidono di guerre che un eventuale nuosul nostro futuro. Continuiamo a convo terrorismo nostrano. Anche tarci balle su Paesi che stanno camse la politica non offre risposte biando il mondo: Cina, Brasile, India, da troppi decenni, soprattutto Russia, la stessa Turchia e l’Iran. Ci ai giovani, e spinge così al ribellismo. vedo un po’ lo stesso meccanismo di D. Come è cambiata la poproduzione di balle sull’Urss dipinto litica? come paradiso dei lavoratori R. Non esistono grandi progetti, né di ristrutturazione e ammodernamento del Paese, né di ’68 ha avuto il merito storico: sconfigvere riforme e di investimenti in gere i nazionalismi che prima erano opere pubbliche e infrastrutture che camicie di forza che imprigionavano facciano da volano allo sviluppo e al i giovani. cambiamento. Non esistono veri parD. Le ho fatto fare una lunga dititi, con una base teorica, un program- gressione rispetto al suo interesma e una strategia, ma solo tifoserie: se rispetto alla politica estera... pro Silvio Berlusconi, pro Matteo R. Stavo dicendo che vedo una Renzi, pro Luigi Di Maio o pro Mat- grande disattenzione rispetto al teo Salvini. mondo che può costare cara anche D. Che effetto le fa se, come a noi italiani. Non si può trattare la penso, paragona la classe politica questione mediorientale, per esempio, che ha avuto modo di conoscere, ai suoi esordi giornalistici, con FULMICOTONE quella di adesso? R. Ascoltare Di Maio parlare, come mi è accaduto giorni fa, di detassazione, di rivoluzione liberale, evidentemente senza sapere di cosa si tratti, mi ha fatto sentire un genio. Però… DI CARLO VALENTINI D. Però? R. Però i giovani hanno diritto d’esl welfare può far bene sia a chi sere un po’ coglioni. Meglio questi di ne usufruisce che all’economia. quelli che si facevano mandare nelle Ci si riferisce alle cooperative trincee della Grande Guerra o a cosociali che inseriscono persone lonizzare l’Africa o a invadere l’Urss svantaggiate nel mondo del lavoro. con gli stivali di cartone. «Si tratta», dice Luca Dal Pozzo, «di D. Lei oggi scrive soprattutuna vera e propria policy di sostegno to di geopolitica e, solitamente, all’occupazione». offrendo una chiave di lettura Dal Pozzo è presidente di Federsocontrocorrente. Perché questo lidarietà (aderisce a Confcooperative) suo interesse e che effetto le fa dell’Emilia-Romagna, che ha analiztrovarsi spesso in solitaria? zato le principali 17 coop sociali. Nel R. Non mi rassegno all’estrema 2016 esse hanno inserito al lavoro ignoranza con cui vengono trattate 589 persone con disabilità, 126 con oggi certe questioni. Su Paesi che problemi di dipendenza, 83 con disastanno cambiando il mondo: Cina,
nel fuoco di fila di balle dei filoisrae- bomba spagnola, scatenò la guerra liani o dei filopalestinesi. O prenda statunitense contro la Spagna. Cosa l’Iran e questa fantasia della bomba che agli americani fruttò il protettoatomica. rato di fatto su Cuba e l’acquisizione D. La giudica tale? tra l’altro dell’isola di Guam. I giorR. Sono passato in pullman, assie- nali dell’editore William R. Hearst, me ad altri giornalisti, a 200 metri i cosiddetti yellow papers, soffiarono dalla centrale di Bushehr, una di sul fuoco e, invece, s’era trattato delquelle di cui si diceva che fosse al lo scoppio delle caldaie di bordo. centro di un programma atomico D. Oggi, quali bufale vede in bellico. giro? D. E dunque? R. Mah, il caso Orlandi ne ha acR. Innanzitutto, se quella, anziché cumulate fino ad oggi per 34 anni. per scopi civili, fosse una centrale Sulla Corea mi pare che se ne spari dove si producono bombe atomiche, una al giorno. non ci si potrebbe passare così vicino. D. Non è Kim che spara missili Provi a vedere se in Israele le per- intercontinentali? mettono di avvicinarsi così tanto al R. Ma perché Kim dovrebbe fare sito nucleare di Dimona. E poi… la guerra a Paesi che stanno a miD. E poi? gliaia di chilometri da casa sua, che R. Poi bastava osservare che in distruggerebbero la Corea del Nord quella centrale entrava una linea prima che i suoi missili possano arcon quattro fili dell’alta tensione e ne rivare a destinazione? E ci dimenusciva una con il triplo, segno che vi tichiamo che il Giappone nel secolo si produce davvero corrente elettri- scorso ha compiuto in tutta l’area ca. Che infatti alimenta intere città. crimini di massa che bruciano anSenza entrare in tecnicismi, come la cora. In Corea e in Cina. E che a intrasformazione dell’uranio 238 in uranio 235 o in plutonio, necessari per produrre bombe Le fake news ci sono sempre state. atomiche, se Bushehr fosse adIo sono di educazione cattolica e fordetta a tali trasformazioni, non mazione comunista, leggendo a 15 potrebbe funzionare anche come anni Thomas Merton, ex comunista, produttrice di energia elettrica e molte città iraniane resterebbecattolicesimo e comunismo. ro al buio, con industrie ferme. Di fake news, ne hanno prodotte Cose delle quali ci accorgeremtante. E che dire dello scoppio incimo subito, non crede? dentale dell’incrociatore Maine D. Insomma, lei crede che nel porto de l’Avana, nel 1898, ci sia un’intensa attività che fu diffuso come un bombarda«velinistica» internazionale. Ma perché, secondo lei, mento e scatenò la guerra statunitenc’è chi si presta a scriverse contro la Spagna che rese agli Usa le? il protettorato su Cuba R. Per ignoranza ma, spesso, anche per convenienza. Il giornalista ha bisogno di farsi notare, tende quindi a esagerare. vadere la Corea (a guerra mondiale D. Beh, oggi con le fake news, terminata!) sono stati gli Usa, non il la cosa è ancora più dramma- contrario. La Corea del Nord, il cui tica. regime non apprezzo neppure un po’, R. Quelle ci sono sempre state. giustamente vuole evitare possibili Io sono di educazione cattolica e bis. Cuba e Iraq insegnano. formazione comunista, mi sono forD. Senta, di questa sua lunga mato a 15 anni su Thomas Mer- carriera giornalistica, che ancoton, l’ex comunista statunitense ra dura, che cosa ricorda? diventato frate trappista, ma vedo R. Ricordo, oltre a Scialoja, colleche cattolicesimo e comunismo sono ga e amico al quale devo molto, Padue realtà che di fake news ne hanno olo Mieli esempio di attaccamento prodotte tante. E poi sulla politica al lavoro, Giovanni Valentini, che internazionale le bufale hanno sto- mi ha chiamato a Roma per affiria lunga. darmi l’inserto mensile L’EspresD. Per esempio? so SPORTS. A Eugenio Scalfari R. La gigantesca fake news sullo sono grato per avermi voluto a Rescoppio dell’incrociatore Maine degli pubblica. Usa nel porto de l’Avana, nel 1898, twitter @pistelligoffr «venduta» come affondamento da © Riproduzione riservata
Il lavoro che fa bene alla p.a.
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gio sociale, 63 con disagio psichiatrico, 31 in misure alternative al carcere. «Dall’analisi», aggiunge Dal Pozzo, «risulta che il costo dell’intervento pubblico a sostegno dell’inserimento è più basso dei vantaggi economici che da esso si possono trarre». In particolare lo Stato, a fronte dei contributi elargiti, incamera le imposte sui redditi di questi neo-lavoratori, l’Iva da essi generata, poi vi sono le spese pubbliche evitate grazie al miglioramento delle condizioni dei soggetti inseriti: servizi sociali e sanitari, reddito minimo, pensione d’invalidità. Le 892 persone accompagnate al lavoro hanno creato un valore (in
un anno) per la pubblica amministrazione di 4,2 milioni. Quest’anno, per la prima volta, gli introiti delle coop da fonti private hanno superato i finanziamenti pubblici. In quali settori è avvenuto l’inserimento? Manutenzione del verde (13,9%), servizi socio-assistenziali (11,4%), custodia e pulizie (7,5%), gestione acqua e rifiuti (6,3%), ristorazione (6,3%). Di fronte a tante parole, a volte a vanvera, ci sono quasi 900 persone che hanno incominciato a lavorare, nonostante i loro problemi. Queste sono le vere buone notizie. © Riproduzione riservata