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Sabato 17 Settembre 2016
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Nicola Porro: ha redarguito uno che alla Centrale di Milano aveva comprato il mio libro
La commessa di Feltrinelli mi odia Lei fa parte (senza saperlo) di un sistema di intolleranza
mista omonimo, franca- un mio lettore, che ha chiedi più la globalizzazione, nel mente. E che c’azzecca col sto il libro alla Feltrinelli senso che la gente, oggi, viagdella Stazione Centrale, a gia, vede, s’informa e capisce icola Porro ogni liberalismo? R. C’azzecca perché, negli Milano? dove stiano gli antidoti. mattina serve una D. Mi dica. D. Credo che un colpetzuppa assai sapida anni in cui Internet ancora R. La commessa, prendentino lo stia dando anche la a 120mila persone. Il non c’era, fu uno dei primi fine del lavoro dipendente vicedirettore de Il Giornale, autori a parlare della disso- do la copia un po’ schifata, gli fra i giovani... che mercoledì 21 settembre ciazione fra macchine e uomo, ha detto: «Solo un ricco e di R. Certamente. Putroppo debutta su Mediaset con Mi- ma in maniera scientifica, destra poteva scrivere una nella precarietà, ma molti xer (dopo la chiusura del suo senza piagnistei. E il primo cazzate del genere». D. Però! Mi sembra Virus in Rai), ogni giorno giovani che fanno i conti con esser tornati a quandistilla attualità politica un modello di occupazione Le è saltata la mosca al naso nel do, negli anni ’70, sul suo profilo Facebook, diverso, capiscono quanto lo vendere «La disuguaglianza fa qualche compagno con video che raggiungoschema tipico della sinistra, edicolante non teneno la sempre più ampia basato sulla trionfo spesa bene» che è un libro divertente e va Il Giornale Nuovo comunity di quanti lo sepubblica, sia insostenibile. divertito sul pensiero liberale. Una Nicola Porro di Indro Montanelli. guono. La Zuppa di PorÈ l’aspetto «micro», rispetto sorta di rispieghiamo il liberalismo R. Lo vede? Ecco io ro, appunto. Prolificissia quello «macro» della globaper chi non c’era. Porro infatti, dededico il mio libro a tutti possono creder ancora? mo, questo romano classe lizzazione. dica il suo ultimo libro (che non è quei ragazzi che troveR. Vede, secondo me il pun1969, ora porta in libreD. Ci si è ridotti a spelibresco ma brillante e discorsivo) ranno commesse ria La diseguaglianza fa rare nella globalizzaFeltrinelli così. bene, edito da La Nave di zione? E i liberali non ai giovani fra i 16 e i 23 anni Renzi, certo, ha spezzato le catene D. Va b b é c i Teseo, un libro divertito fanno niente. della sinistra ma lo ha fatto da desaranno pur lie divertente sul pensiero R. Mah, ormai in Italiberale. Una sorta di «rispie- a cogliere l’aspetto, dram- brerie dove non ci si lia si è perduta persino mocristiano che ha preso il potere ghiamo il liberalismo per chi matico, dei grandi rischi per permette di chiosare la nozione: si dice libenel più grande partito di sinistra. non c’era». la nostra libertà e la nostra gli interessi letterari rali come in America si Renzi infatti non ha un approccio Domanda. Porro come privacy rappresentati a volte dei clienti. Ma perdirebbe «liberal», cioè con liberale. È un dc che ha battuto lo definirebbe questo la- dalla multinazionali digitali. ché, secondo lei, un un significato opposto a la sinistra, ma è una questione voro? D. Insomma non un ma- certo modo di essere quello autentico. La reche riguarda solo loro, cioè quelli Risposta. Lo considero un nualetto di economia, un di sinistra, sopravvisponsabilità è nostra Bignami del liberismo rivolto, libro carico di suggestio- ve dopo decenni. ovviamente, dei liberali di sinistra, appunto R. Ma perché la gesenta che ambizione, ai giova- ni. Dove però lei attizza in primis. ni fra i 16 e i 23 anni. anche la polemica, sul nerazione, super-ideoloD. Ma lei, nella sua D. Che tipo di giovani? fatto che in Italia non ci gizzata dell’edicolante, degli to è un altro: Renzi ha spezza- carriera giornalistica di R. Quelli che non sono d’ac- si possa dire «di destra» anni ’70, ha espresso non solo to sì le catene della sinistra, liberali veri li avrà conocordo con le cagate, mi per- senza subito suscitare la giornalai ma anche professo- ma lo ha fatto da democri- sciuti. Quali i più imporri di liceo e di università, che stiano che ha preso il potere tanti? metta, del pensiero unico di riprovazione unanime. sinistra. A questi giovani rinel più grande partito di R. È così. Nel capitoR. Quelli che ho conosciuto, cordo i grandi classici liberali lo «Io a Capalbio non ci sinistra. Il premier non avevano e hanno un tratto inLa generazione marginale ma ma non solo, in termini non vado», parlo della cappa ha un approccio liberale, confondibile di pigrizia. Chesiper-ideologicizzata della commesprofessorali, ché professore di conformismo che avè un dc molto tattico, un sò Sergio Ricossa, in pace non sono, e in modo semplice volge ancora oggi quedc che batte la sinistra, sia, faceva fatica persino a sa Feltrinelli che ce l’ha col mio lima non semplificatorio. ma è una questione che rispondere al telefono. Antosto Paese, per cui usare bro (che, vendendolo, contribuisce D. Raccontandogli che quella espressione, «di riguarda loro, quelli di nio Martino è un gran signore a farla campare) e dell’edicolante cosa? sinistra appunto. destra», è ancora tabu. siciliano, così agguerrito sui che non teneva il Giornale di MonR. Spiegandogli, per esemD. In chi possono principii quanto annoiato sui D. Perché abbiamo tanelli sono il risultato di massa pio, che, senza un padre ricco, avuto la lunga trasparare in Italia i li- dettagli. Insomma, i liberali della predicazione dei professori di anche san Francesco non sa- dizione neofascista, berali, politicamente me li immagino andare alla rebbe potuto diventare pove- ammette anche lei. intendo. Mont Pellerin Society e anliceo e di università, figli del ’68 ro. Che è il titolo di un intero R. Il punto non è tanto noiarsi tantissimo, rimpianR. Certo, ma perché capitolo. Ma poi, soprattutto, siamo un Paese dove un movimento che rap- gendo il libro letto a casa, con accompagno il lettore a cono- la sinistra, per decenni e de- hanno insegnato alla com- presenti i principi liberali, un filo di musica classica, e il scere degli autentici campio- cenni, ha deciso il clima cul- messa di Feltrinelli. anche considerando che la po- cane accucciato ai piedi. D. Da Gramsci a Feltri- litica si occupa di quella cosa, ni del liberalismo, recente e turale. D. Mentre ai raduni demeno recente. Da Sergio RiD. Gramascianamente... nelli, anche simbolicamen- lo Stato, che i liberali fa girar gli economisti keynesiate uno dei percorsi le balle, figurati un po’... cossa e Antonio Martini... della sinistra italiano, fino ad Alberto MinD. E il punto, qual è, alR. Ah beh no, lì si fidanzaNel capitolo «Io a Capalbio non ci na, però, paradossal- lora? gardi. vano fra loro, come nei raduvado», Porro parla della cappa mente, il più grande D. Scorrendo l’indice R. Il punto è ribaltare la lo- ni politici internazionali dei attacco al quel pen- gica attuale per riscoprire, sia socialisti. dei nomi sono trasalidi conformismo che avvolge ancosiero e a quel tipo di a sinistra sia a destra, che lo to: c’è pure Alessandro D. La sento pessimista ra oggi l’Italia dove infatti usare sinistra masManzoni. per le sorti del liberalil’espressione «di destra» è ancora simalista, l’ha R. Come no? Il padre smo, almeno in Italia. un tabù. E questo capita perché Il problema vero, non è conquistaporto un polidei Promessi sposi, grande R. Ma che vuole, l’aspil’Italia è il paese dove la sinistra, re le sezioni del Pd ma ribaltare tico che sta nel cattolico liberale, proprio razione massima di un per decenni, è riuscita a imporre cuore stesso nel grande romanzo stoautore liberale, oggi, è la una logica decrepita, per riscopridella sinistra e rico c’ha fatto una granrecensione di Repubblica a tutti il suo regime culturale re, sia a sinistra, sia a destra, che si chiama Matde lezione di liberalismo, a pagina 43. Magari a un lo Stato non è mai la soluzione del teo Renzi. insegnandoci che i prezzi pezzo dedicato a Elena problema ma è il problema. L’egeR. È vero. E infatti non si possono fare coi decreFerrante. R. Nel libro parlo molto monia è vinta dalla globalizzazioti. D. L’ennesimo. Quindiffusamente dell’egemonia d’ora in poi la sinistra ne perché la gente, oggi, viaggia, D. Immagino con quelle gramsciana, ossia del deli- non sarà più la stessa. di spera che RepubbliD. È l’uomo che, memorabili pagine che berato tentativo di prenderca la ignori. vede, si informa, capisce descrivono la carestia a si le scuole, le università, la come ha scritto ClauR. Per giove. Che tutMilano e l’assalto al Forno cultura, per vincere laddove dio Cerasa, ne ha ti mi ignorino. Tanto, gli delle Grucce. Stato non è mai la soluzione strumenti per disintermediapoliticamente non si poteva. spezzato le catene. R. Precisamente. Un gran- Facendo fuori la sana egere, e per saltare i compagnoR. Le ha spezzate, è vero ma il problema. de lezione nelle pieghe di monia piccolo-borghese, oggi anche questo. D. Sperare in maniera ni della parrocchietta, oggi ci un grande romanzo. Come svillaneggiata. D. Secondo lei però i li- bipartisan che un po’ di sono, Facebook per esempio. potevo non ricordarlo? Ma, D. Quanto è ancora for- berali, alcuni dei quali si liberalismo si affermi dap- Che infatti io sto utilizzando allora, non ha ancora notato te questo clima culturale, erano entusiasmati alle pertutto. alla grande e tutti i giorni. William Gibson, lo scrittore Porro? R. Precisamente. E a sconprimissime Leopolde con del cyberpunk twitter @pistelligoffr R. Vivissimo, scherza? Sa Luigi Zingales, devono figgere quell’egemonia di cui D. Pensavo a un econo- cosa è capitato l’altro ieri, a disilludersi su Renzi o ci parlavamo, ci penserà sempre © Riproduzione riservata DI
GOFFREDO PISTELLI
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