Interista a Silvia Priori, ItaliaOggi 10 gennaio 2017

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Martedì 10 Gennaio 2017

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È lo scopo di Silvia Priori, cardiologa molecolare, la scienziata italiana più citata nel mondo

In lotta con le morti improvvise Partì dalla morte a 12 anni di due sorelle bresciane

cuore. E poi, quando ho capimedica c’è spesso questo rimentare sull’uomo: ci occorre to che la chiave stava nella aspetto: studiate malattie un modello animale Noi però che hanno un volto e un siamo davvero rispettosi di quela scienziata più citata genetica, mi sono messa stusti nostri collaboratori animali, nome. d’Italia nelle ricerche in- diare quella delle malattie R. In quel caso una coppia senza dei quali non potremmo ternazionali, l’11ma con- cardiache. fare niente. D. E non si smette mai, bresciana siderando anche i maschi. D. Che cosa con sette Silvia Priori, torinese, classe stava dicendo. Le indagini genetiche significa? R. Mai. Uno sconto che figli, che 1960, è una cardiologa molecole stiamo conducendo R. Che facavevano vilare e studia malattie genetiche nessuno ti può fare. Sennò su topolini perché la ciamo di tutto sto morire che ogni anno uccidono, in Eu- non ti avvicinerai mai a quel p e r evitare due bamropa, migliaia di persone. Pa- tassello che manca e che vuoi simulazione digitale non sofferenze inubine alla tologie che portano alla «morte trovare. Dopodiché potrai funziona e non possiatili, mi creda. stessa età: improvvisa», ossia un arresto sviluppare le ipotesi, vedere mo certo sperimentare E ogni nuova una mencardiaco che colpisce persone le soluzioni e testarle, ossia sull’uomo. La nostra t e c n i c a ch e tre saliva giovani, spesso bambini, che si verificare se quelle ipotesi preoccupazione costante vada in questa le scale di ignorava fossero malati. «Dram- sono vere. resta quella di essere direzione, la D. E lei, professoressa, corsa, l’almi enormi», racconta, «di colpo, Silvia Priori applichiamo. tra a scuoun’aritmia fatale si porta via cosa ha visto nelle ricerrispettosi per i nostri Ma una grande la, durante una persona che, fin lì, non ave- che che l’han portata a collaboratori animali motivazione... un’interrogava avuto problemi». Primario essere così citata nei lavori altrui. D. Una R. Non solo. Un gruppo di ri- zione. alla Maugeri di Pavia e diret- di tanti colleghi in giro per grande motivazione? cerca finlandese aveva studiato D. Sforzo ed emozione. tore scientifico di tutto il gigan- il mondo? R. Stavo studiando la Tachi- la stessa patologia su molte faR. Ce la danno le famiglie che R. Esatto. In entrambi i casi, te della medicina riabilitativa, oltre che professore ordinario cardia ventricolare polimorfa miglie di quel Paese che, come si ora lo sappiamo, l’elettricità nel si rivolgono a noi: genitori che all’Università catecolami- sa, ha una genetica abbastanza muscolo cardiaco non aveva ci mostrano la foto di un bampreservata, perché, per secoli, la funzionato, per quel difetto ge- bino morto correndo in cortile a di Pavia, Priori, nergica... Le sorelle erano morte in due anni fa, ha D. Nome Finlandia non si è mescolata ad netico sull’apporto di calcio. Era quattro anni, dicendoci: «Guartempi diversi. La ricerca anche ricevuto impronun- altri popoli. E gli studiosi fin- stata una sorella, che non s’era di com’era bello». E che ci chiepartì perche una loro landesi avevano isolato e stu- voluta arrendere: voleva sapere dono di dire loro se gli altri figli dall’Europeciabile... an Research R. Infelice, diato molto bene questo gene perché fossero morte e capire se siano a rischio. sorella, non si era voluta D. Non deve essere facile. anche i fratelli superstiti fosseCouncil-Erc un lo so. Troppo che sta sul «cromosoma 1». arrendere e voleva sapeD. E voi, ro a rischio e il Lei ha figli? finanziamento lungo, infatti re perché fossero morte loro figli, nati di 2,3 milioni noi la chia- a l l a M a u R. Due, ormai grandi. Ma Il colpevole è un gene e voleva anche capire se nel frattempo. quando non sono a casa, non di euro per le miamo con geri, come che trasporta il calcio i fratelli superstiti fosAveva girato posso fare a meno di telefonasue ricerche. l ’ a c r o n i m o verificaste all’interno della cellula. sero anch’essi a rischio molti medici. La incontriamo della sua de- l’ipotesi che re alla nostra collaboratrice D . C h e domestica per sapere se si sono nel delizioso finizione in- c ’ e n t r a s s e Il calcio è importante e i loro figli nati nel con quella cosa le avesalotto di casa glese: Cpvt. svegliati. perché, legandosi alle frattempo vano risposua, a Milano, E dopo tanta malattia? D. Una malattia professioproteine, fa contrarre i R. Analizsto? zona Arco delosservazionale, si potrebbe dire. muscoli del cuore: se il R. Non la Pace: ha ancora il computer ne e tanta analisi di ricerche zando il Dna R. Quasi. A volte al telefono calcio è troppo o troppo c’erano sta- viene uno dei due e, se mi dice aperto, malgrado sia un giorno altrui, specialmente quelle da alcuni campoco, la contrazione è te autopsie, che il fratello è ancora a letto, di vacanza: «Dovevo scrivere la francesi di Philippe Coumel, pioni di sangue quindi aveva- perché magari è domenica, gli candidatura a un grant (finan- mi è venuta un’ipotesi di qua- che avevamo sbagliata e ciò può deno ipotizzato chiedo di andare in camera a ziamento, ndr)», si giustifica le potesse essere il gene che la prelevato ai terminare il collasso congiunti di diagnosi, sen- vedere... se respira. sorridendo. causasse. due bambine za avvicinarsi Domanda. Professoressa, D. Vale a dire? D. Capisco. Che fanno i che qualità bisogna avere R. Vale a dire che quelle arit- bresciane, morte in periodi di- alla radice problema. suoi figli? D. E gli altri fratelli erano per fare la scienziata? mie avessero a che fare con il versi, a soli 12 anni, per quella R. Uno, Andrea, fa l’ingegneRisposta. In generale, secon- calcio, con il gene che trasporta maledetta aritmia. Alla fine, malati? re aerospaziale, l’altro, Gabriele, trovammo la R. Certo. E anche la madre. sta per laurearsi in medicina. do me chi fa ricerca è paragona- il calcio all’insequenza che Un’ereditarietà tragica: quanbile a un artista, a un pittore. terno della celD. Non farà il cardiologo Purtroppo si tratta dimostrava do una cellula si divide, per for- molecolare. D. E perchè? lula. di un difetto genetico che proprio marne un’altra, nel Dna di un R. Perché lo scienziato ha D. Perché R. Nooo, vuol fare il neonache, alterando l’apporil gene del figlio, c’è il 50% di probabilità tologo. E mi sfotte: «C’è bisogno un po’ la stessa inquietudine proprio il calto del calcio (questa calcio che che la malattia venga eredita- anche di curarle, le persone», del pittore, che poi esplode cio? si chiama ta. In quel caso era accaduto alludendo al fatto che io faccia nell’opera, nel quadro. Anche il R. Perché, è la scoperta di Silvia RyR2, nel sempre. ricercatore, in certo qual modo, legandosi alle troppa ricerca. Priori) altera il funloro caso, era D. Lei studia anche altre «vede» la sua opera. proteine, fa conD. Torniamo alle malattie zionamento corretto mutato. malattie genetiche e rare, genetiche. D. Lei dipinge? trarre i muscoli dell’elettrica nel muscolo D. Imma- come la Sindrome del QT R. No, per carità: zero ta- del cuore: se il R. Sì stavamo dicendo dei cardiaco. Una sorella gino la sod- Lungo, la Sindrome del QT topolini: è grazie a uno di quelento pittorico. Ma sono una calcio è troppo disfazione. corto e la Sindrome di Bru- sti animali che sappiamo come grande appassionata di arte o troppo poco, morì salendo le scale R. Enor- gada? Si può provare a cu- agisce la Cpvt. E lo abbiamo contemporanea, mi piace leg- la contrazione è e l’altra durante me. Mescorare queste malattie? gere biografie o vedere film che sbagliata. E gli brevettato. un’interrogazione lata però a R. Si certo, infatti noi stiamo raccontano certi artisti e il loro studi francesi, D. In che senso? rabbia. lavorando alla terapia genica, modo di dipingere. In Pollock, di cui le parlavo R. Abbiamo ricreato nel D. Rabbia? ossia alla correzione dei geni suo cuore il difetto genetico in Warhol, in de Kooning è prima, esaminavano gli effetti R. Mi trovavo in transito in malati. Il nostro organismo ha di quei malati e brevettato facile rintracciare quell’inquie- della digitale, il cardiotonico, tudine di cui le parlavo prima. l’unico farmaco che, fino a qual- un aeroporto di New York, di- sempre una copia di geni: noi quella modifica genetica che Naturalmente c’è molto, anche che anno fa, si somministrava retta in Brasile per un conve- proviamo a inserirne una terza però Maugeri e Università di prima. ai pazienti con scompenso car- gno, e con figli al seguito, perché sana. Oppure a sottrarre una Pavia hanno messo a disposiD. Vale a dire? diaco ma purtroppo provocava poi ci avremmo attaccato una copia malata, a spegnere i geni zione della comunità scientiR. C’è uno studio continuo di delle aritmie simili a quelle vacanza. Mi sentii incastrata in difettosi, potremmo dire. fica, gratuitamente. Oggi sui D. Quindi sperimentate topi «RYR2 R4496C», così si quello che si produce scientifi- che noi vediamo nei pazienti quella situazione: avrei voluto prendere il primo aereo e tor- su animali? camente nel mondo. Non basta con Cpvt…. chiamano, si studia in tutto il R. Sì su topolini di 30 gram- mondo: in Cina, in Gran Brequello che si è fatto all’univerD. Nei pazienti con nare a Pavia. E poi volevo fare un’altra cosa. mi di peso, con cuori di tre mil- tagna, in Ohio, Madrid, al Censità. E guardi, io ho studiato Cpvt? D. Che cosa? limetri di larghezza. fino a 40 anni, perché dopo la R. Le aritmie dei nostri patro Nacional de Investigaciones D. Che effetto le fanno Cardiovasculares, un altro censpecializzazione in cardiologia, zienti con Cpvt avevano caratR. Telefonare a quella fami sono messa a studiare per teristiche simili a quelle di chi miglia, che ci aveva affidato il le proteste contro la speri- tro in cui faccio ricerca e dove due anni biofisica. era intossicato da quello stesso proprio sangue, sette anni pri- mentazione animale? alleviamo le nostre colonie di R. Capisco, ma purtroppo la topolini. Ora puntiamo a pasD. Biofisica? farmaco. ma, per dire loro che non ce lo simulazione digitale non fun- sare ai maiali. R. Sì, per capire il funzioD. Un esempio dell’impor- eravamo perso chissà dove. namento della elettricità nel tanza di studiare i lavori continua a pag. 10 D. Perché nella ricerca ziona e non possiamo certo speDI

GOFFREDO PISTELLI

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Berlusconi vuole usarlo per attrarre gli elettori di centro, estranei alla Lega e a Fr.d’It

Perché Parisi è stato ripescato

E portare dirigenti al posto della vecchia nomenclatura DI

MARCO BERTONCINI

R

ifiorisce l’intesa tra Berlusconi e Parisi? A confermarlo è lo stesso mancato ristrutturatore di Fi, anche se rimane oscuro il suo concreto destino. Del resto, che l’ondeggiante Berlusconi, dopo aver lanciato Parisi nell’agone dei partiti, tenuto a bagnomaria, lasciato in balìa di sé stesso e infine bruscamente licenziato, potesse riacciuffarlo era prevedibile, tanto che lo si era in effetti previsto già pochi giorni dopo la cacciata («Il Cav potrebbe riabilitare Parisi», ItaliaOggi, 17 novembre). Berlusconi da mesi brancola, perché non è in grado di fare quel che vorrebbe, cioè tornare a dettar legge in un centrodestra obbediente. Spera sempre nella riabilitazione europea, che però è costretto in continuazione a rinviare, tanto che oggi si augura che essa giunga l’estate prossima, ossia in tempo per candidarsi alle elezioni se queste si svolgessero in autunno. Credeva che Salvini, dopo essersi sfogato nella scontata dose di urla, avrebbe riconosciuto la tradizione primazia berlusconiana. Non si sarebbe mai aspettato che il capo leghista puntasse così radicalmente su sé stesso: il Cav pensava che Salvini alla fine avrebbe capito di non avere la concreta possibilità di vincere e si sarebbe tirato da parte. È probabile che Zaia fosse (o ancora sia?) il candidato di riserva per palazzo Chigi, gradito pure ad Arcore. Su Parisi il Cav aveva puntato, ambiguamente: sognava che gli smontasse il giocattolomovimento per rifarlo con persone nuove, e fosse poi in grado d’imporsi a leghisti, destra e minori. Però non se ne fidava e presto si era accorto sia del boicottaggio attuato da vasta parte dei propri colonnelli, sia delle difficoltà incontrate nei giri parisiani lungo la penisola, meno produttivi rispetto all’attesa. Dopo averlo allontanato, non sapeva come procedere. Ora, evidentemente, cerca di rimediare all’isolamento in cui rischia di trovarsi e di procacciarsi un sostegno per tenere lontano da sé Salvini, nell’attesa di un sistema elettorale proporzionale che gli consenta di presentarsi senza coalizzarsi. In questo caso Parisi gli servirebbe per attrarre centristi sparsi, ex berlusconiani, ex montiani, poco propensi a farsi ingabbiare nel Pd, fosse pure il Pd renziano, e avversi ai lepenisti. Parisi, insomma, sarebbe per Berlusconi uno strumento da usare per due funzioni: una di acchiappa voti, come volto moderato e alieno dagli strepiti improduttivi; l’altra, per cercare candidati nuovi, opera cui pure il Cav si sta dedicando, nel tentativo di scrollarsi la compagnia della vecchia -classe dirigente.

SEGUE DA PAG. 9 D. Perché? R. Perché il cuore di suini si avvicina di più a quello degli umani. Lo faremo soprattutto per testare la terapia genica alla quale lavoriamo grazie al finanziamento europeo. D. Ho letto che una delle vostre scoperte è stato il recupero di vecchi farmaci ormai in disuso, nati per altri scopi. R. E che oggi tornano utili per queste malattie, di cui oggi sappiamo molto di più. Per esempio per bloccare il calcio e le sue alterazioni. Gli esperti lo chiamano il repurposing, ossia il ridare uno scopo. Ci vorranno anni per arrivare a una terapia genica stabile e a costi abbordabili, nel frattempo vogliamo anche occuparci di dare ai malati terapie immediate e economicamente sostenibili: recuperare vecchie molecole in disuso, può essere la via. D. Quanto è difficile per una donna arrivare al livello in cui lei è arrivata? R. È stato difficile. Ogni volta che partivo per un congresso, la portinaia mi salutava così: «Parte ancora? Ah, poveri orfani». Ho passato anni ad andare a Malpensa, piangendo. E poi mia madre. D. Sua madre? R. Santa donna, ma mi diceva: «Se non la finisci con questa mania del lavoro, ti ritroverai due figli drogati». Ha smesso quando i ragazzi hanno finito il liceo. D. Come ha resistito? R. Per convincersi di fare la cosa giusta, devi trovare modelli di donne che te lo dimostrino. D. Lei l’ha trovato?

R. Sì, Penelope Boyden, una ricer- tra poco, occorrano le quote azzurre. catrice che ho conosciuto alla Columbia D. Un paradosso. University: di dieci anni più anziana di R. Sì, ma pensi che per il progetto che me, è scienziata e madre. Lei mi ha spro- guido, in Spagna, un revisore mi ha contenato ad andare avanti. E mia suocera stato che ci fossero troppi uomini nel mio Maddalena, che era una maestra ele- staff: siamo in effetti in tre e gli altri due mentare, e che, avendo lavorato, capiva. sono maschi, ma perché hanno competenD. Come si può fare a cambiare ze molto specifiche nei loro rispettivi camquesto contesto sociapi. E non c’erano donne le? che le avessero. Abbiamo ricreato R. Con esempi credibiD. Di che cosa c’è li, appunto. Per cambiare bisogno per la ricernel cuore dei topolini comportamenti radicati ca in Italia? il difetto genetico e accettare modelli nuovi R. Di un sistema che dei malati umani e abci vuole tempo: è la stessa ottimizzi di più le risorbiamo brevettao quella difficoltà che affrontiamo se. In una città lei può modifica genetica. Ma nell’inserire nella nostra trovare tre gruppi di risocietà persone di culture cerca di tre istituzioni sia la Maugeri sia l’unidiverse. diverse fare la stessa versità di Pavia l’hanno D. Ci vorrebbero le cosa ma nessuno che, messo gratuitamente a famose quote rosa? magari, si occupi del disposizione della comuR. Mi piacerebbe ritrasferimento tecnolonità scientifi ca sponderle di no. gico di quella ricerca. D. E invece? D. Lei come si è R. E invece dobbiamo organizzata? prendere anche medicine «amare», come R. Cercando collaborazioni internaziole quote. Se oggi abbiamo donne ministro nali: come quella che avevamo prima neche vanno da Lilli Gruber, la sera alle gli Stati Uniti e ora a Madrid. Facciamo 20, finiamo per trovare normale che una in Spagna quello che non riusciamo a fare donna guidi un dicastero. a Pavia, e viceversa. D. E dunque le quote rosa possono D. Dumping scientifico? essere una terapia. R. No, solo maggiori potenzialità. A R. Una terapia a basso livello, che agi- volte un fatto semplicemente algebrico: sce sulla componente istintuale del nostro due laboratori di ricerca, in due Paesi dipensiero. Perché questo rifiuto della lea- versi, hanno un accesso ai finanziamenti dership femminile, diciamo la verità, è ba- di due Paesi e quindi maggiore possibilità sato solo su un rifiuto istintuale. Però... di sviluppo delle ricerche. D. Però? twitter @pistelligoffr R. Però stiamo attenti a non far sì che, © Riproduzione riservata

LO DICE PATRIZIO BIANCHI, DEM, ASSESSORE AL LAVORO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Se si cancellano i voucher si premia il lavoro nero DI

C

GIULIANO CAZZOLA

i mancava soltanto accorgersi che anche il sindacato pensionati della Cgil usa i voucher per retribuire decine di attivisti che assicurano la loro presenza nelle sedi periferiche. Nella Confederazione, raccontano che lo «scandalo» è circoscritto a Bologna, dove lo ha scoperto e denunciato uno scoop giornalistico. Può essere, invece, che si tratti di una piccola punta di un iceberg sommerso. Ma il problema non è questo, perché, usando i buoni lavoro, i dirigenti sindacali dimostrano soltanto di avere giudizio. Merita invece di riflettere sulle argomentazioni che vengono fornite per giustificare questa linea di condotta. Colti in fallo, allo Spi di Bologna rispondono che loro sono per abrogare questi «pizzini» (come li chiama Susanna Camusso), ma che, per adesso, è il modo più appropriato per retribuire queste prestazioni. *** L’assessore al Lavoro della Regione Emilia Romagna, Patrizio Bianchi, ha dichiarato con onestà intellettuale che: «Sui voucher è meglio non buttare il bambino con l’acqua sporca. I voucher sono nati come alternativa al lavoro nero per interventi particolari di natura straordinaria e non ripetitiva… Se non ci saranno più i voucher - ha proseguito - bisognerà pensare ad uno strumento del genere per disciplinare quel tipo di prestazioni: l’alternativa altrimenti è il lavoro nero».

*** Fino a qualche settimana fa, Manuel Poletti lo conoscevano soltanto i famigliari, i colleghi di lavoro, gli amici del Bar Sport. Oggi riceve minacce (anche di morte) ed è finito sotto tutela di pubblica sicurezza. Che cosa è successo nel frattempo? Che cosa è cambiato nella vita di Manuel da sconvolgerla all’improvviso? Nulla. Il morbo immondo dell’invidia sociale lo ha infettato. Si è solo scoperto che è figlio (lo è dalla nascita) del ministro del Lavoro Giuliano Poletti e che, probabilmente grazie all’aiuto del padre, si occupa di una pubblicazione (SetteSeraQui) della Lega Coop, un mestiere che gli consente di percepire una retribuzione sufficiente ad assicurare (come recita l’articolo 36 della Costituzione) una vita dignitosa a se stesso e alla sua famiglia. Da quando a suo padre sono scappate alcune battute discutibili (ma non completamente infondate) sui giovani che vanno a lavorare all’estero e la stampa si è precipitata sulla pista del figlio (come fece a suo tempo con la figlia, docente universitaria, di Elsa Fornero), Manuel è coperto di insulti sulla rete. E vive blindato, perché qualcuno si è preso la briga di inviargli anche dei proiettili calibro 9. Ma non capita mai che i giornalisti - che adesso si dichiarano solidali con il loro collega minacciato - scoprano qualche «figlio d’arte», tra i tanti, della loro categoria? *** Si è parlato molto poco del quesito sugli appalti, che si propone di cassare par-

ti del comma 2 dell’articolo 29 del dlgs n.276/2003, limitatamente alle parole «Salvo diversa disposizione dei contratti collettivi nazionali sottoscritti da associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative del settore che possono individuare metodi e procedure di controllo e di verifica della regolarità complessiva degli appalti». In sostanza, un sindacato chiede che sia abrogata una norma che gli consente di negoziare «metodi e procedure di controllo e di verifica della regolarità complessiva degli appalti» (lo ripetiamo, parola per parola, perché si comprenda bene l’assurdità del quesito). In sostanza, la Cgil fa propria la battuta di Groucho Marx (ripresa da Woody Allen): «Non aderirei mai ad un club che accettasse tra i suoi soci persone come me». *** Giro di vite sull’immigrazione? Parrebbe di sì a sentire le recenti proposte del ministro dell’Interno Marco Minniti che ha persino rivalutato i «famigerati» Cie. Mentre il ministro Roberta Pinotti annuncia una cambiamento di linea nel contrasto ai mercanti di vite umane. Bene. Ma non ci si poteva pensare prima? *** A giustificazione delle vacanze di Beppe Grillo a Malindi è intervenuto Flavio Briatore precisando che i resort in Kenia sono meno cari che a Cortina (dove sono soliti recarsi in villeggiatura le famiglie italiane monoreddito). Formiche.net


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