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Giovedì 1 Settembre 2016
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Il padre fondatore di Forza Italia, ministro nei governi Berlusconi, dissente dal Cavaliere
Urbani: ecco perché voterò Sì Che riforma vuole facciano quelli del no, divisi su tutto?
se vivono una crisi mostruosa, D. Forse che si oppone la classe dirigente è sparita, strenuamente, a un’altra come dicevamo prima. idea forzista, pensa a un olitologo di fama, paD. Abbiamo detto quali grande fronte col populidre fondatore di Forparole non dovrebbe usare smo, un lepenismo à l’itaza Italia, già ministro Parisi. Diciamo quelle che, lienne... nei governi di Silvio al contrario, sarebbe bene R. Eh già, ma, appunto, il leBerlusconi, alla Funzione che utilizzasse? penismo, che giudico fuori dal pubblica in quello del 1994 R. Dovrebbe parlare di «in- mondo, non sarebbe adatto ai e alla Cultura in quello del teressi collettivi», di «sfide col- moderati. 2001, e poi parlamentare di lettive», ragionare in termini D. Urbani, ma perché un lungo corso, Giuliano Urbadi collettività e individuo, fondatore di Forza Italia si ni è sceso in campo per il Sì reinterpretando le difficoltà schiera per il Sì alle riforalle riforme costituzionali. Lo che viviamo, in un’ottica del me di Matteo Renzi? ha fatto assieme a un altro dei tutto nuova. Abbiamo a che R. Per una ragione semprofessori che tennero a battefare con le masse. Giovan- plice: abbiamo bisogno, come simo quella che doveva essere ni Malagodi scrisse Massa Italia e italiani, di un esecutila Rivoluzione liberale italiana: Marcello Pera. E questa non massa, dicendo che bi- vo il più forte possibile per afscelta di campo ha destato un sogna ragionare in termini frontare le sfide che le dicevo certo sconcerto nel partito del sofisticati ma per governare prima. Anzi, siccome sono un Cavaliere, lanciatissimo invele masse, essendone parte. Si po’ pessimista, dico che abGiuliano Urbani ce per il No. tratta cioè di unire, far coesi- biamo bisogno di un governo profonda, quello è proprio la stere, cose che in passato sono il meno debole possibile. Per Domanda. Professore dinando Casini e dintorni. D. Ha fatto fatica. Francia. E un’altra espres- state divise. governare il paese, certo, ma prima di arrivare al reR. Si è trovato spesso a sione che saferendum, le chiedo cosa D . Fa c - soprattutto per negoziare per pensi di questo tentativo malpartito, essendoci, fra lui rebbe meglio ciamo de- l’Europa, trovarci alleati sui La classe dirigente politidi Stefano Parisi, di assu- e loro, anni luce di distanza. non usasse è gli esempi, dossier importanti, reinvenmere la guida di FI e del Ora però Berlusconi ha fatto il «i moderati». p r o f e s s o - tarci un sistema politico. Ma ca di oggi è chiamata suo tempo, diciamolo. L’uomo Speriamo che pensi all’Unione, mi scusi. centrodestra. re? a far fronte a problemi D. In che senso, profesRisposta. Un tentati- andava bene per la discesa in se ne sia vacR. Pensi come: 1) la crisi eurocampo, co- cinato. vo del quale a l l ’ i m m i - sore? pea; 2) l’immigrazione; raggiosa, di D. Ma R. L’idea d’Europa che avedobbiamo ringrazione, 3) il terrorismo; 4) un Questa riforma non mi 20 anni fa. come, prograziarlo. Lo alla società vamo noi, semplicemente non Mediterraneo senza arte piace. È raffazzonata, D. Pare il fessore e il conosco bemultietnica, c’è più. Oggi l’Europa divide secolo scor- leitmotiv di nissimo, nutro problemi che anziché unire. né parte. Ecco perché FI velleitaria. Ma almeno so. molti colonD. Che idea s’è fatto del per lui simpasi globalizdeve essere archiviata. questa oggi ce l’abbiaR. Esatto, nelli forzisti tia ed affetto. z a n o. C o n fronte del No? È stata una cosa utile mo. Le pare possibile perché vi- e di quelli R. Senta, questa riforma Me lo ricordo un approccio ma servì solo perché che quelli del No, divisi viamo un’ac- che lasciano «ragazzo» con comunitario non mi piace, è raffazzonata, c’era la gioiosa macchisu tutto, incapaci di trocelerazione Denis VerdiGianni De ma di alcuni velleitaria ma almeno quella, na da guerra di Occhetto storica. ni per rifarsi vare un accordo persino Michelis al eletti, non si oggi, ce l’abbiamo. Le pare D. Dun- azzurri? ministero del va da nessu- possibile che di là, fra quelli su come imbucare una que BerR. Ma non del No, divisi su tutto, incapaLavoro. na parte. lettera, siano capaci, l u s c o n i significa niente! Va bene D. Lei ha D. Questa sua analisi del ci di trovare un accordo persichessò, di fare una lancia la le- quando ci sono estreme forti presente, mi fa capire per- no per imbucare una lettera, conosciuto Bicamerale? E con quali adership di o tentativi e tendenza a essere ché lei decida di stare per siano capaci, chessò, di fare bene anche esiti, poi? Il No lascia Parisi, fatto estremisti. una Bicamerale? E con quali Berlusconi, il Sì alle riforme. che da queD. Oggi non è così? pensa che R. Sì, ma prima mi consen- esiti? Non solo, poi questi dotutto sgretolato ste colonR. Oggi il nostro problema ta di dirle come Forza Italia vrebbero essere interlocutori si sia deciso ne Renato è una classe dirigente che non debba essere archiviata. È internazionali, in Europa e finalmente a fare il padre nobile del Brunetta ha contestato, c’è quando dobbiamo far fron- stata una cosa utile, una cosa con l’Europa? Il No lascia tutto sgretolato. suo partito e del centro- dicendo che si tratta solo te a problemi come: 1) la crisi bella, che abCon le rifordestra? di una due diligence, ma a europea, 2) l’immigrazione 3) biamo fatto io Oggi l’unica guerra me, invece, R. Più ci si avvicina al mo- prescindere da questo, lei il terrorismo 4) un Mediterra- e Berlusconi, in giro è quella praticata ci proviamo. mento in cui può solo fare il crede che il manager ce la neo senza arte né parte. E che m a p e r c h é ci fa lei con la moderazione, mi c’era la «gioAlmeno ci padre nobile e più è evidente potrà fare? dagli ex Ds nel Pd. proviamo. che gli manca la consonanza iosa macchiR. Non lo so. So però che scusi? Parisi dovrebbe parlare D. Non so, na da guerD. Si con un mondo, quello attuale, è un uomo di interessi collettivi, provare a ra» di Achille aspettava che gli è culturalmente estra- intelligente, di sfi de collettive. RagioPer Berlusconi si avvicir i p e n s a r e Occhetto, setutta questa neo. D’altronde.. equilibrato nare in termini il liberali- gretario Pds. mobilitazioD. D’altronde? ma anche rena sempre più il momensmo? di collettività e di indivine contro le R. Viviamo tempi difficili, alista. Non ci Ora, l’unica to in cui può fare solo il R. Rispetto g u e r r a i n riforme? siamo costretti tutti a federa- vedo l’erede duo, reinterpretando padre nobile. È evidente al passato, il giro è quella R. Questo re, a collaborare, a diminuire di Berluscole difficoltà che viviamo, che gli manca la consoliberalismo praticata daPaese è lacei motivi di conflitto. E ce ne ni, anzi l’acin un’ottica nuova. Si nanza con un mondo, va reinven- gli ex-Ds nel rato, in diffisono a iosa. Sfide sempre più c o s t a m e n t o tratta di unire, far coesiquello attuale, che gli è tato ma con Pd. Insomma, coltà. Non mi ardue, di fronte alle quali non farebbe solo stere cose che in passato cautela: non Forza Italia stupisce quel resta che cercare di unire, di ridere. Anzi, culturalmente estraneo. è più quello non ha più fronte, diviso aggregare, di mettere assieme speriamo, in erano state divise Berlusconi ha fatto il delle élites del senso, rendiasu tutto ma masse critiche per tentare di virtù del resuo tempo, diciamocelo secolo scor- mole omaggio. unito contro rispondere. E se ci isoliamo nel alismo di cui pure. L’uomo andava so, che aveva Una vicenda che prima viene Renzi. Che è un altro modo nostro particulare, rischiamo dicevo, che bene per la sua discesa una concezio- chiusa, dico a livello notarile, di personalizzare, tanto per di essere irrisi. Parisi non usi in campo, vent’anni fa ne del mondo e meglio è. stare alla nota polemica sul D. Dunque... certe espresappunto elipremier. R. Dunque quella di Berlu- sioni care al D. A cosa è servita? taria. Ci vorD. Lui pare stia spersosconi è una strada obbligata, C a v a l i e r e , R. Cose buone ci sono state. rebbe un Benjamin Costant, Abbiamo liberalizzato la Lega nalizzando la sfida refenon può che agire così. Ed è tipo rassemblement. una strada difficile per lui, che D. Effettivamente non che si era reinventato la de- Nord, An, i resti della Dc, un rendaria. Le risulta? mocrazia moderna rispetto a po’ di partito comunista. E R. Non lo so, onestamente. è la persona meno adatta, per- parrebbe. ché è l’uomo che, con coraggio, allora continuiamo col parti- Mi pare disorientato anche R. Ecco, speriamo che con- quella degli antichi. D. Insomma, il liberali- to erede di FI. Scordiamoci il lui. Non gli vedo in mano una ha messo assieme una forte tinui e che non la debba usare minoranza nel paese, pagan- perché sollecitato. Nel 1993- smo a misura della socie- 51% ma diamo, con la stessa bussola nitida che consulti do il pedaggio di fare alleanze 94, quando nacque Forza Ita- tà delle élites non ha più cultura politica, un contribu- spesso. È talmente debole che con tanti dissimili: Alleanza lia, poteva aver un senso, oggi, senso? to di aggregazione che serve deve fare i conti con tutti. R. No, perché le élites stes- oggi. nazionale, la Lega, Pierfer- se c’è un paese in crisi e pure © Riproduzione riservata DI
GOFFREDO PISTELLI
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