Sommelier Toscana n.22

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Periodico

di informazione della

a s s o c i a z i o n e i ta l i a n a s o m m e l i e r s t o s c a n a

n.22

Mercedes-Benz

DrivePass

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n.22 - aprile 2013 - anno X

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contEnts

Toscana sommelier | aprile 2013 | n.22 11 Editorial osvaldo baroncElli Il nostro viaggio alle origini dell’eccellenza Our journey to the origins of excellence 13 Editorial antonEllo maiEtta Verso il 50° di AIS Towards AIS’ 50th birthday 14 SAVe the dAte 16 NeWS 18 shopping Largo alle piccole Make way for small bottles of wine

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19 shopping Birra toscana Tuscan beer 20 top fivE Chardonnay, elegante e piacevole Chardonnay, an elegant and pleasing 22 food&WinE Il vino e il dragone The wine and the dragon 24 passion Lorenza Pallanti racconta Castello di Ama Lorenza Pallanti tells about Castello di Ama 25 passion Maricla Affatato e il suo IGt toscana Fuochi Maricla Affatato and her IGT Tuscan wines Fuochi 26 EvEnt tutto è pronto per il 47° Congresso Nazionale AIS 47th National Congress of AIS from 15 to 17 November 2013

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EnotEca Il racconto inedito di Giorgio Pinchiorri sui suoi inizi, in occasione dei 40 anni di enoteca Pinchiorri Giorgio Pinchiorri tells about his start in the restaurant business on the occasion of Enoteca Pinchiorri’s 40th anniversary

34 ExclusivE visit Aubert de Villaine. Semplicemente un mito Simply, a legend 44 montalcino La chef Annamaria Pinzi e la sua Montalcino Chef Annamaria Pinzi and her Montalcino 46 prEviEW Brunello di Montalcino, Annata 2008, Riserva 2007 51 chianti classico Matia Barciuli chef di Osteria di Passignano ci racconta il suo Chianti Matia Barciuli, chef of the Osteria di Passignano talks about chianti

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54 prEviEW Chianti Classico, Annata 2010, 2011, Riserva 2009, 2010


Vi aspettiamo al Vinitaly dal 7 al 10 Aprile al Padiglione 8 stand E8 Via Cegoli, 47 - 59016 Poggio a Caiano (PO) - tel. +39 055 8705401 - fax +39 055 8705833 email: info@piaggia.com - www.piaggia.com


contEnts

59 chianti Il “Pincia” e l’innovazione della cottura “Pincia” and innovative cooking 62 prEviEW Chianti Annata 2012 65 montEpulciano A colloquio con lo chef Walter Redaelli That of a land and its fruits. A conversation with Chef Walter Redaelli 68 prEviEW Nobile di Montepulciano, Annata 2010, Riserve 2008, 2009 71 san gimignano Gaetano e Giovanni trovato. Suggerimenti d’autore per la Vernaccia Precious tips for getting to know the home of Vernaccia

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74 prEviEW Vernaccia di San Gimignano 2012 76 facE to facE Angelini Wine Ltd, United States hallgarten druitt, United Kingdom 78 WinE EvEnt Cecchi ha presentato a Vinitaly, Litorale 2012 At the Vinitaly fair, Cecchi has introduce Litorale 2012

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81 vErtical WinE tasting I Vignaioli del Morellino: una realtà che profuma di vino The Morellino di Scansano wine producers: a world that smells of wine 84 Enologo Lorenzo Landi, una vita di studi per arrivare all’eccellenza in enologia

A life of study dedicated to winemaking excellence 86 vinitaly Cresce il consumo mondiale del vino

World consumption of wine has increased.

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90 EvEnts Al Borro eletto il miglior Junior 2013

The best Junior 2013 awarded at the Borro wine estate 93 deLeGAZIONI

rinnovo quota associativa ais 2013

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E’ possibile rinnovare l’adesione all’AIS nei seguenti modi: Internet, sul sito www.sommelier.it; c/c postale n. 58623208 intestato a Associazione Italiana Sommeliers, Viale Monza n. 9, 20125 Milano, causale ‘Quota AIS 2011; Bonifico bancario, Banca Intesa - Conto intestato a: Associazione Italiana Sommeliers – codice IBAN IT26H0306909442625008307992. La quota associativa è di 80 euro e comprende l’abbonamento annuo alla rivista ufficiale AIS e alla guida Bibenda edizione 2013.


ph. Dario Garofano

Presidente - osvaldo Baroncelli Direttore Responsabile - Marzia Morganti tempestini marzia.morganti@gmail.com Direttore Editoriale - Luigi Pizzolato Condirettore - Matteo Parigi Bini Vicedirettori - teresa Favi, Francesca Lombardi Direttore Marketing - riccardo Berti Direttore Commerciale - alex vittorio Lana rivista realizzata da: Gruppo Editoriale S.r.l.

Gruppo Editoriale

alex vittorio Lana, Matteo Parigi Bini via Piero della Francesca, 2 – 59100 Prato - tel. 0574 730203 Iscrizione al Registro degli Organi di Comunicazione (ROC): 18374 www.gruppoeditoriale.com - redazione@gruppoeditoriale.com Gruppo Editoriale

Commissione di Degustazione: Massimo castellani (coordinatore), Pamela Bicchi, Paolo Bini, Fiorella chimenti, cristiano cini, alessandro oddo, Pietro Palma , Luigi Pizzolato, antonio stelli, Leonardo taddei. In redazione: Matteo Grazzini, alessandra Lucarelli, sabrina Bozzoni Hanno collaborato: roberto Bellini, Paolo Bini, Massimo castellani, Mauro catani, Bruno caverni, Fiorella chimenti, cristiano cini, Giuseppe consiglio, alessandra Ferrati, antonello Maietta (Pres. nazionale ais), Giuliano Mazzi, stefania Panigiani, Paola rastelli, Massimo rossi, antonio stelli Grafica: chiara Bini, alessandro Patrizi Traduzioni: tessa conticelli, costanza nutini Foto: Dario Garofalo, vito infante Pubblicità: ilaria Marini, alessandra nardelli Editore: associazione italiana sommelier - ais toscana registrazione tribunale di Prato n.15 del 29/10/2003 DELEGAZIONI presidente gRUPPO e DITORIALEregionale

osvaldo Baroncelli - presidente@aistoscana.it vice-presidente regionale Luigi Pizzolato - delegato.elsa@aistoscana.it vice-presidente nazionale roberto Bellini - champagne.robertobellini@gmail.com consiglieri nazionali

cristiano cini - cristianocini71@gmail.it Giovanni Luchetti (revisore dei conti) - g.lucchetti@tin.it Leonardo taddei - delegato.lucca@aistoscana.it consiglieri regionali apUana Lorenzo Chiappini - deLegato.apuana@aistosCana.it arezzo MassiMo rossi - deLegato.arezzo@aistosCana.it Firenze MassiMo CasteLLani - deLegato.firenze@aistosCana.it grosseto antonio steLLi - deLegato.grosseto@aistosCana.it livorno paoLa rasteLLi - deLegato.Livorno@aistosCana.it isola d’elBa antonio arrighi - deLegato.eLba@aistosCana.it lUcca Leonardo taddei - deLegato.LuCCa@aistosCana.it pisa guido ferrini- deLegato.pisa@aistosCana.it pistoia roberto beLLini - deLegato.pistoia@aistosCana.it prato bruno Caverni - deLegato.prato@aistosCana.it siena MarCeLLo vagini - deLegato.siena@aistosCana.it val d’elsa Luigi pizzoLato - deLegato.eLsa@aistosCana.it versilia andrea baLzani - deLegato.versiLia@aistosCana.it segreteria regionale: franCesCo ruChin - ass.tosCana@aistosCana.it Stampa: tipografia Baroni & Gori - Prato


mustiaio a z i e n d a

v i t i v i n i c o l a

E L E G A N ZA G E N U I N I TA’ PASSIONE L’Azienda Vitivinicola Mustiaio è situata al centro di un anfiteatro collinare , incoronato da incantevoli borghi medioevali, che degrada sulla pianura della Maremma Toscana. Il terreno argilloso e ricco di scheletro, la protezione naturale della macchia dai venti freddi del nord, il sole che splende tutto l’anno, l’esposizione a sud-ovest e l’influenza del mare, fanno di questo angolo di maremma una zona particolarmente vocata alla coltivazione della vite. Il vigneto, da sempre parte integrante del paesaggio e dell’economia aziendale, è stato rinnovato negli ultimi anni, per poter puntare su un prodotto di altissima qualità. La cantina, di nuovissima costruzione è dotata di macchinari moderni e all’avanguardia … ogni particolare è curato e in armonia con l’ambiente circostante. E’ stata progettata per poter accogliere gli ospiti in una gradevole sala degustazione ed è ubicata nel centro dell’azienda, circondata dai vigneti, per poter permettere all’uva, raccolta rigorosamente a mano, di arrivare entro pochi minuti al ciclo di trasformazione. Questo, abbinato ad un moderno sistema di controllo della temperatura, permette al vino di mantenere intatti al suo interno quei profumi primari derivanti direttamente dall’uva. Sotto la sala degustazione, un piccolo spazio è adibito all’invecchiamento dei migliori vini di ogni annata in tonneaux di rovere austriaco.

The Mustiaio Vineyard lies in the hollow of a valley that is surrounded by gentle hills which are crowned by charming medieval towns that slope down towards Maremma. The clay earth is rich in sand and silt, the natural flora protects the vines from northern winds, and the sun shines all year long, making this corner of Maremma a particularly good area for grape growing. The vineyard, which has always been a key part of the landscape and business, has been freshened up in the past few years, and now produces a very high quality grape. The cellar, which is brand new, is equipped with modern and avant-garde machinery… every detail has been designed to blend in with the environment. It has elegant tasting rooms at the center of the structure, which is surrounded by vineyards on all sides so that the grapes, which are rigorously hand picked only, can reach the work areas within a few minutes. This, combined with a modern temperature regulation system, permits the wine to keep its primary fragrances. Below the tasting room there is an area where the best wines of each vintage are aged in Austrian oak barrels.

Terme di Roselle - Grosseto - Italy - ph. 335 5364370 - info@mustiaio.it - www.mustiaio.it


www.congressonazionaleais.it


EDITORIAL

Genius loci

Il nostro viaggio alle origini dell’eccellenza Our journey to the origins of excellence Sommelier Toscana, in cinque anni, ne ha fatta di strada, approdando nel- Sommelier Toscana has been travelling a lot in these last five years, managing le maggiori case vitivinicole toscane, italiane e internazionali. In questo to reach the most famous wine estates and companies in Tuscany, in Italy and numero siamo approdati nella patria del vino francese, l’azienda per an- abroad. For this issue it has reached the birth place of wine, the wine company tonomasia, il Domaine de la Romanée-Conti. Qui monsieur Aubert de par excellance, the Domaine de la Romanée-Conti. Here monsieur Aubert Villane ci ha aperto le porte del luogo dove ha avuto inizio la storia del de Villane has opened us the gates of the place where the history of wine vino francese offrendoci una degustazione memorabile e guidandoci nella actually began, offering us an unforgettable tasting experience. We couldn’t sua straordinaria azienda. La nostra copertina non poteva che amplificare do anything than using our magazine’s cover to enhance this important target questo significativo traguardo. we have reached. France and Tuscany, two countries Francia e Toscana, due terre di antica tradizione characterized by ancient wine traditions, important enologica, di grandi invenzioni e personaggi (come inventions and great personalities (like Giorgio PinGiorgio Pinchiorri che in questo numero ci racconta chiorri, who tells us in this issue about the 40 years i 40 anni di Enoteca Pinchiorri) che hanno fatto la of activity of Enoteca Pinchiorri) that have written the history of the culture of wine. There couldn’t be storia della cultura del vino. Non poteva esserci oca better occasion than Vinitaly, for the presentation in casione migliore di Vinitaly, il principale salone dei this issue of the Romanée-Conti wines and of the best grandi produttori europei, per presentare in uno stesso choices from the new Tuscan wines in preview, selected numero i vini di Romanée-Conti e i migliori vini delle by our wine-tasting committee. This magazine’s issue anteprime toscane selezionati dalla nostra commissiois really important, because it is going to tell you in ne di degustazione. Un numero significativo questo, preview the dates and contents of the next 47th Nanel quale presentiamo in anteprima anche le date e i tional AIS Congress (Italian Sommelier Association), contenuti del prossimo 47° Congresso Nazionale AIS which, to my great satisfaction, is going to take place che con mia grande gioia e soddisfazione avrà luogo in our Tuscany, in Florence, at the suggestive location nella nostra regione, a Firenze, presso la suggestiva Staof the Stazione Leopolda, from the 15th to the 17th of zione Leopolda, dal 16 al 17 novembre 2013. Colgo Aubert de Villaine and Osvaldo Baroncelli l’occasione per ringraziare ufficialmente il presidente nazionale di Ais, Anto- November 2013. This is also an occasion for me to officially thank AIS Nationello Maietta, che ha voluto la Toscana al centro del ricco e intenso calendario nal President Antonello Maietta, who has wanted Tuscany to be in the middle di appuntamenti delle due giornate congressuali, come lui stesso ha spiegato of the rich and intense schedule of events in view for the two days of the Congress, as he himself said in his intervention, published on this magazine’s issue. nel suo intervento pubblicato in questo numero. Osvaldo Baroncelli presidente AIS Toscana 11


azienda Agricola prodotti biologici Chianti Classico DOCG e Riserva Santa Brigida ed altri vini IGT Chianti DOCG “Le terre di Monna Lisa” Vin Santo DOC del Chianti Classico Grappa e Grappa Riserva Olio Extra Vergine di Oliva DOP del Chianti Classico

Casella Postale n°1 I-50028-San Donato in Poggio (Fi) Tel: (39) 055 8072948 - 055 8072121 Fax: (39) 055 8072680 www.laripa.it -laripa@laripa.it


EDITORIAL

Verso il 50° di AIS

Firenze sede del 47° Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier, dal 16 al 17 novembre 2013 Florence hosts the 47th the Italian Sommelier Association’s National Convention, on November 16-17, 2013 Nelle ultime edizioni del Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier abbiamo visitato diverse splendide realtà nelle regioni del Sud Italia, per approdare lo scorso anno nella Capitale. Da qui abbiamo ripreso il cammino verso Milano, la città in cui l’Associazione è stata fondata nel 1965, dove da sempre è situata la nostra sede nazionale: questa sarà la meta del nostro cinquantesimo anniversario, nel 2015. In questo affascinante percorso a ritroso lungo la penisola dedichiamo a Firenze la tappa del 2013, per dare vita al momento più elevato di dibattito del nostro sodalizio in un luogo di grande valore storico, artistico e culturale. Questo, infatti, è l’ambito in cui abbiamo deciso per primi, fin dalle origini, di radicare la nostra presenza, per valorizzare il vino e il profilo culturale che gli gravita attorno, ponendo il consumatore in grado di bere in maniera attenta e consapevole. Nella città capoluogo della Toscana, regione dall’immenso prestigio vitivinicolo, porremo sotto i riflettori alcuni temi di particolare interesse per il settore enologico, in due differenti convegni dal profilo più dinamico rispetto al passato. Dagli ambienti della Stazione Leopolda, dove si respira un’atmosfera che stimola la libera espressione della mente, vogliamo levare alta la nostra voce, perché riteniamo che solo dando visibilità e attribuendo centralità alle produzioni di qualità possiamo creare una corretta attenzione verso il mondo del vino, alimentare la ripresa dei consumi interni e fornire ai consumatori una giusta informazione. Arrivederci, quindi, a Firenze per il 47° Congresso dell’Associazione Italiana Sommelier.

In the last editions of the National Congress of the AIS (Italian Sommelier Asssociation) we have visited the varied and wonderful realities of the regions in the South of Italy, until we came to this Country capital city last year. Then we started again to Milan, the city where the Association was founded in 1965, and where we have always had our seat: this is going to be the destination in view for our 50th Anniversary in 2015. In this fascinating journey backwards through the Italian peninsula, we chose to dedicate our 2013 destination to Florence, in order to give life to the most important moments in the debate of our association in a place of a great historical, artistic and cultural value. Then, this is the very place where our association first decided, since its origin, to settle, in order to value at most both wine and its cultural identity, thus helping people in drinking in a conscious and attentive way. In the capital city of Tuscany, a region that is really important as far as wine production is concerned, we are going to deal with some subject that are of particular relevance to the wine industry in two different conventions of a more dynamic profile in comparison with the past. From the areas inside the Stazione Leopolda, where you can breath an atmosphere that can help your mind in expressing its ideas freely, we are going to speak aloud about our thoughts, since we believe that the only way to raise people’s interest in the world of wine, increase wine consumption in Italy and provide customers with due information is by giving visibility and a central position to quality wine productions. So let’s see in Florence, at the 47th National Congress of the Italian Sommelier Association. Antonello Maietta presidente Nazionale AIS

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save the date

7-10 aprile L’eccellenza vitivinicola toscana dà appuntamento al Vinitaly di Verona, Padiglione 8 in occasione del più grande salone dedicato al vino. The best wine-making Tuscan producers are going to be gathered at Vinitaly, in Verona, Padilion 8, in occasion of the biggest wine trade exhibition. 10 aprile Incontri DiVini. Un approccio al vino in 4 lezioni dal titolo ‘Guardian of Wine’. Seguiranno: mercoledì 17 aprile Le Eccellenze d’Italia, lunedì 22 aprile La Toscana : nascita di un mito sempre attuale, lunedì 29 aprile Il servizio del vino a tavola e il connubio tra cibo e vino. A Palazzo Mannaioni, organizzato dalla delegazione Val d’Elsa. Per info: delegato.elsa@aistoscana.it Incontri DiVini (DiVine Meetings). A seminar about wine in 4 meetings entitled ‘Guardian of Wine’. Then: on Wednesday the 17th of April Le Eccellenze d’Italia (Italian best quality products), on Monday the 22nd of April La Toscana: nascita di un mito sempre attuale (Tuscany: the birth of a mith which hasn’t lost its fascination yet), on Monday the 29th of April Il servizio del vino a tavola e il connubio tra cibo e vino (Serving wine, and the pairing of food and wine). At Palazzo Mannaioni, organized by the Val d’Elsa AIS Delegation. Info at: delegato. elsa@aistoscana.it 11 aprile La Delegazione di Arezzo incontra i biodinamici naturali. Al polo enogastronomico di Villa Severi, per info: www.aistoscana.it The AIS Delegation of Arezzo welcomes natural biodynamic wines. At the food and wine centre of Villa Severi. Info at: www.aistoscana.it 14 aprile Elbaleatico. I migliori vini dell’Alea-

tico in degustazione a Portoferraio, al Centro Culturale De Laugier. Per info e prenotazioni: info@elbapromotion.it Elbaleatico. An occasion for tasting the best Aleatico wines in Portoferraio, at the De Laugier Cultural Centre. Info at reservations: info@elbapromotion.it 16 aprile Bianchi di Primavera: i monovitigni. Un ciclo di incontri alla scoperta di questi vitigni. Inaugura lo Chardonnay, seguiranno il Sauvignon il 30 aprile, la Vernaccia il 9 maggio, il Riesling il 21 maggio. Con assaggi di prosciutto di Sauris, speck di Sauris, prosciutto di Parma, salame gentile. All’Hotel Borgo di Cortefreda a Tavarnelle Val di Pesa, organizzato dalla delegazione Val d’Elsa: delegato.elsa@ aistoscana.it Bianchi di Primavera: I monovitigni. (Spring white wines: mono-varietal wines). E seminar about these kinds of single grape wines. Beginning with the Chardonnay, then –on the 30th of April- the Sauvignon, on the 9th of May the Vernaccia, on the 21st of May the Riesling. An occasion for tasting the Sauris ham and speck and the gentle salami, as well. At the Borgo di Cortefreda Hotel of Tavernelle Val di Pesa, organized by the Val d’Elsa AIS Delegation: delegato.elsa@aistoscana. it 18 aprile La cucina creativa di Marco Stabile per i vini aretini. Al ristorante Belvedere di Monte San Savino, organizzato dalla delegazione di Arezzo. Per info: www. aistoscana.it The creative cooking of Marco Stabile served with the aretini wines (from vines in the territory of Arezzo). At the Belvedere restaurant of Monte San Savino, organized by the AIS Delegation of Arezzo. Info at: www.aistoscana.it.

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19 - 21, 27- 28 aprile A Castagneto Carducci torna la rassegna enogastronomica Castagneto a Tavola, che ha trovato il naturale abbinamento con la produzione vinicola d’eccellenza che contraddistingue Bolgheri e Castagneto Carducci. Castagneto Carducci is going to be again the location of the food and wine festival Castagneto a tavola, which is going to propose the natural combination between gastronomy products and the highest quality wines typical of Bolgheri and Castagneto Carducci. 20 - 21 aprile In Versilia nella Villa Medicea e nel centro storico di Seravezza, ha luogo la quattordicesima edizione di Enolia, i più importanti oli di qualità della Toscana, i prodotti tipici del territorio, la valorizzazione delle eccellenze delle altre regioni italiane, insieme a degustazioni, arte e musica. The Villa Medicea in Versilia on the Tuscan coast and the historical centre of Seravezza are going to be the places where the 14th edition of Enolia is going to take place: there the most famous quality oils of Tuscany. 25-28 aprile Quattro giorni di degustazioni a San Quirico d’Orcia, nelle sale settecentesche di Palazzo Chigi tra i paesaggi della Val d’Orcia, per la quarta edizione dell’Orcia Wine Festival, kermesse enologica nata per promuovere le produzioni vitivinicole di eccellenza della Valdorcia. A four day tasting event in San Quirico d’Orcia, in the 18th Century halls of Palazzo Chigi, immersed in the Val d’Orcia landscape, in occasion of the fourth edition of the Orcia Wine Festival, a wine kermesse aimed at promoting the best quality wine and vine productions of the Val d’Orcia.

1-5 maggio Visita formativa in Alsazia, organizzata dalla delegazione di Arezzo. Per info: www.aistoscana.it A formative tour of the city of Alsazia, organized by the AIS Delegation of Arezzo. Info at. www@aistoscana.it 3 maggio A cena con l’enologo Roberto Cipresso, che presenterà alcune aziende di vini con cui collabora. Organizzato dalla delegazione di Livorno, per info: delegato.livorno@aistoscana.it Dinner with wine expert Roberto Cipresso, who is going to introduce some wine-making companies with which he works. Organized by the AIS Delegation of Livorno, info at: delegato.livorno@aistoscana.it 4 - 6 maggio Appuntamento al Real Collegio di Lucca in occasione dell’Anteprima vini della costa toscana, manifestazione alla quale parteciperanno oltre 80 vitivinicoltori delle province di Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto. Così - dalle Apuane alla Maremma - “l’altra Toscana” presenta il meglio della produzione enologica del territorio. Non solo vino però: nei due grandi chiostri al piano terra del Real Collegio, anche uno spazio dedicato agli artigiani della gastronomia toscana. The Real Collegio of the city of Lucca is going to be the location where the event Anteprima vini della costa Toscana (Tuscan Coast wines preview) is going to take place: this exhibition is going to be the gathering point for more than 80 wine and vine producers from the provinces of Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto. So – from the Apuan Alps to the Maremma- the “other Tuscany” is preparing itself for the presentation of the best products among the wine productions of the territory.


save the date

9 maggio Incontro con le Birre Baladin. Una serata di formazione sulla produzione di questa azienda, organizzata dalla delegazione di Arezzo. A Villa Severi, per info: www.aistoscana.it Appointment with the Birre Baladini. A formative evening on this company’s products, organized by the AIS Delegation of Arezzo. At Villa Severi, info at: www.aistoscana.it 16 maggio Al via un ciclo di cinque incontri dedicato ai sigari, organizzato e promosso dall’Ais al ristorante Belvedere di Monte San Savino. Maggiori info su: www.aistoscana.it The beginning of a five meeting event dedicated to cigars, organized and promoted by the AIS Association at the Belvedere Restaurant of Monte San Savino. More info at: www.aistoscana.it 17-18 maggio 12 grandi dimore storiche fiorentine aprono i loro cortili e giardini per la quarta edizione di WineTown manifestazione che vede l’intreccio inusuale di degustazioni di vino di qualità, concerti, che si concentreranno a Palazzo Pitti, Bargello e Loggia del Grano, e spettacoli teatrali di grande suggestione nei palazzi che si snodano tra via Tornabuoni, via del Proconsolo e l’Oltrarno. Twelve big and historical buildings in Florence are going to open their gates and gardens to the public, in occasion of the WineTown event, with its unusual combination between high quality wine tasting occasions and concerts, which are going to take place above all at Palazzo Pitti, the Bargello Museum and the Grain Market, together with very suggestive theatrical representations in the palaces and buildings through the via Tornabuoni,

via del Proconsolo and the streets of the Oltrarno quarter (literally, beyond the Arno). 19 - 20 maggio Un nuovo evento dedicato agli appassionati del vino di qualità. Pietrasanta Vini d’Autore -Terre d’Italia nel cuore di uno dei borghi più vivi della Versilia. Presenti tra i grandi terroir italiani le bollicine di Franciacorta, i bianchi di Friuli ed Alto Adige e gli autoctoni Vermentino. Rossi: Barolo e Barbaresco, Rossese di Dolceacqua e Lambrusco e grandi rossi del sud oltre naturalmente ai toscani. A new event dedicated to those who love high quality wine. Pietrasanta vini d’autore –Terre d’Italia in the heart of one of the liveliest areas of Verasilia, on the Tuscan coast. Among the famous Italian terroir wines the sparkling Franciacorta wine, the white wines from the regions of Friuli and Alto Adige and the local Vermentino wines. Among the red ones: the Barolo and the Barbaresco, the Rossese di Dolceacqua, the Lambrusco and the great wines from the South of Italy, as well as Tuscan red wines. 26 maggio Dal 1993, l’ultima domenica di maggio, le cantine socie del Movimento Turismo del Vino aprono le loro porte al pubblico. Oltre alla possibilità di assaggiare i vini e di acquistarli in azienda, è possibile visitare le cantine. I nomi e gli indirizzi delle 38 aziende vitivinicole toscane che hanno aderito all’edizione 2013 di Cantine Aperte è consultabile su movimentoturismovino.it. Since 1993, on the last Sundays of May the cellars members of the Movimento Toscano del Vino open their doors to visitors. Beside having the chance of tasting the wines and buy them in the companies that produce

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them, people are given the possibility of visiting the cellars. The names and addresses of the 38 wine and vine companies that have taken part to the 2013 edition of Cantine aperte on movimentoturismovino.it 26 maggio Indovino. Gara a squadre, presso l’hotel Rex di Livorno. Organizzato dalla delegazione di Livorno, per info: delegato.livorno@aistoscana.it Indovino (IndoVine). A team competition, at the Rex Hotel of Livorno. Organized by the AIS Delegation of Livorno, info at: delegato.livorno@ aistoscana.it 28 maggio La disfida: Francia (Bordeaux, Borgogna, Cotes du Rhone) - Italia (Barolo, Taurasi, Bolgheri). All’Hotel Borgo di Cortefreda a Tavarnelle Val di Pesa, organizzato dalla delegazione Val d’Elsa: delegato.elsa@ aistoscana.it La disfida: Francia (Bordeaux, Borgogna, Cotes du Rhone) - Italia (Barolo, Taurasi, Bolgheri). The duel: Francia (Bordeaux, Borgogna, Cotes du Rhone) - Italia (Barolo, Taurasi, Bolgheri). At the Borgo di Cortefreda Hotel of Tavernelle Val di Pesa, organized by the Val d’Elsa AIS Delegation : delegato.elsa@aistoscana.it 7 giugno Catalana e champagne. Tre piccoli assaggi di insalatina di pesche e code di gambero con vinaigrette ai frutti di bosco, marinata di salmone alle erbette , crocchette di gamberetti - ½ Astice , 2 gamberoni, 2 scampi. Champagne: Vilmart, Paul Goerg, Lenoble, Bollinger, Andrè Beaufort , Tarlant, Michel Arnould, Telmont. Presso il ristorante Cucina Sant’Andrea, organizzato dalla Delegazione Val d’Elsa: delegato.elsa@aistoscana.it

Catalana and champagne. Three little servings of peach and shrimp tales salad, served with a wild fruits vinaigrette dressing, marinated salmon “alle erbette” (with sort of small, green chards), shrimps croquettes -1/2 lobster, 2 big prawns, 2 prawns. Champagne wines: Vilmart, Paul Goerg, Lenoble, Bollinger, Andrè Beaufort , Tarlant, Michel Arnould, Telmont. At the Cucina Sant’Andrea Restaurant, organized by the Val d’Elsa AIS Delegation: delegato. elsa@aistoscana.it 24 giugno Laurorom Nox, la notte degli allori. Cena di gala organizzata dalla delegazione di Arezzo. Al Castello di Gargonza di Monte San Savino, per info: www.aistoscana. it Laurorom Nox, the night of laurel oaks. A gala dinner organized by the AIS Delegation of Arezzo. At the Gargonza Castle in Monte San Savino. Info at: www. aistoscana.it 27 giugno - 6 luglio Torna in Toscana il festival MelodiadelVino nella sua formula di successo che porta la musica classica nelle più prestigiose location del vino della toscana, quindi degustazioni e concerti in ville e castelli. La serata inaugurale del 27 giugno avrà luogo negli spazi contemporanei della suggestiva cantina della tenuta Antinori a Bargino, inaugurata da pochi mesi. Tuscany is going to be again the place where MelodiadelVino (WineMelody) is going to take place, and the successful festival’s program is going to present classical music concerts in the most famous places as far as wine is concerned, as well as tasting events and concerts in villas and castles. The festival’s opening will be on the evening of the 27th of June, and the modern location will be the suggestive cellar of the Antinori estate in Bargino, opened just a few months ago.


news

aWards Il Grand Cru Fonte di Forano vince il premio Il Magnifico Olio dell’anno, il premio Massimo Pasquini va a Fattorie Parri Igp Colline di Firenze, il premio Marco Mugelli a le Tre Colonne Dop Terra di Bari Azienda Agricola Salvatore Stallone, il premio Internazionale a Domaine Arije Proprieté ZDA.

Chianti ClassiCo Co

En PrivéE

tosCana mon amour Renato Pozzetto nel suo ristorante La Locanda di Montecristo da poco aperto a Laveno con vista sul lago Maggiore. A ricordare la Toscana, che lui ama particolarmente, alcuni nostri vini in carta fra cui Coevo di Cecchi.

Costituita dal Consorzio Vino Chianti Classico una società che si occupa di attività di marketing a supporto della denominazione. Per la prima volta un Consorzio di tutela sviluppa uno strumento così innovativo.

Esce a maggio un libro fotografico dedicato alla Tenuta Argentiera. Un racconto sulla storia dell’azienda che passa attraverso le suggestive immagini di Costantino Ruspoli che raffigurano la tenuta, le sue cantine, i vigneti. Testi di Cesare Cunaccia.

Grand Cru Fonte di Forano was awarded The Magnificent Olive Oil prize, the Massimo Pasquini prize to Fattorie Parri IGP Colline di Firenze, the Marco Mugelli prize to Tre Colonne DOP Terra di Bari Azienda Agricola Salvatore Stallone.

Established by the Chianti Classico Wine Consortium, it is a company that specializes in marketing activities to support this wine appellation. For the first time, a protection consortium has developed such an innovative tool.

A photographic book on Tenuta Argentiera will be released in May. The story of the winery told through the beautiful images by Costantino Ruspoli showing the estate, the wine cellars and the vineyards. Texts by Cesare Cunaccia.

Renato Pozzetto in his restaurant La Locanda di Montecristo, recently opened in Laveno with extraordinary view of the Maggiore Lake. The wine list includes some Tuscan wines, among which is Coevo by Cecchi, as a tribute to Tuscany, a region he is very fond of.

il mondo di sirio

BrunCh di stEllE

WinE aWard

oPEning d’autorE

L’ultima sua creatura, nella Manhattan che da sempre e ancora conta, non poteva che chiamarsi con il suo nome di battesimo. Sirio appunto. 120 posti sulla Fifth avenue proprio dentro il The Pierre è l’ultimo ristorante di Sirio Maccioni.

His latest creature, born in one of Manhattan’s most prestigious streets, was named after him, Sirio. With a seating capacity of 120, Sirio Maccioni’s new restaurant was opened on the Fifth Avenue and inside The Pierre.

Per festeggiare l’arrivo della primavera un angolo di Versilia al tradizionale brunch del Four Seasons Hotel Firenze, con un menu a quattro mani realizzato da Vito Mollica Executive Chef, e da Andrea Mattei, anche lui una stella Michelin, dal ristorante La Magnolia del Byron di Forte de Marmi.

E’ Fabrizio Torchio l’enologo di 32 anni, piemontese di Asti, che ha ricevuto il Premio Nazionale Giulio Gambelli promosso da Aset, Associazione stampa enogastroagroalimentare toscana, in occasione della Chianti Classico Collection.

At Four Seasons Hotel Firenze a four-hand menu by Executive Chef Vito Mollica and Andrea Mattei, the Michelin-starred chef of the Byron Hotel’s La Magnolia Restaurant in Forte de Marmi.

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Fabrizio Torchio, a 32-year-old winemaker from Asti, in the Piedmont region, was awarded the National Giulio Gambelli prize by ASET, the Tuscan Wineand-Food Press Association, on the occasion of the Chianti Classico Collection event.

Aperta la nuova Osteria del Borro, sotto le mani dell’Executive Chef Andrea Campani. Nuovi ambienti e una cucina toscana evoluta, in continuo equilibrio tra gusto, sostanza e creatività.

Osteria del Borro, run by Executive Chef Andrea Campani, re-opens to the public. New interiors and innovative Tuscan cooking, the perfect blend of taste, substance and creativity.


tuscans in the world

W lE griffE Brunello di Montalcino e Barolo come Valentino e Prada: i cinesi adorano le griffe, i brasiliani amano sperimentare nuove etichette e i russi sono disposti a spendere grosse cifre. Questo l’identikit, stilato da WineNews, dei nuovi consumatori mondiali di cui si parlerà a Vinitaly.

vino ComE rito Legato alla vita moderna, al glamour e alla cultura. Questo il nuovo trend di consumo quotidiano, che diminuisce in Italia ma cresce nell’export collocandoci al primo posto a livello mondiale.

Brunello di Montalcino and Barolo like Valentino and Prada: the Chinese adore fashion designer names, the Brazilians enjoys experimenting with new brands and the Russians are willing to spend a lot of money.

Wine is associated with modern lifestyle, glamour and culture. This is the latest daily consumption trend, which is decreasing on the Italian domestic market, but is growing on foreign markets and comes first as far as world exports are concerned.

oBama BEvE satta

dEsign d’autorE

Al Cafè Milano di Washington, uno dei più importanti ristoranti di cucina italiana degli Stati Uniti, per il 49esimo compleanno della first lady Michelle i coniugi Obama hanno brindato con il Costa Giulia di Michele Satta. At Washington’s Cafè Milano, one of the best Italian restaurants in the United States, the Obamas celebrated Michelle’s 49th birthday with Costa Giulia wine by Michele Satta.

Cina Più viCina Il futuro del vino italiano in Cina è stato l’argomento centrale del Boroli Wine Forum, che ha riunito i più influenti protagonisti del vino italiano e i rappresentanti del mercato cinese.

La Tenuta del Buonamico, con i suoi Spumanti Particolare Brut e Particolare Brut Rosé, è stata partner dell’Awards Giving Gala della UIM di Montecarlo, nella suggestiva Salle d’Or del Fairmont Hotel.

The future of Italian wine in China was the main theme of the Boroli Wine Forum, which gathered the most influential personalities of the Italian wine business and representatives of the Chinese market.

Tenuta del Buonamico, with is Particolare Brut and Particolare Brut Rosé sparkling wines, was the partner of the Awards Giving Gala of Monte Carlo’s UIM, in the lovely Fairmont Hotel’s Salle d’Or.

dEButti

toP 50 aWards

intErnazionali

Perrier-Jouët lancia ‘Belle Epoque Florale Edition by Makoto Azuma’, la prima interpretazione d’artista, in edizione limitata, della celebre bottiglia di Belle Epoque decorata dal disegno originale di Emile Gallé nel 1902.

La Toscana del vino arriva in Germania sulle ali di Tuscany Taste, il nuovo brand pensato per sostenere i marchi vinicoli affermati e promuovere quelli che stanno muovendo i primi passi sui mercati esteri, che ha fatto il suo debutto internazionale a ProWein.

Perrier-Jouët presents Belle Epoque Florale Edition by Makoto Azuma, the first limitededition artistic version of the famous Belle Époque bottle decorated by Emile Gallé in 1902.

Tuscan wine lands in Germany thanks to Tuscany Taste, the new brand designed to support wellknown wine labels and promote the ones that are taking their first steps on foreign markets. It made its international debut at ProWein.

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gran gala

Val di Suga 2007 Tenimenti Angelini, Brunello di Montalcino 2007 Altesino, Centine 2010 Castello Banfi e Brunello di Montalcino 2007 Caparzo sono i quattro migliori rossi italiani secondo la rivista tedesca Weinwirtschaft.

Brunello di Montalcino Val di Suga 2007 Tenimenti Angelini, Brunello di Montalcino 2007 Altesino, Centine 2010 Castello Banfi and Brunello di Montalcino 2007 Caparzo are the four best red Italian wines according to the German magazine Weinwirtschaft.


shopping di Sabrina Bozzoni

Largo alle piccole

Grandi vini in un piccolo formato. Sono le mezze bottiglie, da gustare durante romantici pic-nic primaverili. Make way for small bottles of wine.Great wines in a small format. They are half-bottles, to enjoy during romantic springtime picnics.

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1. Banfi

Brunello di Montalcino, 17 Euro

2. Bindella

Vino Nobile di Montepulciano, www.bindella.ch

3. Poggio Argentiera, Capatosta

Morellino di Scansano, www.poggioargentiera.com

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4. Fattoria le Pupille, Saffredi Igt Maremma, www.fattorialepupille.it

5. Isole e Olena Chianti Classico, 13 Euro 6. Capanna Brunello di Montalcino www.capannamontalcino.com

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7. Tenuta San Guido Sassicaia, 70 Euro

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shopping

Birra toscana

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Da Firenze a Prato, dal Lucchese al Grossetano, i birrifici artigianali dell’antica Etruria e loro creazioni. Tuscan beer. From Florence to Prato, from the Lucchesia to the province of Grosseto, the craft beer breweries of ancient Etruria and their creations.

1. Arribal

Doppio malto, prodotta dal birrificio Arribal, 9 Euro

2. Giulietta

English Pale Ale, doppio malto prodotta dal birrificio San Quirico, 12 Euro

3. Bastet 3

Più che birra, un vino d’orzo prodotto dal birrificio Ryton birra-rhyton.it

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4. Bastarda Rossa

Birra di castagne prodotta da Birra Amiata birra-amiata.it

5. Elicrisia

Birra di frumento aromatizzata con il camuciolo, fiore delle pinete viareggine prodotta dal Birrificio degli Archi birrificiodegliarchi.it

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6. Starship

Malti e luppoli inglesi, prodotta dal birrificio L’Olmaia, birrificioolmaia. weebly.com

7. Gran Riserva al Vin Santo del Chianti 2004

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Ad alta fermentazione (rifermentazione in bottiglia) come metodo classico, prodotta da Forestiera Birra Artigianale

birraforestiera.it


top five di Luigi Pizzolato

CASTELLO DI MONSANTO

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TOSCANA IGT FABRIZIO BIANCHI CHARDONNAY Dal Vigneto Valdigallo a Barberino Val D’elsa nasce questa selezione di uve vinificata per metà in rovere e metà in acciaio. Paglierino luminoso con naso complesso e nota sapido-minerale in bocca. From Valdigallo vineyard in Barberino Val d’Elsa (FI). Bright straw yellow wine with a complex bouquet and mineral taste note in the mouth.

TENUTA DI NOZZOLE

FELSINA

TOSCANA IGT CHARDONNAY I SISTRI L’esperienza dello Chardonnay di Felsina nasce negli anni Ottanta. Note di frutta esotica e spezie con nuances di vaniglia. Al gusto è ricco, strutturato, cremoso. The experience of Chardonnay Felsina began in the Eighties and the first wine was produced in 1987. The wine has exotic fruit and spice notes with vanilla nuances. The taste is rich, structured, creamy, elegant and well balanced.

TOSCANA IGT CHARDONNAY LE BRUNICHE Il vino è prodotto nei vigneti di Greve in Chianti e vinificato in acciaio a 18°C. Colore paglierino carico con riflessi tenui, al naso note agrumate di cedro e arancia, lieviti e banana. It is left “sur lie” on the lees for three months. It is straw yellow with light highlights. us fruits and orange notes, yeasts and banana. The taste is very nice with a firm fruity aroma.

TENUTA VITERETA

TOSCANA IGT CHARDONNAY DONNAURORA A Laterina in provincia di Arezzo nasce il Donnaurora una delle perle delle famiglie Bidini e Del Tongo. Paglierino con riflessi dorati, naso floreale e frutta tripicale ed una bocca superba con note minerali. In the province of Arezzo, from the families Bidini and Del Tongo is concived Donnaurora. The color is straw yellow with golden highlights, the bouquet is floral with tropical fruit notes. The wine has an excellent structure with mineral notes.

ISOLE E OLENA

ChARDONNAy, ELEgANTE E pIACEVOLE. LE MIgLIORI

TOSCANA IGT COLLEZIONE PRIVATA CHARDONNAY La prima uscita del vino risale al 1987 quando Paolo De Marchi decide di aggiungerlo alla sua rinomata produzione. Il vino ha raggiunto vette qualitative superbe incrementando le sue note di finezza ed eleganza. The wine was produced for the first time in 1987 when Paolo De Marchi decided to add it to his renowned production. The wine recently it reached excellent quality and increased its extreme elegance and fineness.

AZIENDE TOSCANE pRODUTTRICI ChARDONNAy, AN ELEgANT AND pLEASINg whITE gRApE VARIETy. ThE bEST TUSCAN pRODUCERS

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Food & Wine

text Massimo Castellani

La Cina è immensa ed ha molte scuole e tradizioni, che però si possono riassumere in quattro grandi filoni geografico culturali e di tradizioni. La cucina pechinese o settentrionale è caratterizzata dall’uso di pasta (ravioli e spaghetti) al vapore e delle carni come anatra, maiale e manzo; la cantonese o meridionale si contraddistingue per il maggiore e svariato utilizzo di materie prime, riso e verdure in primis, e delle cotture in olio. A Shanghai (cucina orientale) i piatti principali sono di pesce e dei prodotti del mare. Le cotture sono lente e prevalgono i bolliti e il gusto agro dolce. Infine la cucina più ostica per gli occidentali è quella di Sichuan, dove tutte le preparazioni sono influenzate dallo smodato utilizzo di spezie, in particolare il pepe e il peperoncino. Qui l’influenza centro-asiatica si fa forte anche per le modalità di cottura come gli arrosti. In questo immenso ipotetico ricettario cinese, ho scelto due piatti famosissimi e noti a tutti: involtini primavera con ripieno di anatra e l’anatra laccata alla pechinese. Gli involtini primavera è un piatto semplice per le sue caratteristiche gustative, sostanzialmente equilibrato, spicca solo la tendenza dolce evidenziata da una media

Il vino e il dragone The wine and the dragon

grassezza. La succulenza è media ed è incrementata da una leggera untuosità. Il vino da abbinare è un bianco fresco con buona sapidità e di struttura, come ad esempio la Vernaccia di San Gimignano docg Titolato Strozzi o Le Bruniche Chardonnay Toscana igt Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute. Interessante in abbinamento per gli involtini primavera è anche il Vermentino Val di Cornia doc Tuscanio Bulichella. L’anatra laccata è il piatto principe della cucina pechinese, ha una grande elaborazione che evidenzia una spiccata sapidità corredata da una leggera nota amarognola (laccatura). Presenta anche untuosità derivata dai grassi disciolti della carne dell’anatra, insieme con una buona persistenza e aromaticità gustativa. Il vino sarà chiaramente un rosso in cui la struttura sarà certamente importante ma con dei tannini solo in leggera evidenza, ma con una sostanziale morbidezza e alcolicità da presentare. I vini che ho scelto da abbinare su questo classico della cucina settentrionale cinese sono un Chianti Classico docg Fontodi, un Chianti Rufina Riserva Bucerchiale Selvapiana e I Balzini Green Label Toscana igt (Sangiovese 80% e Mammolo 20%).

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The Chinese cuisine we Europeans are more familiar with is a diluted and even deformed version of Cantonese cooking. China is a huge country with a variety of traditions and practices, but it can be basically divided into four big geographical and cultural areas. Pekinese or NorthernChinese cooking is based on the use of steamed pasta (ravioli and spaghetti) and meat such as duck, pork and beef; Cantonese or Southern-Chinese cooking makes extensive use of many and varied ingredients, in particular, rice and vegetables, and of deep-fried cooking methods. The Eastern-Chinese or Shanghai area cooking consists mostly of fish-based dishes, slow cooking methods, boiled food and sweet-and-sour flavours. What Westerners usually know less about is Sichuan cuisine, which features an abundant use of spices, in particular, pepper and chili. It reflects the strong Central-Asian influence, especially the dry cooking methods such as roasting. Among the many Chinese recipes available, I have chosen two very popular dishes: spring rolls with duck meat and Peking lacquered duck. Spring rolls is a well-balanced dish as far as fla-

vours are concerned, though the sweet note is predominant and enhanced by the medium fatness. The medium succulence is brought out by the slight greasiness. My wine pairing suggestion for this dish would be a fresh white wine with good savouriness and structure, such as San Gimignano DOCG Titolato Strozzi or Le Bruniche Chardonnay Toscana IGT Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, as well as Vermentino Val di Cornia DOC Tuscanio Bulichella. Lacquered duck is the most famous of all Pekinese cuisine’s dishes. It is an ambitious dish featuring marked savouriness along with a sourish note (the lacquering), greasiness, which is produced from the duck meat fat, and good aromatic and flavor persistence. The wine that goes well with this classic dish of NorthernChinese cuisine is a red of good structure, but with fairly noticeable tannins, substantial softness and alcohol content. I recommend a Chianti Classico DOCG Fontodi, Chianti Rufina Riserva Bucerchiale Selvapiana and I Balzini Green Label Toscana IGT (80% Sangiovese and 20% Mammolo).



passion di Francesca Lombardi

amare l’arte

Lorenza Pallanti racconta Castello di Ama Lorenza Pallanti tells about Castello di Ama Lorenza Sebasti Pallanti e Castello di Ama: una storia d’amore iniziata quando era adolescente. Vino e arte, il meglio che offre la nostra terra concentrato in una manciata di ettari: opere uniche, un grande crù e il Chianti Classico sdoganato da essere un vino da tavola. Cosa è merito dell’uno o dell’altro, difficile dirlo. Vino e arte: cosa lega queste due passioni? La storia: negli occhi degli artisti e in queste valli vedo scritti, secoli di storia. Come è nata la passione per l’arte? Mi hanno sempre portata in giro per i musei, fin da piccola. Ma le racconto una cosa divertente: ho vissuto un periodo a Parigi. Pochi soldi e sempre molta fame, soprattutto di dolci … L’unica cosa che distoglieva il mio pensiero erano le lunghe ore passate nelle stanze di un museo o una galleria. L’opera che racconta meglio Castello di Ama? L’opera di Buren, quel muro ha fortificato tutto il progetto e ha restituito la grandezza antica a questo borgo. L’opera che racconta meglio Lorenza? Bourgeois, senza dubbio. Le sue mani, l’incontro L’opera che racconta Louise con lei, la mia infanzia… E’ un transfert, ogni volta megLio ama è che scendo a guardarla. E’ la femminilità, nel senso più La parete di Buren evoluto. the work that Best Marco è il vino e lei è l’arte di Ama? Marco è i sensi, io sono l’anima di questo luogo. descriBes ama is Lorenza Sebasti Pallanti and the Castello di Ama.Fine Buren’s waLL wines and fine art, the best of what the region can offer and concentrated in just a few acres: unique works of art, a Grand Cru, and a Chianti Classico now legitimised to table wine classification. Wine and art: what links these two passions? History: both in the view of the artists and in the surrounding valleys, there is a sense of centuries of history. Where did your passion for art begin? I was always taken to visit art museums from early childhood. But I can tell you a strange thing: I lived in Paris for a while. I had almost no money and I was always hungry, most of all for sweet pastries… the only thing that took my mind off this was the long hours I spent in museums or art galleries. Which work of art most closely embodies Castello di Ama? The piece by Buren: his wall acts as a fortification for the whole project and has restored ancient grandeur to this borgo. And the piece that represents Lorenza? No doubt Louise Bourgeoise. Her hands, my meeting her, my childhood… there is an element of transfer each time I go down to look at this piece. Marco is the Ama wine, and you are its art? We compensate each other: Marco personifies the senses of this place, I am its soul.

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passion di Alessandra Lucarelli

Vino & Cinema

Maricla Affatato e il suo IGT Toscana Fuochi Maricla Affatato and her IGT Tuscan wines Fuochi Giornalista, autrice e conduttrice di programmi radiofonici e televisivi, si occupa della produzione di film e serie Tv. Produttrice di vino dal 2007, il suo rosso Fuochi 2010 ha dedicato l’etichetta al film Pinocchio, diretto dal regista - e marito - Enzo d’Alò al quale lei ha dato voce al personaggio della volpe. Vino e cinema: il fil rouge che lega questi due mondi? Passione, entusiasmo, fantasia. E un po’ di sana incoscienza. A quale dei due ti sei avvicinata per prima? Al cinema. Ho ereditato la passione da mio padre e ho avuto modo di approfondirla grazie al lavoro di giornalista, un lavoro che mi ha fatto conoscere molte persone splendide: penso al coraggio e all’eleganza delle donne del mondo del vino, alla loro determinazione. Qualità indispensabili in questo settore? Professionalità e umiltà. Me le ha insegnate Lorenzo Landi, enologo della mia azienda Poggio Ventoso, che ogni giorno si mette in gioco, in modo riservato e rispettoso, distinguendosi per la sua grande originalità. Maricla Affatato e Enzo d’Alò: il segreto di una coppia pinocchio di successo? suLL’etichetta deL Entrambi siamo come Peter Pan e viviamo le nostre passioni vino toscano Fuochi come due bambini! Il vino a cui darebbe voce? pinocchio on the L’amarone. Sensuale, femminile, avvolgente. LaBeL oF the tuscan She is a journalist, a writer of and a speaker for radio and wine Fuochi TV programs, producer of movies and television series. In 2007 she started producing wine as well, the Fuochi 2010 red wine, whose label is dedicated to the movie Pinocchio, produced by the Italian movie director Enzo d’Alò –with whom she’s married- in which she gives the voice to the fox. Wine and cinema: what is the fil rouge? Passion, enthusiasm, fantasy. And a little bit of healthy unconsciousness. Which one of the two did you get to know first? Cinema. I inherited the love for this world from my father, and I have had the possibility of getting to know it better because of my work as a journalist, thanks to which I have also come in contact with many wonderful people: I refer to the courage and elegance of those women in the wine industry, to their determination. What qualities are essential in this sector? Professionalism and modesty. I learnt them by Lorenzo Landi, a wine expert for my company Poggio Ventoso, which gives itself a challenge every day, in a discreet and respectful way, also distinguishing itself for its great originality. Maricla Affatato and Anzo d’Alo’: what is the secret of a successful duo? We both are like Peter Pan, living our passions like two children! A wine you would give voice to? The Amarone red wine. Which is sensual, feminine and enchanting.

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Above: a past edition of Eccellenza di Toscana. below: the Stazione Leopolda, (during the Chianti Classico Preview) where the coming National AIS convention will be held in November


EvEnt text Marzia Morganti Tempestini

Spirito di gruppo Tutto è pronto per il 47° Congresso Nazionale AIS, dal 16 al 17 novembre, alla Stazione Leopolda di Firenze 47th National Congress of AIS from 15 to 17 November 2013 in the enchanting surroundings of the Stazione Leopolda L’Associazione Italiana Sommelier e la produzione d’eccellenza dell’enologia italiana saranno i protagonisti assoluti del 47° Congresso Nazionale AIS che si terrà a Firenze dal 15 al 17 novembre prossimi nella suggestiva location della Stazione Leopolda. Un affascinante viaggio tra gusto e cultura, dove a essere coinvolti non saranno soltanto i sommelier ma anche produttori, giornalisti ed opinion leader che si ritroveranno nel capoluogo toscano per un importante momento di confronto, crescita, unione e aggregazione, capace di comunicare il valore delle idee e l’autorevolezza delle tradizioni che da sempre sono alla base della filosofia dell’Associazione Italiana Sommelier. Ma il vero protagonista di questo Congresso Nazionale sarà il pubblico, infatti per la prima volta potrà partecipare alla grande festa dei sommelier e degustare i vini più rappresentativi dei territori viticoli italiani e conoscere l’importanza di questa figura professionale nella comunicazione e nella promozione del vino italiano nel mondo. Un evento unico per qualità e portata, un momento d’incontro importante per sottolineare la propria identità all’interno del grande scenario vitivinicolo italiano, con inedite e interessanti occasioni di approfondimento che saranno un elemento di attrazione per migliaia di visitatori e winelovers nelle due giornate ricche di incontri, degustazioni, esposizioni e visite, idee e ispirazioni. Si, perché la principale novità del 47° Congresso Nazionale AIS è rappresentata dall’apertura alla città, per l’intera durata dell’evento: dodici ore al giorno per far degustare al grande pubblico l’eccellenza enologica italiana raccontata dai produttori, ma anche e soprattutto da quei sommelier AIS che ogni giorno comunicano il vino con impeccabile professionalità e passione. Quattro le aree principali in cui si organizzerà la manifestazione: l’area degustazione con gli espositori di vino, l’area relax & food, con degustazioni di eccellenze gastronomiche, le sale degustazioni e – nello spazio Alcatraz – un’area interamente dedicata all’olio extravergine italiano. Ricco e intenso il calendario degli appuntamenti delle due giornate fiorentine di AIS: sabato 16 novembre alle 10.00 toccherà all’Assemblea Nazionale fare da ouverture alla manifestazione, mentre dalle 11 le porte si apriranno al pubblico per il convegno per una lunghissima sessione di degustazione libera che andrà avanti fino alle 22. Sabato sarà anche la giornata del convegno su “Clima e Vino”

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The Associazione Italiana Sommelier (Italian Sommelier Association) and the excellent production of Italian oenology will be the protagonists of the 47th National Congress of AIS to be held in Florence, Italy from 15 to 17 November 2013 in the enchanting surroundings of the Stazione Leopolda. A fascinating journey through the world of taste and culture, where not only sommeliers will be involved, but also producers, journalists and opinion leaders who will meet in the Tuscan capital for an important moment of confrontation, growth, union and aggregation, able to communicate the value of the ideas and the authoritativeness of the traditions which have always been central to the philosophy of the Associazione Italiana Sommelier. But the real star of this Congress will be the public which, in fact, will for the first time be able to participate in the sommeliers’ great celebration and taste the most representative wines of the Italian wine-growing areas and learn the importance of this professional figure for the communication and promotion of Italian wine throughout the world. A unique event in terms of quality and scope, an important meeting point important for asserting one’s own identity within the great Italian wine scene, with new and interesting opportunities for learning that will be a point of attraction for thousands of visitors and winelovers during the two days full of meetings, tastings, exhibitions and visits, ideas and inspirations. Yes, because the main novelty of the 47th National Congress of AIS is represented by the opening to the city, for the entire duration of the event: twelve hours a day for the general public to taste the excellent products of Italian winemaking as presented by the producers, but also and especially by those AIS sommeliers who, every day, talk about wine with impeccable professionalism and passion. There are four main areas in which the event will be organized: the tasting area with exhibitors of wine, the food and relaxation area, with tastings of excellent culinary products, wine tasting rooms and – in the Alcatraz space - an area entirely devoted to Italian extra virgin olive oil. A rich and intense calendar of events for the two days in Florence of AIS: Saturday, November 16 at 10 am, the National Assembly will open the event, while at 11 am the doors will open to the public for meeting for a long session of open tastings that will continue until 10 pm.


EvEnt

Al congresso nazionale 2013 esposizione e degusazione di Olio a cura di Fausto Borella (nella foto a sinistra) presidente dell’accademia Maestrod’olio, degustatore e docente Ais. Un momento dell’Eccellenza di Toscana e della consegna del premio Dino Casini a Barbara Tamburini At the national convention 2013, exhibition and tasting of olive oils curated by Fausto Borella (in the picture on the left), president of the Maestrod’olio Academy, taster and AIS teacher. Eccellenza di Toscana and Barbara Tamburini being awarded the Dino Casini prize. con illustri ospiti, dove si parlerà dell’incidenza dei mutamenti climatici nelle varie fasi della maturazione dell’uva e quindi sulla qualità del vino. Il progressivo innalzamento delle temperature e l’irradiazione solare prolungata e più intensa si presentano come alcune delle più importanti criticità per il futuro della viticoltura: variazioni nella gradazione zuccherina delle uve e dell’acidità, maturazione precoce, aumento del rischio di diffusione di peronospora e oidio, brusche interruzioni nelle fermentazioni dovute a diminuzioni di azoto provocate da alte temperature, unitamente alla necessità di ricorrere sempre più all’irrigazione artificiale rappresentano una parte degli effetti che le variazioni climatiche possono esercitare sulla vitivinicoltura. Domenica mattina dalle ore 10 alle ore 12 grandi nomi e celebrities saranno invece protagonisti della tavola rotonda su “Wine Trend”. Personaggi del mondo della cultura, dell’imprenditoria, della musica, dello sport che si sono innamorati del mondo del vino e che hanno compiuto la coraggiosa scelta di iniziare a produrlo nelle tenute di proprietà o acquisendo ex novo terreni su cui praticare la viticoltura. In entrambe le giornate, alle degustazioni libere si affiancheranno degustazioni di grandi vini italiani e internazionali, interessanti, appuntamenti con altrettanti racconti dei sommelier noti per la loro, professionalità che racconteranno la loro esperienza in giro per il mondo, il valore di questa professione, l’AIS Wine School, con pillole di lezioni, degustazione dedicate al vino, ed inoltre assaggi e degustazioni guidate di olio extravergine di oliva e uno “Spazio Libero” a disposizione dei produttori che vorrannopromuovere con eventi ad hoc i propri vini.

Saturday will also be the day of the conference on “Climate and Wine”, with distinguished guests, which will deal with the impact of climate change in the different stages of the ripening of grapes and hence on the quality of wine. The gradual increase of temperature and the prolonged and more intense solar radiation are among the most important critical aspects for the future of viticulture: variations in the acidity and sugar content of the grapes, early ripening, increased risk of the spreading of downy mildew and powdery mildew, sudden interruptions in fermentations due to the decreases in nitrogen caused by high temperatures, together with the need for more and more artificial irrigation are just a part of the effects that climate change may have on vitiviniculture. Sunday morning from 10 am to 12 noon, big names and celebrities will be the protagonists, instead, of the round table on “Wine Trends”. Personalities from the world of culture, business, music, sports who have come to love the world of wine and who have made the courageous decision to begin producing it in their own estates, or to start from scratch by purchasing land on which to practice viticulture. On both days, open tastings will be accompanied by tastings of the great Italian and international wines, interesting appointments with the many stories told by sommeliers known for their professionalism who will tell of their experiences around the world and the value of this profession, the AIS Wine School, guided tastings of olive oils and a “Free Space”, available to producers who want to promote their wines with ad hoc events.

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The Taste de Vin, the symbol of AIS, and some pictures of the AIS Toscana events. The 47th AIS Convention in Florence will be a time of gathering together and sharing opinions


enoteca

text Teresa Favi - ph. Dario Garofalo

Volevo fare il sommelier

Il racconto inedito di Giorgio Pinchiorri sui suoi inizi, in occasione dei 40 anni di Enoteca Pinchiorri Giorgio Pinchiorri tells about his start in the restaurant business on the occasion of Enoteca Pinchiorri’s 40th anniversary Tessera Ais n. 21, rilasciata nel 1971 dopo aver superato l’esame da sommelier con punteggio 58 punti e ½ su 60 (il più alto del corso) cosa che gli vale anche il premio Bruno Deserti. Prima, venti anni passati a bere chinotti. Tra i chinotti e il corso di sommelier due eventi decisivi fanno il destino di Giorgio Pinchiorri, una bottiglia di Chateau Lafite 1957 servita a Burt Lancaster e Antony Perkins a cena alla Buca Lapi e un Catalogo Bolaffi del ‘64 trovato per caso su una bancarella, tra i libri scampati all’alluvione di Firenze. “Lo imparai a memoria” racconta l’ex ragazzo di Monzone “vendetti una collezione di Oro Pilla e partii alla ricerca in Francia di quei meravigliosi vini, a conoscere i produttori, le tecniche, a fare i primi acquisti”. E durante il corso di sommelier fatto a Bologna (l’occasione per conoscere anche Luigi Veronelli) si innamora definitivamente del vino. “Prima di quegli anni lì, nessuno aveva mai sentito parlare dei Sommelier in Italia” racconta Pinchiorri ricordando quando nel ‘65 per la presentazione della neonata Associazione Italiana Sommelier da Buca Lapi e Sabatini (i due ristoranti fiorentini stellati di allora) vide per la prima volta i sommelier con le loro belle divise e i loro taste de vin e qualcuno gli disse, “dai, perché non ti iscrivi anche tu!”. “Ricordo” continua Pinchiorri “le prime trasmissioni di enogastronomia in bianco e

Ais Card no. 21, issued in 1971 after passing the sommelier’s exam by scoring 58 ½ points out of 60 (the highest in the course), earned him the Bruno Deserti Prize. Before that, he had spent his first twenty years drinking Chinotto, a soft drink. Between the Chinottos and the sommelier course, two decisive events marked the fate of Giorgio Pinchiorri. One was a bottle of Chateau Lafite 1957 served to Burt Lancaster and Anthony Perkins at dinner at Buca Lapi and a ’64 Bolaffi catalogue found by chance on a stand, among the books that had survived the flood of Florence. “I learned it by heart,” says the erstwhile boy from Monzone. “I sold a collection of Oro Pilla and I went to France in search of these wonderful wines, to meet the producers, get to know the techniques, to make the first purchase.” And during the Sommelier’s course in Bologna (a chance to also meet Luigi Veronelli), he fell in love with wine definitively. “Before that time, no one had ever heard of Sommeliers in Italy,” says Pinchiorri, remembering when in ‘65 during the presentation of the newly formed Association of Italian Sommeliers from Buca Lapi and Sabatini (the two starred restaurants of the time) he saw for the first time the Sommeliers with their fine uniforms and their taste de vin, and someone said, “Go on and

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Giorgio and Annie FĂŠolde at their Enoteca Pinchiorri in a picture of the ‘70s


enoteca

In occasione dei 40 di Enoteca Pinchiorri è in uscita il nuovo libro ‘Pinchiorri a due voci’ per l’editore Cinquesensi A new book, Pinchiorri a due voci, published by Cinquesensi, was released to celebrate Enoteca Pinchiorri’s 40th birthday

nero di Luigi Veronelli e Ave Ninchi e ancora quei sommelier con quel padellone, mi sembravano una cosa incredibile!”. Durante il corso, fa la domanda di assunzione da Sabatini. Passa il tempo, si diploma e quando gli dicono che ha già l’assunzione in tasca, cosa gli risponde? “Sì sono contento, però voglio fare il Sommelier”. Alla controfferta di Sabatini che gli propone di fare il sommelier solo ai tavoli che avrebbe servito da cameriere, il giovane Pinchiorri risponde con un eclatante: no. “Rifiutai” racconta orgoglioso “roba da andar sui giornali, tanto era ambito un posto come quello da Sabatini! Ma io volevo fare il sommelier, con la mia divisa, il teste de vin e non volevo perdermi dietro a quei tre fiaschi imposti da poche grandi aziende per avere il premio infondo al mese”. Il resto è storia, l’Enoteca Nazionale in via Ghibellina, diventata poi Enoteca Pinchiorri, l’idea giusta di far assaggiare i vini a bicchiere, l’abbinamento di poche cose da mangiare, all’inizio, poi con l’arrivo di Annie Féolde, la nuova avventura gastronomica segnata da tre grandi momenti: il Sole di Veronelli, la prima segnalazione nella guida Michelin nel 1981, la prima stella nel 1982, la seconda nell’83, la corona di Wine Spectator nell’84 e in fine la terza stella nel 1993. Ma soprattutto la stima e la considerazione più assoluta dei grandi produttori di tutto il mondo. E sapete come ricambia? Degustando insieme ai suoi Sommelier ogni settimana tutti gli arrivi, anche le partite più rare e limitate, per far crescere e per tenere aggiornata la sua squadra. Questioni d’eccellenza.

join.” “I remember,” continues Pinchiorri, “the first black and white food and wine broadcasts with Luigi Veronelli and Ave Ninchi and those sommeliers with the pan, and it seemed like something incredible.” During the course, he applied for a job at Sabatini. Some time went by, he graduated, and when they told him he already had a job, what could he say? “Yes I’m happy, but I want to be a Sommelier.” To Sabatini’s counteroffer that said he could be the Sommelier only at the tables he served as a waiter, the young Pinchiorri answered no. “I refused, something you never did, Sabatini was such an important place! But I wanted to be a sommelier, with my uniform, the taste de vin, and didn’t want to get lost behind those three recently imposed flasks, imposed by a few, large companies, to have the prize at the end of the month.” The rest is history, the National Enoteca on Via Ghibellina, which later became Enoteca Pinchiorri, had the right idea of tasting wines by the glass, the pairing of a few things to eat, at first, then with the arrival of Annie Féolde, the new gastronomic adventure was marked by three major events: Veronelli’s Il Sole, the first review in the Michelin guide in 1981, the first star in 1982, the second in ‘83, the crown of Wine Spectator in ‘84 and finally, the third star in 1993. But above all, the most absolute respect and consideration of the large manufacturers worldwide. And you know what the return is? Tasting together with his Sommelier all the arrivals every week, even rarer and more limited, to grow and keep his team up to date. Matters of excellence.

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elezioni

The today color images are alternated with the black and white archive images, including the lower right:Wanda Lattes, Annie FĂŠolde and LuigiVeronelli

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ExclusivE visit text Cristiano Cini and Luigi Pizzolato photo Dario Garofalo

semplicemente un mito

Esiste niente di più esclusivo che visitare il Domaine de la Romanée Conti con Aubert De Villaine? Noi l’abbiamo fatto Is there anything more exclusive than visiting Domaine de la Romanèe Conti with Aubert De Villaine? We did it “Nulla è più difficile che la semplicità”… no, non è mia la frase ma di un certo Monsieur Aubert De Villaine. Chi è Aubert De Villaine? - avrebbe detto un “comicante” Italiano - ma è il codirettore, il co-propretario di DRC. Cos’è DRC? - avrebbe detto quello di prima - Solamente il domaine più famoso al mondo: l’AZIENDA. Premessa doverosa: l’Ais Toscana ha deciso di osare chiedendo a DRC di poter visitare l’azienda in relazione ad un articolo sulla nostra beneamata (come e quanto l’Inter) rivista. La considerazione data alla rivista da Domaine de la Romanée-Conti è tale che ci viene concesso l’onore assolutamente esclusivo (e pertanto da ricevere con compitezza e gratitudine) di entrare in quella sorta di sacrario dell’esperto - e non - bevitore. Fu così che una grigia giornata novembrina in Calenzano, poté trasformarsi solo sette ore dopo, in una raggiante e soleggiata nottata Borgognona. Si, per quello che mi riguarda è stato semplicemente l’avverarsi di un sogno: una di quelle cose che capitano, per fortuna, una sola volta nella vita. Quando e se accade l’aspettativa è naturalmente alta e inevitabilmente si avverte il rischio, la possibilità di rimaner delusi… Ma anche la più remota possibilità di vedere andar in frantumi il mito non riguarderà la nostra visita, anzi l’emozione iniziale è andata via via trasformandosi in soddisfazione, gratificazione e contemplazione di un mito, come della sua storia ed unicità. Questo vale per l’azienda, ma ogni azienda mito o no, è fatta da

Nothing is more difficult than simplicity” this is not a sentence of mine but of a Monsieur Aubert de Villaine. Who is Aubert de Villaine? Would an Italian say ? He is the director and the owner of DRC. What’s DRC? – he would add. It is the most famous domaine in the world. The WINERY par excellence. The Tuscan AIS dared to ask DRC to visit the company to write an article for our magazine. The Domaine de la Romanée-Conti grants us the almost exclusive honor to enter this sacred place. In seven hours a grey November day in Calenzano transformed into a wonderful night spent in Bourgogne. As far as I can say, it was the fulfillment of a dream, one of those things that happens only once in a lifetime. When it happens, your expectation is so high that you risk to be deluded. This is not the case with our visit. On the contrary the initial emotion gradually transformed into satisfaction, fulfillment and contemplation of a myth, of its history and uniqueness. Every company is made by men. One of this men made us the honor to spend a day with us , a about which we will tell to our grandchildren. Let’s go back to Monsieur Aubert de Villaine’s sentence. It was Monsieur Aubert who welcomed us,

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Some moments of our visit. In the picture above: Aubert De Villaine and Osvaldo Baroncelli. Below, Cristiano Cini and Luigi Pizzolato

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ExclusivE visit

La collezione Romanée Conti, la cantina del Domaine The Romanée Conti collection, the Domaine’s wine cellar

uomini. Uno in particolare ci ha regalato una giornata da raccontare ai nipoti (il mio ha solo 5 mesi, ma già subisce, passivo, la storia). Torno alla frase iniziale e a Monsieur Aubert de Villaine, perché lui ci ha accolto, lui ci ha fatto da guida, lui è stato il testimone dell’ESPERIENZA. La semplicità è dote dei grandi come allo stesso modo lo è il trasmettere un concetto attraverso la passione, così come il presentarsi ad un gruppo di “viandanti” appena accolti nella tua casa dicendo: “vi spiace se conduco io la visita?” Forse non tutti sono in grado di comprendere l’umiltà, l’eleganza e il savoir-faire che questa domanda ha implicato. Ci appare naturale che questa semplicità nell’eleganza risulti connaturata ed elemento costitutivo dell’intender la vita dei detentori di questa Azienda. Il co-direttore è uno splendido settantenne, nipote di Edmond Gaudin de Villaine, ideatore del concetto “moderno” del DRC, con esperienze lavorative in Napa Valley ma profondamente radicato in Borgogna. È lui a raccontarci che mentre il mondo di oggi viaggia a velocità folli, qui si va con il cavallo e l’aratro; mentre si corre perdendo di vista l’obbiettivo, qui il lavoro è fatto di pazienza e manualità; qui si difende il territorio perché se non lo si rispetta allora si rischia di distruggere velocemente identità millenarie. La fragilità del Pinot Nero in latitudini complicate riesce a scrivere ogni anno una trama profondamente diversificata ma pura, unica, la magia di Rue du temp perdue. Concludendo… e il concetto potrebbe sembrare banale: “Nulla è più difficile che la semplicità”.

guided us and was the witness of our experience. Simplicity is the quality of the great people; as the ability to explain a concept through passion. He presented himself to the travelers saying: “Do you mind if I lead your visit?” Probably not everybody is able to understand the humility, the elegance and the savoir-faire that is contained in this question. It seems natural that this elegant semplicity belongs to one of the owner of this Company. The director is a splendid seventy year old, the nephew of Edmond Gaudin de Villaine, the inventor of the “modern” concept of DRC. He worked in Napa Valley but he is deeply rooted in Bourgogne. He told us that while nowadays world is turning at a crazy speed, here in the company horses are still pulling the plow; while people run and lose the goal, here the work is made up of patience and manual skill; here the territory is defended because if it is not respected, you risk to destroy thousand year old identities. The fragility of the Pinot Noir at complicated latitudes can write every year a deeply different but pure and unique plot, the magic of the Rue du temp perdue. To finish let’s go back to the concept that could seem a commonplace: “ Nothing is more difficult than simplicity”.

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ExclusivE visit

La taChe 2011

Rubino carico con nuances porpora. Al naso è caratterizzato dalle sensazioni floreali di violetta , fruttato di ribes nero e speziato di cannella e vaniglia. Seguono note di grande complessità con gelèe di mora, bosso, erba cipollina, minerale di grafite e mallo di noce. L’ingresso del vino in bocca è sontuoso con richiami setosi, vellutati ci riempie la bocca , la solletica la rende felice. Piano,piano si espande quasi ad aumentare il suo volume e diviene ricco rendendosi armonico ed elegantissimo. Rich ruby red with purple nuances. The bouquet has floral notes of violet, fruity with blue currant and spiced with cinnamon and vanilla, followed by greatly complex notes of blackberry jelly, box, chives, mineral aroma of graphite and walnut hull. In the mouth it starts sumptuously with silky, velvet notes which fulfills it. Little by little it expands almost increasing its volume and becomes rich, harmonious and very elegant

Romanee St. ViVant 2011 Colore rubino con riflessi porpora. Naso complesso che spazia dal floreale al fruttato con cenni di spezie. In evidenza ribes nero, liquirizia, chiodi di garofano, tabacco. Bocca di grande levatura con un ingresso morbido che esplode in sensazioni piene, rotonde ed un tannino elegantissimo senza mai far dimenticare la sua grande struttura. Finale persistente e minerale. Red ruby with purple highlights. Complex bouquet from floral to fruity with notes of spices. Evident black currant, licorice, cloves, tobacco. The taste has a stature with a soft start which explodes in full, round sensations, very elegant tannins and an always present great structure. Persistent finish with mineral notes.

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ExclusivE visit

GRanDS eChezeaux 1989

Si presenta con una veste granata luminoso. Al naso predominano le spezie insieme alle note animali ed un bouquet esaltante. In bocca esprime ancora una sensazione tannica evidente unita a note fresche e sapide. Il finale è stupendo per l’eccellente persistenza ed il richiamo ancora fruttato. Vino di grande equilibrio gustativo. (tutte le bottiglie nella cantina di Romanée Conti sono rigorosamnte senza etichetta) It presents itself in a bright garnet red. In the nose the spiced notes are leading together with animal scents and an exalting bouquet. In the mouth it expresses a still tannic sensation together with fresh and tasty notes. The final is fantastic for its excellent persistency and the still fruity reference. A wine with a great balance of taste.

BataRD montRaChet 2007 Romanee-Conti Colore giallo dorato con cenni di oro antico. Al naso presenta frutti esotici ananas, mango , agrumi, pesca , vaniglia, cannella , cipria e note minerali. In bocca il vino è opulento,grasso, ricco, fresco e di ottimo equilibrio. Vino di rara eleganza e spessore. Golden yellow with antique golden highlights. The bouquet presents exotic fruits like ananas, mango, citrus fruits, peach, vanilla, face powder and mineral notes. In the mouth the wine is opulent, rich, fresh with a very good balance. A wine of rare elegance and quality.

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ExclusivE visit

Romanee-Conti 2011 Rubino concentrato con riflessi porpora , consistente. All’olfatto è floreale, fruttato, speziato di stupefacente complessità. Si riconoscono rosa, lampone, ribes nero, susina, pepe, cannella, tartufo, liquirizia e cioccolato. Al gusto è pieno, ricco , di grade impatto con una lunghissima persistenza gusto-olfattiva. E’ elegantissimo e di stravolgente ricchezza. Concentrated and consistent ruby red with purple highlights. The bouquet is floral, fruity, spice of amazing complexity. You can recognize rose, black currant, plum, pepper, cinnamon, truffle, licorice and chocolate. The taste is full, rich, with a great impact and and a very long taste and bouquet persistency. It is very elegant and extraordinarily rich.

GRanDS eChezeaux 2011 Rubino carico trasparente. Fruttato, speziato con riconoscimenti di piccoli frutti di bosco a bacca nera e cannella, noce moscata. Naso ammaliante accattivante. Bocca espressiva con ingresso imponente ed un tannino finissimo. Finale lungo con richiami fruttati. Rich transparent red ruby. Fruity and spiced with notes of small black berries, cinnamon and nutmeg. A captivating and engaging bouquet. In the mouth it is expressive with a powerful start and very fine tannins. Long finish with fruity notes.

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ExclusivE visit

CoRton 2011 Rubino trasparente. Al naso esprime la purezza e la fragranza del frutto . Emerge la fragolina di bosco, lampone, che si alterna alle spezie con note di cannella, noce moscata e sul finire noce e tabacco . Bocca avvolgente con un tannino deciso e sapore fruttato. Finale lungo e piacevolmente fresco. (nella foto a sinistra le 2279 bottiglie dell’annata 2010 di Corton) Transparent red ruby. The bouquet expresses the purity and the fragrance of the fruit, the wild strawberry, the raspberry which alternate with the spices with cinnamon, numeg notes and nut and tobacco in the finish. Full taste with firm tannins and fruity notes. Long and nicely fresh finish.

eChezeaux 2011 Rubino con veste cardinalizia. Naso prorompente con sentori fruttati di mirtillo, mora e leggero sentore floreale di violetta. Esce lo speziato con note di spezie orientali tra cui lo zafferano e note di china, inchiostro, gesso e liquirizia. Pienezza e tannino deciso ,di carattere e allo stesso tempo nobilissimo sono le sue dote migliori al gusto. Dopo il primo sorso la bocca rimane setosa deliziosamente appagata. Finale lungo e ricco di sensazioni fruttate. (nella foto a destra le 2268 bottiglie dell’annata 2010 di Echezeaux) Cardinal red ruby. Busty bouquet with fruity notes of blueberry, blackberry and light floral note of violet. Spiced notes of oriental spices of saffron and quinine, ink, chalk and licorice. Full taste and firm tannins with a character but very noble at the same time. After the first sip the mouth is silky and deliciously fulfilled. Long finish rich with fruity sensations.

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facE to facE

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Brunello di Montalcino Annata 2008 Riserva 2007 L’annata 2008 ha prodotto vini di media struttura e di non lunghissima longevità . Olfatto sincero, immediato ed un gusto allettante fresco con un tannino prorompente. La maggioranza dei vini prodotti saranno godibilissimi fin dal loro primo esordio sui tavoli dei commensali. Vintage 2008 is a wine of medium structure with a fairly good ageing potential. True and immediate on the nose and fresh and attractive on the palate with intense tannins. Most of the wines produced will be very enjoyable as soon as they are released. Wine tasting by AIS Toscana commission on occasion of Benveuto Brunello (february 22-23, 2013 Montalcino, Siena)

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MontAlcino di Sabrina Bozzoni

Aria di Brunello

La chef Annamaria Pinzi e la sua Montalcino Chef Annamaria Pinzi and her Montalcino Una collina a nord ovest del Monte Amiata, sul finale della Val d’Orcia, è intrisa di storia e sapori, madre di un vino-icona della toscanità. E’ Montalcino il “davanzale per l’apocalisse”, come la definì D’Annunzio riferendosi ai panorami mozzafiato che si godono dal paese. Nel pieno centro di Montalcino l’Albergo il Giglio, con il suo ristorante, regala esperienze culinarie uniche, grazie alle sapienti mani della chef Annamaria Pinzi che ci racconta il suo paese. Se pensa a Montalcino, la prima immagine che le viene in mente e come riesce a trasformarla in cucina? Vivo a Montalcino da più di 40 anni e non posso immaginarla senza legarla al suo meraviglioso vino. Per questo il Brunello è diventato uno dei miei ingredienti preferiti per creare risotti, brasati, petto d’anatra, ma non mancano anche i piatti della tradizione senese come i pinci (pici a Siena), il cinghiale e i carciofi ripieni. Un itinerario ‘segreto’ per scoprire il territorio? Partirei dalla magia dell’Abbazia di Sant’Antimo, passeggerei sulle torri della Fortezza, una scarpinata sulla torre del Palazzo Comunale, un momento di relax di fronte al tramonto indimenticabile che si gode dalla Chiesa della Madonna del Soccorso e infine l’ultima tappa d’obbligo lungo i filari dell’azienda Biondi Santi, là dove nacque il Brunello e una visita ad una delle cantine più antiche, quella della Fattoria dei Barbi. Se le dico Brunello che cosa le viene in mente? Le lunghe chiaccherate con gli storici produttori della zona, l’attenzione particolare che viene riservata alla produzione di questo vino: dalla scelta delle uve migliori alle botti di rovere dove viene invecchiato e infine le magnifiche viste dei vigneti, curati come fossero giardini d’altri tempi. Il suo piatto che accompagnerebbe a una buona bottiglia di Brunello? Tagliatelle fatte a mano con uova, farina e vino condite con un semplice ragù di pancetta chianina.

A hill to the north-west of Mount Amiata, at the end of the Val d’Orcia area, brimming with history and flavours, the place of birth of Tuscany’s signature wine. I t is Montalcino, the “windowsill giving onto the apocalypse” as D’Annunzio described it with reference to the breathtaking view enjoyed from the town. In downtown Montalcino stands Il Giglio Hotel, whose restaurant offers unique culinary experiences, thanks to skillful chef Annamaria Pinzi, who tells us all about her hometown. What is the first thing that comes to your mind when you think of Montalcino and how do you turn it into food? I have been living in Montalcino for over forty years and I can’t imagine it as separate from its wonderful wine. That is why Brunello is one of my favorite ingredients to use when I make risotto, braised meat, duck breast, as well as traditional Sienese dishes such as pici pasta, wild boar dishes and stuffed artichokes. What lesser-known tour of the area would you recommend? I would start from the Sant’Antimo Abbey, walk along the Fortress towers, climb up the Town Hall’s tower, take a break by enjoying the sun going down from the Madonna del Soccorso Church and, as the last stop, Biondi Santi’s vineyards, where Brunello wine was born, and a visit to one of the area’s oldest wineries, Fattoria dei Barbi. What comes to your mind if I say Brunello? The long chats with the area’s best-known wine producers and the care and attention poured into the making of this wine: from the selection of the best grapes to the oak barrels in which the wine ages, to the magnificent view of the vineyards, which are treated like age-old gardens. What dish would you pair with a fine bottle of Brunello wine? Homemade tagliatelle pasta made with eggs, flour and wine and served with a simple Chianina pancetta sauce.

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A view of Montalcino and Il Giglio Hotel’s restaurant run by Chef Annamaria Pinzi


top ten Brunello di Montalcino 2008 - ph. Vito Infante

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Castello RomitoRio Brunello di Montalcino 2008 Bel colore rosso rubino scarico. Al naso attacco fruttato importante con riconoscimenti di ciliegia marasca, pot-pourri di fiori rossi, incenso e note minerali. In bocca importante attacco fruttato, un corpo potente e caldo dotato di una bella freschezza che è ben bilanciata da un tannino, nonostante la giovinezza, serico. Il finale è molto lungo. Faraona al tartufo. Nice ruby red. In the nose it starts with an important fruity note of marasca cherry, red flower pout-pourri, incense and mineral aromas. In the mouth an important fruity start with a powerful and warm body with a good freshness that is well balanced with silky, though young, tannins. The finish is very long. Guinea fowl with truffle.

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salvioni Brunello di Montalcino 2008 Bello il colore su note di granato tenue. Il frutto è scuro, intenso e persistente, pot-pourri di fiori rossi, note balsamiche, china, spezie scure, tabacco, cuoio e rabarbaro. La bocca è importante, dotata di potenza ma al contempo elegante e profonda, corredata da una bella freschezza e da tannini ben presenti ma che non invadono il campo. Il finale è coerente con

tutto l’assaggio; lungo intenso ed elegante. Capriolo al ginepro. Nice color with light tones of dark red. The fruit is dark, intense and persistent, pout-pourri of red flowers, balsamic notes, quinine cordial, dark spices, tobacco, leather and rhubarb. The mouth is important and powerful but elegant and deep at the same time with a good freshness and evident but not intrusive tannins. The finish is consistent with the whole tasting: long, intense and elegant.

88

CanaliCChio - PaCenti FRanCo Brunello di Montalcino 2008 Colore rosso granato di media intensità. Al naso frutto elegante e piacevole con riconoscimenti di ciliegia marasca, gradevoli note balsamiche oltre a china e tabacco. La bocca è piacevole ed è giocata più su l’eleganza che su la potenza, bella freschezza con tannini giustamente nervosi. Bel finale lungo e persistente. Fagiano farcito. Medium intensity garnet red. In the nose elegant and pleasant fruity notes of marasca cherry, balsamic notes, quinine cordial and tobacco. The mouth is pleasant, more elegant than powerful with a good freshness and intense tannins. Long and persistent finish. Stuffed guinea fowl.

46

88

mastRojanni vigna loReto Brunello di Montalcino 2008 Il colore è rosso granato. Al naso si riconoscono note balsamiche, frutto a bacca scura oltre a leggere note vegetali. Proseguendo con note evolutive di tabacco, spezie dolci, terra e china. La bocca è calda e potente con tannini irruenti ben controbilanciati da una bella freschezza. Bel finale lungo. Filetto di cinghiale lardellato. The color is garnet red. In the nose clear balsamic notes, black berries and light vegetal hints. They evolve in tobacco, sweet spices, earth and quinine cordial. The mouth is warm and powerful with impetuous tannins well balanced with a good freshness. Good long finish. Boar filet with lard.

86

CanaliCChio di soPRa Brunello di Montalcino 2008 Colore rosso rubino con riflessi granati. Iniziali note balsamiche su di un frutto elegante, spezie dolci e tabacco. Bocca piacevole e potente con corpo deciso ma elegante, una profonda freschezza bilanciata da tannini importanti ma non invadenti. Finale lungo e piacevole. Maialino di latte al forno con l’alloro. Red ruby with garnet red highlights. Balsamic flavors together with elegant fruity notes, sweet spices and tobacco. Nice and powerful in the mouth but


top ten Brunello di Montalcino 2008

elegant with a freshness balanced with important but not intrusive tannins. Long and nice finish. Porker with bay leaves.

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Fattoi Brunello di Montalcino 2008 Colore rubino di media intensità. Al naso iniziali note di carne, poi frutta a bacca rossa in particolare ciliegia marasca, spezie scure e legno di cedro. In bocca ritorna in maniera decisa il frutto, il vino è caldo e potente, coadiuvato da una bella freschezza che contrasta i tannini ancora irruenti. Il finale è elegante e lungo. Piccione in umido con le olive. Medium intensity ruby red. In the nose initial notes of meat, then red berries and marasca cherry, dark spices and cedar wood. In the mouth the fruit comes back powerfully, the wine is warm with a good freshness that contrasts the still impetuous tannins. The finish is elegant and long. Pigeon stew with olives.

85

il Poggione Brunello di Montalcino 2008 Colore rosso rubino di media intensità. All’olfatto il frutto è intenso e piacevole con fresche note di fiori rossi, cannella e tabacco dolce da pipa. Bocca piacevole con una bella freschezza ben bilanciata da tannini ben pre-

senti. Finale lungo. Stinco di vitello al forno. Medium intensity ruby red. In the nose the fruit is intense and pleasant with fresh notes of red flowers, cinnamon and sweet pipe tobacco. In the mouth it is pleasant with a good freshness well balanced with tannins. Long finish. Baked veal shanks.

85

loaCkeR – CoRte Pavone Brunello di Montalcino 2008 Colore rosso rubino mediamente intenso. Al naso iniziali fresche note di ciliegia marasca e mazzo di fiori rossi, effluvi balsamici oltre a legno di cedro e tabacco. La bocca è fresca ma con tannini vivi. Il finale è lungo e caldo. Lepre in salmì. Medium intensity ruby red. In the nose fresh initial notes of marasca cherry and red flower bouquet, balsamic flavors, cedar wood and tobacco. The mouth is fresh but tannins are very lively. The finish is long and warm. Jugged hare.

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donatella Cinelli Colombini Brunello di Montalcino 2008 Colore rubino di media intensità. Al naso è fruttato e speziato, si riconoscono note di

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frutti a bacca nera; mirtillo, chiodi di garofano, china e rabarbaro. Impatto di bocca avvolgente con un deciso attacco tannico e finale piacevole ravvivato da una buona freschezza. Manzo alla cipollata. Medium intensity ruby red. In the nose it is fruity and spiced with recognizable notes of black and blue berries, cloves, quinine cordial and rhubarb. Full flavored in the mouth with an intense tannin start and a pleasant finish revived with a good freshness. Beef with onion stew.

84

tenuta le Potazzine Brunello di Montalcino 2008 Colore rosso rubino con riflessi granati di media intensità. Al naso note di frutta a bacca rossa con sentori di ciliegia evoluta, tabacco e spezie dolci. Entra in bocca con una buona freschezza e con un deciso ritorno fruttato, finale caldo e asciutto. Cinghiale in umido. Red ruby with medium intensity garnet red highlights. In the nose notes of red fruits with flavors of ripe cherry, tobacco and sweet spices. It enters the mouth with good freshness and a strong, fruity return with a warm and dry finish. Boar stew.


top ten preview Brunello di Montalcino Riserva 2007

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CaPanna Brunello di Montalcino Riserva 2007 Rubino pieno concentrato cupo con toni vivaci. Naso di rara eleganza, fruttato, speziato e floreale. Presenta un frutto pieno che vira verso le confetture di mora e mirtillo. Riconoscimenti di cacao, spezie dolci , liquirizia, noce moscata, grafite, vaniglia e balsamico. Ingresso avvolgente compatto che piano piano esplode nel gusto . Di grande impatto e concentrazione estremamente piacevole ed elegante. Chiude con attacco tannico deciso di grande spessore. Vino da ricordare. Full concentrated red ruby with bright highlights. Elegantly fruity, spiced and floral in the nose. It starts with fruits and then turns to blackberry and blue berry preserve. Scents of cocoa, sweet spices, licorice, nutmeg, graphite, and vanilla. It enters the mouth compact and it explodes little by little. It is compact and concentrated, extremely pleasant and elegant. It finishes with powerful tannins. A wine to be remembered.

91

lisini Brunello di Montalcino Riserva 2007 Granato di media concentrazione. Naso fruttato estremamente ricco ed espressivo con note balsamiche , confettura di ribes nero, marasca, cannella, noce moscata, liquirizia cuoio, prugna , frutta sotto spirito ed elegantissimo. In bocca e un’esplosione di gusto . Ingresso morbido avvolgente e ricco di frutto. Un vino espressivo del territorio di grande equilibrio coniugando la potenza all’ eleganza. Finale piacevo-

lissimo di grande impatto con tannino imponente ma estremamente nobile ed avvolgente. Medium concentrated garnet red. Fruity in the nose extremely rich and expressive with balsamic notes, blue berry preserve, marasca cherry, nutmeg, cinnamon, licorice, leather, plum, fruit in alcohol and very elegant. In the mouth it is an explosion of taste. It enters the mouth softly and richly with a fruit taste. It is a wine which expresses its territory with its balance and it combines elegance with power. Very pleasant finish with powerful tannins but extremely noble and encompassing.

91

val di suga Brunello di Montalcino Riserva 2007 Rosso granato cupo impenetrabile , lucente e consistente . Naso speziato, fruttato, minerale con sentori evolutivi di cuoio , prugna,rabarbaro, china, terra e leggere note affumicate . Olfatto leggiadro decisamente espressivo. Ricchissimo al gusto con un ingresso in punta di piedi . Prosegue con uno spettro di imponente freschezza e sapidità con un tannino ben presente, finissimo. Note finali di cuoio e tabacco. Piacevole e ben strutturato. Finale persistente con un invidiabile equilibrio. Dark, thick, bright and consistent red. Spiced, fruity in the nose with mineral notes, leather, plum, rhubarb, quinine cordial, earth and light smoked notes. Elegant and certainly expressive in the nose. In the mouth it is very rich. It follows with a range of freshness and tastiness with fine, well present tannins.

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Finishing notes of leather and tobacco. Very pleasant and well structured. Persistent finish with an absolute balance.

90

le Chiuse di sotto gianni bRunelli Brunello di Montalcino Riserva 2007 Rubino con cenni granati, concentrato. Emerge al naso la fragranza del frutto con note di ribes, lampone, mora di rovo, vaniglia e spezie dolci. E’ ricco , elegante, e di grande complessità . Bocca suadente con inizio fruttato avvolgente che lascia poi spazio al tannino . Vino che coniuga l’eleganza alla struttura. Finale persistente e ammaliante. Un vino che darà grandi emozioni nel futuro. Ruby with garnet highlights. It starts in the nose with fruity flavors of blue berry, raspberry, blackberry, vanilla and sweet spices. It is rich, elegant and complex. Persuasive in the mouth with a full flavored fruity start that makes room for the tannins.The wine combines elegance with a well-structured body. A persistent and enchating finish. A wine that will give great sensations in the long run.

90

Poggio alloRo Brunello di Montalcino Riserva 2007 Rosso rubino concentrato con riflessi granati luminosi e consistente. Olfatto fruttato , speziato , tostato con profumi dolci e riconoscimenti di amarena, chiodi di garofano, caffe e liquirizia . Evidenzia il minerale e complessità con richiami di china. Ingresso in bocca


top ten preview Brunello di Montalcino Riserva 2007

morbido progressivo con attacco tannico sul finale . Ruby red concentrated with bright and consistent garnet red tones. Fruity and spiced in the nose with toasted and sweet flavors of black cherry, cloves, coffee and licorice. The mineral is evident and complex with notes of quinine cordial. It enters the mouth softly and progressively with the tannins coming back in the finish.

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la geRla Brunello di Montalcino Riserva Degli Angeli 2007 Colore granato tenue . Olfatto ricco e complesso in armonia in tutte le sue componenti. Fruttato e speziato con sentori di frutti di bosco e frutta disidratata come prugna e amarena,noce moscata, tabacco da pipa e cioccolato . In bocca esprime il territorio ilcinese. Ha un ingresso maestoso di rara eleganza in cui emerge via via la componente tannica che lascia alla fine lo spazio al frutto. Sensazioni retrolfattive finali di frutti di bosco neri . Finale lungo , espressivo e piacevole nonostante l’evidente ricchezza di tannino. Autentica espressione del Sangiovese di Montalcino. Light garnet red. Rich in the nose and well balanced in all its components. Fruity and spiced with notes of mixed berries and dehydrated fruits such as plum and dark cherry, nutmeg, pipe tobacco and chocolate.It is majestly elegant when it enters the mouth while expressing its tannins little by little; it makes room to notes of black berries in the finish. A long, expressive and pleasant finish despite the evident richness of tannins. Authentic expression of Montalcino’s San Giovese.

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siRo PaCenti Brunello di Montalcino Riserva 2007 Rubino con riflessi granati . Al naso esprime lievi sentori di mora, mirtillo, cuoio , tabacco, terra bagnata e spezie dure . Ingresso in bocca sontuoso, elegante con reale equilibrio nelle sue componenti. Freschezza , sapidità ed un tannino nobile esprimono il carattere del vino. Si basa sull’eleganza e non sulla potenza. Piacevolezza e complicità le sue note migliori . Gusto fruttato di confetture e frutti sotto spirito . Ruby with garnet red highlights. In the nose it expresses light notes of blackberry, blueberry, leather, tobacco, wet earth and hard spices. It enters the mouth elegant, sumptuous and well balanced in all its components. Freshness, tastiness and noble tannins express the character of this wine. It wants to be elegant but not powerful. Fruity taste with preserve and fruits in alcohol notes.

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baRbi Brunello di Montalcino Riserva 2007 Rosso granato scarico, toni luminosi. Al naso presenta piccoli frutti di bosco neri, rabarbaro, confettura di more e frutta sotto spirito. Si avvertono anche note ematiche, liquirizia , tabacco, grafite e sentori animali. Ingresso in bocca avvolgente e tannico in divenire. Finale ricco con richiami di sottobosco .Il vino presenta un sostanziale corpo con note fresche e sapide. Garnet red with bright highlights. A bouquet of small dark berries fruits, rhubarb, black berry preserve and fruits in alcohol. Hematic notes with licorice, tobacco, graphite and animal scents. Rich finish with underbrush scents.

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The wine presents a substantial body with fresh and tasty notes.

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CoRte dei venti Brunello di Montalcino Riserva 2007 Rubino con riflessi granati, concentrato. Naso fruttato e speziato con frutti rossi in confettura e ribes nero, chiodi di garofano, cannella e marasca, . Bocca austera di grande impatto . Inizio bocca intenso, si fa largo il tannino si espande ed esplode . Finale con evidenti note fresche e sapide con cenni minerali. Piacevolezza e serbevolezza sono le sue principali caratteristiche . Concentrated ruby with garnet red highlights. Fruity and spiced in the nose with red fruits preserve and black berry, nutmeg, cinnamon and marasca cherry. Big impact in the mouth. It starts with intensity, then the tannins reveal and explode. Evident fresh and tasty notes in the finish with mineral flavors.

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Poggio antiCo Brunello di Montalcino Riserva 2007 Rubino cupo senza cedimenti. Naso fruttato, speziato, minerale con riconoscimenti di grafite, liquirizia, rabarbaro, frutti neri, pepe nero , note balsamiche e legno di cedro affumicato . Inizio di bocca fresco e sapido. Vino austero con finale deciso . Unyielding dark ruby red. Fruity and spiced in the nose with flavors of mineral, graphite, licorice, rhubarb, black fruits, black pepper, balsamic notes and smoked cedar wood. Fresh and tasty in the mouth. Stark wine with a determined finish.


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ph. Stefano Scatà

Chianti Classico Annata 2010, 2011 Riserva 2009, 2010 Un’annata fiera, singolare, di carattere considerando l’alta qualità espressa in generale. Vini sontuosi con un naso caratterizzato dal frutto e dalle spezie e decisamente complessi. Bocca eccellente, di ottima struttura e finezza con tannini decisi talvolta morbidi. A bold, peculiar vintage of great character considering the general high quality of the wines tasted. Sumptuous wines with a definitely complex fruity and spicy nose. Excellent on the palate, of great structure and finesse with noticeable and, at times, soft tannins.

Wine tasting by AIS Toscana commission on occasion of Chianti Classico Collection (february 18, 2013 at Stazione Leopolda, Florence)

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ChiAnti ClAssiCo di Francesca Lombardi

non ho alternativa

Matia Barciuli chef di Osteria di Passignano ci racconta il suo Chianti Matia Barciuli, chef of the Osteria di Passignano talks about chianti Un terroir, grandi vini e paesaggi da togliere il respiro. A guidarci in questo viaggio nei luoghi vocati al Chianti Classico, Matia Barciuli, chef di Osteria di Passignano e ora anche del bistrot Rinuccio 1180, piano attico con vista della bellissima nuova cantina di Antinori. Nato in Chianti, lavora qui da più di 10 anni e conosce pregi e difetti di questi luoghi. Che in realtà non tradisce per nessuna ragione, fatta eccezione per un certo olio siciliano che sembra competere con il nostro. Chianti, come entra nei suoi piatti? Come potrebbe non entrare: sono nato qui, la mia crescita professionale è avvenuta qui… Non c’è alternativa. Quali sono i prodotti del territorio che non mancano mai nella sua linea di cucina? Ci facciamo guidare dalla stagione. In inverno : cavalo nero e fagioli. In estate, i pomodori fiorentini e le erbe aromatiche. I funghi, quando ci sono. Il menù si vede fuori dalla finestra, anche se da noi il piccione non cambia mai. Certo varia la ricetta. Ci rivela alcuni dei suoi indirizzi segreti in zona? Uno su tutti: Carlo Morandi per la carne. Deus ex machina per tanti dei nostri piatti. E’ venuto con grande umiltà un giorno e ci ha detto: “Mi piace quello che fate, vorrei imparare con voi”. E abbiamo imparato l’uno dall’altro. Se arriva un amico mai stato in Toscana, dove lo porta ? A Vertine, piccolo borgo sopra Castellina. Conserva l’anima antica del Chianti. Se dico Chianti Classico cosa le viene in mente? Schiettezza e incisività, delle persone e del territorio. Un abbinamento che adora ? Gioco in casa. Il nostro piccione con il Badia a Passignano di Antinori, che dal 2001 è diventato un 100% sangiovese. Un cru dolcissimo che smorza il piccione alla perfezione.

A terroir, great wines and breathtaking landscapes. To guide us in this journey to the places best suited to Chianti Classico is Matia Barciuli, Chef of the Osteria di Passignano and now, also, of the Rinuccio 1180 bistro on the top floor, overlooking the beautiful new Antinori wine cellars. Born in Chianti, he has worked here for over 10 years and knows the qualities and flaws of these places. That he actually does not betray, for any reason whatsoever, with the except ion of a certain Sicilian olive oil that seems to compete with ours. How does Chianti come into your dishes? Inevitably: I was born here, my professional growth has taken place here ... There is no alternative. What are the local products that are never missing in your cuisine? We let ourselves be guided by the seasons. In winter: black cabbage and beans. In summer, Florentine tomatoes and herbs. Mushrooms, when they are in season. The menu can be seen by looking outside the window, even if with us, the pigeon never changes. Of course the recipe varies. Can you reveal some of your secret addresses in the area? First and foremost: Carlo Morandi for meat. The deus ex machina for many of our dishes. He came with great humility one day and told us: “I like what you do, I would like to learn with you.” And we have learned from each other. If a friend who has never been to Tuscany arrives, where do you take him? To Vertine, a small village above Castellina. It conserves the ancient heart of Chianti. If I say Chianti Classico, what comes to your mind? Frankness and incisiveness, of the people and of the territory. A combination that you love? A speciality of ours, pigeon with Antinori Badia a Passignano, which since 2001 has changed its disciplinary and become a 100% Sangiovese. A very sweet cru which subdues the pigeon to perfection.

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Passignano and restaurant Osteria di Passignao. ln the previous page the chef Matia Barciuli (ph. Alessandro Moggi)


top ten preview Chianti Classico 2010/2011 - ph. Vito Infante

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Castello di Fonterutoli Chianti Classico Fonterutoli 2011 Porpora impenetrabile e vivace. Frutto intenso, confettura di more e ribes, prugna, speziatura elegante, cioccolato e liquirizia, chinotto e menta, grafite e timo. Piena corrispondenza naso-bocca, buon equilibrio, tannini ed alcol si bilanciano alla perfezione. Dinamico e coerente, ottima persistenza e progressione, affidabile e piacevole. Thick and bright purple. Intense bouquet of fruits, blackberry and blackcurrant preserve, plum, elegantly spiced, chocolate and licorice, myrtle-leaved orange and mint, graphite and thyme. Full correspondence in the mouth, good balance, tannins and alcohol are perfectly balanced. Dynamic and coherent, very good persistency and progression, reliable and pleasant.

86

Badia a ColtiBuono Chianti Classico 2011 Rosso rubino trasparente e luminoso. Al naso libera sentori di viola mammola, marasca e prugna, humus e sottobosco, a seguire una delicata speziatura di tabacco e cacao. Il sorso è saporito, succoso e appagante. Intense sensazioni fruttate, spiccata acidità e tannini levigati e decisi creano un mix imbattibile per eleganza e piacevolezza di beva. Transparent and bright ruby red. The bou-

quet releases notes of violet, marasca cherry and plum, humus and underbush, followed with a delicate spiced note of tobacco and cocoa. It is tasty in the mouth, juicy and fulfilling. Intense fruity sensations, substantial acidity and smooth and bold tannins create an unbeatable mix as far as elegance and pleasantness in the mouth.

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Monteraponi Chianti Classico 2011 Rubino luminoso di media intensità. Offre profumi floreali e fruttati bel delineati, viola e visciola, piccoli frutti neri e prugna matura. A seguire calde note speziate di tabacco e pepe nero, pelliccia, pietra focaia e ginepro. Deciso, sapido e teso, tannini ben definiti a giocare in sinergia con la ricca freschezza. Gusto pieno e struttura salda, buona persistenza dai ritorni fruttati e sapidi. Medium intensity ruby red. It offers well defined floral and fruity scents, violet and sour cherry, small black fruits and ripe plum followed with warm spiced notes of tobacco, black pepper, fur, flint stone and juniper. Bold, tasty and tense with well-defined tannins that play in synergy with a rich freshness. Full taste and solid structure, good persistency with fruity and tasty aftertaste.

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isole e olena Chianti Classico 2010 Rosso rubino terso e di buona consistenza. Profumi netti e ben delineati, ciliegie sotto spirito, cuoio, tabacco e spezie dolci, floreale appassito, china. Liquirizia e humus. Ricco, pieno, saldo e deciso in progressione, ideale mix di forza e agilità. Equilibrio in divenire, giocato su ottimi tannini, acidità ben presente, pulizia di gusto e carattere. Ottimo finale fruttato e persistente. Clear ruby red with a good consistency. Neat and well-defined scents, cherries in alcohol, leather, tobacco and sweet spices, faded flowers, quinine ink. Licorice and humus. Rich, full, firm and bold in the progress, ideal mix of strength and agility. In progress balance based on the tannins, evident acidity, clear taste and character. Very good and persistent finish.

85

Vignole Chianti Classico 2010 Rubino pieno e concentrato. Fruttato ricco e intenso, amarena e prugna in confettura, mora di rovo, cioccolato e tabacco, liquirizia, legno di cedro e grafite. Opulento, avvolgente e caldo, tannini presenti e ben estratti. Persistenza di buona durata, chiusura dai saporiti ritorni di confettura e lieve astringenza. Full and concentrated ruby red. Rich and intense in the fruity notes, black cherry and plum pre-


top ten preview Chianti Classico 2010/2011

serve, blackberry, chocolate and tobacco, licorice, cedar wood and graphite. Opulent, full flavored and warm, tannins are evident and well extracted. Good persistency, in the finish remembrances of fruit preserve and lightly astringent.

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Fèlsina Chianti Classico 2011 Rubino cupo di buona consistenza. Apre sul frutto, ciliegia e marasca matura. Speziatura scura, caffè, pepe nero, liquirizia, folate balsamiche e note minerali di grafite. Ingresso caldo, intenso, vino di buona struttura, saporito nei toni fruttati, acidità buona ma non preponderante. Buona persistenza. Dark ruby red with a good solidity. The bouquet opens with fruity notes of ripe cherry and marasca cherry. Dark spices, coffee, black pepper, licorice, balsamic scents and graphite mineral notes. It starts warm and intense in the mouth. The wine has a good structure, tasty in the fruity tones, good but not prevailing acidity. Good persistency.

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Monte Bernardi Chianti Classico Retromarcia 2010 Rubino luminoso di media intensità. Piccoli frutti di bosco, durone di Vignola, petali di rosa e viola macerati, delicata speziatura dolce, aneto e rinfrescanti note balsamiche. Piacevole e di per-

sonalità, inizialmente scontroso ma piacevole e di grande bevibilità garantita da una decisa sferzata acida supportata da buoni tannini. Media struttura, buona persistenza dai ritorni fruttati. Medium intensity ruby red. Small mixed berries, Vignola cherry, macerated rose and violet petals, delicate sweet spices, dill herb and refreshing balsamic notes. Pleasant and with a remarkable personality, surly in the beginning but pleasant in the mouth thanks to its bold acidity supported with good tannins. Medium structure, good persistency with a fruity aftertaste.

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istine Chianti Classico 2010 Rosso rubino lucente e di buona consistenza. Viola, ciliegia, mirtillo e piccoli frutti rossi in evidenza, silice e ricordi minerali, lievissima speziatura. Vino teso, austero ma di eccellente piacevolezza e bevibilità grazie alla riuscita sinergia acido-tannica. Struttura salda, sorso saporito e di buona persistenza, chiude fruttato. Shiny red ruby with a good solidity. Violet, cherry, evident blueberry and small red fruits, flint stone and mineral notes, lightly spiced. Tense and stern wine but with an excellent pleasantness and drinkability thanks to the good synergy between tannins and acidity. Firm structure, tasty sip and good persistency. Fruity in the aftertaste.

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Castello di Volpaia Chianti Classico 2010 Rubino tenue e luminoso. Floreale intenso di viola e iris appassiti, oleandro, ciliegia sotto spirito e confettura di piccoli frutti neri, rabarbaro e tabacco. Austero, trama tannica di personalità e finezza, acidità in rilievo. Non difetta in personalità e piacevolezza complessiva. Light and bright ruby red. Intense floral notes of faded violet and iris, oleander, cherry in alcohol and small black fruit preserve, rhubarb and tobacco. A sever wine with a bold tannic texture and complex but pleasant drinkability.

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terra di seta Chianti Classico 2010 Color porpora luminoso. Campione in evoluzione, ma che mostra notevole stoffa. Ciliegia, mora e ribes in confettura, cioccolato e tabacco, grafite e note mentolate. Bocca vibrante e tesa, tannini ed acidità si alternano a dominare la scena. Piacevolezza di beva e PAI soddisfacente. Chiusura lievemente astringente. Bright purple. Sample in progress but with a remarkable character. Cherry, blackberry and blackcurrant preserve, chocolate and tobacco, graphite and mentholated notes. Vibrant and tense in the mouth, tannins and acidity alternate for the leading role. Good drinkability and satisfactory aroma persistency. Slightly astringent in the finish.


top ten preview Chianti Classico Riserva 2009/2010 - ph. Vito Infante

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Fontodi Chianti Classico Riserva Riserva Vigna del Sorbo 2009 Rosso rubino dai lievi lampi granato sul bordo. . Ciliegia e marasca mature, fiori appassiti e ricca speziatura, cannella e rabarbaro, tabacco biondo, terra, sottobosco e ricordi fumè. In bocca dimostra carattere e precisione da campione. Ingresso ricco e profondo, deciso, caldo e sapido. Tannino da manuale. Tensione acido-sapida e pienezza gustativa preludono a un finale interminabile. Red ruby with light garnet red highlights on the border. Ripe cherry and marasca cherry, faded flowers and rich spices, cinnamon and rhubarb, blond tobacco, earth, underbush and smoked scents. State of the art tannins. In the mouth it is rich and deep, warm and tasty. Acidity tension and full flavored taste are the prelude to an endless finish.

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Fattoria san giusto a rentennano Chianti Classico Riserva Le Baròncole 2010 Rubino di buona intensità con riflessi granato. Olfatto profondo e variegato che si esprime sulle note speziate e di confettura. Ingresso composto, saldo e pieno, giocato su di un carattere tannico estremamente elegante e presente. Chiusura sapida e gustosa, finale persistente e sorprendentemente floreale.

Good intensity ruby red with garnet red highlights. Deep and variegated bouquet that expresses spiced notes and preserve. In the mouth it is composed, firm and full with an extremely elegant tannin character. Tasty and persistent finish surprisingly floral in the aftertaste.

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podere la Cappella Chianti Classico Riserva Querciolo 2009 Rosso rubino impenetrabile e di buona vivacità. Frutto concentrato ed esplosivo, ciliegia sotto spirito, confettura di piccoli frutti rossi, petali macerati, spezie dolci, cuoio e china. Bocca sinuosa ed ammiccante, caratterizzata da un tannino finissimo a bilanciare e moderare l’avvolgenza del vino. Chiusura piena ed appagante con ritorni fruttati. Impregnable and quite bright ruby red. Concentrated and explosive fruit, cherry in alcohol, small red fruit preserve, macerated petals, sweet spices, leather. Sinuous and alluring in the mouth characterized by a very fine tannin to balance and mitigate the full flavored wine. The finish is full and fulfilling with a fruity aftertaste.

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Castello di Monsanto Chianti Classico Riserva 2009 Rosso rubino di grande vivacità e trasparenza. Quadro olfattivo mutevole e variegato, apre con ciliegia e ribes per poi aprirsi sulle note speziate e

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minerali. Legno di cedro, pepe nero e anice stellato, eucalipto e toni fumè, grafite e terra bagnata. Sorso importante, di carattere, pieno e al contempo leggiadro. Apprezzabile equilibrio, lavora in progressione, forte di un corredo acido-tannico magistrale. Lunga persistenza. Bright and transparent ruby red. Varying and variegated bouquet that opens with cherry and currant with spiced and mineral notes. Cedar wood, black pepper and star anise, eucalyptus and smoked tones, graphite and wet earth. Important in the mouth with a full and at the same time graceful character. Substantial balance that works in progress with a strong acidity and tannic legacy. Long persistency.

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lornano Chianti Classico Riserva 2009 Rubino pieno e consistente. All’olfatto si presenta elegante e di buona complessità: ciliegia matura e mirtilli, arancia sanguinella e violetta, spezie e humus. Ingresso in bocca morbido e avvolgente, tannino grintoso, buona persistenza. Finale piacevole. Full and consistent ruby red. The bouquet is elegant and nicely complex: ripe cherry and blueberries, red orange and violet, spices and humus. In the mouth it is soft and full flavored, Fierce and fruity tannins.


top ten preview Chianti Classico Riserva 2009/2010

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tolaini Chianti Classico Riserva 2010 Veste rosso rubino intenso e vivace. Naso caldo e avvolgente, esuberante confettura di piccoli frutti neri, petali macerati e soffi balsamici poggiano su una speziatura composita e variegata: cacao, chiodi di garofano, anice stellato e cardamomo. In bocca è pieno, intenso e soddisfacente. Morbido ed elegante, ottima piacevolezza di beva nonostante possieda densità e notevole ricchezza strutturale. PAI lunga e piacevole. Intense and bright ruby red. Warm and full flavored bouquet, bold small black fruit preserve, macerated petals and balsamic notes on a complex and variegated spiced bottom: cocoa, cloves, star anise and cardamom. Soft, elegant and nice in the mouth despite its dense and bold structural richness. Long, nice and intense aromatic persistence.

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roCCa delle MaCie Chianti Classico Riserva di Fizzano 2009 Intenso porpora giovanile. Fruttato croccante di mirtillo, lampone e ribes, buon floreale, spezie dolci, cannella e noce moscata, liquirizia, cuoio e grafite. In bocca esordisce teso e vitale, Pregevole corredo tannico che, in sinergia con una piacevole acidità, conferisce al vino piacevolezza e slancio.

Young, intense purple. Crunchy fruit of blueberry, raspberry and blackcurrant, good floral aroma, sweet spices, cinnamon and nutmeg, licorice, leather and graphite. In the mouth it starts tense and lively, severe in the beginning, then full fulfilling on the palate with its richness. Substantial tannins in synergy with the nice acidity gives the wine grace and passion.

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Villa CaFaggio Chianti Classico Riserva 2009 Rubino con bordo granato, cupo e concentrato. Notevole intensità di frutto, ribes e mora in confettura, poi viola, tabacco, cacao, sottobosco, grafite e note fumè. Vino ricco, esuberante ed avvolgente ma non privo di eleganza. Struttura e calore sono mitigati dall’acidità e da tannini levigati e nobili. Chiusura di bocca lunga e dominata dal frutto. Young, intense purple. Crunchy fruit of blueberry, raspberry and blackcurrant, good floral aroma, sweet spices, cinnamon and nutmeg, licorice, leather and graphite. In the mouth it starts tense and lively, severe in the beginning, then full fulfilling on the palate with its richness. Substantial tannins in synergy with the nice acidity gives the wine grace and passion.

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poggio al sole Chianti Classico Riserva Casasilia 2010 Granato di media intensità colorante. Attacco olfattivo speziato e tostato, vaniglia, cioccolato e tabacco da pipa, legno di cedro e humus. Frutto evoluto, confettura di frutti rossi, melagrana e viola appassita. Dinamico, fresco e sapido in bocca. Trama tannica vibrante, buona persistenza e chiusura di liquirizia e tabacco. Medium intensity garnet red. The initial bouquet is spiced and toasted, vanilla, chocolate and pipe tobacco, cedar wood and humus. Ripe fruit, red fruit preserve, pomegranate and faded violet. Dynamic, fresh and tasty in the mouth. Vibrant tannic texture, good persistency and licorice and tobacco in the aftertaste.

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tenuta di nozzole Chianti Classico Riserva La Forra 2009 Vivace e consistente rosso rubino. Intensa confettura di ciliegia, prugna e amarena, frutta disidratata, spezie dolci, cannella e rabarbaro. Il sorso è ricco e di discreta mordidezza, controllata ed equilibrata da un tannino presente e di buona fattura. Persistenza buona, finale piacevolmente fruttato. Lively and consistent ruby red. Intense cherry preserve, plum and black cherry, dehydrated fruit, sweet spices, cinnamon and rhubarb. The sip is rich with a substantial softness controlled and balanced with the well. Good persistency, the finish is pleasantly fruity.



Chianti Annata 2012 Il vino dell’annata 2012 presenta caratteri di gioventù che basa tutta la sua espressione sulla piacevolezza. Ha caratteri fragranti e fruttati con note molto fresche. Torniamo quindi a vini che evocano giovinezza, immediatezza... così carichi di frutto. Vintage 2012 reveals youthful notes based on great agreeableness. Fragrant and fruity on the nose with very fresh notes. So, we are back to youthful, immediate wines… loaded with fruit.

Wine tasting by AIS Toscana commission on occasion of Chianti Classico Collection (february 16 at Palazzo Borghese, Florence)

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ChiAnti di Mila Montagni

La cucina che non ti aspetti Il “Pincia” e l’innovazione della cottura “Pincia” and innovative cooking

Trenta posti in tre salette, una cucina sui generis e uno staff contenuto e giovane ma dall’affiatamento perfetto. La ricetta con un quid inatteso è quella che caratterizza il PS Ristorante di Cerreto Guidi, inaugurato nell’aprile del 2010. A raccontarlo un po’ è lo chef, Stefano Pinciaroli. Cominciamo dalle materie prime... Siamo in una zona che conta su una tradizione praticamente medioevale, ancora ricca di contadini che lavorano una campagna viva. Qui posso trovare polli, conigli, piccioni, della cui origine sono certo, così come verdure che si declinano secondo le stagioni, nei confronti delle quali sono molto attento... Nella mia cucina non manca neppure il suino grigio delle colline sanminiatesi o la chianina, perché fondamentale è l’attenzione a chi lavora bene. Più che di Km 0, potremmo parlare di Km Toscana... Lei lavora in coppia con un sommelier, in quale modo? Sì, Lorenzo Caponi, mio cognato. Ogni piatto, grazie a lui e alla sua curiosità nei confronti dell’universo enologico, si completa nel vino, poiché non interrompe mai la sua ricerca, la condividiamo come quella dei piatti da me preparati, e lui sa raccontare e spiegare ai nostri avventori ogni scelta fatta e, allo stesso tempo, insegnar loro come apprezzare gli abbinamenti. In cosa vi sentite unici? Non sono certo che possiamo definirci unici, ma innovativi di sicuro. Da cinque anni studio le tecniche evolute del sottovuoto insieme a Fabrizio Sangiorgi e con lui, quest’anno, lavoro all’Università dei sapori di Perugia proprio su queste metodologie di chimica alimentare, che consentono un ampio risparmio energetico, tempi di esecuzione diversi dal solito e garantiscono un’altissima qualità nella resa dei piatti. Cosa rimane a chi mangia con voi? Un’esplosione inattesa di sapori, che si esaltano e si sommano, cominciando da memorie antiche per riconoscerle rinnovate ed esaltate. Proprio grazie ai nostri modi di cuocere e preparare.

Thirty people in three dining rooms, a unique kitchen and a small staff, young but with the perfect likeness of mind. The recipe with a certain unexpected something is the defining feature at the PS Ristorante in Cerreto Guidi, opened in April of 2010. Speaking here about it is the chef, Stefano Pinciaroli. We start with the basic ingredients... We are in an area that practically relies on a medieval tradition, yet full of farmers who work a living countryside. Here you can find chickens, rabbits, and pigeons, whose origins I’m certain of, as well as produce according to the seasons. And they’re very careful about this ... In my kitchen there is even the gray pig from the hills of San Miniato or Chianina beef, because attention to those who work well is important. Rather than 0 Kilometers, we could talk about Tuscan Kilometers... You work together with a sommelier. How? Yes, Lorenzo Caponi, my brother-in-law. Each dish, thanks to him and his curiosity about the universe of wine, is completed with wine, because he never stops his research. We share it as we share the dishes prepared by me, and he knows how to talk about and explain every choice to our customers and, at the same time, teach them how to appreciate the pairings. In what thing do the two of you feel unique? I’m not sure we can call ourselves unique, but innovative certainly. For five years I have been studying advanced vacuum techniques with Fabrizio Sangiorgi and this year, with him, I’ve been working at the University of Perugia precisely on these food chemistry methods, which allow for a large energy savings, different execution times than usual and ensure the highest quality in the rendering of the dishes. What remains for those who eat with you? An unexpected explosion of flavours, which are enhanced and built up, starting with ancient memories for recognizing them as renewed and exalted. Thanks precisely to our cooking and preparation methods.

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Chef Stefano Pinciaroli and one of his original dishes


top ten preview Chianti 2012 - ph. Vito Infante

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Fattoria Lavacchio Rubino intenso e luminoso. Al naso rotondo e espressivo, piacevole per sentori di frutta rossa, composta di mele, sino a gommose sensazioni di caucciù. Avvolgente e progressivo in bocca, è fresco, tannino ben estratto, e una chiusura dominata da sensazioni fruttate e leggermente amaricanti per un costrutto di piacevole eleganza. Intense and bright ruby red. Round and expressive bouquet, pleasant notes of red fruits, apple compote and gummy natural rubber sensations. In the mouth it is full flavored and in progression, fresh with well extracted tannins. The finish is elegantly pervaded with fruity and lightly bitter notes.

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Badia di Morrona Di trama assai scura alla vista, di gran concentrazione, per un olfatto denso all’insegna di frutta cotta cui seguono speziature tostate e ulteriori note di frutta medio matura. Al palato entra fresco, per una progressione morbida e un piacevole finale caldo e tannico.

Quite dark, very concentrated color. Dense bouquet of cooked fruits followed with toasted and spiced notes and medium ripened fruits. It is fresh in the mouth and progresses softly. The finish is pleasantly warm and tannic.

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tenuta iL corno Tessitura cromatica scura cui ben corrisponde un naso ricco di sentori di ciliegia, pera williams e petali di viola mammola. Al palato entra austero, ben ordinato. Il tannino è di grande saldezza, la struttura importante, la chiusura di buona e armonica progressione. Dark chromatic texture that well corresponds with a rich bouquet of cherry, William’s pear and violet petals. It is severe and well ordered on the palate. The tannin is very firm, the structure is important. The finish is good and in harmonic progress.

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Bindi Sergardi Tipico chianti allo sguardo: rubino leggero, luminoso e trasparente. Tenue al naso, in evidenza sinuose sensazioni di vio-

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la mammola e rosa canina. In bocca entra rotondo, minuzioso, con ricordi di ciliegia e piccola frutta di bosco per una chiusura dolce di media distensione. The appearance is that of a typcial Chianti wine: bright and light ruby red colored. Delicate on the nose with sensations of violet and wild rose. The entry on the palate is round and very detailed, with hints of cherry and soft fruit, and delivering a touch of sweetness on a medium finish.

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Pieve de’ Pitti Rubino limpido, chiaro, per un bouquet soave all’insegna di una piacevole eleganza con lievi note fruttate e floreali. Svettante e fresco al palato, i tannini sono piacevolmente in evidenza, per una chiusura fruttata e di media persistenza. Clear and light ruby red. The bouquet is pleasing and elegant with fruity and floral notes. Fresh and outstanding on the palate. The tannins are in evidence and the fruity fininish has a medium persistence.


top ten preview

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azienda agricoLa Le Fonti Rosso rubino, naso soave di frutta e fiori rossi, leggere nuances vegetali ad ampliarne il gradevole bouquet. In bocca è duttile, vivace per gustosi sentori agrumati, di media persistenza, proteso in direzione di una saporosa chiusura fruttata. Ruby red. The bouquet is fruity and floral with light vegetal nuances. In the mouth it is yielding and lively with taste citrus fruits notes of medium persistence that is progressing in a tasty fruity finish.

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Fattoria Le Sorgenti Trama fitta. D’importante concentrazione olfattiva, si apre in seconda istanza con sensazioni di vaniglia, amarena e note ferrose. In bocca è irruente, polposo, ematico, di buona mineralità, per una chiusura piacevolmente coerente. Thick texture. The important concentrated bouquet opens with vanilla, black cherry and iron notes. In the mouth it is impetuous, fleshy, hematic, with good mineral notes. The finish is coherent.

caSteLLo deL treBBio Rubino tenue, naso di piacevole intensità floreale, cui seguono sentori d’amarena, marasca, e un’incipiente speziatura (cuoio). Concentrato in bocca, saldo, ricco di venature ematiche per una felice corrispondenza con l’olfatto. Chiusura saporita, lievemente amaricante. Light ruby red. Pleasant floral bouquet followed by black and marasca cherry and a spiced note of leather. In the mouth it is concentrated, rich of hematic notes that are coherent with the bouquet. Tasty and lightly bitter finish.

Fattoria dianeLLa Importante concentrazione cromatica, al naso consegna un fruttato esuberante con marcature di visciola e lievi note di pellame. In bocca entra rotondo, discretamente fresco, per un piacevole finale di media persistenza. mportant chromatic concentration. The bouquet is exuberant and fruity with cherry and light leather notes. In the mouth it is round, discreetly fresh with a medium persistency finish.

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caSteLLo di PoPPiano guicciardini Rosso rubino, si apre su un pot-pourri di fiori rossi e pungenti note di frutta e spezie dolci. Beverino, verticale, saettante, dotato d’una sua finezza immediata, si distende per una media persistenza di sufficiente piacevolezza. Ruby red. The bouquet opens with a red flowers pout pourri and pungent notes of fruit and sweet spices. Vertical drinkability, flashy. It stretches with a sufficiently pleasantness and a medium persistency.

Fattoria caMPigiana Trama fitta, concentrata, rispecchiata dal bouquet scuro, in evoluzione, marcato da un’evidente nota fruttata. Entra in bocca con sensazioni piacevoli, lineari e di buona intensità, ben dosato sulla parte tannica, per un’egregia esecuzione complessiva. Thick and concentrated texture in compliance with a dark still evolving bouquet with an evident fruity note. In the mouth it is pleasant, linear with a good intensity and well dosed tannins. Substantially good in the complex.


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Nobile di Montepulciano Annata 2010 Riserve 2008, 2009 2010 annata importante a Montepulciano. I vini presentano vesti accese, piene, cariche di colore, profumi intensi caratterizzati dalle note speziate. Al gusto i vini sono irruenti per la componente tannica, ben strutturati e ricchi nelle loro sensazioni finali. 2010 is a great vintage in Montepulciano. The wines are bright-looking and deep colored, with intensely spicy aromas. The palate shows prominent tannins, a good structure and rich sensations on the finish.

Wine tasting by AIS Toscana commission on occasion of Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano (february 16-18, 2013 at Fortezza, Montepulciano, Florence)

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MoNtepulciANo di Sabrina Bozzoni

Anima Nobile

Quella di una terra e dei suoi frutti. A colloquio con lo chef Walter Redaelli That of a land and its fruits. A conversation with Chef Walter Redaelli Ci troviamo a Bettolle, uno scrigno di sapori e profumi nel comune di Sinalunga, posto su una piccola dorsale collinare in mezzo alla Val di Chiana senese. Adagiato sulla lussureggiante campagna senese un antico casale di fine ‘700 è stato trasformato in un relais da favola. All’interno del Relais La Leopoldina spicca la maestria gourmet di Walter Redaelli, chef brianzolo d’Inverigo, a Siena da più di venti anni, che ha fatto dell’eccellenza la sua cifra distintiva. Walter, come incide il territorio senese nelle sue ispirazioni culinarie? Penso alla carne chianina, con cui elaborare piatti della tradizione come la bistecca, il peposo o la guancia, ma anche ai prodotti della terra, forniti dai miei coltivatori di fiducia, per la ribollita o la pappa al pomodoro infine il nostro olio extra vergine di oliva. A lui nel mio ristorante ho dedicato una carta dell’olio. Un itinerario gastronomico all’insegna delle eccellenze della sua terra Partirei con il Vino Nobile dei Poderi Sanguineto di Montepulciano, e il Sirah Doc di Stefano Amerighi di Cortona, pressato ancora con i piedi. Il pecorino e la ricotta fresca della giovane azienda agricola Mameli, la carne chianina dell’Azienda agricola Tedeschi e infine gli antichi frantoi che costellano questa terra. Se le dico Vino Nobile che cosa le viene in mente? I Poderi Sanguineto e gli insegnamenti delle sue signore sulla storia di questo grande vino e il profumo dei salumi e della carne chianina con cui accompagnarlo. Che cosa ci cucinerebbe insieme ad una buona bottiglia di Nobile? I nostri pici fatti a mano con la farina macinata a pietra nel molino di Rigomagno conditi con un sugo d’anatra “nana” tradizionale, dove l’anatra viene cotta intera e successivamente disossata, per finire con una pioggia di pecorino grattugiato e un filo del nostro olio.

We are in Bettolle, a treasure trove of flavours and fragrances within the municipal area of Sinalunga, set on a small ridge in the middle of the Val di Chiana Senese. Nestled in the lush countryside of Siena, an old farmhouse from the late1700s has been transformed into a fabulous hotel. Inside the Relais La Leopoldina, you find the outstanding gourmet mastery of Chef Walter Redaelli, a native of Inverigo, a town in the Brianza area of Lombardia, in Siena for more than twenty years, and who has made excellence his signature. Walter, how does Siena’s territory influence your culinary inspirations? I think of the Chianina beef, with which I prepare traditional dishes such as steak, peposo or cheek, but also of the products of the earth, supplied by my trusted growers, for ribollita or pappa al pomodoro and, finally, our extra virgin olive oil. In my restaurant I have dedicated a special list to olive oils. A gastronomic itinerary in the name of this land’s excellent products. I would start with the Vino Nobile of the Poderi Sanguineto of Montepulciano, and the Sirah Doc produced by Stefano Amerighi of Cortona, with grapes still tread by foot. The pecorino and the fresh ricotta of the young Mameli farm, the Chianina meat of the Tedeschi farm and finally the old mills scattered throughout this land. If I say Vino Nobile, what comes to your mind? The Poderi Sanguineto and the teachings of its ladies on the history of this great wine and the fragrance of the cured meats and the Chianina beef to accompany it. What would you cook for us together with a good bottle of Nobile? Our pici, handmade with flour ground on stone in the mill of Rigomagno, served with a traditional sauce of “nana” duck, where the duck is cooked whole, then boned, and finished with a sprinkle of grated pecorino and a drizzle of our olive oil.

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Above, clockwise: the magic exterior of relais la leopoldina, interior and exterior of walter redaelli’s restaurant and one of his second-course dishes


top ten preview Nobile di Montepulciano 2010 - riserva 2008/2009 - ph. Vito Infante

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Boscarelli Nobile di Montepulciano Riserva 2008 Rubino profondo con lievi sfumature granate, continuo nel colore. Naso elegante e ben composto con note fruttate di piccoli frutti di bosco rossi e neri in confettura e sottospirito, spezie dolci accattivanti di cannella e chiodi di garofano. Assaggio generoso, fresco, minerale con ritorni fruttati piacevolissimi. Ha una trama tannica raffinata ed un finale persistente. Deep ruby with light garnet highlights, continuous in the color. Elegant and well-structured bouquet with fruity notes of small red and black berry preserve and berries in alcohol, sweet spices like cinnamon and cloves. Generous, fresh and mineral taste with a fruity come back. A refined tannic texture and a persistent finish.

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salcheto Nobile di Montepulciano 2010 Rubino di grande concentrazione. Profumi speziati, balsamici con richiami di vaniglia,cioccolato cedro candito e grafite. Emerge un fruttato di confettura di

ciliegie e ribes. Assaggio pieno, elegante, generoso in cui risalta il frutto. Tannini decisi irruenti , di nobile fattura. Concentrated ruby. Spiced and balsamic aromas with vanilla, chocolate, candied cedar and graphite. Fruity notes of cherry and blue berry preserve. Full, elegant and generous taste with fruity aromas. Impetuous and persevering tannins. Noble wine.

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avignonesi Nobile di Montepulciano 2010 Rubino carico con leggeri viraggi granati. Al naso è intenso, speziato, fruttato ed esprime sensazioni di torrefazione, cioccolato, composta di ciliegie e prugne. Bocca fresca e fruttata con un tannino vivo e potente. Finale fruttato prorompente. Ruby full with light garnet red highlights. Intense bouquet, spiced, fruity with toasting aromas, chocolate, cherry and plum compote. Fresh and fruity in the mouth with vivid and powerful tannins. Bursting fruity finish.

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Fattoria la Braccesca Nobile di Montepulciano Riserva Santa Pia 2009 Rubino di grande massa colorante senza alcun cedimento. Presenta uno spettro olfattivo di grande impatto con decise note speziate , chiodi di garofano, cioccolato, vaniglia, erbaceo. Emergono anche frutti rossi, ciliegia e prugna in confettura, rosa appassita. Bocca avvolgente, sapida e fruttata. Tannini nitidi e nobili. Persistente. Unyielding ruby. A widely varied bouquet with spiced notes, cloves, chocolate, vanilla and herbal scents. Flavors of red fruits, cherry and plum preserve, faded rose. Full, fruity and tasty in the mouth. Neat and noble tannins. Persistent.

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Bindella Nobile di Montepulciano I Quadri 2010 Rubino profondo con leggera trasparenza ai bordi. Naso austero d’impatto. Frutti rossi e neri disidratati con lievi spezie che richiamano la cannella e liquirizia. Bocca avvolgente con note fresche e fruttate. Tannino ben svolto e vivo. Elegante nel finale.


top ten preview Nobile di Montepulciano 2010 - riserva 2008/2009

Deep ruby with a light transparence on the borders. Austere bouquet. Dehydrated red and black fruits with lightly spiced notes of cinnamon and licorice. Well developed and lively tannins. Elegant finish.

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dei Nobile di Montepulciano Riserva Bossona 2009 Rubino di massima concentrazione . Impatto olfattivo che si articola su note speziate e mentolate, minerali, affumicate. Bocca avvolgente, ricca di sensazioni fruttate. Il vino è sapido con un tannino sferzante di ottima tessitura. Highly concentrated ruby. Strong bouquet of spiced and mentholated notes, mineral and smoked. Full flavored in the mouth rich of fruity sensations. The wine is tasty with good textured tannins.

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Fanetti Nobile di Montepulciano 2010 Rubino che richiama l’inchiostro, impenetrabile, con riflessi purpurei. Naso intenso su note fruttate di ribes e marasca e speziate di cannella e pepe. Richiami di cedro. Bocca generosa, piena e tannica.

Aromi di bocca fruttati con un finale persistente. Ink thick ruby with purple highlights. Intense bouquet with blue berry, marasca cherry and spiced with cinnamon and pepper. Cedar aromas. Generous and full in the mouth with tannins. Fruity aromas in the mouth with persistent finish.

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tenuta trerose Nobile di Montepulciano 2010 Rubino intenso con riflessi violacei sul bordo. Intenso all’olfatto. Fruttato , speziato, floreale con riconoscimenti di ciliegia , mora e frutta sotto spirito. Impatto in bocca con note decisamente fresche e tanniche. E’ avvolgente e di corpo. Finale persistente e fruttato Intense ruby with violet tones. Intense in the nose. Fruity, spiced, floral with scents of cherry, blackberry and fruit in alcohol. Impact in the mouth with fresh notes and tannins. It’s full flavored and bodied. Persistent and fruity finish.

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Fattoria del cerro Nobile di Montepulciano Riserva 2009 Rubino profondo senza cedimenti. L’ol-

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fatto è speziato su note balsamiche, di vaniglia e cioccolato. Evidenzia note di lampone e ribes sottospirito. L’assaggio è fresco, minerale, fruttato. Presenta una decisa struttura con un tannino imponente. Unyielding deep ruby. Spiced bouquet with balsamic notes of vanilla and chocolate. Aromas of raspberry and blueberry in alcohol. The taste is fresh, mineral, fruity. A full flavored structure with powerful tannins.

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duca di saragnano Nobile di Montepulciano Riserva Barbanera 2009 Rubino intenso di netta profondità. Naso intenso con note fruttate di marasca, susina rossa in confettura , prugna, gelèe di frutta e cioccolato. All’assaggio risulta pieno, sapido e fresco, con piacevolissime sensazioni fruttate. I tannini sono di spessore e ne incorniciano la struttura. Intense deep ruby. Fruity bouquet with marasca cherry, red plum preserve, fruit jelly and chocolate. The taste is full and fresh with very nice fruity flavors. Tannins have a well developed structure.


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è necessario avere attenzione ai

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Vernaccia di San Gimignano Annata 2012 L’annata 2012 presenta caratteri fini ed eleganti. L’olfatto è prorompente con aromi delicatamente fruttati. I vini prodotti sono di estrema pulizia, con raggiante freschezza. Al gusto esprimono solidità, grande equilibrio gustativo ed una beva accattivante. Vintage 2012 is a wine of great finesse and elegance. An intense bouquet with delicately fruity aromas. Extremely clean wines, beaming with freshness. The palate shows solid structure, well-balanced flavours and drinkability.

Wine tasting by AIS Toscana commission on occasion of Anteprima Vernaccia di San Gimignano (february 17-18, 2013 at Museo di Arte Moderna e Contemporanea De Grada, San Gimignano, Siena)

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SAn GimiGnAno di Teresa Favi

in Valdelsa con Arnolfo

Gaetano e Giovanni Trovato. Suggerimenti d’autore per conoscere la patria della Vernaccia Precious tips for getting to know the home of Vernaccia Tra i declivi che da Siena scendono verso Volterra fino a lambire la Val di Vecina, un locale storico, Arnolfo, dove l’eccellenza delle materie prime viene valorizzata da proposte stilisticamente perfette, di geniale creatività. Da oltre 25 anni, i fratelli Trovato, Gaetano in cucina e Giovanni - esperto sommelier in sala, così come nelle loro quattro suite di charme, sono depositari dei segreti di questo incredibile territorio. Quanto incide il territorio nella cucina di Arnolfo? E’ la base della nostra cucina. Un esempio? Verdure di stagione, zafferano di San Gimignano, cinta senese, i caprini e i capretti di Villa di Corsano, la chinina, i ceci del Chianti. Potremmo continuare all’infinito… I vostri indirizzi prediletti per un breve itinerario all’insegna delle eccellenze della Valdelsa? Siamo nella città di Arnolfo di Cambio, una città antica e bellissima da cui si possono ammirare scorci straordinari della campagna toscana con il profilo dello skyline di San Gimignano. Questa è anche la patria del cristallo, dove operano aziende internazionali come Vilca, Colle, l’Arnolfo di Cambio, la nostra cristalleria naturalmente è tutta locale. Poi per immergersi nei paesaggi più belli di tutta la regione basta dirigersi verso Volterra o San Gimignano, ad ogni curva una foto da cartolina. Se dico Vernaccia la prima cosa che vi viene in mente? Che è la prima docg italiana, quindi un vino di antichissima storia e cultura, che negli ultimi trent’anni ha avuto un’evoluzione eccellente. Secondo noi è un vino straordinario e piacevolissimo, con etichette di punta come Giovanni Panizzi, e piccoli grandi cult come Montenidoli di Elisabetta Fagioli o i vini Rampa di Fugnano di due produttori tedeschi che stanno lavorando bene e in silenzio, o i vini del giovane promettente Mattia Barzaghi allievo di Panizzi. Qual è la vostra migliore proposta gourmet da abbinare a un buon bicchiere di Vernaccia di San Gimigano? Visto che si va nella bella stagione: il nostro piatto di scampi, fegato d’oca, fragole e aceto balsamico accompagnato da una Vernaccia Panizzi.

Along the slopes that descend to Volterra from Siena as far as the valley of Vecina is a historic restaurant, Arnolfo, where the excellence of the basic ingredients is enhanced by the stylistically perfect dishes prepared by a creative genius. For over 25 years, the Trovato brothers, Gaetano in the kitchen, and Giovanni – expert sommelier - in the dining room, as well as in their four charming suites, are custodians of the secrets of this amazing area. How does the area influence Arnolfo’s cuisine? It ‘s the basis of our cuisine. An example? Seasonal vegetables, saffron from San Gimignano, Cinta Senese pork, the creamy fresh goat cheese and the young kids of Villa di Corsano, quinine, chickpeas from Chianti. We could go on ad infinitum... Your favourite addresses for a quick tour to discover the excellent products of the Valdelsa? We are in the city of Arnolfo di Cambio, a beautiful and ancient city where you can admire amazing views of the Tuscan countryside with the skyline of San Gimignano. This is also the home of crystal, where there are international companies such as Vilca, Colle, Arnolfo di Cambio, and naturally all our glassware is local. To immerse yourself in the most beautiful landscapes in the region just head towards Volterra and San Gimignano. At every turn is a picture postcard. If I say Vernaccia, what is the first thing that comes to mind? That it is the first Italian DOCG, therefore a wine with an ancient history and culture, which in recent decades has had an excellent development. We think it is an extraordinary and pleasant wine, with leading labels such as Giovanni Panizzi, and great little cults like Montenidoli by Elisabetta Fagioli or the Rampa di Fugnano wines by the two German producers that are working well in silence, or wines of the young and promising Mattia Barzaghi, a student of Panizzi. What is your best gourmet dish to pair with a good glass of Vernaccia di San Gimignano? Because you go in the summer, our plate of prawns, foie gras, strawberries and balsamic vinegar paired with Vernaccia Panizzi.

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Above clockwise: Arnolfo restaurant’s dining room, scampi, fois gras, strawberries and balsamic vinegar, Giovanni and Gaetano Trovato


top ten preview Vernaccia di San Gimignano 2012 - ph. Vito Infante

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CESANI Vernaccia di San Gimignano 2012 Paglierino acceso, vivace quasi brillante. Profilo aromatico nitido e intenso, richiami fruttati di mela, pesca bianca, frutti esotici e briosi slanci agrumati. Floreale delicato di mimosa e ginestra, nota minerale a corredo. L’assaggio appaga ed esalta una scia sapida e fresca, piacevoli i ritorni fruttati e minerali che vivacizzano un finale di buona persistenza. Intense, almost bright straw yellow. Neat and intense aroma of apple, white peach, exotic fruits and citrus fruit notes. Delicate mimosa and Scotch broom flavors together with a mineral note. The tasting is fulfilling with pleasant fruity and mineral references that make the final lasting and enduring.

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BORGHETTO – PIETRAFITTA Vernaccia di San Gimignano Selezione 2012 campione da vasca Paglierino di discreta intensità. Sprigiona intensi profumi di erbe aromatiche, susina gialla, pera, papaia e mandarino, leggere ma stuzzicanti note vegetali. Palato di buon impatto sapido e molto fruttato con ricordi esotici freschi di piacevole persistenza. Rather intense straw yellow. It emits intense flavors of aromatic herbs, yellow plum, pear, papaya

and tangerine, light but appetizing vegetal notes. A good impact in the mouth that is tasty and very fruity with notes of fresh and persistent exotic fruits.

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LE CALCINAIE TENUTA LE CALCINAIE Vernaccia di San Gimignano 2012 Paglierino di buona intensità. Fragranze fruttate intense regalano piacevolezza, pesca, ananas, mandarino, tiglio, erbe di campo, camomilla. Assaggio avvolgente di piena sapidità e freschezza, ricco nel gusto e nel corpo, godibile di frutto agrumato fino alla fine. Rather intense straw yellow. Fruity notes of peach, pineapple, tangerine, linden, field grass, chamomile. The taste is rich and fresh with notes of citrus fruits that continue in the finish.

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MACINATICO Vernaccia di San Gimignano 2012 campione da vasca Paglierino debole. Al naso concede sobri profumi floreali, caprifoglio, rosa canina, pera, pesca bianca e una scia di ananas sciroppato. L’impronta sapida e fresca disegna un approccio gustativo equilibrato

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e un corpo snello ma deciso. Elegante il finale fruttato con firma minerale. In the nose it reveals sober flowery notes of honeysuckle, dog rose, pear, white peach and a note of pineapple in syrup. The taste is quite strong and fresh with a good balance, a slim but strong body. The finish is elegant and fruity with mineral notes.

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POGGIO ALLORO Vernaccia di San Gimignano 2012 campione da vasca Paglierino pallido ma vivace. La tipicità olfattiva emerge netta, ricca e solare. Fragranze fruttate di susina gialla, pesca bianca, caramella di agrumi, caprifoglio, leggero minerale. Palato avvolgente d’impronta sapida e dolce, corpo sostenuto e ben sfilato con rimandi freschi che ne enfatizzano l’insieme. Pale but bright straw yellow. The aroma is coming out neat, rich and cheerful. Fruity notes of yellow plum, white peach, citrus fruit candy, honeysuckle and light mineral notes. Sweet and strong taste, well-composed body with fresh notes which enrich the compound.


top ten preview Vernaccia di San Gimignano 2012

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FONTALEONI Vernaccia di San Gimignano 2012 campione da vasca Paglierino tenue di bella vivacità. I profumi evocano un dolce glicine bianco, susina gialla, miele d’arancio. Gentile l’approccio sapido e sottile con una vena fresca costante nella quale si riscoprono sentori fruttati di netto timbro agrumato. The flavors hint to the sweet white wisteria, yellow plum, orange honey. Gentle in the tasty approach and subtle with a constant fresh note with clear hints of citrus fruits.

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LA LASTRA Vernaccia di San Gimignano 2012 campione da vasca Paglierino molto pallido. Bouquet sottile e delicato di frutti dolci, susina gialla, pesca, caramella d’agrumi, miele, tiglio. La bocca esprime equilibrio gustativo e una giusta struttura, un’anima vivacemente sapida e fresca che svela interessanti rimandi di erbe aromatiche. Very light straw yellow. Subtle and delicate bouquet of sweet fruits, yellow plum, peach,

citrus fruits candy, honey, linden. It expresses a balanced taste and structure, a lively and fresh soul that reveals interesting notes of aromatic herbs.

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POGGIARELLI Vernaccia di San Gimignano Selezione 2012 campione da vasca Paglierino lieve. Naso intrigante che si delinea immediato su note erbacee di ruta, timo e salvia, mandarino, mela verde. Impatta al gusto la scia sapida, citrina e fresca che rende piacevole l’assaggio, sfumano toni minerali sul finale giustamente persistente. Light straw yellow. Intriguing in the nose with notes of rue, thyme and sage, tangerine, green apple. The taste is fresh of citrus fruits that softens in the mineral tones of a persistent finish.

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VAGNONI Vernaccia di San Gimignano 2012 campione da vasca Paglierino netto di buona luminosità. Bouquet variegato d’impronta fruttata ed elegante. Succo d’ananas, pera williams, erbe

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aromatiche, glicine bianco. In bocca esprime una struttura decisa, avvolgente e sapido richiama i profumi iniziali e un leggero minerale. Rather bright straw yellow. Varied bouquet with fruity and elegant notes. Pineapple juice, Williams pear, aromatic herbs, white wisteria. In the mouth it expresses a strong, full flavored taste that hints to the initial notes and a light mineral trace.

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VIGNA CELLORI – LUCII LIBANIO Vernaccia di San Gimignano Selezione 2012 campione da vasca Paglierino intenso. Il ventaglio olfattivo si apre intenso e dolce, emergono frutti esotici, ananas, salvia, vaniglia, caramella di frutta. Assaggio vibrante e sapido, struttura ben disegnata e persistenza tutta giocata sul finale fresco e leggermente ammandorlato. Intense straw yellow. The olfactory range opens intense and sweet with notes of exotic fruits, pineapple, sage, vanilla, fruit candy. Well-composed, vibrant and tasty structure that is persistent with a fresh finish with light almond notes.


face to face di Marzia Morganti Tempestini

Gli americani amano i vini leggeri Angelini Wine LTD ci racconta il mercato americano e il suo cuore italiano Angelini Wine LTD tells us about the US market and its Italian heart

Angelini Wine, Ltd è un importatore e distributore di vino italiano con sede a Centerbrook, Connecticut. I fratelli Angelini hanno trascorso la loro infanzia nella zona agricola di San Lorenzo in Campo, nelle Marche. Quali sono le tipologie di vino e da quali territori nel mondo arrivano i vini che detengono la miglior distribuzione nel suo mercato? Negli Stati Uniti, ovviamente i vini americani detengono la migliore distribuzione. Penso che i vini italiani siano quelli meglio distribuiti tra i vini importati. I ristoranti italiani sono tra i più frequentati e questo decisamente aiuta la distribuzione. La sua etichetta preferita Dal momento che ho una azienda agricola e vinicola in Italia (San Lorenzo in Campo), devo rispondere la mia etichetta Angelini. Un identikit dei nuovi amanti del vino in USA Penso che la generazione del nuovo millennio negli Stati Uniti sia interessata a cose molte diverse rispetto alla generazione X e a quella nata durante il “baby boom”. Il loro palato tende a preferire vini più leggeri, con meno legno e più freschi. Sono anche interessati ai metodi di coltivazione, biologici o sostenibili, e a prodotti a minor impatto ambientale. Sono invece meno interessati ai vini tradizionalmente più conosciuti e sono più avventurosi quando si tratta di varietà meno conosciute. Su quali vini punterebbe per il futuro? Così come credo che il prosecco e il moscato continueranno a crescere, credo anche che un vino rosso, dolce e fresco (l’equivalente rosso del moscato) sia destinato a un grande successo. Nel settore delle bollicine, come può l’Italia mantenere la crescita degli ultimi anni ? Controllo di qualità e controllo sul rispetto delle regole è la risposta. I produttori di prosecco Docg dovranno impegnarsi nel differenziarsi dai produttori di prosecco Doc. Tutti i produttori di prosecco docg si concentrino sulla promozione del territorio e della sua valenza All Prosecco DOCG producers should focus on the promotion of the terroir and of its importance. Il vino italiano che ha la miglior risposta negli Stati Uniti. Il successo si può misurare in molti modi. Attualmente, i vini italiani di maggior successo rimangono il prosecco e il pinot grigio.

the best distribution network on your market? Being in the United States, American wines certainly have the best distribution. I think Italian wines have the best distribution among “imported” wines. Italian restaurants are the most popular category and this definitively helps the distribution. What is your favorite label? Since I have a farm and winery in Italy (San Lorenzo in Campo (PU) I would have to say my Angelini label A description of the new (name of country) wine lover. I think the millennial generation in the USA is interested in very different things when compared to Gen X and baby boomers. Their palate seems to trend toward lighter style wines, less wood and fresher style. They are also interested in growing methods, organic or sustainable, and products with a low carbon foot print. They seem to be less interested in traditionally popular wine and are a bit more adventurous when it comes to less known varietals. What wines are going to be bestsellers in the future, in your opinion? As I think that Prosecco and Moscato, will continue to grow as at the same time I believe a sweet, fresh red wine (red counterpart to moscato) is going to be the next big thing How can Italy keep on growing in the sparkling wine field? Quality control and strict regulation control is the answer. The producers of Prosecco DOCG will have to pay a lot attention to differentiating themselves from the DOC Prosecco. What is the most successful Italian wine type or brand ? Success can be measured in many ways. Currently the most popular Italian wines remain Prosecco and Pinot Grigio

Angelini Wine, Ltd., is an importer and distributor of Italian wine based in Centerbrook, Connecticut. The Angelini brothers spent their childhood years in the farming village of San Lorenzo in Campo, within the Marche region of Italy. What wines and what winegrowing countries would you say have

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face to face

I consumi cosapevoli della young generation Hallgarten Druitt, pioniere nella distribuzione di vino nel Regno Unito Hallgarten Druitt, pioneer in the wine distribution field in the UK

spumanti e dei vini più leggeri. Nel settore delle bollicine, come può l’Italia mantenere la crescita degli ultimi anni ? E’ importante che i produttori insistano sulla qualità. Man mano che i vini diventano più conosciuti, corrono il rischio diventare un prodotto di base. Per una crescita sostenibile a lungo termine, l’Italia deve mantenere un controllo serrato sull’immagine e sulla qualità del prodotto. Il vino italiano che ha la miglior risposta negli Stati Uniti. Prosecco e pinot grigio. Hallgarten Druitt is one of the historic names of the UK wine trade with over 70 years of experience.Pioneers in the Rhone Valley and they have been working with some producers there for 80 years. But recently They were among the first to introduce wines from Japan and India to the UK What wines and what winegrowing countries would you say have the best distribution network on your market? In the UK off-trade Australia is the most widely distributed while in the on-trade France is the most popular. Italy is the second most popular in both markets, mainly due to the UK’s love affair with Pinot Grigio and more recently Prosecco. What is your favorite label? I think it is impossible to have one favourite wine. Wine is connected to the way you feel, the company you are in and the reason you are opening the bottle. Having lived in Italy for 7 years my first choice is usually Italian wine. I love the white wines from Campania, the sparkling wines and light reds from the North East and the more serious reds from Piedmont and Tuscany for a celebratory meal. A description of the new England wine lover. The younger generation of wine drinkers here in the UK have grown up with wine, which is good news for us and for wine producers. Wine fits into their sharing culture, whether it’s sharing a bottle or sharing information on social media. Authenticity is also extremely important to them. What wines are going to be bestsellers, in your opinion? Here in the UK I think we will continue to see an increase in sparkling wines and lighter alcohol wines. How can Italy keep on growing in the sparkling wine field? It’s important for producers to insist on quality. As wines become more popular there is a danger they become a commodity. For sustainable, long term growth Italy must keep a tight control of image and product quality What is the most successful Italian wine type or brand ? Prosecco and Pinot Grigio.

Hallgarten Druitt è uno dei nomi storici del mondo del vino nel Regno Unito con oltre 70 anni d’esperienza. Pionieri del vino nella valle del Rodano, lavorano lì con produttori locali da 80 anni. Recentemente, sono stati tra i primi a introdurre vini giapponesi e indiani sul mercato inglese. Quali sono le tipologie di vino e da quali territori nel mondo arrivano i vini che detengono la miglior distribuzione nel suo mercato? Nel Regno Unito, come vendita di alcolici al dettaglio, l’Australia è il paese più diffusamente distribuito, come vendita a bar, ristoranti, alberghi ecc. La Francia riscuote il maggior successo. L’Italia è il secondo paese più venduto in entrambi i mercati, soprattutto per la passione degli inglesi per il pinot grigio e, più recentemente, per il prosecco. La sua etichetta preferita Credo che sia impossibile avere un solo vino preferito. Il vino è connesso al tuo umore, alla compagnia del momento e alla ragione per cui stai aprendo quella bottiglia. Avendo vissuto in Italia per 7 anni, la mia prima scelta è di solito vino italiano. Mi piacciono i vini bianchi campani, le bollicine e i rossi leggeri del nord-est e i rossi più importanti piemontesi e toscani in occasioni speciali. Un identikit dei nuovi amanti del vino in Inghilterra Nel Regno Unito, la generazione più giovane di consumatori di vino è cresciuta con il vino, cosa che fa molto piacere a noi e ai produttori di vino. Il vino ben si adatta alla loro cultura di condivisione, sia che si tratti di condividere una bottiglia o informazione sui social media. L’autenticità è altrettanto importante per loro. Su quali vini punterebbe per il futuro? Credo che, nel Regno Unito, continueremo a vedere un aumento degli

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WINe eveNt

CON IL SORRISO WIth a SmILe Nel 1996 la nuova sfida di Cecchi si chiamava Val delle Rose, in località Poggio la Mozza nel cuore produttivo del Morellino di Scansano. Al momento dell’acquisto Val delle Rose contava su 25 ettari vitati sfruttati al di sotto delle loro possibilità. La famiglia Cecchi ha messo la sua grande esperienza a servizio dei luoghi e ha condotto una piccola rivoluzione agricola: studiando i suoli, è riuscita a capire l’enorme potenziale di questo terroir, tanto da estendere il parco vitato a circa 100 ettari attuali dove protagonista è il Sangiovese. A Val delle Rose, Cecchi produce il Morellino di Scansano, il Morellino di Scansano Riserva ed il Vermentino “Litorale”. Litorale è molto di più di un vino, è uno stile di vita. Per questo i fratelli Cecchi hanno deciso di dedicare alla nuova annata -2012- il main stage, abbinandolo, nel corso di un evento fresco e colorato, alla cucina di uno chef altrettanto unico e particolare, Giancarlo Morelli.

In 1996 a challange was for Cecchi the Val delle Rose, near Poggio la Mozza, in the hearth of the Morellino di Scansano production area. When it was purchased, Val delle Rose was made of 25 hectares of vineyards, which had not been exploited properly. All members of the Cecchi family have put their great experience at the disposal of these places, carrying on a little agricultural revolution: after having studied the lands’ soil, they have managed to understand the great potential of the territory, and they have consequently extended the cultivated surface to 100 hectares of land destined to the production of the Sangiovese grape variety. At the Val delle Rose, Cecchi produces the Morellino diScansano, the Morellino di Scansano Riserva (higher qualità Reserve Wine), and the Fermentino “Litorale”. “Litorale” is more than just a wine, it is a life style. That is why the two Cecchi brothers have decided to bring the 2012 wine production on the main stage together, in occasion of a fresh and colourful event, with the cooking of a chef who himself is really special and unique: Giancarlo Morelli.

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WINe eveNt

Cecchi ha presentato a Vinitaly Litorale 2012, il suo Vermentino, in abbinamento alla cucina di Giancarlo Morelli. Sopra alcune immagini della tenuta Val delle Rose in Maremma. Nella pagina a fianco, nella vignetta di Biscalchin, i Gratelli Cecchi e lo chef At the Vinitaly fair, Cecchi has introduce Litorale 2012, a Vermentino wine paired with the dishes prepared by Giancarlo Morelli. Above some images of Val delle Rose estate. On next page, the Cecchi brothers and the chef in the cartoon by Biscalchin

Le uve di Litorale sono le prime ad essere raccolte tra la fine di agosto e le primi giorni di settembre. I vigneti sono in posizione collinare, a 150 metri sul livello del mare. Il colore è giallo paglierino con lievi riflessi dorati, ha un profumo fruttato molto intenso che ricorda frutta estiva matura. Al palato si evidenzia una nota aromatica importante unita ad una piacevole persistenza. È un vino intenso e generoso, di grande struttura. Lo stesso si può dire di Giancarlo Morelli, chef bergamasco titolare del ristorante Pomiroeu di Seregno, alle porte di Milano, fregiato da una stella Michelin. Solare e allegro, Giancarlo Morelli che svela, come suoi ingredienti indispensabili: «La passione, l’amore e il sorriso. Senza dubbio». Per celebrare questa inedita liason Andrea e Cesare Cecchi hanno chiesto l’intervento di un famoso giornalista enogastronomico e fumettista, Gianluca Biscalchin, che ha ritratto questo team di eccellenze nel disegno di apertura.

The grapes used for the Litorale wine are the first to be harvested between the end of August and the first weeks of September. They are cultivated on hills, 150 meters above the sea level. This wine’s colour is straw yellow with slightly gold reflections, and the wine has a strong scent that reminds of ripe Summer fruits. The flavour is characterized by a deep aroma that is pleasantly persisting. It is a generous, full bodied and full structured wine. The same thing can be said at a certain level for Giancarlo Morelli, a chef from Bergamo, owner of the Pomiroeu restaurant of Seregno at the gates of the city of Milan, which was awarded with one star by the Michelin guide. Giancarlo Morelli is open-minded and cheerful, just like his essential ingredients, as he says them to be: “passion, love and smile. Without any doubt”. In order to celebrate this new liason, he has asked the famous wine and food journalist Gianluca Biscalchin to be present there, and it was he who has represented this team made of the excellent personalities of the Cecchi brothers and Giancarlo Morrelli.

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Vertical wine tasting di Sabrina Bozzoni

Morellino per passione

I Vignaioli del Morellino: una realtà che profuma di vino The Morellino di Scansano wine producers: a world that smells of wine Innalzato tra la Valle dell’Ombrone e la valle dell’Albegna, in una zona ricca di reperti archeologici etrusco-romani, sorge Scansano, piccolo comune in provincia di Grosseto, noto per aver generato un vero simbolo della tradizione vitivinicola toscana, il Morellino: sublime vino rosso, composto per l’85% da uve Sangiovese, dal sapore caldo e corposo e un profumo di ciliegia matura misto a flora mediterranea. Come una perla rara da proteggere sorge in questa terra la Cantina Cooperativa Vignaioli del Morellino di Scansano, fondata nel 1972, è composta oggi da 152 soci le cui proprietà si estendono sulle colline che circondano il paese coprendo un totale di circa 400 ettari. La sua vasta produzione si concentra sul vino principe della zona, il Morellino di Scansano, che si presenta nelle sue mille sfaccettature, molteplice è il terroir della Maremma Toscana dove viene generato: di produzione dell’azienda vini come il Sicomoro, passando per il Roggiano Riserva e il Vignabenefizio. Attenta da sempre alla qualità dei propri prodotti, garantita da numerosi certificati, la Cantina ha fatto sua la filosofia di un coinvolgimento diretto di tutti i Soci, con il comune obiettivo di una qualità del prodotto senza alcun compromesso. Due le linee prodotte dai Vignaioli del Morellino: la Linea Vignaioli del Morellino di Scansano, destinata alla ristorazione e alle enoteche, con una selezione di etichette di grande tipicità, provenienti da vigneti capaci di cogliere il meglio da questo splendido territorio e la Linea Cantina del Morellino di Scansano, destinata alla grande distribuzione, attraverso una scelta di vini che riescono a sposare l’ottima qualità a prezzi vantaggiosi, adatti alla tavola di tutti i giorni.

Immersed between the Ombrone and the Albegna valleys, in a site that is rich in archaeological remains of Roman and Etruscan times, you can find, in the province of Grosseto, the little city of Scansano, which is actually very well-known because of the geographical origins of one of the emblems of Tuscan wine tradition, the Morellino wine: an excellent red wine of at least 85% Sangiovese of a little hot and impressive length, ripe cherry notes and a rich scent of Mediterranean flora and earth. In this territory lays, like a rare pearl in this world, the Cantina Cooperativa Vignaioli del Morellino di Scansano, which gathers independent vineyards and wine producers, and which was founded in 1972. It actually counts 152 members today, whose properties spread on the hills around this city, covering a surface of 400 hectares in total. For the majority, its production is concentrated on the most famous wine of the territory, the Morellino di Scansano, in many different varieties in the versatile production territory of the Maremma Toscana. The Company produces also wines like the Sicomoro selection, as well as the Roggiano Riserva and the Vignabenefizio. Two are the production lines by the Vignaioli del Morellino: the Linea Vignaioli del Morellino di Scansano, destined to restaurants and wine bars, which offers a selection of typical wines from these vineyards, cultivated to make the best from this wonderful territory, and the Linea Cantina del Morellino di Scansano, destined to the great distribution, in a wide choice of wines which offer the highest quality at very good prices, perfect to drink with your daily meals.

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Vertical wine tasting degustazione a cura della commisione di assaggio AIS Toscana

Morellino di ScanSano doc 2000 SicoMoro Granato di discreta trasparenza. Naso inizialmente chiuso, si apre poi su note erbacee di sottobosco, speziate, animali,cuoio e amarena sotto spirito. Assaggio vigoroso che incarna la freschezza del vitigno, leggermente sapido, accompagnano tannini svolti di indubbio spessore, corpo definito e nota alcolica di rilievo sul finale ancorchè persistente. Garnet red and of a good transparency. This wine’s nose is closed at the beginning, and then it opens revealing some earth and undergrowth notes, as well as spicy, animal, leather, spirited black cherry notes. A wine with a vigorous tasting note derived from the grapes’ freshness, also a flavorous wine with a clearly strong tannin level and full bodied; it ends with persistent alcohol notes.

Morellino di ScanSano doc 2001 SicoMoro Veste granata accesa, vivace. Profumi di netta evoluzione articolati su toni animali, cuoio,liquirizia,tabacco da pipa. Evidente richiamo di olive appena frante. Bocca costante, equilibrata su note sapide e fresche con trama tannica ben integrata. Finale piacevolmente minerale. A bright, lively red garnet colour. A wine with an evolved bouquet with animal, leather, liquorice, pipe tobacco notes. Clear is the remind to pressed

olives. The flavour is balanced in tasty and fresh notes, with well inserted tannin content. It ends with a pleasant mineral note.

Morellino di ScanSano doc 2003 SicoMoro Colore pieno con viraggi granati, trasparenti. Naso avvolgente su toni speziati carezzevoli, liquirizia,cuoio,tabacco scuro,pepe nero e fuliggine. Termina con richiami fruttati di piccole bacche rosse macerate. Assaggio decisamente fresco pieno di sapore con ritorni fruttati piacevoli e tannini decisi di ottima fattura. Termina pulito e persistente. A full coloured wine, with red carnet and transparent scents. Deep nose with caressing and spicy notes, as well as liquorice, leather, dark tobacco, black pepper and ash notes. It ends with the flavoured notes of pressed red berries. The flavour is fresh and fully tasty with a pleasant aroma of fruits and a high quality tannin content. It ends with a clean and persisting taste.

Morellino di ScanSano doc 2004 SicoMoro Manto granato trasparente e vivace. Ventaglio olfattivo variegato e complesso. Emergono decisi richiami di cioccolato, toni fumè,sottobosco e frutti rossi sottospirito ed in confettura. Bocca

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generosa e ricca di frutto. Ottimo equilibrio tra le sue componenti principali . Trama tannica di notevole spessore che accompagna un finale sostenuto e persistente. A lively and transparent garnet red wine. With varied and complex olfactory properties. Deep chocolate scent, smoke, forest and preserved and spirited red fruits notes. Full and fruit tasty flavour. Perfect balance between its main ingredients. Enough strong its content in tannins, recognizable in this wine’s final full and persisting taste.

Morellino di ScanSano doc 2005 SicoMoro Rubino continuo luminoso e trasparente. Olfatto che si apre lentamente su sensazioni fruttate di amarena e nitidi sentori di giaggiolo, rabarbaro,liquirizia,cannella e cioccolato bianco. Gusto ricco, pieno con ritorni fruttati molto evidenti che delineano le componenti fresche e sapide. Il tannino disegna un corpo deciso e sono ben integrati . Il finale regala una piacevole sensazione fruttata che continua elegante e persistente . A brilliant ruby red and transparent wine. With olfactory properties that slowly introduce a fruity scent of black cherries and deep reminds of iris, rhubarb, liquorice, cinnamon and white chocolate. The taste is rich, full of fruity notes that characterizes the wine’s fresh and tasty properties. The wine


Vertical wine tasting

has a strong and well-balanced tannin content. It ends with a pleasant and elegant fruity and persisting taste.

Morellino di ScanSano doc 2006 SicoMoro Gioiosamente rubino,continuo e trasparente. Olfatto che regala sensazioni fruttate dolci, piacevoli,ciliegia e susina rossa in confettura,spezie in divenire cannella,tabacco biondo e leggero balsamico. Impatto di sobria avvolgenza ricamato su ritorni fruttati sapidi e feschi, tannini sfilati di ottimo spessore regalano un corpo sostenuto ed un finale persistente. A lively ruby red wine, full-bodied and transparent. With olfactory properties that result in a sweet, pleasant and fruity scent of red preserved plums first and then in the spicy scent of cinnamon, blonde tobacco with some light balsamic notes. The full and attractive flavour with a tasty and fresh aroma, together with a finely balanced tannin structure result in the body’s fullness as well as in the final persisting taste.

Morellino di ScanSano docG 2007 SicoMoro Rubino acceso trasparente. Spettro olfattivo ben delineato intenso ed avvolgente. Esprime note fruttate e speziate con riconoscimenti di ciliegia,

amarena, confetto, nota balsamica, cannella e cioccolato. Assaggio intrigante generoso di frutto fragrante, pregevole l’equilibrio fresco sapido dove emerge una nota alcolica importante e tannino imponente. Il corpo è sostenuto con finale persistente che ripropone toni fruttati. A bright, transparent, ruby red wine. The well defined olfactory spectrum is intense and attractive. Fruity and spicy notes of cherries, black cherries, sugared almonds, something balsamic, cinnamon and chocolate. An intriguing and generous taste of juicy fruits, with a precious balance in freshness and tastiness, characterized by a strong alcoholic note with pleasant tannin. The body is full, with a persisting fruity aftertaste.

Morellino di ScanSano doc riServa 2008 SicoMoro Mantello rubino pieno, di ottima trasparenza e luminosità. Emergono immediate le sensazioni fruttate fragranti e dolci , ciliegia,lampone, floreale di violetta, spezie di sottofondo che ne arricchiscono il corredo olfattivo,cannella,cioccolato. Assaggio avvolgente ben fruttato e sapido,trama tannica importante che non sovrasta il gusto e rende piacevole il gusto. Chiude pulito su richiami fruttati molto netti. A deep ruby red wine, transparent and bright.

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Immediate the perception of the juicy and sweet notes of cherries, raspberries, flowers like violets, forest spices that enrich this wine’s olfactory properties, cinnamon, chocolate. Deep fruity and tasty flavor with a tannin content that doesn’t dominate anyway and is pleasant to taste. It ends clean, with fruity and delineated notes.

Morellino di ScanSano doc riServa 2009 Rubino continuo trasparente con viraggi purpurei molto luminosi. Ventaglio olfattivo fragrante di fiori e frutti. Emergono nette le note di amarena e lampone , violetta e rosa con toni fumè e gelèe di frutta. Bocca piena,ricca,austera che promette bene. La vena sapida delinea un corpo importante con tannini pregevoli. Deep ruby red, transparent, with very bright purple reflections. This wine’s juicy olfactory properties reveal a scent of flowers and fruits. Black cherries and raspberries, flowers like violets and roses, smoke and fruit jellies on the nose. A full, rich and deep mouth feel that grants for this wine’s tastiness. A tasty aftertaste reveals the wine’s full body with precious tannins.


enologo di Marzia Morganti Tempestini

Un enologo con lode

Lorenzo Landi, una vita di studi per arrivare all’eccellenza in enologia A life of study dedicated to winemaking excellence Un enologo con lode: così si può definire Lorenzo Landi, classe 1964, conosciuto e stimato sia in Italia sia all’estero, che ha costruito la sua brillante carriera sui libri universitari prima che sul campo, con una laurea in Scienze Agrarie a Pisa, seguita da un master in Enologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore a Piacenza e da un diploma universitario in Viticoltura ed Enologia, tutti e tre conseguiti con il massimo dei voti con lode. La “sete” di conoscenza lo porta poi negli anni successivi in Francia, in Borgogna, dove partecipa a due stages nella regione della Cote d’Or - da “Domaine Leflaive”, a Puligny-Montrachet e specializzata nella produzione di grandi vini bianchi, e da “Domaine Tollot-Beuault” a Chorey-lesBeaune, che produce prevalentemente vini rossi – e a un programma di formazione continua presso la Facoltà di Enologia dell’Università di Bordeaux, al seguito di Denis Dubourdieu - professore di enologia di fama mondiale. Quali sono le regole per la buona riuscita del suo lavoro, che si è svolto e continua a svolgersi ancora oggi a fianco di numerosi produttori di varie zone d’Italia e quindi su vitigni anche molto diversi tra loro? Il mio ruolo di agronomo-enologo non è quello di imporre la mia visione personale, ma costruire insieme ai produttori una idea imprenditoriale sulla quale investire insieme. Per enfatizzare le potenzialità dei diversi territori italiani riuscendo a fare della diversità il ‘nuovo valore’ racchiuso in bottiglia è tuttavia importante rispettare alcune “regole” ovvero mirare alla valorizzazione dell’originalità attraverso l’adozione di vitigni tardivi (e preferibilmente autoctoni) per la zona nella quale sono coltivati, la raccolta in condizioni di maturazione ottimale, l’utilizzo di tecniche enologiche che consentano la massima espressione dell’originalità territoriale.

The enologist with honor: this is Lorenzo Landi, born in 1964, well-known and appreciated in Italy and abroad. He built his career on the University books before gaining a practical experience on the field. He graduated from Pise Agriculture University and he continued with a Master in Enology from Università del Sacro Cuore in Piacenza and a degree in Viticulture and Enology from Pise University. The three of them were earned cum laude. His thirst for knowledge brings him to France and more precisely in Bourgogne where he stages in the Coté d’Or region, first in the “Domaine Leflaive” located in Puligny-Montrachet and specialized in the production of white wines, and secondly in the “Domaine Tollot-Beuault” located in Chorey-les-Beaune that mostly produces red wines. He also follows a training program in the Bordeaux University for Enology lead by Denis Dubourdieu - an enology professor known all over the world. The program is based on the production of late harvested wines,white wine making, red wine making, wine finishing, grape pathology and growing and production balance. What are the rules to succeed in your job? You are collaborating with different wineries in various parts of Italy and therefore you work with grapes that are very different one from the other. First of all I would like to explain that my role of agronomist and enologist is not to impose my personal view but to build the company program together with the wine producer. It’s important to invest on the differences of the various Italian territories. This is the added value we put in the bottle.

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enologo

Lei è un fermo sostenitore della valorizzazione dell’originalità del territorio nel prodotto per renderlo localizzabile e riconoscibile da parte del consumatore. Cosa intende? La diversificazione dei vini, a seconda della loro origine, costituisce l’essenza del vino stesso ed il motivo principe dell’esistenza di tanti appassionati in questo settore. Ogni territorio ha le sue caratteristiche che trasferisce al vino. Nessun altro prodotto ha questa caratteristica e nessun’altra pianta come la vite ha la capacità di trasferire nel proprio frutto l’anima del territorio. Fin dall’inizio della sua carriera è entrato in contatto con vari vitigni e ha avuto la possibilità di creare molti vini. Quali sono ad oggi i suoi preferiti? Non ho particolari preferenze, lavoro in territori e vitigni capaci di dare un’impronta originale. Mi piace però ricordare anche alcuni bianchi come il Verdicchio marchigiano ed il Pecorino abruzzese (o marchigiano anch’esso) che possono arrivare a vertici di longevità ed originalità raramente riscontrabili nei vini bianchi del mondo. Ecco, abbiamo la fortuna di avere in Italia vitigni e territori capaci di produrre vini inimitabili, dobbiamo avere il coraggio di puntare su questi con decisione e senza rincorrere il gusto dominante del momento. Come immagina il vino del futuro? Ho difficoltà a fare previsioni ma coltivo una speranza: che le mode che hanno contrassegnato, in forme mutevoli, gli ultimi due decenni condannando il vino ad una barbara omologazione lascino spazio ad un’analisi più meditata che possa portare alla valorizzazione delle differenze, vero elemento vincente del nostro prodotto.

We need to respect some rules that is to give value to the Italian peculiarities by investing in late harvested grapes. The harvest must be carried out at a perfect ripening stage. You are a convinced supporter of the peculiarity of the territory that must be recognizable in the product. What do you mean by this? It’s important to diversify the wines according to their origins. This is what the wine lovers are looking for. Each territory has its own characteristics. No other product and no other plant has the same characteristic such as the grape that can transfer the soul of a territory through its fruit. Since the beginning of your career you have been working with different grapes and you created many wines. Which are the ones you prefer? I do not have any particular preference. However I would like to name some whites such as the Verdicchio from the Marche region and the Pecorino from Abruzzi that can reach the maximum longevity like not many other white wines in the world. In Italy we can boast many grapes that can produce inimitable wines. We must have the courage to invest on them without following the trend of the moment. What do you envisage in the future of the wine? I cannot make forecast but I have a dream: I hope that the trends that were popular in the last twenty years, that brought the wine panorama to a barbarian uniformity, are over. We need to stress on the differences that are the real winning element of the Italian product.

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The wine consumption all over the world has reached 245.2 million of hectolitres in 2012, with the highest result in the United States (29 million) and the very good results of China (+9%)


focus text Matteo Grazzini

Verso nuovi e ricchi mercati

Cresce il consumo mondiale del vino. Scopriamo come si sta muovendo il Belpaese World consumption of wine has increased. Let’s see where Italy stands Vinitaly is the name given to an Italian wine festival, and it just make people understand the important of thinking at an Italian product of excellent quality like Italian wine in an international contest: the “y”is not just the final letter of the Italian country in English, but it is also –and maybe more than other things- a gate to other countries or markets that seem to be destined to lead the wine and food industry in Italy. Since the Italian wine is loved by people, and it is well-known and requested for the most prestigious locations and events, it is also one of the most counterfeited products, and this is something that –however unluckily- tell us about how much value this kind of “Made-in-Italy” has outside the Italian country. And it even seems, as is happening for other Italian products as well, that wine is losing ever more ground in Italy: the latest studies reveal that wine consumption is being pushed down in the Italian country, while getting ever more famous in every other country in the world. Therefore, it is clear that Vinitaly wants to focus on this subject, presenting observations and thoughts that have to be discussed while thinking about the next future: what is the nation, what is the continent that can contribute most in bringing wine consumption (and so the sales volume) in line again with the Italian tradition in this sector? In the meanwhile, let’s have a look to Italy, where the latent economic crisis is affecting consumption in every sector possible, from the clothing industry to that of food and wine: from 2008 (also the year, see, the economic crisis exploded more violently than ever) to 2012 the wine consumption in Italy, according to the datas from the OIV (the International Organization of Vine and Wine) has fallen to 37,2 liters a head per year, resulting in a reduction of 14% in the last four years. The level of wine consumption at “happy hours” is the most steady, without great variations: it’s wine the protagonist of happy hour cocktails, meaning, just wine or wine based sparkling cocktails. The wine sector, as for the textile industry, high quality fashion clothes, the automobile industry and many others

Vinitaly è una rassegna che già nel nome fa capire quanto sia importante collocare un prodotto italiano d’eccellenza come il vino in un contesto internazionale: la Y non è solo la lettera che caratterizza il nome in inglese del nostro Paese ma è anche e soprattutto una porta verso l’estero, ovvero verso i mercati che sembrano destinati a trainare il settore enologico nostrano. Perché il vino italiano piace, è rinomato, è ricercato sulle tavole più prestigiose ed è anche tra i prodotti più copiati e contraffatti, altro termometro questo, sia pure spiacevole, di quanto questo tipo di made in Italy valga fuori dai confini nazionali. E pare proprio che, come per altri prodotti italiani, anche il vino stia diventando sempre meno profeta in patria: le ultime rilevazioni dicono infatti che il consumo interno stia scemando, a fronte di un ritrovato prestigio in ogni altro angolo del mondo. Ovvio quindi che Vinitaly dedichi un focus su questo tema ed accenda i riflettori su riflessioni e considerazioni da fare in vista del prossimo futuro: quale nazione, quale continente scegliere per far tornare i consumi (e quindi i fatturati) in linea con la tradizione italiana? Intanto uno sguardo al Belpaese, dove la crisi economica ormai latente sta condizionando i consumi in ogni settore, dall’abbigliamento all’enogastronomia: dal 2008 (guarda caso l’anno in cui la crisi è esplosa nella sua fase più cruenta) al 2012 il consumo interno, secondo i dati OIV l’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino, è sceso a 37,2 litri pro capite all’anno, con una riduzione del 14% in quattro anni. Ma la crisi, con il calo di domanda di vino anche nei ristoranti, non è stata l’unico fattore ad incidere, visto che si sono aggiunti come deterrente anche le severe leggi in materia di limiti alcolici consentiti ed i pranzi e le cene più leggeri per ragioni legate alla salute e alla dieta. Anche per questo il consumo più regolare e stabile è quello dell’aperitivo: da solo, in cocktail,

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focus

Alcune immagini dell’ultima edizione di Vinitaly The latest Vinitaly fair

soprattutto con le bollicine, il vino è il protagonista dell’happy hour. Necessario quindi guardare al di là delle Alpi, dell’Adriatico e del Mediterraneo, riempire cargo di casse di vino e spedirle ai quattro angoli del mondo. L’export è un cavallo di battaglia dell’enologia italiana da sempre e adesso c’è solo da perfezionare le strategie e da scoprire nuovi e ricchi mercati. Il vino, come ormai il tessile, la moda di alta qualità, l’automobile e molti altri prodotti non può certo sfuggire al poker del nuovo millennio: Cina, Brasile, India e Russia, con milioni, anzi miliardi, di potenziali clienti. Il consumo mondiale di vino nel 2012 è arrivato a 245,2 milioni di ettolitri, con il record degli Stati Uniti (29 milioni) e l’ottima performance della Cina (+9%). In Cina ad esempio conta ancora di più il nome che la tipologia specifica, mentre i brasiliani amano sperimentare nuove etichette e i russi sono disposti a spendere grosse cifre pur di mettere in tavola il meglio a disposizione. In ogni caso è ancora l’Europa a garantire le grandi quantità: basti pensare che se gli italiani hanno un consumo medio di oltre 37 litri in Cina si arriva a malapena ad un litro, in India addirittura meno, in Brasile non si arriva a due litri mentre i russi raggiungono i dieci litri a testa. Ma in Cina, ad esempio, chi beve vino in realtà lo fa in litraggi ben maggiori della media, spalmata su tutto il miliardo e più di popolazione ma con i consumi concentrati nelle città. Un quadro socio-eco-enologico di non facile lettura che obbliga aziende e consorzi a studiare con attenzione grafici e cartine geografiche per abbinarli a strategie di penetrazione sui mercati per battere i competitor di tutto il mondo, francesi e americani in primis. Un lavoro che può richiedere degli anni ma che va accelerato, per cogliere al meglio il mutamento della scena economica mondiale. E Vinitaly può essere un momento decisivo per definire accordi, strategie e trovare nuovi sbocchi commerciali.

will not escape the new millennium poker team: China, Brazil, India and Russia, with millions, or better, billions of potential customers. The wine consumption all over the world has reached 245.2 million of hectolitres in 2012, with the highest result in the United States (29 million) and the very good results of China (+9%), but numbers do not help enough, because if we want to ask ourselves “where” we just have to think “how”. For example, Chinese people still look more at brands then at specific wines, while the Brazilians love trying new wines, and the Russians are ready to spend a lot of money in order to bring back home the best products possible. In any case, it is still in Europe that we can see the higher numbers as far as wine consumption is concerned: we just have to think that average wine consumption in Italy is more than 37 liters a head, while in China it is less than one liter, in India even less than this, in Brazil nearly two liters and in Russia, given the cold weather and the people’s love for tastiness, about 10 liters a head. But in China, for example, those who drink wine actually drink more than the number of liters seen before, since average wine consumption is calculated considering the billion (or more than a billion) of people who make up the population, but in fact wine is consumed above all in big and modern cities. Since this situation is very difficult to deal with, from a social, economic and wine-related point of view, companies and factory groups and are obliged to carefully look at graphic and geographic charts, in order to make up the best strategies with which they will be able to enter the markets and successfully measure themselves with competitors from all over the world, above all France and the U.S. This is a project that can last years, but that has to be carried on as quickly as possible to make the best of the changes that concern economy at an international level. And Vinitaly can be a very important occasion for the definition of agreements and strategies, and for the discussion about new commercial possibilities.

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wine event text Mila Montagni

Sommelier del futuro Al Borro eletto il miglior Junior 2013 The best Junior 2013 awarded at the Borro wine estate

Per il terzo anno consecutivo è stata la delegazione AIS di Arezzo, guidata da Massimo Rossi e Cristiano Cini, a ospitare uno dei più importanti eventi nazionali promosso dall’Associazione Italiana Sommelier, dedicato alla valorizzazione della professionalità dei giovani studenti degli Istituti Professionali Alberghieri che – per questo motivo – sono giunti in Toscana da tutta Italia: il Concorso Nazionale che ha individuati i Miglior Sommelier Junior 2013. Un riconoscimento prezioso anche per l’AIS aretina, che vede così premiata l’attenzione costante ai giovani e alla formazione, Per ottenere l’ambito riconoscimento diverse e articolate le prove, in una giornata che è stata un vero e proprio tour de force per i giovani: test scritto e prove pratiche, pranzo con prova di servizio, prova finale (orale, pratica e pubblica), conclusasi con l’incontro con Salvatore Ferragamo, CEO de Il Borro, e la cena di gala con la proclamazione dei vincitori, nell’Osteria della Tenuta del Borro, che una volta di più ha aperte le porte a questa manifestazione dedicata alla formazione di professionalità fondamentali dell’enogastronomia. E i vincitori della categoria Under sono stati Luca Fusco (“M. Pitoni”, di Pagani, Salerno) primo classificato; seconda classificata Arianna Pellegrini (“G. Perlasca”, di Idro, dalla provincia di Brescia) e terza Carlotta Mollar (“Formont”, di Oux nel Torinese). Nella categoria Over, invece, primo è risultato Gianluca Franceschini (“G. Casini”, di La Spezia), seconda Giulia Giampieri (“G. Varnelli”, di Cingoli, nella provincia di Macerata) e terza Michela Morgera (“G. Falcone”, di Gallarate, nel Varesotto). Con loro e i loro insegnanti erano giunti anche Lorita Angelillo, Cinzia Baliello, Clarissa De Grazia, Stefano Fumagalli, Rossella Rinaldi, Niccolò Sterbini, Enza Valente, Rosa Ardizio, Giuseppe Fimiani e Sara Mininni, che potranno presentarsi il prossimo anno e tentare di cogliere l’alloro della vittoria.

For the third year in a row, Arezzo’s AIS delegation, presided over by Massimo Rossi and Cristiano Cini, hosted one of the most important national events promoted by the Italian Sommelier Association, devoted to the enhancement of the professional competence of the students attending hotel-management schools and coming from all over Italy to take part in the National Competition for the Best Junior Sommelier 2013. An important recognition also for Arezzo’s AIS, which has always been committed to young people’s education. The participants had to pass several tests, both written and practical exams: lunch with service test and final examination (oral, practical and public). The tour de force ended with Salvatore Ferragamo, CEO of Il Borro, meeting the contestants and the gala dinner with prize-giving ceremony at the Osteria restaurant of the Borro wine estate, which once again opened its doors to an event devoted to training and skill development in the wine-andfood field. The winners in the Under category were: Luca Fusco (“M. Pitoni”, from Pagani, Salerno) who came first; Arianna Pellegrini (“G. Perlasca”, di Idro, from Brescia) who came second and Carlotta Mollar (“Formont”, from Oux near Turin) who came third. In the Over category, first came Gianluca Franceschini (“G. Casini”, from La Spezia), second Giulia Giampieri (“G. Varnelli”, from Cingoli, near Macerata) and third Michela Morgera (“G. Falcone”, from Gallarate, near Varese). They were accompanied by their teachers and other studentsLorita Angelillo, Cinzia Baliello, Clarissa De Grazia, Stefano Fumagalli, Rossella Rinaldi, Niccolò Sterbini, Enza Valente, Rosa Ardizio, Giuseppe Fimiani and Sara Mininni- who will be able to take part in next year’s competition and try to win.

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One of the most important national events promoted by AIS: the National Competition for the best Junior Sommelier 2013, held at Il Borro estate. Above Salvatore Ferragamo and Antonello Maietta

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in week endzia lido di vene

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cover story Matteo Garrone Fashion F/w 2012-13: Glam choise interviews renzo arbore | Mark zuckerberG peppe Servillo art valerio di doMenico | Maurizio GaliMberti tracce dell’iSola | Mare noStruM itineraries inacceSSible beacheS | the hidden aMalfi coaSt

2 Florens 201

cover story Stefano accorSi Fashion a/w 2012-13 | black royalty interviews zubin Mehta | andrea bocelli | ennio Morricone art the ‘30S in florence | MiMMo paladino | theatrical SeaSon itineraries tuScany on-air | aperitivo tiMe | wine cellarS

cover story Monica bellucci Fashion F/w 2012-13: Glam choise interviews pierfranceSco favino | andrea battiStoni buena viSta Social club art fabrizio pleSSi | 13th architecture biennale itineraries venetianS palaceS | villaS of brenta | pioMbi priSon

fashion, art, event and lifestyle magazines


delegazioni Apuana

Bere meno,

spinto l’Ais Apuana, in collaborazione con l’Aibes a Bere meglio dar vita al concorso riservato a coppie formate da un sommelier Una fiera dedicata all’ospitalità ed un barman, ovvero l’incontro e alla ristorazione: Tirreno Ct, di due diverse professionalità che si è svolta come ogni anno per creare un cocktail a base di presso Carrarafiere, è stata vino con il fine di abituare il anche l’occasione per presentare consumatore a bevande gustose l’anteprima del vino Candia dei ma più leggere. Il concorso Colli Apuani, in collaborazione prevedeva l’iniziale descrizione con il Consorzio di Tutela, analitica del vino da parte del quest’anno presente con venti sommelier e successivamente aziende. la preparazione del cocktail da Il programma messo a punto parte del barman. Una volta per l’occasione, particolarmente terminata la preparazione il ricco, ha catturato l’attenzione cocktail questo doveva essere di pubblico ed addetti ai lavori. degustato dal sommelier Notevole successo hanno avuto il unendo le abilità sensoriali e di concorso “Wines meet cocktail” comunicazione del sommelier e la degustazione guidata di con la grande maestria del sei campioni di vini “Massa Carrara incontra Arezzo”, tutto all’insegna del motto ‘bere meno per bere meglio e con maggior senso di responsabilità’. Bere meno vuol dire meno rischi durante la guida, bere meglio significa un passo avanti sotto il profilo culturale, imparando a conoscere l’essenza dell’arte e della tradizione della vinificazione, profondamente radicata nella storia e nelle usanze del nostro Paese. Proprio questi principi hanno

barman. La gara, molto impegnativa data la qualità di tutti i partecipanti dimostratisi estremamente preparati, con la proposta di stuzzicanti e originali cocktail per tutte le occasioni, ha visto i seguenti vincitori: Terza classificata la coppia formata dal Sommelier Ais Lino Fialdini e dal Barman Aibes Daniele Leoncini con “Stella by Starlight” a base di Barchetto d’Acqui DOCG; Piazza d’onore per Silvana Rossi (Ais) e Alessandro Pitanti (Aibes) con “Astinenza” creato a partire da un Asti Spumante DOCG. Al primo posto ancora una volta Lino Fialdini, splendido mattatore della giornata, questa volta in coppia con Antonia Lo

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Casto: con il Porto White hanno dato vita all’enigmatico “XX2”.

massa Carrara inContra arezzo Una degustazione guidata di sei campioni per un insolito confronto fra I.G.T. e DOC Toscani, condotta da Giulio Bisaccioni e Lorenzo Chiappini, è stata organizzata con l’obiettivo di raccontare due territori così diversi attraverso i loro vini. Per Arezzo sono stati degustati, tra gli altri: I lastricheti 2011 IGT dell’Azienda agricola La Torre base Sangiovese (85%) e saldo Merlot, La striscia 2011 IGT dell’Azienda Agricola La Striscia Merlot 90% e Sangiovese 10%, Re della Mancia 2006 IGT dell’Azienda Agricola Baldi Gianluca Sangiovese 95%. Per il territorio di Massa Carrara: Belmesseri IGT dell’Azienda Agricola La Serra di Paolo Belmesseri, Merlot e Cabernet IGT Merlot del Podere Conti, Krikko Candia dei Colli Apuani DOC, Rosso dell’Aurora di Francesco di Mosti Pietro con prevalenza Merlot. Giuliano Mazzi


delegazioni Arezzo

Vino & poesia Siamo abituati ad apprezzare i vini in abbinamento ad un cibo oppure ad assaporarli da soli, in meditazione o, meglio, durante una piacevole conversazione. Ma cosa succede quando il vino diventa il protagonista dell’abbinamento con una poesia, soggetto e non oggetto di una degustazione condotta in modo estremamente passionale, dove la comunicazione del vino avviene in modo assolutamente non tecnico, anzi, del tutto irrazionale e le parole risultano dettate dal cuore di chi degusta, per il cuore di chi ascolta? E’ quello che è successo in occasione dell’importante evento organizzato a Villa Severi, in omaggio agli insegnamenti del grandissimo Veronelli, che definiva il vino come “il canto della terra verso il cielo”, a dimostrazione di come il suo amore per il vino fosse diventato poesia allo stato liquido. Due poesie di Neruda, una di Manzoni ed una di

Omero sono state oggetto di abbinamento con uno Champagne, un vino bianco, un rosso e un moscato greco, tutti interpretati in chiave talmente emozionale da aver impedito al pubblico di fare solo da spettatore, trasformandolo nell’attore principale dell’evento.

arezzo terra di Vino di qualità Ha registrato il tutto esaurito la prima edizione del corso di formazione Arezzo Terra di vino di qualità. Argomento delle quattro lezioni, tenutesi presso il polo enogastronomico di Villa Severi di Arezzo, un approfondimento della produzione vinicola del territorio aretino suddivisa per vallate: Valdarno, Valdichiana, Arezzo e Casentino. Il corso si è chiuso con una lezione sulla Strada del Vino Terre di Arezzo ed i grandi progetti portati avanti nel territorio: il progetto sul vinsanto sotto la guida di Tachis, la zonazione viticola condotta dal prof. Scienza e la collaborazione con il CRA - Unità di ricerca

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per la viticoltura che ha sede nel capoluogo aretino. Ciascuna serata ha visto ospiti cinque aziende diverse che hanno illustrato la propria realtà aziendale e messo in degustazione un’etichetta. Il corso è nato dall’idea fondamentale di mettere in contatto gli attori legati al mondo del vino che operano nel territorio: da un lato ci sono le aziende con vini di qualità; dall’altra i sommeliers, gli enotecari e chi, in generale, per passione o per lavoro, gravita attorno all’importante realtà vitivinicola aretina. Il progetto è stato organizzato da Strada del Vino Terre di Arezzo ed AIS Delegazione Arezzo. Massimo Rossi

eCCellenze aretine Una giornata dedicata agli amanti del buon vino e agli operatori del settore enogastronomico, in cui sono stati presentati in libera degustazione i vini delle aziende vinicole aretine che hanno conseguito il prestigioso riconoscimento

delle “Quattro chimere” per l’anno 2012 all’interno del sito www.viniaretini.it. On line dal 2011, il sito offre un’ampia gamma di informazioni sulle etichette prodotte in provincia ed è visitato giornalmente da un cospicuo numero di persone. Curato dalla delegazione AIS di Arezzo in collaborazione con Strada del Vino Terre di Arezzo, l’evento ha ospitato le aziende: Amerighi, Az. Agr. Riccardo Baracchi, Dal Cero Tenuta Montecchiesi, Az. Agr. Fabbriche Palma, Fabrizio Dionisio, Tenuta di Frassineto, Giannoni Fabbri, Il Borro, Fattoria di Gratena, Podere Il Carnasciale, Tenuta La Pineta, Az. Agr. La Torre, Fattoria La Traiana, Paterna Soc. Coop. Agr., Petrolo, Poggio Tondo, Fattoria San Fabiano Conti Borghini De Bacci, Az. Agr. San Luciano, Fattoria Santa Vittoria, Tenuta Sette Ponti, Az. Agr. Villa La Ripa, Az. Agr. Villa Le Vigne, Mannucci Droandi, Fattoria La Striscia, Fattoria di San Leo, Tenuta San Jacopo.

Alessandra Ferrati


delegazioni Elba - Grosseto

elBaleatiCo

nel Cuore di CapalBio

affabile, buona mineralità, retrogusto alla vaniglia e miele con una lunga persistenza. Un’occasione unica per Tinata 2009: ottenuto da scoprire e degustare i vini A Monteverro, azienda Syrah 80% e Grenache 20%. dell’Aleatico: appuntamento nata nel 2003 grazie alla Colore rosso rubino con domenica 14 aprile presso il dinamicità dell’imprenditore riflesso porpora, profumi Centro Culturale De Laugier, tedesco Georg Weber che intensi di spezie, pepe, frutta: nel cuore di Portoferraio. ha creato una cantina ribes e piccole bacche di Una giornata ricca di eventi, stupenda, integrata bosco, sfumature balsamiche. a partire dalla mattina nell’ambiente circostante, Al gusto è fruttato, piacevole con la presentazione del dotata di un’architettura con tannini bilanciati dalla libro L’Aleatico dai mille all’avanguardia, a basso buona acidità e mineralità. E’ profumi, curato dai Professori impatto sul territorio ma persistente con un finale di Scalabrelli e D’Onofrio estremamente funzionale. liquirizia. Terra di Monteverro della Facoltà di Agraria Venticinque ettari vitati, divisi dell’università di Pisa. Seguirà in tante parcelle che tengono 2009: ottenuto da Cabernet Franc 40%, Cabernet un aperitivo con i vini DOC conto delle peculiarità dei Sauvignon 40%, Merlot 15% dell’Elba e, dalle 14 fino vitigni impiantati ma anche e Petit Verdot 5%. Ha un alle 19.30, la degustazione delle diverse caratteristiche colore rosso rubino vivace, di Aleatico DOCG in del terreno. I vitigni sono: profumi intensi con un frutto abbinamento con i dolci cabernet franc, cabernet di mirtillo e mora, nota creati ad hoc dai migliori sauvignon, grenache, erbacea e balsamica. Al palato pasticceri del territorio. merlot, petit verdot, syrah e il tannino si fa sentire ma Numerose le facilitazioni chardonnay. I vini rossi sono senza esagerare, freschezza e create per l’evento, come lo tutti blend, mentre il bianco mineralità accompagnano un sconto per il passaggio senza è un chardonnay in purezza. finale persistente e balsamico. auto alla biglietteria traghetti Cinque i vini degustati dalla Monteverro 2009: un blend Toremar e Moby, (mostrando Delegazione di Grosseto. di Cabernet Sauvignon 45%, la tessera AIS o la locandina) Chardonnay 2009: un colore Cabernet Franc 35%, Merlot e i pacchetti messi a punto giallo paglierino/dorato, 10% e Petit Verdot 10%. per chi decide di approfittare cristallino e splendente. Al L’aspetto visivo è caratterizzato della manifestazione e godersi naso è intenso e complesso, da un colore rosso rubino un fine settimana in questa prevalgono note di vaniglia e splendida location toscana. Per burrose, frutta esotica banana intenso. Nel bicchiere si muove sinuoso, sprigionando informazioni e prenotazioni: e ananas. In bocca è morbido, profumi che impattano info@elbapromotion.it

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sulle mucose nasali, evoluti ed intensi. Frutti di bosco more e mirtillo su tutti, balsamicità, fine speziatura e note di liquirizia chiudono in sfumature di tabacco e cacao. L’assaggio è avvolgente, il tannino è setoso ed elegante, buona vena acida e lunga persistenza, che trova la giusta corrispondenza tra l’analisi olfattiva e quella gustativa. Giuseppe Consiglio

nuoVe loCation Importante appuntamento, nel mese di dicembre 2012, l’inaugurazione della nuova sede provinciale A.I.S. Delegazione di Grosseto presso l’ Hotel Granduca. Elegante struttura alberghiera della città di Grosseto ha ospitato, nel Salone delle Feste, importanti personalità del mondo vitivinicolo della provincia di Grosseto, prestigiosi produttori e i numerosi soci A.I.S. che hanno festeggiato, insieme al Delegato Antonio Stelli, questo importante traguardo per la Delegazione A.I.S. di Grosseto.


delegazioni Firenze

FranCo BernaBei:

la sinergia con Roberto Da Frassini, responsabile tecnico e FilosoFia enologo aziendale. eno-gloCal a Uno straordinario percorso Firenze di narrazione e degustazioni fra le tenute chiantigiane, Recupero e valorizzazione del ilcinesi, poliziane e bolgheresi patrimonio territoriale, perfetta alla scoperta delle convinzioni integrazione delle tecniche “Glocal” di Bernabei, per moderne di coltivazione con la le quali il panorama della tradizione culturale, processi globalizzazione si deve adattare di vinificazione curati in ogni alle realtà locali, uniche nel dettaglio nel continuo rispetto loro genere. E stimolanti delle condizioni ambientali e sono stati i racconti delle delle biodiversità… filosofie sue storiche esperienze, di spesso al centro delle tavole come negli anni si siano viste rotonde di eventi legati al epoche più o meno trendy, vino, terminologie fra le più l’era del “legno” e quella del diffuse ma mai in eccesso vino “marmellatoso”, l’era quando si raccontano stili del Cabernet, del Merlot, del enoici di eccellenza e pensieri Syrah… al di là delle mode che trovano un significato più incisivo e comprensione immediata se a esprimerli sono direttamente i loro protagonisti storici. AIS Firenze, in una serata dedicata a Tenute Folonari, ha dato così spazio alla cultura e l’esperienza pluritrentennale di Franco Bernabei, enologo di chiara fama, veneto di nascita ma di fatto toscano “d’adozione” che negli ultimi anni ha ripreso la collaborazione con Ambrogio e Giovanni Folonari attraverso

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resta inequivocabile che solo attraverso il rispetto della terra, del vigneto, dell’identità e della biodiversità in genere si possa arrivare a risultati eccellenti nel tempo, risultati che nelle nostre terre devono spesso parlare attraverso la struttura, la forza, le potenzialità qualitative del grappolo del Sangiovese, vitigno più rappresentativo che riesce attraverso i suoi tannini e la sua acidità a regalare sensazioni sia di forza che di eleganza. Fondamentale resta però lo studio del territorio, del clima e dei terreni con accurati processi di zonizzazione che possono dare semplici

conferme oppure portare a nuove idee, esperimenti e grandi scoperte sia con i vitigni autoctoni (meglio dire “nostrali”) che con quelli internazionali. In questo senso va interpretato il recupero della storica tenuta di Zano il cui frutto è stato presentato in anteprima (Chianti Classico 11 e “Nino” 10) al numeroso pubblico presente e degustato con buonissime impressioni soprattutto in prospettiva; una serata che ha visto comunque in primo piano i protagonisti di sempre: la personalità del Cabreo “il Borgo” 09, l’avvolgenza dello Chardonnay “la Pietra” 10 e lo stile del Pinot “Black” 08, la forza propositiva del Brunello de “le Due Sorelle” 06 e l’eleganza estrema di Nozzole e Bolgheri “Baia al Vento” 09… un’antologia che ha regalato, attraverso i 14 vini degustati a Firenze, emozioni di grande soddisfazione dove la goccia del gusto più persistente è stata probabilmente quella del memorabile “Pareto” 2009, classe e carattere di un Cabernet chiantigiano dal fascino e gusto inesauribili. Paolo Bini


delegazioni Livorno - Val d’Elsa

rosso di sera Tra i tanti prodotti della zona di Livorno, pesce e vino rosso raggiungono livelli di eccellenza. Il mare pescoso della costa, i rinomati chef che operano nella ristorazione locale, per non parlare delle aziende vitivinicole famose soprattutto per i vini rossi. La manifestazione ‘Rosso di sera’ è nata da questo binomio, in collaborazione con la Provincia di Livorno, con il Consorzio ‘Della Strada del Vino e dell’Olio Costa degli Etruschi’ ed il patrocinio della Camera di Commercio di Livorno. 14 ristoranti di Livorno e Castiglioncello abbinati a 14 cantine del territorio propongono serate a tema. Menu rigorosamente a base di pesce abbinati a vini rossi, ogni serata avrà diversi protagonisti tra cui i vari produttori vinicoli e i sommelier Ais. Le serate, iniziate lo scorso 20 marzo, termineranno giovedì 9 maggio. Ecco un piccolo vademecum degli imperdibili: venerdì 12 aprile Azienda Michele Satta con il ristorante Nonna Isola, domenica 14 Azienda

Podere Sapaio con Ristorante Oscar, martedì 16 Azienda La Bulichella con ristorante Lo Scolapasta, giovedì 18 Azienda La Cipriana Ristorante Vizi e Virtù, sabato 20 Azienda Arrighi con ristorante L’Aragosta, mercoledì 24 l’Azienda Tringali con ristorante Yacht Club Livorno, venerdì 26 Azienda Poggio al Tesoro con ristorante La Lupa, martedì 30 l’Azienda Podere Sant’Agnese con ristorante La Vela (presso l’Hotel Rex), giovedì 9 maggio l’Azienda Agrilandia con ristorante Casale del Mare. Paola Rastelli

ricco di argille plioceniche la cui formazione risale a milioni di anni fa quando la zona era completamente ricoperta da una palude costiera e sulla quale si sono depositati strati argillosi con infiltrazioni saline, coperte nel tempo da spessi depositi di ghiaia, sabbie, argille e rocce derivanti dall’erosione delle montagne. Gli eventi sismici delle epoche successive hanno riportato alla luce le argille plioceniche, circoscritte unicamente a quel lembo di terra. Sono ricche di minerali e assorbono acqua in misura uguale al loro peso mantenendo un’umidità ottimale nel terreno. Il clima mediterraneo e la vicinanza del mare mitigano le temperature anche durante l’estate. La specificità del suolo e il microclima creano sinergie tali da elevare questa piccola area a uno dei migliori cru che il territorio Italiano possa vantare regalando al merlot un ”habitat” che suggella un trionfo da vero protagonista. Le argille plioceniche conferiscono potenza, concentrazione, apporto tannico e profumi intensi. Il vigneto si divide in tre aree ben distinte determinate dalla peculiarità del

protagonista il masseto La Delegazione della Valdelsa ha avviato da tempo un progetto di approfondimento dei territori vitivinicoli toscani. Durante una di queste visite l’attenzione si è concentrata sul Masseto, tra i migliori chateaux del mondo. Un legame stretto lo unisce alle colline di Bolgheri, un piccolo cru di sette ettari dalle caratteristiche uniche situato a 120 metri s.l.m. vicino alle coste del Tirreno. Un suolo

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suolo. La parte superiore della collina presenta terreni sabbiosi, sassosi, argillosi e non molto profondi, i vini nascono più “lineari”. Nella parte centrale la concentrazione di argilla è più elevata, ciò conferisce una maggiore struttura tannica. La parte più bassa evidenzia una composizione argillo-sabbiosa che conferisce ai vini una struttura inferiore, ma permette di mitigare la ruvidezza degli altri tannini. La vendemmia è eseguita in fasi diverse in relazione al grado di maturazione delle uve di ogni singolo appezzamento. La cura del vigneto, la vendemmia e tutte le fasi di vinificazione sono seguite con attenzione giorno dopo giorno e, come ci ricordano l’enologo Axel Heinz e l’agronomo Leonardo Raspini, nonostante l’ausilio della scienza, oggi come ieri è solo la sensibilità dell’uomo che opera le scelte più importanti in tutti i processi. E’ il valore aggiunto che illumina un grande vino di personalità unica. Fiorella Chimenti


delegazioni Siena

nuoVe destinazioni

ad affiancare il Montevetrano. Lasciata Silvia Imparato, il viaggio continua in Costiera, Muovere verso sud e trovare precisamente a Furore, da Marisa il Vesuvio imbiancato è uno Cuomo. Vigne a 500 metri di spettacolo del tutto inconsueto, altezza che scendono a picco ma la natura lo sappiamo è sul mare, per lo più a pergola: irrequieta e ballerina. Monti spesso piantate su piede franco imbiancati e temperature basse orizzontalmente nei muretti hanno caratterizzato la visita a secco protendendosi verso didattica della Delegazione il mare sottostante. E’ una Ais Siena nelle aziende di viticoltura eroica, il suolo è Montevetrano, Marisa Cuomo costituito da rocce dolomitiche e Luigi Reale. Tre aziende all’apparenza simili, ma con tante calcaree, stesse rocce in cui è stata scavata a mano la cantina differenze l’una dall’altra e in comune una sola parola: qualità. di invecchiamento, che mantiene Silvia Imparato a Montevetrano in maniera naturale temperatura ha iniziato per gioco e negli anni ed umidità ottimale. L’azienda ha capito cosa vuol dire produrre vede coinvolta tutta la famiglia a partire da Marisa Cuomo vino di qualità, dando vita al in cantina, il marito Andre Montevetrano, un vino rosso IGT Colli di Salerno, composto Ferraioli, gran divulgatore della filosofia dell’azienda e dai loro di Cabernet Sauvignon 60%, Merlot 30% e Aglianico Taurasi due figli. I vini sono quelli classici della DOC Furore 10%. Di forte persistenza Bianco e Furore Rosso, cui si e complessità, eccellente affiancano i due prodotti clou espressione del territorio dell’azienda: il Fiorduva, e il in cui nasce. Una persona appassionata Silvia che ha messo Furore Rosso Riserva. Lasciato Furore, scendiamo di nuovo il taglio bordolese in una terra verso il mare per poi risalire particolare, che assaggia vini di ogni dove per capire e migliorare, ancora nell’interno, a Tramonti che sorride guardando al passato dove troviamo il vino e la cucina e soddisfatta per quello che di Luigi Reale. Le sue vigne sono riserva il futuro a Montevetrano, pergolati di uva coltivati a piede con un nuovo vino in uscita franco e piantati quasi un secolo

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fa con il sistema tradizionale a raggiera atipica. I vigneti si trovano a sette chilometri dal mare che, con la brezza giornaliera incanalata nelle gole e nelle balze di Tramonti, dona integrità e ricchezza alle uve. Il terreno di origine vulcanica permette da sempre una viticoltura a piede franco, dove le antiche vigne dai tronchi giganti dell’azienda Reale formano vere e proprie sculture naturali. Tra i vari autoctoni Tramonti è la culla di un clone antico di aglianico: il Tintore, dal colore impenetrabile, rustico e potente con grande potenzialità di invecchiamento che da origine al Borgo di Gete, un vino fatto e selezionato con le migliori uve del vitigno.

Volti,

degustazioni, eVenti La scorsa estate ha portato nella delegazione Ais di Siena una bella ventata di freschezza con il nuovo delegato Marcello Vagini che, da sempre appassionato alla cucina, al vino e agli abbinamenti enogastronomici, con determinazione si è impegnato fin da subito

nell’improntare un programma didattico senza precedenti. Nuovo delegato, nuova sede ma soprattutto nuove e inconsuete degustazioni, alcune dai nomi bizzarri e fantasiosi, come ‘My Name’S Tannino’ dove da nord a sud, venivano assaggiati quei vini “tosti” per il palato e messi sotto osservazione, attraverso colore, profumi e sapori. Così come la degustazione ‘I vini forgiati dal fuoco’, un percorso didattico sui vini bianchi che nascono in territori vulcanici, o la degustazione della Tenuta San Leonardo, alla quale ha partecipato direttamente il marchese Guerrieri Gonzaga dando quella forma di saggezza e una capacità culturale e comunicativa sui suoi vini da lasciare tutti a bocca aperta. Ma la delegazione senese ha puntato anche sulla beneficenza, organizzando una serata dedicata al vino insieme alla famiglia Zonin, e con il ricavato sono stati aiutati dei bambini bisognosi. Tra i prossimi eventi, la degustazione sui vari tipi di malvasie e la visita all’Azienda Ampeleia a fine aprile. Stefania Pianigiani


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