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VINI ESPERIENZIALI

Violante Gardini in azienda è responsabile commerciale per i vini prodo i nelle due cantine di famiglia, il Casato Prime Donne a Montalcino e la Fa oria del Colle nel cuore dell’Orcia DOC.

Il vino a cui è più legata?

Il Brunello Proge o Prime Donne, primo rosso a grande invecchiamento pensato al femminile. E il Cenerentola Orcia DOC che conquista sia oggi che dopo molto anni per la sua longevità.

Il terroir sta tornando al centro della vitivinicoltura. Come intravede l’evoluzione di questo conce o?

Il conce o di sostenibilità ci legherà sempre di più all’identità di una particolare zona che diventa sempre più unica me endo la natura al centro di tu o. Oggi più che mai è l’agronomo il braccio destro del produ ore perché solo ascoltando la natura da vicino si può produrre un vino diverso dagli altri.

Il vino del futuro?

Sarà un vino piacevole, con note di freschezza accentuate, ma anche un vino identitario dove il consumatore riesce ad immedesimarsi. Il vino del futuro deve far vivere un’esperienza che si ricorderà come nel momento in cui si è bevuto.

Nuovi mestieri del vino tra la riscoperta di pratiche del passato e innovazione?

È fondamentale essere al passo con i tempi e tenersi aggiornati sia dal punto di vista produ ivo che comunicativo. L’innovazione digitale deve essere usata per migliorarsi quindi prevenire le mala ie in vigna, archiviare i dati, organizzare al meglio la cantina in produzione e nelle fasi di stoccaggio, oltre che nella promozione.

Violante Gardini is the commercial manager for the wines produced in the two-family wineries: Casato Prime Donne in Montalcino and Fa oria del Colle in the heart of the Orcia DOC territory.

What wine you fondest of?

The Brunello di Montalcino Proge o Prime Donne, the first long-ageing red wine designed entirely for women, and the Cinderella Orcia DOC, a delicious wine that keeps thanks to its longevity. The terroir is becoming again an important factor in the wine-making industry. How do you think it will evolve?

The sustainability will create a stronger connection between us and the identity of an area, which will become more and more unique by pu ing nature at the centre of everything. Today the agronomist is the producer’s best friend, as only by following nature’s rhythms, we can produce a wine that stands out against the others. What is the wine of the future?

It will be a wine with a precise identity that lets consumers associate themselves with it. The wine of the future must offer an experience that will always make you remember the first time you drank it.

Are there new professions relating to wine which combine past practices and innovation?

It is important to change with the times and keep yourself always up to date, both from a productive and communicative point of view. Digital innovation must be used to improve our efficiency. It helps to prevent diseases in the vineyard, store data, arrange the cellar during production and in the storage phases, as well as promotion.

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