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IL FUTURO NEL TERROIR

A Tenuta San Guido si occupa di relazioni esterne. Priscilla Incisa della Rocche a viaggia per il mondo portando il nome della sua cantina nelle fiere più importanti. Incontra clienti e stampa, per presentare le novità enologiche.

Il vino a cui è più legata?

Forse il Guidalberto, nato nel 2000, che stiamo seguendo più da vicino in questo momento e che ci sta dando enormi soddisfazioni.

Il terroir sta tornando al centro della vitivinicoltura. Come intravede l’evoluzione di questo conce o?

Il terroir è centrale per dare identità ai vini che si producono. A Tenuta San Guido, sposiamo questo conce o da sempre ed è alla base della nostra visione futura. In Italia, Paese eterogeneo dal punto di vista della produzione, puntare sulla tipicità e l’alta qualità è molto importante. Nuovi mestieri del vino tra passato e innovazione?

In azienda, la squadra che segue la produzione si a iene ancora oggi al protocollo trasmessoci dai nostri predecessori, nonno Mario Incisa, papà Nicolò e l’enologo storico, Giacomo Tachis. Sempre con un occhio verso l’innovazione. Di diverso, oggi, c’è il modo di comunicare: cambiano modalità e canali ma il messaggio è immutato; il digitale ci consente di raggiungere un pubblico più ampio e variegato.

Il vino del futuro?

Un prodo o sempre più legato al proprio territorio di produzione, con un’identità e tipicità ben precise. E sempre di più, concepito seguendo pratiche e filosofie che tutelino l’ambiente di produzione, la Natura e i consumatori.

At Tenuta San Guido she takes care of public relations. Priscilla Incisa della Rocche a travels the world, taking the name of her winery to major trade shows and regularly meeting customers and press to present its new products.

What wine you fondest of?

Maybe the Guidalberto, launched in 2000, which we’re currently focusing on and which is enormously successful.

Terroir is returning to the heart of winemaking. How do you see the concept evolving?

Terroir is an essential aspect that gives our wines their identity. At Tenuta San Guido we have always prioritised it, and it’s the basis of our vision for the future. In Italy, a highly heterogeneous country in terms of production, it’s really important to aim for typicality.

How is the wine business changing?

In our winery, the production team still follows the guidelines passed on by our predecessors: my grandfather Mario Incisa, my dad Nicolò and our longstanding oenologist Giacomo Tachis. And always with an eye on innovation.

What’s different these days is the way we communicate: the methods and channels are new but the message remains unchanged; internet allows us to reach a wider, more varied audience.

Wine in the future?

A product that’s increasingly linked to the place it’s made, with a specific identity and typicality. And, more and more, made using techniques and approaches that respect the land, nature and consumers.

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