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tEnUta di artimino
UN CARMIGNANO DOCG
Poggilarca 2018, il vino di punta di Tenuta di Artimino Poggilarca 2018, the flagship wine of Tenuta di Artimino
Scendendo dalla medicea Villa di Artimino verso la frazione di Poggio alla Malva, una serie di curve, velate dalla vegetazione, conducono al dischiudersi alla vista dell’antico Podere Poggilarca, posto sulla sommità di una collina dolcemente degradante, coperta di vigne. Le uve Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot che danno vita al Carmignano DOCG dell’azienda, provengono in prevalenza da questi terreni, formati per lo più da arenarie nelle zone altimetricamente più elevate e da rocce calcaree e calcaree marnose scendendo e avvicinandosi geograficamente all’ansa del fiume Arno. La fermentazione avviene in vasche di acciaio per 18/20 giorni, con follatura giornaliera e deléstage. Segue quindi una maturazione di 18 mesi in botti di Slavonia per metà della massa e in barrique di secondo passaggio per l’altra metà. Un affinamento in bottiglia di 4 mesi minimo precede la messa in commercio.
Coming down from the Medici Villa di Artimino towards the hamlet of Poggio alla Malva, a series of bends in the road, veiled by vegetation, lead to a view of the ancient Podere Poggilarca, situated on the top of a gently sloping vineyard-covered hill. The Sangiovese, Cabernet Sauvignon and Merlot grapes that give life to the winery’s Carmignano DOCG come mainly from this terrain, formed mostly of sandstone in the higher areas and of limestone and marly limestone rocks as the land slopes down towards the bend in the Arno river. Fermentation takes place in steel tanks for 18/20 days, with daily punching down and deléstage. This is followed by ageing for 18 months in Slavonian oak casks for half of the wine and in second passage barriques for the other half. A minimum 4-month bottle refinement precedes release onto the market.
STORIA E IDENTITÀ
Tenuta di Artimino. Tra operazioni di selezione e conservazione di tradizioni di lunga data Between selection operations and the preservation of long-standing traditions
La linea dei vini più rappresentativi di Tenuta di Artimino è caratterizzata dalla data 1596 ben stampigliata sull’etichetta, a ricordare l’anno in cui Ferdinando I iniziò la realizzazione di questa riserva di caccia. Il Carmignano Riserva DOCG Grumarello 2017, oggi selezione delle migliori uve aziendali, nel progetto di rinnovamento complessivo voluto dalla famiglia Olmo, è destinato a tornare espressione della singola vigna di cui porta il nome, da poco reimpiantata. Vengono presentate in questa occasione le nuove annate del Vin Ruspo Barco Reale di Carmignano DOC 2021 e il Vin Santo di Carmignano DOC Occhio di Pernice 2012. Il primo, un rosato ricco di storia e tradizione, deve il proprio nome alla parola dialettale “ruspare”, azione con cui i contadini sottraevano il liquido rimasto durante il trasporto del mosto presso i tini della fattoria e ne facevano un vino per il proprio fabbisogno quotidiano. Il colore profondo dell’occhio della pernice rossa ispira il nome della particolare varietà di Vin Santo, perla rara nel patrimonio vitivinicolo italiano, caratterizzato da un punto di vista organolettico dal sangiovese congiuntamente alle altre varietà contenute. Le uve appassiscono su cannicci, il mosto poi ottenuto riposerà in piccoli caratelli per almeno quattro anni. The line of the wines that most represent Tenuta di Artimino is distinguished by the date 1596 imprinted on the label to commemorate the year in which Ferdinand I decided to build his hunting lodge here. As part of the Olmo family’s overall renewal project, Carmignano Riserva DOCG Grumarello 2017, today a selection of the estate’s best grapes, is destined to once more become the expression of the recently replanted single vineyard it is named after. Presented on this occasion are the new vintages of Vin Ruspo Barco Reale di Carmignano DOC 2021 and Vin Santo di Carmignano DOC Occhio di Pernice 2012. The former, a rosé rich in history and tradition, owes its name to the peasants’ custom of stealing (ruspare) part of the must during transport to the cellars to make into wine for their daily needs. The intense color of the red partridge’s eye inspired the name of this particular variety of Vin Santo, a rare gem in Italian winemaking heritage, its organoleptic qualities characterized by the Sangiovese combined with the other varieties in the blend. The grapes are dried on a reed trellis, and the must obtained after pressing is stored in small kegs for at least four years.