A.S. 2013/2015
EPILAZIONE E DEPILAZIONE METODICHE PER ELIMINARE I PELI SUPERFLUI
SZABINA SÁGI
Qualifica Professionale per Estetica C.F.P. Gruppo Profilo
INDICE Introduzione………………………………………………………………………..3 1. Un salto nel passato 1.1 Perché la nostra specie ha perso molti dei suoi peli di rivestimento?.....4 1.2 La storia della depilazione e dell’epilazione………………..………………6 2. La pelle – un organo speciale………………………………………………10 2.1 La struttura della pelle……………………..………………………………..11 2.2 Annessi cutanei……………………………………………………………...15 3. Il pelo 3.1 Anatomia del pelo……………………………………………………….......20 3.2 Fasi del ciclo vitale del pelo…………………………………………….…..25 3.3 Irsutismo, Ipertricosi…………………………………………..…………….28 4. Metodi per rimuovere i peli superflui 4.1 Depilazione ed epilazione – differenze…………………………………....29 4.2 Depilazione - Crema depilatoria…………………………..……………….30 4.3 Depilazione – Lama…………………………………………………………31 4.4 Epilazione – Cera……………………………………………………………32 4.5 Epilazione – Filo orientale………………………………………….….…...35 4.6 Epilazione – Apparecchi elettrici…………………………….……………..36 4.7 Epilazione “definitiva” – Elettrocoagulazione, Elettrolisi………..……….37 4.8 Epilazione “definitiva” – Luce pulsata……………….……………….……39 4.9 Epilazione “definitiva” – Laser……………………………………………..42 Sitografia……………………………………..…………………………………...45 2
INTRODUZIONE
Liberarsi dai peli, a lungo e senza soffrire troppo, è il sogno della maggior parte delle donne, e ormai anche alcuni degli uomini sentono il bisogno di rimuovere i peli superflui da alcune parti del corpo. La depilazione è diventata una questione importante nella cura del corpo di ognuna di noi, per avere una pelle liscia e quindi corrispondere anche alle mode attuale. Tuttavia, eliminare i peli non é solo un problema recente, ma esisteva giá nell'antichità. Nei secoli diversi le donne hanno utilizzato la loro creativitá per trovare degli strumenti e sostanze varie, per effettuare una depilazione. Oggi i modi e i prodotti sono tanti ma spesso non è semplice trovare il metodo più adatto, che sia allo stesso tempo rapido, duraturo e poco doloroso.
In questa tesina cercheró di riassumere tutto ció che c’é da sapere sul pelo, la sua struttura, anatomia, e funzionamento, e riassumeró tutti i metodi che esistono per eliminarli temporaneamente o in modo permanente.
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1. UN SALTO NEL PASSATO
1.1 Perché la nostra specie ha perso molti dei suoi peli di rivestimento?
Nel mondo comune abbiamo la tendenza a pensare che il pelo degli animali abbia una necessaria funzione protettiva e di termoregolazione.
Seguendo
questo
ragionamento dovremmo pensare che la coperta pilifera esistente fino alle scimmie e agli ominidi, avrebbe dovuto essere conservata anche nell’attuale livello di evoluzione di homo sapiens sapiens.
Eppure, queste funzioni, così necessarie in tutti i mammiferi, e così antiche, sono quasi completamente scomparse nell’uomo. Perché? Cosa ha determinato la scomparsa quasi totale dei peli? La perdita di una importante funzione dovrebbe essere compensata da un vantaggio. Una prima ipotesi, che deriva dall’idea che i primi uomini fossero nati nella savana africana, suggerisce che perdere i peli per una specie che vive al “caldo” (la nostra specie è nata in Africa), avrebbe potuto portare un vantaggio. In realtà la specie umana ha successivamente migrato verso zone sempre più fredde e non verso zone calde, quindi, ad esempio la termoregolazione non sembra essere l’elemento determinante. 4
Una ipotesi più recente, che deriva dal confronto dell’uomo con le specie di mammiferi che sono poco ricoperti di peli sulla pelle, come
cetacei
ippopotami
ed
elefanti, suggerisce che in realtà i primi uomini possano derivare da scimmie adattate al mezzo acquatico. Infatti i cetacei, delfini orche e balene, così come gli ippopotami e gli elefanti si sono adattati, o prediligono il mezzo acquatico. Un secondo fatto significativo importante è che la maggior parte della superficie è composta di lipidi che sono molecole idrofobe e che fungono bene da elemento di protezione in ambiente acquatico.
Ma forse esistono anche altre spiegazioni. Ad esempio la presenza di peli potrebbe creare un’area in cui i parassiti si nascondono all’ispezione del nostro occhio. L’implicazione funzionale di questo vantaggio immediato (far presto a trovare i possibili parassiti), è che la pelle, esponendosi direttamente all’atmosfera, diviene anche più soggetta a traumi fisici come ferite e lacerazioni. Da qui la necessità che la pelle sia una struttura senza interruzioni di continuità, e la necessità di mantenerla sempre “sana”.
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1.2 La storia della depliazione e dell’epilazione
Circa 25-30 anni fa, non era ancora strana a vedere una donna con peli sotto le ascelle, anzi, era strana se non ce l’aveva. Oggi invece é completamente cambiato, si definisce qualcuno curata se almeno le gambe, le ascelle, e le lingiune sono depilate. Oggi la depilazione é facile, anche a farlo a casa, solo che questi metodi veloci non hanno lungo effetto.
Detto ció peró la depilazione non é iniziato solo 30 anni fa, ma esisteva giá 5000 anni prima della
nascita
di
cristo.
Nell'antichità
la
depilazione veniva praticata con strumenti di fortuna. Le donne creative hanno utilizzato cera, vino, grasso d’asino, e anche sangue di pipistrello e di serpente. Avevano methodi diversi deipendenti dalla cultura, ovviamente Cleopatra aveva una ricetta propria (calce bruciata, trisolfuro, acqua, ed olio di oliva). Le donne dal’est invece hanno utilizzato zucchero, succo di limone, e sebo, mentre quelle arabe hanno usato verme per l’epilazione.
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In Europa prima a Roma hanno iniziato ad eliminare i peli. Hanno usato pinzetta per le sopraciglia, e sanguisuga cotta. Fino alla fine del XV. secolo hanno inventato tante cose per togliere la sopraciglia, la piú famosa é l’impacco di pezzi di guscio d’uovo, aceto, ed escremento di gatto, e un tipo di guanto che funzionava come uno scrub per togliere i peli.
Nel 18° - 20° secolo i cambiamenti culturali, le nuove tendenze della moda e i progressi tecnologici inducono le donne a eliminare i peli da diverse parti del corpo. I vestiti che scoprono le spalle, diventati di moda alla fine del 19° secolo, creano la necessità di eliminare i peli delle ascelle, mentre gli orli che si alzano negli anni ’20 spostano l’attenzione sulle gambe, diventate di primaria
importanza
durante
la
seconda
guerra
mondiale
quando
scarseggiano le calze in nylon.
Le donne ricorrono quindi a calze alternative, usando il trucco e dadi per il brodo
per
creare
l'illusione
di
avere
gambe
perfettamente
lucide.
Negli Stati Uniti le donne creano le prime creme depilatorie casalinghe, utilizzando idrossido di sodio.
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In 1762 il barbiere francese Jean-Jacques Perret sviluppa il rasoio a mano libera e, subito dopo, il primo rasoio di sicurezza, con un dispositivo di protezione integrato per impedire tagli accidentali.
Con il tempo la depilazione si è evoluta fino a raggiungere standard di efficacia e sicurezza elevatissimi. Il famoso Gillette ha creato la prima lametta in 1915, e poi in 1930 anche Remington ne ha creato una elettronica. Le creme epilatore chimiche sono nate negli anni 1940 in America, e in 1970 anche le strisce di cera fredde sono arrivate. In 1986 viene lanciato il primo epilatore.
Negli ultimi anni (2000-2015): le gambe e ascelle lisce sono ormai parte integrante dei rituali di bellezza di ogni donna. Le aziende si sbizzarriscono con nuovi modelli e tecnologie all’avanguardia, per venire incontro sempre di piÚ alle esigenze delle donne moderne: per i rasoi manici ergonomici, cuscinetti protettivi, testine snodabili, ecc; per gli epilatori, sistemi per rimuovere delicatamente i peli alla radice, modelli da utilizzare anche in acqua, tecnologie che consentono di rimuovere peli piccolissimi, ecc.
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E che porta ancora il futuro? Le generazioni future di epilatori assicureranno la massima efficienza indipendentemente dalle condizioni d’uso (pelle asciutta o umida). Le tecnologie prevedranno alta velocità , maggiori benefici per la pelle e fastidio ridotto al minimo. Le continue ricerche porteranno a nuovi progressi tecnologici per la depilazione a umido, aiutando le donne a raggiungere risultati impeccabili.
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2. LA PELLE - UN ORGANO SPECIALE
É l’organo piú esteso, é distensibile, resistente, ed é il rivestimento piú estreno del corpo, lo spessore puó variare da 0,5 mm a 4 mm. Sempre in costante rinnovamento, la pelle è molto più di una semplice protezione. E' l'organo più pesante (3-4 kg) e più esteso del corpo umano (da 1,5 a 2m²). Essendo formata da piú strati di varie tessuti, la pelle é un organo versatile che é in grado a svolgere delle funzioni fondamentali per il nostro organismo (protettiva, sensoriale, respiratoria, secretiva, antimicrobica, antibatterico, antifungo, riproduttiva, termoregolatore).
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2.1 La struttura della pelle
La pelle é suddivisa in 3 strati: l’epidermide, che é lo strato piú esterno formato da tessuto epitaliale, la derma, che é lo strato sotto l’epidermide, formato da tessuto connettivo, e l’ipoderma, che é lo strato piú profondo ed é formato da tessuto adiposo.
L’epidermide ha la funzione di protezione. Si accresce dalle cellule basali verso lo strato corneo, con un processo di cheratinizzazione che ha una durata di 3-4 settimane e che si conclude con la formazione di cheratina (ammassi cornei) a diritto contatto con l’esterno. Le cellule sono a stretto contatto fra di loro.
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É costituita da 4 tipi di cellule: cellule di Merkel (sensoriali), melanociti cellule (difesa),
(protezione), di
Langherhans cheratinociti
(protezione) che producono la proteina cheratina (molle nell’epidermide, e rigida nelle unghie e nei peli). Essendo completamente un tessuto epiteliale non è vascolarizzata, e il suo nutrimento dipende dalla diffusione di metaboliti ed ossigeno dallo strato più superficiale, del derma.
L’epidermide é diviso in 5 strati: Strato corneo: é direttamente contatto con l’esterno. Si conclude la cheratinizzazione, le cellule non contengono piú nuclei, vengono eliminati come lamelle cornee. Strato lucido: é presente solo in sede palmo-plantare. Strato granuloso: transizione tra lo spinoso e il corneo. Sono 1-4 file di cellule. Contiene una sostanza cheratoialina, indispensabile nel processo di cheratinizzazione. Si rompe il nucleo. Strato spinoso (malpighiano): qui ole cellule sono piú piatte (si rompe il citoscheletro). Sono separate tra di loro da sostanza intercellulare. Si portano maturando verso la superficie epidermica.
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Strato basale (germinativo): le cellule sono sulla linea di confine con il derma, si riproducono con il mitosi – ogni cellula periodicamente si divide in due e le cellule neonate sono spinte verso la superficie, e formano lo strato spinoso.
Il derma è lo strato della cute posto sotto l'epidermide, costituito da tessuto connettivo propriamente detto denso, riccamente vascolarizzato e innervato. É il tessuto connettivo propriamente detto. É spesso circa 2-3 mm. É costituito da: fibre di elastina, che assicurano la giusta elasticità alla cute, da fibre di collagene, con funzione di sostegno e resistenza; e dalla sostanza fondamentale che ha funzione cementante.
In quanto ricco di vasi sanguigni e linfatici il derma ha anche funzione di nutrizione. Nel derma passano diversi annessi cutanei, come le ghiandole sudoripare, i follicoli piliferi e le ghiandole sebacee, muscolo erettore del pelo. Sono presenti innervazione. L’epidermide e il derma sono uniti tramite le papille dermiche (cioé i prolungamenti del tessuto connettivo, aumentando la superficie). 13
Il derma é formato di 2 strati: derma superficale, che é costituita dalle papille e dallo strato subpapillare, ed ha una vita metabolica molto attiva per la sua vicinanza
all’epidermide.
Presenta
molte
fibre
e
Derma profonda (profondo), che ha funzione di sostegno.
meno
cellule.
Presenta piú
cellule di quello papillare.
L’ipoderma si trova al di sotto del derma. Lo spessore puó variare da 0,5-2 cm. É composto da tessuto adiposo. L’adipocita é una cellula rotonda, ricco di lipidi, sopratutto trigliceridi. L’ipoderma ha funzioni di isolante termico, riserva energetica, ammortizzatore di traumi. É riccamente innervato e vascolarizzato. La struttura e lo sviluppo dell’ipoderma dipendono dalle zone corporee, dall’etá, dal sesso, dalla nutrizione e da influente ormonali soggettive.
/tessuto adiposo – ipoderma
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2.2 Annessi cutanei
Il pelo Ê uno dei annessi cutanei, che sono strutture aventi intimo legame funzionale e comune origine embriologica con la pelle. Abbiamo cinque annessi cutanei: muscolo erettore del pelo, ghiandole sudoripare, ghiandole sebacea, unghie, e il pelo. Si formano per invaginazione del tessuto epiteliale fino a sconfinare nel derma sottostante, tranne il muscolo erettore del pelo, quale Ê formato da un fascetto di sottili cellule muscolari. Il muscolo erettore del pelo ha funzione sensoriale, ed Ê disposte obliquamente nell’angolo formato dal pelo con la superficie cutanea. La sua contrazione stimolata dal freddo e dalle emozioni, provoca la verticalizzazione del pelo.
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Le ghiandole sudoripare si trovano ovunque sulla pelle, sparse nell’epitelio ma sono particolarmente numerose: sul fronte, sul cuoio capelluto, alle ascelle, al palmo delle mani, e alla pianta dei piedi. Ha varie funzioni; regola la temperatura corporea, e il sudore mescolandosi con il sebo, forma il film idrolipidico (miscela di acqua e grassi). Questo film ha funzioni importantissimi; idrata lo strato corneo, protegge la nostra pelle (diluisce le sostanze nocive), la rende antimicotica, e batteriostatica , cioé partecipa alla difesa antimicrobica. La secrezione delle ghiandole é stimolata dal calore, dall’assunzione
di
determinate sostanze, e da stimoli ormonali e psichici. Le ghiandole sudoripare producono il sudore, che é una soluzione acquosa, limpida, incolore, di pH: 5-7.5. Contiene sodio, cloro, magnesio, potassio, calcio, urea, acido lattico, acido urico, acido piruvico, ammoniaca, acido citrico, aminoacidi, e vitamine idrosolubili. Abbiamo 2 tipi di ghiandole sudoripare: esocrina, quando il tubo si apre sulla superficie della pelle; ed apocrina quando si innesta nel colletto follicolare.
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Le
ghiandole
sebacee
si
trovano affiancata al pelo; hanno un dotto escretore, che si apre nel
follicolo
pilifero.
Sono
presenti su tutta la superficie cutanea, eccetto il palmo e la pianta dei piedi. L’attivitá delle ghiandole sebacee inizia alla pubertá, ed é stimolata degli ormoni androgeni. Il loro secrezione, il sebo é ricca di grassi – 94% (trigliceridi, cere, acidi grassi, squalene). Ha funzioni come la protezione, e nutrizione. Attravarso il canale pilo-sebaceo (spazio presente tra il pelo e la guaina epiteliale esterna) raggiunge la superficie della pelle, e si mescola al sudore, formando il film idrolipidico.
Le unghie rappresentano il dettaglio più importante nell’estetica delle mani, e ne possono condizionare l’aspetto in modo fondamentale, sia in positivo (ungia sana, curata e lucente) sia in negativo (unghia rovinata o con onicofagia). Sono produzioni cornee dell’epidermide poste sulle ultime falangi delle dita (uomo,scimmie,lemuri), è la lamina semitrasparente con cui finisce l’estremità delle dita: si compone quasi esclusivamente da cheratina e, in percentuali minori, anche da grassi, aminoacidi, acqua, vitamine e minerali.
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L’unghia è ancorata ad un piano connettivale, il letto
ungueale,
che
protegge da traumi e infezioni,
mantiene
sensibilità un’arma
di
la
tattile,
è
difesa
ed
è
un
ultimamente
oggetto estetico per noi donne, grazie alla nascita e allo sviluppo degli smalti e delle diverse tecniche per decorarla (nail art).
Struttura dell’unghia: quella che comunemente viene chiamata unghia è solamente la parte visibile: è in realtà la lamina o corpo ungueale, composta da diversi strati di cheratina che concorrono a formare il suo spessore, garantendo robustezza ed elasticità.
Nel corpo ungueale si possono distinguere due zone: la lunula e il margine distale. La prima è la zona a forma di mezzaluna di colore biancastro, alla base dell’unghia, mentre il margine distale è la punta dell’unghia che fuoriesce dal polpastrello
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L’unghia possiede anche una parte non visibile che si trova alla base ed è denominata radice: in quest’area è situata anche la matrice che, facendo proliferare le cellule epiteliali, è responsabile della crescita dell’unghia. L’unghia viene protetta dagli agenti esterni, come batteri e sporcizia, da diverse zone cutanee: la più importante è la cuticola, porzione di pelle che incornicia la lamina. Le cuticole ricoprono una fondamentale funzione protettiva e devono essere sempre curate e trattate con cura durante tutte le operazioni di manicure, nail care o ricostruzione, con olii e creme specifiche.
La crescita dell’unghia è continua, circa 0.1-1 mm al giorno e varia a seconda di diversi fattori, ad esempio in età infantile, nei mesi estivi e nelle mani è più veloce. Traumi e malattie possono influire sulla funzionalità della matrice fino a fermarne temporaneamente l’attività.
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3. IL PELO
3.1 Anatomia del pelo
I peli sono piccole formazioni sottili e filiformi che crescono sulla cute della maggior parte dei mammiferi, mentre le altre specie non li posseggono.
Il follicolo pilifero è una formazione epidermica, affondata nel derma, costituita dal pelo e dalle sue guaine. La formazione dei follicoli piliferi è molto precoce, tanto che iniziano a comparire già intorno al secondo mese di gestazione. Tali follicoli continueranno a formarsi per tutto il prosieguo della gravidanza; al momento della nascita il bambino avrà tutto il corredo di follicoli di cui è stato geneticamente dotato e da questo momento in poi non se ne formeranno altri. Il follicolo pilifero affonda nella cute con una certa inclinazione, per questo motivo i nostri peli normalmente non sono diritti, ma leggermente inclinati.
La parte che emerge dalla cute è chiamata asta o fusto del pelo. La porzione che affonda nella pelle è chiamata radice ed è circondata da diverse guaine.
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Dietro alla ghiandola sebacea, che riversa il suo contenuto nel follicolo pilifero, è presente un piccolo muscolo, chiamato muscolo erettore del pelo. Questo fascetto di fibre muscolari è inserito da un lato nel follicolo e dall'altro nel derma piÚ superficiale, dove si continua aprendosi a ventaglio. Il muscolo erettore si attiva in risposta al freddo, o in seguito ad una sensazione di paura. Contraendosi, fa alzare l'asta del pelo, facendo raggrinzire anche la cute attorno al follicolo, che si solleva visibilmente dando origine alla cosiddetta "pelle d'oca".
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La parte più bassa del follicolo, leggermente allargata, è chiamata bulbo. Al suo interno è presente il pelo, avvolto dalla guaina epiteliale interna, a sua volta circondata dalla guaina epiteliale esterna. Il tutto è avvolto da una sorta di membrana di natura connettivale, cioè formata da fibre.
Da notare che il bulbo, nella parte inferiore, è strutturato in modo tale da accogliere
la
cosiddetta
papilla
dermica,
una
struttura
altamente
vascolarizzata che fornisce gli elementi indispensabili alla sua attività.
Ogni pelo è circondato anche da una ricca innervazione nervosa.
L'asse del pelo ha un diametro di circa 70-100 μm ed è formato da tre strati contigui, chiamati, dall'interno verso l'esterno, midollo, corteccia e cuticola.
Il midollo, assente nei peli più sottili, è costituito da cellule particolarmente grandi e con grossi spazi interstiziali ripieni d'aria (che possono influenzare il colore stesso del pelo).
La corteccia è la parte principale ed è formata da più strati di cellule morte (prive di nucleo ed organuli) ed appiattite, simili a quelle presenti nello strato corneo dell'epidermide. Queste cellule sono anche pigmentate, grazie alla presenza di melanociti situati nel bulbo.
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Infine, la porzione più esterna, detta cuticola, è costituita da un unico strato
di
cellule,
molto
sottili
e
trasparenti (perché prive di pigmento). Tali cellule sono disposte in modo embricato, un po' come le tegole di un tetto, ed hanno lo scopo di proteggere la corteccia sottostante. Al microscopio si presentano come piccole scagliette, il cui margine libero è rivolto verso l'esterno. Nella radice del pelo, anche lo strato più interno del follicolo presenta cellule disposte in modo embricato, ma in maniera opposta, cioè con il margine libero rivolto verso il basso. Grazie a questa particolarità anatomica, le cellule della cuticola si vanno ad incastrare con quelle della parete del follicolo, migliorando l'ancoraggio del pelo al suo interno.
Le cellule della parte più bassa del bulbo, che circondano la papilla dermica, sono chiamate cellule della matrice del pelo. Si tratta di gruppi di cellule indifferenziate, in grado di dividersi attivamente per mitosi.
Le nuove cellule che originano da questa divisione si staccano, partecipando alla formazione dei tre strati del pelo o della guaina epiteliale interna, a sua volta composta da tre strati.
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Il bulbo contiene diversi gruppi di cellule specializzate nella germinazione e proliferazione del pelo.
La guaina epiteliale interna ha la funzione di conformare l'asse del pelo, cioè di formare una specie di astuccio rigido entro cui il pelo cresce e si allunga. Tale rigidità è conferita dalla presenza di cheratina.
La guaina epiteliale esterna è formata dall'epidermide, che affonda nel derma come un dito di guanto, ed è quindi costituita da più strati di cellule con funzione di supporto.
Ancora più all'esterno, la membrana connettivale è formata da fibre di collagene (che danno una certa robustezza al follicolo); anch'essa ha funzione di supporto e contiene sia vasi che nervi.
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3.2 Fasi del ciclo vitale del pelo
Il ciclo vitale del pelo può essere schematizzato con la nascita, la crescita e la caduta del pelo. PiÚ in particolare, esistono tre fasi del ciclo del pelo, dette anagen, catagen, telogen.
1) Anagen (fase di crescita) Nella fase di Anagen si forma una nuova matrice del pelo che dopo aver preso contatto con la papilla sottostante si riporta nel derma in modo che il nuovo pelo sviluppandosi allontana il pelo vecchio
2) Catagen (fase di maturitĂ , blocco della crescitĂĄ) Durante la fase di Catagen il pelo cresce lungo il canale follicolare
3) Telogen (fase di riposo con successiva caduta) Nel fase Telogen il pelo emigra verso la superficie.
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Le tre fasi non sono sincrone, per cui sono presenti contemporaneamente peli nelle varie fasi. Questo schema di crescita varia in base alla specie. Negli animali da pelliccia, per esempio, quasi tutti i follicoli piliferi hanno un ciclo sincronizzato, che consente una rapida caduta ed un'altrettanto rapida ricrescita, essenziale per il ricambio stagionale. Nell'uomo, invece, ogni follicolo pilifero ha un ciclo di crescita sfalsato rispetto a quelli adiacenti; per questo motivo non ci rendiamo conto del continuo processo di rinnovamento della peluria corporea
Nei capelli e negli altri peli corporei la durata delle varie fasi è diversa. Nei capelli, per esempio, abbiamo una fase di anagen molto lunga, che mediamente si aggira intorno ai 4 anni. Contrariamente, le fasi di catagen e di telogen si misurano in settimane. Per gli altri peli del corpo, fortunatamente, la fase di anagen è decisamente più corta e per questo motivo non possono raggiungere lunghezze così importanti. Il tasso di crescita medio dei peli è di 0,3-0,4 mm/die, ed è maggiore nelle donne.
Quando comincia la fase di catagen si ha un raggrinzimento del bulbo, che tende a ritirasi e a lasciare scoperta la papilla dermica. Il pelo, da parte sua, si ritira, spostandosi verso l'alto. Si arresta inoltre la melanogenesi; per questo motivo la parte terminale del pelo è bianca.
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Quando la radice arriva all'altezza del punto di inserzione del muscolo erettore del pelo, si entra nella fase di telogen. Nel bulbo rimane comunque una piccola zona, chiamata germe del pelo, dove è presente un po' di matrice.
La fase di telogen è seguita da un nuovo anagen, grazie al quale il bulbo si ingrossa nuovamente, tende ad includere al suo interno la papilla dermica e dà il via alla crescita di un nuovo pelo. Nello stesso follicolo coabitano il pelo nuovo che sta crescendo ed il vecchio pelo, destinato poi a cadere. Ad un certo punto il pelo vecchio si stacca, il nuovo continua a crescere ed il ciclo ricomincia. Conseguentemente, nessun trattamento elimina definitivamente e in una solo seduta tutti i peli superflui, ma ogni seduta ne riduce il numero indebolendo progressivamente i peli stessi. Pertanto per ottenere buoni risultati occorrono diverse sedute.
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3.3 Irsutismo, Ipertricosi Con il termine di irsutismo si definisce, nella donna, una condizione caratterizzata da un eccessivo accrescimento pilifero in zone normalmente glabre: viso (guance, mento, labbro superiore), torace (zone intorno all'areola del capezzolo), addome, glutei, faccia interna delle cosce, ombelico ecc. L'irsutismo è il risultato di un'eccessiva stimolazione da parte degli ormoni maschili (stimolazione androgenica) nel follicolo pilifero, anche se non sempre esiste una stretta correlazione tra irsutismo e livelli di androgeni circolanti. Questa apparente dissociazione riflette la diversa sensibilità agli androgeni della cute nei diversi individui. In
ogni
caso,
l'irsutismo
rappresenta
una
manifestazione
di
"iperandrogenizzazione" che implica un aumento dell'accrescimento pilifero, della secrezione di sebo e di sudore. L'ipertricosi, che è l'alterazione dell'accrescimento pilifero più frequente, consiste in un aumento diffuso della pelosità in zone già normalmente ricoperte di peli. Essa non è androgeno dipendente; per lo più è legata alla razza ed alla familiarità. Talora è presente in alcuni momenti della vita come pubertà , menopausa e gravidanza.
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4. METODI PER ELIMINARE I PELI SUPERFLUI
4.1 Depilazione ed epilazione – differenze
I termini depilazione ed epilazione non sono sinonimi; la depilazione consiste nella rimozione del pelo a partire dal punto di emersione a livello della cute, l’epilazione consiste nella rimozione del pelo compreso il bulbo. Ovviamente i risultati migliori si ottengono con l’epilazione e non con la depilazione. Il termine depilazione si riferisce all'eliminazione del fusto del pelo, ovvero solo alla porzione che emerge sulla pelle. Ad esempio, l'uomo che si rade la barba, poiché rimuove solo il fusto, esegue una metodica di depilazione. Invece l'epilazione si riferisce alla rimozione del pelo per intero, rimuovendolo dal suo follicolo. La pinzetta e la ceretta sono le più comuni metodiche di epilazione. Anche il laser e la luce pulsata, pur non rimuovendo meccanicamente il pelo dalla pelle, poiché emettono un impulso luminoso che, penetrando attraverso la cute, interagisce con il follicolo pilifero e distrugge il pelo in seguito alla formazione di calore, sono riconosciute come metodiche di epilazione e non di depilazione. Tra i metodi di depilazione si ricordano la crema depilatoria e la lama. Invece i metodi di epilazione sono la cera, l’epilatore, pinzetta, filo orientale, laser, luce pulsata. 29
4.2 Depilazione - Crema depilatoria
Le
creme
depilatorie
sono di solito a base di idrossido di calcio e acido tioglicolico, una sostanza capace
di
rompere
i
legami chimici, chiamati ponti
disolfuro,
che
stabilizzano il pelo. I ponti disolfuro si formano infatti fra le molecole di cisteina, che è il principale amminoacido che costituisce la cheratina del pelo. L’azione dell’acido tioglicolico è favorita dalla presenza dell’idrossido di calcio, che riduce fortemente l’acidità della crema creando le condizioni ideali affinché possa verificarsi la rottura del pelo.
Rimuove i peli grossi ed è indicata per la depilazione di gambe, viso, inguine. Il vantaggio principale è una ricrescita più lenta rispetto alla rasatura e l’assoluta mancanza di sensazioni dolorose. E’ necessario evitare i tempi di esposizione lunghi che causano irritazione della pelle a causa di forti agenti chimici presenti. Si possono verificare eritema, prurito e bruciore dovuti all’aggressione delle cheratine dello strato corneo.
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4.3 Depilazione - Lama
Rimuove tutti i peli e può essere effettuata con un rasoio elettrico o lametta. I nuovi rasoi a doppia lama permetto una rasatura più profonda. E’ un metodo di depilazione preferito dagli uomini per la barba e dalle donne per gambe ed ascelle. Nella depilazione con lama il pelo sezionato ricrescerà presto più robusto e, a lungo andare si ha l’inconveniente dell’irrobustimento dei peli e se il pelo ricrescendo trova ostruito lo sbocco del canale pilare, può cambiare direzione e finire lateralmente nel derma o nell’epidermide dando vita al pelo incarnito.
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4.4 Epilazione - Cera
Ceretta a caldo: Indicata ad utilizzarla dove abbiamo peli abbastanza lunghi, perche quelli corti non rimuove efficaciemente. I peli ricrescono in media dopo circa 20 giorni. Si possono ottenere risultati eccellenti. Dopo la sua applicazione, la
superficie
completamente
cutanea liberata
risulta dai
peli
superflui, liscia e compatta, e ha un effetto anche di peeling rimuovendo le cellule morte. Generalmente sono a base di cera d’api o colofonia e, attraverso appositi fornelli vengono portate alla temperatura di liquefazione, stese sulla superficie cutanea e si procede allo strappo del pelo che viene eliminato alla radice. E’ una metodica di medio dolore che va evitata a soggetti con problemi vascolari e richiede la precauzione di evitare scottature con cere ad elevata temperatura. Dopo aver strappato la striscia di cera, la pelle risulta sempre un poco irritata, viene quindi applicata una crema o lozione per calmare questa irritazione.
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Ceretta a freddo: È una tecnica molto affine alla cera a caldo, il principio su cui si basano infatti è molto simile, ovvero a fare in modo che il pelo resti attaccato alla cera e venga quindi strappato via con tutta la radice. Anche la composizione è piú o meno la stessa: un miscuglo di resine e cere. L’epilazione a freddo risulta leggermente meno efficace di quella a caldo.
Cera araba: Se cerchiamo un metodo naturale possiamo provare la ceretta araba, che é più comunemente chiamata halawa o sokkar. Usata abitualmente dalle donne arabe, è adatta anche per pelli delicate, poco dolorosa ed idrosolubile, quindi va via con un po' di acqua tiepida. È una ceretta che si fa utilizzando solamente ingredienti naturali: il miele, lo zucchero e il limone. Il composto si ottiene mescolando i tre ingredienti e bollendoli per un paio di minuti. Una volta ottenuto l'impasto, dopo il raffreddamento si utilizza una piccola parte di impasto e si inizia il trattamento. Puó essere stesa sulla pelle e tolta con la mano, senza striscie. Quando la massa di cera si riempe di peli va buttata e va ripreso un pezzo nuovo per continuare. L'uso di ingredienti naturali fa sì che questa ceretta non irriti la pelle e lo strappo risulterà più dolce, evitando di danneggiare i capillari. Per questo la ceretta araba è indicata anche per chi ha la pelle delicata e soffre di vene varicose. 33
Cera brasiliana: Un trattamento efficace, non traumatico e molto rapido: in un unico strappo si riesce a togliere tutti i peli. La tecnica si basa su cere a bassa temperatura, che quindi non scottano e hanno la capacità di estrarre il pelo delicatamente e più in profondità, risultando molto efficaci anche sui peli corti. Quasi indolore – la cera infatti ingloba solo il pelo e non si attacca alla pelle come le cere tradizionali. Le perline di cera vanno sciolte in una scaldacera, che poi va applicata sulla pelle, anche su una
grande superficie, ed è appena
asciutta va tolta con la mano senza striscie, portando cosí via i peli superflui.
/cera brasiliana/
/cera araba/
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4.5 Epilazione - Filo orientale
Una
nuova
depilazione,
tecnica che
di
arriva
dall'antico
Oriente,
e
contribuisce
ad
la
avere
pelle liscia, senza peli è la depilazione con filo orientale (o filo arabo). Diffusasi da poco in Italia, in Oriente è invece frutto di una tradizione antichissima; il filo utilizzato, non è altro che un delicato e sottile filo di cotone. La depilazione con filo orientale non provoca irritazioni o brufoli antiestetici e non presenta alcun tipo di controindicazione, proprio perchè trattasi di un trattamento soft.
Questo metodo di depilazione, è assolutamente naturale e riesce efficacemente a indebolire il fusto pilifero; il filo di cotone riesce infatti a estirpare il pelo dalla radice in modo corretto, provocandone l'indebolimento nel tempo.
Il filo di cotone dovrà essere posizionato tra le dita delle mani come una spirale; una parte di esso andrà legata al collo o stretto tra i denti di chi depila, per fare leva e riuscire così a estirpare i peli.
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4.6 Epilazione - Apparecchi elettrici / Epilatore
Sono costituiti da una spirale rotante che , passata sulla pelle intrappola il pelo traendolo verso l’esterno. Sono quindi indicati per l’epilazione delle gambe. Il pelo
viene
estirpato
fino
al
bulbo, ma nel caso di peli più sottili e corti l’apparecchio non è efficace poiché i peli sfuggono all’aggancio e si spezzano.
Le donne che usano l’epilatore elettrico da anni garantiscono che quando la tua pelle si adatta, l’intero processo diventa meno doloroso. Si sente più un formicolio che vero dolore.
È un apparecchio che è facile da usare, essendo piccolo è comodamente portabile in viaggi, e non richiede preparazioni speciali.
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4.7 Epilazione “definitiva” – Elettrocoagulazione, Elettrolisi
L'elettrolisi e l'elettrocoagulazione sono due tecniche utilizzate nella rimozione definitiva dei peli superflui. Rispetto alle altre tecniche moderne (e.s.: laser, luce pulsata) richiedono molto piú tempo, come i peli vengono trattati uno per uno. L'elettrolisi galvanica prevede l'inserimento di un sottilissimo ago all'interno del follicolo pilifero. Si tratta di un processo molto antico, che sfrutta le potenzialità della corrente elettrica per generare una reazione elettro-chimica dalla quale si sviluppa idrossido di sodio, una sostanza corrosiva che distrugge il follicolo pilifero. Tale effetto, si ottiene applicando alla punta dell'ago una corrente elettrica continua, che devitalizza il bulbo nel giro di 1020 secondi. Al termine dell'operazione, il pelo, insieme al suo bulbo "folgorato", viene sfilato con una semplice pinzetta. L'elettrocoagulazione (termolisi o diatermia ad onde corte) si effettua con una tecnica simile, ma utilizzando una corrente alternata ad altissima frequenza (o a bassa lunghezza d'onda). In questo modo il bulbo pilifero coagula direttamente sotto l'azione del calore così sviluppato, rendendo l'operazione più confortevole e meno dolorosa. Rispetto alla tecnica precedente, vengono notevolmente ridotti i tempi di applicazione della corrente (1-0,1 secondo).
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Oltre all'elettrolisi galvanica e all'elettrocoagulazione, esiste una terza tecnica, definita mista o blend, che sfrutta entrambe le modalità nel tentativo di ottenere un risultato migliore. In teoria, quindi, è più indicata per peli particolarmente duri e grossolani, come quelli maschili. l'inserimento dell'ago all'interno dell'ostio follicolare è un'operazione delicata, che dev'essere eseguita con cautela. L'ago è in realtà una piccola sonda che, se ben maneggiata, non punge la pelle ma viene semplicemente infilata nel follicolo pilifero, risultando indolore. Dal momento che i follicoli piliferi che si trovano nella fase di telogen (di riposo) sono più difficili da distruggere rispetto a quelli che stanno crescendo (anagen), si consiglia di rasare i peli da trattare 3-4 giorni prima del trattamento. In questo modo i peli visibili durante l'elettrocoagulazione si troveranno in fase anagen e saranno più facilmente asportabili. Pazienti
portatori
di
pacemaker
non
dovrebbero
subire
l'elettrolisi,
indipendentemente dalla metodica utilizzata.
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4.8 Epilazione “definitiva” – Luce pulsata (IPL) Che cosa è la luce? La luce è una forma della cosiddetta radiazione elettromagnetica e si può considerare come un'onda in movimento, con creste e avvallamenti. La distanza tra due creste vicine di un'onda di luce si dice lunghezza d'onda, e la luce visibile copre un intervallo di diverse lunghezze d'onda, corrispondenti a differenti colori. La presenza contemporanea di tutte le lunghezze d'onda visibili, in quantità proporzionali a quelle della luce solare, forma la luce bianca. La luce a maggiore lunghezza d'onda del rosso è nota come infrarosso; luce a minore lunghezza d'onda del viola è l'ultravioletto. Nessuna delle due è visibile all'occhio umano.
/tipi di radiazioni elettromagnetici/
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Che cosa è la la Luce Pulsata? La luce pulsata ad alta intensità (dall'inglese Intense Pulsed Light - IPL) è un'apparecchiatura
elettronica
comunemente
utilizzata
per
praticare
trattamenti di fotodepilazione e fotoringiovanimento. L'erogazione della luce non è continua ma avviene attraverso brevissimi impulsi. Uno specifico filtro ottico, eventualmente intercambiabile, previene ogni possibile danneggiamento della pelle da parte di raggi UV. I sistemi IPL lavorano sugli stessi
principi
di
energia
luminosa dei laser, la luce viene assorbita all'interno di cellule
bersaglio
di
un
determinato colore (cromofori) presenti nella pelle. L'energia luminosa viene convertita in energia termica, che provoca danni in una specifica area bersaglio. I sistemi a luce pulsata sono diversi dai laser, poichè offrono molte lunghezze d'onda (o colori) in ogni impulso di luce. La terapia a luce pulsata è considerata una tecnica di resurfacing non ablativo, il che significa che gli obiettivi sono gli strati inferiori della pelle (derma), senza alterare gli strati superiori della pelle (epidermide).
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Prima della procedura lo specialista deve effettuare una diagnosi corretta prima del trattamento. Deve determinare il fototipo della pelle e la tipologia dei peli per poter scgeliere l’impostazione giusta. È necessario ad evitare l'esposizione al sole nei giorni e nelle settimane prima e dopo il trattamento. Il candidato ideale dovrebbe essere con pelle chiara e peli scuri (il pelo deve essere più scuro rispetto alla pelle circostante). Per tutta la sessione di trattamento il paziente deve indossare occhiali protettivi. I trattamenti IPL sono relativamente indolore rispetto ad altre tecniche di epilazione. Nelle prime ore dopo il trattamento si potrebbe avvertire un leggero bruciore sulla zona trattata, specialmente nel caso di aree con una forte densità di peli. Con l' epilazione a Luce Pulsata non vengono rimossi tutti i peli superflui per sempre. I peli saranno in ricrescita dopo il trattamento e ognuno di noi ha differenti ritmi di ricrescita. L'esperienza media è di una riduzione del 70% 80% nella ricrescita dei peli nel corso di 4-6 trattamenti, e di solito i peli rimasti diventano chiari, e fini.
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4.9 Epilazione “definitiva” - Laser La parola LASER in realtá é un acronimo, che viene dalla lingua inglese: Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation, cioè amplificazione della luce mediante emmissione stimolata da radiazioni. Caratteristiche della luce Laser: 1- Monocromatismo: il laser emette solo una determinata lunghezza d’onda; si tratta perciò di una luce ad altissima purezza spettrale. Pensiamo invece, che il comune raggio di luce contiene diverse lunghezze d’onda. Precisiamo che non si tratta di radiazioni come i raggi X, la luce Laser è solo una luce di purezza totale e, come tale, non possiede alcun effetto tossico per l’organismo… 2- Coerenza: nella luce Laser tutte le onde oscillano con la stessa cadenza, cosa che non accade con nessuna fonte luminosa naturale o artificiale (lampade); Il laser quindi é un dispositivo in grado di emettere un fascio di luce coerente, monocromatica e, con alcune eccezioni, concentrata in un raggio diritto estremamente collimato (raggi paralelli, la luce non si disperde anche da distanze teoricamente infinite) attraverso il processo di emissione stimolata. Inoltre la luminosità (brillanza) delle sorgenti laser è elevatissima a paragone di quella delle sorgenti luminose tradizionali.
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Per l’epilazion con laser, si utilizzano esclusivamente laser ad impulso lungo, che possono essere di vario tipo, e tutti possono dare ottimi risultati, se usati da personale esperto e qualificato.
Applicata al pelo, lo scalda in misura considerevole e in tempi brevissimi (frazioni di secondo); il calore si trasferisce per vicinanza al bulbo pilifero, che ne risulta danneggiato e non piĂš in grado di produrre peli per un periodo molto lungo. Putroppo si riescono a danneggiare solo i bulbi piliferi in fase di crescita (anagen) e non tutti i bulbi piliferi presenti nella zona. Per questo motivo occorre ripetere le sedute ad una distanza variabile fra i 3-6 settimane, in modo da colpire sempre una buona percentuale di peli in crescita.
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Si considerano soddisfacenti i risultati che, dopo un numero adeguato di sedute, riducono dell'80% i peli nella zona trattata. I risultati si mantengono nel tempo, a patto di eseguire almeno una o due sedute l'anno di mantenimento. In genere i peli che non rispondono completamente si trasformano comunque in una sottile peluria, non visibile ad occhio nudo. I peli presenti debbono avere la lunghezza di circa 1-2 mm, eliminando il fusto del pelo; in questo modo si garantisce che tutta la potenza del laser diodico venga indirizzata e convogliata verso il bulbo pilifero.
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SITOGRAFIA
www.wikipedia.com www.my-personaltrainer.it www.benessere.com www.benessere360.com http://blog.poliambulatoriodallarosaprati.it http://www.laser-terapia.net http://www.luce-pulsata.net http://www.albanesi.it/benessere/depilazione_epilazione.htm
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