A.S. 2013 - 2015
LA PELLE Organo privilegiato per la manifestazione delle emozioni
Antonella Fortunato Qualifica professionale per estetista C.F.P. GRUPPO PROFILO 1
Sommario Un po’ di storia… ............................................................................................................................. 4 La pelle ............................................................................................................................................ 7 Le tre età fondamentali della pelle ............................................................................................... 12 Le patologie della pelle ................................................................................................................. 15 Pelle come manifestazione del nostro benessere interiore .......................................................... 16 Quando la sofferenza si fa vedere ................................................................................................ 18 Orticaria cronica........................................................................................................................ 18 Alopecia areata (perdita di capelli a chiazze) ............................................................................ 19 Iperidrosi (eccessiva sudorazione) ............................................................................................ 20 Dermatite atopica ..................................................................................................................... 21 Acne .......................................................................................................................................... 22 Herpes simplex ......................................................................................................................... 23 Psoriasi...................................................................................................................................... 24 Quando la sofferenza si fa sentire ................................................................................................ 26 Conflitti che generano una somatizzazione .................................................................................. 27 Trattamenti estetici emozionali .................................................................................................... 29 Creazione del setting ................................................................................................................ 30 Il massaggio.............................................................................................................................. 32 Massaggio Lomi Lomi ................................................................................................................ 33 Fiori di bach .............................................................................................................................. 36 Oli essenziali ............................................................................................................................. 38 2
Reiki .......................................................................................................................................... 41 Considerazioni .............................................................................................................................. 44 Sitografia ...................................................................................................................................... 47 Bibliografia ................................................................................................................................... 47
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Un po’ di storia… Le origini dello studio delle malattie cutanee risalgono alla più antica storia dell'umanità, perché proprio le malattie “esterne” furono le prime ad essere osservate e rilevate. Già gli Assiro-Babilonesi riconobbero la pelle come una parte del corpo umano molto importante e designarono come organi le unghie, i capelli, i peli, considerarono l'importanza del sudore, ma rilevarono anche lesioni cutanee come
le
squame, le
croste, le
pustole,
descrissero le verruche, la scabbia, la lebbra, le alopecie, ecc., e manipolarono unguenti, lozioni, tinture, ecc., a scopo terapeutico. Gli
Egizî
segnalarono
distinsero
l'eczema
l'infiammazione,
verruche,
le
follicoliti,
l'edema,
le
squame,
tumori,
la
scabbia,
i
le il
e le
lipomi, ulceri,
i
prurito,
la
cancrena e le malattie pedicolari. Nella Bibbia fra le malattie cutanee la lebbra è il tema principale; però sotto tale nome dovevano essere descritte molte altre malattie, fra le quali forse il vaiolo e la sifilide. I Persiani conobbero e descrissero la lebbra, i nei, il vaiolo.
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Anche i Cinesi e i Giapponesi ebbero nozioni di dermatologia e lasciarono descrizioni cliniche abbastanza precise di una grande quantità di malattie cutanee: vitiligine, callo, ittiosi, eczema, prurigine, lebbra, acne, vaiolo, alopecia, anomalie sudorali, malattie dei peli e delle unghie, ecc. Ma la medicina greca costituì per la storia della dermatologia il capitolo più importante. Ippocrate indicò la pelle come il collegamento e la connessione per il tutto; attribuì
alla
funzione
pelle
una
eliminatoria
come il rene, parlò della respirazione
cellulare
e
descrisse i peli, le ghiandole cutanee, le unghie. In
campo
patologico
riconobbe
i
tumori
infiammatori,
l'edema,
l'eczema, le varici, l'elefantiasi, gli esantemi acuti, le flittene da ustioni, le eruzioni pustolose, gli ascessi, l'ectima, le ulcere, l'erpete, il lichen, la lebbra, la pitiriasi, il foruncolo, la cancrena, ecc. Molti termini usati da Ippocrate sono rimasti nella dermatologia moderna.
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Celso trattò vastamente delle malattie cutanee e le descrisse con tale esattezza di particolari, da consentirci di riferire a lui l'individuazione di molte forme patologiche odierne: basta ricordare la descrizione del kerion, dell'alopecia areata, o area Celsi. E’ così piuttosto evidente come da sempre le pelle abbia rappresentato il primo campanello di allarme per tutta una serie di patologie cutanee.
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La pelle La pelle è il rivestimento più esterno del corpo di un vertebrato. Nei mammiferi,
e
in
particolare
nell’uomo,
è
l’organo
più
esteso
dell’apparato tegumentario (di rivestimento) necessario a proteggere i tessuti sottostanti (muscoli, ossa, organi interni ecc.. ..) unitamente a capelli, peli, unghie ed annessi cutanei di differente foggia e struttura. La pelle ha l'importante compito di rivestire il nostro organismo proteggendolo da disidratazione, lesioni e sbalzi termici. Nell’uomo la pelle è più spessa nel maschio che nella femmina e lo spessore può variare da 0,5 a 2 mm fino ad arrivare ai 4 mm nelle regioni della nuca, del palmo delle mani e nella pianta del piede. La pelle nei vertebrati rappresenta il mediatore tra l’organismo e il mondo esterno e, di fatto, svolge le seguenti funzioni: Protezione:
perché
barriera
anatomica
contro
potenziali agenti patogeni e nocivi, costituisce la nostra prima linea di difesa contro le aggressioni esterne. Difatti la pelle contiene le cosiddette cellule
di Langherans le
quali fanno parte del nostro sistema
immunitario acquisito.
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Sensibilità: nella pelle sono presenti anche molte cellule termocettori, pressocettori e algocettori cioè che rilevano temperature, pressioni e dolore. La risposta a tali stimoli è soggettiva. Esempio di queste cellule le cellule di Merkel. Controllo evaporazione: la pelle evita che il nostro corpo perde troppi liquidi, in particolar modo durante l’attività sportiva. La pelle è una barriera asciutta e relativamente impermeabile che regola l’escrezione degli elettroliti durante la sudorazione. Regolazione termica: la pelle afflusso
possiede
un
ematico
superiore alle sue reali necessità metaboliche, caratteristica fondamentale per una corretta regolazione della temperatura corporea. La vasodilatazione provoca un aumento del flusso ematico locale favorendo la cessione dell’energia termica in eccesso all’ambiente esterno; viceversa la vasocostrizione preserva eventuali dispersioni di calore, evita un’eccessiva perdita di liquidi e funge da isolante termico.
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La pelle è costituita da tre strati principali: Epidermide Derma Sottocutaneo o ipoderma.
L’epidermide è costituita da tessuto epiteliale ed è lo strato a contatto con il mondo esterno. Nell’epidermide si creano le invaginazioni necessarie alla formazione delle ghiandole sudoripare, sebacee e degli annessi cutanei (peli e unghie). Le cellule presenti nell’epidermide sono i cheratinociti, i melanociti, le cellule di Langherans e le cellule sensoriali di Merkel. I cheratinociti sono le cellule più presenti nell’epidermide e sono responsabili proprio della produzione di cheratina, una proteina importantissima per la pelle e per i suoi annessi cutanei (cheratina rigida).
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L’epidermide è diviso in 5 strati che dal più superficiale sono: strato corneo strato lucido (superficie plantare e palmare) strato granuloso strato spinoso strato
basale
o
germinativo
Il derma è il tessuto connettivo intermedio. Esso costituisce il sostegno dell’epidermide soprastante, contiene gli annessi cutanei (ghiandole e bulbi piliferi), permette il nutrimento dell’epidermide grazie alla presenza di vasi sanguigni, rimuove i liquidi extracellulari in eccesso con i vasi linfatici e rileva tutte le sensazioni possibili alle varie terminazioni nervose presenti. Il derma è separato dall’epidermide da una sottile membrana: la membrana basale. L’ipoderma è lo strato più profondo della pelle composto da un tessuto adiposo, sottotipo del connettivo, contenente cellule dette adipociti. Questo strato può variare da 0,5 a 2 cm a secondo delle sedi corporee.
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Gli adipociti, cellule rotondeggianti ricche di lipidi, hanno funzioni di termoregolazione, di riserva energetica nonché di ammortizzazione degli urti.
Nella pelle troviamo inoltre:
Ghiandole sudoripare
Ghiandole sebacee
Annessi cutanei: peli e unghie
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Le tre età fondamentali della pelle Le tre età fondamentali che la nostra pelle deve affrontare sono: adolescenza, maturità e vecchiaia. Appena nasciamo, lo strato esterno dell’epidermide è particolarmente sottile e le cellule del tessuto epiteliale sono meno strettamente legate rispetto alla pelle di un adulto. Anche le ghiandole sudoripare e sebacee sono meno attive e il film idrolipidico della cute è ancora relativamente debole così da far essere la nostra pelle meno resistente, sensibile agli agenti chimici, fisici e microbici, soggetta alla disidratazione e ovviamente molto sensibile ai raggi
UV
melanociti presenti
(i sono
ma
meno
attivi). All’età di dodici anni la
struttura
e
le
funzioni della pelle corrispondono ormai a quella di un adulto. Durante l’adolescenza la pelle subisce molti cambiamenti ormonali propri dell’età, portando a effetti piuttosto visibili sulla pelle del viso, delle spalle, del petto e della schiena.
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Primo fra tutti è l’aumento della produzione di sebo e la perdita irregolare dei corneociti (cellule epiteliali dello strato più esterno della pelle); il tutto porterà a far diventare la pelle grassa e soggetta all’acne. Molto spesso questi primissimi problemi sono accompagnati a dermatiti sempre legate allo stress e alla cattiva alimentazione. Questi problemi normalmente vanno scomparendo con l’età e possono essere tenuti sotto controllo con una corretta pulizia ed idratazione. A secondo dei fattori genetici di ognuno di noi, dello stile di vita e dell’ambiente in cui viviamo, la nostra pelle incomincia ad assottigliarsi intorno ai 25 anni. Diminuisce la naturale funzione difensiva della pelle e la sua capacità di protezione dai raggi UV. Dai 25 anni in poi la massa di collagene presente nel derma inizia a diminuire dell’1% circa l’anno. Nell’età della maturità, tra i 30 e i 50 anni, la nostra pelle subisce delle modifiche molto importanti:
I processi metabolici delle cellule iniziano a rallentare
Aumenta la perdita di umidità della pelle
La funzione barriera della pelle s’indebolisce sempre di più 13
Si riduce l’elasticità
Si formano le rughe
Più
precisamente
la
disposizione
ordinata
dei
singoli
strati
dell’epidermide è persa, si formano meno cellule e quelle esistenti si restringono e gli strati superiori diventano più sottili. Tutto ciò è dovuto alla costante diminuzione della struttura fibrosa (collagene) nel tessuto connettivale del derma, che non riesce più a legare con l’acqua, e la degenerazione delle fibre elastiche. Inoltre avviene un graduale rallentamento dei vasi sanguigni presenti nel derma che apportano i giusti nutrienti all’epidermide. Infine lo strato adiposo inferiore degli adipociti si riduce gradualmente causando una perdita di volume e di densità. Questo
processo
continuerà
nell’età
della
vecchiaia.
L'invecchiamento cutaneo è un processo evolutivo ed irreversibile, perché fisiologico; esso comporterà un insieme di alterazioni che determineranno la riduzione dell’idratazione cutanea, la comparsa di ulteriori rughe, la perdita di elasticità, l'inspessimento che produce le cheratosi e la formazione di chiazze pigmentate chiamate “macchie senili”.
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Le patologie della pelle La cute oltre ad essere l’organo più esteso del nostro apparato tegumentario, rappresenta la “spia dall’allarme” di molte patologie che incontriamo durante la nostra vita. Le patologie a carico della pelle si dividono in due gruppi:
Dermatiti
Dermatosi
Le dermatiti sono affezioni a carico della pelle che prevedono sempre la presenza di fenomeni infiammatori. Le dermatiti possono essere causate da due tipologie di cause: agenti fisici e biologici. Gli agenti fisici sono tutti quei fattori esterni naturali che interagiscono con la nostra pelle: luce solare, calore, freddo con un’intensità maggiore di quanto possa essere sopportata. Esempi di dermatiti da agente fisico sono gli eritemi solari, la fotosensibilità, i geloni le ustioni. Gli agenti biologici sono batteri, virus, funghi, miceti e parassiti. Alcuni esempi le candidosi, gli herpes, le verruche. Le dermatosi sono invece patologie della cute non accompagnate da alcuna infiammazione. Come esempio abbiamo la vitiligine. 15
Pelle come manifestazione del nostro benessere interiore La pelle rappresenta lo specchio del nostro mondo interno, è ciò che appare di noi in superficie, il biglietto da visita con cui ci presentiamo al mondo. Essa racconta di noi: chi siamo, dove viviamo, che lavoro facciamo, se stiamo bene fisicamente e psicologicamente.
La pelle è dunque il confine esterno di noi Stessi e, al contempo, è strumento di comunicazione poiché attraverso l'epidermide, lo strato dermico
più
superficiale,
il
nostro
organismo
sente,
accoglie,
sperimenta, entra in contatto con l'altro e l'ambiente, ma anche esprime emozioni ed affettività, in uno scambio con la realtà esterna costante ed imprescindibile. La cute costituisce l’unico tessuto evidente all’esterno che può far apparire uno stato emotivo. Un problema psicologico anche latente per un periodo più o meno lungo, si può palesare con un’eruzione cutanea di aspetto diverso. 16
Tutto ciò non significa necessariamente che la causa di un problema cutaneo si debba ricercare in un avvenimento emotivo, ma in molti casi, nella storia clinica della persona che manifesta un problema dermatologico, si trova una recente sofferenza psichica. Un esempio può essere la perdita di un congiunto o un abbandono affettivo che si manifesta con una forma di alopecia aerata, cioè perdita di capelli a chiazze. Non a caso le malattie della pelle più resistenti alle cure mediche sono proprio quelle che spesso si risolvono con il mutare della situazione emotiva di una persona.
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Quando la sofferenza si fa vedere I dermatologi hanno da sempre considerato il fattore psichico come cofattore patogenetico di moltissime dermopatie. Aldilà delle implicazioni e delle teorizzazioni di psicologia, è di comune riscontro clinico una componente emozionale in gran parte delle malattie della pelle. In alcune di queste tale elemento appare più evidente e più fortemente condizionante, configurando i quadri delle cosiddette "dermatosi psicosomatiche", come orticaria, dermatite atopica, alopecia areata, psoriasi etc.
Orticaria cronica L'orticaria
è
dermatosi
caratterizzata
lesioni
una
pomfoidi,
frequente da
eritemato-
edematose, di varie dimensioni e, caratteristicamente, transitorie e fugaci per quanto riguarda la durata. Le cause possono essere le più varie: allergiche, alimentari, fisiche, traumatiche o da contatto con varie sostanze anche semplici, come l'acqua. In un terzo delle orticarie gli stimoli psicogeni sembrano avere un ruolo scatenante o aggravante.
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I pazienti con orticaria sono spesso ansiosi, depressi e provano sensazioni di inadeguatezza. Altri autori segnalano tensioni e difficoltà nelle relazioni a livello lavorativo, scolastico o familiare. Le personalità che sembrano predominare sono la iperemotivo-ansiosa, la insicuroastenica e la aggressivo-irritabile.
Alopecia areata (perdita di capelli a chiazze) “Gli uomini senza capelli sono protagonisti di una tragedia irreparabile", scriveva G. D' Annunzio quasi un secolo fa. L'alopecia androgenetica, o calvizie, è una diffusissima affezione ereditaria che interessa secondo alcuni autori nei suoi vari gradi di gravità dal 50 al 70% delle persone. Si manifesta soprattutto nel sesso maschile, con diradamenti dei capelli che interessano le tempie ed il vertice del cuoio capelluto, fino alla caduta totale con esclusione della classica corona parieto-occipitale. Anche le donne possono esserne interessate, particolar- mente dopo una gravidanza o dopo la
menopausa,
ma
soprattutto
possono
anch'esse essere portatrici e trasmettere ai figli il gene dell'alopecia. In questa patologia, anche se lo stress può essere un fattore aggravante o precipitante della caduta, l'affezione è 19
considerata principalmente somatopsichica, cioè caratterizzata da disagi psicologici questa volta conseguenti a disturbi corporei. Lo stress e l'ansia che accompagna la caduta di ogni capello possono veramente, se non contenuti o elaborati, trasformarsi una "tragedia irreparabile", come diceva D'Annunzio.
Iperidrosi (eccessiva sudorazione) L’iperidrosi è una condizione clinica caratterizzata da sudorazione eccessiva per le richieste termoregolatrici ed emotive. Il disturbo è di grande impatto sociale e psicologico e spesso diventa una mina contro la stabilità emotiva di chi ne soffre. Generalmente il problema dell’iperidrosi inizia nell’infanzia e nell’adolescenza e si protrae per tutta la vita. Ansia e nervosismo possono aggravare o scatenare un attacco di sudorazione. Le persone emotive sono quindi più soggette a questo tipo di patologia, ma piuttosto è il fenomeno della sudorazione eccessiva che genera imbarazzo e ansia, più che viceversa! Tra l’altro, numerosi medici di famiglia non prestano grande attenzione al problema e spesso tendono a minimizzarlo, trascurando il fatto che la traspirazione eccessiva è fonte di imbarazzo ed estremo disagio.
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Non solo un lavoro pesante ci fa sudare sette camicie! Sembra infatti che ci siano emozioni che, più di altre, aggravino la sudorazione. In testa alla classifica delle emozioni che fanno sudare c’è la paura, seguita da rabbia, vergogna, dolore, ma anche desiderio di eccitazione.
Dermatite atopica La dermatite atopica esordisce nella maggioranza dei casi nella prima infanzia durante i primi mesi di vita con la conosciutissima crosta lattea o "lattime" del cuoio capelluto, e con lesioni essudative pruriginose soprattutto del volto e delle regioni flessorie, che vanno incontro a grattamento e lichenificazione. La malattia può continuare nell'adulto con manifestazioni meno gravi a carico delle pieghe delle braccia e delle regioni posteriori del ginocchio, delle zone perilabiali e del dorso delle mani. Nella maggior parte dei casi le manifestazioni dell'adulto sono circoscrivibili a forfora ed eczemi lievi, con pelle secca ed ipersensibile, e ad intolleranze alimentari di varia entità, come quella nei confronti del latte. Tutti questi sintomi possono recidivare o aggravarsi in occasione di stress e conflitti psicologici, come possiamo riscontrare in numerose ricerche. In molti casi è stata riscontrata la forte influenza del proprio ambiente familiare: in famiglie
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dalle caratteristiche "morali/religiose" i sintomi sono più gravi e più numerosi rispetto a famiglie "indipendenti/organizzate". Altrettanto importante è risultato il rapporto con la madre e con le persone significative in genere. Insieme ad una variabile che è congenita, ne esiste una seconda fortemente condizionata dal tipo e dall'intensità dei rapporti affettivi.
Acne L'acne è una ben nota affezione della pelle ad evoluzione benigna, caratterizzata da un processo infiammatorio del follicolo pilifero e della ghiandola sebacea annessa, chiamata in linguaggio comune "brufolo" o "foruncolo". Le parti più colpite sono il viso, le spalle, il dorso e la regione pettorale del torace. Le caratteristiche più comuni presenti su una pelle con acne sono:
Aumentata untuosità della pelle o seborrea
Presenza di punti neri o comedoni
Presenza di foruncoli infiammati (papula) e di pus (pustola)
Sono note a tutti le componenti somato-psichiche della malattia acneica, e più volte è stato ribadito che l'acne può condizionare seriamente lo sviluppo della personalità del giovane.
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Ansia, tensione, autosvalutazione fino alla riduzione dei contatti con gli altri e con l'altro sesso ed in certi casi fino al ritiro sociale con scarso rendimento scolastico e lavorativo sono i sintomi psicologici indotti dalla malattia somatica. Si è parlato di scarsa forza dell'Io, di insicurezza e sottomissione e di scarsa tolleranza alle frustrazioni dell'ambiente. Altra situazione, se vogliamo paradossale, è quella nella quale le manifestazioni acneiche sono una patologia atta ad alleviare l'ansia del paziente. L'acne diventa in questi casi un alibi per ridurre le occasioni, per alcuni molto ansiogene, d’incontro con gli altri. La scomparsa delle lesioni acneiche, ottenuta con le varie terapie, può creare grosse difficoltà di adattamento alle nuove situazioni.
Herpes simplex Questo virus colpisce l’uomo con due ceppi virali simili appartenenti alla famiglia HSV = Human Herpes Simplex Virus. Il primo ceppo coinvolge la cute e le mucose del volto con un contagio da uomo
a
uomo
per
contatto
delle
mucose o tramite saliva; il secondo ceppo sessuale e colpisce le mucose genitali.
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invece
si
trasmette
per
via
Il virus dopo una prima infezione, scompare solo apparentemente, ma in realtà migra lungo le vie nervose e si instaura sui gangli nervosi dove rimane quiescente cioè vitale ma inattivo. In seguito poi a vari fattori scatenanti come stress emotivo, malattie sistemiche, esposizioni solari, traumi, fatica fisica, ciclo mestruale, immunodepressione, si può purtroppo verificare la riattivazione del virus che dalle vie nervose migra fino a raggiungere nuovamente le cellule epiteliali nella sede primari dell’infezione.
Psoriasi La psoriasi è un’affezione cronica della pelle, che può insorgere a qualsiasi età, con uguale frequenza nei maschi e nelle femmine, caratterizzata da chiazze eritemato-squamose che hanno come sede elettiva il gomito ed il cuoio capelluto, ma che possono interessare anche tutto il corpo. Le cause ipotizzate sono fattore basale
ereditario
e
fattori
scatenanti legati allo stress. Nei casi
studiati
vengono
spesso
rilevati presenza di ansia e tratti narcisistici del carattere.
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Si descrive esso come il realizzarsi di una fuga nella malattia da parte di molti psoriasici nel tentativo di sottrarsi alle problematiche della vita e alle difficoltà dei rapporti interpersonali. È come se la protesta e l'aggressività prenda in questi casi la via del linguaggio corporeo e sia la cute a gridare a tutti la protesta dell'Io.
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Quando la sofferenza si fa sentire Ora è sempre più chiaro come la pelle sia un organo di confine e mezzo privilegiato di relazione con il mondo esterno. Data la sua visibilità, è comprensibile come essa si presti facilmente a trasformarsi in uno specchio dell’anima. È evidente, infatti, come la pelle svolga funzioni vitali, essendo l’involucro che avvolge il corpo e, al medesimo tempo, racchiuda la psiche dell’individuo. Essendo per l’appunto la cute, un organo di grande complessità, molto complessa è anche la comprensione della sua patologia, che deve essere valutata secondo una prospettiva olistica, tenendo sempre in considerazione l’inscindibile rapporto mente-corpo. E’ importante rilevare che una malattia cutanea non dipende mai da una sola causa, bensì va affrontata in una prospettiva multifattoriale, poiché in ogni persona entrano in gioco componenti diverse. Alla luce di questo, analizzando il quadro completo, è possibile comprendere il significato del sintomo e della sua manifestazione, le emozioni ed i pensieri che lo mantengono e intraprendere un percorso di consapevolezza e gestione delle emozioni più funzionale all’equilibrio mente-corpo.
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Conflitti che generano una somatizzazione Oggigiorno i ritmi di vita sempre più veloci ed il moltiplicarsi dei fattori di stress cui ognuno di noi è sottoposto, hanno fatto aumentare le malattie psicosomatiche. La somatizzazione non è altro che il travaso dell’eccesso di emozioni dal cervello agli altri organi, in primis la pelle. Siamo esseri olistici ma, proprio per questo, le definizioni di corpo, mente e anima, restano parole che servono per comprendere il funzionamento del tutto. In ogni cellula di un individuo esiste l’informazione del tutto: così un corpo è sano se lo sono la mente e il suo spirito. Queste tre parti Corpo, Mente e Anima non devono trovarsi in conflitto tra loro, ma essere sempre in connessione intima e profonda comprensione. Ecco perché spesso un dolore molto forte del corpo sembra esploderci nella
mente
e
ci
crea
ricordi
ovattate. Nelle nostre cellule si segnano le emozioni, le sensazioni che ci fanno star male, i traumi pregressi non risolti e quelli che continuiamo a non voler guardare e voler risolvere.
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Ogni nostra postura, emozione, sentimento, pensiero, influenzano profondamente la qualità e la quantità della nostra energia interna apportando modificazioni rilevanti sul suo scorrimento nel corpo energetico. La presenza in noi di blocchi emozionali ed energetici creano le basi per l’insorgere di malattie a livello fisico. La maggior parte di noi ha difficoltà a parlare liberamente dei propri problemi,
tuttavia
i
propri
sintomi
dettagliatamente.
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li
sappiamo
raccontare
Trattamenti estetici emozionali Da sempre le persone curano le malattie della pelle attraverso l’analisi di ciò che si vede al di fuori, sulla pelle, ma sarebbe altrettanto importante analizzare e cercare di comprendere le motivazioni che hanno creato il substrato epidermico proprio di tali malattie. A tal scopo ho intenzione di illustrare dei trattamenti estetici diversi da quelli tradizionali ma che vi possono essere affiancati tranquillamente. L’approccio di questi trattamenti si basa su una rilettura della “malattia” in chiave olistica, (dal greco: olos tutto, intero.), approccio in cui non si parlerà più di malattie ma di disarmonie e squilibri energetici. Questi trattamenti produrranno i loro effetti non solo sul piano fisico ma anche sul piano psichico e addirittura spirituale. Di seguito scriverò solo di alcuni trattamenti emozionali: creazione del setting, massaggio Lomi Lomi, utilizzo dei fiori di Bach, utilizzo degli oli essenziali, il Reiki. Ho scelto questi trattamenti perché incontrati, studiati e sperimentati durante il mio percorso formativo di due anni e perché corrispondono al mio modo di interpretare un trattamento estetico.
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Creazione del setting E’ sempre molto importante creare il giusto “setting” per far si che il/la cliente si senta veramente a suo agio e in armonia con se stessa per trarre i benefici maggiori dal trattamento che si sta per ricevere. Nell’ambiente in cui lavoreremo, dovranno così essere presenti i 5 elementi che rappresentano il Macrocosmo che ci circonda e il nostro Microcosmo. Entrando nello specifico dovremo rappresentare lo Spazio, il Vento, l’Acqua, il Fuoco e la Terra. Lo Spazio è tutto ciò che si trova attorno a noi e tra noi esseri viventi e materia ma è anche il nostro campo energetico, la nostra Aurea. In
un
modo
setting
il
migliore
di
rappresentarlo utilizzare
è della
musica più o meno lenta o ritmata in base
alla
persona
da trattare e a secondo del trattamento. Sarà musica molto lenta e dolce per persone agitate e ansiose, un po’ più ritmata per magari massaggi atti a riattivare i canali linfatici e la circolazione.
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Il Vento intorno a noi lo scirocco, la tramontana, il libeccio ecc..ecc.. venti che influenzano la nostra vita e le nostre sensazioni. Dentro di noi invece il Vento sono le nostre emozioni e i nostri pensieri. Il modo migliore di riprodurlo in una cabina di estetica è l’uso di incensi, oli essenziali, profumi, essenze anche versate su vaporizzatori e candele. L’Acqua ovviamente è ovunque intorno a noi nei mari, negli oceani, nei ghiacciai, ma anche dentro di noi che siamo composti dal 65% di acqua. Da qui la presenza nel nostro ambiente di lavoro di fontanelle zen , bacinelle con candele galleggianti o musica con il rumore del mare. Il Fuoco invece nel nostro Macrocosomo è il sole e il fuoco, in noi è il nostro fuoco metabolico, la digestione, la rabbia, la passione. Ideali le candele nel nostro posto di lavoro, magari con colori e odori differenti in base alla persona che abbiamo difronte. Infine la Terra, il luogo dove viviamo e che ci rende stabili grazie alla forza di gravità, in noi rappresentata dalle ossa e i muscoli ciò che ci sostiene e che rimarrà una volta morti. L’uso di cristalli e pietre armonizzerà anche quest’ultima parte di noi stessi. La presenza di tali oggetti fornirà una nuova coccola emotiva per la persona che sta per beneficiare di un nostro trattamento. 31
Il massaggio Il massaggio è' una forma di terapia antica e anche uno dei gesti più naturali che compiamo quotidianamente, poiché è istintivo frizionare una spalla indolenzita, o sfregare quella parte del corpo che ci fa male. In pratica è un insieme di diverse manovre eseguite sul corpo per lenire dolori muscolari o articolari, per tonificare il volume di alcuni tessuti, ma anche per preservare e migliorare il benessere psichico, allentando tensioni e fatiche. Attraverso
il
massaggio
si
sperimenta
uno
stato
di
profondo
rilassamento
e
benessere psicofisico. Dal punto di vista fisico si
ottiene
ritorno
un
miglior
venoso,
sollecitazione
la del
sistema linfatico ed il miglioramento della circolazione arteriosa. Inoltre, creando calore, si accresce
il
metabolismo
cellulare,
(trofismo),
e
si
migliora
l'eliminazione delle scorie, si allungano e decontraggono i tessuti molli e si migliora il movimento delle articolazioni. Dall’altro punto di vista si ha invece un riequilibrio energetico generale da cui deriva una generale sensazione di benessere, una profonda distensione fisica e mentale, la coscienza della propria unità corporea, 32
l'aumento della sensibilità e della capacità di percezione, e la piacevole sensazione di sentirsi a casa nel proprio corpo. Partendo da questo concetto di riequilibrio energetico generale, vorrei illustrare una particolari tecniche di massaggio indicata per persone che necessitano di riconnettersi con il proprio corpo, di riprendere contatto con le proprie emozioni e sentimenti e di ristabilire l’equilibrio nel contatto con gli altri: il massaggio Lomi Lomi.
Massaggio Lomi Lomi Il massaggio Lomi Lomi è un massaggio olistico, che coinvolge la persona in modo complessivo, anima, mente e corpo. Lomi lomi in hawaiano significa massaggiare, precisamente formare onde. La sua origine è antichissima, trae ispirazione dal massaggio ka
huna,
uno
stile
di
massaggio ritmico tipico delle Hawaii
che
consente
di
massaggiare l'intero corpo con un solo movimento. Il massaggio hawaiano non è solo una mera forma di benessere estetico o fisico. La valenza del ka huna, come una volta veniva chiamato il massaggio, era in passato importantissima, tanto che
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coincideva con un rituale che segnava il passaggio a una fase nuova della vita, portando l’uomo alla vera consapevolezza di sé, alla maturità fisica e spirituale. Le tecniche di massaggio si tramandavano di famiglia in famiglia, studiate e modificate dai kahuna, i maestri, e venivano considerate delle vere e proprie panacee per ogni tipo di disturbo, delle vere e proprie tecniche di massaggio preposte alla cura della persona. Oggi il massaggio Lomi Lomi ha mantenuto
la
stessa
profonda
accezione
dell’antico
termine,
ovvero quella di stabilire un unione tra corpo interno ed esterno, un ricongiungimento dell’essere con la sensibilità del proprio corpo, allo scopo di donare fluidità ed equilibrare le energie. Il massaggio si esegue con movimenti armoniosi e dolci, ritmici e insieme profondi, con le mani e gli avambracci. Il massaggio Lomi Lomi, noto anche come massaggio dell’anima, viene eseguito con oli, olio di girasole, olio di mandorle ed estratti naturali, gesti e movimenti ben precisi, che tendono a ricreare armonia, proprio come le onde del Pacifico che lambiscono le coste di quelle terre lontane.
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Un massaggio in armonia con il tutto, con il respiro dell’universo, che parte dal principio che un corpo teso non è un corpo sereno, in cui fluiscono le energie. L'energia bloccata del corpo viene liberata quindi dal massaggio, potenziata la respirazione, eliminando così dolori alla schiena e alle spalle. Solitamente è una persona sola che esegue la tecnica, ma possono essere anche due. Un tempo i massaggiatori erano soliti accompagnare con canti e musica hawaiani le loro sedute. Questi movimenti partono dalla schiena, per poi scendere verso gli arti, braccia, mani, gambe e piedi, per poi riprendere sulla parte anteriore del corpo. Le aree che traggono beneficio da questa cura naturale sono il sistema linfatico, il sistema circolatorio e l’apparato muscolare; il massaggio Lomi Lomi risulta quindi tonificante, rilassante e un toccasana naturale per la circolazione. Inoltre riequilibra la respirazione e l’umore.
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Fiori di bach I Fiori di Bach, riconosciuti dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), sono i preparati a base di principi vegetali studiati negli anni '30 dal Dr. Edward Bach. Secondo
la
visione
di
quest'ultimo, opportunamente estratti
da
fiori
selvatici
(tranne uno che è solo a base di acqua sorgiva di fonti noti per
avere
particolari
proprietà), i 38 Fiori di Bach favoriscono le innate capacità di riequilibrio e di armonizzazione di altrettante disarmonie della personalità o disagi emozionali. Possono essere assunti singolarmente o in associazione, a seconda degli stati d'animo e delle necessità individuali. Ciascuno
dei
rimedi
corrisponde
ad
una
specifica
condizione
emozionale e comportamentale che, nel suo stato armonico, consente all'individuo di sviluppare, ritrovare ed esprimere le proprie risorse vitali ed innate capacità di adattamento. Il campo su cui maggiormente agiscono i Fiori di Bach è quello dell'emotività e degli stati d'animo, ma certamente come la medicina psicosomatica insegna, la mente non è staccata dal corpo, e ciò che
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si mostra a livello mentale, ha un significato ed un'influenza anche sul piano fisico. I segnali che le emozioni danno, sono solo dei segnali precedenti a quelli del corpo, vale a dire i sintomi fisici, perciò osservando e conoscendo l'aspetto emotivo e mentale si può correggere anche ciò che succede nel fisico. La floriterapia non cura la malattia, ma gli stati d'animo e le reazioni agli
eventi
determinato
delle
persone.
avvenimento:
Esempio: con
come
rabbia,
reagiamo
paura,
ad
un
indifferenza,
scoraggiamento, ecc. La risposta che diamo all'evento o al sintomo ci indica quali fiori ci saranno utili in quel momento. I fiori sono raccolti in una giornata di sole, messi in acqua ed esposti per tre o quattro ore al sole, oppure quando questo per motivi stagionali non sia possibile, si mettono a bollire. Una volta che l'informazione trasformatrice del fiore si trasferisce nell'acqua, a questa è aggiunto del brandy (come conservante)... e I Fiori di Bach sono pronti.
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Oli essenziali Gli oli essenziali sono prodotti naturali, ottenuti per estrazione a partire da materiale vegetale ricco in "essenze" appartenente alle erbe e piante officinali, cosiddette "aromatiche".
Una volta estratti, si presentano come sostanze oleose, liquide, volatili, e profumate come la pianta da cui provengono. Pur essendo chiamati “oli” la loro struttura molecolare e consistenza è ben diversa dai normali oli vegetali, ai quali siamo abituati. Gli oli essenziali sono sostanze di composizione assai complessa che rappresentano la parte più regale della pianta, presenti sotto forma di minuscole goccioline nei petali dei fiori, nella buccia dei frutti, nella resina e nella corteccia degli alberi e nelle radici delle erbe e piante aromatiche. Sono elementi volatili, solubili in alcol e olio, ma non in acqua.
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L’inalazione è l'applicazione più diretta e immediata, in quanto le stimolazioni olfattive sono le sole a passare direttamente nella corteccia cerebrale, senza essere filtrate dal centro recettore del talamo, per un'analisi preliminare. Per questa ragione, in aromaterapia sottile, gli olii essenziali vengono impiegati per riequilibrare la sfera psichica ed emozionale. Le applicazioni in questo ambito possono essere la diffusione ambientale, i bagni aromatici, i suffumigi, saune. Inoltre, le molecole degli oli essenziali hanno molta affinità con i tessuti del corpo umano, quindi riescono facilmente a penetrare nella cute, passando attraverso i follicoli piliferi, entrano in circolo, attraverso il sangue o tramite la linfa e il liquido interstiziale. Le applicazioni in questo caso sono l’uso topico, mediante massaggi con oli essenziali, o diluizioni in oli vegetali, creme, unguenti e lozioni o più semplicemente in bagni, docce, pediluvi ecc., favorendo così il loro assorbimento epidermico. Infine, alcune essenze possono essere assunte anche per via interna diluendone 2 gocce nel miele. A seconda del grado di volatilità, gli oli essenziali vengono suddivisi in tre famiglie e precisamente con note di Testa, con note di Cuore, con note di Base.
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Gli oli con note di Testa sono i più volatili, sono dinamici, attivi estroversi, con vibrazioni alte e fresche, agiscono a livello spirituale ed eterico. Schiariscono la mente, rinfrescano, tirano su. Tra
questi
annoveriamo:
Arancio,
Bergamotto,
Eucalipto, Limone, Menta ecc. Gli oli con note di Cuore sono mediamente volatili, intensi, armonizzanti, sensuali, agiscono sul piano emozionale. Tra
questi
annoveriamo:
Camomilla,
Gelsomino,
Lavanda, Neroli, Rosa ecc Attivi sul cuore, ottimi per la pelle. Gli oli con note di Base sono poco volatili, agiscono sul piano corporeo con una vibrazione più profonda; sono calmanti stabilizzanti, balsamici con un aroma forte e permanente Benefici per i polmoni, rivitalizzano e purificano l’aria, esaltano il lato terreno. Tra
questi
annoveriamo:
Sandalo ecc.
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Cannella,
Cipresso,
Pino,
Reiki Il Reiki è una terapia alternativa usata per alleviare malanni fisici, emozionali e fisici. Il reiki si pratica riattivando i centri energetici ed armonizzandoli con l'energia dell'universo. REIKI è una parola giapponese formata dall’unione di due termini: Rei e Ki. Entrambi si riferiscono all’Energia Vitale Universale". Rei è la Forza Spirituale dell’Universo e Ki è l’Energia che scorre nel Corpo Fisico. Praticare
Reiki
significa,
quindi,
porre in sintonia la propria energia personale con quella universale e avviare così un processo profondo di guarigione. Le origini del Reiki si perdono nello scorrere
dei
tempi
ma
fu
un
professore di teologia giapponese, Mikao Usui, a riscoprirlo verso la metà del secolo scorso. Si
riceve
reiki
attraverso
attivazioni
energetiche
o
trattamenti
personali. I trattamenti personali sono quelli che ciascuno può ricevere da un terapeuta Reiki che, a sua volta, abbia ricevuto le attivazioni.
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Le attivazioni, ossia l’apertura dei centri energetici all’energia reiki, sono dei veri e propri rituali attraverso i quali un maestro (Master) trasmette all’”apprendista” l’energia universale servendosi di simboli che consentono di aprire il proprio corpo a questo tipo di trasmissione per diventarne poi un canale, ossia un mezzo attraverso il quale tale energia scorre e viene donata a chi ne ha bisogno. Dopo la prima attivazione è possibile percepire tale energia che scorre dentro di sé e la si può sentire in modo particolare attraverso le mani che si scalderanno al contatto con la superficie corporea da trattare. Reiki si pratica con amore e rispetto, nell’esclusivo interesse della persona a cui lo si dedica. La
“guarigione”
con
ReiKi
avviene
attraverso
un
processo
di
armonizzazione energetica dell'individuo. La malattia, in tutte le sue forme (fisiche, emozionali e mentali) è il segnale evidente di una disarmonia
interiore
profonda.
Ripristinando
l’equilibrio
dell’energia
individuale (ki) con quella Universale
(Rei),
viene
posto in atto un processo globale di guarigione che può interessare sia il corpo fisico che le emozioni e, non ultima, la vita di relazione. 42
Un individuo che riacquista la sua salute psicofisica, avrà un miglior approccio alle vicende quotidiane, sarà più aperto e tollerante con gli altri e riuscirà ad essere più propositivo. I trattamenti Reiki non hanno la pretesa di sostituirsi ad alcun trattamento medico, servono soltanto a svolgere un’azione rilassante sul sistema nervoso utile quindi a distendere la muscolatura, sciogliere le tensioni, regolarizzare la pressione, tonificare la pelle, acutizzare le percezioni sensoriali, stimolare la secrezione di succhi digestivi e l'escrezione delle scorie da parte delle ghiandole interessate. Si può avvertire, nei punti trattati,
dei
piccoli
formicolii, dei fremiti, del calore o altre sensazioni minori,
sicuramente
rilassamento. Già dal primo trattamento, il livello energetico totale aumenta e alla fine di ogni seduta, normalmente, la sensazione è di benessere, serenità e si avverte un senso di profonda rigenerazione.
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Considerazioni L’uomo di oggi è malato soprattutto nella mente e gran parte dei problemi che lo affliggono sono causati dalla società e dalle sue contraddizioni, che producono ansia, insoddisfazione, depressione e squilibrio fisico. Ogni stato emotivo può condizionare e influenzare le funzionalità del nostro organismo. Perciò è importante vivere serenamente con noi stessi e con gli altri, cercando di vedere il lato positivo delle cose, costruendo giorno dopo giorno una nostra filosofia di vita, imparando a riconoscere e rivalutare la semplicità in ogni atto quotidiano. E la salute della nostra pelle è strettamente legata ai nostri stili di vita. Ecco allora che ansia, stress e stanchezza possono avere un grosso effetto su di essa. Addirittura si può instaurare un circolo vizioso perché lo stress causa problemi alla pelle e i problemi alla pelle causano stress! Lo scopo della mia tesina è trasportare queste problematiche in campo estetico e illustrare il mio approccio come estetista alla cura della persona e da lì della propria pelle. L’estetista è la prima che si accorge quando c’è qualcosa che non va nella persona: la percepisce, la aiuta, la conforta, le fa comunicare il
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suo disagio ed è la stessa estetista che spesso consiglia alla cliente di cominciare a prendersi cura di se anche seguendo altri percorsi. L’estetista deve avere una sua capacità di leggere dietro la patologia esterna così da sviluppare un diverso approccio in base al cliente. E aiutare una cliente con problemi di pelle vuol dire cercare di andare all’origine del suo malessere interiore. Non a caso molte persone accedono alla cabina di estetica pronte ad uscirne come “nuove” sia esteticamente che emotivamente. Un esempio pratico: la cura della pelle grassa. Non basta curare una pelle grassa tendente all’acne con pulizie del viso ma servono anche massaggi linfodrenanti per veicolare il sebo e le tossine in eccesso verso gli scarichi linfatici, l’utilizzo di oli essenziali disinfettanti e anche magari di fiori di back a secondo delle vibrazioni della cliente. In questo modo si agisce sia sul lato estetico, con la pulizia ed il massaggio aumentando il trofismo e il rinnovo cellulare, sia a livello sensoriale, rilassante ed emotivo. Tutti i trattamenti che apportano calore agiscono a livello sensoriale andando
ad
alterare
la
sensibilizzazione
distendere muscoli e tensioni emotive.
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delle
cellule
così
da
Inoltre una pelle grassa potrebbe esser causata semplicemente dall’età della cliente, pubertà, o da una produzione eccessiva di sebo a causa di squilibri ormonali non abbinati all’età. Una pelle già grassa diventa più incline all’insorgenza dell’acne o di altri problemi. L’estetista in questo caso dovrebbe aiutare la cliente a curarsi anche quotidianamente
illustrando
una
corretta
routine
di
pulizia
ed
idratazione esempio con sapone di Marsiglia sebo regolatore e con una buona crema idratante. Da non dimenticare un’alimentazione ricca di frutta e verdura cruda, una regolare attività fisica e del tempo per se stessi.
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Sitografia http://www.psicologiaestetica.org
http://www.treccani.it/enciclopedia/dermatologia_(Enciclopedia-Italiana)/ http://www.donnedermatologhe.it/interna.php?id=23&sezId=3 http://www.valorealimentare.it/23/05/2014/bellezza/cura-del-corpo/il-tempo-e-lapelle/4716/ www.psicologo-sessuologo.it/psicoterapia/quando-la-sofferenza-si-fa-vedere/ http://www.my-personaltrainer.it/fisiologia/unghie.html http://www.bioenergetic.it/Contenuti/Psicosomatica/LA_PSICOSOMATICA_DELLA_PE LLE_di_Pietro_Paolo_Rossi/
Bibliografia Bibl.: A. Castiglioni, Storia della medicina, Milano 1927; J. Fick, P. Richter e R. Spitzer, Geschichte der Dermatologie, Berlino 1928. La Pseumosomatica e la danza della realtà – Un percorso per portare nuova energia, luce, respiro ai blocchi energetici – Daniela Paciotti Materiale didattico Dottor Roberto Marracci Materiale didattico Dottor Armando De Sanctis La psicosomatica della pelle di Pietro Paolo Rossi
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