Tesina LA CELLULITE Ilenia Carlini

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Sommario Introduzione ......................................................................................... 3 CAPITOLO 1 : LA CUTE E IL SISTEMA LINFATICO ...................................... 4 1.1 La cute ........................................................................................ 4 1.2 Gli adipociti .................................................................................. 7 1.3 Il sistema linfatico ...................................................................... 11 CAPITOLO 2: LA CELLULITE CAUSE E ORIGINE ....................................... 16 2.1 La cellulite “estetica” ................................................................... 16 2.2 La cellulite infettiva ..................................................................... 17 2.3 Le diverse fasi della cellulite ......................................................... 19 2.4 I diversi tipi di cellulite ................................................................ 21 La cellulite compatta ......................................................................... 21 La cellulite flaccida/ molle ................................................................. 22 La cellulite edematosa ...................................................................... 22 2.5 Le cause della cellulite................................................................. 23 Fattori Primari.................................................................................. 23 Fattori Secondari .............................................................................. 24 Fattori Aggravanti ............................................................................ 24 CAPITOLO 3: PSICOSOMATICA E CELLULITE .......................................... 26 3.1 La Psicosomatica ........................................................................ 26 3.2 Il significato psicosomatico della cellulite ....................................... 27 CAPITOLO 4: COMBATTERE LA PEFS IN AMBITO ESTETICO ...................... 28 4.1 I rimedi per la cellulite ................................................................ 28 4.2 Dieta ed attività fisica.................................................................. 28 4.3 I Fanghi ..................................................................................... 30 4.4 I Bendaggi ................................................................................. 32 4.5 Lo scrub .................................................................................... 34 4.6 I Prodotti Erboristici .................................................................... 35 4.7 I Massaggi ................................................................................. 37 4.8 La pressoterapia ......................................................................... 39 4.9 L‟endermologie ........................................................................... 40 4.10 La ionoforesi ............................................................................ 42

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CAPITOLO 5: CELLULITE E MEDICINA ESTETICA ..................................... 44 5.1 La cavitazione ............................................................................ 44 5.2 Trattamenti fisici invasivi ............................................................. 47 5.3 Trattamenti fisico- farmacologici invasivi ....................................... 48 5.4 Trattamenti chirurgici .................................................................. 49 Bibliografia ...................................................................................... 50 Sitografia ........................................................................................ 51

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Introduzione Attualmente il più grosso problema che sembra “appesantire” le donne è la paura di ritrovarsi una mattina a stringere tra le dita un cuscinetto a buccia d‟arancia. È questo il motivo fondamentale che mi ha spinto a conoscere, studiare e analizzare la cellulite. Cause, effetti e possibili trattamenti possono diventare (e vorrei che così fosse) la mia personale specializzazione in campo estetico. Il mio lavoro si è spinto anche oltre l‟aspetto estetico, analizzando e soppesando i diversi tipi di trattamenti: meccanici, elettrici e chirurgici. Proprio in considerazione di quanto le donne (e ultimamente non solo loro) vivono in modo pesante la reale presenza di questa malattia, e anche la possibile insorgenza nel corso degli anni, la scienza cosmetica e cosmetologica si è dedicata spesso molto più di altre malattie alla ricerca e alle soluzioni di questo problema. Che sia una patologia, uno stato di malessere o una moda, spero che si studino e si trovino soluzioni sempre più mirate ed efficaci per debellare la cellulite.

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CAPITOLO 1 : LA CUTE E IL SISTEMA LINFATICO 1.1 La cute La cute è un organo complesso che ricopre l‟intera superficie corporea; può

essere,

infatti,

considerata

l‟organo più esteso del corpo umano.

Dalla superficie in

profondità la cute è costituita da

epitelio

(epidermide),

da

tessuto connettivo (derma) e da tessuto adiposo (sottocutaneo). Nel derma e nel sottocutaneo sono contenuti annessi cutanei, vasi, nervi. 1)

L’epidermide: E' la parte della pelle direttamente a contatto con l'esterno, avente essenzialmente la funzione di protezione . E' costituita da 4 strati: basale, spinoso, granuloso e corneo, mentre in sede palmo-plantare

presenta

un

quinto

strato (lucido). L'epidermide si accresce dalle

cellule

corneo,

con

basali un

verso

lo

processo

strato di

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cheratinizzazione che ha una durata di 3-4 settimane e che si conclude con la formazione di cheratina (ammassi cornei) a diretto contatto con l'esterno. 2)

Il Derma : Si trova sotto all'epidermide con la quale è unito tramite papille

dermiche (prolungamenti conici di tessuto connettivo che dal derma si estendono fino a compenetrare l'epidermide). Il derma è costituito da 2 parti: papillare e reticolare; mentre la prima ha una vita metabolica molto attiva per la sua vicinanza all'epidermide, la seconda può essere considerata come uno stroma di

sostegno.

Costituenti

del

derma sono: il collagene , che assicura robustezza alla pelle, l'elastina elastica

, e

che la

la

rende

sostanza

fondamentale (MEC), che ha funzioni di cementante. Nel derma sono presenti vasi sanguigni, innervazioni e annessi cutanei (ghiandole sudoripare, follicoli piliferi, peli, ghiandole sebacee e muscolo del pelo). Nel derma è presente un fitto intreccio di vasi linfatici e capillari sanguigni, i quali arrivano fino alle papille e costituiscono la fonte di nutrimento dellâ€&#x;epidermide che non è vascolarizzata.

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3)

L'ipoderma:

È lo strato più profondo della cute. E' conosciuto anche come tessuto adiposo sottocutaneo o pannicolo adiposo. È composto da cellule adipose (gli adipociti) , da parte fibrosa (fibre di sostegno come travi che attraversano

il

tessuto)

e

vasi

sanguigni.

Le

principali

funzioni

dell‟ipoderma sono: 

Proteggere i tessuti esterni da eventuali traumi.

Limitare la dispersione termica, contribuendo a mantenere costante la temperatura corporea.

Rappresentare una riserva energetica.

L'ipoderma contribuisce a modellare la figura del corpo. In alcune regioni della pelle è assente (naso, palpebre, padiglione auricolare), mentre in altre (es. glutei) il suo sviluppo è massimo. Nelle donne il pannicolo adiposo è generalmente più sviluppato sui fianchi, sulle natiche, sulle cosce e sull'addome.

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1.2 Gli adipociti

Gli adipociti sono cellule fisse del tessuto connettivo adibite alla raccolta, al mantenimento e alla secrezione dei lipidi. Hanno forma tondeggiante a causa della goccia lipidica allâ€&#x; interno che occupa quasi tutto il citoplasma, schiacciando il nucleo contro la membrana plasmatica. Quando lâ€&#x;adipocita contiene pochi lipidi questi si accumulano sotto forma di piccole gocce sparse nel citoplasma (adipociti multivacuolari/ tessuto adiposo bruno); ma via via che i grassi aumentano, le gocce si fondono, formandone altre piĂš grosse, fino a che tutta la cellula si trasforma in una grande goccia di grasso (adipociti univacuolari / tessuto adiposo bianco). Gli adipociti si raggruppano tra loro formando dei lobuli; e ogni lobulo, separato dagli altri circostanti da un setto

fibroso,

possiede

nervi,

vasi

sanguigni e linfatici propri.

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L‟abbondanza della vascolarizzazione dell‟adipocita è tale che quasi tutte le cellule hanno, a livello citoplasmatico, contatti con il capillare. Il tessuto adiposo, infatti, ha un letto capillare molto più ricco del muscolo. Il grasso contenuto negli adipociti costituisce la principale riserva di energia dell‟organismo. Quando gli alimenti ingeriti non sono sufficienti per il fabbisogno energetico, il corpo può produrre energia attraverso la combustione dei grassi contenuti negli adipociti. Invece, quando le sostanze nutritive introdotte apportano una quantità di energia superiore a quella di cui l‟organismo ha bisogno, le cellule adipose si sviluppano in modo esagerato, formando un pannicolo di alcuni centimetri di spessore e le persone tendono all‟obesità. Il metabolismo del tessuto adiposo è influenzato inoltre da numerosi ormoni. Gli ormoni tiroidei, l‟adrenalina e la noradrenalina ne inducono il catabolismo (mobilitazione delle riserve), mentre gli ormoni surrenali o gonadici hanno un‟azione anabolica (accumulo di grassi). Gli adipociti, come tutte le cellule, richiedono di mantenere attivi i collegamenti interstiziali per lo scambio di fluidi. Le cellule, infatti, necessitano di essere rifornite continuamente di sostanze nutritive e al contempo devono espellere gli scarti metabolici prodotti durante le funzioni vitali. L'ipoderma

grazie alla rete di capillari venosi e linfatici mantiene un

costante scambio fisiologico.

L'equilibrio che regola gli scambi è molto

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delicato, bastano, infatti, delle leggere alterazioni per rallentare il processo di scambio. In tal caso i liquidi permangono a contatto con i capillari, irritandoli e facendogli perdere tonicità. Il ristagno di liquidi porta a un'infiammazione delle cellule adipose che non sono più adeguatamente irrorate dai capillari linfatici e venosi. I liquidi in eccesso penetrano fra le cellule adipose distanziandole l'una dall'altra, così facendo le cellule perdono la capacità di svolgere efficacemente le proprie funzioni metaboliche; le cellule

adipose s‟ingrossano e vanno a comprimere le fibre di collagene del tessuto connettivo, provocando le classiche scabrosità affioranti in pelle tipiche della cellulite. L'isolamento delle cellule adipose non permette a queste di essere raggiunte dal sangue pulito e al contempo non riesce a espellere i liquidi di scarto ricchi di tossine. S‟instaura un circolo vizioso che causa un aggravarsi della cellulite, le tossine libere vengono infatti assorbite da altre cellule peggiorando la situazione progressivamente.

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È bene però distinguere tra loro due quadri clinici simili ma differenti: La

cellulite e l’adiposità localizzata

L’Adiposità localizzata: • Accumulo di tessuto adiposo in particolari regioni del corpo in base alla particolare conformazione fisica (la donna biotipo ginoide, l‟uomo biotipo androide). • Interessa solo le cellule adipose: C‟è un aumento in volume (ipertrofia) e in numero (iperplasia) degli adipociti, senza modificazioni della microcircolazione, dell‟ipoderma e dell‟ epidermide. Si tratta pertanto di un aumento localizzato di tessuto adiposo cosiddetto “sano”, senza edema, né dolore, né alterazioni cutanee, a differenza di quanto avviene nella cellulite. • Aumenta o diminuisce con l‟ alimentazione. • La temperatura del tessuto è uniforme. La Cellulite: • è una patologia che si manifesta con un‟alterazione degli adipociti e della microcircolazione locale con conseguente richiamo di acqua. L‟edema (gonfiore) che si forma per il ristagno di liquidi comprime le strutture presenti e i vasi sanguigni, ostacolando la microcircolazione locale e gli scambi metabolici. Inoltre le fibre collagene, ispessendosi e moltiplicandosi, vanno a incapsulare ammassi di adipociti degenerati, formando dei noduli. • I disordini si ripercuotono anche a carico dell‟epidermide, con pallore, ipotermia, secchezza e dolore. • Limitata simmetricamente ad alcuni distretti del corpo, non dipende dal peso e può comparire anche su persone magre.

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1.3 Il sistema linfatico

Il sistema linfatico è un sistema di drenaggio a una via che trasporta i fluidi dallo spazio interstiziale dei tessuti al torrente circolatorio. Le funzioni del sistema linfatico sono: il trasporto, difesa e sorveglianza immunologica, purificazione della linfa, produzione e circolazione dei linfociti, mantenimento dell'ambiente idrico interno e drenaggio di liquidi eccedenti nei tessuti. La rete linfatica non è altro che un complesso di vasi e dotti che procede di pari passo

con

la

rete

sanguigna. A differenza di essa, i vasi linfatici si formano a fondo cieco nei tessuti e inoltre il flusso è

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a direzione centripeta cioè rivolto dalla periferia (tessuti) verso il centro (terminus). La circolazione si svolge quindi per la maggior parte contro il gradiente di gravità .

Per facilitare lo scorrimento della linfa nei vasi esistono diverse forze: i muscoli durante

la

comprimono

i

contrazione vasi

linfatici

stimolando il movimento, inoltre le

valvole

unidirezionali

poste

allâ€&#x;interno dei vasi linfatici impediscono il reflusso della linfa. Infine i vasi linfatici che decorrono vicini ai vasi arteriosi ricevono da questi ultimi impulsi di frequenza pari alla frequenza cardiaca. In questo modo anche la pulsazione cardiaca aiuta il movimento della linfa. I vasi linfatici sono distinti, secondo il loro calibro, in capillari

linfatici

che

confluiscono

in

vasi

linfatici

precollettori dotati di valvole, che confluiscono a loro volta in vasi piĂš grandi, i collettori prelinfonodali. Tali vasi sfociano poi nei linfonodi, stazioni intermedie con funzione di filtraggio della linfa. La linfa ricircola al loro interno per poi riversarsi nei collettori post-linfonodali, i quali confluiscono nei tronchi linfatici e infine nei dotti linfatici (dotto linfatico destro e dotto toracico).

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Entrambi i dotti versano la linfa nella vena succlavia, la quale s‟immette nel circolo ematico . La linfa che circola nei vasi linfatici, come il sangue, è formata da una parte plasmatica (liquido, proteine, glucosio, ormoni, enzimi e colesterolo) e da una parte corpuscolata (cellule del sistema immunitario). Durante lo scorrimento del sangue nel capillare, una parte del plasma filtra andando nell‟interstizio. Il 90% è riassorbito dall‟estremità venosa dei capillari sanguigni stessi ritornando in circolo. La parte rimanente di questo liquido extra-venoso non è riassorbita rapidamente e forma il fluido interstiziale, il quale si arricchisce di prodotti del catabolismo cellulare.

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La formazione della linfa consiste nell'ingresso del fluido interstiziale nel vaso

linfatico

idrostatica

grazie

(pressione

all‟alternanza esercitata

di da

due un

pressioni:

fluido

sulle

Pressione pareti

del

contenitore); Pressione oncotica (pressione che esercita il plasma indotta

da

ioni

proteine

e

che

attirano l'acqua).

La rete linfatica è costituita da organi linfoidi che sono classificati in primari e secondari. Dei primi fanno parte midollo osseo e timo. Dei secondari invece fanno parte la milza e i linfonodi . I punti principali del trattamento di scarico linfatico sul viso sono:  temporalis  parotis  profundus  angulus  occiput  terminus

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Gli altri punti di scarico fondamentali per la circolazione di tutto il corpo e utilizzati

durante

i

massaggi

drenanti,

linfodrenanti,

circolatori

e

anticellulite sono: 

sotto ascellare

terminus

inguine

cavo popliteo

cisterna di Pecquet: è l'inizio del dotto toracico. Accoglie la linfa proveniente dai due collettori con provenienza dagli arti inferiori e dagli organi contenuti nella cavità pelvica e addominale.

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CAPITOLO 2: LA CELLULITE CAUSE E ORIGINE Non tutti sanno che come dermatosi, la cellulite, può essere sia di origine infettiva sia di origine estetica.

2.1 La cellulite “estetica” Segno di femminilità e incubo di quasi tutte le donne dall‟adolescenza in poi, sotto

il nome

di cellulite

s‟indica

quell‟inestetismo provocato

dall‟alterazione del tessuto connettivo e del pannicolo adiposo, con compromissione

della

microcircolazione

e

conseguente ipertrofia delle cellule adipose. un‟ipertrofia adipose si verifica

Oltre ad

delle

cellule

ritenzione idrica e stasi di liquidi negli spazi

intercellulari alterando così le più importanti funzioni metaboliche. Il suo nome scientifico è Panniculopatia Edemato Fibro Sclerotica (PEFS): • pannicolo: indica che il problema è situato a livello del pannicolo adiposo sottocutaneo. • edemato: informa che prima a livello dell'ipoderma e poi nel derma, dove si trovano il sistema sanguigno e linfatico, vi è una situazione di edema (ristagno di liquidi) probabilmente dovuto a cattiva circolazione.

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• fibrosclerotica: forma una fibrosi, cioè aumenta il tessuto connettivo che indurisce quello adiposo. È caratterizzato da piccoli noduli e dalla cute a buccia d‟arancia. La cellulite è largamente diffusa nelle donne, secondo le statistiche dall‟85 al 90% dei casi. Gli uomini, non avendo estrogeni (ormoni sessuali femminili), non presentano questo fenomeno, se non nei casi dei transessuali i quali, oltre alle operazioni chirurgiche, usano anche grandi quantità di estrogeni per indirizzare al femminile

tutti

secondari

(sono

i detti

caratteri

sessuali

primari

i

caratteri

sessuali

determinati

dai

cromosomi XX e XY e secondari quelli determinati dagli ormoni sessuali, come la diversa distribuzione del grasso corporeo, delle masse muscolari, del tono della voce, della peluria e magari della cellulite).

2.2 La cellulite infettiva La cellulite infettiva invece è un‟infezione acuta o cronica del derma e del tessuto sottocutaneo. Solitamente causata dallo streptococco o dallo stafilococco, la cellulite infettiva si manifesta nel caso venga meno l‟integrità

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istologica

come

conseguenza

di

lesioni

cutanee.

Tali

condizioni

istopatologiche, infatti, permettono ai batteri fisiologicamente presenti sullo strato esterno della cute di penetrare in profondità approfittando dello stato precario del sistema immunitario superficiale e di infettare il tessuto cutaneo e sottocutaneo. Ferite, ustioni e lesioni anche superficiali del derma, screpolature, punture di ago, vesciche, punture d‟insetti costituiscono un fattore di rischio serio per la cellulite infettiva perché fungono da 'porte d‟ingresso' per gli agenti patogeni. I tossicodipendenti che fanno uso di droghe per via endovenosa sono molto esposti al rischio di cellulite infettiva.

La cellulite infettiva si presenta con una chiazza

rossa, dolente e 'soffice' al tatto, edematosa e iperemica e può essere accompagnata da brividi, febbre e da una sensazione di malessere generale. Questo tipo di 'cellulite' va considerato in maniera molto seria e trattata tempestivamente con terapia antibiotica adeguata per agire sui batteri colpevoli dell‟infezione. Una cellulite infettiva mal curata, infatti, può incancrenirsi, colpire i tessuti molli e necrotizzare.

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2.3 Le diverse fasi della cellulite Dal punto di vista della “gravità”, la cellulite si può suddividere in quattro stadi, più o meno trattabili: 1) Il primo - più precoce e totalmente reversibile - è lo stato edematoso:

è

contraddistinto

da

un‟iniziale

alterazione

della

microcircolazione sanguigna con stasi venosa e ristagno di liquidi interstiziali. Solo comprimendo la pelle o irrigidendo il muscolo si notano i primi segni tipici della "buccia d'arancia" dovuta agli adipociti, che aumentano di volume e possono comprimere i vasi sanguigni, compromettendo lo scambio idro-salino e facilitando la formazione di edema.

2) Nel secondo stadio, caratterizzato dal primo danno a livello cellulare, si verifica ristagno di tossine e si sviluppa una fibrosi con formazione di piccoli noduli (cellule di grasso imprigionate nei tessuti). È lo stadio fibroso, in cui è già più evidente il caratteristico aspetto “a buccia d‟arancia” della cute nelle zone colpite. Anche la cellulite fibrosa è “domabile”, basta un po‟ di costanza.

3) Il terzo stadio è associato alla presenza di noduli dolenti al tatto, costituiti da adipociti già ingrossati che vengono “ingabbiati” dalle

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fibre di collagene indurite (processo fibrosclerotico), che provocano una riduzione dello scambio tra le cellule e impediscono il fisiologico processo di ossigenazione dei tessuti. La cellulite che raggiunge questo stadio è definita sclerotica flaccida ed è ancora curabile.

4) Nel

quarto

stadio,

l‟aspetto

a

materasso

della

cute

è

particolarmente accentuato a causa della formazione di noduli più voluminosi ed evidenti (da micro noduli diventano macro noduli) e dalla trazione effettuata delle fibre di collagene irrigidite che comprimono le terminazioni nervose, creando infossamenti nella cute e intaccando il sottocutaneo". La pelle è pallida, ipotermica, e dolorosa. Questo stadio può considerarsi irreversibile.

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2.4 I diversi tipi di cellulite La medicina specialistica ha altresì definito le tre sembianze o tipologie che può assumere la cellulite.

La cellulite compatta Colpisce soprattutto i soggetti in buona

forma

muscolatura anche

fisica

tonica.

persone

con Può

obese,

una colpire

di

peso

superiore alla normalità o magre. È stabile, infatti, non subisce alcuna variazione sia nella posizione eretta sia in quella distesa. Alla palpazione è dolorosa. L‟epidermide appare fine e delicata, la cute è generalmente ruvida e secca e spesso si formano le smagliature. Il tessuto, preso tra le dita, sembra quasi incollato ai piani sottostanti. La cellulite compatta o dura può con il tempo trasformarsi in molle.

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La cellulite flaccida/ molle Si manifesta specialmente in persone di mezza

età,

che

hanno

un

tessuto

ipotonico, oppure in quei soggetti che variano di peso in modo poco equilibrato. Il passaggio dalla posizione eretta a quella

distesa

evidenzia

la

sua

fluttuazione. I tessuti colpiti sono molto imbibiti ed è proprio questo a causare quella fluttuazione della parte, specialmente durante la deambulazione.

La cellulite edematosa Si manifesta, in associazione a quella compatta, di preferenza sulla gamba e rappresenta la conseguenza

abbastanza

comune di patologie circolatorie caratterizzate da un importante ristagno di liquidi nei tessuti. È dolorosa durante la palpazione e talvolta anche durante la deambulazione. Un segno caratteristico, che la differenzia da condizioni edematose cliniche di origine cardiaca o renale, è l„assenza del segno, che si manifesta con la pressione digitale.

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2.5 Le cause della cellulite L‟insorgere della cellulite dipende da diversi fattori che spesso si sommano fra loro, anche se, in fondo, tutto si può ricondurre a un‟alterazione del microcircolo, causa prima di tutta la sintomatologia e delle alterazioni patologiche in seno al tessuto connettivo. Alcuni fattori non sono eliminabili e sono quindi definiti PRIMARI (es. il sesso, la razza o la familiarità), altri, detti SECONDARI, sono collegati ad alcune fasi della vita, a patologie particolari o all‟assunzione di farmaci; altri invece, definiti fattori AGGRAVANTI (es. cattiva alimentazione o sedentarietà), sicuramente potrebbero essere controllati adottando uno stile di vita diverso.

Fattori Primari Il fatto di essere donna e di razza bianca sono elementi sfavorevoli: la donna mediterranea è caratterizzata (ginoide)

in

da cui

una

conformazione

prevale

l‟azione

“a

degli

pera” ormoni

femminili (gli estrogeni) sui recettori specifici, con il risultato di un accumulo dei chili in eccesso sulla parte bassa del corpo, ritenzione idrica e stasi circolatoria. Non a caso il problema comincia con l‟adolescenza, periodo in cui vi è una vera e propria tempesta ormonale che segna il passaggio dall‟infanzia all‟età adulta.

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Anche la componente familiare è rilevante. Alcuni disturbi del microcircolo , spesso, si tramandano tra consanguinei e l‟insufficienza venosa e linfatica con fragilità capillare, costituiscono l‟anticamera della cellulite.

Fattori Secondari E‟ noto che le manifestazioni cutanee della cellulite sono fortemente legate al ciclo femminile: l‟aspetto “a materasso” della pelle aumenta nel periodo precedente il ciclo, soprattutto in caso di sindrome pre-mestruale, e in gravidanza quando sale il livello degli estrogeni con effetti positivi e negativi: aumenta l‟appetito, migliora l‟umore, si accumulano liquidi nei tessuti e il prodotto del concepimento preme sulle strutture vascolari, aggravando la situazione circolatoria magari già non perfetta, con segni di stasi. Come regola, in generale, la cellulite diminuisce dopo la menopausa, in assenza di trattamento ormonale sostitutivo.

Fattori Aggravanti Una muscolatura di cattiva qualità, sia per sedentarietà sia a seguito di un dimagrimento eccessivamente rapido che abbia sacrificato il “nobile” tessuto muscolare, è sicuramente uno dei fattori favorenti la cellulite. Il moto

aiuta

a

mantenere

efficiente

muscolatura,

circolazione

e

metabolismo aiutando a bruciare i grassi e a prevenire la stasi circolatoria.

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La

dieta

scorretta,

con

l‟introduzione

eccessiva di calorie, di cibi ricchi di grassi e di

sale,

favorisce

accumulo

di

adipe

localizzato, ritenzione di liquidi e un‟ “intossicazione” generale dell‟organismo. Anche una postura sbagliata contribuisce ad aggravare il quadro clinico. Stare molte ore sedute rallenta la circolazione perché la sedia comprime i vasi e la situazione peggiora se si tengono le gambe accavallate. Non fa neanche bene trascorrere troppo tempo in piedi immobili, perché il sangue fa fatica a risalire dagli arti inferiori, con conseguente stasi circolatoria. Si deve evitare l‟abbigliamento costrittivo: non dimentichiamo che abiti e biancheria attillata comprimono i vasi, mentre scarpe troppo strette o con tacco alto ostacolano il ritorno venoso e linfatico e impediscono il corretto funzionamento dell‟importantissima “pompa venosa” compressa a ogni nostro passo, che imprime una spinta verso l‟alto al sangue, impedendogli di ristagnare. Stress e fumo sono altri fattori aggravanti, l‟uno per le inevitabili ripercussioni

sul

quadro

ormonale

(aumento dei cosiddetti “ormoni dello stress”),

l‟altro

per

la

sua

azione

vasocostrittrice e per la sua capacità di aumentare i radicali liberi, sostanze che favoriscono i danni a carico del microcircolo.

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CAPITOLO 3: PSICOSOMATICA E CELLULITE

3.1 La Psicosomatica La

Psicosomatica

branca

della

è

una

psicologia

medica volta a ricercare la connessione tra un disturbo somatico (anche generico) e la sua eziologia sempre di natura psicologica . Sostiene che la malattia nasce dal “cattivo” rapporto dell‟individuo con il suo ambiente. Con il termine individuo s‟intende una dimensione globale della persona, si fa cioè riferimento sia alla sua parte conscia sia a quella inconscia. La malattia insorgerebbe quando l‟individuo predilige l‟adattamento razionale (conscio) al proprio ambiente di vita quotidiano, tralasciando ciò che sente affettivamente ed emotivamente. Con l‟accezione “parte inconscia” s‟intendono invece i sentimenti, le emozioni e gli affetti che reprimiamo o rimuoviamo perché interferenti con il nostro attuale (ma incompleto) stile di vita. Seguendo questo filo logico, la malattia può essere intesa come un messaggio che il nostro corpo ci invia per avvisarci che abbiamo tenuto qualcosa d‟importante fuori dal nostro progetto di vita o più in generale fuori dalla nostra vita quotidiana. L‟espressione della malattia avviene proprio attraverso l‟organo o la 26


funzione malata che maggiormente rappresenta il sentimento, la funzione o l‟emozione repressa. Ciò avviene tramite meccanismi fisiologici ben precisi che vedono l‟implicazione del Sistema Nervoso Autonomo e dell‟emisfero destro del cervello (presiede funzioni di elaborazione delle emozioni).

3.2 Il significato psicosomatico della cellulite Ritenzione idrica e cellulite sono strettamente connesse al tema del “trattenere”, con particolare riferimento alle emozioni (dolori del passato, rimpianti, paure…). Nella donna, la cellulite è lo specchio del proprio vissuto interiore e del rapporto che ha con corpo e femminilità. Una cellulite molto evidente può essere collegata ad autosvalutazione, rinuncia alla propria sessualità e blocchi affettivi o sessuali che mettono in atto una strategia di difesa da parte del corpo, nell‟area del bacino, creando una sorta di “salvagente” di grasso che ha lo scopo di tenere al riparo da emozioni e affettività. Il naturopata valuterà la situazione d‟insieme della persona, il suo stile di vita, l‟alimentazione, il livello di stress presente e fornirà un insieme di suggerimenti in grado di portare la persona verso un regime di vita equilibrato e sano, riducendo il livello infiammatorio e di stress, e favorendo il benessere globale dell‟organismo. Il trattamento della cellulite non è affatto banale né semplice, tuttavia, prevenire o quanto meno intervenire quando il disturbo si trova ancora ai primi stadi risulta essere l‟approccio migliore.

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CAPITOLO 4: COMBATTERE LA PEFS IN AMBITO ESTETICO 4.1 I rimedi per la cellulite La cellulite non è un semplice inestetismo ma una vera “malattia” del connettivo dovuta a un malfunzionamento del microcircolo: sbarazzarsene significa guadagnarci anche in salute. La battaglia va combattuta con molto impegno su più fronti di seguito riassunti. Ci vuole una strategia completa fatta di dieta, attività fisica e trattamenti localizzati, sia di tipo estetico sia di tipo medico, fino alla chirurgia per i casi più “gravi” e irriducibili.

4.2 Dieta ed attività fisica

La

prevenzione

inizia

sulla

tavola

e

qualsiasi trattamento è destinato a dare buoni risultati se lo si associa ad uno stile di

vita

sano

con

regolari

abitudini

alimentari. Un‟alimentazione equilibrata ed adeguata fa sì che pesantezza, gonfiori degli arti e cellulite, possano essere prevenuti e curati. È necessario quindi orientare le abitudini alimentari verso un regime disintossicante, equilibrato, facilmente digeribile e, se necessario, ipocalorico. Tra le tante cose poniamo al primo posto il sodio: cercare di evitarne il consumo o 28


quantomeno ridurlo poiché provoca ritenzione dei liquidi. Sicuramente dopo segue l‟acqua che dovrebbe essere bevuta in quantità di almeno un litro e mezzo al giorno per favorire il buon drenaggio delle tossine. Lo sport invece serve non solo ad incrementare la combustione dei grassi

ma

aiuta

anche

a

tonificare i muscoli e a stimolare la circolazione. La ginnastica più utile è quella di tipo aerobico, che stimola l‟ossigenazione dei tessuti e mobilita i depositi di grasso. Via libera quindi al nuoto (che sfrutta anche l‟azione d‟idromassaggio indotto dai movimenti del corpo nell‟acqua), alle pedalate in bicicletta, al jogging, alla ginnastica a corpo libero, all‟atletica leggera.

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4.3 I Fanghi

I fanghi sono una melma costituita dalla mescolanza di una componente solida (argilla, microflora, composti vegetali) con una componente liquida (acqua minerale o termale) e utilizzato in fangoterapia sotto forma di "impacco". Il fango va a trattare localmente inestetismi quali acne, punti neri, cellulite e smagliature. Molti medici li consigliano per le proprietà antinfiammatorie in presenza di osteoporosi e dolori reumatici. Per potenziarne l'effetto benefico, i fanghi sono spesso impreziositi di olii essenziali od altri estratti fitoterapici. Ad esempio, un fango anticellulite è tipicamente arricchito con estratti di centella asiatica, ippocastano, rusco ed

edera,

principi

attivi

scelti

per

stimolare

la

microcircolazione,

promuovere il drenaggio dei liquidi e favorire quindi l'eliminazione delle tossine.

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Le proprietà dei fanghi sono: 

La

capacità

calorica,

cioè

il

potere

di

accumulo

o

di

dispersione del calore, quando vengono a contatto con la pelle. 

La plasticità, cioè il grado di malleabilità del fango e quindi la capacità di aderire alla superficie corporea.

Il potere di assorbimento e di scambio ionico dovuto al processo di osmosi (cioè di scambio) in virtù del quale le sostanze minerali entrano attraverso la pelle ed escono particelle di acqua e di grasso. L'osmosi è un processo fisico spontaneo, che tende a diluire, in presenza di due soluzioni separate da una parete semipermeabile, (come può essere la pelle) quella più concentrata, allo scopo di ridurre la differenza di concentrazione.

Il fango anticellulite cede alla pelle i principi funzionali in esso contenuti, assorbe le tossine in eccesso, aumenta sensibilmente la temperatura corporea, favorisce la sudorazione ed incentiva la microcircolazione. Tutti questi effetti benefici si traducono nel miglioramento apprezzabile dell'aspetto della pelle colpita da cellulite.

31


4.4 I Bendaggi I bendaggi vengono effettuati mediante l‟utilizzo di strisce di cotone elasticizzato. Queste possono essere imbevute di principi attivi

oppure

possono fasciare parti del corpo su cui sono stati precedentemente applicati preparati cosmetici, come fanghi o alghe. Possono essere: 

rassodanti

disintossicanti

riducenti;

anticellulite.

Il processo chimico alla base di questo trattamento è l‟osmosi. Questo trattamento può agire, quindi, rilasciando alla pelle i principi attivi contenuti nel bendaggio, oppure, mediante le formulazioni applicate direttamente sul corpo, possono, al contrario, assorbire le tossine rilasciate dalla pelle tramite la sudorazione (eliminando anche i liquidi in eccesso). I bendaggi possono inoltre essere:  Freddi: vasocostrittori, ossia contrastano la vasodilatazione e sono utilizzati principalmente per ridurre il gonfiore e la pesantezza degli arti inferiori. Migliorano

il sistema circolatorio, linfatico e il

metabolismo. Sono utilizzati inoltre come rassodanti.

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ďƒź Caldi: vasodilatatori, aumentano la sudorazione e stimolano la circolazione periferica. Grazie alla temperatura elevata i tessuti adiposi vengono stimolati e il metabolismo dei grassi ne trae benefici. Sono molto utilizzati come riducenti e per contrastare la cellulite.

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4.5 Lo Scrub Lo scrub è un trattamento estetico

che

l‟eliminazione

favorisce delle

cellule

morte della pelle. Quest‟ultima si

rinnova

generando

continuamente

cellule

nuove

in

profondità, che devono salire in superfice.

Lo

scrub

quindi

consente a quelle giovani di arrivare in superfice ottenendo una pelle liscia e brillante. Prima di iniziare un qualsiasi percorso di trattamenti estetici, infatti, sarebbe opportuno fare uno scrub corpo così da poter andare ad operare su una pelle pulita, reattiva e senza impurità. Lo scrub salino è un trattamento completo per la pelle, perché leviga, rivitalizza lo strato corneo e stimola la microcircolazione di superficie. In più, attraverso lo scambio osmotico, rimodella e tonifica la silhouette. L'osmosi

grazie

all'applicazione

del

sale innesca un trasferimento di acqua che "asciuga" gli accumuli di liquidi sottocutanei e migliora la compattezza dei tessuti.

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4.6 I Prodotti Erboristici

Per combattere una cattiva circolazione sanguigna e linfatica con ristagno di liquidi negli arti inferiori, è di grande interesse l‟uso di estratti vegetali che migliorano la microcircolazione e favoriscono l‟eliminazione dell‟edema e delle tossine, come gli estratti di centella, rusco e ippocastano. E‟ importante inoltre eliminare le tossine prodotte col metabolismo, che si accumulano nel tessuto sottocutaneo. E‟ utile per questo l‟uso di piante ad effetto diuretico-depurativo, per esempio: betulla, tarassaco, ananas e spirea. Il tessuto che presenta cellulite ha, soprattutto a livello venoso, problemi a carico della parete dei vasi, che tendono a dilatarsi, rallentando il flusso sanguigno e provocando stasi.

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Migliorare la tonicità dell‟endotelio facilita il ritorno del sangue venoso al cuore. Centella, rusco, amamelide e cipresso, con la loro azione tonicizzante ed elasticizzante, assolvono questo compito. La tendenza all‟accumulo di grassi, fattore che certamente favorisce lo sviluppo della cellulite, è invece contrastata da sostanze ad azione lipolitica, come la caffeina, o estratti di piante che la contengono: per esempio il tè, il caffè, oppure dalle alghe marine che con il loro elevato contenuto in iodio attivano la mobilitazione (lipolisi) del pannicolo adiposo. Un prodotto per essere efficace non deve solo contenere principi attivi, ma deve averne anche la “dose giusta”, cioè una quantità sufficiente a svolgere un‟azione funzionale. Un altro rimedio naturale lo troviamo nei fiori di Bach ”detox”. Questi non aiutano solo ad equilibrare gli stati d‟animo, ma possono servire anche per contrastare inestetismi come la cellulite. I rimedi consigliati sono Willow e Chicory per sbloccare il ristagno dei liquidi e Crab Apple per eliminare le tossine. Possono essere aggiunte due gocce di ciascun fiore nelle creme corpo oppure in una bottiglia d‟acqua da bere durante la giornata.

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4.7 I Massaggi I massaggi anticellulite sono tra le tecniche più efficaci per combattere la cellulite. Sono principalmente due:  Il Connettivale

è Adatto

per chi ha una cellulite “fibrosa”, caratterizzata da tessuti ormai infiammati e cellule di grasso isolate in cuscinetti compatti. Come indica il nome, interessa il “connettivo”, posto sotto il derma , dove si depositano le cellule di grasso e sono presenti i fibroblasti, cioè le cellule attive che producono collagene e danno struttura alla pelle del corpo. Manipolando la cute si mobilizzano

intensamente

gli

strati

più

profondi

della

pelle

liberando le cellule adipose intrappolate nei tessuti e indurite. Le

manovre

sono

esercitate

direttamente

sulla

cute,

senza

l‟applicazione di creme o oli. Il massaggiatore esegue il massaggio su tutto il corpo esercitando delle pressioni decise, profonde e molto lente con sole due dita di ogni mano: il medio e l‟indice uniti. Si tratta di piccolissimi ma vigorosi movimenti di spinta e trazione, senza staccare mai le mani dal corpo che “spostano la cute” e si concentrano sulle zone più critiche. Le digitopressioni inizialmente potranno risultare un po‟ dolorose, ma man mano che il trattamento

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procede, a prevalere sarà una sensazione di benessere generale dovuta allo scioglimento dei noduli cellulitici.  Il Linfodrenaggio manuale è stato il primo massaggio anticellulite veramente

efficace

e

tuttora

è

considerato

tra

i

più

validi

trattamenti in istituto contro ritenzione idrica e pelle a buccia d‟arancia. Partendo dal presupposto che il ristagno dei liquidi è dovuto da un difetto del sistema linfatico, si basa su una serie di movimenti leggeri e circolari mirati a convogliare

i

liquidi

linfatici verso le principali stazioni linfodali, dove può essere depurata e messa nuovamente in circolo. La linfa va stimolata nel suo scorrimento perché a differenza del sangue, non è pompata da un organo come il cuore, e scorre solo in un‟unica direzione, dalla periferia al centro, verso la zona alla base del collo. Le spinte del massaggiatore sono sempre verso l‟alto, in direzione delle principale stazioni linfatiche.

38


4.8 La Pressoterapia

E'

un‟apparecchiatura

trasmette

una

che

piacevole

sensazione di benessere e dà

ottimi

grazie

risultati a

poiché

un‟azione

meccanica esercitata dalla pressione di cuscini ad aria, stimola la circolazione venosa e linfatica rendendola più efficiente. In questo modo migliora gli inestetismi estetici più frequenti come cellulite e ritenzione di liquidi. Le

compressioni

permeabilità

del

consentono tessuto

di

modificare

connettivo

al

la

compattezza

drenaggio

della

e

la

linfa.

La

Pressoterapia è un validissimo alleato contro la cellulite, favorendo la circolazione aiuta il corpo al eliminare i liquidi in eccesso, coadiuvata da altri trattamenti o con delle manualità specifiche riesce a valorizzare al massimo i principi attivi applicati. Generalmente la pressoterapia è un macchinario applicato sulle gambe, alcune tecnologie trattano anche braccia e pancia. Una seduta ha una durata variabile tra i 20 e i 40 min. a seconda degli obiettivi di bellezza. Un ciclo completo si compone tra le 8 alle 12 sedute, i risultati sono tangibili non soltanto a livello estetico.

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4.9 L’Endermologie

Riattiva in modo gradevole e non aggressivo l'attività cellulare rallentata, grazie a una stimolazione meccanica della pelle. Il trattamento è eseguito da un professionista grazie ad un‟apparecchiatura specifica. Le teste di trattamento equipaggiate di Roll (rullo) o di Lift (alette) mobilizzano delicatamente il tessuto cutaneo e trattano in maniera al 100% naturale le diverse zone del corpo e del viso secondo il principio della stimolazione meccanica della pelle.

La stimolazione meccanica o MECCANO-STIMULAZIONE effettuata sulla superficie della pelle è in grado di inviare messaggi profondi alle cellule (es.: adipociti e fibroblasti) provocando una risposta fisiologica (es.:

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stimolazione della produzione di collagene e di elastina o riattivazione della lipolisi). I due rulli motorizzati e indipendenti

afferrano delicatamente la pelle

mediante 3 sensi di rotazione e permettono di trattare diversi tessuti: cellulitici, adiposi, edematosi, fibrotici, aderenti, infiammatori, sottili, fragili e rilassati.

Il trattamento permette di attivare naturalmente la

produzione di collagene ed elastina con lo scopo di ridensificare la pelle rendendola morbida ed elastica. Grazie alla sua azione drenante, rapida e indolore, permette di trattare i disturbi legati allâ€&#x;insufficienza venosa e alla sensazione di gambe pesanti,valida anche per la ritenzione idrica. La

metodica

lipomassage

permette

di

riattivare

naturalmente

la

lipolisi(scissione dei grassi) favorendo il destoccaggio delle adipositĂ localizzate. Agisce infine anche sui muscoli permettendo di liberare le tensioni e le contratture.

41


4.10 La Ionoforesi La ionoforesi è un tipo di stimolazione elettrica che favorisce la penetrazione di un principio attivo per via trans dermica. Ciò permette

di

introdurre,

direttamente nella zona da trattare, sostanze semplici o naturali che , in tal modo, aumentano il proprio potenziale d‟azione. Si ottengono così effetti uguali o superiori a quelli derivanti dalla somministrazione di sostanze chimiche più complesse, che possono risultare nocive per l‟organismo. Viene fatta con un apparecchio che ha due elettrodi (uno positivo e l'altro negativo) che hanno una spugnetta

imbevuta della

sostanza da veicolare. I principi attivi allo stato puro possono essere per esempio la Centella asiatica, la caffeina o estratti di alghe allo scopo di combattere la cellulite o talune congestioni che causano adiposità localizzate. La fiala dei principi attivi viene distribuita su una delle superfici assorbenti degli elettrodi che viene poi messo nel punto in corrispondenza della zona da trattare, mentre l'altro elettrodo sarà posizionato in vicinanza dell'altro.

42


Dopodiché accendendo l'apparecchio, attraverso la corrente trasporterà gli ioni nelle zone che necessitano di questo trattamento trovando il canale di passaggio attraverso i dotti piliferi e le ghiandole sudoripare. I vantaggi della ionoforesi sono diversi in quanto permettono di introdurre nell'organismo, direttamente nella zona da trattare, sostanze “pure” assolutamente senza l‟utilizzo di aghi (indolore) e senza apportare alcun danno ad altri organi, permette agli ioni di legarsi a determinate proteine con la conseguenza di aumentare il tempo di permanenza in circolo della sostanza introdotta, migliora il trofismo dei tessuti superficiali e profondi. Questo trattamento è in genere consigliato nella prevenzione o nelle fasi iniziali della cellulite oppure quando si tratta di completare risultati già acquisiti con altri metodi. Infatti se la cellulite è molto estesa e il connettivo indurito i cosmetici difficilmente riescono a penetrare in profondità. La durata e la frequenza del trattamento varia a seconda dei casi. L‟elettroterapia ionoforesi è controindicata

nei soggetti con presenza di

pace-maker, mezzi di sintesi metallici, lesioni cutanee o epilessia.

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CAPITOLO 5: CELLULITE E MEDICINA ESTETICA 5.1 La Cavitazione

La liposcultura ultrasonica esterna, detta anche cavitazione, è una tecnica innovativa impiegata per la riduzione non chirurgica delle aree di accumulo di grasso attraverso l‟utilizzo di ultrasuoni a bassa frequenza. L‟applicazione

degli

ultrasuoni

si

basa

sulle

proprietà

termiche,

meccaniche, biochimiche e di cavitazione che hanno le onde sonore sul tessuto adiposo. Esse, penetrando nei tessuti, cedono parte della loro energia sotto forma di calore. L‟innalzamento della temperatura locale determina un aumento della microcircolazione e un aumento di volume delle cellule adipose (effetto termico). La forza esercitata dalle onde sonore sulle cellule adipose determina dei micro-oscillamenti verso zone a minore pressione (effetto meccanico).

44


Le variazioni di pressione prodotte determinano alterazioni a livello della membrana cellulare, alterandone la permeabilità e liberando così i lipidi contenuti all‟interno della cellula. Infine il passaggio di ultrasuoni attraverso le cellula adiposa determina ciclicamente la formazione di onde ad altissima velocità, sviluppando micro bolle all‟interno della cellula fino ad avere l‟implosione delle stesse sotto l‟enorme pressione esercitata. Questo

fenomeno

fisico

è

chiamato cavitazione. A

causa

della

rottura

della

membrana cellulare, il grasso contenuto fuoriesce

nell'adipocita e

passa

nell'interstizio. Tramite il circolo

linfatico è

trasportato al fegato, dove viene metabolizzato come un qualsiasi grasso alimentare; infine è eliminato tramite i reni. Le onde sonore utilizzate sono molto selettive e non danneggiano gli altri tessuti (come il connettivo), né i muscoli, i nervi e i vasi sanguigni. Le aree corporee che possono essere trattate sono: glutei, sottoglutei, cosce, ginocchia, gambe,caviglie, fianchi,addome, arti superiori. La cavitazione non deve essere utilizzata a livello della testa, del collo, delle mani, dei piedi, dei genitali o con la sonda diretta verso le ovaie.

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Tutte le persone sane possono sottoporsi al trattamento. Ăˆ controindicato invece in persone in terapia cronica con farmaci, nei portatori di pacemaker, nei trapiantati, in gravidanza o in caso di lesioni della cute nellâ€&#x;area da trattare.

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5.2 Trattamenti fisici invasivi Sono un tipo di terapia non del tutto priva di inconvenienti: L‟elettrolipolisi è una tecnica che si è sviluppata come evoluzione dell‟agopuntura. Vengono inseriti sottocute degli aghi metallici, lunghi fino a 18 cm, e collegandoli a un generatore di corrente, viene creato un campo elettrico nel tessuto sottocutaneo. Questo trattamento servirebbe a favorire il catabolismo lipidico all‟interno degli adipociti e a migliorare il drenaggio

dei

liquidi

interstiziali.

La

sua

efficacia,

non

è

ancora

scientificamente provata, mentre si possono avere infezioni, legate all‟utilizzo degli aghi, se questi non sono stati ben sterilizzati. Anche l’ozono-terapia iniettiva, cioè l‟infiltrazione dermo-epidermica di una miscela di ossigeno e ozono, e la idrossicellulolisi, inoculazione nei cuscinetti adiposi di una soluzione fisiologica poco concentrata (acqua + cloruro di sodio), vengono utilizzate nel trattamento della cellulite, soprattutto per ridurre il volume degli adipociti e di conseguenza il pannicolo adiposo. La carbossiterapia è un trattamento che impiega anidride carbonica somministrata per via cutanea e sottocutanea. La terapia deve essere eseguita solo da personale medico che deve verificare lo stato di salute del paziente affinché sia compatibile con la terapia. La carbossiterapia apre i capillari chiusi e agisce sulla microcircolazione, riduce il grasso accumulato ed effettua un‟ossigenazione del tessuto, lasciando la pelle più elastica, riducendo quindi le adiposità localizzate. 47


5.3 Trattamenti fisico- farmacologici invasivi

Tra i trattamenti della cellulite uno dei più noti è sicuramente la mesoterapia, che consiste nell‟iniezione localizzata sottocutanea, tramite piastre munite di aghi, di sostanze ad azione lipolitica (xantine, tiroxina, gonadotropina corionica ecc.), drenante, analgesica e vaso-protettiva (estratti di origine vegetale: ippocastano, centella, flavonoidi). Questa terapia, se effettuata con dosaggi elevati, può avere un‟azione sistemica (a livello di tutto l‟organismo, tramite la circolazione sanguigna) delle sostanze utilizzate, fatto oltremodo pericoloso, e da evitare soprattutto se sono usate sostanze ormonali. Se il dosaggio è basso, invece l‟applicazione è inutile: non si ha alcun effetto a livello locale, perché le sostanze sono rapidamente assorbite con i liquidi interstiziali, portate in circolo e diluite. E‟ importante anche non sottovalutare le possibilità di infezione e rottura di vasi sanguigni, con la comparsa di lividi e rigonfiamenti locali.

48


5.4 Trattamenti chirurgici

La liposuzione è un trattamento di acquisizione recente, che consiste nellâ€&#x;introduzione

di

una

cannula

nel

tessuto

adiposo,

nella

frammentazione dei lobuli e nellâ€&#x;aspirazione dei lipociti. Tale tecnica, che dĂ buoni risultati, soprattutto in donne giovani, con fenomeni cellulitici piuttosto delimitati, per i rischi di infezione (il tessuto adiposo presenta scarsi meccanismi di difesa immunologica) e di embolia, deve essere utilizzata solo in centri altamente specializzati e da personale competente.

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Bibliografia 

“Chimica e Cosmetologia. Con elementi di fisica per acconciatori ed estetiste”. Casa editrice San Marco. Autrice Alessandra Picenni. Edizione Agosto 2005.

“La cellulite e le piante per migliorarne gli inestetismi” Autori Dott. Fausto Mearelli, Dott.ssa Anna Giogli.

“Fisiologia dell‟uomo”. Autore Giuseppe Alloatti. Casa editrice Ermes.

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Sitografia 

http://www.benessere.com/bellezza/pelle/cose.htm

http://www.somatoline.it/cellulite/patologia/

http://www.cure-naturali.it/prodotti-naturali/1942/fanghi/2560/a

http://www.donnamoderna.com/bellezza/corpoperfetto/cellulite/foto-2

http://medicinaeprevenzione.paginemediche.it/it/282/malattie-econdizioni/dermatologia-e-venereologia/detail_192985_celluliteinfettiva.aspx?c1=22

http://besport.org/sportmedicina/cellulite_cause_terapia.htm

http://besport.org/sportmedicina/cellulite_cause_terapia.htm

http://www.rossomassaggi.com/massaggi/massaggio-anti-cellulite/

http://www.lacavitazione.it/index.php?come-si-svolge-e-duratatrattamento

http://www.ilcentroestetico.it/notizie/estetica/la-pressoterapiaperche-funziona-e-quali-inestetismi-combatte.html

http://www.celluliteitalia.com/ionoforesi-per-la-cellulite/

http://www.fisioterapia-riabilitazione.com/ionoforesielettroterapia.html

http://www.lpgitalia.com/endermologie/endermologie.php

http://www.darshanatura.it/index.php?function=show&pagebase=c ore_publishing_news&id=825

http://www.psicologionline.net/articoli-psicologia/articoli-psicologiadintorni/519-cosa-e-psicosomatica 51


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