H2O MAGAZINE - SPRING EDITION 2023

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EXPERIENCES

• DORADO IN CLEAR WATER

• E-BIKE - PESCA VAL DI DAONE

• WYOMING’S GREEN RIVER

• IN THE FOOTSTEPS OF THE NEVA SALMON

• TARPON IN BRAZIL

CHATBOX

• INTERVIEW: FABRIZIO GAJARDONI

COLLECTOR’S PAGES

• FISHING AND PHOTOGRAPHY: ALBERTO ZANGHIERI

• FISHING AND ART: JERRY TANNER

• HISTORY: ANCIENT EGYPT AND FLY FISHING

€ 8 for ”catch & release” anglers > € 14 for the rest H2O Magazine-trimestrale di pesca, turismo e tempo libero. Tariffa R.O.C.: Poste Italiane spaSpedizione in abbonamento postaleD.L. 353/2003 (conv.in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1, CN/BO In caso di mancato recapito inviare al CPO di Bologna per la restituzione al mittente previo pagamento resi. Contiene I.P..
www.francovivarelli.com ®
Fürstenfeldbruck near Munich Event Forum Fürstenfeld Saturday 9:00 am to 6:00 pm, Sunday to 5:00 pm Visit us on facebook or on our Website: www.experience-world-flyfishing.com 18th International Experience the World of Fly Fishing 22 and 23 April 2023
EXPERIENCES 8 Dorado in clear water 18 E-Bike - Pesca Val di Daone 36 Wyoming's Green River 58 In the footsteps of the Neva salmon 86 Tarpon in Brazil CHATBOX 70 Interview: Fabrizio Gajardoni COLLECTOR’S PAGES 28 Fishing and photography: one last shot - Alberto Zanghieri 50 Fishing and art: Jerry Tanner 76 History: Egypt and fly fishing www.h2oflyfishing.com FISHING TRAVELLING C
O N T E N T S

Cover:

fotografia di Alberto Zanghieri

Giorgio Cavatorti

CONTENTS

H2O anno XVI Marzo 2023

Direttore Responsabile

Sara Ballotta

Direttore Editoriale

Giorgio Cavatorti

Redazione

Giorgio Cavatorti Via Verdi,30 42027 Montecchio Emilia (RE) e-mail: info@cavatortigiorgio.it

Hanno collaborato a questo numero: Guglielmo Ciregia, Fabrizio Gajardoni, Dimitry Matveev, Marco Riccadonna, Riccardo de Stabile, Greg Williamson

Art Director Giuditta Soavi giuditta.soavi@gmail.com

Collaborazione Grafica

Omar Gade

Stampa:

“Tipografia Bertani” Cavriago (RE)

Fotografi di Redazione: Alessandro Seletti, Alberto Zanghieri

Social Media Manager:

Fulvio Oliva

Traduzioni:

Rossella Catellani, Elisabetta Longhi

Autorizzazione Tribunale di Bologna n°8157 del 01/02/2011 Poste Italiane spa- Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - aut. Roc N°20825 del 10/03/2011 - DCB Bologna

Una copia € 8,00

Arretrato € 10,00

Copyright © 2008 Tutti i diritti sono riservati, è vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione della Redazione. Fotografie e manoscritti non richiesti non vengono restituiti.

Per qualsiasi informazione inerente i viaggi trattati nel magazine, vi invitiamo a contattare la Redazione.

This number marks the start of the fishing season as we are in the midst of spring events. The memory of the last trip to Patagonia where we fished in some new rivers is still recent and right here we have an article on a splendid Argentine river, the Rio Dorado, in the Salta area. The proverbial professionalism of the guides and all the Argentine operators combined with the quality of the rivers makes the fishing experience in these lands always unforgettable. Marco Riccadonna illustrates a project in Trentino that involves fishing with pedal assisted bicycles, a very green way to practice our passion. An article by Guglielmo introduces us to a new destination for fishing for big tarpon, Brazil. Art at the top with Gerry Tunner and with the splendid photos by Alberto Zanghieri, fishing guide and excellent photographer. We conclude with Fabrizio Gajardoni's flies and the history of fishing in ancient Egypt, so as not to miss a bit of culture. We are waiting for you at the European fly fishing fairs at our stands.

Enjoy the reading

Questo numero segna l’inizio della stagione di pesca mentre siamo nel pieno delle manifestazioni primaverili. E’ ancora recente il ricordo dell’ultimo viaggio in Patagonia dove abbiamo pescato in qualche fiume nuovo, e proprio qui abbiamo un pezzo su uno splendido fiume argentino, il rio Dorado, nella zona di Salta. La proverbiale professionalità delle guide e di tutti gli operatori argentini unita alla qualità dei fiumi rende l’esperienza di pesca in queste terre sempre indimenticabile. Marco Riccadonna ci illustra un progetto in Trentino che prevede la pesca con biciclette a pedalata assistita, un modo molto green di praticare la nostra passione. Un articolo di Guglielmo ci presenta una nuova destinazione per la pesca ai grossi tarpon, il Brasile. Arte al top con Gerry Tunner e con le splendide foto di Alberto Zanghieri, guida di pesca e ottimo fotografo. Concludiamo con le mosche di Fabrizio Gajardoni e con la storia della pesca nell’antico Egitto, tanto per non farci mancare un po’ di cultura. Vi aspettiamo alle fiere europee della pesca a mosca nei nostri stand.

Buona lettura

Giorgio Cavatorti

info@cavatortigiorgio.it

7 for ”catch release” anglers for the rest Anno XVI Numero Primavera 2023 H2O Magazine-trimestrale pesca, turismo tempo libero. Tariffa R.O.C.: Poste Italiane spa Spedizione abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv.in 27/02/2004 46) art.1, comma CN/BO caso mancato recapito inviare al CPO Bologna per restituzione mittente previo pagamento resi. Contiene EXPERIENCES DORADO IN CLEAR WATER E-BIKE - PESCA VAL DI DAONE WYOMING’S GREEN RIVER IN THE FOOTSTEPS OF THE NEVA SALMON TARPON IN BRAZIL CHATBOX INTERVIEW: FABRIZIO GAJARDONI COLLECTOR’S PAGES FISHING AND ART: JERRY TANNER
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Dorado

in clear water

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di Giorgio Cavatorti fotografie: Alberto Zanghieri

La pesca del dorado è una cosa che difficilmente si riesce a spiegare, si può descrivere il pesce e l’ambiente, ma lo strappo dell’abboccata e la grinta di questo pesce bisogna sperimentali personalmente.

Siamo quindi venuti a provare questa emozione nel nordovest dell’Argentina, vicini al confine con la Bolivia, con una nuova organizzazione che da poco tempo promuove la pesca del

dorado a piedi in acque cristalline. Il pesce lo conosciamo bene, ma prenderlo in acque trasparenti a vista pescando a secca è un'altra cosa. Il primo ostacolo è sicuramente la scelta dell’attrezzatura, e non mi riferisco a mosche e canne, ma all’abbigliamento tecnico. Si tratta infatti di camminare per una quindicina di chilometri al giorno in piena giungla a 35 gradi. Sicuramente questo non è un viaggio per tutti e per non trovarsi nel mezzo della vacanza con le gambe che non

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Fishing for dorado is something that is difficult to explain. You can describe the fish and the environment, but the snap of the bite and grit of this fish must be experienced personally.

We have experienced this emotion in the Argentine Northwest, close to the border with Bolivia, with a new organization that has recently been promoting dorado fishing on foot in crystal clear waters. We know the fish well but catching it

in transparent waters by dry fishing is something else. The first obstacle is certainly the choice of equipment, and I am not referring to flies and rods but to technical clothing. In fact, it is a question of walking about 15 kilometers a day in the middle of the jungle at 35 degrees. Surely this is not a trip for everyone and in order not to find ourselves in the middle of the holiday with legs that can't hold us anymore, the organization has planned two days of descent by boat in a

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ci reggono più, l’organizzazione ha pianificato due giorni di discesa con la barca in un fiume più grande; un’ottima soluzione sia per diversificare la pesca, sia per riposarsi un po’. Per quanto riguarda l’abbigliamento dicevamo, fondamentali le calzamaglie tecniche, leggere ma di buon spessore per evitare che le zanzare arrivino alla pelle, le maglie con cappuccio a maniche lunghe con filtro solare e boots leggeri ma con ottimo grip. Vanno bene anche scarponcini da montagna con i quali si sta comodi anche in acqua. Scelta importante quella

delle calze, personalmente consiglio quelle della Patagonia in Neoprene studiate per questo tipo di pesca e trattamento antimidge su tutto l’abbigliamento. Guanti leggeri, buoni occhiali da sole e siamo pronti alla battaglia. I fiumi in cui abbiamo pescato sono al confine fra Argentina e Bolivia, a nord di Salta, splendida cittadina . Abbiamo pescato in piccoli torrenti di acqua trasparente nella giungla. La pesca è sempre a vista e a secca con imitazioni di grossi topi e Chernobyl di misura imbarazzante. L’aggressività proverbiale di questo

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bigger river. It is an excellent solution both to diversify fishing and to rest a bit. As for clothing, technical tights are essential and light but thick to prevent mosquitoes from reaching the skin; also include long-sleeve hooded shirts with sunscreen and light but grippy boots. Mountain boots are also good, as you are comfortable even in the water if you wear them. An important choice is about socks. I personally recommend those from Patagonia in Neoprene designed for this type of

fishing and anti-midge treatment on all clothing. Wear light gloves and good sunglasses and we are ready for battle. The rivers where we fished are on the border between Argentina and Bolivia, north of Salta, a beautiful town. We also fished in small streams of clear water in the jungle. Fishing is always on sight and dry with embarrassingly large imitations of large rats and Chernobyl. The proverbial aggressiveness of this fish and its numerous jumps as soon as it is hooked make

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pesce e i suoi numerosi salti appena allamato rendono la pesca estremamente divertente.

Il fascino di pescare questi pesci in acqua chiara vedendoli prima di lanciare la mosca è incredibile. Parliamo di pesci di 8- 10 kg. Per certi aspetti sembra di pescare trote in Nuova Zelanda o permit nelle flat, l’adrenalina prima che la mosca tocchi l’acqua è la stessa. L’avvicinamento è quello che fa la differenza, il volume appena troppo alto della voce o battere

forte i piedi spaventano irrimediabilmente questo leone d’acqua dolce. L’attrezzatura viene messa in crisi appena si aggancia questo pesce, nonostante si peschi con gli ultimi 20 cm di terminale di acciaio, capita di vederselo tagliato alla prima testata del pesce. Detto questo credo che questa pesca sia tra le più dure ma entusiasmanti che io abbia mai fatto. Un dorado di 6-8 kg preso a secca con un popolino grosso come una arancia in un piccolo fiume di acqua cristallina è una cosa da provare.

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fishing extremely enjoyable. The fascination of catching these fish in clear water by seeing them before casting the fly is amazing. We are talking about fish weighing 8-10 kg. In some respects, it seems that in trout fishing in New Zealand or permit fishing in the flats, the adrenaline before the fly touches the water is the same. The approach is what makes the difference. The just too high volume of the voice or the stomping of the feet irreparably frighten this freshwater

lion. The equipment is put into crisis as soon as this fish is hooked. Despite fishing with the last 20 cm of steel terminal, it happens to have it cut at the first headshot of the fish.

That said, I think this kind of fishing is among the toughest but the most exciting I've ever done. A 6-8 kg dorado caught with a dry fly in a small river of crystal clear water, and with a populace the size of an orange, is something you should try.

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E-Bike - Pesca Val di Daone

Text: Marco Riccadonna - Photographs Alessandro Seletti

It was dawn.

We were in for an unusual and particular adventure at Val di Daone, nicknamed "Little Canada of Trentino," an alpine valley in western Trentino. In this corner of the mountain paradise, the Chiese River has its source at 3,418 mt in the Adamello group at Adamello Brenta Natural Park. Rapid and impetuous, it crosses the valley between granite rocks and waterfalls, generously slowing down between meadows, pastures, dams and farmhouses, and continuing its course for 160 km. It is one of the longest rivers in Italy.

The decision to set out accompanied by a fishing guide, a young expert fisherman, an attentive photographer and one of the owners of a local E-Bike company was a venture in suggesting that the E-Bike could be used as the means of an educated approach to streams over medium-long distances. The next day we went to Val Rendena on the Sarca River, still in Adamello Brenta Park. This river continues its course in the Giudicarie Valley towards Comano Terme, where we spent the third day. The Sarca River flows peacefully downstream into Lake Garda.

È l’alba.

Ci troviamo in una valle alpina del Trentino Occidentale, Val di Daone, soprannominata “piccolo Canada del Trentino”, per un’avventura insolita e particolare. In questo angolo di paradiso montano nasce il fiume Chiese a 3418 m. nel gruppo Adamello, Parco Naturale Adamello Brenta. Rapido e impetuoso attraversa la valle tra graniti e cascate, rallentando generoso tra prati, malghe, dighe e casolari, proseguendo la sua corsa per 160 km. Uno dei fiumi più lunghi d’Italia.

La decisione di avventurarci accompagnati da un guardia pesca, da un giovane esperto pescatore, da un attento fotografo e da uno dei titolari di un’azienda locale di E-Bike è una scommessa che ha lo scopo di proporre la E-Bike come mezzo di avvicinamento educato ai torrenti su distanze medio lunghe. Domani ci porteremo in Val Rendena sul fiume Sarca, sempre nel Parco Adamello Brenta. Questo fiume continua la sua corsa nella Valle Giudicarie verso Comano Terme, dove trascorreremo il terzo giorno. Il Sarca sfocia tranquillo a valle nel Lago di

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Testing the real potential of E-Bike fishing in different mountain environments will open up new opportunities and the indispensable choices of materials will facilitate its future success.

Well, that was it! At the appointment we saw a gentleman sitting on a boulder near a van. We said hello and I asked if there were fish in the river. The guy, with a polite grimace, replied that fishing was not measured in quantity but that it is respect for the environment and its elegance, and the pleasure of enjoying the imperceptible silence of the water

that inebriates the mountains. It is a pleasure for the few who can appreciate how and where fly fishing is "Queen." For a few moments we remained silent and looked at each other. Then a sincere laugh from him unlocked the situation and he shook our hands, opened the van and gave each of us a different model of the E-Bike equipped for our project. “How long have you been fly fishing?” I asked curiously. “At an early age my grandfather already told me that the rivers, and especially the tributaries, and the winding and raging streams, clean and luxuriant with vegetation, were home to fish in abundance. My family had a mill and knew about

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Garda. Testare le potenzialità reali della pesca in E-Bike nei diversi ambienti montani aprirà nuove opportunità e le scelte indispensabili dei materiali ne faciliteranno il successo futuro.

Bene, ci siamo! All’appuntamento vediamo un signore seduto su un masso vicino ad un furgone. Ci salutiamo e chiedo se c’è pesce nel fiume. Il tipo, con una smorfia educata, risponde che la pesca non si misura in quantità, ma è rispetto ed eleganza verso l’ambiente e piacere di godere dell’impercettibile silenzio dell’acqua

che inebria le montagne. Un piacere per pochi, per chi sa apprezzare e dove la pesca a mosca può essere “Regina”. Per qualche istante rimaniamo in silenzio e ci guardiamo l’un l’altro. Poi una sua risata sincera sblocca la situazione e ci dà la mano, apre il furgone e consegna ad ognuno di noi un modello diverso di E-Bike attrezzata per il nostro progetto. “Da quanto tempo pratica la pesca a mosca?” chiedo curioso. “Fin da piccolo il nonno mi raccontava che i fiumi, e specialmente gli affluenti, i torrenti tortuosi e rabbiosi, puliti e rigogliosi di vegetazione, ospitavano pesce in abbondanza.

water and fish. Fascinated by their stories, I immediately approached fishing. I started fishing using the classic baits, such as worms and insects, but immediately noticed that the fish fed with fast movements not only on my baits but on everything that touched the water. I sat for hours at the edge of the stream, fascinated by the speed and precision of the fish in catching its prey. I observed the magical art of fly fishing. Over the years I learned to release what I took, with respect, as a sort of forgiveness for having stung their lips. Did I make you smile?” "Absolutely not! I would say that

you have managed to enrich our knowledge.” "Good, if you agree, let's go."

These were 3 fantastic and unforgettable days because of the environment, fishing, and men who were aware that respect and friendships are essential ingredients for any relationship. Thanks and applause to Trentino cuisine.

What about E-Bikes?

An incredible fabulous opportunity!

La mia famiglia aveva un mulino e di acqua e di pesci se ne intendeva. Affascinato dai loro racconti, da subito mi sono avvicinato alla pesca. Ho cominciato a pescare usando le classiche esche, come vermi e insetti, ma da subito notai che il pesce si cibava con movimenti veloci non solo delle mie esche ma di tutto quello che sfiorava l’acqua. Rimanevo ore seduto ai bordi del torrente affascinato dalla velocità e dalla precisione del pesce nel catturare la sua preda. Osservavo così la magica arte della pesca a mosca. Negli anni ho poi imparato a liberare ciò che prendevo, con rispetto, come una sorta di perdono per aver punto le sue

labbra. Vi faccio sorridere?” “Assolutamente no! Direi che è riuscito ad impreziosire la nostra conoscenza”. “Bene, se siete d’accordo partiamo.”

Tre fantastici e indimenticabili giorni. Ambiente, pesca e uomini consapevoli che il rispetto e l’amicizia sono ingredienti imprescindibili per qualsiasi relazione. Un grazie e un applauso alla cucina Trentina.

E le E-Bike?

Una incredibile e favolosa opportunità!

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CDC FEATHERS BLOCK CDC FEATHERS BLOCK

Blocchetto con intagli di differente l u n g h e z z a p e r p i e g a r e a g e v o l m e n t e l e piume. E’ sufficiente inserire il calamo della p i u m a d e n t r o l ’ i n t a g l i o d e l l a l u n g h e z z a appropriata. Munito di tre piedini in gomma anti-scivolo. Consigliamo di utilizzare il CDC Feathers Block in combinazione con le Pinze Dubbing Stonfo per rendere ancora più semplice la lavorazione delle piume.

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ONE LAST SHOT Trentino Fishing Guide > @il_torrente > il.torrente.flyfish@gmail.com FISHING AND PHOTOGRAPHY Alberto Zanghieri

I was born in Sassuolo, but for a change of life I moved to Carisolo, a small town in Val Rendena.

I wanted to turn a passion into a job and make my dream come true. As I am very versatile, I alternate winter work in a snowboard school on the slopes of Madonna di Campiglio with summer work as a cook and fishing guide.

I began to take photos in 2010 with an old Minolta Reflex from the late 1960s, a dear SRT 101, which I still jealously keep and use. It is totally mechanical, but with time, practice and rolls of film, I learned the value of seizing the moment with a

single shot, which I find increasingly difficult to understand nowadays. With no darkroom experience, I had to learn the basics of traditional photography before being able to switch to a digital tool and file, and understand how a modern product works. I define myself as an amateur photographer of sports shots.

I love black and white, which is my greatest passion together with the photographs that portray a fisherman in action. I have chosen a professional Olympus kit, which I consider the perfect combination of shooting quality and portability.

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Sono nato a Sassuolo ma mi sono trasferito in un piccolo paese della Val Rendena di nome Carisolo per cercare di trasformare la mia passione in lavoro e realizzare il mio sogno.

Eclettico, alterno il lavoro invernale in una scuola di snowboard sulle nevi di Madonna di Campiglio al lavoro estivo come cuoco e guida di pesca.

Inizio ad avvicinarmi alla fotografia nel 2010 con una vecchia reflex Minolta di fine anni 60’, una cara Srt 101, che ancora gelosamente custodisco e uso. Essendo totalmente meccanica e a rullino, imparo col tempo e la pratica il valore del singolo scatto, del cogliere il momento giusto, cosa al

giorno d’oggi sempre più difficile, dato che le moderne macchine fotografiche digitali permettono infinite possibilità di scatto.

Non avendo avuto esperienze di camera oscura, ho dovuto imparare le basi della fotografia tradizionale prima di poter passare ad uno strumento moderno e ad un file digitale, per riuscire a cogliere i vantaggi e le possibilità offerte da un prodotto moderno.

Mi definisco un fotografo amatoriale, dagli scatti sportivi, amo il bianco e nero e ritrarre pescatori in azione. Ho scelto un corredo professionale Olympus che credo perfetto per qualità di scatto e trasportabilità, anche negli

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My OM-1 has always proved to be up to par even in the most hostile environments. The time came when I decided to focus and invest on this passion by offering my shots to various clients and some magazines. I have had a good feedback and still continue on this project where you never stop learning and improving.

The genre of photography that I represent is definitely a classic one; I don't upset or create images, but simply try to capture in a single shot, what my eyes are looking at in that instant. Therefore, my first real mission is to create a work that transmits what my eyes see in the most impactful way,

to get the end user directly into the shot. My other goal, and perhaps the most important, is to promote fishing and encourage the end user to think about how incredible fishing can be and how many wonderful places you can discover with a fly fishing rod (but also not a fly one) in your hand. It will be a shot that tells a story, an adventure, which perhaps is my final goal. I fish and travel, and live incredible adventures every day.

I have decided to live this kind of life and do it with a camera in my hand, in the hope that as many people as possible will also become passionate about it.

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ambienti più ostili la mia Om1 si è sempre rivelata all’ altezza. Nel mio percorso personale ho deciso di puntare e investire in questa passione proponendo i miei scatti a vari clienti e ad alcune riviste del settore, riscontrando una buona risposta Ad oggi continuo a raccontare le mie avventure o quelle dei clienti attraverso l’obiettivo della mia macchina fotografica, cercando ogni volta di migliorare il servizio che offro.

Il genere di fotografia che rappresento è sicuramente di tipo classico, non sconvolgo né creo immagini, ma cerco semplicemente di immortalare in uno scatto quello che i miei occhi in quel momento stanno guardando. La mia prima vera

missione quindi è quella di realizzare un’opera che trasmetta l’emozione di quello che il mio occhio vede. La seconda missione, e forse la più importante, è quella di valorizzare la pesca cercando di mostrare quanto possa essere incredibile scoprire luoghi meravigliosi con una canna da pesca a mosca (ma anche non a mosca) in mano, offrire uno scatto che racconta una storia, un’avventura.

Ho deciso di vivere la mia vita in questo modo, con una macchina fotografica nella mano destra e una canna da pesca in quella sinistra, sperando di trasmettere passione ed emozioni a più gente possibile.

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Wyoming's Green River

When and where to go fishing in this Paradise valley

Greg Williamson

The Green River is a major tributary of the great Colorado River system, it is born from the glacier melt water high in the Wind River Mountains, it dumps from the glaciers into a pair of large scenic lakes in the northern region of the Winds and emerges suddenly as a fast-flowing, freestone river with a deep emerald color which appropriately gives the Green its name. From Green River Lakes, it runs 730 miles to join the Colorado deep in Utah's Canyonlands National Park, passing through Flaming Gorge Canyon along the way. The Green River joins the Colorado River to form the Grand Canyon in Arizona. Beginning in the Bridger-Teton National Forest at Green River Lakes, one of the prettiest places on earth, the river makes a big bend and then turns south before entering private property. Unpaved National Forest roads skirt the river and afford many places along this 20-mile stretch to fish, watch wildlife, and enjoy the sound of tumbling water. Whiskey Grove Campground, about a 30-minute drive from Green River Lakes,is an ideal fishing camp next to the river with 9 sites. Most sites have a view of the water. There are vault toilets, fire grates, picnic tables and drinking water (except in periods of drought). There are no trailer pull-throughs or horse facilities, and the campground can fill up quickly during holidays. As it flows through the valley, it widens, slows and begins to wind its way south. The good bank structure provides holding ground for wild Brown Trout, while the freestone qualities created at the headwaters hold a strong population of

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Il Green River è un importante affluente del grande bacino idrografico del fiume Colorado, nasce in quota dall'acqua di fusione del ghiacciaio nei Monti Wind River, dai ghiacciai si riversa in un paio di grandi laghi panoramici nella regione settentrionale dei Windsed ed emerge improvvisamente come un fiume sassoso che scorre veloce, con un profondo colore smeraldo che gli dà appropriatamente il nome di Green. Dai laghi del Green River percorre 730 miglia per unirsi al Colorado nel profondo del Canyonlands National Park dello Utah, passando attraverso il Flaming Gorge Canyon. Il Green River si unisce al fiume Colorado per formare il Grand Canyon in Arizona. A partire dalla foresta nazionale di Bridger-Teton ai laghi del Green River, uno dei luoghi più belli della terra, il fiume fa una grande curva e poi gira a sud prima di entrare in una proprietà privata. Le strade non asfaltate della National Forest costeggiano il fiume e, lungo questo tratto di 20 miglia, offrono molti posti per pescare, osservare la fauna selvatica e godersi il suono dell'acqua che precipita. Il Whisky Grove Campground, a circa 30 minuti di auto dai laghi del Green River, è un campo di pesca ideale vicino al fiume con 9 piazzole. La maggior parte delle piazzole ha una vista sull'acqua. Sono presenti servizi igienici , grate per il fuoco, tavoli da picnic e acqua potabile (tranne nei periodi di siccità). Non ci sono mezzi per la trazione dei rimorchi o strutture per cavalli e il campeggio può riempirsi rapidamente durante le vacanze. Mentre scorre attraverso

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la valle, si allarga, rallenta e comincia a serpeggiare verso sud. La buona struttura della sponda fornisce terreno di contenimento per la trota fario selvatica, mentre le pietre alle sorgenti ospitano una forte popolazione di trote iridee molto combattive.

Un'abbondante fauna selvatica prospera lungo tutto il corso del fiume, dai pesci selvatici che passano come ombre sotto le sue sponde a strapiombo, agli alci che si aggirano tra i salici, le aquile e il falco pescatore appollaiati negli alti pioppi lungo tutto il fiume. Le anatre abbondano, gli aironi inseguono le secche, le gru canadesi ondeggiano e danzano nei prati, i pivieri si affrettano sul fango, antilocapre, galli cedroni e cervi arrivano dalle colline aride per bere o per trovare un posto fresco e umido lungo la riva. Oggi l'economia di Pinedale riceve un grande impulso dai visitatori che vengono a divertirsi sul Green River, sia per pescare, cacciare, accamparsi o semplicemente godersi il paesaggio. I pescatori con la mosca possono allamare salmerini, trote fario, trote cathroat e iridee. Le aree di accesso pubblico lungo il fiume sono numerose. Famoso in tutto l'Occidente per la sua pesca con la mosca, il Green River offre una varietà di tipi di acqua per quasi tutti i pescatori. A seconda della zona si possono trovare rapide, lunghe lame e piccole buche. Per le persone che pescano nella zona di Pinedale, il Green è un fiume molto accessibile. Ci sono 8 miglia di acque pubbliche per la pesca appena a monte del Warren Bridge (il ponte sull’autostrada 187 a nord di Daniel che attraversa il Green). Una strada sterrata segue il fiume per otto miglia, con frequenti deviazioni che scendono fino al fiume. Ci sono diverse zone di pesca pubbliche sulla strada Daniel Fish Hatchery, anche se l'accesso non è così buono come sopra il ponte Warren. Questa zona contiene alcuni tipi di corsi d’acqua diversi da quelli che si trovano a monte. Il fiume serpeggia avanti e indietro attraverso i ranch con pool, alti argini e altri tipi di acque. Generalmente quest'area contiene pesci più grandi di quelli sopra il ponte.

La prima grande schiusa inizia proprio quando il Green River si fa limpido all'inizio di luglio. Questa schiusa di effimere grigie è sempre in grado di offrire una fantastica azione in acqua. Proseguendo nella stagione si troveranno vari tipologie di insetti

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hard-fighting Rainbow Trout.

Abundant wildlife thrives all along the river's course, from wild fish shading below its overhanging banks, to moose prowling the willows, eagles and osprey perched in the tall cottonwoods all along the river. Ducks are abundant, herons stalk the shallows, sandhill cranes bob and dance in the meadows and killdeers skitter over the mud, pronghorn, sage grouse and deer come in from the dry hills for a drink or to find a cool humid spot along the bank. Today Pinedale’s economy receives a big boost from visitors who come to play on the Green River, whether for fishing, floating, hunting, camping, or just enjoying the scenery. Anglers can hook brook trout, brown trout, and cutthroat, and rainbows. Public access areas along the river are numerous. Famous throughout the West for its fly-fishing, the Green River provides a variety of water types for just about every fisherman. Depending on the area, you can find pocket water, cut banks, riffles, runs and pools. For persons fishing the Pinedale area, the Green is a very accessible river. There is 8 miles of public fishing water just upstream from the Warren Bridge (the bridge on Hwy 187 north of Daniel that crosses the Green). A dirt road follows the river for eight miles with frequent pull offs that go down to the river. This area hosts a variety of water types, including a lot of pocket water. There are several public fishing areas on the Daniel Fish Hatchery road,

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e una varietà di schiuse di tricotteri. Anche se a volte è bene abbinarsi con la schiusa, grosse mosche attractor, i caddis fatte di peli di alce e i modelli di hopper di solito forniscono anch’essi una buona azione. Per coloro che sono interessati a catturare alcune delle più grandi fario, gli streamer spesso le portano in superficie dal fondale. Anche se c'è l'accesso per il pescatore in wading, che ha sicuramente la possibilità di catturare qualche pesce, l'acqua migliore del Green è accessibile solo in barca. Si pesca anche con lo strike indicator sul Green iniziando subito dopo il disgelo, che di solito termina all'inizio di luglio. Nel Wyoming i pescatori che attraversano terre private devono rimanere sulle loro barche. Non è consentita la pesca da riva o a piedi, a meno che il permesso non sia stato concesso dal proprietario terriero. Fate attenzione a ponti, alberi caduti e qualsiasi oggetto che attraversa l'acqua. Consultate una buona mappa per sapere dove vi trovate. È responsabilità del viaggiatore riconoscere e rispettare la proprietà privata. Sul terreno pubblico chiunque può guadare, galleggiare o pescare dalla riva del fiume, sebbene ciò non sia sempre sicuro, e alcuni luoghi potrebbero non essere appropriati per tali attività. Ci sono diverse buone zone di pesca da riva lungo il Green, tra cui Warren Bridge, Daniel Fish Hatchery e il ponte di 5 miglia vicino a Big Piney. Consultate le mappe Caccia & Pesca del Wyoming per i dettagli. La maggior parte del corso del Green River è molto lontana dai servizi di emergenza.

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although the access is not nearly as good as above the Warren Bridge. This area contains some different water types than are found upstream. The river meanders back and forth ’will find the golden stones, pale morning duns and a variety of caddis hatches. Although you’ll sometimes do better if you match the hatch, big attractors, elk hair caddis and hopper patterns will usually provide good action as well. For those interested in catching some of the larger browns streamers often dredge up the big boys off the bottom. Although there is access for the wading angler and that person certainly has a chance of catching some fish, the best water of the Green is only accessible by boat.

We offer guided float fishing on the Green starting just after the runoff, which is usually finished by the beginning of July. In Wyoming, fishermen and other recreationists on waters going through private land must remain in their boats. There is no bank fishing or wading allowed unless permission has been granted by the landowner. Be alert for bridges, fallen trees, and any objects crossing the water. Consult a good map and know where you are. It is the responsibility of the recreationist to recognize and respect private property. On public land, anyone may wade, float, or fish from the river's bank, although this is not always safe and some locations may not be appropriate for such activities. These are several good

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bank-fishing areas along the Green, including Warren Bridge, the Daniel Fish Hatchery, and the 5-mile bridge near Big Piney. Consult Wyoming game & Fish maps for details. Most of the Green River's course is a long way from emergency services. Because much public land is open to multiple uses, you may find yourself sharing a permitted grazing area with local ranchers' cattle or sheep.

The Green River is not only one of the major waterways of the Rocky Mountain west; it is also Sublette County's agricultural lifeline, recreational crown jewel and the basis of most of its early history. Native Americans came to the Green River Valley seasonally to hunt. Adventurers like the Astorians found the place excellent for restocking their food stores and recuperating. Fur trappers and mountain men eked out a living from it, celebrating their survival at several Rendezvous on the Green River at Horse Creek. Parched pioneers crossed here on the Oregon Trail, and tie hacks in 1867 sent their first harvest of logs floating down it to the railroad 130 miles south. For more than a century, ranchers have produced Sublette County's only successful and sustainable cash crops, hay and livestock, by diverting precious rations of its water into their fields. This Rocky Mountain gem born in the rarefied air of the glacial studded peaks of the Wind River Mountains is truly a blessing for those who recreate here and a double bonus for those that depend on it for their livelihood.

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Poiché gran parte del terreno pubblico è aperto a molteplici usi, potreste trovarvi a condividere un'area di pascolo consentita a bovini o ovini di allevatori locali.

Il Green River non è solo uno dei principali corsi d'acqua delle Montagne Rocciose occidentali, è anche l'ancora di salvezza agricola della contea di Sublette, il gioiello ricreativo della corona e la base della maggior parte della sua storia antica. I nativi americani venivano stagionalmente nella Green River Valley per cacciare. Avventurieri come gli Asturiani trovavano il posto eccellente per rifornire le loro scorte di cibo e recuperare le forze. Cacciatori di pellicce e uomini di montagna si guadagnavano da vivere celebrando la loro sopravvivenza in diversi Rendezvous sul Green River a Horse Creek. I pionieri riarsi dal sole facevano qui la traversata sull'Oregon Trail e nel 1867 i TieHack inviarono il loro primo raccolto di tronchi galleggianti lungo il corso del fiume fino alla ferrovia, 130 miglia a sud. Per più di un secolo gli allevatori hanno prodotto gli unici raccolti redditizi e sostenibili della contea di Sublette, fieno e bestiame, deviando preziose razioni delle sue acque nei loro campi. Questa gemma delle Montagne Rocciose sorta nell'aria rarefatta delle cime glaciali delle Wind River Mountains è davvero una benedizione per coloro che vi cercano svago e un doppio vantaggio per coloro che dipendono da essa per il proprio sostentamento.

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THE GREEN VALLEY

Fly Fishing Mastallone

About an hour from Milan and the major airports, not far from Lake Maggiore and Lake Como, there is a small valley now known throughout the world as a small paradise for fly fishing. We are in the Italian Piedmont, at the foot of the Alps and Monte Rosa, this is where crystalline rivers flow, populated by an incredible density of trout, including the famous Marble Trout! Valsesia and its tributaries are considered the cradle of Italian fly fishing thanks to the ancient Valsesian fishing technique. The fly fishing museum in the town of Varallo is an important example of this.

msseflyfishing@gmail.com
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FISHING AND ART

Jerry Tanner

https://www.instagram.com/themodernfly/ https://www.facebook.com/CastTheModernFly/ www.themodernfly.com

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Jerry Tanner has been a graphic designer for more than 30 years and has been selling his art for the past 14 years. Interested in art for as long as he can remember, Jerry earned his degree in graphic communication at San Diego State University.

Today, his new and growing series "The Modern Fly" is a perfect fit for him. "I assemble shapes and colors to evoke joy and curiosity in the viewer. Inspired by the variety of colors and patterns found in fly fishing lures, I create digital art in a style that is reminiscent of mid-century modern design.”

Each piece is a limited-edition print on archival art paper. The originals are also available printed directly onto birch veneer to add a warm natural feeling.

“Combining my art with an activity I’ve enjoyed for years is the best of both worlds."

In 2006, his previous art series, "Toucan King of the Yucatan" enjoyed success in Santa Cruz, California. The self-published children's book "You Can Do What a Toucan Can Do Too!" is available at blurb.com.

His new book, "The Modern Fly" is also available at blurb. com. It’s a great way to own more than a dozen art originals in a handy, 7 x 7” hardcover book!

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Jerry Tanner è grafico da più di 30 anni e negli ultimi 14 anni ha venduto le sue opere dappertutto. Da sempre interessato all’arte, Jerry si è laureato in comunicazione grafica alla San Diego State University.

Oggi la sua nuova serie "La mosca moderna", in costante crescita, lo rappresenta perfettamente. "Assemblo forme e colori per evocare gioia e curiosità nell’osservatore. Ispirato dalla varietà di colori e motivi delle esche da pesca a mosca, creo arte digitale in uno stile che ricorda il design moderno di metà secolo.”

Ogni pezzo è una stampa in edizione limitata su resistente carta artistica. Gli originali sono disponibili anche stampati direttamente su impiallacciatura di betulla, per aggiungere un tocco caldo e naturale.

“Combinare la mia arte con un’attività che pratico da anni con gioia rappresenta il meglio per entrambe."

Nel 2006 la sua precedente serie artistica "Il Re Tucano dello Yucatan" ha avuto successo a Santa Cruz, in California. Il libro per bambini auto-pubblicatoTu puoi fare quello che può fare anche un tucano! è disponibile sublurb.com.

Il suo nuovo libro, "La mosca moderna", è disponibile anche sublurb.com. È un bel modo per disporre di più di una dozzina di stampe originali contenute in un libro rilegato 7 x 7”!

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In the footsteps of the Neva salmon

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Dimitry Matveev

Il fiume Neva non è il fiume più lungo, ma sicuramente quello con la maggiore capacità nel nord-ovest della Russia. La sua lunghezza è di circa 74 km, la sua larghezza 600-800 mt, in alcuni punti più di un chilometro, la sua profondità 8-10 mt e raggiunge talvolta i 24 metri, la sua velocità è superiore a 1 m/sec. Tuttavia, è noto soprattutto per il fatto che alla sua foce si trova la seconda città più popolata della Russia, San Pietroburgo, un tempo capitale del Paese. La Neva sgorga dal lago Ladoga, nel Golfo di Finlandia, ed è la via d'acqua più importante per la migrazione di molte specie di pesci, primo fra tutti il salmone.

Il Neva non è l'unico fiume da salmoni della regione ma sicuramente il migliore in termini di numero e dimensioni dei salmoni. Non ci sono dighe o altre barriere artificiali, ma si ritiene ancora che non ci sia deposizione naturale delle uova. Ciò è dovuto al fatto che la navigazione è molto sviluppata. A seguito del dragaggio le zone di riproduzione sono andate perdute.

Più di 100 anni fa iniziarono i primi esperimenti sull'incubazione artificiale del salmone e nel 1921 ebbe luogo la prima grande deposizione di caviale. Questa è considerata la data di inizio

del "vivaio ittico Nevsky", grazie al quale è stata preservata la popolazione di salmoni nella Neva. Ora il vivaio ittico Nevsky incuba e rilascia ogni anno circa 250 mila giovani salmoni dell'Atlantico.

Tuttavia, non tutto è così semplice.

Ufficialmente, la pesca del salmone è vietata sul fiume Neva, così come in tutta la regione. Ufficialmente…. In realtà centinaia di pescatori occasionalmente o regolarmente vengono sulle sue sponde quando i salmoni risalgono la corrente. Si pescano con esche dure (principalmente wobblers o cucchiai) e anche con la pesca a mosca. Inoltre, il salmone del fiume Neva è una preda ambita per i cacciatori subacquei. Sulla base delle informazioni ricevute dai pescatori, è chiaro che la situazione del salmone Nevsky non è così semplice come potrebbe sembrare.

Geni forti.

Analizzando il lavoro di altri vivai in cui i giovani salmoni vengono incubati nei fiumi vicini, possiamo affermare con sicurezza che il salmone Neva ha una genetica molto forte. E la produzione dall'incubatore è significativamente maggiore che in altri luoghi. Va notato che grazie al biomateriale ottenuto dal salmone Neva, è stato possibile ripristinare la popolazione di altri due fiumi: il Kymi, uno dei fiumi da salmone più popolari e famosi della Finlandia meridionale, dove un tempo l'imperatore russo Alessandro III amava pescare, e un altro piccolo fiume a 50 km. da Pietroburgo. Questo spiega anche l'ottimo ritorno

dei salmoni, così come le loro grandi dimensioni. Le statistiche mostrano che, in media, le femmine sono significativamente più grandi dei maschi, il che non è tipico di questa specie. Il peso medio delle femmine è di 8-11 kg, mentre i maschi sono solitamente di 4-6 kg, ma ci sono anche esemplari che pesano più di 10 kg. È anche vero che ci sono significativamente meno maschi che femmine, in genere il rapporto è di circa 1 maschio su 5-6 femmine.

Gli individui più grandi che a volte vengono catturati per l'incubazione delle uova pesano poco più di 15 kg; un pesce di 17 chilogrammi è considerato un record.

I dati dei pescatori dilettanti e dei pescatori subacquei, o come questa categoria viene solitamente chiamata pesca criminale, suggeriscono che tutto è molto più complicato. Ci sono diversi picchi nel Neva quando il salmone risale a monte, il primo è a maggio. Il numero e le dimensioni dei pesci sono distribuiti in modo non uniforme. La risalita dei salmoni più grandi avviene sia all'inizio dell'estate che all'inizio dell'autunno. Allo stesso tempo, ogni anno vengono registrate diverse catture di pesci di peso significativamente superiore ai 20 kg. Chiunque abbia familiarità con la pesca sul Neva conosce alcune storie sulla cattura di salmoni del peso di 22-24 kg. La cosa strana è che spesso si tratta di maschi, non di femmine. Perché non vengono mai catturati nelle reti per l'incubazione? La risposta è semplice: in quel momento non si trovano in quella parte del fiume.

In generale, ci sono tre punti sulla Neva dove i salmoni

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storicamente depongono le uova. Quello superiore si trova quasi alla sorgente, su un ampio tratto nell'area della fortezza "Oreshek". Vale la pena notare che il salmone viene catturato lì anche adesso. La seconda zona di deposizione delle uova si trova nel corso medio del fiume, proprio dove si trova il vivaio ittico Nevsky e dove vengono catturati pesci di grandi dimensioni per i suoi bisogni. La terza sezione, la più bassa, si trova nel centro storico di San Pietroburgo, nel tratto vicino alla Fortezza di Pietro e Paolo e alla famosa "Freccia dell'isola Vasilyevsky".

Il salmone Nevsky depone le uova a grandi profondità e

raramente appare in superficie. Pertanto, la maggior parte degli abitanti non è nemmeno a conoscenza della sua presenza nel fiume.

Significativamente, i salmoni primaverili non rimangono nel fiume per molto tempo, attraversano rapidamente il fiume, risalgono fino al lago Ladoga e poi vengono trovati nelle catture accessorie commerciali al largo della costa meridionale del più grande lago d'acqua dolce d'Europa. La scienza ufficiale riconosce questo fatto, ma afferma che, dopo aver trascorso diversi mesi nel lago, i salmoni ritornano nel Neva. Tuttavia,

abbiamo ripetutamente notato l'aumento di pesci abbastanza grandi nel fiume non solo a fine maggio e all'inizio dell'estate, ma anche all'inizio dell'autunno. E questi grossi salmoni dopo qualche tempo scompaiono nel fiume, ovviamente risalendo anche loro nel lago Ladoga.

Io e i miei colleghi abbiamo iniziato a studiare e analizzare la situazione, notando la coincidenza temporale con la risalita dei salmoni del fiume Neva e la risalita verso un altro fiume del bacino del lago Ladoga: lo Svir (1-2 settimane dopo l'apparizione nel Neva). Lo Svir, o meglio questo intero sistema

fluviale, è molto più complesso e ramificato del Neva. Lo Svir è bloccato da una diga, ma i due grandi affluenti Oyat e Pasha sono liberi. In entrambi questi fiumi ci sono i salmoni, ma la scienza ufficiale ritiene che si tratti solo del salmone di acqua dolce del lago Ladoga.

Dopo aver parlato con la gente del posto, siamo riusciti a scoprire che hanno chiaramente separato due diverse popolazioni di salmone. Uno si chiama salmone baltico e l'altro salmone Ladoga. Ciò sembra abbastanza plausibile. In effetti, perché un pesce che depone le uova in un fiume dove

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The Neva River is not the longest but certainly the most fullest flowing river in the North-West of Russia. Its length is about 74 km, its width 600-800 mt, in some places more than a kilometer, its depth 8-10 mt, reaching 24 meters, its flow speed more than 1 m/sec. However, it is mostly known by the fact that at its mouth there is the second most populated city in Russia, St. Petersburg, once the capital of the country. The Neva flows from Lake Ladoga into the Gulf of Finland and is the most important waterway for the migration of many fish species. First of all salmon.

The Neva is not the only salmon river in the region but certainly the best in terms of the number and size of salmon. There are no dams or any other artificial barriers on the river but it is still believed that there is no natural spawning. This is due to the fact that shipping is highly developed in the river. As a result of dredging, spawning grounds have been lost. More than 100 years ago the first experiments on artificial incubation of salmon began and in 1921 the first big laying of caviar took place. This is considered the start date of the "Nevsky fish hatchery" thanks to which the salmon population in the Neva has been preserved. Now the Nevsky fish hatchery incubates and annually releases about 250 thousand smolts of Atlantic salmon.

However, not everything is so simple.

Officially, salmon fishing is prohibited on the Neva as is the case throughout the region. However, this is only official. At least several hundred anglers occasionally or regularly come ashore when salmon run upstream. They are caught with hard baits (mainly wobblers or spoons) and also with fly-fishing. In addition, the salmon of the Neva River is a desirable prey for underwater hunters. Based on the information received from anglers, it has become clear that the situation with the Nevsky salmon is not as simple as it might seem.

Strong genes.

Analyzing the work of other hatcheries where juvenile salmon are incubated on neighboring rivers, we can confidently say that the Neva salmon has very strong genetics. And the output of juveniles from the incubator is significantly greater than in other places. It should be noted that thanks to the biomaterial obtained from the Neva salmon, it was possible to restore the population of two more rivers: Kymi River, one of the most popular and famous salmon rivers in southern Finland, where the Russian Emperor Alexander III once loved to fish, and another small river 50 km. far from Petersburg. This also explains the very good return of the salmon, as well as their large size.

Statistics show that, on average, females are significantly

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larger than males, which is not typical for this species. The average weight of the first is 8-11 kg while males are usually 4-6 kg. but there are also specimens weighing more than 10 kg. It is also true that there are significantly fewer males than females, in general the ratio is approximately 1 male to 5-6 females.

The largest individuals that are sometimes caught for incubation of eggs weigh just over 15 kg; a 17 kilogram fish is called a record. But…the puzzle is not so simple.

The data of amateur fishermen and spearfishes, or, as this category is usually called criminal fishing, suggests that everything is much more complicated. There are several peaks in the Neva when salmon is running upstream, the first is in May. The number and size of fish is unevenly distributed. Run of the largest salmon occurs both in early summer and early autumn. At the same time, several catches of fish weighing significantly more than 20 kg are recorded every year. Everyone who is familiar with fishing on the Neva knows some stories of catching salmon weighing 22-24 kg. What is

strange is that often these are males not females. Why are they never caught in nets for incubation? The answer is simple – in that moment they are not in that part of the river.

In general, there are three spots on the Neva where salmon have historically spawned. The upper one is located almost at the source, on a large stretch in the area of "Oreshek" fortress. It is worth noting that salmon is caught there even now. The second spawning ground is located in the middle reaches of the river, just where the Nevsky fish hatchery is located and where large fish are caught for its needs. The third lowest section is located in the historical center of St. Petersburgon the stretch near Peter and Paul Fortress and the famous "Arrow of Vasilyevsky Island".

Nevsky salmon spawn at great depths and rarely appear on the surface. Therefore, most of the inhabitants are not even aware of their presence in the river.

Tellingly, spring running salmon don't stay in the river for a long time, they quickly pass the river and go up to Lake Ladoga and then found in commercial by-catch off the southern coast of Europe's largest freshwater lake. Official science recognizes this fact but claims that after spending several months in the lake, the salmon return to the Neva. However, we have repeatedly noted the ups of fairly large fish into the river not only in late May and early summer but also in early autumn. And these large salmon after some time disappear in the river, obviously they also run to Lake Ladoga.

My colleagues and I began to study and analyze the situation, noting the temporal coincidence with the running of salmon of the Neva River and ups to another river of the Ladoga Lake basin - the Svir (1-2 weeks after the appearance in the Neva). The Svir, or rather this entire river system, is much more complex and branched than the Neva. The Svir is blocked by a dam, but the two large tributaries Oyat and Pasha are free. And in both of these rivers there is salmon, although official science believes that this is only landlocked salmon of Lake Ladoga. Is it true?

After talking with the locals, we managed to find out that they have clearly separated two different salmon populations. One is called Baltic salmon, and the other Ladoga salmon.

This sounds quite plausible. Indeed, why should a fish spawning in a river, where there are no rapids, no complex barriers and its length is only a few tens of kilometers, gain so much weight reaching 15-25 kg? Fish of this weight are an incredible rarity for any of the rivers of our salmon Eldoradothe Kola Peninsula. Here, 12-13 kg is a common occurrence. Yes, and 20+ is not particularly surprising to anyone. Why?

Once I had a chance to talk with my friend, candidate of biological sciences, head of the salmon laboratory in St. Petersburg, Sergey Titov. He rejected our hypothesis considering that the salmon of the Neva River cannot enter other rivers of the Ladoga Lake basin. However, he immediately remembered his scientific work in which he

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non ci sono rapide, barriere complesse e con una lunghezza di poche decine di chilometri, dovrebbe aumentare di peso fino a raggiungere i 15-25 kg? I pesci di questo peso sono un'incredibile rarità per qualsiasi fiume del nostro Eldorado del salmone, la penisola di Kola. Qui, 12-13 kg sono un evento comune. Sì, e 20+ non è particolarmente sorprendente per nessuno. Perché?

Una volta ho avuto la possibilità di parlare con il mio amico Sergey Titov, dottorando in scienze biologiche, capo del laboratorio del salmone a San Pietroburgo. Lui ha respinto la nostra ipotesi, sostenendo che il salmone del fiume Neva non può entrare in altri fiumi del bacino del lago Ladoga. Tuttavia, ha subito ricordato il suo lavoro scientifico in cui ha studiato il codice genetico di varie popolazioni di salmone del lago Ladoga e ha trovato un segno simile su una parte dei salmoni del bacino del fiume Svir e su una parte del fiume Neva, un segno non trovato in nessuna delle altre popolazioni, di cui ce ne sono almeno 20 nel lago Ladoga.

Inoltre, il monitoraggio casuale delle catture ha mostrato la presenza di giovani salmoni selvatici nel Neva. Ciò significa che questo pesce depone ancora le uova nel fiume, contrariamente alla credenza popolare, il che spiega in parte lo stato stazionario della popolazione. Tuttavia, per valutare le sue condizioni, per comprendere la popolazione totale del salmone atlantico del fiume Neva, il ritorno dall'allevamento artificiale e la cessazione della deposizione delle uova

selvatiche, sono necessari studi complessi e su larga scala. Cosa fare è estremamente difficile, data la natura del fiume e la navigazione molto intensa, soprattutto alla bocca del fiume.

Ora la tecnologia moderna consente di tracciare le rotte migratorie dei pesci e, nell'ambito del nostro progetto "Ponte per i salmoni", speriamo di implementare uno di questi progetti nel prossimo futuro per trovare la risposta alla domanda: è vero che una parte dei salmoni atlantici attraversano il lago Ladoga e depongono le uova in un sistema fluviale completamente diverso? O è solo la nostra immaginazione?

Prospettive per lo sviluppo futuro delle destinazioni da salmone.

Come ho detto all'inizio, oggi nella nostra regione è vietata la pesca del salmone. Ma una valutazione obiettiva dello stato della popolazione consente di apportare modifiche a questo stato di cose. E ora il nostro gruppo, in stretta collaborazione con l'Agenzia federale per i vivai di pesca, sta sviluppando un piano per l'assegnazione di un'area autorizzata sul fiume Neva. Mi sembra che questo potrebbe essere un ottimo esempio di sviluppo sostenibile e di cambiamento dello status della regione. Gli spot di pesca si trovano a meno di un'ora da San Pietroburgo e non lontano dall'aeroporto. Sono certo che l'opportunità di volare nella famosa città dei palazzi, dei musei e dei ponti levatoi per il fine settimana e prendere all'amo un buon pesce, di peso superiore a 10, forse 15-20 kg, possa essere interessante per molti.

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studied the genetic code of various salmon populations of Lake Ladoga and found one similar mark on a part of salmon from the Svir River basin and the same one on a part from the Neva River which was not found in any of the other populations, of which there are at least 20 in Lake Ladoga in terms of the number of spawning rivers. Might this not be a proof?

In addition, random monitoring catches showed the presence of wild juvenile salmon in the Neva. This means that this fish still spawns in the river, contrary to popular belief, which partly

explains the steady state of the population. However, in order to assess its condition, to understand the total population of the Atlantic salmon of the Neva River, the return from artificial stocking and the exit from wild spawning, large-scale and complex studies are necessary. What to do is extremely difficult given the nature of the river and the very intensive shipping. Especially at the mouth.

Now modern technology makes it possible to track fish migration routes and as part of our "Bridge for salmon"

project we hope to implement one of these projects in the near future to find the answer to the question: is it true that part of the Atlantic salmon crosses Lake Ladoga and spawns in a completely different river system? Or is it just our imagination?

Prospects for the development of salmon tours.

As I said at the very beginning, today salmon fishing is prohibited in our region. But an objective assessment of the state of the population allows you to make changes to this

status. And now our group, in close cooperation with the Federal Agency for Fisheries, is developing a plan for the allocation of a licensed area on the Neva River. It seems to me that this could be an excellent example of sustainable development and a change in the status of the region. Fishing spots are located less than an hour from St. Petersburg and a little farther from the airport. I am sure that the opportunity to fly to the famous city of palaces, museums and drawbridges for the weekend and hold a good fish on the hook, weighing more than 10, maybe 15-20 kg, may be of interest to many.

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+375 33 6666739 Kamchatka wilderness fishing www.chavanga.com Atlantic salmon Kola Peninsula Chavanga Company London UK chavangafishing@gmail.com

PESCA AL DORADO

Siamo nel nordovest dell’Argentina, vicini al confine con la Bolivia, in acque cristalline. La pesca del dorado è una cosa che difficilmente si riesce a spiegare, si può descrivere il pesce e ciò che lo circonda, ma lo strappo dell’abboccata e la grinta di questo pesce vanno vissute, specialmente se lo si pesca a galla. Occorre camminare per una decina di chilometri al giorno e per non stancarsi troppo l’organizzazione ha pianificato, all’interno della settimana, 2 giorni di discesa con la barca in un fiume di circa una ventina di chilometri nella jungla Argentina, ad un paio d’ore dalla splendida cittadina di Salta. Il fascino di pescare

i dorado in acqua chiara,vedendoli prima di lanciargli la mosca è incredibile, in seguito la sua proverbiale aggressività e i salti dopo essere stato allamato fanno il resto. L’attrezzatura viene messa in crisi appena lo si aggancia; nonostante si peschi con gli ultimi 20 cm di terminale di acciaio, capita di vederselo tagliato alla prima testata del pesce. L’accomodation è in un hotel a 4 stelle dotato di tutti i confort e di un ottimo ristorante per la cena, posizionato in una cittadina a circa un’ora dal fiume. Il pranzo viene portato dalle guide in fiume e tutti i transfert sono inclusi nel pacchetto.

info@justflyfishing.it +39 338 2054373

FABRIZIO GAJARDONI

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My story as a fisherman and fly tyer began in 1982. At that time I was still fishing in the traditional way and fly fishing was a dream. Then after reading some magazines, I was fascinated by fly fishing and the tying of artificial flies and so decided to abandon everything and devote myself exclusively to this discipline. I still remember with immense nostalgia the hours spent studying the only books available in Italy at the time, above all those by Piero Lumini.

During my 40 years as a fly tyer I have really used all the natural and synthetic materials known and unknown in the world of fly fishing.

I love building with natural materials like hackles, cdc, natural hair, and deer hair, my favorite. I like tying any type of fly, from full dress to fishing flies, dry flies and nymphs, as well as sea flies. In general I like challenges. I particularly love making unusual "flies," just for the pleasure of

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La mia storia come pescatore e costruttore di mosche artificiali inizia nel 1982, allora pescavo ancora in maniera tradizionale e la pesca a mosca era un sogno. Poi leggendo alcune riviste sono rimasto affascinato da questa disciplina ed ho deciso di abbandonare tutto e dedicarmi esclusivamente alla pesca a mosca ed alla costruzione di mosche artificiali. Ricordo ancora con immensa nostalgia le ore passate a studiare gli unici libri disponibili in Italia all’epoca, su tutti quelli di Piero Lumini.

Nel corso dei miei 40 anni da costruttore ho usato veramente

tutti i materiali conosciuti e non nel mondo della pesca a mosca, naturali e sintetici.

Amo costruire con materiali naturali come hackles, cdc, peli naturali, il mio preferito è il pelo di cervo.

Mi piace fare qualunque tipo di mosca, dalle full dress alle mosche da pesca, secche e ninfe, così come amo le mosche da mare. In generale mi piacciono le sfide, amo particolarmente realizzare “mosche” insolite, solo per il piacere di mostrarle nelle varie fiere di appassionati.

Il mercato propone sempre nuovi materiali. Fra i materiali naturali direi che una delle novità più interessanti è il pelo di camoscio, molto simile al cervo ma con caratteristiche sensibilmente differenti. Anche il Nyat hair nel mondo degli streamers ha dimostrato una certa versatilità. Tra la miriade di sintetici non vedo grandi novità, a parte le varie codine e zampe usate per la costruzione di grossi streamers, e la presenza ormai massiccia di resine UV di ogni genere.

Ho conosciuto tantissimi costruttori in tutti questi anni e altri li ho studiati e ammirati attraverso i loro libri. Difficile scegliere

i più innovativi, anche perché ognuno è specializzato principalmente in un tipo di mosche. Per le mosche d’acqua dolce direi Hans Van Klinken, che ha segnato un’ epoca nel mondo delle secche con le sue Klinkhammer, e Francesco Palù, un costruttore italiano assolutamente innovativo che con le sue creazioni ha contribuito a divulgare la pesca a mosca in Italia. Poi Bob Clouser, i cui Clouser Minnow hanno preso pesci in qualsiasi luogo del nostro pianeta. Aggiungo Barry Ord Clarke che attraverso i suoi libri e le sue magnifiche immagini ha segnato un traguardo nella costruzione di mosche particolarmente efficaci. Mi fermo qui, ma potrei

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showing them in the various fairs for enthusiasts.

The market always offers new materials. I would say that chamois hair is one of the most interesting innovations among the natural materials. It is very similar to deer hair, but with significantly different characteristics. Nyat hair has also shown a certain versatility in the world of streamers. Among the myriad of synthetic materials, I don't see any great news, apart from the various tails and legs used for the construction of large streamers, and the now massive presence of UV resins of all kinds.

I have known many builders over the years, and have studied and admired others through their books. It is difficult to choose the most innovative ones, also because each one is mainly specialized in one type of fly. For freshwater flies, I would say Hans Van Klinken marked an era in the world of dry flies with his Klinkhammers. Francesco Palù’s creations, an absolutely innovative Italian fly tyer, have helped to popularize fly fishing in Italy. Then follows Bob Clouser, whose Clouser Minnows have caught fish anywhere on our planet. I add Barry Ord Clarke, who through his books and magnificent images has marked a

milestone in the tying of particularly effective flies. I'll stop here, but I could go on for hours.

The world of construction is wonderful and fascinating when you see young people approaching this discipline with such interest. Any advice? Listen and study everyone, try to understand what can be more valid for you. Don't focus on a single builder or a single fishing method (dry, nymph, streamers, etc.). Be open to all possible experiences. It is the only way to understand the different characteristics of the flies and the various techniques.

Then you can choose what you prefer and love the most.

I love fishing in the company of few close friends, I hate confusion on rivers, lakes and at sea, which, unfortunately, is normal today in Italy, and perhaps also in Europe. In the last 20 years I have dedicated myself a lot to sea fishing, and if I really have to choose a favorite place, I’ll choose the sea, where the fish are real, wild, a real challenge.

I would like to have a secret place, unfortunately it's only in my dreams... anyway, if I had it, I would never tell you!!!

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andare avanti per ore.

Il mondo della costruzione è meraviglioso, affascinante, ed è bellissimo vedere i giovani che si avvicinano a questa disciplina con tanto interesse. Un consiglio? Ascoltate e studiate tutti, cercate di capire cosa può essere più valido per voi, non sposate un solo costruttore o un solo metodo di pesca (secca, ninfa, streamers ecc). Apritevi a tutte le esperienze possibili, è il solo modo per capire le diverse caratteristiche delle mosche e delle varie tecniche. Potrete scegliere così

ciò che più preferite e amate.

Amo pescare in compagnia di pochi amici affiatati, detesto la confusione sui fiumi, sui laghi e in mare. E purtroppo oggi è la normalità in Italia, e forse anche in Europa. Negli ultimi 20 anni mi sono dedicato molto alla pesca in mare, e se proprio devo scegliere un posto preferito scelgo il mare, dove i pesci sono veri, selvaggi, una vera sfida. Mi piacerebbe avere un posto segreto, purtroppo è solo nei miei sogni... comunque se l’avessi non ve lo direi mai!!!

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HISTORY

ANCIENT EGYPT AND FLY FISHING

“Fallo cuocere, poi prendilo e dallo come carne”. La frase è rivolta ad un servitore che sta armeggiando intorno ad una pentola dalla quale spuntano alcuni pezzi di carne e un pesce. Chi la pronuncia è un uomo in piedi, che stringe tra le mani un secondo pesce. I due personaggi compaiono su un frammento di un rilievo ritrovato a Eracleopoli databile intorno al 2100 a.C. e oggi conservato al Museo Egizio del Cairo. La scena rispecchia il tipico gusto egizio per il quotidiano che descrive una piccola truffa raccontata con il gusto della battuta. Quelli che sono probabilmente due cucinieri stanno infatti cercando di rendere più sostanzioso

il bollito con due pesci, il cui prezzo di mercato era di gran lunga inferiore a quello della carne. Alla fine dell’Antico Regno (2500-2300 a.C.) un pesce equivaleva a una o due forme di pane. In Egitto il pesce mantenne sempre un valore di mercato molto basso a causa della notevole pescosità delle acque del Nilo. Il suo ruolo primario per l’alimentazione risulta già attestato alla fine del Paleolitico (20.000 a.C. circa), periodo in cui si sviluppò un nomadismo a corto raggio legato proprio alla pesca. Uno studio condotto recentemente nell’area dello Wadi Kubbaneya (circa 30 km da Assuan) ha dimostrato che la scelta di determinati

di Riccardo de Stabile

“Cook it, then take it and give it as meat.” The sentence was addressed to a servant who was tinkering around a pot from which some pieces of meat and a fish were sprouting. The person pronouncing it was a man standing with a second fish in his hands. The two characters appear on a fragment of a relief found in Heracleopolis, dating back to around 2100 BC and now preserved in the Egyptian Museum in Cairo. The scene reflects the typical Egyptian taste for the daily routine and describes a small anecdote narrated as a joke. The two cooks were probably trying to make the boiled meat more substantial with two fish, the market price of which was much lower than that of the meat. At the end of the Old Kingdom (around 2500-2300 BC), one fish was equivalent to one or two loaves of bread. In Egypt, fish always maintained a very low market value due to the considerable abundance of fish in the waters of the Nile. Its primary role as food was already attested at the end of the Paleolithic Period (around 20,000 BC), during which a short-range nomadism developed, linked precisely to fishing. A study recently conducted in the Wadi Kubbaneya area (about 30 km from Aswan) has shown that the choice of certain sites for the seasonal settlement was linked to the easy availability of fish in the immediate

siti per l’insediamento stagionale era legata alla facile reperibilità di pesce nelle immediate vicinanze. Sono infatti state scoperte tracce di abitanti Paleolitici sulle dune del deserto in prossimità di conche raggiunte dalla piena estiva. In autunno, quando le acque si ritiravano, era facile catturare pesci che vi rimanevano intrappolati e gli abitanti della regione tornavano allora ad occupare gli insediamenti sulle sommità delle dune. Qui rimanevano fino a quando le acque non si erano completamente prosciugate e si esauriva così la possibilità di catturare con facilità il pesce. Il ritrovamento di un notevole numero di ossa mandibolari e del cranio nelle vicinanze farebbe pensare che una parte del pescato

venisse decapitato, pulito ed essiccato sul posto per essere consumato successivamente. L’importanza della pesca per la società egiziana è ulteriormente ribadita dalla frequenza con la quale tale attività è riprodotta nelle scene che decorano alcune tombe di privati cittadini dell’Antico Regno (26702200 a.C.). Proprio queste figurazioni sono la maggiore fonte di informazione sui sistemi che venivano utilizzati per la cattura dei pesci. La padronanza raggiunta in quest’epoca nell’utilizzo delle varie attrezzature consentiva al pescatore egiziano di selezionare la sua preda. Le fonti iconografiche e le testimonianze archeologiche sono concordi nell’indicare che i lates ( Nile Perch) erano sicuramente il pesce più

vicinity. In fact, traces of Paleolithic inhabitants have been discovered on the desert dunes near basins reached by the summer flood. In autumn, when the waters receded, it was easy to catch trapped fish and the inhabitants of the region then returned to occupy the settlements on top of the dunes. Here they remained until the waters had completely dried up and thus the possibility of easily catching fish was exhausted. The discovery of a large number of mandibular and skull bones nearby would suggest that a part of the catch was decapitated, cleaned and dried on site to be consumed later. The importance of fishing for the Egyptian society is further confirmed by the frequency with which this activity is reproduced in the scenes that decorate some tombs of private citizens of the Old Kingdom (26702200 BC). Precisely these figures are the greatest source of information on the systems that were used for catching fish. In this era, the mastery achieved in the use of various equipment allowed the Egyptian fisherman to select his prey. The iconographic sources and archaeological evidence agree in designating the Giant lates (Nile perch) to certainly be the most appreciated fish, not only for the taste of their meat, but also for the eggs. The Egyptians considered them a

apprezzato. Non solo per il sapore della sua carne, ma anche per le uova. Gli egiziani le consideravano una vera specialità e le mangiavano fresche o essiccate. Le scene di pesca più attestate nell’Antico Regno ritraggono il defunto sullo sfondo di un paesaggio lacustre, tra le mani tiene un arpione con cui è in procinto di infilzare alcuni pesci. Si tratta di un tipo di pesca che potremmo considerare un puro e semplice svago. Lo dimostra l’atmosfera di sereno rilassamento che regna intorno al pescatore, sulla cui fragile imbarcazione di papiro trovano posto la moglie e i figli. Proprio come in una scampagnata. Che la pesca fosse considerata un piacevole distensivo passatempo è dimostrato anche dalla famosa

scena dipinta nella tomba di Nebwenef (vissuto intorno al 1250 a.C.). L’alto prelato tebano è comodamente seduto su un trono ai bordi di un canale. Ha in mano una canna da pesca da cui pendono 3 fili che si immergono nell’acqua. L’aria di serenità è sottolineata da una farfalla che si libra davanti all’estremità della canna. Su questo bassorilievo sono state fatte numerose supposizioni, e non sono mancati esperti storici della pesca a mosca che hanno attribuito questa scena di pesca alla prima raffigurazione esistente della pesca a mosca, interpretando i tre fili che escono dalla canna come un simbolo di movimento, specialmente abbinando la farfalla usata come esca.

real specialty and ate them fresh or dried. The most attested fishing scenes in the Old Kingdom portray the deceased against the background of a lake landscape, holding in his hands a harpoon with which to skewer some fish. It was a type of fishing that we could consider as pure and simple leisure. This is demonstrated by the atmosphere of serene relaxation that reigned around the fisherman, whose fragile papyrus boat had room for his wife and children, just like on a picnic. That fishing was considered a pleasant, relaxing pastime is also demonstrated by the famous scene painted on the tomb of Nebwenef (who lived around 1250 BC). The high Theban prelate is comfortably seated on a throne at the edge of a canal. He is holding a fishing rod from which 3 hanging threads immerse themselves in the water. The air of serenity is underlined by a butterfly hovering in front of the rod’s end. Numerous assumptions have been made on this bas-relief, and there has been no shortage of historical fly fishing experts who have attributed this fishing scene to the first existing depiction of fly fishing, having interpreted the three lines coming out of the rod as a symbol of movement, especially matching the butterfly used as bait.

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Utensile munito di speciale lama a V che consente di tagliare il filo di montaggio modo rapido e selettivo. All’altra estremità l’utensile è munito una corta ed acuminata punta a c c i a i o i n o x u t i l e d u r a n t e costruzione. Taglierino di precisione i n d i s p e n s a b i l e p e r l a f i n i t u d e l l e v o s t r e m o s c h e . A l l ’ a l estremità l’utensile è munito una corta ed acuminata punta a c c i a i o i n o x u t i l e d u r a n t e costruzione. Fornito di tre lame di ricambio.

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Home rivers recycled-a fly fishing documentary from the Swedish rivers up north Growing up, fishing was second nature to Emilie Björkman, being raised in a family where both her mom and dad cherished the outdoors. At the age of 15, Emilie fell in love with fly fishing and almost a decade later she caught the first wild Baltic salmon (salmo salar).

She remembers that as a life changing event and when becoming a mum of her own, she reflected onher own childhood and her role as a mum-while pursuing her life long passion: fly fishing for salmon un the unspoiled rivers in northern Sweden.

Home rivers recycled is a fly fishing documentary is shoot in

the wild rivers in northern Sweden during the summer of 2022, above the Arctic circle and below the midnight sum.

The story revolves around the love for the outdoors and the act of passing on a passion through generations. But also, it’s a portrait of the incomparable life style that comes with salmon fly fishing and the people devoting their lives to understand and support this spectacular species. The Baltic salmon is a true survivor who went from the verge of extinction in the early 1990 to living a prosperous life in many rivers of northern Sweden.

Home River Recycled also features Lars Munk, Gustav Hellström, Anna-Lena Björkman and Thomas Johansson, among others.

La pesca è stata una seconda natura per Emilie Björkman, cresciuta in una famiglia in cui sia la madre che il padre amavano la vita all'aria aperta. All'età di 15 anni, Emilie si è innamorata della pesca a mosca e quasi dieci anni dopo ha catturato il primo salmone selvatico del Baltico.

Emilie lo ricorda come l’evento che le ha cambiato la vita e, quando è diventata mamma, ha riflettuto sulla sua infanzia e sul suo ruolo di madre, perseguendo al contempo la sua passione di sempre: la pesca a mosca del salmone nei fiumi incontaminati della Svezia settentrionale.

"Home Rivers Recycled" è un documentario sulla pesca a mosca girato nei fiumi selvaggi della Svezia settentrionale durante l'estate del 2022, al di sopra del circolo polare artico e

al di sotto della mezzanotte.

La storia ruota attorno all'amore per la vita outdoor e all'atto di trasmettere una passione attraverso le generazioni. Ma è anche un ritratto dell'incomparabile stile di vita che deriva dalla pesca a mosca del salmone e delle persone che dedicano la loro vita a comprendere e sostenere questa specie spettacolare. Il salmone del Baltico è un vero e proprio sopravvissuto, passato sull'orlo dell'estinzione all'inizio del 1990 a vivere una vita prospera in molti fiumi della Svezia settentrionale.

In "Home River Recycled" appaiono tra gli altri, anche Lars Munk, Gustav Hellström, Anna-Lena Björkman e Thomas Johansson. È disponibile in versione integrale sulla pagina YouTube di Patagonia.

Tarpon in

BrAzil

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Guglielmo ciregiA
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Brazil is the fifth state in the world by total area. The Amazon rainforest covers 3.6 million square km of this territory, with biodiversity and wild nature being the masters in this wonderful country.

The state of Rio Grande do Norte is on the northeastern tip of Brazil, and halfway between Fortaleza and Recife. The most

important city is Natal, the tourist and commercial hub of the area. With its beautiful beaches and nightlife, Natal attracts millions of tourists every year. Just a few km outside the town you will find yourself immersed in nature. Our journey begins here in the Ponta Negra district of Natal, with a night of relaxation after the long flight from Italy. The Ponta Negra area is well known for its tranquility, the variety of excellent restaurants with

local cuisine, and the typical craft fairs. However, it is not here that we stopped to fish; in fact, the best fishing spots are a little further south. After a journey by car of about a couple of hours, we reached Barra do Cunhaù, a small coastal town that lives mainly on the breeding of shrimp, fishing and seaside tourism.

On this stretch of the coast there is the Rio Curimataù, a

river more like an "arm of the sea," which enters a system of mangroves used as a hunting ground for numerous species of fish.

The Rio has an average depth of 8/10 mt, and in the points closest to the mouth it reaches up to 15 mt. This particular conformation allows a rather important water exchange and inside the mangroves you can also find fish of considerable sizes.

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Il Brasile è il quinto stato del mondo per superficie totale, la foresta amazzonica copre ben 3,6 milioni di km quadrati di questo territorio, la biodiversità e la natura selvaggia fanno da padroni in questo stupendo paese.

Sulla punta Nord-Est del Brasile, a metà strada tra Fortaleza e Recife, si trova lo stato di Rio Grande do Norte, la città più

importante è Natal, il polo turistico e commerciale della zona. Natal con le sue bellissime spiagge e la vita notturna attrae milioni di turisti ogni anno, ma è sufficiente spostarsi di qualche km fuori dal centro abitato per trovarsi immersi nella natura. Il nostro viaggio comincia qui, nel quartiere di Ponta Negra, a Natal, con una notte di relax dopo la lunga traversata in aereo dall'Italia.

La zona di Ponta Negra è molto conosciuta per la sua tranquillità, la varietà degli ottimi ristoranti con cucina locale e le tipiche fiere dell’artigianato.

Non è qui però che ci fermiamo a pescare, infatti i migliori spot di pesca sono poco più a sud e con un tragitto in macchina di circa un paio d'ore raggiungiamo Barra do Cunhaù, un piccolo centro abitato costiero che vive principalmente di

allevamento di gamberi, pesca e turismo balneare. Su questo tratto di costa si trova il Rio Curimataù, un fiume, più che altro un “braccio di mare”, che si addentra in un sistema di mangrovie utilizzato come terreno di caccia per numerose specie di pesci.

Il Rio ha una profondità media di 8/10 metri, nei punti più vicini alla foce arriva fino a 15 metri, questa particolare

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Fishing usually takes place during the day with a departure at dawn around 4:30, since at the equator there is already enough light to fish. With the right tides early in the morning as the sun passes the horizon line, Tarpon come in from the sea to feed on the large schoals of sardines that are driven inland by the tidal flow. Large schoals of large Tarpon move back and forth in the deepest spots. In fact they can be seen “dolphining”

continuously as they hunt for sardines. In these moments the fish become rather selective. It is necessary to have accurate and well-built sardine imitations to deceive the bigger fish, even if the fluorescent green color often triggers a certain appetite in the Tarpon hunting in this area.

I have also had good results with classic tarpon flies such as

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conformazione permette un ricambio d'acqua piuttosto importante e all'interno delle mangrovie si possono trovare anche pesci di taglia considerevole.

La pesca si svolge durante le ore diurne con partenza all'alba intorno alle 4:30, all'equatore c'è già luce a sufficienza per pescare. Con le giuste maree la mattina presto, appena il sole oltrepassa la linea dell'orizzonte, i Tarpon entrano dal mare per nutrirsi dei grossi banchi di sardine che vengono spinti all'interno dal flusso di marea.

Grossi branchi di Tarpon di taglia si spostano avanti e indietro nei punti più profondi, di fatto si possono vedere “delfinare” continuamente mentre cacciano le sardine.

In questi momenti i pesci diventano piuttosto selettivi, è necessario avere delle imitazioni di sardina accurate e ben costruite per ingannare i pesci più grossi, anche se spesso il colore verde fluo scatena un certo appetito nei Tarpon in caccia in questa zona. Ho avuto buoni riscontri anche con classiche mosche da Tarpon, come tarpon bunny e tarpon toad in colorazione tendente al giallo, arancione e verde, comunque tutti colori abbastanza sgargianti; dato che le acque del Rio Curimataù hanno un colore piuttosto scuro dovuto al tannino rilasciato dalla mangrovia, i colori accesi ci aiutano a rendere le nostre mosche più attraenti.

È stato in questa particolare situazione, la mattina molto presto intorno alle 6:00, che ho visto molto chiaramente un branco di grossi Tarpon dirigersi verso

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tarpon bunny and tarpon toad in colors tending towards yellow, orange and green, which are all quite bright colors. Since the waters of the Rio Curimataù have a rather dark color due to the tannin released by the mangrove, the bright colors help us to make our flies more attractive.

It was in this extremely particular situation around 6:00 in the morning that I very clearly saw a schoal of large Tarpon

heading towards the interior of the Rio. After following them and positioning myself I waited for their passage to cast the fly in front of the flock that was arriving. After a few seconds an incredible blow on the tail and a powerful escape made me realize that I had hooked a real giant. An incredible battle that lasted almost 2 hours and ended 3 km away brought into my arms a Tarpon of more than 2 mt, a prehistoric giant of the Rio

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l'interno del Rio; dopo averli seguiti ed essermi posizionato, ho aspettato il loro passaggio per lanciare la mosca davanti al branco che stava arrivando. Dopo pochi secondi una botta incredibile sulla coda e una poderosa fuga mi hanno fatto capire che avevo allamato un vero gigante, una battaglia incredibile durata quasi due ore e terminata a 3km di distanza ha portato tra le mie braccia un Tarpon di più di 2

metri, un gigante preistorico del Rio Curimatau. Questo spot ospita Tarpon veramente grandi, in buona quantità, come anche un numero abbondante di baby Tarpon, pesci che vanno dai 3 ai 15 kg.

Non è difficile imbattersi in questi esemplari di piccola e media taglia lanciando sotto le mangrovie nei numerosi canali all'interno del Rio; è fondamentale perciò avere

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Curimatau. This spot hosts really big Tarpon in good quantity, as well as an abundant number of baby Tarpon ranging from 3 to 15 kg. It is not difficult to come across these small and medium-sized specimens by casting under the mangroves in the numerous channels inside the Rio; it is therefore essential to always have at least 2 rods readily available, if not even 3, rigged with a WF8FI, a WF10FI and a WF12FI line. Floating lines with an intermediate tip are absolutely essential as they help us present the fly on the strip of water about 2 mt below the surface, where the sardines are stationed. Spending the days on the Rio Curimataù is truly wonderful. The fish, nature and the song of an incredible variety of tropical birds make fishing in this spot a unique experience. Once on land, at the end of a long, hot day, you can refresh yourself with expertly prepared tropical fruit cocktails in a local folk restaurant right on the river bank, a stone's throw from the accommodation.At sunset, a dinner of fresh fish and freshly caught lobsters sets you up for the next day. The fried cassava and local prawns in Barra do Cunhaù cannot be missing. These really tasty typical dishes bring the true flavor of Brazil to the table. For music lovers, Pipa, the small village a few km from Barra do Cunhaù, is the perfect place to spend an evening. The clubs are open until late at night with typical music and parties. It is an incredible place, a magnificent experience immersed in nature in search of the Big Tarpon. A place yet to be discovered by fly fishermen, it is ready to amaze you in every corner.

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sempre almeno 2 canne pronte a disposizione, se non addirittura 3, montate con una coda WF8FI, una WF10FI e una WF12FI.

Assolutamente indispensabili code galleggianti con punta intermedia che ci aiutano a presentare la mosca sulla fascia d'acqua dove stazionano le sardine, circa 2 metri sotto la superficie.

Passare le giornate sul Rio Curimataù è davvero stupendo, i pesci, la natura e il canto di un'incredibile varietà di uccelli tropicali rendono la pesca in questo spot un’ esperienza unica. Arrivati a terra, alla fine di una lunga e calda giornata, ci si può rinfrescare con cocktail di frutta tropicale sapientemente preparati in un folkloristico locale proprio sulla sponda del fiume a due passi dall'alloggio.

La sera al calar del sole una cena a base di pesce fresco e aragoste appena pescate rimette in sesto per la giornata successiva; la manioca fritta e i gamberi locali a Barra do Cunhaù non possono mancare, piatti tipici davvero gustosi che portano in tavola il vero sapore del Brasile.

Per gli amanti della musica, Pipa, il piccolo paesino a pochi km da Barra do Cunhaù, è il posto perfetto per passare una

serata, i locali sono aperti fino a tarda notte con musica tipica e feste.

Un posto incredibile, un’esperienza magnifica immersi nella natura alla ricerca del Big Tarpon, un luogo ancora tutto da scoprire per i pescatori a mosca e pronto a stupire in ogni angolo.

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