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ZERMATT TO VERBIER

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Nirmal Purja

Nirmal Purja

TEXT ANNA SMOOTHY PHOTOS RUEDI FLUCK

Da Zermatt a Verbier ripercorrendo le tracce della famosa gara Patrouille des Glaciers, Faction Collective ha riunito alcuni tra i più noti e forti freerider internazionali sul percorso d'alta quota che collega le due città svizzere, trascorrendo dei giorni epici su alcune delle vette più imponenti delle Alpi.

L’attuale pandemia ha portato con sé numerosi problemi e difficoltà, ci ha però presentato uno scenario unico: ripercorrere il famoso percorso di gara della Patrouille des Glaciers per scoprire nuove vette e linee epiche tra Verbier e Zermatt. Faction Collective ha messo insieme un team di tutto rispetto che si è mosso alla scoperta di entrambe le destinazioni del viaggio. A Zermatt c'era la guida IFMGA e leggenda del freeride, Sam Anthamatten, mentre a Verbier si sono trovati alcuni dei più forti partecipanti del Freeride World Tour: Elisabeth Gerritzen e Yann Rausis.

Negli anni di gare freeride, Elise, Yann, Sam e io abbiamo sciato insieme in diversi spot in tutto il mondo, ma scoprire nuove linee insieme sulle montagne vicino casa è stato davvero speciale.

In questo viaggio, la lunga esperienza sciistica e la conoscenza della zona di Sam sono state preziose per ridurre al minimo i rischi e massimizzare il divertimento sugli incredibili percorsi che abbiamo trovato.

Siamo partiti da Zermatt durante un caldo pomeriggio, appena due giorni dopo la fine del lockdown svizzero, ma il nostro viaggio è stato breve e ci ha condotto fino al rifugio di Schonbielhütte. La struttura era purtroppo chiusa a causa del coronavirus, ma il custode aveva gentilmente dato una copia delle chiavi a Sam, così siamo entrati e abbiamo preparato un pasto piuttosto discutibile con quel poco che abbiamo trovato nei magazzini semivuoti della cucina. La partenza alle 3 del mattino del giorno successivo è arrivata velocemente, ma quale modo migliore per svegliarsi che scendere dalla parete rocciosa sotto il rifugio su una ferrata scivolosa e innevata? Siamo partiti con il sangue che pulsava e l’adrenalina a mille, consapevoli che bisogna essere molto cauti e attenti durante le traversate dei ghiacciai.

Ci siamo in seguito diretti verso Arolla, ma per strada abbiamo trovato diverse linee epiche che abbiamo percorso più e più volte. Il luogo, circondato da bellissime ed imponenti vette di 4000m, ci ha imposto di fermarci a contemplarlo. La Patrouille des Glaciers vanta alcuni tempi record di percorrenza, le 5 ore e mezzo di alcuni partecipanti moderni sono a dir poco un eccezionali, devono per forza indossare degli occhiali speciali che bloccano la maestosità che li circonda per concentrarsi esclusivamente sulla velocità!

Dopo una notte trascorsa ad Arolla, abbiamo messo su gli sci e ci siamo diretti verso la Cabane des Dix, un rifugio idilliaco annidato nei bacini meridionali del Lac des Dix. Oltre a goderci un paesaggio montano privo di altri scialpinisti, abbiamo avuto la fortuna di avere anche la Cabane completamente per noi. Ne abbiamo subito preso possesso e abbiamo dato il via a una festa a base di paella, sfondo della serata sono state le imponenti montagne che circondavano il rifugio, uno spettacolo senza precedenti. Proprio sopra la Cabane des Dix si staglia la minacciosa parete nord del Mont Blanc de Cheilon che purtroppo non era praticabile durante quei giorni, non ci siamo però fatti mancare diverse avventure nelle vicinanze.

Ci siamo fermati per alcuni giorni alla Cabane des Dix, dove non sono mancate linee epiche: La Ruinette, La Serpentine e, naturalmente, il nostro caro Mont Blanc de Cheilon. La neve ha però iniziato a sciogliersi rapidamente e appena ci siamo resi conto di aver esaurito tutte le possibili linee vicino al percorso della Patrouille des Glaciers abbiamo deciso di intraprendere la via del ritorno e iniziare l'ultima tappa del viaggio. Mentre il resto della popolo dello scialpinismo iniziava ad uscire dal letargo, le montagne hanno cominciato lentamente a diventare più affollate. Tornando verso Verbier, abbiamo incrociato molti volti sorridenti, carnagioni pallide e un rinnovato apprezzamento per i grandi spazi aperti, l'aria fresca e la libertà.

L’attuale pandemia ha portato con sé numerosi problemi e difficoltà, ci ha però presentato uno scenario unico: ripercorrere il famoso percorso di gara della Patrouille des Glaciers per scoprire nuove vette e linee epiche tra Verbier e Zermatt.

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