The Pill Magazine 45 Italian

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Il Sentiero del Viandante BY VA L E R I A M A R G H E R I TA M O S CA PHOTOS ISACCO EMILIANI

Una passeggiata all’inizio della primavera può trasformarsi in un percorso emozionante per chi ama osservare e gioire del mutamento delle stagioni e degli ambienti naturali. Sono chiari i primi segnali di vita dei vegetali e l’immobilità tipica dell’inverno cede il passo ai toni di verde delle prime foglie e ai fiori delle specie precoci. A chi volesse cogliere questi primi sintomi di rinascita, consiglio in questo periodo, di non salire troppo d’altitudine ma di preferire sentieri o aree non sopra i 500m. Pochi giorni fa, ho percorso un tragitto per intero che non avevo mai seguito, pur essendo a un passo dalla zona dove vivo abitualmente. Si chiama “Sentiero del Viandante” ed è un percorso che si snoda sulla sponda orientale del Lago di Lecco. Per alcuni tratti si mantiene quasi a bordo acqua per poi inerpicarsi su per la montagna e ridiscendere ancora per molte, molte volte, da Abbadia a Lierna, a Varenna, Bellano, Dervio e Colico. Un tempo era chiamato Via Ducale, Via Regia oppure Napoleona ed è lungo complessivamente circa 45km. A seconda del livello di allenamento, il percorso è comodamente frazionabile in 1 , 2, 3 o 4 tappe perché la ferrovia serve i numerosi paesini che si attraversano, permettendoci di ritornare rapidamente al punto di partenza. È ben segnalato e percorribile in tutte le stagioni per via dell’assolata esposizione del sentiero e delle quote modeste. Queste caratteristiche lo rendono un perfetto luogo di osservazione della

primavera che incombe per cogliere la bellezza di un momento molto speciale nel ciclo della natura, quando i monti del Lario sono punteggiati dalle variopinte fioriture di erbe e piante. Percorrendolo veniamo catapultati nell’antica vita del lago di Lecco ambivalente tra acqua e montagna e delle sue caratteristiche storico culturali tra edifici in pietra , mulattiere, darsene e paesaggi mozzafiato. Ci regala un senso di esplorazione e scoperta davvero appaganti senza sentire il bisogno di raggiungere particolari punti di interesse ma godendo del puro avanzare. Lungo il tragitto si incontrano numerosi borghi con i loro vicoli sinuosi e incantati che improvvisamente regalano uno scorcio indimenticabile sul lago, dove si possono trovare punti di ristoro per gustare un piatto semplice, un panino o una pizza o un pasto più tradizionale a base di pesce di lago in carpione, pesce fritto e risotto o “pulenta e missultin” accompagnati da un buon calice di vino rosso della vicina Valtellina. Il sentiero ci permette anche di avere un chiaro panorama sulla flora lariana e conseguentemente anche del paesaggio commestibile della zona aiutati dal periodo primaverile e dalle prelibatezze e primizie che la stagione porta con sé.

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