Periodicità: otto volte l‘anno” ”Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A.P. -70% - CNS Bolzano.
Da Schmidt si passa a SCHMIEDL
Digitalizzazione: affrontare la sfida
Come alternare tradizione e sostenibilità per 380 anni
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Attualità | Camera di commercio
Digitalizzazione: affrontare la sfida La digitalizzazione cambia i ritmi quotidiani delle aziende altoatesine e dell’amministrazione pubblica. La Camera di commercio di Bolzano supporta le imprese locali in tal senso aiutandole ad affrontare le sfide e i processi di cambiamento che ne conseguono.
“La digitalizzazione favorisce l’aumento della competitività delle imprese altoatesine, oltre che rendere accessibili nuove aree e modelli di business. In questo modo, l’economia locale continua ad avere successo a lungo termine.” Dr. Michl Ebner Presidente della Camera di commercio di Bolzano Le cittadine e i cittadini sono ben disposti nei confronti delle offerte digitali e le utilizzano sempre di più.
“La digitalizzazione ormai è parte integrante della nostra quotidianità e apre anche molte opportunità innovative per l’economia. La Camera di commercio di Bolzano supporta le imprese altoatesine nel processo di digitalizzazione.” Dr. Alfred Aberer Segretario generale della Camera di commercio di Bolzano
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La digitalizzazione delle imprese sta acquistando sempre più rilievo: con l’iniziativa “Impresa digitale – PID” la Camera di commercio di Bolzano offre supporto nel processo di digitalizzazione delle imprese, fornisce informazioni e servizi di consulenza relativi al commercio online, a internet e al diritto. Inoltre, il reparto organizza vari eventi informativi sull’economia digitale, oltre che tenere al corrente imprenditrici e imprenditori sulle nuove tecnologie e sulle sue possibili applicazioni.
E-Commerce La digitalizzazione comporta grandi cambiamenti sia per i privati che per le imprese. Nel settore delle vendite, per esempio,
l’utilizzo delle nuove tecnologie genera nuove possibilità di mercato e segmenti di clientela inediti. Il confine tra il commercio online e quello offline sta diventando sempre più sottile. Molte imprese sfruttano la propria presenza online per potersi adattare a questo nuovo comportamento d’acquisto. Tuttavia, prima di avviare un commercio online, bisogna definire in modo preciso i propri obiettivi e mettere a punto una strategia.
la quale verranno affrontati non solo aspetti legali del commercio online ma anche i fattori che contribuiscono al suo successo. Inoltre, verrà posto l’accento sulle tendenze nel marketing online e sulle diverse modalità di pagamento nonché di spedizione. L’obiettivo è supportare le imprese nella pianificazione e nella realizzazione dei propri obiettivi, ottimizzare i progetti già realizzati e incoraggiarle a sfruttare al meglio nuove opportunità.
Prima consulenza gratuita per il commercio online
Amministrazione digitale
La Camera di commercio di Bolzano, al fine di supportare le imprese altoatesine nel processo di transizione digitale, offre una prima consulenza gratuita nel-
La tendenza a servirsi dell’offerta digitale e l’apertura mentale verso di essa è in continuo aumento. Non è più necessario recarsi di persona allo sportello per ogni incombenza amministrativa:
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Attualità | Camera di commercio molte operazioni, infatti, possono essere eseguite telematicamente. Le nuove tecnologie e la digitalizzazione dei processi comportano un risparmio in termini di tempo e denaro. Per esempio, le visure, i bilanci e i documenti della propria azienda possono essere scaricati direttamente dal cassetto digitale. Per la fatturazione elettronica la Camera di commercio mette a disposizione una piattaforma gratuita. Inoltre, la Camera di commercio rilascia la carta tachigrafica. Il reparto Servizi digitali offre anche consulenze per la registrazione al portale online degli appalti pubblici della Provincia.
Firma digitale Lo sviluppo dell’eGovernment Action Plan adottato dal Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale prevede che venga messa a disposizione della cittadinanza e delle imprese uno strumento di autenticazione delle identità valido a livello nazionale. La Carta Nazionale dei Servizi (CNS) e la DigitalDNAKey sono due di queste applicazioni rilasciate dalla Camera di commercio.
SPID Lo SPID è un sistema di identità digitale che permette di accedere ai servizi online della pubblica amministrazione attraverso tutti i dispositivi (computer, tablet oppure smartphone) con un elevato livello di sicurezza e nel pieno rispetto delle norme sulla protezione dei dati personali. È possibile richiedere lo SPID gratuitamente alla Camera di commercio. I dati di accesso sono validi per due anni. INFO Impresa digitale - PID tel. 0471 945 691 – 692 Servizi digitali tel. 0471 945 735 - 529 www.camcom.bz.it
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Grazie alla digitalizzazione ci sono molte nuove opportunità, soprattutto nelle vendite.
Servizi offerti dall’Impresa digitale – PID: › E-Commerce: grazie alle nostre prime consulenze gratuite, alle nostre linee guida e all’offerta formativa del WIFI, riceverai tutte le informazioni principali. › Controllo della homepage: fai controllare il tuo sito internet gratuitamente! Nell’ambito di una prima consulenza non vincolante ti segnaliamo le possibilità di ottimizzazione e i requisiti giuridici. › Conoscenze pratiche: impara dalle esperienze delle imprese altoatesine: fatti un’i-
dea iniziale sulla base di alcuni esempi selezionati di best practice. La digitalizzazione ha interessato anche il settore edile. Quattro linee guida relative al modello BIM - Building Information Modeling sono già a disposizione. › Pool di esperti: nel nostro pool di esperti ed esperte trovi i consulenti e i fornitori di servizi adatti alla realizzazione del tuo progetto di digitalizzazione. › Test di maturità digitale: con il Digital Skill Voyager sco-
pri le tue abilità e conoscenze digitali; con il Selfi 4.0 scopri il livello di maturazione della tua azienda. › Digital Day ed eventi a tema: sperimenta le nuove tecnologie e le sue possibili modalità di utilizzo. Tutte le informazioni sono disponibili su: www.camcom.bz.it > Digitalizzazione Abbonati alla nostra newsletter per ricevere informazioni aggiornate su iniziative ed eventi.
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Attualità | Camera di commercio
Agevolazioni per i diritti di proprietà intellettuale Anche nel 2022 l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) ha indetto il bando “Ideas Powerered Business” riguardante i fondi per le PMI per la registrazione di marchi, disegni, modelli e brevetti. Il fondo ha una dotazione di 15 milioni di euro per le domande di marchio e design e di un milione di euro per il deposito di brevetti. Le sovvenzioni potranno essere richieste entro il 16/12/2022 e saranno disponibili sotto forma di voucher in base al principio “primo arrivato, primo servito”. Sono previste due tipologie di voucher per un totale di 2.250 euro a impresa, in particolare: il voucher 1 del valore massimo di 1.500 euro per la registrazione di marchi e disegni o modelli e il voucher 2 del valore massimo di 750 euro per il deposito di brevetti.
Richiesta di contributi Le piccole e medie imprese (PMI) interessate dovranno presentare dapprima la domanda di sov-
Anche nel 2022 le PMI possono richiedere i contributi per la registrazione di marchi, disegni e modelli.
venzione. Una volta ricevuta la conferma da parte dell’EUIPO, riceveranno una notifica di assegnazione della sovvenzione e potranno richiedere il marchio, il disegno e modello o il brevet-
to. La richiesta di rimborso può essere presentata dopo il versamento delle tasse d’iscrizione. Ogni PMI potrà richiedere: › Un rimborso del 75 percento sulle tasse per le domande di
marchi e/o di disegni o modelli a livello nazionale, regionale e dell’UE. › Un rimborso del 50 percento sulle tasse di base per le domande di marchi e/o di disegni o modelli al di fuori dell’UE (presso la WIPO, l’organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale) › Un rimborso del 50 percento sulle tasse per le domande di brevetti a livello nazionale. Per una descrizione dettagliata del fondo per le PMI consultare il sito internet dell’EUIPO. Il reparto Brevetti e marchi della Camera di commercio di Bolzano è a disposizione per eventuali chiarimenti. INFO Brevetti e marchi tel. 0471 945 514, -534, -531 brevettimarchi@camcom.bz.it www.camcom.bz.it
Economia attraverso il tempo Recentemente l’Unione Economica Slovena della Carinzia ha organizzato una trilogia di webinar sullo sviluppo economico e il ruolo dei gruppi etnici in Carinzia, Alto Adige e Trieste. Negli ultimi secoli i cambiamenti politici e sociali hanno rappresentato delle vere e proprie sfide, soprattutto per le regioni di confine. La serie di webinar dell’Unione Economica Slovena della Carinzia “Economia attraverso il tempo” analizza l’impatto economico delle politiche regionali attuate dai gruppi etnici in Europa prendendo come esempi la Carinzia, l’Alto Adige e Trieste.
Tradizione: Solidarietà L’evento si è svolto all’insegna del motto “Tradizione: Solida-
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rietà”. Dopo i saluti di Michl Ebner, Presidente della Camera di commercio di Bolzano, ha preso la parola Georg Grote dell’Istituto sui diritti delle minoranze di Eurac Research. Successivamente è stata la volta dell’autore Hansjörg Telfser, che ha conferito sull’estrazione del marmo in Val Venosta. Infine, è intervenuto Florian Hellweger, amministratore delegato del caseificio alpino Drei Zinnen. L’evento precedente a quello altoatesino, che ha inaugurato la serie, si è tenuto in Carinzia all’insegna del motto “Sfida: Confine”.
Andrej Hren dell’Unione Economica Slovena della Carinzia durante il seminario.
Il webinar finale titolo “Opportunità: Porto”, invece, si è tenuto a Trieste. Già da diversi anni la Camera di commercio di Bolzano cura i contatti con l’Unione Economica Slovena della Carinzia, l’organizzazione economica ombrello del gruppo etnico sloveno in Carinzia. Nel novembre 2016 è già sta-
to firmato un accordo di cooperazione finalizzato ad approfondire e rafforzare le relazioni tra Alto Adige, Carinzia e Slovenia. INFO Segreteria generale Camera di commercio di Bolzano tel. 0471 945 615 segreteriagenerale@camcom.bz.it
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Intervista | Camera di commercio
Biogas – fonte energetica con del potenziale La società Biogas Wipptal srl è stata fondata nel 2008 per contribuire attivamente alla tutela dell’ambiente. Da allora, il progresso tecnologico ha consentito numerose possibilità di impiego del biogas. Ne abbiamo parlato con l’amministratore delegato Manfred Gius.
Manfred Gius, classe 1981, è sposato e ha tre figli. Da luglio 2021 è amministratore delegato della società Biogas Wipptal srl. Precedentemente è stato responsabile di progetto nel settore della costruzione di oleodotti e impianti a gas in vari paesi. Oltre agli studi in ingegneria civile, ha anche completato il Master in Business Administration (MBA) presso il Politecnico Deggendorf in Germania.
La società Biogas Wipptal srl è attiva dal 2008. Ad oggi, quali obiettivi sono stati raggiunti? Manfred Gius: negli anni scorsi la società Biogas Wipptal ha fatto molto. Considerato che circa cento produttori di latte locali ci forniscono reflui di stalla e liquami, si tratta di un grande risultato che contribuisce attivamente a tutelare l’ambiente. Nel 2021 i nostri agricoltori hanno risparmiato circa 2.400 tonnellate di Co2 (Co2 equivalente). Il progresso tecnologico ha condizionato le modalità di impiego del biogas? La tecnologia si è evoluta nel senso che gli impianti di upgrading per produrre biometano e gli impianti di liquefazione per convertire il bio-
metano in LNG sono diventati più efficienti, specialmente se si considerano gli impianti su piccola scala. Con la conversione e l’espansione del nostro impianto stiamo passando alla produzione di bio-LNG. L’esperienza ha dimostrato che con gli impianti di cogenerazione il calore spesso non può essere utilizzato in modo efficiente e quindi il potenziale del biogas non è pienamente sfruttato. Come e dove Biogas Wipptal può commercializzare nuovi prodotti? Il Bio-LNG è un combustibile molto ricercato per gli automezzi pesanti e consente una riduzione delle emissioni di Co2 fino al 95 percento. Il ghiaccio secco ecologico e il biossido di carbonio biogenico so-
L’impianto di Biogas Wipptal srl a Val di Vizze.
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no sempre più richiesti, soprattutto nell’industria alimentare. I nostri fertilizzanti organici sono un’alternativa valida ai fertilizzanti prodotti chimicamente, che durante la produzione generano enormi quantità di anidride carbonica. Inoltre, i nostri fertilizzanti rivitalizzano il suolo e favoriscono la coltivazione di humus, che a sua volta è un accumulo di Co2. Quali sono le potenzialità di Biogas attualmente? Il suo modello imprenditoriale potrebbe essere applicato anche al resto dell’Alto Adige? Ci auguriamo vivamente che il resto dell’Alto Adige segua le nostre orme e siamo sempre disposti a fornire supporto esterno alla nostra realtà aziendale. Per molti impianti di biogas, le sovvenzioni per la produzione di energia elettrica scadranno nei prossimi anni. A questo proposito dovrebbe entrare in gioco la politica locale, che non ha ancora colto il potenziale degli impianti di biogas per la protezione del clima, come produttori di energia e di fertilizzanti. Questa sarebbe un’economia circolare ideale, nell’interesse di tutto il territorio. Parola chiave protezione del clima: quanto può influire il biogas in Alto Adige?
Il biogas ha del potenziale e pertanto può incidere in maniera considerevole. Il nostro impianto di biogas nell’Alta Valle Isarco preleva i reflui di stalla e liquami dai contadini che producono quasi il 10 percento della produzione di latte in Alto Adige. Se si pensa al processo al contrario, questo significa che c’è un potenziale di biogas nove volte superiore. Ovviamente esistono già alcuni impianti che ne utilizzano una parte. Oltre a questo, c’è anche del potenziale negli impianti di trattamento delle acque reflue e nelle discariche, dove il biogas può essere convertito in biometano e successivamente può essere trasportato attraverso la rete del gas esistente. Nell’aggiornamento del Piano Clima si tiene sufficientemente conto di questa prospettiva futura? Purtroppo, l’attuale Piano Clima non tiene conto del biogas e del suo potenziale, tant’è che esiste un’infrastruttura con impianti di biogas praticamente ignorata. Dovrebbe esserci un intervento a livello politico per garantire l’ulteriore sviluppo della produzione di biometano. Lo scenario peggiore si verificherebbe se gli impianti esistenti dovessero chiudere, perché in quel caso ci muoveremmo nella direzione sbagliata.
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Attualità | Camera di commercio
Notifica dell’indirizzo di Posta Elettronica Certificata Il Registro delle imprese della Camera di commercio di Bolzano ricorda a tutte le imprese iscritte di comunicare il proprio indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC). Tutte le imprese, sia società che imprese individuali, sono obbligate a dichiarare il proprio indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) al momento dell’iscrizione al Registro delle imprese. L’indirizzo PEC per funzionare deve essere attivato e può riferirsi solo ed esclusivamente all’azienda stessa, senza la possibilità di scegliere un domicilio digitale presso terzi.
Domicilio digitale Al fine di incentivare l’utilizzo della posta elettronica certificata tra la pubblica amministrazione, le aziende e i professionisti, è stata aggiornata la legge 11 settembre 2020, n. 120 nonché la normativa relativa all’obbligo di mantenere l’indirizzo PEC, che ora equivale
al recapito ufficiale elettronico di un’impresa. Il Registro delle imprese della Camera di commercio di Bolzano ricorda quindi a tutte le imprese di comunicare al Registro delle imprese il proprio domicilio digitale per via telematica. Questo vale sia per le aziende individuali che per le società che non sono in possesso di un indirizzo PEC valido. Non sono previsti costi né per l’imposta di bollo né per i diritti di segreteria. Sono previste sanzioni piuttosto elevate per coloro che non rispettano tale obbligo di notifica. Inoltre, la mancata notifica comporterà l’assegnazione d’ufficio di un domicilio digitale. Tuttavia, questo domicilio permette solo di ricevere notifiche e avvisi, ma non
Tutte le imprese hanno l’obbligo di comunicare il proprio indirizzo PEC al Registro delle imprese.
di spedirli. Il domicilio assegnato per ragioni d’ufficio è accessibile tramite la casella aziendale digitale ed è anche visibile nella visura camerale della Camera di commercio.
INFO Registro delle imprese Camera di commercio di Bolzano tel. 0471 945 627 - 633 registroimprese@camcom.bz.it www.camcom.bz.it
Viticoltura sostenibile La tematica della sostenibilità è sempre più al centro dell’attenzione, anche per l’economia vitivinicola. Nell’”Agenda del vino dell’Alto Adige” sono stati definiti i punti chiave. nibile. Il 2022 è un anno preparatorio a questo cambiamento e permette alle imprese pilota selezionate di adattarsi ai nuovi requisiti. In futuro le certificazioni di sostenibilità avranno un rilievo sempre maggiore e verranno richieste in determinati mercati. Inoltre, saranno il biglietto da visita per ottenere sovvenzioni.
Certificazione
Per il Consorzio Vini Alto Adige la gestione sostenibile è un obiettivo importante.
A partire dal 2023 le aziende vitivinicole altoatesine possono far certificare la loro gestione soste-
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Introdurre la certificazione secondo i criteri del Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata (SQNPI) rappresenta solamente una delle tante azioni intraprese dal Consorzio Vini Alto Adige nell’ambito della loro iniziativa “L’Agenda 2030 del Consorzio Vi-
ni Alto Adige”. In futuro un organismo di controllo indipendente e accreditato a livello nazionale ne monitorerà l’attuazione. Le aziende agricole devono soddisfare requisiti ben precisi: l’obbligo di tenere registri digitali in cui inserire le principali attività gestionali, il monitoraggio sistematico dei possibili residui e l’attuazione delle cosiddette misure ecologiche sono solo alcuni punti salienti dei rigorosi disciplinari di produzione. Attualmente il Consorzio è impegnato a determinare il quadro giuridico a livello locale e sta lavorando intensamente sul fronte della digitalizzazione per permettere a tutte le aziende vinicole interessate di partecipare a questo progetto.
Sono coinvolti anche il Controllo Qualità Alto Adige, l’Ufficio Frutti-viticoltura, il Centro di Consulenza per la fruttiviticoltura dell’Alto Adige ed enti certificatori esterni. Tutti i dati che verranno raccolti in futuro riguarderanno l’intero ciclo di produzione, dal vigneto alla cantina e infine alla bottiglia. In altre parole, si tratta di parametri importanti ai fini di una gestione sostenibile e dell’uso prudente delle risorse naturali. INFO Consorzio Vini Alto Adige Direttore Eduard Bernhart tel. 0471 1884772 eduard.bernhart@suedtirolwein.com www.suedtirolwein.com
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Intervista | Camera di commercio
Da Schmidt si passa a SCHMIEDL Il panificio di Lana passa alla quinta generazione e prende il nome di SCHMIEDL. In un’intervista Hans e Johannes Schmidt spiegano come la successione aziendale può riuscire.
Hans Schmidt (a destra) ha rilevato il panificio Schmidt nel 1973 e rappresenta la quarta generazione. All’epoca prendere le redini dell’azienda familiare è stato del tutto naturale per lui. Nel frattempo, il panificio si chiama SCHMIEDL ed è passato alla quinta generazione: Johannes (a sinistra), Greta e Tobias lo gestiscono con responsabilità definite chiaramente.
Cosa ci può raccontare della sua storia aziendale? Hans Schmidt: il nostro panificio è stato fondato nel 1890 ed ha la sede principale a Lana. Mi occupo della sua gestione dal 1973 e rappresento la quarta generazione. In questi 130 anni c’è molta storia, passione e dedizione per il lavoro. Ora che ho 69 anni, i miei tre figli Johannes, Greta e Tobias stanno prendendo in mano la gestione del panificio. Come è stata gestita la successione? Hans Schmidt: è stato un processo che si è protratto negli anni. Per metterlo in atto ci siamo rivolti a professionisti. In fase finale abbiamo siglato un protocollo familiare. Durante il processo di successione i miei figli hanno cambiato il nome da Schmidt a SCHMIEDL, un cognome che è sempre stato usato nel linguaggio colloquiale di Lana. Come si coordinano i suoi figli nella gestione del panificio? Hans Schmidt: i miei tre figli hanno caratteri diversi e hanno studiato maggiormente all’estero: Johannes è un maestro panettiere e pasticcere, Greta ha un diploma di laurea specialistica in
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economia e Tobias è laureato in ingegneria. Tutti e tre hanno deciso di portare avanti il panificio e definire i settori di competenza. Questo è stato possibile perché avevano già lavorato insieme nel panificio negli ultimi anni. L’inizio della pandemia nella primavera del 2020 ha contribuito a rafforzare ancora di più questa cooperazione. Quali novità ha introdotto la nuova generazione? Johannes Schmidt: per rendere il cambio generazionale visibile al di fuori abbiamo cambiato il nome da Schmidt a SCHMIEDL. Per noi è importante produrre pochi tipi di pane ma qualitativamente superiori e con ingredienti non trattati, con lunghi tempi di lievitazione naturale e ad alta digeribilità. Per questo diamo molto peso al confronto con i nostri clienti e puntiamo a intensificarlo ancora di più in futuro. Abbiamo cercato di comunicare chiaramente questi valori all’esterno attraverso un concetto di design coerente. Esistono delle regole per la risoluzione di conflitti? Johannes Schmidt: definire chiaramente i confini della col-
laborazione tra noi fratelli è stato fondamentale. Hans Schmidt: Prima di tutto, è toccato a me fare un passo indietro e rendermi conto che ogni generazione va per la sua strada. Poiché i miei figli hanno seguito percorsi formativi diversi, il loro inserimento nell’azienda di famiglia non è avvenuto in modo così naturale come lo è stato per me negli anni ‘70. Quanto peso hanno i consulenti esterni nel processo di successione? Johannes Schmidt: i consulenti esterni, come le collaboratrici e i collaboratori del servizio Suc- Hans (il secondo a sinistra), padre di Tobias, Greta cessione d’impresa del- e Johannes (d.s.a.d.) davanti allo storico panificio la Camera di commercio in via Cappuccini a Lana, dove si trova attualmente di Bolzano e anche altri la sede amministrativa. esperti, rispondono a dofratelli in futuro? mande specifiche, fanno conJohannes Schmidt: la nostra posulenza, accompagnano e sosizione imprenditoriale e i rapporstengono le aziende durante il passaggio generazionale. Si tratti tra di noi sono in continua evoluzione. La cosa più importante è ta di un processo che richiede che abbiamo una visione condimolta fiducia, rispetto ed emvisa di ciò che vogliamo e dove patia. vogliamo andare, senza dimenticare da dove veniamo. Come sarà la collaborazione tra voi
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Studio dell’IRE | Camera di commercio
L’importanza economica della cultura in Alto Adige La cultura ha una grande rilevanza non soltanto dal punto di vista sociale ma anche economico. L’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio ha effettuato uno studio sull’importanza economica della cultura in Alto Adige.
La cultura ha rilevanza economica – nell’immagine il Museion a Bolzano.
In questo studio si analizza l’importanza della cultura in Alto Adige tenendo conto di due aspetti: da un lato offrendo una panoramica del sistema produttivo culturale e creativo altoatesino, dall’altro approfondendo gli effetti sull’economia locale della spesa culturale pubblica della Provincia autonoma di Bolzano.
Il sistema produttivo culturale come componente significativa Con un valore aggiunto di 1,05 miliardi di euro e 16.677 occupati nel 2019, il sistema produttivo culturale e creativo rappresenta un’importante componente dell’economia locale, che realizza circa il 5% del valore aggiunto totale (4,6%) e dell’occupazione (5,6%) in Alto Adige.
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Effetti della spesa culturale pubblica La spesa culturale pubblica della Provincia autonoma di Bolzano, ovvero le spese delle tre ripartizioni culturali dell’amministrazione provinciale e degli uffici da loro dipendenti, del settore museale nonché delle organizzazioni culturali sostenute finanziariamente dalla Provincia autonoma di Bolzano, si attesta mediamente negli anni dal 2016 al 2018 a147,7 milioni di euro l’anno. A questi finanziamenti possono essere ricondotti in media 161,2 milioni di euro all’anno di valore aggiunto lordo in Alto Adige. A trarre vantaggio dalla spesa pubblica, oltre al settore “attività artistiche, intrattenimento e divertimento” (effetto sul va-
lore aggiunto pari a 48,0 milioni di euro l’anno), si annoverano anche le attività immobiliari (20,6 milioni di euro), le attività professionali, scientifiche e tecniche (16,5 milioni di euro), il commercio (15,6 milioni di euro) e l’amministrazione pubblica. L’Alto Adige si posiziona bene rispetto alla media nazionale. Inoltre, può essere determinato anche un effetto occupazionale pari a zione o formazione beneficiano 1.552 unità di lavoro a tempo della spesa culturale pubblica. pieno all’anno. L’effetto occupazionale è distribuito equamente INFO in entrambi i sessi e coinvolge IRE – Ricerca economica tutti i livelli di istruzione. Ciò si- Camera di commercio di Bolzano gnifica che non solo chi ha una tel. 0471 945 708 formazione universitaria, bensì ire@camcom.bz.it persone di ogni livello di istru- www.ire.bz.it
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Economia in cifre | Camera di commercio
L’importanza economica della cultura in Alto Adige Il sistema produttivo culturale e creativo altoatesino * Settori
Valore aggiunto
Valore aggiunto in Mio E
Il sistema produttivo culturale e creativo è un’importante componente dell’economia locale.
1.046,1 Mio E
1.000,2 Mio E
481,1 Mio E
434,5 Mio E
ALTO ADIGE
149,3 102,9 85,7
TRENTINO
565,0 Mio E
73,7
565,7 Mio E
58,2 Core cultura: comprende tutte le unità locali e gli occupati attivi nei sette settori del sistema produttivo culturale e creativo (vedasi lista a destra).
Creative driven: occupati che, pur non essendo attivi nei settori della core cultura, producono tuttavia contenuti culturali e creativi, come ad esempio i designer attivi nell’industria automobilistica.
53,1 42,2
Editoria e stampa
565,0 Mio E
Architettura e design Performing arts e arti visive Audiovisivo e musica Software e videogiochi Comunicazione Patrimonio storico e artistico
Spese delle ripartizioni culturali e dei musei provinciali ** Effetto sul valore aggiunto per settori in Mio E
+119A 80
118,6 Mio E
13,8 Mio E
Spese operative e di altro tipo
147,7 Mio E
Investimenti
15,3 Mio E Costi del personale
Fornitori di servizi
16,5
Commercio
15,5 14,0 8,9
Settore alberghiero e ristorazione
319
6,7
Attività manufatturiere
Diploma di maturità
Licenza media
20,6
Edilizia
Per livello di istruzione degli occupati
452
Diploma di istituti professionali
48,0
Attività immobiliari
Amministrazione pubblica
Effetto sull’occupazione Titolo di studio universitario
Attività artistiche, intrattenimento e divertimento
313
5,6
Trasporto e magazzinaggio
4,9
Altri settori
467
diretto
indiretto o indotto
20,5
Fonte: IRE, Unioncamere, Fondazione Symbola, Provincia autonoma di Bolzano, WIOT, ASTAT, ISTAT, GAW * Dati 2019, ** media 2016-2018
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Attualità | Camera di commercio
audit famigliaelavoro
B2B-Matchmaking
Recentemente 21 datori di lavoro sono stati certificati con l’“audit famigliaelavoro”, aggiungendosi così alla serie di datori di lavoro altoatesini a favore della conciliabilità famiglia e lavoro.
In che modo un imprenditore o un’imprenditrice può conoscere potenziali partner commerciali in tempi in cui gli incontri di persona sono problematici? La soluzione ha un nome: B2B-matchmaking online.
Con il certificato “audit famigliaelavoro” le aziende interessate, le organizzazioni e le associazioni vengono accompagnate singolarmente lungo un percorso professionale all’insegna di una cultura aziendale che concilia famiglia e lavoro. La Camera di commercio e la Provincia autonoma di Bolzano promuovono quest’iniziativa dal 2004.
Conciliabilità come valore aggiunto Complessivamente finora sono stati già certificati 96 datori di lavoro altoatesini. Le seguenti attività hanno ricevuto il certificato audit base: Eltern-Kind-Zentrum Bolzano, Libera Università di Bolzano, Gasthof Albergo Sonne (Val Sarentino), Cooperativa HGV Service, Grandi magazzini Schäfer (San Candido), Cooperativa sociale MeboCoop (Bolzano), Ökoinstitut Südtirol/Alto Adige Cooperativa, Cassa di Risparmio di Bolzano, Taxi Lampe (San Martino in Passiria) e Fon-
dazione Upad (Bolzano). Tre datori di lavoro hanno completato la seconda fase del processo e hanno conseguito il certificato re-audit Ottimizzazione: Alperia, Servizio Giovani Merano e Cooperativa Sociale Paideias (Appiano). Quattro datori di lavoro hanno completato con successo la terza fase (re-audit Consolidamento): BIWEP – Bildungsweg Val Pusteria, Cooperativa sociale Co-Opera (Bolzano), Pompadour Tee (Bolzano) e teamblau (Bolzano). Da oltre dieci anni le seguenti aziende sono a favore di una cultura aziendale che favorisca la conciliabilità con le esigenze familiari e hanno ottenuto il certificato permanente Dialogo: Kinderwelt Onlus (Merano), gruppo societario Leitner / Prinoth / Demaclenko (Vipiteno), Sarner Holz / Sarner Leimholz (Val Sarentino) e Banca Popolare dell’Alto Adige. INFO Camera di commercio di Bolzano tel. 0471 945 642 famiglialavoro@camcom.bz.it
Foto d’archivio dell’evento internazionale di networking “Perspective”.
Il B2B-matchmaking online consiste nell’utilizzare piattaforme specifiche per stabilire un collegamento virtuale tra due aziende che hanno un interesse reciproco e vogliono interagire. Questi incontri online, nel corso del tempo, possono portare a solide relazioni d’affari. Per questo motivo IDM Alto Adige, anche per il 2022, organizza per le aziende altoatesine attive in diversi settori una serie di piattaforme commerciali ed eventi matchmaking tramite i quali le partecipanti e i partecipanti possono fare networking sui mercati.
Nuove possibilità Con la pandemia non è stato più possibile applicare i formati tradizionali. IDM ha voluto supportare le aziende altoatesine durante questa fase critica. Ma i suddetti eventi sono molto utili a prescindere dalla pandemia. In tal senso viene già svolto un lavoro prezioso individuando i contatti dei clienti giusti. La preparazione dei Matchmaking Events 2022 ha preso il
via a febbraio in Baviera con una piattaforma di scambio commerciale per l’industria edile e delle forniture edilizie, dove le aziende del settore hanno potuto fare rete con imprese ed esperti bavaresi che condividono le stesse idee. La partecipazione ai “Wabel Summits”, in cui le aziende dei settore beverage&food e benessere vengono abbinate ad acquirenti dei rispettivi settori, si tiene in modalità virtuale ed è ancora in corso fino alla fine di maggio. Inoltre, le aziende del settore dell’edilizia e delle forniture per l’edilizia si trovano con gli architetti interessati che, insieme a IDM, partecipano al business forum internazionale “Perspective” dall’inizio di aprile fino a fine dicembre. Grazie a questo evento di networking si possono generare contatti con potenziali clienti in Europa, Gran Bretagna, USA e Canada, così come in Medio Oriente o in Cina. INFO IDM Alto Adige tel. 0471 094 500 business.development@idm-suedtirol.com
I certificati “audit famigliaelavoro” sono stati conferiti presso il Museo Mercantile di Bolzano.
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Intervista | Camera di commercio
Come alternare tradizione e sostenibilità per 380 anni Nel 2019 il maso Wiesemann ad Anterselva è stato insignito dalla Camera di commercio di Bolzano del Premio Economia Alto Adige per essere l’azienda agricola con la più lunga tradizione. Abbiamo intervistato i contadini Peter Josef e Manuel Oberhauser e trattato argomenti come tradizione, sostenibilità e dedizione al lavoro. Peter Josef Oberhauser (a sinistra): classe 1943, sposato con Albina Messner, quattro figli (due fratelli gemelli, di cui Manuel, e due figlie). Da oltre 50 anni fa parte della banda musicale e da quasi 30 anni dei Vigili del Fuoco Volontari. Nel suo tempo libero è attivo sia come cronista locale nel bollettino comunale sia come apicoltore. In passato ha fatto parte anche del comitato della centrale elettrica locale, del comitato educativo e di quello di frazione. Manuel Oberhauser (a destra): nato nel 1985, sposato con Nadja (di Blumau, si sono conosciuti durante gli studi a Graz), due figlie (nate nel 2019 e nel 2021). Membro della banda musicale (ne è stato anche Presidente in passato) e dell’Amministrazione separata di Anterselva di Sotto. Manuel garantisce la gestione del maso Wiesemann per la tredicesima generazione.
Cosa vorrebbe condividere della storia del maso Wiesemann? Peter Josef Oberhauser: il maso Wiesemann fu menzionato per la prima volta in un documento nel 1455, quando Johann Wismann ottenne la concessione edilizia per la costruzione del maso. Nel 1638, più di 380 anni fa, il maso fu venduto da Hans Wismann a Valentin Pallhuber. Un’altra tappa fondamentale è stato il matrimonio dei miei genitori Maria Pallhuber (ereditiera del maso) e Peter Oberhauser avvenuto il 12 febbraio 1942. Io ho preso le redini del maso nel 1978 e l’ho ceduto a mio figlio Manuel Oberhauser nel 2017.
tempo parziale? Che tipo di percorso formativo ha seguito? Manuel Oberhauser: sono un agricoltore a tempo pieno. A dire il vero, non volevo diventare un agricoltore, tant’è che dopo la maturità ho studiato ingegneria civile a Graz. Poi, in seguito a problemi di salute di mio padre, sono tornato ad Anterselva per aiutarlo con la gestione del maso. Qui ho la possibilità di realizzarmi. Un passo importante è stato il passaggio dall’agricoltura convenzionale a quella biologica nel 2014. Vari corsi di formazione agricola e soprattutto le conoscenze di mio padre mi sono molto utili.
Che tipo di attività economiche vengono svolte nel maso Wiesemann? Manuel Oberhauser: da un lato il settore lattiero-caseario con la produzione di latte biologico e dall’altro l’industria del legname, con una superficie di circa 70 ettari di bosco. Un altro pilastro importante è rappresentato dalle vacanze agrituristiche nei nostri tre appartamenti. Inoltre, ci occupiamo anche della commercializzazione diretta di prodotti come patate e cereali.
Lei ha famiglia? In quanti abitate nel maso? Manuel Oberhauser: sì, ho famiglia. I miei genitori, mio zio, mia zia, mio fratello gemello, mia moglie, i miei due figli e io abitiamo nel maso.
Lei è un agricoltore a tempo pieno o a
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Che effetti ha avuto il Coronavirus nel suo settore? Manuel Oberhauser: per quanto riguarda il comparto ricettivo, il Coronavirus ha avuto un impatto considerevole in quanto, dopo la Coppa del mondo di Biathlon del 2020, il flusso turistico è stato
Azienda agricola tradizionale: il maso Wiesemann ad Anterselva.
fortemente limitato. Pur tuttavia, posso affermare che non abbiamo subìto grosse perdite di fatturato in quanto, per fortuna, la nostra attività economica è distribuita su tre pilastri. Inoltre, abbiamo cercato di tagliare i costi e risparmiare sulle spese, per esempio eseguendo io stesso migliorie alla casa. Quali sono i suoi progetti futuri? Manuel Oberhauser: i discendenti e la gestione futura del maso sono questioni che mi stanno molto a cuore. Naturalmente, non si può costringere nessuno a rilevare il maso. È una decisione da prendere liberamente e motivata dalla passione per l’agricoltura. La ristrutturazione dei vecchi spazi abitativi, la molitura dei cereali
coltivati in proprio e la costruzione di un bacino boschivo come misura di compensazione ecologica sono altri progetti che vorrei realizzare. Anterselva ha una stretta correlazione con lo sport del biathlon. Le olimpiadi del 2026 avranno delle ripercussioni economiche sul suo maso? Se sì, in che misura? Manuel Oberhauser: sono convinto che non avrà alcuna ripercussione sulla nostra attività, in quanto l’attività agrituristica per noi è secondaria. Quello che spero, tuttavia, è che Anterselva non si trasformi in una seconda Braies a causa di eventi promozionali di massa, comportando effetti negativi per la popolazione locale.
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