Per l'economia 3-2022

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”Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A.P. -70% - CNS Bolzano. Periodicità: otto volte l‘anno”

Più imprese femminili in Alto Adige

2022: per le imprese altoatesine sarà un anno all‘insegna delle sfide

Intervista a Jolanda Hinteregger Kaser

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Attualità | Camera di commercio

2022: per le imprese altoatesine sarà un anno all‘insegna delle sfide In considerazione delle notevoli tensioni sui mercati dell’energia e delle materie prime, esasperate dalla guerra russo-ucraina, l’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano rivede al ribasso la previsione di crescita del prodotto interno lordo (PIL) altoatesino per il 2022. Qualora l’andamento della politica economica dovesse avere risvolti positivi a breve termine, l’economia altoatesina dovrebbe attestarsi tra il tre e il quattro percento.

L’aumento dei prezzi dell’energia comporta costi aggiuntivi per le imprese altoatesine.

Il 2021 è stato un anno di ripresa per l’economia mondiale. Da un lato, l’andamento favorevole delle campagne di vaccinazione nei Paesi industrializzati ha consentito il progressivo allentamento delle restrizioni alle attività economiche, dall’altro i massicci interventi fiscali da parte dei governi delle economie avanzate hanno limitato gli effetti della crisi sull’occupazione, stimolando al contempo la domanda interna. Secondo le stime, il PIL mondiale è aumentato del 5,9 percento. Nell’Eurozona la crescita è stata più contenuta e pari al 5,3 percento, anche a causa della marcata ripresa dei con-

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tagi nell’ultima parte dell’anno. In Italia, dove nel 2020 la flessione del PIL aveva sfiorato il nove percento, il rimbalzo nel 2021 è stato superiore alla media dell’Eurozona, raggiungendo il 6,6 percento.

Redditività nell'economia altoatesina: andamento fino al 2021 e previsioni per il 2022 Percentuale di imprese che esprimono una valutazione positiva

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Aumento dei prezzi delle materie prime

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La ripresa è stata accompagnata da una rapida crescita della richiesta globale di materie prime, semilavorati e componentistica, con conseguente incremento dei relativi prezzi. In alcuni casi l’aumento della domanda è stato così repentino da far emergere diffi-

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Fonte: IRE - Barometro dell'economia

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L’83 percento delle imprese altoatesine nel 2021 hanno raggiunto una redditività almeno soddisfacente.

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Attualità | Camera di commercio

Attualmente nel settore dell’edilizia si sono verificate situazioni in cui la domanda non può essere soddisfatta a causa della mancanza di materie prime.

coltà di approvvigionamento nelle catene di fornitura, ad esempio per quanto riguarda alcuni semilavorati metallici e i microprocessori. Altre volte sono emersi colli di bottiglia dal lato dell’offerta, come conseguenza della pandemia o a seguito di fattori contingenti, come l’incidente avvenuto nel canale di Suez. All’inizio del 2022 la situazione è ulteriormente peggiorata, soprattutto a febbraio, quando il conflitto russo-ucraino e le sanzioni introdotte dai Paesi membri NATO e dall’UE per colpire l’economia di Mosca hanno acuito la pressione sui prezzi dei beni energetici.

L’economia altoatesina – Andamento nel 2021 Queste dinamiche hanno avuto delle ripercussioni anche sulla congiuntura altoatesina. La rilevazione primaverile del Barometro dell’economia IRE certifica il parziale recupero della fiducia di imprenditori e imprenditrici nel 2021: la redditività conseguita lo scorso anno è considerata almeno “soddisfacente” dall’83 percento degli intervistati e in circa un terzo dei casi viene definita

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davvero “buona”. La ripresa del clima di fiducia è andata di pari passo con il progressivo rientro dell’emergenza sanitaria e il graduale ritorno alla normalità dovuto al buon andamento della campagna vaccinale. La crescita della domanda è testimoniata dalla dinamica positiva dei fatturati su tutti i mercati, che lo scorso anno sono aumentati per oltre la metà delle imprese. Di conseguenza, anche gli investimenti sono tornati a crescere, seppure in misura moderata. Tuttavia,

a partire dalla seconda metà del 2021 si sono manifestati colli di bottiglia nelle catene di approvvigionamento di varie materie prime, materiali e semilavorati, che hanno interessato soprattutto la manifattura e l’edilizia. Ciò ha comportato ritardi nelle forniture, maggiori costi di produzione e conseguenti incrementi dei prezzi di vendita. La situazione è stata poi notevolmente aggravata dal forte incremento dei costi energetici. L’aumento considerevole dei prezzi dei

Economia altoatesina: redditività nel 2021 e redditività attesa nel 2022 per settore Percentuale di imprese che esprimono una valutazione positiva

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Cooperative agricole Settore manifatturiero Costruzioni Commercio e riparazione veicoli Commercio all'ingrosso Commercio al dettaglio Trasporti Alberghi e ristoranti Servizi Economia altoatesina (media) 0

Fonte: IRE - Barometro dell'economia

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La redditività nel 2021, soprattutto nei settori del commercio e dei servizi, è superiore alla media.

“Le nostre imprese stanno vivendo una situazione paradossale: da un lato assistiamo ad un buon andamento della domanda, dall’altro in molti settori scarseggiano i materiali o la manodopera necessaria per soddisfare gli ordini. A queste difficoltà si somma il forte rincaro dei beni energetici, destinato ad acuirsi a causa del conflitto tra Russia e Ucraina. Occorre un intervento della politica per garantire continuità alla ripresa.” dott. Michl Ebner Presidente della Camera di commercio di Bolzano

“Tra le imprese altoatesine che hanno formulato una stima sul clima di fiducia prevaleva ottimismo: l’88 percento degli intervistati confidava di raggiungere quest’anno una redditività soddisfacente. Le previsioni delle imprese contano su una crescita dei fatturati, sostenuta dall’espansione della domanda ma anche dall’aumento dei prezzi, il quale è necessario per compensare, almeno in parte, l’impennata dei costi.” dott. Alfred Aberer Segretario generale della Camera di commercio di Bolzano

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Attualità | Camera di commercio materiali e dell’energia riguarda quasi il 60 percento delle imprese altoatesine. Ciononostante, lo scorso anno il PIL altoatesino ha fatto registrare una significativa ripresa, che l’IRE stima pari al 5,5 percento.

Nuove sfide da affrontare nel 2022 Il 2022 è iniziato con ulteriori difficoltà, causate dalla ripresa dei contagi in seguito alla diffusione della variante Omicron. Nonostante l’impatto sulle attività economiche sia stato decisamente più contenuto rispetto alle ondate pandemiche precedenti, vi è stato comunque un effetto negativo sui flussi turistici e sull’attività delle imprese, soprattutto quelle di minori dimensioni, a causa dei molti lavoratori costretti alla quarantena. La rilevazione congiunturale condotta dall’IRE a febbra-

io evidenzia quindi uno scenario di grande incertezza, tanto che il 15 percento delle imprenditrici e degli imprenditori intervistati ha ritenuto di non poter formulare una previsione riguardo alla redditività della propria azienda nel 2022. Occorre tuttavia considerare che la rilevazione si è conclusa

prima dello scoppio della guerra in Ucraina e dei conseguenti rincari di energia, gas e carburanti, che impattano negativamente sull’economia. In considerazione delle notevoli tensioni sui mercati dell’energia e delle materie prime, lo scorso marzo l’IRE ha rivisto al ribasso la previsione di

crescita per il 2022, che dovrebbe pertanto attestarsi tra il tre e il quattro percento. INFO IRE – Ricerca economica tel. 0471 945 700 ire@camcom.bz.it www.ire.bz.it

Secondo le stime dell’IRE, l’economia altoatesina dovrebbe attestarsi tra il tre e il quattro percento.

Giornata Start up il 26 maggio Giovedì 26 maggio 2022 si terrà la quinta edizione della Giornata Start up dell’Alto Adige. Aspiranti imprenditori e imprenditrici, così come le persone interessate, possono approfittare di questo evento informativo per scoprire come avviare un’impresa con successo. Quest’anno la serie di conferenze è incentrata sul tema della sostenibilità. Solo chi prepara la propria start up ad affrontare anche sfide sociali ed economiche può avere successo a lungo termine sul mercato. Esperti ed esperte di sostenibilità e vari giovani imprenditori e imprenditrici riferiranno su come hanno implementato aspetti di gestione ecologica nelle loro idee imprenditoriali.

Consulenze individuali online Per motivi legati alla pandemia da Coronaviru rus, u quest’anno non si terrà la fiera dedi-

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cata alle start up. In compenso, il pomeriggio del 26 maggio c’è la possibilità di usufruire di consulenze individuali online tenute dagli interlocutori dei singoli servizi offerti dal reparto Sviluppo d’impresa della Camera di commercio. Durante questi colloqui le parti interessate possono informarsi sui requisiti legali, sul deposito di brevetti e marchi, sul commercio online, sulla sicurezza dei prodotti e sull’etichettatura nonché sull’esportazione e l’internazionalizzazione.

Bussola per partecipanti e partecipanti Il serv rvizio v Creazione d’impresa della Camera di commercio di Bol-

zano attraverso quest’evento mira a fornire uno strumento di supporto per aspiranti imprenditori e imprenditrici che intendono avv vviare v la propria attività con successo. I partecipanti e le partecipanti ricevono una guida contenente una lista dei partner istituzionali in Alto Adige che possono essere di aiuto durante la fase di creazione. Per partecipare alla giornata Start up basta registrarsi gratuitamente al sito internet www.camcom.bz.it INFO Sviluppo d‘impresa tel. 0471 945 671 – 656 - 691 startup@camcom.bz.it

La Giornata Start up della Camera di commercio di Bolzano è un appuntamento imperdibile per tutti coloro che vogliono mettersi in proprio.

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Economia in cifre | Camera di commercio

La congiuntura in Alto Adige Redditività

PIL

Andamento e previsioni

5,5*

Tassi crescita reali in percentuale. * Stima IRE

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Imprese che esprimono una valutazione positiva In percentuale

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Indice del clima di fiducia dei consumatori Alto Adige

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Indice: 100 = tutte le risposte positive; -100 = tutte le risposte negative

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Commercio estero

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Imprese

Iscritte al registro delle imprese al 31.12.2021

16.423 Agricoltura 11.559 Servizi 8.119 Alberghi e ristoranti 8.066 Commercio 7.171 Edilizia 3.859 Comparto manufatturiero 1.500 Trasporto e magazzinaggio

Totale 60.195

1.464 Energia e ambiente 2.034 Non classificato Fonte: IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano, Istat, Infocamere

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Attualità | Camera di commercio

Più imprese femminili in Alto Adige Da alcuni anni il numero di imprese femminili in Alto Adige sta aumentando costantemente. Nonostante il perdurare della pandemia da Covid-19, la quota nel 2021 è cresciuta dell’1,6 percento, che corrisponde a 172 aziende. Alla fine del 2021 le imprese femminili iscritte al Registro Imprese della Camera di commercio di Bolzano erano 10.937, ossia il 18,2 percento del totale delle aziende altoatesine. Nonostante le varie difficoltà dovute alla pandemia, l’anno scorso il numero di imprese femminili è cresciuto dell’1,6 percento. Come nel 2020, la crescita percentuale maggiore si è registrata nel settore trasporto e magazzinaggio (7,3 percento), ma ciò è dovuto al basso numero di imprese femminili attive in questo settore (incremento da 124 a 133 imprese). A seguire si trovano l’edilizia, con un aumento del sei percento e il settore dei servizi con una crescita del cinque percento. Si considerano “femminili” le imprese in cui il controllo e/o la proprietà sono detenuti in prevalenza da donne.

Resilienza Secondo l’analisi flash “Le imprenditrici in Alto Adige e la pandemia di Covid-19 – Un’analisi delle opinioni” dell’IRE, quasi la totalità delle imprese femminili è stata colpita dalla crisi, tre quarti

Iniziative della Camera di commercio

Le imprese femminili locali hanno gestito bene la crisi.

di esse in maniera considerevole. Di conseguenza, circa la metà delle imprenditrici ha adottato nuove strategie in azienda. L’introduzione di un orario di lavoro più flessibile (23 percento) è risultata la scelta più frequente. Il 16 percento delle imprenditrici ha promosso lo sviluppo di un sito web, l’apertura di canali sui social me-

dia e la digitalizzazione dei processi aziendali.

Download dell’analisi flash

INFO

L’analisi flash “Le imprenditrici in Alto Adige e la pandemia di Covid-19 – Un’analisi delle opinioni” è disponibile online al link www.ire.bz.it/studi.

IRE – Ricerca economica Camera di commercio di Bolzano tel. 0471 945 708 ire@camcom.bz.it www.ire.bz.it

Sviluppo delle imprese femminili in Alto Adige per settore produttivo - 2020-2021

Strategie adottate a causa della pandemia di Covid-19

Variazione percentuale

Possibili più risposte, incidenza percentuale delle imprese femminili

Agricoltura

Orari di lavoro più flessibili

-0,5%

Comparto manifatturiero

Sviluppo sito web/canali social

3,4%

Ambiente ed energia

Digitalizzazione dei processi aziendali

0,0%

Edilizia

Nuove modalità di relazione con il cliente

0,1%

Ricerca nuove tipologie di clienti

Trasporto e magazzinaggio Alberghi e ristoranti

Offerta di nuovi prodotti/servizi

6,0%

Commercio

7,3% -0,6%

Introduzione/potenziamento vendita online

5,0%

Totale -2,0%

Altre strategie

Lavoro agile (smart working)

Servizi

Riconversione dell'attività produttiva

1,6% 0,0%

2,0%

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6,0%

8,0%

Investimenti in ricerca e sviluppo 0

Fonte: Infocamere

L’anno scorso il numero di imprese femminili è cresciuto dell’1,6 percento.

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Le iniziative del Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile puntano a rafforzare la creazione d’impresa da parte delle donne, a promuovere imprenditrici e donne in posizioni dirigenziali nonché a consolidare la posizione delle donne nelle imprese. Nell’ambito dell’iniziativa “Donna nell’economia”, il WIFI, il servizio per la formazione e lo sviluppo del personale della Camera di commercio di Bolzano, organizza diverse sessioni formative dedicate a imprenditrici, libere professioniste, donne in carriera e donne che intendono mettersi in proprio. Inoltre, il servizio “audit famigliaelavoro” offre un sostegno professionale alle aziende nell’introduzione di misure per conciliare famiglia e lavoro.

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© 2022 IRE

Fonte: IRE (rilevazione propria)

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Durante la pandemia molte imprese femminili hanno introdotto orari di lavoro più flessibili.

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Intervista | Camera di commercio

Una stampante a calcestruzzo

Progress Group 3D Innovation ha sviluppato insieme all‘inventore Kurt Wohlgemuth una stampante 3D che forma oggetti in sabbia e cemento altrimenti non producibili con la tecnologia convenzionale. Andreas Gallmetzer spiega in cosa consiste la produzione additiva.

L‘ingegnere industriale Andreas Gallmetzer, 32 anni, dirige il reparto ed è responsabile della sezione ricerca e sviluppo, oltre che delle vendite presso l’azienda Progress Group. Quest’ultima è nota soprattutto come società costruttrice di macchinari e impianti per la produzione di elementi prefabbricati in calcestruzzo. L’azienda conta in totale 650 dipendenti (di cui 350 a Bressanone), è distribuita in dieci sedi in tutto il mondo ed è attiva in 81 Paesi. Progress Group 3D Innovation fa parte del gruppo Progress e si occupa dello sviluppo e della produzione di stampanti 3D nonché della pianificazione e realizzazione di elementi in calcestruzzo. Nello stabilimento di San Pietro Mezzomonte a Velturno lavorano nove dipendenti.

Com’è il processo di stampa concretamente? Andreas Gallmetzer: esiste un tipo di stampa 3D, il contour crafting, nel quale il calcestruzzo viene deformato, strato dopo strato, da grandi ugelli. Con il nostro sistema di “attivazione selettiva del cemento” strato per strato applichiamo alla piattaforma di costruzione una miscela secca di additivi molto fini (tra i quali il granulato di vetro cellulare) e un legante, nel nostro caso il cemento Sorel. In seguito, il cemento viene attivato localmente irradiando nello strato una soluzione aggiuntiva a base di acqua e indurendo il calcestruzzo. In questo modo non sono necessarie strutture di sostegno ed è possibile creare qualsiasi forma desiderata. Quanto dura il processo? Il nostro spazio dedicato alla costruzione ha un volume di 4 x 2,5 x 1 metri, ossia dieci metri cubi. Per riempirlo sono necessari 500 passaggi della “testina di stampa”. A ogni passaggio, della durata di circa 43 secondi, viene applicato e attivato uno strato di polvere dello spessore di due millimetri. L’intero processo di stampa dura sei ore. In seguito, il calcestruzzo

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deve indurirsi per 24 ore, dopodiché preleviamo i pezzi finiti e li rilavoriamo. La polvere residua viene aspirata e può essere riutilizzata immediatamente. Il processo completo, partendo dal progetto passando per il computer e arrivando al prodotto finito, richiede circa dieci giorni. E la resistenza? Le nostre componenti hanno una resistenza minore, ma anche un peso inferiore rispetto al normale calcestruzzo. Quindi, a conti fatti, non c’è uno svantaggio. Inoltre, in questo modo risparmiamo materiali, costi e CO2.

stampa in 3D quindi, anche grazie alla sua formazione di fabbro artistico, ha cominciato a ingegnarsi per risolvere il problema. A un certo punto si è rivolto a noi, perché il compito era troppo impegnativo per la sua azienda di circa 20 dipendenti. Da allora collaboriamo. Ad oggi Lei si dedica alla produzione di oggetti d’arredamento, mobili, facciate, statue. Questo è solo l’inizio. Dobbiamo vedere cosa è ragionevole fare e cosa viene accettato dal mercato.

Siamo molto aperti sotto questo aspetto. Non stamperemo case intere, ma la stampante è uno strumento utile per ripensare alcuni oggetti e ottimizzarli. Vendete già i vostri prodotti? Sì. Dieci metri cubi pieni costano tra i 12.000 e i 14.000 euro. È un prezzo conveniente per lotti di piccole dimensioni e componenti speciali. Alcune componenti, ad esempio i nostri elementi di facciata intrecciati, si possono produrre solo con questa tecnica.

Siete in grado di produrre cemento armato? Questo è un obiettivo a cui stanno lavorando le aziende Metall Concept e Progress. Raggiungeremo anche questo traguardo. Kurt Wohlgemuth ha avuto un ruolo di primo piano nello sviluppo della stampante. L’idea è sua. La sua azienda Metall Concept costruisce diverse cose, tra cui anche scale in calcestruzzo e metallo. Dei pezzi unici, con forme particolari. Sul mercato non c’erano macchinari adatti alla

La griglia nella foto è stata fatta con una stampante 3D.

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Attualità | Camera di commercio

Diventare un datore di lavoro competitivo curando la pagina internet dedicata alla ricerca del personale L’attuale carenza di personale qualificato e la concorrenza delle grandi aziende rendono più difficile la ricerca di giovani talenti. Creando un sito professionale dedicato alle opportunità lavorative, un’azienda ha la possibilità di presentarsi come datore di lavoro interessante. Sono molteplici le ragioni per cui un’azienda deve creare un proprio sito web professionale: esso funge da biglietto da visita digitale, permette una diffusione rapida e semplice delle notizie e raggiunge la clientela sempre e ovunque.

Ricerca del personale Ogni sito web dovrebbe avere anche una pagina professionale dedicata alla carriera. In questo modo l’azienda trasmette ai candidati e alle candidate una prima impressione della cultura aziendale e dell’ambiente di lavoro. Tuttavia, lo scopo di tale pagina non deve limitarsi a mo-

strare solamente le offerte di lavoro, ma dovrebbe soprattutto presentare l’azienda come datore di lavoro interessante e trasmettere le idee nonché i valori aziendali. Eppure, solo poche aziende hanno approfittato di questa opportunità finora.

Controllo gratuito dalla homepage Nell’ambito di una prima consulenza non vincolante la Camera di commercio di Bolzano offre alle aziende altoatesine un controllo gratuito della homepage con l’obiettivo di informare le aziende stesse sulle possibilità di ottimizzazione del proprio sito inter-

I candidati e le candidate hanno una prima impressione positiva dell’azienda se quest’ultima predispone un sito dedicato alla ricerca del personale in modo professionale.

net. Infatti, nel creare una homepage, dovrebbero essere prese in considerazione non solo le condizioni quadro legali, ma anche fattori come la facilità d’uso e le performance.

INFO PID – Impresa digitale tel. 0471 945 691 - 692 digital@camcom.bz.it www.camcom.bz.it

Cibi e bevande popolari dell‘Alto Adige Le bevande e gli alimenti prodotti dalle aziende locali hanno un potenziale di esportazione rilevante. IDM organizza diverse iniziative per favorire la loro diffusione.

Anche le imprese altoatesine erano rappresentate in occasione della fiera “Gulfood”, tenutasi a febbraio scorso.

Nel terzo trimestre del 2021 le imprese altoatesine del settore agricolo, alimentare e delle bevande hanno esportato merci per un valore di oltre 352 milioni di euro. I

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mercati preferiti sono Germania, Austria e Svizzera. I prodotti di questi settori sono molto popolari anche in altri mercati e hanno un grande potenziale. IDM offre

diverse iniziative affinché i produttori dell’Alto Adige possano ampliare i loro mercati di esportazione. Le imprese altoatesine del settore alimentare avranno questa opportunità anche a maggio, in occasione della fiera internazionale “Cibus” di Parma, a giugno con la “PLMA” di Amsterdam, alla fiera leader mondiale per gli alimenti biologici “Biofach” di Norimberga, a ottobre alla fiera internazionale per alimenti e innovazioni “Sial” di Parigi oppure a novembre alla “Nordic Organic Food Fair”, la fiera più importante per prodotti biologici in Scandinavia. IDM offre anche l’opportunità di partecipare ad altre fiere che non sono specificamente dedicate al

cibo, ma dove anche il cibo fa parte della gamma di prodotti, come la “Alles für den Gast” di Salisburgo, la “IHM” di Monaco o l’“Artigiano in fiera” di Milano. Inoltre, a marzo IDM ha organizzato sia un evento dedicato al settore biologico sia la raccolta di adesioni ai “Wabel Summits”, un evento virtuale in corso in cui le aziende del settore alimentare, delle bevande e del benessere possono entrare in contatto con acquirenti dei loro rispettivi settori. INFO IDM Alto Adige Jürgen Wagner tel. 0471 094 500 business.development@idm-suedtirol.com

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Donna nell’economia | Camera di commercio

È sempre stata la mia passione Madre, proprietaria di un maso, contadina a tempo pieno, fornitrice di servizi - Jolanda Hinteregger Kaser sapeva già che un giorno avrebbe ereditato il maso di famiglia e ora vive il suo sogno.

Jolanda Hinteregger Kaser, classe 1980, sposata e madre di tre figli la cui età va tra i nove i 15 anni, ha ereditato il maso Niederhuben a Luson. Oltre alle sue attività agricole e domestiche, che richiedono un intenso lavoro di manodopera, la contadina ha seguito le sue passioni creando altre due solide attività, che consistono ad esempio nel tenere corsi di pasticceria o workshop nelle scuole. Non da ultimo, da qualche tempo propone sempre più spesso catering sulla base di prodotti contadini e altri servizi culinari.

Come gestisce lo storico maso Niederhuben a Luson? Jolanda Hinteregger Kaser: il maso chiuso, che risale al 1703, è un’eredità dagli anni ‘80 e da dieci anni ne sono proprietaria. Anche i miei genitori vivono con noi nel maso. Abbiamo 18 mucche da latte, nove ettari di terreno e 40 ettari di bosco. Mentre io lavoro come contadina a tempo pieno, mio marito Alex lavora presso il Servizio strade. Sia lui che i miei genitori collaborano nei lavori agricoli. Deve essere molto lavoro, ma non deve fare tutto da sola? Di lavoro ce n’è sempre, naturalmente. Con i bambini, con i lavori domestici e nel maso, in estate naturalmente più che in inverno. Solo gli animali richiedono cinque o sei ore al giorno. L’agricoltura è un lavoro impegnativo e difficile da gestire senza la coesione e il sostegno della famiglia. Da questo punto di vista è bello potersi suddividere determinati compiti e sapere che in caso di necessità ci si può dare una mano. Sono in grado di guidare la maggior parte delle macchine agricole e prima pensavo di dover fare tutto da sola, ma ora posso anche accettare un aiuto e ammettere a me stes-

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sa che il mio fisico ha raggiunto il limite. Lei offre anche servizi culinari e solo a guardare la Sua homepage viene l‘acquolina in bocca … Quando i bambini sono diventati più grandi, ho sentito il bisogno di rimettermi in gioco. Così, ho fatto un corso di formazione sul tema “Buffet contadino” presso l’Associazione delle Donne Coltivatrici Sudtirolesi. Abbiamo troppi prodotti per uso personale, ma troppo pochi per la vendita e questo è un peccato. Utilizzarli per il catering, per scatole da asporto per il brunch o per confezioni con prodotti alimentari sembrava l’ideale. All’inizio non ho fatto nessun investimento, ho fatto piccoli passi. E com’è stata la reazione? Molto positiva, fingerfood e prodotti a chilometro zero sembrano essere richiesti. La consapevolezza delle persone e l’apprezzamento per i prodotti agricoli locali sono molto cambiati negli ultimi anni. Noi trattiamo quasi esclusivamente i prodotti del nostro maso: il latte, la carne, il miele, le noci, la frutta e la verdura a seconda della stagione, facciamo il pane e i krapfen.

Jolanda Hinteregger Kaser gestisce insieme a suo marito Alex il maso Niederhuben.

Un modello imprenditoriale promettente, quindi? C’è molto lavoro dietro, che riesco a gestire anche grazie al supporto di mia madre. A volte mi alzo all’una di mattina per rientrare nei tempi di consegna, perché è molto importante per me. Se le richieste dovessero moltiplicarsi, dovremmo prendere in considerazione investimenti adeguati, come ad esempio l’acquisto di attrezzature professionali. Il maso costituisce ancora la mia attività principale e anche la mia passione, ma trovo anche interessanti e soddisfacenti le attività secondarie, soprattutto per l’aspetto sociale. Oltre al catering, tengo anche

corsi di pasticceria o workshop nelle scuole con altre contadine nell’ambito del progetto “Sperimentare il cibo di valore”. Si concede un periodo di riposo? La mia giornata tipo prevede che mi alzo alle quattro e mezza, poi vado nella stalla, preparo la colazione per i bambini, faccio i soliti lavori per il maso e per la casa e infine vado a letto verso le otto di sera. Solitamente la mia giornata tipo è di 12-14 ore. Non riesco a fare altrimenti, stare sdraiata a oziare non è proprio il mio forte, quindi preferisco uscire nella natura per staccare la spina e ricaricarmi.

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Highlight | Camera di commercio

Evento informativo sulla pianificazione territoriale

Recentemente presso la Camera di commercio di Bolzano si è tenuto un evento sulla pianificazione paesaggistica e territoriale in Alto Adige.

La pianificazione territoriale in Alto Adige è stata riformata e modificata radicalmente dalla legge provinciale nr. 9/2018. Applicare le nuove norme giuridiche risulta spesso difficile nella pratica. Per questo motivo il reparto Affari legali della Camera di commercio di Bolzano ha organizzato un evento informativo in cui ha offerto una panoramica sugli aspetti della pianificazione territoriale particolarmente rilevanti per le imprese altoatesine. INFO

Il Presidente della Camera di commercio Michl Ebner ha inaugurato l’evento.

L’avvocato Alexander Laimer, socio dello studio legale Kiem, Ganner, Dilitz & Partner, ha fornito delucidazioni circa la legge sulla pianificazione paesaggistica e territoriale in relazione al turismo.

Karin Pichler del reparto Affari legali della Camera di commercio di Bolzano ha curato l‘organizzazione dell’evento.

L’avvocatessa Elisabeth Tinkhauser, socia dello studio legale Baur & Partner, ha preso in esame soprattutto l’ambito delle zone produttive.

Circa 40 partecipanti hanno ricevuto importanti suggerimenti pratici.

I presenti hanno seguito gli interventi con interesse.

Camera di commercio di Bolzano Reparto Affari legali tel. 0471 945 531 legal@camcom.bz.it www.camcom.bz.it

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Intervista | Camera di commercio

Anche nel commercio online conta l‘aspetto personale Iris Putz gestisce due aziende (Blumissima e My Senso) con assortimenti e destinatari differenti. In un’intervista spiega come fa a mantenere il controllo e perché i concetti “online” e “locale” possono essere compatibili.

Iris Putz, classe 1987, segue due imprese: „Blumissima“ e „My Senso“, entrambe con sede a Bolzano. Blumissima è stata fondata 35 anni fa dal padre Peter Putz e dallo zio Siegfried Putz. Nel 2006 Iris è entrata nell’azienda paterna in qualità di grafica. “Ho voluto provare, come è consuetudine in molte imprese a conduzione familiare. Alla fine, sono rimasta”, spiega Iris. L‘azienda occupa 20 dipendenti, ha una filiale a Verona e gestisce un commercio all‘ingrosso di vasellame, prodotti in vetro, cesti, articoli decorativi e da regalo, nastri e tessuti. Iris si occupa di marketing, grafica e sviluppo dei prodotti e insieme al padre segue gli acquisti. Come direttrice junior deve comunque tenere d‘occhio l‘andamento complessivo dell’azienda. My Senso è stata fondata nel 1997 e si occupa di composizioni aromatiche per spa e wellness, ma anche per uso casalingo. La presenza internazionale è curata da Siegfried Putz, la digitalizzazione e il marketing da Laura Rotolo con il supporto del know-how di Iris.

Riesce a trattare entrambe le aziende allo stesso modo? No, le separiamo completamente. Blumissima ha uno shop online per clienti business (B2B), My Senso invece è focalizzata sulla vendita online a clienti privati (B2C). Seguiamo fondamentalmente due strategie differenti con target e comportamenti d’acquisto diversi. Pertanto, anche gli shop sono diversi. C’è però un continuo scambio di opinioni tra le due aziende. Come pubblicizza la Sua offerta? Nel B2C i social media sono indispensabili. Ma anche per il B2B i social diventano sempre più importanti. Dobbiamo cercare di raggiungere i nostri destinatari (centri di giardinaggio, fiorai e molti altri ancora) con i contenuti giusti. Dal punto di vista digitale, com’è la situazione in Alto Adige? A volte ho l’impressione che molti negozi altoatesini che hanno un sito, abbiano anche un negozio online. Tutti si impegnano e cercano di sviluppare la propria attività. Una grande spinta è stata data soprattutto dal lockdown. Fino a due/tre anni fa l’Alto Adige

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aveva ancora molto da recuperare in campo digitale, ma nel giro di un anno molto è cambiato. Come si prende cura della Sua clientela online? Cerchiamo di differenziarci, di rivolgerci in modo innovativo e più personale ai clienti ascoltando le loro esigenze. Il nostro obiettivo è acquisire clienti nella di- Lo shop online di Blumissima è dedicato ai clienti business. mensione digitale, ma anche in quella emotiva. vece è più aperta perché più abiCome imprenditrice ricevo molte tuata ad acquistare online. Anche e-mail di massa che rimangono il modo di rivolgersi alla clientela è diverso. In Germania ci si dà non lette. volentieri del tu, mentre in Italia Blumissima vende soprattutto in Ita- si usa un linguaggio corretto e di lia, My Senso in tutto il mondo. Ci so- cortesia. Culture differenti richieno differenze tra i vari Paesi? dono modi differenti. In questo Assolutamente sì. In Italia la caso è necessaria la massima atclientela è piuttosto attenta, pre- tenzione sociale. ferisce testare e ordinare piccole quantità. La clientela tedesca in- Come cambierà il mercato nei pros-

simi anni? È difficile prevederne lo sviluppo. Succedono talmente tante cose in poco tempo che è assolutamente impossibile sapere dove saremo tra cinque anni. Tante cose si svolgeranno solo online, perché è più comodo. Soprattutto il commercio locale online sarà sempre più interessante. Continueremo a investire nella formazione e ad aggiornarci.

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Foto (scattate in parte prima dell’obbligo della mascherina): Bacher Martin, Blumissima, Gallmetzer Andreas, Camera di commercio di Bolzano, IDM Alto Adige / Poier Jessica, Putz Iris, Progress Group, Shutterstock. Autorizzazione del Tribunale di Bolzano: n. 3/99 Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana – USPI, Roma

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