Evento


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Al termine della scuola media i giovani si trovano di fronte a quella che probabilmente è la prima decisione importante della Ioro vita: la scelta della scuola superiore. L’IRE — Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano, attraverso uno studio apposito, ha esaminato in modo più approfondito i fattori che influenzano le scelte scolastiche e professionali dei giovani altoatesini.
La scelta della scuola superiore rappresenta un momento cruciale che inciderà non solo sul futuro percorso professionale dei giovani, ma anche sulla società nel suo complesso. Una scelta scolastica che non corrisponde ai propri interessi e alle proprie capacità porta all’insoddisfazione e, nel peggiore dei casi, all’abbandono scolastico o della formazione intrapresa oppure ancora alla rinuncia della professione. Le conseguenze si ripercuotono anche in termini di minore produttività e lavoratori qualificati, ottenendo come risultato finale una minore competitività dell’economia.
In Alto Adige, dopo la scuola media, poco più di un terzo degli studenti e delle studentesse sceglie un liceo (34,3 percento) o una scuola o
un istituto professionale (35,9 percento). Il 29,9 percento dei giovani sceglie invece un istituto tecnico, con una leggera prevalenza degli istituti tecnici economici (ITE) su quelli tecnologici (ITT). Circa sette studenti altoatesini su dieci scelgono la scuola superiore sulla base dei propri punti di forza e interessi. La decisione è condizionata anche dalle stesse scelte scolastiche operate da familiari o conoscenti. lnoltre, la scelta della scuola è influenzata anche da altri fattori, come il genere. Le ragazze, ad esempio, sono più propense a scegliere un liceo dopo la scuola media, mentre i ragazzi optano più spesso per un istituto tecnico tecnologico. Queste differenze tra i sessi si estendono anche agli ambiti professionali in cui i giovani aspirano a realizzarsi: i ragazzi nominano più spesso le professioni di falegname, elettricista, cuoco e mec-
Lo studio dell’lRE 1.23 „La scelta scolastica dei giovani altoatesini“ è disponibile in forma cartacea presso la Camera di commercio di Bolzano e può essere anche scaricato dal sito www.camcom.bz.it.
canico, mentre le ragazze elencano più frequentemente lavori come la maestra d’asilo, l’estetista, l’insegnante, la parrucchiera e la dottoressa.
Altri fattori che esercitano un’influenza sulla scelta della scuola sono il contesto socioeconomico e il livello di istruzione dei genitori. I giovani appartenenti alle famiglie più benestanti o i cui genitori hanno completato un percorso di studi a livello universitario hanno una probabilità significativamente maggiore di frequentare un liceo o un istituto tecnico economico. La scelta della futura scuola da parte delle alunne e degli alunni altoatesini è influenzata anche dalla lingua madre e dal luogo di residenza: i ragazzi di madrelingua italiana e quelli che vivono in contesti urbani hanno maggiori probabilità di scegliere un istituto tecnico tecnologico o un liceo rispetto agli studenti e studentesse di madrelingua tedesca o ai giovani provenienti da aree rurali, che infatti scelgono più spesso una scuola o istituto professionale. Infine, emerge una forte correla-
zione tra la scelta della scuola e il voto finale della scuola media.
Più alto è il voto, più è probabile che il ragazzo o la ragazza opti per un liceo.
In base ai risultati dello studio si possono proporre le seguenti misure e raccomandazioni per la politica economica e dell’istruzione, per le scuole nonché per le imprese:
- Contrastare gli stereotipi di genere e i modelli di ruolo obsoleti: per contrastare gli stereotipi di genere sulle varie carriere professionali e per avvicinare maggiormente le ragazze alle professioni tecniche e alle materie STEM, è necessario intensificare le misure di sensibilizzazione in tutti i livelli d’istruzione, a partire dalla scuola materna.
- Migliorare l’integrazione dei giovani: per garantire pari opportunità a tutti i giovani è necessario migliorare l’integrazione scolastica degli studenti con un particolare background linguistico, culturale o socioeconomico.
- Ampliamento delle misure di sensibilizzazione per la forma-
zione professionale: i giovani di madrelingua italiana, nonché coloro che provengono dalle comunità urbane, optano per una formazione professionale con probabilità significativamente minori. Per contrastare questo squilibrio sono necessarie misure di sensibilizzazione per l’istruzione e la formazione professionale mirate per tutti i gruppi linguistici in generale, ma in particolare per il gruppo linguistico italiano.
- Ampliare le conoscenze del mondo del lavoro: per compiere una scelta professionale ponderata sono decisive le persone di riferimento come i genitori e i conoscenti, confronti costruttivi nonché gli approfondimenti concreti sul mondo del lavoro e sulle professioni. Oltre alla famiglia, agli insegnanti e alle istituzioni come l’orientamento professionale, è necessario coinvolgere anche le aziende e le associazioni imprenditoriali e di categoria.
IRE — Ricerca economica tel. 0471 945 708 ire@camcom.bz.it www.ire.bz.it
„Soprattutto in tempi di carenza di forza Iavoro qualificata, è importante che i giovani scelgano una scuola superiore che corrisponda ai Ioro interessi, punti di forza e capacità. Se non Io fanno, si perdono collaboratori e collaboratrici qualificati e potenziale di innovazione.“
„Per il futuro, è importante che i giovani riflettano il più possibile sulle Ioro scelte scolastiche e professionali. Per raggiungere questo obiettivo, è stato aggiunto un importante tassello con il Talentcenter, che sarà operativo a partire dall’anno scolastico 2023/2024.“
dott. Alfred Aberer Segretario20.311. giovani frequentano un liceo o un istituto tecnico, mentre 10.212 giovani frequentano una scuola o un istituto professionale.
(Studenti e studentesse delle classi prime, in %)
"Sai già che professione vorresti svolgere in futuro?"
(in %)
La scelta del percorso scolastico dipende da diversi fattori e non sempre viene operata tenendo conto dei propri punti di forza e interessi.
... per genere (in %)
... per madrelingua (in %)
"Perché hai scelto questa scuola/questo percorso professionale?"
(in %, possibilità di risposta multipla)
Aspirazioni professionali per genere (numero delle professioni nominate)
Sapere quale e quanta corrente si consuma, e quando lo si fa, non è un’informazione superflua per addetti ai lavori, anzi: fa risparmiare fior di quattrini. Günther Obrist, dell’azienda specializzata in elettrotecnica Obrist Srl di Velturno, spiega qual è il modo migliore per tenere sotto controllo il consumo di elettricità.
Günther Obrist, ingegnere, classe 1983, ha studiato tecnologie di produzione e automatizzazione a Vienna e, mentre lavorava, ha completato un percorso di laurea in economia e management a Bolzano. Nel 2013 ha superato l’esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della libera professione di perito industriale (elettrotecnica e automazione). Ha cominciato a lavorare presso la Obrist Srl di Velturno, l’azienda dei suoi genitori specializzata in elettrotecnica, occupandosi inizialmente di progettazione tecnica dettagliata nella costruzione di impianti elettrici. Dal 2014 è direttore tecnico e dal 2016 fa parte della direzione della Obrist Srl.
Signor Obrist, l’energia è diventata un fattore di costo fondamentale. Gli imprenditori e le imprenditrici sono consapevoli di come usano l’energia nella loro azienda?
Günther Obrist: Dipende molto dal settore. Le grandi aziende produttrici con un elevato fabbisogno energetico sono obbligate a limitare i consumi, li analizzano in tempo reale tramite sistemi di monitoraggio e quindi conoscono con precisione i flussi energetici legati ai processi. Questo obbligo non sussiste per le piccole e medie imprese.
Quali sono i vantaggi di sapere quali processi consumano quanta energia?
In sostanza, il monitoraggio energetico basato sui processi tiene sotto controllo i margini di un’azienda. Esso permette di analizzare i flussi di energia negli impianti, di confrontarli con l’attuale mercato dell’energia e i costi del personale, e quindi di reagire in tempo reale grazie all’intelligenza artificiale.
Quali sistemi di monitoraggio esistono e come funzionano?
Il monitoraggio intelligente dell’energia elabora singolarmente i dati di produzione e confronta il fabbisogno energetico dell’azienda con il prezzo dell’energia sul mer-
cato. Esso crea rapporti, tabelle e diagrammi considerando diversi fattori, come l’ora, i prezzi dell’energia, lo stadio della produzione o i costi del personale. Questo è sempre legato ai singoli processi, quindi è rapportato ai singoli impianti, edifici, o anche al piano a cui ci si trova. Più si entra nel dettaglio, tanto più efficace sarà il monitoraggio.
Sono richieste competenze specifiche o si può capire il risultato del monitoraggio anche in modo intuitivo?
I risultati dei rapporti sono intuitivi perché sono preparati in modo molto personalizzato. Per questo motivo, chiunque abbia conoscenze tecniche di base può lavorarci. Per poter impostare misure di ottimizzazione, invece, è necessaria una conoscenza dettagliata del processo specifico e una comprensione di ciò che serve all’azienda e di ciò a cui si può rinunciare.
Il monitoraggio fornisce approcci per il risparmio energetico. Quali sono i passi da seguire affinché si possa effettivamente risparmiare energia?
Il risparmio energetico è un processo continuo. Le misure vengono pianificate, attuate, riviste e ottimizzate. Esse comprendono, ad esempio, l’installazione di sistemi di recupero del calore, la sostitu-
zione di propulsori e pompe. Tuttavia, anche delle semplici misure organizzative aiutano a risparmiare energia, ad esempio pause uniche per i dipendenti della produzione o lo spostamento dei turni.
Qual è il potenziale di risparmio del monitoraggio energetico in termini di consumo ed economici?
Ciò dipende soprattutto dallo sta-
to attuale della tecnologia installata. Secondo degli studi dell’Agenzia tedesca per l’energia, oltre al potenziale di risparmio fino al 60 percento per l’illuminazione, c’è anche quello fino al 30 percento per il riscaldamento, il raffreddamento, le pompe e i motori, fino al 50 percento per gli impianti dell’aria compressa e al 25 percento per quelli di ventilazione.
L’alpicoltura nel territorio alpino ricopre tuttora molte importanti funzioni economiche, ecologiche e sociali. L’IRE ha analizzato i dati strutturali attuali, le principali sfide e le opportunità per un’alpicoltura sostenibile.
L’IRE - Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano ha valutato i dati secondari disponibili (in particolare quelli dell’Ufficio Sistemi informativi agricoli - SIAF) e nella primavera del 2022 ha condotto un sondaggio online rappresentativo tra 420 aziende alpicole attive (il 29,4 percento del totale).
Nel 2021, in più di 1.500 malghe altoatesine in totale sono stati estivati in alpeggio oltre 86.000 bovini, caprini e ovini su una superficie netta di pascolo corrispondente a circa 70.000 ettari. Le malghe sono gestite da 1.400 aziende alpicole, suddivise in modo seguente: il 78,4 percento da agricoltori e allevatori
ovvero aziende, il 17,5 percento da associazioni agrarie (ad esempio interessenze) e il 4,1 percento da enti pubblici (ad esempio i Comuni).
La maggior parte delle aziende alpicole si trova in Val Pusteria, nella Comunità comprensoriale Salto-Sciliar e in Valle Isarco. Appare sorprendente che un terzo delle aziende alpicole gestisca una superficie di pascolo inferiore a cinque ettari, d’altro canto un’azienda alpicola su dieci ha una superficie superiore a cento ettari.
Nel 2021, le aziende alpicole altoatesine hanno realizzato un fatturato di circa 33,1 milioni di euro, ma risultano di fondamentale importanza le sovvenzioni pubbliche, che ammontano a circa 15 milioni di euro. Un quarto
"Qu ali son o attualmente le sfide principali ch e deve affrontare n ella gestione della Su a m alga?"
Incidenza percentuale delle aziende alpicole; possibilità di risposta multipla
Ritorno dei grandi predatori
Spese per manutenzione pascoli e recinzioni
Problemi con escursionisti e ciclisti
Spese per la manutenzione degli edifici
Mancanza di rendita economica
Mancanza di pastori
Accesso difficoltoso per i veicoli
Carenza di bestiame
Scarsità d'acqua
Mancanza di personale sui pascoli
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Fonte: IRE (rilevazione propria)
© 2023 IRE
Dalle interviste alle aziende alpicole emerge che le sfide principali da affrontare sono rappresentate dal ritorno dei grandi predatori e la mole di lavoro richiesta per la cura del pascolo.
del reddito, considerato nel suo insieme, proviene dall’estivazione di bestiame e un quinto dalla somministrazione di alimenti e bevande.
La percezione delle aziende alpicole intervistate chiarisce che queste si trovano attualmente ad affrontare due principali sfide. Un risultato inaspettato è che il 78,8 percento delle aziende alpicole ha difficoltà a prendersi cura del pascolo in maniera sufficiente. Di conseguenza, più della metà delle aziende dichiara che negli ultimi anni sui pascoli alpini sono aumentati i fenomeni di inarbustimento e rimboschimento.
L’80 percento delle aziende alpicole ritiene che il ritorno dei grandi predatori sia una delle maggiori criticità. Come misure di tutela dai grandi predatori, le aziende alpicole chiedono soprattutto la regolazione della popolazione, la rimozione degli animali problematici e la realizzazione di zone senza la pre-
senza del lupo, mentre ritengono che le misure per la salvaguardia del bestiame siano meno rilevanti.
Pensando in prospettiva, un’azienda alpicola su quattro ritiene che tra dieci anni non gestirà più la propria malga a causa dei suddetti motivi. Gli agricoltori e allevatori nonché le imprese che gestiscono principalmente aziende più piccole risultano più pessimisti rispetto al futuro e alle interessenze/associazioni agrarie o agli enti pubblici. Tuttavia, le aziende alpicole credono vi siano anche delle opportunità, soprattutto nella commercializzazione dei propri prodotti di malga di alta qualità o nella realizzazione di nuove offerte turistiche.
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IRE – Ricerca economica
Camera di commercio di Bolzano
tel. 0471 945 708 ire@camcom.bz.it www.ire.bz.it
· Ampliare le opportunità di reddito per l’agricoltura di montagna e remunerare anche i servizi per la società forniti dalle aziende alpicole: Il sostegno finanziario all’allevamento del bestiame è fondamentale per la conservazione delle malghe e dei pascoli. Tuttavia, sono necessarie anche altre misure, come ad esempio la commercializzazione diretta dei propri prodotti o le vacanze presso il maso.
· Consentire la rimozione dei grandi predatori e, allo stesso tempo, sensibilizzare e promuovere la salvaguardia del bestiame: Il lupo è attualmente una delle principali minacce per gli animali estivati e poiché non è più a rischio di estinzione, è necessario ripensare il quadro giuridico al fine di consentire la regolazione della popolazione faunistica. Allo stesso tempo, però, diventerà sempre più importante la salvaguardia del bestiame.
· Migliorare le condizioni e gli incentivi per la tutela dei pascoli: Le numerose piccole aziende alpicole non hanno il tempo e le risorse finanziarie per occuparsi della manutenzione dei pascoli a tutto tondo. Pertanto, è opportuno che le piccole aziende alpicole collaborino maggiormente tra loro.
Das Stimmungsbild unter den befragten Almbetrieben ergibt, dass die Rückkehr des Großraubwildes sowie der Aufwand für die Weidepflege zu den größten Herausforderungen gehören.
A luglio si terrà la nuova edizione del progetto sviluppato da Unioncamere e Google sullo sviluppo delle competenze digitali.
opportunità di business, utilizzando la leva del digitale. Nella Provincia di Bolzano il progetto viene realizzato nuovamente dal WIFI della Camera di commercio di Bolzano.
Dopo il grande successo del 2021, torna la nuova edizione di “Eccellenze in Digitale” con l’obiettivo di aiutare le imprese a sfruttare al meglio le potenzialità del web, sensibilizzandole su temi digitali attuali come, per esempio, i pagamenti online e la cybersecurity.
ti agli strumenti utili per la digitalizzazione e alle strategie per il proprio sito web. Gli altri incontri si terranno il 12, il 18 e il 19 luglio 2023.
Il progetto prosegue in autunno con un’altra serie di webinar gratuiti dedicati ai social media, la vendita online, i sistemi digitali di pagamento e la cybersecurity.
lo sviluppo di competenze digitali e supportare le imprese, affinché possano incrementare le
Il progetto inizia l’11 luglio 2023 con il webinar “Essere competitivi in digitale”, che fa parte dell’Online Summer Camp, quattro appuntamenti gratuiti dedica-
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WIFI – Formazione
tel. 0471 945 666 wifi@camcom.bz.it
www.wifi.bz.it
“Eccellenze in Digitale” è il noto progetto nazionale di Unioncamere e Google.org per favorireOnline Summer Camp e webinar gratuiti per sviluppare competenze digitali. Contatta il WIFI e iscriviti su www.wifi.bz.it.
Recentemente il Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile della Camera di commercio di Bolzano ha ospitato tre rappresentati dell’iniziativa “Donne nell’economia” della Camera dell’industria e del commercio di Monaco e dell’Alta Baviera.
La Camera di commercio, tramite il proprio Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile, è attiva a sostegno delle imprese femminili in Alto Adige. Il Comitato si riunisce cinque volte all’anno ed è composto da rappresentanti donne di ogni associazione economica presente nel Consiglio camerale, nonché dai membri di sesso femminile della Giunta. L’obiettivo è quello di favorire la presenza di aziende a conduzione femminile e rafforzare la posizione delle donne nelle imprese.
Nel corso dell’ultimo incontro sono state ricevute a Bolzano tre rappresentanti dell’analogo Comitato della Camera dell’industria e del commercio di Monaco e dell’Alta Baviera.
Lo scambio di buone pratiche e la presentazione delle reciproche attività si sono rivelate proficue e hanno posto le basi per una collaborazione futura. In particolare, sono stati oggetto di discussione temi quali la visibilità, la digitalizzazione e le opportunità di finanziamento delle imprese femminili. Durante l’incontro la Camera dell’industria e del commercio di Monaco e dell’Alta Baviera ha presentato la sua attuale campagna “Girl’s Day – I’m going to be a boss!”, in cui le imprenditrici invitano delle ragazze presso la loro azienda condividendo la quotidianità da dirigenti. Per favorire la creazione di nuove imprese femminili è invece attivo in Alto Adige il programma di
mentoring della Camera di commercio di Bolzano per le imprese femminili. Grazie a questa iniziativa le future imprenditrici hanno la possibilità di incontrare delle mentori esperte in un contesto informale che incentiva il dialogo e lo
scambio di consigli pratici.
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Donna nell’economia
Camera di commercio di Bolzano
tel. 0471 945 610
luca.filippi@camcom.bz.it
La Provincia autonoma di Bolzano sostiene le imprenditrici, le libere professioniste e le lavoratrici autonome per una migliore conciliazione tra famiglia e lavoro.
In futuro imprenditrici, lavoratrici autonome e libere professioniste con meno di dieci dipendenti che devono sospendere la loro attività lavorativa per motivi legati a gravidanza, maternità o all’educazione dei figli conviventi fino all’età di dodici anni, potranno essere sostituite pro tempore da una persona con esperienza nella gestione dell’impresa.
I contributi sono concessi come aiuti ‘de minimis’ fino a un importo massimo di 20.000 euro e il periodo di sostituzione sino a un massimo di 18 mesi può essere utilizzato anche in intervalli temporali differenti. Il periodo massimo di sostituzione è aumentato a 24 mesi per le gravidanze multiple.
La richiesta può essere avanzata da imprenditrici o da socie la cui sede aziendale si trova in Alto Adige.
Possono accedere agli aiuti lavoratrici autonome e libere professioniste che lavorano in Alto Adige, partecipanti all’impresa familiare e collaboratrici con
rapporto di collaborazione coordinata e continuativa residenti in Alto Adige.
Per l’assunzione di una sostituzione tramite contratto di lavoro dipendente è previsto un contributo dell’80 percento sull’importo netto della busta paga.
Per chi si avvale di prestazioni
di lavoro autonomo o freelance viene invece riconosciuto il 60 percento dell’imponibile delle fatture emesse (IVA esclusa).
Le domande possono essere presentate in qualsiasi momento, ma devono pervenire prima dell’inizio del periodo di sostituzione. Le richieste vanno inoltrate tramite posta elettronica certificata (PEC) con apposito modulo. Per l’esercizio finanziario 2023 la Giunta provinciale ha stanziato a questo scopo la cifra complessiva di 200.000 euro.
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Donna nell‘economia
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Inizialmente non era certo il lavoro dei suoi sogni, ammette in tutta onestà la professionista trasversale di una carpenteria pusterese. Eppure, Marlene Schnarf, intraprendente, umile e con tanta gioia di vivere, ha accettato la sfida e l’ha superata brillantemente.
Marlene Schnarf, coniugata in Daverda, è nata nel 1975. Lavora fianco a fianco con il marito Norbert nell’azienda “Zimmerei Daverda” a Valdora sin dalla sua fondazione, ossia dal 2001. Nel frattempo, anche i loro due figli Simon e Jakob, rispettivamente di 20 e 18 anni, stanno svolgendo un apprendistato come falegnami e lavorano nell’azienda di famiglia.
“Lavoriamo con cuore e testa” è il motto della vostra azienda. Lavorare in carpenteria ha sempre corrisposto alle Sue aspirazioni lavorative principali?
Marlene Schnarf: No, per quanto riguarda l’artigianato o il lavoro d’ufficio mi ritengo una professionista trasversale. In realtà, ho una formazione da cuoca. Ho lavorato anche nel settore dell’ospitalità e poi in una panetteria. Mio marito, che invece ha una formazione da falegname, aveva da tempo il desiderio di mettersi in proprio. Dopo aver superato brillantemente l’esame di Maestro professionale e dopo esserci sposati, abbiamo deciso di fare il grande passo.
E dunque vita professionale e familiare possono essere separate facilmente?
No, ovviamente non sempre. La vita professionale quotidiana spesso confluisce nella vita privata e nel tempo libero, per cui le questioni professionali con il relativo flusso di informazioni si ripropongono anche quando siamo insieme.
Come si è sviluppata la Sua attività negli ultimi 20 anni e qual è il Suo ruolo all’interno della carpenteria?
Abbiamo iniziato in un capannone più piccolo e poi abbiamo acquistato l’edificio attuale nel 2015. Nel frattempo, siamo cresciuti fino a raggiungere il numero piuttosto impressionante di undici dipen-
denti. Essendo l’unica donna del gruppo, mi occupo principalmente di questioni d’ufficio. Ciò che ci contraddistingue è sicuramente il buon ambiente lavorativo. Fortunatamente, possiamo contare su molti dipendenti di lunga data.
Per quanto riguarda la Sua professione attuale, Lei non ha avuto una formazione specifica ma anzi ha dovuto elaborare da sola i campi di attività. Una sfida da non sottovalutare?
A essere sincera, all’inizio per me è stato tutt’altro che facile misurarmi con una professione completamente nuova. Naturalmente, nel corso degli anni ho seguito diversi corsi offerti da lvh.apa Confartigianato Imprese. Fortunatamente ci sono diversi strumenti di supporto offerti sia da associazioni che da colleghe. Noi donne nel settore dell’artigianato abbiamo una buona rete di contatti. Inoltre, sono anche attiva nella Giun-
E come attinge forza al di fuori del lavoro e dell’azienda di famiglia?
Poter respirare a pieni polmoni all’aria aperta mi rilassa molto; quindi, ogni volta che ho tempo mi piace fare una passeggiata con il nostro cane Carlo. Inoltre, cucinare è una mia grande passione, anche se non posso più farlo a livello professionale, ma solo per i miei cari a casa.
Nell’ambito dell’evento informativo “Cybersecurity: come si protegge la propria azienda?” esperti del mondo economico e scientifico hanno illustrato le possibilità che l’azienda ha a disposizione per proteggersi dagli attacchi e ridurre al minimo i rischi (vedasi immagini dell’evento nella pagina successiva).
Igor Falcomatà CEO e Senior Security Consultant di Enforcer a Lecco, ha tenuto la relazione iniziale durante la quale ha sottolineato come ogni azienda può finire nel mirino dei criminali informatici, a prescindere dalle dimensioni e dal settore. Inoltre, ha evidenziato frequenti carenze nell’infrastruttura informatica delle aziende e ha fatto riferimento al fattore di rischio “umano” nelle imprese e nelle organizzazioni: basta cliccare sconsideratamente su un link presumibilmente affidabile contenuto in una e-mail per paralizzare l’intero sistema informatico.
La Prof.ssa Barbara Russo, docente presso la Facoltà di ingegneria della Libera Università di Bolzano, ha approfondito il tema del-
le vulnerabilità del software e dei sistemi ciberfisici. Sulla base dei risultati della ricerca, ha mostrato in che modo è possibile individuare precocemente un attacco informatico.
Martin Galler, esperto in sicurezza informatica e privacy presso l’azienda Konverto, ha spiegato come procedere in caso di un attacco informatico. Utilizzando un esempio concreto di un’azienda altoatesina, ha posto l’attenzione sulla necessità di un approccio e di una comunicazione sistematici e ha sottolineato l’importanza di un piano di emergenza interno. L’evento si è concluso con l’intervento di Ivo Plotegher, sostituto Commissario e Coordinatore della Polizia di Stato nonché Responsabile della Sezione Ope-
rativa per la Sicurezza Cibernetica della Polizia di Stato, e da Walter Pardatscher, Direttore del Consorzio delle Cooperative Ortofrutticole dell’Alto Adige (VOG). Entrambi hanno illustrato il protocollo d’intesa firmato congiuntamente per scongiurare degli at-
tacchi informatici, con l’obiettivo di prevenire danni alle infrastrutture informatiche delle aziende.
INFO
Impresa digitale – PID
tel. 0471 945 691 – 692 digital@camcom.bz.it
IDM supporta le aziende nello sviluppo di prodotti innovativi, come ad esempio la prima bevanda all’avena dell’Alto Adige, prodotta con avena biologica locale.
La prima bevanda all’avena altoatesina prodotta esclusivamente con avena locale, cosiddetta “Hafena”, è il risultato della collaborazione tra diversi partner. L’imprenditore Stefan Haller, sua figlia Eva e IDM sono stati coinvolti nel processo di sviluppo, così come il Centro di Sperimentazione Laimburg, che ha effettuato i relativi test. L’avena utilizzata per creare la bevanda deriva dal primo raccolto del 2022 effettuato da cinque agricoltori della Val Venosta e della Val Pusteria.
Si tratta di un progetto conve-
niente per entrambi i partner: da una parte l’azienda ha fornitori sicuri e un prodotto di alta qualità, mentre dall’altra gli agricoltori possono contare su un acquisto garantito e trasparente, a prezzi fissi. IDM intende promuovere ulteriormente la cosiddetta “agricoltura contrattuale” in Alto Adige, in quanto particolarmente vantaggiosa per-
ché non solo si fornisce supporto ai cicli locali ma c’è anche un ritorno in termini di aumento del valore aggiunto locale e di maggiore biodiversità.
L’agricoltura contrattuale fa parte anche del progetto “Regiograno”,
coordinato da IDM, che promuove la coltivazione di segale, farro, grano saraceno e orzo. Esiste anche una collaborazione con il gruppo Locanda Sudtirolese, che utilizza sempre più spesso il Regiograno locale nella sua cucina. Inoltre, IDM ha preso in esame lo sviluppo di un ulteriore ciclo regionale per il pollame e per le uova di alta qualità dell’Alto Adige, nonché le opportunità per le aziende nel settore dei “Superfood alpini dell’Alto Adige”.
INFO
IDM Alto Adige
Manuela Irsara
tel. 0471 094 235
manuela.irsara@idm-suedtirol.com www.idm-suedtirol.com
Nell’ambito di un evento tenutosi presso la Camera di commercio di Bolzano, esperti del mondo economico e scientifico hanno illustrato in che modo le aziende possono proteggersi dagli attacchi informatici minimizzando i rischi.
La digitalizzazione e la crescente interconnessione aprono numerose opportunità alle aziende locali garantendone la competitività a lungo termine, ma comportano anche sfide e rischi. Lo sviluppo di una strategia di sicurezza informatica adatta alle specifiche
esigenze della propria azienda è pertanto indispensabile.
Le aziende sono sempre più spesso nel mirino dei criminali informatici. Le dimensioni dell’azienda
non rientrano tra i fattori determinanti per un attacco: infatti, anche le piccole e medie imprese vengono colpite. La Camera di commercio di Bolzano ha organizzato un evento informativo sulla sicurezza informatica con l’intento di supportare le imprese
altoatesine nella transizione digitale.
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Impresa digitale - PID
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Igor Falcomatà, CEO e Senior Security Consultant di Enforcer, ha fornito al pubblico una prima panoramica dell’argomento, soffermandosi sulle nuove minacce alla sicurezza informatica e sulle modalità di azione degli hacker.
Alfred
Bolzano, ha tenuto un discorso di apertura dell’evento.
Irmgard Lantschner, Responsabile del reparto Sviluppo d’impresa della Camera di commercio di Bolzano, ha moderato l’evento durante la mattinata.
un resoconto delle proprie esperienze in merito alla sicurezza informatica, dando spunti
Ivo Plotegher ha illustrato a grandi linee in cosa consiste il lavoro della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica della Polizia di Stato.
La parte ufficiale dell’evento si è conclusa con l’intervento di Walter Pardatscher del Consorzio delle Cooperative Ortofrutticole dell’Alto Adige (VOG).
Le collaboratrici di riferimento del reparto “Impresa digitale –PID” hanno accolto il pubblico e distribuito del materiale informativo sulla tematica dell’evento.
Antragstellung und Bewilligungsverfahren zum AEO/ZWB
08. Juni 2021 vormittags Italiano commerciale
Italienischer Schriftverkehr
Italiano scritto per l‘ufficio
19. Mai 2021
Il WIFI organizza una serie di webinar gratuiti nell‘ambito del progetto nazionale di Unioncamere e Google.org. Colga l‘occasione!
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Wie schreibe ich es am besten?
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08. Juni 2021 vormittags
11 ottobre 2023 mattina
Informazioni e iscrizione
WIFI – Formazione e sviluppo del personale
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Iscrizione online: www.wifi.bz.it
COLOPHON
Per l’economia – Bollettino d’informazione della Camera di commercio, industria, turismo, artigianato e agricoltura di Bolzano, 25° anno, 4/2023
Editore: Camera di commercio, industria, turismo, artigianato e agricoltura di Bolzano
Direzione e amministrazione: via Alto Adige 60, 39100 Bolzano tel. 0471 945 672, e-mail: communication@camcom.bz.it
Direttore responsabile: dott. Alfred Aberer
Redazione: Camera di commercio, industria, turismo, artigianato e agricoltura di Bolzano
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