Incontro sulla successione d’impresa pag. 5
Una valutazione delle associazioni di categoria altoatesine
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Intervista: monitorare l’energia
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Le associazioni di categoria altoatesine sono protagoniste importanti della politica economica locale. Rappresentano gli interessi delle aziende associate, le sostengono nelle loro attività imprenditoriali e contribuiscono a definire il quadro politico-economico. Nel 2023, l’IRE - Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano ha condotto un sondaggio tra oltre 2.300 soci di tutte le associazioni di categoria altoatesine per analizzare il loro grado di soddisfazione e l’attività di rappresentanza svolta.
Le associazioni di categoria fungono da portavoce dell’economia locale. I soci attivi contribuiscono in modo significativo allo svolgimento delle loro attività. Le associazioni hanno un peso solo se possono contare su un’ampia base di soci che sono soddisfatti dei servizi offerti e che sentono i loro interessi ben rappresentati. Inoltre, le associazioni devono affrontare la costante sfida di trovare soci disposti ad assumere un ruolo di rappresentanza. Per questo motivo, l’IRE - Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano, dalla primavera all’autunno 2023, ha condotto un sondaggio online tra oltre 2.300 soci di età non superiore ai 65 anni appartenenti a tutte le associazioni di categoria altoatesine, al fine di capire quali sono gli ambiti in cui le associa-
zioni devono ancora migliorare e come continuare a reclutare nuovi soci per l’impegno volontario.
La valutazione delle associazioni di categoria
In Alto Adige sono attive otto associazioni di categoria che rappresentano gli interessi di oltre 32.000 aziende associate. I risultati del sondaggio mostrano che l’adesione non offre solo vantaggi economici, ma favorisce la crescita personale e la creazione di reti sociali. In generale, i soci sono soddisfatti dei servizi, della rappresentanza degli interessi e dell’impegno delle associazioni di categoria. In particolare, apprezzano la cordialità e la professionalità del personale e sottolineano la qualità dei servizi offerti. Tuttavia, i soci auspicano un maggio-
re impegno rispetto ai temi molto discussi della semplificazione burocratica e della carenza di manodopera qualificata.
L’attrattività dell’impegno volontario
Nella realizzazione dei loro obiettivi, le associazioni di categoria si affidano all’impegno volontario di oltre 3.000 soci attivi. In qualità di rappresentanti eletti, essi contribuiscono a definire la politica dell’associazione, a sostenere gli interessi dei soci e a svolgere un importante lavoro di networking e di pubbliche relazioni. I rappresentanti sono ampiamente soddisfatti degli aspetti legati al loro impegno volontario. In particolare, apprezzano il buon clima lavorativo, l’opportunità di espandere la propria cer-
chia di contatti e l’organizzazione dei comitati dell’associazione. Ritengono tuttavia che vi sia un potenziale di miglioramento per quanto riguarda l’apprezzamento del loro impegno e la rappresentanza dei giovani nei comitati. Un risultato particolarmente positivo dell’indagine è che ci sono molti potenziali candidati per l’attività di rappresentanza. Un terzo dei soci intervistati, che non ricoprono un ruolo attivo, sarebbe disposto ad assumere un tale impegno, ma solo a determinate condizioni. Queste includono la possibilità di contribuire attivamente a cambiamenti, ma anche un buon clima lavorativo tra i rappresentanti e l’apprezzamento esterno dell’impegno volontario.
In sintesi, si può affermare che i soci sono soddisfatti dei servizi, della rappresentanza degli interessi e dell’impegno delle associazioni. Tuttavia, ci sono alcuni ambiti in cui le associazioni di categoria possono ancora migliorare. Una richiesta importante per molti membri è, ad esempio, un maggiore sostegno per ridurre la burocrazia e superare la carenza di manodopera qualificata. L’alto livello di soddisfazione dei rappresentanti attivi dimostra che il coinvolgimento dei membri è considerato interessante. Tuttavia, è importante continuare a garantire l’attrattività di questo impegno volontario e dimostrarsi disponibili per i soci interessati. Un risultato particolarmente positivo
"C o me val u ta l ' imp egno d e l l'asso ciazione n e i s e g u e nti am b i ti?"
Distribuzione percentuale dei soci delle grandi associazioni (a)
scarso giusto troppo
Sburocratizzazione
Carenza di forza lavoro qualificata
Tutela dell'ambiente
Tematiche sociali
Parità di genere
Innovazione/digitalizzazione
(a) SBB, lvh.apa, hds e HGV
Fonte: IRE (rilevazione propria)
In generale, i soci valutano positivamente l’impegno delle associazioni di categoria. Tuttavia, è richiesto un maggiore impegno rispetto ai temi molto discussi della semplificazione burocratica e della carenza di manodopera qualificata.
del sondaggio è che il gruppo di potenziali candidati è ampio e diversificato in termini di genere, fascia d’età, livello di istruzione e motivazioni di adesione.
Reclutamento di nuovi rappresentanti
Per quanto riguarda la sfida del reclutamento di nuovi rappresentanti, si potrebbero prendere in considerazione i seguenti spunti:
» Fare in modo che le aspettative legate all’attività di rappresentanza siano corrisposte: la possibilità di apportare cambiamenti, un buon clima lavorativo, riunioni online e la valorizzazione esterna per l’impegno volontario sono requisiti citati spesso e rispondenti alle aspettative dei soci. Le associazioni dovrebbero garantire che tali aspettative siano soddisfatte.
» Chiarire il tempo effettivamente richiesto per l’attività di rappresentanza: la mancanza di tempo è una ragione spesso citata per cui alcuni membri non prendono in considerazione di diventare rappresentanti. Tuttavia, secondo la valutazione dei
rappresentanti già attivi, in molte associazioni il tempo effettivamente richiesto per riunioni ed eventi è limitato. Per chiarire questo punto, le associazioni potrebbero fornire informazioni più dettagliate sulle tempistiche necessarie per svolgere l’attività di rappresentanza, riuscendo così a coinvolgere più soci.
» Rivolgersi direttamente ai soci: i membri che valutano di diventare rappresentanti non sono
definiti da caratteristiche di genere o di età, ma costituiscono un gruppo molto variegato. È importante comunicare direttamente con i potenziali membri al fine di motivarli a diventare rappresentanti.
INFO
IRE – Ricerca economica tel. 0471 945 718 - 726 ire@camcom.bz.it www.ire.bz.it
“Le associazioni di categoria sostengono le attività imprenditoriali dei loro membri tramite un’ampia offerta di servizi e la rappresentanza di interessi. L’apprezzamento dei soci testimonia l’efficacia del lavoro svolto.”
dott. Michl Ebner
Presidente della Camera di commercio di Bolzano
“I dati dimostrano l‘importanza del lavoro svolto dalle associazioni di categoria in Alto Adige: otto associazioni di categoria rappresentano gli interessi di oltre 32.000 aziende associate. Nell’adempiere ai loro compiti, le associazioni di categoria possono contare sull’impegno volontario di oltre 3.000 rappresentanti.
dott. Alfred Aberer
Segretario generale della Camera di commercio di Bolzano
Le associazioni rappresentano gli interessi di oltre 32.800 aziende associate.
Tra le associazioni rientrano: Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi (SBB), Confartigianato Imprese (lvh.apa), Unione commercio turismo servizi Alto Adige (hds), Unione Albergatori e Pubblici Esercenti (HGV), Confesercenti Alto Adige Südtirol, Unione provinciale degli Artigiani e delle Piccole Imprese (CNA-SHV), Confindustria Alto Adige (UVS) e Associazione Liberi Professionisti Altoatesini (VSF).
Complessivamente, i membri si ritengono soddisfatti di come le associazioni di categoria rappresentano i loro interessi.
insoddisfatti
piuttosto insoddisfatti
molto
soddisfatti
I membri richiedono maggior impegno nei seguenti ambiti:
Semplificazione burocratica
Carenza di personale qualificato
Tutela dell’ambiente
Tematiche sociali
Parità di genere
Innovazione/digitalizzazione
abbastanza soddisfatti
L’attrattività del ruolo di rappresentante
Oltre 3.000 rappresentanti svolgono attività di volontariato.
In generale, i rappresentanti e le rappresentanti sono soddisfatti del ruolo che ricoprono.
Clima lavorativo tra rappresentanti
Possibilità di stringere contatti
Possibilità di cambiare le cose
Si riscontra una elevata disponibilità a svolgere attività di rappresentanza.
Devono essere soddisfatti i seguenti prerequisiti.
Possibilità di cambiare le cose
Buon clima lavorativo
dell’impegno
Recentemente la Camera di commercio di Bolzano, in collaborazione con AktivSenioren Alto Adige, ha ospitato un incontro sulla successione d’impresa con l’obiettivo di preparare al meglio le aziende altoatesine a questa fase di transizione.
La successione d’impresa è un tema di grande rilevanza per l’economia altoatesina e richiede una pianificazione accurata. La Camera di commercio di Bolzano, in collaborazione con AktivSenioren Alto Adige, ha organizzato un evento
informativo incentrato sulla successione d’impresa. L’evento ha offerto agli imprenditori e alle imprenditrici altoatesini la possibilità di ricevere suggerimenti da esperti del settore e di confrontarsi tra di loro. AktivSenioren Alto Adi-
ge è un’associazione composta da ex dirigenti provenienti da diversi settori. L’obiettivo dell’associazione consiste nel sostenere le piccole e medie imprese nell’affrontare mansioni di carattere aziendale e manageriale, supportando le
aziende nella successione.
INFO
Successione d’impresa
Camera di commercio di Bolzano tel. 0471 945 671 generation@camcom.bz.it
presentato l’associazione AktivSenioren
to Adige, di cui è Presidente (nell’immagine centrale). In seguito, Günther Bellutti (AktivSenioren Alto Adige) è intervenuto approfondendo l’argomento “Cambio generazionale in azienda: pianificare sapientemente, cedere l’impresa in modo efficace” (nell’immagine a destra).
Anche il commercialista Emmerich Griesser (nell’immagine a sinistra) e il notaio Walter Crepaz (nell’immagine centrale) hanno approfondito l’aspetto fiscale della successione d’impresa tenendo una relazione dal titolo “Donazione ed eredità: una panoramica giuridica”. L’evento è stato moderato da Sabine Platzgummer, dipendente del servizio Successione d’impresa della Camera di commercio di Bolzano (nell’immagine a destra).
Il pubblico ha assistito con interesse ai contributi degli esperti (nell’immagine a sinistra). Durante una tavola rotonda gli esperti hanno approfondito diversi aspetti della successione d’impresa (nell’immagine a destra)
Da dieci anni, la Giornata dell’economia per gli studenti e le studentesse delle scuole professionali riunisce giovani e rappresentanti dell’economia altoatesina.
Nella prima parte dell’evento cinque ex studenti e studentesse delle scuole professionali hanno illustrato i loro percorsi professionali e le aspirazioni lavorative future. Gli ospiti erano: il falegname Patrik Gampenrieder (falegnameria Gampenrieder, Renon), la proprietaria ed erborista di un negozio di alimenti biologici Doris Karadar (Bio Paradies, Appiano), il giardiniere Stephan Kircher (floricoltura Kircher, Bolzano), l’insegnante di cucina Roberto Monte (scuola professionale Cesare Ritz, Merano) e il muratore e capocantiere Fabian Steiner (impresa edile Plattner, Laives). Nel corso dei workshop dal taglio pratico, i giovani hanno ottenuto informazioni interessanti sui temi legati all’ingresso del mondo di lavoro. L’attenzione era focalizzata anche sulle seguenti domande: quali sono le strategie vincen-
ti per inserirsi nel mondo del lavoro? Come trasformare il colloquio di lavoro in un’opportunità? Quali sono le diverse tipologie contrattuali? Cos’è importante dal punto di vista privato e da quello lavorativo? I workshop si sono svolti in collaborazione con i seguenti esperti e le esperte: Elena
Faccio (Consulente ed esperta di coaching per lo sviluppo di competenze), Christoph Pillon (Responsabile Business Development Karriere Südtirol), Dorotea Postal (Ufficio orientamento scolastico e professionale), Manuel Tschöll (Consulente di diritto del lavoro Studio RST) e Anna Überbac-
her (Consulente di Business Pool). Gli studenti e le studentesse hanno poi spiegato agli altri giovani quali consigli e suggerimenti appresi durante gli interventi dovrebbero tenere in considerazione per il futuro. L’IRE - Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano ha organizzato la Giornata dell’economia per studenti e studentesse delle scuole professionali in collaborazione con la Formazione professionale in lingua italiana e in lingua tedesca nonché con le Scuole professionali agrarie, forestali e di economia domestica.
INFO
IRE – Ricerca economica tel. 0471 945 708 ire@camcom.bz.it www.ire.bz.it
Recentemente si è svolta la tredicesima Giornata dell’economia per le classi quinte dell’Istituto Tecnico Economico “Heinrich Kunter” di Bolzano, organizzata annualmente dall’IRE della Camera di commercio.
In autunno, le classi quinte dell’Istituto Tecnico Economico di Bolzano sono state ospitate dalle sette imprese partecipanti: engo Srl, Fruitservice Srl, Cantina Bolzano, Pichler Projects Srl, Reusch International Spa, Schweitzer Project Spa e Solos Aquaponix Srl. L’obiettivo era acquisire una conoscenza diretta delle imprese, comprendendo la loro filosofia aziendale e i processi lavorativi, oltre che discutere delle sfide future.
Durante le lezioni, gli oltre cento studenti e studentesse hanno lavorato su attività specifiche assegnate loro dalle imprese. Ad esempio, sono state trovate soluzioni logistiche interne, elaborate strategie di comuni-
cazione e marketing, definite strategie per l’interazione intergenerazionale all’interno dell’azienda ed è stato sviluppato un nuovo prodotto.
Vantaggio reciproco
Nel corso della Giornata dell’economia, gli studenti e le studentesse hanno presentato delle proposte risolutive alle aziende coinvolte, che poi hanno dato a loro volta un prezioso riscontro in merito. L’IRE ha premiato la migliore presentazione con un assegno di 300 euro. Entrambe le parti possono beneficiare dell’iniziativa: infatti, la Giornata dell’economia non è solo un’opportunità per i giova-
Iscrizioni aperte: anche le aziende altoatesine possono partecipare alla Giornata dell’economia dell’anno prossimo.
ni di affrontare sfide aziendali concrete, ma anche un’occasione per le aziende di avere punti di vista diversi e proposte risolutive nuove.
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Prevedere eventuali criticità in azienda prima che si manifestino e individuare soluzioni preventive per scongiurare danni: nell’ambito di “Smart Factory”, un progetto congiunto tra l’azienda Alpitronic e la Libera Università di Bolzano, questo sogno si è concretizzato. Ne abbiamo parlato con Max Thurner di Alpitronic.
Max Thurner ha studiato in Italia e in Germania conseguendo il master con doppio titolo presso la Libera Università di Bolzano e l‘Università Otto-von-Guericke di Magdeburgo. Ha integrato il suo bagaglio di conoscenze accademiche con esperienze professionali sia a livello internazionale che nazionale, lavorando ad esempio per BMW nel reparto sviluppo e innovazione tecnologica e presso l’azienda altoatesina Alpitronic, dove si è occupato dell’analisi e dell’ottimizzazione dei processi produttivi e logistici. Attualmente continua a lavorare per Alpitronic e dal 2023 segue la pianificazione dei processi.
Signor Thurner, com’è nata la collaborazione tra Alpitronic e la Libera Università di Bolzano?
Max Thurner: La collaborazione tra il laboratorio Smart Mini Factory della Libera Università di Bolzano e il reparto Process Planning di Alpitronic è iniziata nel 2021, quando era necessario pianificare dei processi produttivi per la messa a punto dell’HYC50, una colonnina di ricarica da 50 kilowatt. Alpitronic si è rivolta all’Università di Bolzano con l’obiettivo di ottimizzare la linea di produzione per adattarla alle possibili applicazioni dell’Industria 4.0.
Lei personalmente com’è stato coinvolto in questo progetto?
All’epoca stavo frequentando il corso di laurea magistrale in ingegneria industriale meccanica, che prevedeva uno “study project”. In questo modo sono entrato in contatto con Tobias Schweiggl, uno dei primi dipendenti di Alpitronic. Il duplice obiettivo che perseguivo consisteva nello sviluppo di un modello digitale in 3D e nella simulazione della produzione della colonnina HYC50. Questa è la fase preliminare del processo di sviluppo, cioè l’“ombra digitale” e il “gemello digitale”.
Come può essere compreso questo concetto anche da persone non esperte?
Inizialmente, il modello digitale rappresenta staticamente la produzione in un modello 3D senza possibilità di acquisire dati in tempo reale dalla produzione fisica. Pertanto, l’ombra digitale assume una forma dinamica. Le modifiche che si verificano a livello di produzione vengono poi trasmesse digitalmente. Il gemello digitale è il terzo livello di configurazione. È in grado di inviare dati prima e dopo le modifiche della produzione.
In che modo agisce il gemello digitale?
Un gemello digitale utilizza la tecnologia dei sensori e l’acquisizione di dati in tempo reale, in combinazione con alberi decisionali e algoritmi, per monitorare i processi e le apparecchiature di un impianto di produzione. Rispecchia le apparecchiature fisiche e può analizzare e simulare il loro comportamento. Si tratta di una interazione tra macchine e processi.
Quali progetti di questo calibro sono attualmente in fase di realizzazione presso Alpitronic?
Il modello digitale della produzione dell’HYC50 per uno dei nostri
impianti di produzione è nato come parte integrante del mio lavoro tecnico e pratico allo stesso tempo. Ci basiamo su questi valori empirici anche per la pianificazione della nuova produzione. In questo modo studiamo la corretta disposizione delle linee di produzione, le implementazioni, come ottenere flussi di materiale ideali e come organizzare i processi logistici in modo più efficiente. Nell’ambito di un programma di dottorato in collaborazione con l’Università di Bolzano, il progetto viene portato avanti puntando sul gemello digitale.
Risulta essere conveniente? Quali risultati si possono ottenere?
Sì, decisamente. Ciò ha comportato, tra l’altro, aggiustamenti e correzioni alle linee che, senza la simulazione, sarebbero emersi solo in un secondo momento. Inoltre, ciò avrebbe implicato una serie di conseguenze ovvero che i dipendenti sarebbero stati d’intralcio, si sarebbe perso tempo e ci sarebbe stato sicuramente un danno economico. La simulazione garantisce un flusso di lavoro efficiente e a basso costo. A lungo termine, i vantaggi sono molteplici.
Si è conclusa la terza edizione dei corsi preparatori all’esame di Maestro e Maestra professionali riguardanti la parte economico-giuridica. I corsi sono stati organizzati dal WIFI. La proficua collaborazione con la Provincia proseguirà.
La collaborazione tra la Provincia autonoma di Bolzano e la Camera di commercio per quanto riguarda la formazione dei Maestri professionali è consolidata da diversi anni. Dal 2021 il WIFI, il servizio per la formazione e lo sviluppo del personale della Camera di commercio, organizza percorsi formativi sulla gestione aziendale per Maestri e Maestre professionali. Gli aspiranti Maestri o Maestre artigiani, partecipando ai corsi, potranno farsi un’idea dei diversi aspetti della gestione aziendale moderna e potranno prepararsi all’esame di Maestro o Maestra professionale. La cooperazione della durata di un triennio tra il WIFI e l’Ufficio Apprendistato e formazione dei Maestri professionali è stata molto proficua, motivo per cui è stata rinnovata.
In costante miglioramento
Nell’ambito della prima cooperazione stipulata nel 2021, il percorso formativo è stato com-
pletamente rivisto allo scopo di adeguarlo ai nuovi standard internazionali e per conferirgli un taglio ancora più pratico. Per mantenere elevati standard qualitativi e di aggiornamento, i corsi sono soggetti a valutazione annuale e miglioramento continuo. L’ultima miglioria consiste nello sviluppo di un modulo opzionale di matematica con un test, autovalutativo, che è stato molto apprezzato. Inoltre, quest’anno è stato organizzato
un workshop sull’innovazione in collaborazione con il NOI Techpark, durante il quale i partecipanti hanno avuto l’opportunità di sperimentare direttamente l’approccio „Rapid Prototyping“ creando velocemente modelli o prototipi funzionanti.
Inizio dei prossimi corsi
Per l’autunno 2024 il WIFI prevede nuovamente quattro percorsi formativi di gestio-
ne aziendale nell’artigianato a Bolzano, Bressanone, Brunico e Merano. Le iscrizioni sono aperte fino al 30 giugno 2024. Ulteriori informazioni sono disponibili consultando il sito www. wifi.bz.it/it/formazionemaestroprofessionale
INFO
WIFI – Formazione e sviluppo del personale tel. 0471 945 527 wifi@camcom.bz.it
Sono state pubblicate le ultime informazioni mancanti sull‘implementazione delle comunità energetiche rinnovabili.
Una comunità energetica mira a produrre e consumare energia rinnovabile in modo collaborativo, coinvolgendo cittadini e cittadine che operano in modo autonomo e responsabile. Il servizio Impresa digitale – PID della Camera di commercio di Bolzano, in collaborazione con la Federazione Energia Alto Adige (SEV), ha organizzato un webinar sulle comunità energetiche rinnovabili. Asko Rienzner e Stephanie Maffei, dipendenti di SEV, hanno presentato le regole operative per la loro implementazione.
Chi può accedere alle sovvenzioni?
A febbraio il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), responsabile della promozione delle energie rin-
novabili in Italia, ha pubblicato i regolamenti attuativi del decreto ministeriale sulla promozione delle comunità energetiche. È importante notare che una comunità energetica può richiedere la tariffa di sovvenzione statale (fino a 130 euro/MWh) a cui ha diritto per l’energia elettrica rinnovabile utilizzata congiuntamente solo se i propri impianti di produzione vengono messi in funzione dopo la costituzione della comunità stessa. Il finanziamento degli impianti più datati è soggetto a determinate condizioni. Per gli impianti di produzione entrati in funzione tra il 16 dicembre 2021 e il 23 gennaio 2024, è necessario presentare una documentazione adeguata che dimostri che questi impianti sono stati costruiti con l’obiettivo di essere gestiti da una
comunità energetica. Tuttavia, gli impianti di produzione che hanno già generato elettricità prima del 15 dicembre 2021 possono essere inclusi nella comunità energetica, ma non sono idonei per ricevere finanziamenti. Inoltre, la loro produzione non deve superare il limite del 30 percento della produzione totale di tutti gli impianti di produzione della comunità energetica.
La tariffa incentivante, sovvenzionata dallo Stato, viene applicata per 20 anni. In alcuni casi può essere combinata con un contributo di investimento aggiuntivo del Fondo Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR) fino al 40 percento dei costi approvati (ad esempio per la costruzione dell’impianto di produzione e l’allacciamento alla rete
elettrica). Tuttavia, il contributo del PNRR è disponibile esclusivamente per impianti di produzione in comuni con meno di 5.000 abitanti e può essere richiesto solo dopo la costituzione della comunità energetica.
Come si procede alla creazione di una CER?
Ogni comunità energetica è tenuta a redigere uno statuto che sia in linea con i parametri del GSE. L’obiettivo di una comunità energetica autonoma, aperta a tutti, è conseguire vantaggi ambientali, economici o sociali per l’intera comunità, piuttosto che profitti individuali. I membri della comunità energetica che hanno il potere di controllo devono essere residenti nei comuni in cui si trovano i loro impianti di produzione. Le comunità energetiche possono essere costituite da persone fisiche, associazioni con personalità giuridica, piccole e medie imprese, enti locali o autorità pubbliche. Le grandi imprese sono quindi automaticamente escluse. I membri di una comunità energetica conservano la facoltà di scegliere il proprio fornitore di energia elettrica e possono disiscriversi dalla comunità in qualsiasi momento. Le comunità energetiche hanno bisogno di amministratori che si occupino degli aspetti burocratici. Ad esempio, è necessario presentare al GSE un rapporto annuale dettagliato sui benefici generati dai sussidi per la comunità energetica e per i singoli membri. Ogni comunità energetica è quindi obbligata a tenere una contabilità separata per i contributi pubblici ricevuti.
INFO
Impresa digitale - PID tel. 0471 945 691 - 538 digital@camcom.bz.it
I prodotti di qualità dell’Alto Adige hanno arricchito i menù del prestigioso gruppo alberghiero Vinum Hotels Südtirol per più di due settimane, acquisendo notorietà.
Una vasta selezione di prodotti a denominazione di origine europea e con il marchio di qualità dell’Alto Adige, come mele, speck, Schüttelbrot IGP, vino D.O.C., latte, latticini, miele e succo di mela sono stati protagonisti delle tavole del gruppo alberghiero Vinum Hotels Südtirol, garantendo un’esperienza gastronomica completa, dalla colazione, agli spuntini fino agli aperitivi e alle cene.
Rendezvous con specialità altoatesine
L’iniziativa, lanciata con il motto “Rendezvous con specialità altoatesine”, è il risultato di una cooperazione tra IDM Alto Adige, i
Vinum Hotels dell’Alto Adige e i consorzi agroalimentari. L’obiettivo consisteva nell’offrire uno spazio speciale ai prodotti locali, per garantire loro maggiore notorietà. Innanzitutto, si puntava a sensibilizzare gli ospiti rispetto ai prodotti di qualità dell’Alto
Adige. Allo stesso tempo, anche gli albergatori hanno potuto apprezzare la varietà e la qualità dei prodotti locali. Nel migliore dei casi, si creeranno relazioni a lungo termine tra i produttori e i Vinum Hotels. Le settimane gastronomiche sono state
programmate intenzionalmente nella stagione intermedia, per far sì che il personale dei Vinum Hotels avessero il tempo necessario per prepararsi e per supportare adeguatamente l’iniziativa. In tutto, hanno aderito 16 Vinum Hotels presenti in Alto Adige. Le strutture hanno esteso il servizio dei loro ristoranti anche a clienti esterni al proprio albergo. Per il prossimo anno è in programma la continuazione dell’iniziativa.
INFO
IDM Alto Adige
Alena Pichler tel. 0471 094 040 alena.pichler@idm-suedtirol.com www.idm-suedtirol.com
Dal 14 al 17 aprile 2024 il centro congressi di Veronafiere ha ospitato la 56esima edizione del Vinitaly, il rinomato salone internazionale del vino e dei distillati. Anche quest’anno l’Alto Adige era rappresentato da oltre novanta produttori.
La fiera Vinitaly rappresenta una delle più importanti fiere internazionali dedicate al mondo dell’enologia che attira appassionati e appassionate, professionisti del settore e acquirenti provenienti da tutto il mondo. Oltre a degustazioni di ogni tipo, si poteva accedere a incontri, seminari, sessioni di formazione e scoprire le ultime
tendenze del settore. In collaborazione con IDM Alto Adige anche quest’anno il Consorzio Vini Alto Adige ha allestito un grande stand collettivo nel quale sono stati presentati circa novanta produttori di vini. La formula della partecipazione collettiva si è dimostrata vincente nel corso degli anni perché attira l’interesse del pubblico e offre una panoramica sull’Alto Adige come terra vinicola, rappresentando allo stesso tempo anche una vetrina efficace per i singoli produttori.
Luis Frötscher insignito di un premio prestigioso
Nella giornata inaugurale di Vinitaly, domenica 14 aprile, è sta-
to assegnato il “Premio Angelo Betti per i Benemeriti della Vitivinicoltura” a Luis Frötscher, direttore del Consorzio delle Cantine Produttori Altoatesine dal 1984 al 2007.
Con tanto impegno, conoscenze tecniche e capacità di persuasione Frötscher ha aperto la strada all’indispensabile sostituzione della gamma dei vitigni, trasformando l’Alto Adige da terra di vini rossi a zona più importante d’Italia dei vini bianchi. Salute!
INFO
Consorzio Vini Alto Adige tel. 0471 1884772 press@suedtirolwein.com www.suedtirolwein.com
L‘energia costa e influisce sull‘impronta ecologica delle aziende. Per questo gli imprenditori e le imprenditrici dovrebbero conoscere nel dettaglio i flussi energetici all‘interno della propria azienda e tenerli sotto controllo per sfruttare i margini di risparmio. Wolfgang Knollseisen, CFO della Alupess S.p.A. di Bressanone, spiega come gestire e monitorare l‘energia.
Signor Knollseisen, la produzione di componenti in alluminio pressofuso è un processo che richiede molta energia. Per la sua impresa è quindi essenziale monitorare e gestire il consumo energetico?
Wolfgang Knollseisen: Il consumo di energia è da sempre un tema chiave per noi. Siamo un’impresa che ha bisogno di molta energia, ad esempio per fondere l’alluminio. Il monitoraggio e la gestione dell’energia sono diventati la nostra priorità soprattutto da quando abbiamo deciso di ridurre la nostra impronta di CO2: il nostro obiettivo è azzerarla del tutto entro il 2030.
Nella Sua azienda, una gestione efficiente dell’energia ha quindi anche un risvolto ecologico, oltre che economico?
Certo. Teniamo comunque presente che il vantaggio ecologico comporta a sua volta un vantaggio economico. I nostri clienti (riforniamo soprattutto l’industria automobilistica) esigono un piano per la riduzione di CO2. Inoltre, la sostenibilità riveste un ruolo importante anche nella ricerca del personale.
Come inizia il processo di risparmio energetico? Con il monitoraggio o con la gestione?
Non è semplice separare i due aspetti. È un po’ come riordinare
Wolfgang Knollseisen, nato nel 1967, è CFO della Alupress S.p.A. la cui sede principale è a Bressanone. Alupress S.p.A. è costituita da altri due stabilimenti in Turingia e in South Carolina (USA), dove vengono prodotti componenti in alluminio pressofuso di massima precisione e di alta qualità per l‘industria automobilistica. Wolfgang Knollseisen ha studiato economia aziendale a Verona e lavora da 20 anni per la Alupress dove, fra le altre cose, coordina il reparto Ambiente ed Energia.
la propria cantina: si sa esattamente dove si sono accumulate le cianfrusaglie. Anche nel risparmio energetico si intuisce subito da dove conviene partire. Tuttavia, occorrono dati precisi per poter effettuare un’analisi affidabile di costi e benefici.
Oggi, nella Sua azienda tutte le utenze passive sono dotate di sensori che inviano dati precisi a un software? Esatto. Il nostro sistema di monitoraggio traccia i flussi di energia e ci permette di controllare i consumi del momento. Quindi è allo stesso tempo anche un sistema di sorveglianza: se i dati sono normali, sappiamo che tutto funziona come previsto. Eventuali valori anomali, invece, segnalano quasi sempre dei problemi, ad esempio un filtro difettoso che fa aumentare il consumo energetico.
Il monitoraggio evidenzia altresì un potenziale di risparmio da utilizzare?
Per noi è stato interessante constatare quanta energia consumiamo nel fine settimana, quando tutto è effettivamente spento. Vedendo quei dati si comincia a riflettere su che cosa si potrebbe staccare dalla rete. Se non avessimo avuto questi dati a disposizione, non ce ne saremmo nemmeno occupati.
Quindi il risparmio di energia è comunque solo uno degli aspetti della gestione energetica.
Il risparmio è un primo passo e anche quello che permette di guadagnare soldi, in quanto limita le spese. La seconda fase consiste nello sfruttare al meglio l’energia; nel nostro caso, il calore prodotto durante la fusione: possiamo sfruttarlo in azienda e immettere eventuali esuberi nella rete di teleriscaldamento. Le potenzialità di risparmio sono pertanto notevoli, soprattutto dal punto di vista economico, in quanto gli investimenti
in questo settore si ammortizzano molto velocemente.
Nonostante tutti i risparmi, resta comunque un fabbisogno energetico che occorre coprire?
Qui arriviamo alla terza fase della gestione dell’energia, ovvero alla domanda su come soddisfare questo fabbisogno ricorrendo a fonti alternative. Già da alcuni anni la nostra azienda utilizza esclusivamente energia verde; per il gas è un po’ più difficile, ma stiamo valutando anche qui possibili soluzioni, tra cui lo sfruttamento di biogas.
L’azienda Alupress S.p.A. con sede a Bressanone produce componenti in alluminio pressofuso per l‘industria automobilistica.
L’8 e il 9 giugno si svolgeranno in tutta Italia le elezioni dei deputati del Parlamento europeo. È importante votare, perché il Parlamento europeo elabora leggi che riguardano tutti e tutte noi.
Appuntamento per l’8 e il 9 giugno per andare a votare e contribuire a plasmare il futuro dell’Europa.
Il Parlamento europeo è l’unica istituzione dell’UE eletta direttamente dai cittadini e dalle cittadine europei. Esso è composto da rappresentanti dei cittadini dell’Unione eletti a suffragio universale diretto con un mandato di cinque
anni. Attualmente è composto da 705 deputati, di cui 76 italiani, e rappresenta in totale circa 500 milioni di persone. Le sedute plenarie mensili, a cui partecipano tutti i membri, si svolgono a Strasburgo, sede ufficiale del Parlamento.
d’impresa
Le tornate aggiuntive, invece, si tengono a Bruxelles.
Perché è importante votare?
A volte si sottovaluta quanto l’esito delle elezioni europee possa avere un impatto significativo su un gran numero di persone. In un mondo sempre più complesso, instabile e interconnesso, l’Unione europea si occupa di sfide globali che nessun Paese dell’UE può affrontare con successo da solo.
Il Parlamento europeo adotta leggi che riguardano tutti: grandi Paesi e piccole comunità, società che operano a livello globale ma anche le micro, piccole e medie imprese (PMI) presenti nel nostro territo-
rio. La legislazione dell’UE affronta temi considerati prioritari per la maggior parte delle persone. Tra questi si annoverano per esempio: l’ambiente, la sicurezza, le politiche sociali, i diritti dei consumatori e delle consumatrici e l’economia. Oggigiorno ogni tema di spicco a livello nazionale presenta anche una prospettiva europea. Pertanto, andare a votare l’8 e il 9 giugno vuol dire contribuire a plasmare il futuro della democrazia europea.
INFO
Segreteria generale
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Nell’ambito di un progetto pilota, cinque aziende altoatesine hanno conseguito standard di sostenibilità elevati e vantaggiosi.
L’importanza degli standard di sostenibilità, comunemente noti come standard ESG, sta crescendo costantemente nel contesto aziendale. L’acronimo ESG si riferisce a tre aree principali, ovvero Environmental (ambiente), Social (società) e Governance (gestione efficiente dell’azienda). La Camera di commercio, in collaborazione con la Provincia autonoma di Bolzano, la Cooperativa garanzia del Credito Confidi e la Libera Università di Bolzano, ha aderito al progetto “Sostenibilità d’impresa: vantaggi competitivi e finanziari”. Attraverso il suo coinvolgimento, l’ente camerale si dedica a sostenere cinque aziende alto-
atesine nell’adozione di standard di sostenibilità elevati e vantaggiosi. Nell’ambito di una conferenza stampa tenutasi presso la Camera di commercio di Bolzano, Massimiliano Bonacchi e Nicola Dalla Via (Libera Università di Bolzano) hanno presentato nel dettaglio i risultati conseguiti dalle cinque aziende coinvolte nel progetto pilota: Tenuta Manincor, Speikboden Funivie Spa, Moriggl Srl, Cooperativa sociale Novum2 e Damiani Holz&KO Spa.
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Durante una conferenza stampa sono stati illustrati i risultati emersi dal progetto “Sostenibilità d’impresa: vantaggi competitivi e finanziari”.
Per l’economia – Bollettino d’informazione della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Bolzano, 26° anno, 4/2024
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