”Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A.P. -70% - CNS Bolzano. Periodicità: otto volte l‘anno”
Studio IRE: l’artigianato in Alto Adige
La libertà di circolazione con il green pass
Mostra: “La Scuola di Arti e Mestieri”
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n° 5 | luglio 2021
Attualità | Camera di commercio
La libertà di circolazione con il green pass Per mesi gli altoatesini e le altoatesine non hanno potuto spostarsi liberamente, a seconda della situazione non si potevano superare i confini comunali, provinciali o nazionali. Ora le opportunità di fare un test o un vaccino sono elevate e il numero dei contagiati diminuisce, perciò chi è guarito, vaccinato o ha un test negativo in Alto Adige può piano piano riprendersi la propria libertà. Per il futuro, tuttavia, deve essere assolutamente introdotto un green pass europeo e internazionale. La data prevista è il 1° luglio.
Il green pass è anche un incentivo a vaccinarsi contro il Covid.
Così come è accaduto a inizio estate del 2020, anche quest’anno in questo periodo il numero di contagiati da Coronavirus e di pazienti in terapia intensiva è calato, perciò alla popolazione altoatesina viene concessa maggiore libertà. Dapprima è stato permesso agli altoatesini e alle altoatesine di varcare i confini comunali senza motivi particolari, poi hanno potuto riaprire anche i ristoranti, le strutture ricettive e i musei. In seguito, la Provincia di Bolzano ha stabilito che chi è guarito dal Covid o è vaccinato oppure dispone di un test negativo può mangiare nei locali interni dei ristoranti, può soggiornare nelle strutture ricettive e può visitare le mostre. Con un test negativo si ottiene il CoronaPass Alto Adige per 72 ore dal giorno in cui si è ricevuto il risultato negativo del
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test. Chi è guarito o vaccinato può usare il CoronaPass per i seguenti 6 mesi. A maggio è stato eliminato l’obbligo di quarantena in numerosi Paesi europei. Ciò ha permesso di far riprendere sempre di più i viaggi internazionali. Anche i turisti devono rispettare le stesse regole della popolazione locale, tuttavia non esiste ancora un sistema univoco che valga in tutta l’Unione europea. Deve essere perciò assolutamente introdotto un green pass internazionale, anche per essere attrezzati per l’autunno e l’inverno prossimo. Tale green pass dovrebbe escludere qualsiasi contraffazione e presentare caratteristiche uguali in tutti i Paesi europei. È stata sfruttata già troppo poco l’estate 2020 per lavorare a delle soluzioni per fare in modo che i contagi non risalissero rapida-
mente nei mesi freddi. Bisogna imparare da questi errori, ampliare costantemente la campagna vaccinale e premiare le persone che si vaccinano concedendo maggiori libertà. Un green pass europeo è il mezzo adatto per farlo. Il green pass non permette solo di garantire una maggiore sicurezza e un minore rischio di contagio, ma è anche un incentivo per le
persone a vaccinarsi o fare regolarmente un test Covid. Perciò è necessario attenersi al green pass e introdurlo a livello europeo in maniera univoca quanto prima possibile. INFO Segreteria generale tel. 0471 945 615 segreteriagenerale@camcom.bz.it
I Paesi europei devono lavorare a una soluzione comune per la lotta alla pandemia.
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Attualità | Camera di commercio
La logistica nel commercio online La Camera di commercio offre consulenza alle imprese per la creazione di uno shop online. Per creare uno shop online non vanno rispettati soltanto gli aspetti giuridici e fiscali e non bisogna fare attenzione solo alla facilità di utilizzo da parte degli utenti. È necessario, infatti, anche definire e organizzare nel modo più efficiente possibile i processi che si svolgono dietro ad ogni ordine. La logistica è una componente fondamentale del commercio online. I clienti sono abituati a ricevere la merce in pochissimo tempo con costi di spedizione contenuti, ma devono essere informati sui tempi di consegna già prima dell’acquisto e devono avere la possibilità di tracciare la merce in tempo reale. Per poterlo garantire, e quindi puntare a una maggiore soddisfazione dei clienti, è necessario pianificare precisamente il
processo di spedizione e scegliere un partner adeguato per la logistica. Va fatta attenzione anche ad aspetti come l’imballaggio e la gestione dei resi. Un elemento essenziale nell’e-commerce è lo svolgimento dei pagamenti, su uno shop online bisogna mettere a disposizione da minimo tre a quattro diversi metodi di pagamento. Offrendo una giusta scelta si riduce il tasso di interruzioni d’acquisto una volta raggiunto il carrello e quindi cresce il fatturato del negozio online. La Camera di commercio di Bolzano offre dei primi colloqui di consulenza gratuiti alle imprese altoatesine sul tema dell’e-commerce. L’obiettivo è quello di sostenere le aziende nella pianificazione e nella creazione di un
Uno shop online deve offrire diverse modalità di pagamento.
proprio modello e nell’ottimizzazione dei progetti già esistenti. La Camera di commercio vuole, inoltre, incoraggiare le imprese a sfruttare opportunità nuove. Tutti gli interessati possono anche scaricare gratuitamente delle linee
guida sull’e-commerce dal sito www.camcom.bz.it. INFO PID – Impresa digitale tel. 0471 945 691 - 692 - 531 digital@camcom.bz.it
Il regiograno dell’Alto Adige Il grano locale è diventato una nicchia di mercato per gli agricoltori e i panificatori altoatesini. Segale, farro e orzo dall’Alto Adige: questo è il regiograno locale che da ormai dieci anni viene coltivato di più sul nostro territorio. Tra il 2010 e il 2014 il Fondo sociale europeo (FSE) ha finanziato un progetto che aveva come missione quella di ampliare la coltivazione dei cereali in Alto Adige. Dopo che il progetto è scaduto nel 2013 l’iniziativa è stata proseguita da IDM Alto Adige, che l’ha coordinata e supportata. Il progetto prosegue ancora oggi completando una nicchia importante dell’agricoltura altoatesina e conta attualmente 56 agricoltori e agricoltrici, un mulino e 19 panifici altoatesini. Per gli agricoltori e le agricoltrici che coltivano cereali
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regionali questa rappresenta una fonte di reddito alternativa. Grazie al progetto regiograno in Alto Adige si coltivano di nuovo cereali locali, di cui i due terzi con coltivazione biologica, per circa 93 ettari di terreno in Val Pusteria, Valle Anterselva, Valle Isarco, Val Venosta e sul Monzoccolo. La gran parte del regiograno è rappresentata dalla segale con 64,5 ettari di terreno, mentre il farro viene coltivato su 28,5 ettari e poi a seguire l’orzo. Il regiograno viene pulito, macinato e confezionato al Molino Merano. Attualmente sono 19 i panificatori che lavorano la farina di regiograno e producono le più svariate specialità di pane e prodotti da forno con
il marchio di qualità Alto Adige, come ad esempio il pane nero tipico della Val Venosta (Vinschgerlen) oppure il pane di segale croccante (Schüttelbrot). Vendono questi prodotti nei loro negozi e talvolta i consumatori e le consumatrici finali possono anche acquistare la farina venduta in piccole confezioni. Inol-
tre, si può trovare il regiograno in alcuni negozi specializzati nonché nel Farinarium e sullo shop online del Molino Merano. INFO IDM Alto Adige tel. 0471 094 000 info@idm-suedtirol.com
La domanda di regiograno continua a crescere, per questo si vogliono incoraggiare più agricoltori e panificatori a collaborare al progetto.
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L’artigianato in Alto Adige: tra tradizione e digitalizzazione Con ben 13.700 imprese e circa 45.600 addetti, l’artigianato altoatesino costituisce un pilastro fondamentale dell’ economia altoatesina. L’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio ha intervistato 1.906 imprese artigiane di tutte le categorie professionali per esaminare i fattori di successo e le sfide del settore.
Molti artigiani e artigiane altoatesini sono ben preparati alle sfide tecnologiche.
“Il Coronavirus ha rappresentato un duro colpo per l‘artigianato. Ciononostante sono emerse dalla crisi nuove sfide e opportunità che vanno ora sfruttate al meglio, ad esempio nell‘ambito della cooperazione, della digitalizzazione e dell‘acquisizione di giovani talenti.“ Martin Haller Presidente di lvh.apa
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Oltre un terzo delle imprese produttive e circa un quinto di tutti gli occupati dell’economia dell’Alto Adige fanno capo al settore dell’artigianato, il quale è molto vario, dal momento che include 406 professioni esercitate attivamente. Tuttavia, per quanto riguarda le professioni, ci sono molte attività che vengono esercitate solo da poche imprese, in 117 casi addirittura da un’unica impresa. Con una media di 3,3 addetti per impresa, l’artigianato altoatesino è caratterizzato da aziende più piccole rispetto alle altre imprese produttive in Alto Adige. Circa la metà degli artigiani e delle artigiane sono imprese individuali. Con una media di 17,7 occupati per impresa sono le panetterie le aziende artigiane di gran lunga più grandi, seguite dalle macellerie con 10,2 occupati per impresa.
Le donne nell’artigianato Circa un imprenditore (proprietario o socio) su cinque nell’artigianato altoatesino è donna. Il numero di donne è particolarmente elevato nell’ambito professionale dei servizi (40,5 percento), con picchi nei mestieri di estetista e massaggiatrice estetica nonché parrucchiera. Molte imprenditrici sono attive anche nel settore della gastronomia. Al contrario, il numero di donne imprenditrici nei settori dell’agricoltura, del commercio e riparazione di veicoli e delle costruzioni è alquanto limitato.
Fatturato e valore aggiunto Nel 2018 l’artigianato altoatesino ha realizzato un fatturato complessivo di oltre 9,5 miliardi di euro e un valore aggiunto
di quasi 3,2 miliardi di euro. Come in passato, per tutti i settori artigiani è il mercato locale quello più significativo. Per questo, le aziende artigiane altoatesine, così come dieci anni fa, generano la maggior parte del loro fatturato in Alto Adige (82,0 percento). Il 7,8 percento del fatturato viene generato nel resto d’Italia e il 10,2 percento all’estero. Il gruppo di clientela più importante per gli artigiani e le artigiane sono le altre imprese, a cui seguono le famiglie private e la pubblica amministrazione.
Le sfide digitali Molti artigiani e artigiane sono ben preparati alle sfide tecnologiche e hanno digitalizzato fortemente i processi di approvvigionamento, di produzione e
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Studio IRE | Camera di commercio di commercializzazione e li hanno anche talvolta connessi tra loro. Ad esempio, molte imprese artigiane che lavorano merci fanno ricorso ai sistemi CAD. Un terzo delle aziende che effettuano riparazioni utilizzano sistemi di assistenza per l’analisi degli errori. Per quanto riguarda la commercializzazione, il 56,5 percento delle imprese artigiane può contare su un proprio sito e il 42,9 percento utilizza i social media. Alcune aziende non sono però ancora consapevoli delle possibilità tecnologiche o usano raramente determinate tecnologie moderne o nuovi metodi, ad esempio per la presentazione digitale dei prodotti.
La sfida della carenza di personale qualificato Il livello di formazione e di motivazione del proprio personale è un fattore di successo di un’impresa. Per due terzi delle imprese artigiane, e quindi per una quota superiore alla media altoatesina,
Gli artigiani e le artigiane usano soluzioni moderne soprattutto per gli approvvigionamenti, la produzione e la commercializzazione.
trovare personale qualificato è attualmente una delle maggiori sfide e temono avranno problemi in futuro. Nel 2018, anche a causa delle limitazioni burocratiche, un’azienda artigiana su dieci (12,7 percento) ha offerto un apprendistato. Il numero più alto di apprendistati si trova nel settore
del commercio e della riparazione di veicoli, nel settore manifatturiero e nel turismo.
“La pandemia da Covid-19 ha causato ingenti perdite di fatturato in tutti i settori dell’artigianato. Ora è necessario affrontare le sfide, come l’avanzamento delle tecnologie o la mancanza di forza lavoro qualificata.” dott. Michl Ebner
INFO IRE – Istituto di ricerca economica tel. 0471 945 708 ire@camcom.bz.it www.ire.bz.it
Presidente della Camera di commercio di Bolzano
"Come sono cambiate le esigenze dei clienti negli ultimi tre anni?" Per i clienti/I clienti... Distribuzione percentuale di imprese artigiane (attività principale) Completamente d'accordo
Piuttosto d'accordo
Completamente in disaccordo
Non lo so
Piuttosto in disaccordo
…è più importante che vengano rispettate le scadenze …sono diventati più sensibili ai prezzi …si aspettano di poter contattare l'impresa anche al di fuori degli orari di apertura …si aspettano sempre più servizi aggiuntivi …pretendono sempre più un servizio completo …attribuiscono maggiore importanza alla sostenibilità ecologica …si aspettano sempre più rappresentazioni visive dei prodotti finiti …vogliono essere maggiormente coinvolti nel processo produttivo
0 Fonte: IRE (rilevazione propria)
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100 © 2021 IRE
“La digitalizzazione offre molte opportunità per raggiungere un’organizzazione aziendale e una commercializzazione più efficiente. Senza un proprio sito internet o senza l’utilizzo dei social media è molto difficile restare al passo coi tempi nella commercializzazione.” dott. Alfred Aberer
Lo studio IRE “L’artigianato in Alto Adige: tra tradizione e digitalizzazione – sviluppo, struttura e sfide” è disponibile in forma cartacea presso la Camera di commercio di Bolzano e può essere scaricato dal sito www.ire.bz.it/studi.
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Segretario generale della Camera di commercio di Bolzano
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Economia in cifre | Camera di commercio
L'artigianato in Alto Adige Top 3
Professioni
La varietà di attività artigiane è molto ampia: vengono esercitate 406 professioni.
Edilizia
3.405
729
Manifattura
2.963
2
3
244
Gastronomia
224
Muratori
Agricoltura
Parrucchieri
569
Fatturato
Occupazione
L'artigianato altoatesino conta 13.725 imprese con 45.574 occupati.
Nel 2018 l'artigianato altoatesino ha generato un fatturato di 9,6 Mrd. E
Occupati per impresa
Mercati di sbocco
Imprese Occupati
27,1%
4,4%
da 11 a 20
1,8%
più di 20
Proprietari e soci
20,6%
82%
7,8%
4,6%
5,6%
Le imprese artigiane sono più colpite rispetto ad altri settori.
Percentuale di donne Percentuale con più di 50 anni Percentuale di stranieri
17,9%
Carenza di forza lavoro qualificata
L'età media si è alzata: la metà ha più di 50 anni.
50,1%
19,7% Alto Adige
9,1%
da 6 a 10
Altri Paesi
32,5%
Germania
14,7% Italia (escluso l'Alto Adige)
52,1%
da 2 a 5
8,5%
681
1.105
Commercio di veicoli
20,3%
1
5.215
Servizi
Trasporti
fino a 1
1.179
Imprese
Elettrotecnici
Gruppi professionali
?
63,3% Artigianato 51,8% Media altoatesina
Fonte: studio IRE 1.21.
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Donna nell’economia | Camera di commercio
Il caldo nel freddo Dal punto di vista della fisica il freddo non esiste, poiché si crea in assenza di calore. Heidi Röhler emana calore. In quanto amministratrice delegata della KKR - Kälte Klima Röhler, la 48enne in azienda si occupa dell‘organizzazione, di far quadrare i conti e della motivazione dei dipendenti.
Heidi Röhler è nata nel 1973 a Monaco e si è trasferita a Bolzano nel 1986 con i genitori e due fratelli. Suo padre ha fondato la “Kälte Klimatechnik Röhler“. Il fratello di Heidi Röhler, Klaus, ha appreso il mestiere da suo padre e poi nel 1996 ha fondato la propria impresa KKR. In seguito, si è aggiunto anche il fratello Hansi e con gli anni l’azienda ha continuato a crescere. Nel 2012 Klaus è scomparso a causa di un tumore, questo ha rappresentato un momento di rottura per la famiglia e l’impresa. Dopo la scuola commerciale, dal 1991 al 2000 Heidi Röhler ha lavorato presso un consulente fiscale. Quando nel 2001 l’azienda di famiglia è stata trasformata nella “Kälte Klima Röhler GmbH”, in breve KKR, Heidi Röhler è entrata a farne parte come socia. Nel 2007 è nata una nuova sede aziendale nella zona industriale di Bolzano. Dopo la morte del fratello maggiore Klaus ha gestito la KKR insieme al fratello Hansi. Oggi l’azienda dà lavoro a 15 dipendenti. L’imprenditrice vive con il marito Daniel Campisi e i due figli, nati nel 2004 e nel 2006, a Vilpiano.
Quali attività offre la Sua azienda? Heidi Röhler: Siamo attivi nel nord Italia e nell’area tedesca meridionale. La refrigerazione riguarda il raffreddamento di prodotti e processi, soprattutto nell’ambito alimentare. Per quanto riguarda la tecnologia di condizionamento riusciamo a creare un ambiente confortevole al lavoro e a casa. Cosa è cambiato negli ultimi 20 anni? Dobbiamo attenerci a un numero in costante crescita di norme e leggi. La digitalizzazione è un tema molto attuale e per questo una soluzione software adatta diventa una premessa importante, nonché allo stesso tempo un investimento significativo. Viene richiesta una totale trasparenza e i processi aziendali devono essere organizzati in
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modo efficiente. Questa è una grande sfida. Lei quando entra in azione in azienda? Nella KKK abbiamo un rapporto familiare, mi piace avere un rapporto armonico con le persone attorno a me. Io osservo, comprendo molto e pondero se ci sono questioni in cui intervenire. A volte la sera mi faccio trovare anche io nella sala insieme agli altri, voglio essere a disposizione come persona con cui parlare e dare ascolto a tutti in base alle necessità. Di cosa hanno bisogno le donne in posizioni dirigenziali? Le donne hanno bisogno di consapevolezza, fiducia e un po’ di tranquillità. Devono avere una fonte da cui ricavano energia.
Lei è occupata in azienda, è Presidente della refrigerazione e del condizionamento per lvh.apa, è consigliera camerale della Camera di commercio di Bolzano e fa parte del Consiglio di fondazione della radio Evangeliumsrundfunk ERF di Merano. Che cosa la spinge a fare tutto questo? Sono aperta e interessata e mi piace impegnarmi. Ciò che contraddistingue noi donne è che esercitiamo in modo affidabile e accurato gli incarichi che ci vengono assegnati. Per quanto riguarda il gruppo refrigerazione e condizionamento di lvh.apa sono stata prima Vicepresidente e dal 2015 sono stata eletta Presidente. Mi piace portare avanti questa professione di nicchia. Per sette anni ho fatto parte del Consiglio di amministrazione della Fiera Bolzano. A causa del limite di mandato non posso più esercitare questa carica. Ora sono un mem-
bro del Consiglio camerale della Camera di commercio di Bolzano e ne sono molto lieta. Collaboro nel Consiglio di fondazione della radio ERF dal 2017. In questo caso si tratta soprattutto di condividere con l’esterno il buon messaggio del Vangelo e di mantenere l’emittente stabile finanziariamente a lungo termine. Quali ripercussioni ha avuto la pandemia sul Suo lavoro e sulla Sua persona? La pandemia ci ha fatti fermare e ci ricorda cosa conta davvero nella vita. In tempi di crisi le mie linee guida e i miei valori personali mi aiutano ad andare avanti, nella gestione aziendale mi vedo come un punto saldo di ancoraggio in mezzo a tutti i movimenti. Di fatto le persone cercano un orientamento in un mondo che sta diventando sempre più complesso.
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Attualità | Camera di commercio
La Camera di commercio anticipa la riforma del processo civile La Camera di commercio di Bolzano dispone già di alcuni elementi previsti nella riforma e offre quindi numerosi servizi per dare a cittadini e imprese le risposte adeguate nella crisi. Il PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) prevede di riformare anche la giustizia, incluso il processo civile, per incrementare l’utilizzo degli strumenti alternativi per la risoluzione delle controversie come la negoziazione assistita, l’arbitrato, la mediazione e la gestione del sovraindebitamento. Questi strumenti consentono di ridurre i tempi e i costi dei procedimenti e garantiscono una maggiore efficienza. Per quanto riguarda le novità relative alla mediazione, la Camera di commercio di Bolzano attua già la mediazione delegata dal giudice, che ha dato ottimi frutti, perché alcuni conflitti sono stati risolti senza la necessità di tornare in giudizio.
Per l’arbitrato si punta a rafforzare le garanzie di imparzialità, obiettivo già raggiunto dalla Camera arbitrale della Camera di commercio di Bolzano, che ha riformato il proprio regolamento nel 2019 adeguandolo alle tendenze internazionali. Il PNRR riserva, inoltre, una particolare attenzione alla digitalizzazione del processo. L’ADR-Alternative Dispute Resolution della Camera di commercio di Bolzano ha anticipato alcuni aspetti della riforma: oltre il 60 percento delle udienze e degli incontri avvengono da remoto utilizzando le più diffuse piattaforme di videoconferenze, la firma digitale e pagamenti digitali, senza però togliere la possibi-
lità di incontri in presenza se necessario. Il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza entrerà in vigore verso la fine del 2022, ma la Camera di commercio di Bolzano sta già aiutando numerose persone e imprese che si trovano
in una situazione economica difficile. INFO Camera di commercio di Bolzano ADR - Giustizia alternativa tel. 0471 945 561 adr@camcom.bz.it
Il servizio ADR – Giustizia alternativa della Camera di commercio ha anticipato la digitalizzazione dei processi.
Onorificenza “Maestri del Lavoro” Fino al 30 ottobre è possibile presentare le domande per le Stelle al Merito del Lavoro. Il 1° maggio 2022, in occasione della Festa del Lavoro, si svolgerà presso il Commissariato del Governo di Bolzano la cerimonia ufficiale per l’assegnazione delle Stelle al Merito del Lavoro. L’onorificenza viene conferita a operai, impiegati e dirigenti di aziende pubbliche e private, cooperative, organizzazioni sindacali e associazioni imprenditoriali. Entro il 30 ottobre 2021 è possibile inoltrare proposte per le Stelle al Merito del Lavoro al Consolato Provinciale Bolzano della Federazione Maestri del Lavoro d’Italia. L’onorificenza può essere assegnata a tutti i dipendenti e dirigenti che si sono particolarmente distinti sul posto di
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lavoro, con almeno 50 anni di età e 25 anni di servizio. I fattori determinanti sono soprattutto le conoscenze tecniche, l’impegno e il comportamento esemplare, ad esempio nella formazione dei giovani. Un ulteriore criterio sono i meriti per innovazioni organizzative o tecniche, tra cui la promozione della sicurezza sul lavoro nelle aziende.
Federazione Maestri del Lavoro d’Italia
monia. I “Maestri del Lavoro” premiati diventano automaticamente soci della Federazione. La sede principale della Federazione dei Maestri del Lavoro d’Italia si trova a Roma; a questa si aggiungono 96 sedi provinciali e 20 sedi regionali, nonché cinque sedi all’estero. La Stella al Merito del Lavoro fu conferita per la prima volta nel 1923 per decreto di Re Vittorio Emanuele II, e viene assegnata ogni anno in occasione della Festa del 1° maggio.
La premiazione avviene tramite decreto del Presidente della Repubblica e i riconoscimenti vengono consegnati annualmente nell’ambito di una ceri-
Consolato Provinciale Bolzano Federazione Maestri del Lavoro d’Italia tel. 0471 270 510 bolzano@maestrilavoro.it
INFO Il 1° maggio 2022 si terrà la cerimonia per l’assegnazione delle Stelle al Merito del Lavoro.
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Intervista all’azienda | Camera di commercio
E LED sia! Già da anni il produttore di sistemi di illuminazione ewo punta sulla digitalizzazione. Per l‘amministratore delegato Hannes Wohlgemuth il cambiamento digitale offre enormi potenzialità. Ciò nonostante il fattore umano rimane indispensabile.
La ewo è stata fondata nel 1996 da Flora Emma Kröss ed Ernst Wohlgemuth come impresa di carpenteria metallica in Val Sarentino. Oggi l‘impresa si occupa di sistemi di illuminazione all‘esterno, soprattutto in due ambiti: in ambienti tecnico-funzionali, ad esempio in aeroporti o impianti industriali, con tralicci alti, grandi superfici, luce mirata a basso consumo; oppure in situazioni creative-emozionali, con illuminazione esterna di edifici, piazze e parchi. In collaborazione con architetti e designer della luce si approfondiscono il benessere e l‘estetica. Dall‘inizio del 2019 il figlio Hannes è l‘amministratore delegato della sede a Cortaccia che conta un centinaio di dipendenti. È sua intenzione proseguire sulla strada dell‘innovazione.
sono utili, soprattutto perché la digitalizzazione è molto costosa.
ewo è passata al LED molto prima che i diodi luminosi diventassero di moda. Come mai? Hannes Wohlgemuth: Stiamo affrontando da tempo tematiche completamente nuove. I miei genitori hanno approfondito il tema della regolazione della luce, per passare poi alla luce a LED e alle opportunità offerte dall’elettronica. Oggi è la digitalizzazione ad avere priorità assoluta nell’ agenda dell’impresa. Lei tende verso l’industria 4.0 o l’artigianato 4.0? Noi preferiamo il termine manifattura 4.0. Non siamo un’industria, non produciamo in serie e neanche prodotti di massa. Una manifattura realizza soluzioni su misura per il cliente. Anche grazie alla digitalizzazione. Può farci un esempio? Abbiamo sviluppato un configuratore online che permette di combinare varie diffusioni di luce
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per ogni sistema di illuminazione e più diffusioni di luce nella stessa lampada. Si tratta di un sistema sviluppato direttamente da noi. Quale potrebbe essere il prossimo passo? Metaforicamente parlando azioniamo la catena di montaggio ancora a mano. Il processo digitalizzato e automatizzato viene predisposto manualmente. Ci sono ancora margini di ottimizzazione, ad esempio con l’impiego di robot per i lavori più monotoni. Che sostegno offrono la Camera di commercio e la mano pubblica alla Sua impresa? Apprezziamo soprattutto la possibilità di scambio con altre imprese e le visite in azienda. Mi faccio volentieri ispirare e motivare dagli altri, anche se poi ogni azienda ha le sue esigenze particolari. Anche le sovvenzioni
Ci saranno sempre dei lavori che non si vorranno o potranno digitalizzare. Quando conviene la digitalizzazione e quando invece no? Ciò che le macchine non riusciranno a fare nel prossimo futuro è essere creative e realizzare particolari atmosfere e sensazioni. Questo lo sa fare solo l’uomo. Oggi contano molto la sostenibilità e la qualità di vita regionale. Come può ewo sfruttare questi aspetti? Le nostre illuminazioni a LED aiutano a ridurre drasticamente il consumo di energia; inoltre, fin dagli anni Novanta ci impe-
gniamo per limitare l’inquinamento luminoso. L’Alto Adige è una regione che funziona molto bene a livello internazionale. Spesso uso le fotografie della nostra regione, ad esempio con i clienti della Corea del Sud, per avviare un dialogo. La digitalizzazione viene accusata di causare la perdita di posti di lavoro. La digitalizzazione è quindi una minaccia o un‘opportunità? Noi consideriamo la digitalizzazione una grande opportunità. Per alcuni mestieri non è semplice trovare dipendenti in Alto Adige. La digitalizzazione permette di colmare in parte questa carenza.
La sede dell’azienda ewo si trova a Cortaccia.
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Attualità | Camera di commercio
Museo Mercantile: mostra “La Scuola di Arti e Mestieri di Bolzano” Attualmente al Museo Mercantile si può visitare la mostra temporanea “La Scuola di Arti e Mestieri di Bolzano (1884 - 1921)”. L’esposizione approfondisce la storia di una delle più significative istituzioni scolastiche bolzanine del passato: una particolare scuola professionale che seppe unire tecnica e creatività artistica, tradizione e modernità.
Nella foto da sinistra a destra: l’Architetto Roberto Festi, Ilona Hofer, prestatrice e nipote dell’artista Anton Hofer, il Presidente della Camera di commercio di Bolzano Michl Ebner e Elisabetta Carnielli, referente del Museo Mercantile.
Le Scuole di Arti e Mestieri, note come Fachschulen, erano scuole tecniche capillarmente diffuse in tutta la monarchia austro-ungarica, che avevano come obiettivo principale quello di promuovere il settore artigianale e quindi di formare “bravi lavoratori specializzati”. L’arco temporale in cui si svilupparono, tra il XIX e il XX secolo, fu caratterizzato da un grande fermento culturale che portò alla nascita del movimento noto come “Secessione” e in tale
contesto ebbero un ruolo fondamentale, diventando in breve tempo la base di un sistema formativo, al cui vertice si trovava la prestigiosa Kunstgewerbeschule di Vienna. È in quest’ottica di interconnessioni tra mondo scolastico, economico e artistico che è stata approfondita la storia della scuola di Bolzano, portando a svelare e analizzare la carriera di alcuni ragazzi che da semplici allievi diventarono veri e propri artisti.
In mostra al Museo Mercantile di Bolzano uno sguardo privilegiato è dedicato a quelle opere d’arte conservate presso il MAK, il museo di Arti Applicate di Vienna, e realizzate nei primi anni del Novecento dagli allievi della scuola di Bolzano. In una sezione invece vengono presentati i lavori di Gustav Gurschner, Anton Hofer e Josef Zotti, tre artisti che da Bolzano raggiunsero notorietà e riconoscimenti a livello europeo.
La Camera di commercio di Bolzano ha sostenuto, anche economicamente, questa scuola e i suoi studenti e ha promosso in maniera decisa il settore artigianale. Alla fine dell’Ottocento ha organizzato e finanziato una serie di eventi, come le due mostre regionali che si tennero al Palazzo Mercantile e l’esposizione internazionale di Parigi nel 1900, contribuendo a dare visibilità alla scuola di Bolzano. Accompagna la mostra il Quaderno 11 della collana del museo, che approfondisce la storia di una delle più significative, e paradossalmente meno conosciute, istituzioni scolastiche bolzanine del passato. La mostra è aperta al pubblico fino a fine ottobre 2021 al Museo Mercantile in via Argentieri 6 a Bolzano, da lunedì a sabato dalle ore 10.00 alle ore 12.30, mentre il giovedì si potrà visitare dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 14 alle 16. INFO Museo Mercantile tel. 0471 945 530 mm@camcom.bz.it
Linea del tempo
1170-1180 Bolzano diventa un centro di commercio internazionale.
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In base al privilegio emanato dall’archiduchessa Claudia de’ Medici viene istituito il Magistrato mercantile, precursore dell’odierna Camera di commercio.
La Camera di commercio di Bolzano viene sottoposta all‘ordinamento delle Camere italiane.
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1918 1851
1948
In base ad una risoluzione imperiale viene istituita la Camera di Commercio e dell‘Artigianato.
Con lo Statuto di Autonomia la competenza in materia di ordinamento delle Camere di commercio di Bolzano e Trento viene attribuita alla Regione Trentino-Alto Adige.
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Donna nell’economia | Camera di commercio
La vocazione dell’energia Costruire pannelli solari da sé: Christine Romen lo ha imparato già a 15 anni da suo padre, che l’ha sostenuta fino ad oggi nel suo lavoro di consulente energetico e tecnico di caldaie. La 43enne di Lana vanta conoscenze molto ampie nel settore energetico. Si informa, offre consulenza e condivide il suo sapere con gioia. Christine Romen è nata nel 1977 a Merano, è cresciuta a Lana e ha una sorella. Dopo la scuola commerciale a Merano, più di 20 anni fa ha frequentato il primo corso FSE per diventare consulente energetico. All’inizio della sua carriera lavorativa si occupava di contabilità in un’azienda, dal 1996 si è impegnata come secondo lavoro anche nella consulenza energetica e nel 2004 si è resa indipendente in questo ambito, anche come tecnico di caldaie. Inoltre, lavora part time per il Centro Tutela Consumatori di Bolzano. È madre single di un figlio 12enne con esigenze speciali.
Lei è consulente energetico e tecnico di caldaia. Di solito sono gli uomini ad occuparsi di questi lavori, come viene percepita Lei in quanto donna in questo lavoro? Avevo una passione e l’ho resa il mio lavoro. Questa passione mi ha dato la forza di non arrendermi. Spesso da giovane mi è stato trasmesso il messaggio che mi trovo in una situazione in cui una donna non ha nulla da ricavare e ho dovuto essere brava il doppio per essere rispettata. Ma da allora sono passati 25 anni e con gli anni anche tanti pregiudizi. Che cosa Le è stato d’aiuto? Sono cresciuta con la tecnologia, ho vissuto lo sviluppo dell’edilizia efficiente dal punto di vista energetico, ho appreso la consulenza
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energetica da zero e ho acquisito conoscenze durante i sopralluoghi e sui cantieri. Oggi gli interessati hanno la possibilità di istruirsi in modo completo anche a livello universitario. Tuttavia, alla gran parte dei giovani manca l’esperienza, che è fondamentale nella consulenza. Di quali attività si occupa? In qualità di consulente energetico supporto soprattutto i costruttori e le costruttrici in tutte le fasi della costruzione o ristrutturazione. Come tecnico di caldaia sono responsabile per la funzionalità efficiente dal punto di vista energetico degli impianti e do consigli su come è possibile risparmiare energia. Sono anche la persona di riferimento per i Comuni in molti settori energetici. In tutte le mie con-
sulenze faccio attenzione a consigliare i prodotti in maniera neutrale. Che cosa ha scoperto di se stessa? Non è facile trovare un equilibrio tra lavoro, casa e mio figlio. Devo concentrarmi e adattarmi continuamente, perciò ho sviluppato un importante talento organizzativo, una buona consapevolezza e ho reso mia anche la flessibilità. Ho imparato a superare me stessa, riesco a riconoscere le lacune nelle mie conoscenze, ma so anche dove trovare ciò che cerco. Chi l’ha incoraggiata? Mio padre mi ha sostenuta dapprima nel mio hobby giovanile e poi nel lavoro. Fa l’elettricista, è stato a lungo il Presidente dell’Associazione per disabili
“Arbeitsgemeinschaft für Behinderte” e mi accompagna ancora oggi nei più svariati progetti, come ad esempio il progetto scolastico “Solarkids”. Che cosa augura alle altre donne? Come tutte le persone, le donne devono trovare gioia e divertimento nel lavoro. Noi donne pensiamo più in maniera sociale, riusciamo a inquadrare e capire le situazioni più velocemente. Dovremmo avere più fiducia in noi stesse, una forte consapevolezza fa bene a tutti. Quali ripercussioni ha avuto il Covid-19 sulla Sua attività? La pandemia ha mostrato nuovamente quanto sia importante avere talento per l’organizzazione ed essere flessibili. A causa della didattica a distanza di mio figlio e alle circostanze esterne ho dovuto mettere il mio lavoro in secondo piano. Ho però trovato anche molti aspetti positivi in questo periodo e sono felice di poter riportare passo dopo passo il lavoro nella mia vita. Quando riesce a trovare tempo per se stessa? Cerco sempre il modo di prendermi del tempo per me stessa, ma faccio il pieno di energia soprattutto sul lavoro e durante le presentazioni. Ricevere feedback positivi conferma il mio entusiasmo, sono felice quando posso sostenere le persone. I nuovi progetti sono sempre una sfida in cui posso dimenticare i problemi quotidiani e alimentare la mia gioia.
per l’ECONOMIA
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Attualità | Camera di commercio
I tirocini: un grande arricchimento Nel periodo tra il 2002 e il 2019 il numero di tirocini estivi in Alto Adige è cresciuto costantemente, mentre nel 2020 si è verificato un calo del 24 percento. Tuttavia, i tirocini sono un arricchimento anche in periodi di crisi.
Nel 2020 il Covid ha avuto ripercussioni anche sui tirocini.
Secondo l’Ufficio per il mercato del lavoro nel 2019 in Alto Adige sono stati approvati 6.590 tirocini. Nel 2020 soltanto 5.016 persone hanno
concluso un tirocinio estivo, con un calo del 24 percento. I tirocini sono una possibilità per i giovani di acquisire qualche prima esperienza lavorativa, di stringere contatti con il mondo del lavoro e di conoscere le imprese locali. È vero che la prima fase di apprendimento dei giovani comporta per le aziende un carico di lavoro aggiuntivo, ma i tirocini offrono anche alle imprese numerosi vantaggi: oltre ad essere un’ottima opportunità per conoscere potenziali dipendenti motivati e (altamente) qualificati, le aziende possono presentarsi come datori di lavoro attrattivi tramite attività di lavoro interessanti o un clima lavorativo confortevole e di conseguenza aumentare la propria visibilità. A ciò si aggiunge il fatto che i giovani possono portare nuovi punti di vista all’interno della quotidianità aziendale
e dare il proprio contributo prezioso con le loro conoscenze e capacità, per esempio nella digitalizzazione. Numerosi tirocini avvengono nell’ambito della formazione scolastica o universitaria, in cui si possono sfruttare i contatti con le istituzioni per progetti futuri. Le imprese dovrebbero riflettere fin da ora, anche in tempi di crisi, sul fatto che in futuro ci sarà nuovamente richiesta di forza lavoro altamente qualificata. I tirocini sono il metodo migliore per attirare la forza lavoro nella propria azienda. INFO IRE – Istituto di ricerca economica tel. 0471 945 708 ire@camcom.bz.it www.ire.bz.it
Etichettatura ambientale degli imballaggi Dal 1° gennaio 2022 entreranno in vigore obblighi più severi per l’etichettatura degli imballaggi. A fine settembre 2020 sono stati introdotti precisi obblighi di etichettatura ambientale degli imballaggi che prima erano solo facoltativi. Le informazioni da riportare si riferiscono alla natura dei materiali di imballaggio utilizzati applicando tramite un sistema di diversi codici e abbreviazioni definito dall’ Unione europea. Dal 21 maggio 2021 detti obblighi di etichettatura sono stati sospesi fino al 31 dicembre 2021 a seguito di una modifica normativa introdotta dalla legge di con-
versione del decreto-legge sostegni. Inoltre, gli imballaggi privi dei requisiti di etichettatura ambientale previsti e già immessi in commercio o etichettati al 1° gennaio 2022 potranno essere commercializzati fino ad esaurimento delle scorte. Dal 1° gennaio 2022 i produttori di imballaggi dovranno fornire ulteriori informazioni nell’etichettatura degli imballaggi che sono utili ai consumatori e alle consumatrici per la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio. L’obiet-
L’obiettivo delle nuove regole è facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi.
tivo è di facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi ai consumatori e alle consumatrici.
INFO Tutela dell‘ambiente e della concorrenza tel. 0471 945 654 ambiente@camcom.bz.it www.camcom.bz.it
COLOPHON Per l’economia – Bollettino d’informazione della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Bolzano, 23° anno, 5/2021 Editore: Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Bolzano Direzione e amministrazione: via Alto Adige 60, 39100 Bolzano tel. 0471 945 672, e-mail: communication@camcom.bz.it Direttore responsabile: dott. Alfred Aberer Redazione: Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Bolzano Progetto grafico: Friedl Raffeiner Stampa: Karodruck Sas
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für die WIRTSCHAFT
Foto (scattate in parte prima dell’obbligo di mascherina): Adobe Stock, Christine Romen – Maria Lobis, ewo - James Lenney, Camera di commercio di Bolzano, Hannes Wohlgemuth - Luca Meneghel, Heidi Röhler - Ludwig Thalheimer, IDM - Frieder Blickle, Shutterstock. Autorizzazione del Tribunale di Bolzano: n. 3/99 Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana – USPI, Roma
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