n. 6 - ottobre 2020
”Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A.P. -70% - CNS Bolzano. Periodicità: otto volte l‘anno”
CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI BOLZANO
Una nuova convivenza nel turismo
Studio IRE: Vino altoatesino – un prodotto di qualità
Laboratorio sul futuro 2020
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Studio IRE | Camera di commercio
Vino altoatesino: un prodotto di qualità Nonostante la crisi provocata dal Coronavirus e le enormi perdite di fatturato, il comparto vitivinicolo è un importante settore economico per l’Alto Adige. Il vino altoatesino è un prodotto di qualità conosciuto a livello mondiale. Come si è sviluppata l’economia vitivinicola locale negli ultimi 13 anni? Per rispondere a questa domanda, l’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano ha intervistato 96 produttori di vino altoatesini e ha analizzato i dati sulla produzione di vinicola locale e internazionale.
La viticoltura in Alto Adige ha una lunga tradizione e ora deve affrontare delle grandi sfide.
“L’economia vitivinicola dell’Alto Adige ha sempre lavorato bene finora e punta alla qualità. Questa è una buona base per far sì che dopo la crisi del Coronavirus si possano raggiungere di nuovo velocemente i livelli di vendite precedenti”. dott. Michl Ebner Presidente della Camera di commercio di Bolzano
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per l’ECONOMIA
Il vino è uno dei prodotti più antichi nella cultura dell’umanità. Anche in Alto Adige il vino viene prodotto da 3.000 anni e l’economia vitivinicola è un fiore all’occhiello per il territorio altoatesino. La viticoltura altoatesina e la cultura locale del vino hanno fatto sì che l’Alto Adige sia conosciuto in tutto il mondo. Attualmente, però, l’esistenza delle aziende che lavorano i vitigni e delle oltre 5.000 famiglie di viticoltori è fortemente minacciata dal Coronavirus. All’inizio di marzo il commercio di vino è diminuito drasticamente nel giro di pochi giorni e i viticoltori hanno dovuto fare i conti con gravi perdite di fatturato.
Nonostante il fatto che l’economia vitivinicola negli ultimi anni abbia lavorato in modo solido e abbia guadagnato un forte successo, ora sono necessari aiuti da parte dell’amministrazione pubblica per superare la crisi e ritornare ai livelli precedenti.
Pubblicato lo studio dell’IRE sul vino altoatesino Uno studio dell’IRE porta alla luce cifre interessanti. In Alto Adige la superficie vitata ammonta a 5.455 ettari ed è rimasta praticamente invariata dal 2005. È cambiata invece la distribuzione delle varietà: la quota di superficie destinata ai vitigni bianchi è passata
dal 46,2 percento al 62,3 percento, evidenziando quindi un forte aumento. I maggiori incrementi sono stati registrati per il Sauvignon, il Gewürztraminer e il Pinot Grigio (Ruländer). Invece, per quanto concerne i vitigni rossi si nota soprattutto una drastica riduzione della superficie coltivata a Schiava, praticamente dimezzata.
Il vino altoatesino si distingue per l’alta qualità Il vino altoatesino è sinonimo di qualità. Negli ultimi anni il settore è riuscito a migliorare molto questo aspetto: nel 2018 il 93,2 percento dei vini DOC è stato imbottigliato in bottiglie da 7/10.
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“Lo studio dell’IRE fornisce una panoramica importante del settore vitivinicolo in Alto Adige e ciò che era prima del Coronavirus. A causa della crisi, lo studio ha assunto un significato del tutto nuovo perché ci fornisce dei punti di riferimento importanti. Ci dimostra su cosa fare leva ora, ma soprattutto dopo la crisi, per poter far ripartire il motore.” Maximilian Niedermayr Presidente del Consorzio Vini Alto Adige
I mercati di sbocco principali sono l’Alto Adige e il resto d’Italia.
La sigla “DOC” (Denominazione di Origine Controllata) contraddistingue i vini di origine protetta che sono soggetti a severi requisiti di coltivazione, produzione e distribuzione. Il volume di vendita dei vini altoatesini non dovrebbe essere cambiato molto dal 2005; è aumentata invece in modo significativo la vendita di bottiglie da 7/10. Nel 2018 si è registrato un incremento del 48,9 percento nella vendita di vini rossi in bottiglie di tale formato, mentre quella di vini bianchi è cresciuta addirittura del 95,1 percento.
Il mercato di sbocco principale non è più l’Alto Adige I mercati principali rimangono l’Alto Adige, il resto d’Italia, la Germania e gli Stati Uniti. Tuttavia, al primo posto non risulta più l’Alto Adige, bensì il resto d’Italia, dove i volumi di vendita sono più che raddoppiati. Inoltre, i vini altoatesini sono stati introdotti con successo anche in molti nuovi mercati come il Be-
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nelux, la Russia, il Canada o il Giappone. Quasi la metà delle bottiglie da 7/10 è stata venduta ad alberghi, ristoranti e caffè. Un altro importante canale di vendita è il commercio specializzato in enoteche. Per i grandi produttori, anche la vendita al dettaglio di prodotti alimentari svolge un ruolo importante, mentre quelli piccoli puntano soprattutto sulle loro enoteche interne.
Le menzioni geografiche sono importanti per il vino Secondo i produttori altoatesini, la sfida più grande per il futuro sarà il passaggio a una viticoltura sostenibile. Tutti i produttori, indipendentemente dalla dimensione delle loro aziende, concordano inoltre sulla crescente importanza dei vini con menzione geografica specifica. Le menzioni geografiche indicano l’origine di un vino e quindi spesso anche una qualità speciale. A seconda della classe dimensionale, tendenze come la produzione biologica, il commercio online e i
tappi a vite sono considerate più o meno rilevanti. Nel complesso, i produttori altoatesini si dichiarano molto soddisfatti del lavoro affidabile e professionale del Consorzio Vini Alto Adige e di IDM. La maggior parte delle imprese auspicherebbe una promozione ancora più massiccia nei mercati già presi-
diati e un coinvolgimento attivo dei vari target. INFO IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano tel. 0471 945 718 ire@camcom.bz.it www.camcom.bz.it www.ire.bz.it
Disponibile gratuitamente online: Il rapporto dell’IRE “Vino altoatesino: un prodotto di qualità. Produzione, mercati e strategie di promozione” può essere scaricato dal sito www.ire.bz.it/studi. Superficie vitata in Alto Adige per varietà - evoluzione 2008-2019 Ettari
Schiava Pinot Grigio Pinot Bianco
Altre varietà rosse Traminer Aromatico Altre varietà bianche
1.800 1.600 1.400
1.200 1.000 800 600 400 200 0 2008
2009
2010
2011
2012
Fonte: Camera di commercio di Bolzano; elaborazione IRE
2013
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2018
2019 © 2020 IRE
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Economia in cifre | Camera di commercio
Il vino in Alto Adige Tipi di vino
(Vigneti in ha)
Produttori
Schiava
690,2 Gewürztraminer
Vino rosso Vino bianco
587,5
Ruländer - Pinot grigio
645,7
Viticoltori
Produttori di vino
5.000
200
Pinot bianco
557,9
Chardonnay
553,7
Lagrein
476,6
di cui
12 cantine sociali
Pinot nero
467,6
Sauvignon
422,0
Mille bottiglie da 7/10
Müller-Thurgau
196,0
190,6
159,9
Kerner
Moscato giallo
37,7%
93,8
62,3%
Sylvaner
Vino bianco
19.040 8.896 6.112 5.015 1.252
Merlot
Cabernet
Vino rosso
104,4 Riesling
86,6
69,3
Altri
40.315
153,2
Consumo/produzione nel mondo in Mio. di hl Consumo
60 50 40
altri Paesi
Australia
Argentina
Spagna
Russia
Cina
Germania
Italia
USA
Francia
20
Regno Unito
30
0
HORECA (hotel, ristoranti, cafè) Commercio specializzato (enoteche) Vendita al dettaglio di alimentari Vinoteca interna Commercio online in totale
Mercati di sbocco Mille bottiglie da 7/10
Produzione
70
10
Canali di vendita
15.215 12.416 3.655 3.470 943 680 422 3.515 40.315
Italia (Alto Adige escluso) Alto Adige Germania USA Svizzera Austria Regno Unito Altri Paesi in totale
Fonte: IRE 2020, dati 2018
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Attualità | Camera di commercio
Misure a favore della digitalizzazione L’emergenza Coronavirus ha costretto molte imprese ad adattare il loro modello di attività in breve tempo. La digitalizzazione è utile per trovare nuovi mercati e possibilità di vendita, ottimizzare i processi e sperimentare nuove forme di orario lavorativo. La Camera di commercio di Bolzano aiuta le imprese a gestire le sfide della digitalizzazione. Il posizionamento sul mercato e la crescita dell’impresa dipendono dalla capacità dell’azienda di tenere il passo con il progresso tecnologico. La capacità delle imprese di trovare soluzioni innovative contro la crisi sarà decisiva per superare l’attuale emergenza. La digitalizzazione rientra perciò tra le sfide più importanti e tra le possibilità più significative per ottimizzare le catene di sfruttamento del valore, i processi di produzione, le strutture lavorative, le forme di cooperazione e il rapporto con i clienti. Durante l’emergenza Coronavirus le imprese hanno investito maggiormente nella digitalizzazione e il compito della Came-
ra di commercio è sostenere le aziende in questo processo, in modo che possano gestire al meglio le sfide e i processi di cambiamento. A questo proposito è stato istituito presso la Camera di commercio un servizio di consulenza per supportare le aziende nell’ambito dei servizi digitali. Tale servizio offre alle imprese interessate una prima consulenza gratuita relativa ai temi “e-commerce”, “internet & giustizia” nonché “Homepage-check”. Tramite una newsletter digitale vengono presentati esempi di best practice di aziende locali che hanno contrastato l’emergenza Coronavirus grazie alla digitalizzazione. Inoltre, viene
offerto il supporto di una rete di esperti per l’elaborazione della propria strategia di digitalizzazione o per l’adattamento del proprio modello aziendale. È possibile trovare tutti gli sportelli a sostegno della digitalizzazione a livello nazionale anche sul nuovo portale internet www. atlantei40.it messo a disposizione da Unioncamere, l’Unione italiana delle Camere di commercio, in collaborazione con il MISE, il Ministero dello Sviluppo Economico. INFO Sviluppo d’impresa tel. 0471 945 691 digital@camcom.bz.it www.camcom.bz.it
“Nell’ambito dell’iniziativa PID – Impresa digitale, che fa parte dell’iniziativa Punto impresa digitale di Unioncamere, è stato istituito presso la Camera di commercio un servizio di consulenza e supporto per le imprese in merito ai servizi digitali.” dott. Alfred Aberer Segretario generale della Camera di commercio di Bolzano
È importante considerare la digitalizzazione non solo come una sfida ma anche come un’opportunità.
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Attualità | Camera di commercio
A che punto si è sovraindebitati? Per molte famiglie e imprese la mancanza di reddito o di entrate a causa della pandemia da Coronavirus ha dato vita a preoccupazioni finanziarie: vanno comunque pagate le spese correnti, gli affitti di appartamenti o negozi, nonché i prestiti. La Camera di commercio di Bolzano sostiene le aziende altoatesine nel loro processo di digitalizzazione. L’Organismo di sovraindebitamento della Camera di commercio di Bolzano può fare più chiarezza in merito alla portata del sovraindebitamento tramite una consulenza mirata. Il servizio organizza più volte al mese incontri informativi gratuiti, durante i quali i Gestori della crisi possono far luce sugli aspetti più rilevanti del procedimento agli interessati e fornire una prima valutazione sulla posizione giuridica. Tale servizio informativo dà la possibilità a imprese non fallibili e persone private di capire se sono davvero sovraindebitate come inteso dalla legge e se, perciò, possono prendere in considerazione questa procedura. Secondo la legge, le imprese e persone private non fallibili sono sovraindebitate quando non riescono ad estinguere le loro passività con un patrimonio facilmente liquidabile (ossia non
La Camera di commercio offre un servizio di consulenza competente sul tema del sovraindebitamento.
immobili). Un altro criterio previsto dalla legge è la durata dell’indebitamento, che viene definita come una situazione di perdurante squilibrio tra il patrimonio e le obbligazioni assunte. Tale definizione può essere interpretata in modi diversi, perciò un procedimento di sovraindebitamento non è sempre sensato ed è necessaria la valutazione di ogni singolo caso. Nel caso si disponga delle premesse necessarie, le persone pri-
vate e le aziende non fallibili possono presentare una richiesta all’Organismo per avviare una procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento. Si tratta di un procedimento complesso, strutturato e a pagamento, in cui un Gestore della crisi verifica approfonditamente la situazione di sovraindebitamento del debitore. Il risultato di tale complessa procedura, supportata da un consulente qualificato, è un piano
di ristrutturazione del debito la cui fattibilità viene certificata dall’Organismo o da un Gestore della crisi. In altre parole, il Gestore della crisi attesta che la restituzione del debito tramite questo piano è l’alternativa migliore per i creditori che vogliono riavere il proprio denaro. Dopo l’approvazione del procedimento in Tribunale e l’omologazione da parte del giudice si apre la fase giuridica e il debitore deve attenersi agli obblighi e alla durata previsti dal piano di ristrutturazione del debito per poter godere, sulla base di premesse giuridiche rigide, dell’opportunità di cancellazione del debito residuo. INFO Organismo di sovraindebitamento Camera di commercio tel. 0471 945 562 adr@camcom.bz.it
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Caldaro, Alto Adige
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Donna nell’economia | Camera di commercio
Costruite ciò che vi piace Clab è una cooperativa sociale a Bolzano che promuove l’integrazione di persone socialmente svantaggiate e vulnerabili grazie a un ambiente umano e a un lavoro di qualità. Prepara inoltre le persone con disabilità al reinserimento nel mercato del lavoro. La cooperativa e i laboratori vengono gestiti da Francesca Peruz, che nel suo lavoro unisce sapientemente creatività e pedagogia. Una volta concluso il liceo scientifico a Bolzano, a metà degli anni ‘80 Francesca Peruz ha iniziato gli studi di design a Milano, un percorso formativo che le ha permesso di aprire i suoi orizzonti, vivere in un ambiente internazionale e conoscere persone provenienti da tutto il mondo. Ha sviluppato la sua carriera professionale nel campo del design, a cui ha poi affiancato l’ambito grafico. Non le bastava, quindi si è anche avvicinata al settore dell’educazione, con una particolare propensione per la cultura e l’arte. Nel 1998 è approdata nella cooperativa sociale Clab, dove da altri 10 anni offre attivamente il suo supporto. Oggi ne è la Direttrice e sta portando a termine il suo secondo mandato da Presidente.
Dopo la pausa per maternità, ha sentito la necessità di rimettersi in gioco anche a livello professionale. Com’è andata? Mi ripresentavo sul mercato del lavoro con un bagaglio di esperienze nel campo del design e della grafica, ma anche nell’educazione e nell’organizzazione di corsi ed eventi. Mi era capitato tra le mani un libro di una poetessa che amo particolarmente. Era stato pubblicato dalla casa editrice di Clab. Quello era il posto che faceva per me, quindi inviai il mio curriculum. Avrei potuto scegliere posizioni più comode e probabilmente più remunerative. Ma è con Clab che è scattata la scintilla. Com’è stato l’approccio con la disabilità? Non sapevo nulla del mondo delle cooperative sociali e anche il confronto con persone diversamente abili è stato una novità. All’inizio continuavo a chiedermi come dovessi comportarmi con chi avevo accanto. Ma in fin dei conti, la ri-
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sposta era semplice: erano e sono colleghi. Qual è la quota femminile nel settore della cooperazione sociale? Le donne sono oggi e sono sempre state molto presenti. E da qualche anno ricoprono anche cariche di rilievo. Prima non succedeva così spesso, o almeno non con questa portata. Io sono stata una delle pioniere.
il momento in cui è necessario rallentare, staccarsi dalla frenesia quotidiana e riflettere su sé stessi. S erve a capire se si sta veramente bene o se si può fare qualcosa di diverso. Ma lo studio è sufficiente? Aiuta, ma da solo non basta. Serve anche la passione. È importante amare ciò che si fa. Lo consiglio a tutti: non smettete mai di costruire ciò che vi piace. E
preparatevi anche a gestire le delusioni. Maggiore è la passione che mettete in ciò che fate, più alto è il rischio di incappare anche in delusioni. Nota differenze a livello professionale tra donne e uomini? Le donne hanno un grande segno distintivo: la conciliazione. Sono abituate, più degli uomini, a dover gestire molti aspetti contemporaneamente e cercano sempre di trovare la soluzione più conciliante. E immagino che in una cooperativa sociale gli aspetti da far conciliare siano ancora di più. Si, la nostra realtà è piccola, ma complessa. Basti pensare alla componente umana. Ogni persona che è qui ha la sua storia, bisogna far emergere le sue capacità e trovare il progetto giusto per ciascuno. Ognuno ha qualcosa di speciale, bisogna solo trovarlo.
Ha mai vissuto situazioni discriminanti? Non parlerei di discriminazione, ma di differenza sì. Fino a pochi anni fa la figura maschile in posizioni manageriali era meglio accetta, anche dalle altre donne. Io sapevo di poter essere al massimo la migliore numero due. E come ha ribaltato la situazione? Ho frequentato un corso che mi ha aperto gli occhi. La formazione e la crescita personale sono una costante nella mia vita. Ma ciò che è ancora più importante, è saper riconoscere
La sede della cooperativa sociale Clab in via Druso a Bolzano.
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Vitalpin | Camera di commercio
Una nuova convivenza nel turismo L’associazione Vitalpin, di cui la Camera di commercio è il partner di riferimento per l’Alto Adige, sottolinea l’importanza del turismo per l’economia locale di fronte alla crisi da Coronavirus. Se la situazione per gli operatori turistici in Alto Adige è buona, ciò si riflette positivamente anche sugli altri settori economici. L’organizzazione Vitalpin oggi riunisce più di 960.000 persone e aziende provenienti da Austria, Germania, Italia e Svizzera che vivono con e grazie al turismo e che dipendono da un turismo ben funzionante. Proprio a causa dell’emergenza Coronavirus è diventata evidente l’enorme importanza e i benefici del turismo per le persone che vivono nell’arco alpino ed è proprio questo ciò per cui Vitalpin e la Direttrice Theresa Haid si impegnano.
molto importante che gli ospiti, i collaboratori e le persone del luogo si sentano bene e allo stesso modo si sentano valorizzati. I progetti turistici del futuro devono essere attuati osservando con maggiore attenzione le nuove esigenze ecologiche che ci richiede l’ambiente. In tempi di cambiamento climatico e sociale c’è bisogno anche di un cambiamento di mentalità: bisogna tornare indietro e preferire una dimensione più bilanciata a situazioni estreme.
L’obiettivo dell’associazione: creare un futuro costruttivo nelle Alpi
La tutela del clima nello spazio alpino
“Tutelare” e “convivere” sono i principi su cui si basano i tre pilastri portanti di Vitalpin: persone, turismo e natura nelle Alpi. Il turismo e l’economia del tempo libero ad esso legata hanno un significato centrale per molte regioni alpine per quanto riguarda il reddito e l’occupazione. Perciò è
Nel suo primo anno di vita Vitalpin è riuscita ad attuare alcuni progetti di gestione ecologica nella natura alpina. La neutralità climatica di Silvretta Seilbahn AG è stata una pietra miliare in questo senso. L’azienda dal 2019 si impegna fortemente per la tutela del clima e per attuare conseguenti misure per la riduzione dell’impronta ecologica
di CO2. Theresa Haid è lieta anche dell’effetto domino nell’economia del turismo, poiché in futuro l’iniziativa verrà ampliata a molte altre zone sciistiche nell’arco alpino, così come ad altre aziende nel settore turistico. Il prossimo passo di Vitalpin sarà quello di creare un fondo per la tutela del clima con riferimento diretto allo spazio alpino, che permetta di investire direttamente in progetti a tutela del clima nella propria regione.
Numero di membri triplicato Dopo che l’organizzazione si è presentata al pubblico per la prima volta lo scorso anno durante la Fiera internazionale del turismo, il numero di membri, che inizialmente era 25, è cresciuto in appena un anno del 90 percento.
“Ciò che abbiamo raggiunto nel corso del primo anno mi rende già fiero. È bello vedere come la nostra visione di una nuova convivenza nel turismo, così come l’abbiamo concepita un anno fa, abbia raggiunto questa portata.” Hannes Parth Presidente di Vitalpin
INFO Camera di commercio di Bolzano tel. 0471 945 615 alfred.aberer@camcom.bz.it
“Il turismo altoatesino potrà avere successo in futuro soltanto se verrà organizzato insieme alla popolazione. Per questo c’è bisogno di un dialogo tra i diversi gruppi di interessati. Allo stesso tempo sono necessari approcci transnazionali per raggiungere uno sviluppo turistico sostenibile nello spazio alpino.” Manfred Pinzger Presidente dell’Unione Albergatori e Pubblici Esercenti (HGV) All’inizio di luglio si è tenuta una conferenza stampa di Vitalpin presso la Camera di commercio di Bolzano.
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Laboratorio sul futuro | Camera di commercio
Laboratorio sul futuro 2020 Anche quest’anno si è tenuta la serie di eventi “Laboratorio sul futuro”. L’edizione si è svolta online a causa del Coronavirus e si è concentrata sulle sfide a cui le aziende altoatesine hanno dovuto reagire durante la pandemia da Covid-19. Le serate hanno avuto luogo a Brunico presso l’azienda VITALIS Dr. Joseph, Selectra Elettroforniture di Bolzano e Birra FORST S.p.A. a Lagundo.
INFO IRE – Ricerca economica Camera di commercio di Bolzano tel. 0471 945 708 ire@camcom.bz.it
Il 1° incontro si è tenuto presso l’azienda VITALIS Dr. Joseph a Brunico (foto a sinistra), che crea cosmetici naturali per hotel, istituti di bellezza e concept store selezionati. Nella sede di VITALIS Dr. Joseph si è potuto proseguire l’attività anche durante il lockdown, dato che l’azienda produce prodotti per farmacie e negozi di alimenti naturali. N ella foto dell’evento da sinistra a destra: Joseph e Fabian Franz dell’impresa VITALIS Dr. Joseph, Michl Ebner, Presidente della Camera di commercio, Georg Lun, Direttore dell’IRE e Alfred Aberer, Segretario generale della Camera di commercio di Bolzano.
Anche l’azienda Selectra Elettroforniture (a destra la sede di Bolzano) negli ultimi mesi ha attuato numerose misure interne per rimanere operativa nonostante l‘emergenza. Oltre alle misure di prevenzione del Coronavirus, sono stati previsti incontri online giornalieri, sono state predisposte maggiori risorse per l’acquisto di telefoni, sono state controllate le scorte in magazzino e la frequenza dei trasbordi e la cassa integrazione per i collaboratori e le collaboratrici è stata anticipata dall’azienda. Ne hanno discusso durante il secondo appuntamento, nella foto da sinistra a destra: Michl Ebner, Presidente della Camera di commercio, Jessika Pernthaler, Direttrice di Selectra Elettroforniture e Georg Lun, Direttore dell’IRE.
Il Laboratorio sul futuro conclusivo è stato ospitato da Birra FORST di Lagundo (foto a sinistra). L’azienda in questo periodo particolare ha messo in atto numerose misure, per esempio ha sostenuto i clienti e i commercianti all’ingrosso specializzati in bevande richiamando i prodotti. Nella foto da sinistra a destra per l’azienda ospitante: Gerhard Comper, Direttore amministrativo di FORST, Cellina von Mannstein, membro del Consiglio di amministrazione e Walter Unterthurner, Direttore aziendale della Birra FORST S.p.A.
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Formazione | Camera di commercio
A tu per tu con le imprese alla JobInfo Dall’1 al 3 ottobre 2020 si terrà l’ottava edizione della Fiera della Formazione FUTURUM, questa volta come evento online. La JobInfo costituisce una parte della fiera e viene organizzata dalla Camera di commercio di Bolzano. Durante la Fiera di Formazione FUTURUM verranno date informazioni su percorsi formativi o professionali nelle scuole superiori e a livello universitario, oltre che sulla formazione in generale e quella lavorativa. Inoltre, i giovani talenti di alcuni gruppi di lavoro si sfideranno nella competizione World Skills Italy 2020 / Campionato mondiali dei mestieri.
I punti salienti della JobInfo DIGITAL Anche in modalità online, l’obiettivo della JobInfo sarà quello di fornire informazioni utili sul mercato del lavoro altoatesino nel dialogo tra giovani e datori di lavoro. Gli studenti e le studentesse di scuole medie, superiori e professionali, gli
Online a ottobre: la Fiera della Formazione Futurum in Alto Adige con la possibilità di partecipare a live chat tra i giovani e le imprese partecipanti.
apprendisti e i loro genitori avranno a disposizione una panoramica dei percorsi e ambiti di attività di imprese di svariati settori e dimensioni. I datori di lavoro presenteranno le figure professiona-
li impiegate in azienda, nonchè le competenze necessarie e le possibilità di apprendimento e formazione nella propria impresa. Lo scambio reciproco permette altresì di far scoprire ai rappresentanti delle im-
prese le competenze e il potenziale dei giovani altoatesini. Il programma prevede che le imprese partecipanti si presentino ai giovani tramite un video e la propria pagina internet. Due volte al giorno, una volta al mattino e una volta al pomeriggio, si terranno delle chat live con le imprese, in cui i rappresentanti delle aziende presenteranno le attività e le possibilità di lavoro nell’impresa, le figure professionali e le competenze richieste e saranno inoltre a disposizione dei giovani per rispondere a eventuali domande. INFO IRE – Ricerca economica tel. 0471 945 716 ire@camcom.bz.it www.ire.bz.it/events
Prepararsi al futuro con la formazione continua! Programma di formazione autunno/inverno 2020 del WIFI: ecco l’offerta formativa pratica e completa su temi attuali per l’economia altoatesina. Iscriviti ora! In un periodo di grandi cambiamenti è importante investire nello sviluppo personale e aziendale. Il WIFI propone perciò un’ampia scelta formativa professionale e pratica rivolta alle imprese altoatesine.
inerenti il personale, come ad esempio modelli di lavoro flessibili e forme moderne di collaborazione. Il WIFI organizza anche numerosi seminari in ambito digitale: smart working, e-commerce, social media strategy, web writing, ecc.
Temi di attualità Oltre ai seminari affermati vengono proposti molti nuovi temi: dirigere in situazioni difficili, leadership carismatica, sviluppare la capacità di resilienza, nuove tendenze nel marketing, trattativa degli acquisti, il bilancio come strumento strategico decisionale, recupero crediti al telefono, novità fiscali e molti altri. A marzo inizierà il nuovo percorso formativo Innovazione & Digitalizzazione. Diversi seminari relativi a export e import saranno mirati allo sviluppo
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per l’ECONOMIA
Resta sempre aggiornato!
Conoscenze sempre aggiornate grazie alla formazione WIFI.
di successo del commercio internazionale. Nell’ambito dell’Iniziativa Talent management si esaminerà il ruolo strategico dello sviluppo e della gestione del personale e verranno presi in considerazione altri temi
L’offerta formativa verrà integrata costantemente e pubblicata online. Gli interessati possono restare informati su tutte le novità tramite una newsletter personalizzabile. INFO WIFI – Formazione e sviluppo del personale tel. 0471 945 666 wifi@camcom.bz.it www.wifi.bz.it
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Intervista all’azienda | Camera di commercio
Una vera passione per la valle Che si tratti di collaboratori, collaboratrici, clienti o fornitori: l’imprenditore sarentino Peter Heiss sfrutta il p otenziale della sua valle. Così, grazie a brevi distanze e al forte legame con il posto, è diventato uno dei costruttori di finestre leader in Alto Adige. Non esiste un altro luogo al mondo in cui in uno spazio talmente ridotto vi siano così tanti costruttori di finestre come in Alto Adige. Una delle aziende leader si trova all’ingresso della Val Sarentino: si riconosce la sede costruita in legno di una solida impresa, certificata anche in base ai criteri casa clima gold. Il riscaldamento lì funziona con gli scarti del legname della produzione, l’elettricità proviene per metà dagli impianti fotovoltaici sul tetto.
e la Camera di commercio di Bolzano. “Consegniamo le nostre finestre per l’80 percento a clienti che sono raggiungibili in meno di un’ora di viaggio. Si tratta sia di sostenibilità che di rispetto, non vogliamo acquisire clienti nelle zone dove operano i nostri concorrenti”, racconta Peter Heiss e continua: “Noi sarentini prima di rivolgerci a un fornitore fuori zona cerchiamo i prodotti adeguati in valle.”
Quanto più sostenibile possibile
Coesione e accortezza
L’azienda è gestita da Peter Heiss, un visionario. Un’azienda individuale fondata da suo padre nel 1962 che ora conta ben 70 dipendenti. Peter Heiss gestisce l’azienda insieme a sua moglie Christine Stuefer nel modo più sostenibile possibile: su brevi distanze, con materiali naturali e un’alta efficienza energetica, come ha raccontato durante l’8° edizione della Giornata dell’economia con l’ITC
La coesione in Val Sarentino è una questione seria e Peter Heiss lo dimostra. Lavora quasi completamente con fornitori locali: l’80 percento del legno per le finestre proviene dalla vicina azienda Sarner Holz, il vetro da un’impresa di Bolzano e le parti metalliche da aziende di infissi sarentine. Il suo obiettivo di sempre è quello di rafforzare il turismo. Già a 24 anni l’abile costruttore di fine-
stre ha investito 100 milioni di lire nelle cabinovie Reinswald senza alcuna prospettiva di rendimento, ma con un’idea molto chiara: “Sapevo che con un turismo ben funzionante si sarebbe investito di più nella valle, e ciò sarebbe andato a beneficio anche di noi costruttori di finestre.” La sua idea si è rivelata vera: l’economia sarentina si è sviluppata positivamente, gli abitanti della valle hanno saputo sfruttare lo sviluppo congiunturale favorevole e il fatturato della sua azienda è aumentato di quattro volte solamente negli ultimi dieci anni. L’azienda Heiss Fensterbau s.r.l. offre ora una varietà di dieci modelli. Si tratta di finestre esclusivamente in legno e finestre in legno ed alluminio. Per Peter Heiss è sempre stata fuori discussione la produzione di finestre in plastica.
Collaboratori e collaboratrici fedeli e locali Non sono solo i fornitori ad essere del posto, ma anche i collaborato-
L’imprenditore Peter Heiss dell’azienda Heiss Fensterbau srl.
ri e le collaboratrici. 60 dei totali 70 dipendenti provengono dalla Val Sarentino, gli altri dal vicino Comune di Renon. Peter Heiss è fiero del basso tasso di ricambio del personale. Ha formato 25 apprendisti, di cui 17 lavorano ancora presso la sua azienda. Secondo Peter Heiss vi sono più motivi per spiegare la fedeltà dei suoi dipendenti, tra cui spiccano soprattutto i modelli lavorativi flessibili. “Al momento il Direttore amministrativo, che è padre di tre gemelli, lavora part time. Altri due collaboratori hanno preso un congedo di paternità”, racconta Heiss. Il suo grande orgoglio è rappresentato dalla mensa aziendale, dove si cucinano prodotti locali, ad esempio la carne degli allevatori sarentini. Peter Heiss è aperto alle proposte dei suoi dipendenti. Proprio di recente si è fatto convincere ad anticipare l’inizio del lavoro alle ore 6:30 e ad accorciare la pausa pranzo di 15 minuti. Per i dipendenti ciò significa che alle 16:15 la giornata lavorativa è conclusa.
Il team dell’azienda Heiss Fensterbau s.r.l.
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per l’ECONOMIA
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Programma del WIFI | Camera di commercio
Più successo con il WIFI!
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