Per l'economia 6-2021

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”Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A.P. -70% - CNS Bolzano. Periodicità: otto volte l‘anno”

La successione d’impresa in Alto Adige

Covid: il tasso di vaccinazione è decisivo per l’autunno

Highlight: Laboratorio sul futuro dell’Alto Adige

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n° 6 | ottobre 2021


Attualità | Camera di commercio

Covid: il tasso di vaccinazione è decisivo per l’autunno L’inverno è alle porte: se il tasso di vaccinazione non aumenta, si ripresenterà la minaccia di nuovi lockdown.

Ora si gettano le basi per la prossima stagione invernale: bisogna fare in modo che i comprensori sciistici chiusi appartengano al passato.

Bar e ristoranti chiusi, quarantena, lo stallo della vita economica e sociale: anche se l’estate è riuscita per lo più a lasciarsi alle spalle questi scenari, l’autunno sarà decisivo per un ritorno alla normalità, a una vita senza limitazioni, ma c’è il rischio di incorrere in nuovi lockdown se non si continuano a fare sforzi per raggiungere un alto tasso di vaccinazioni.

Prima dose Per raggiungere questo obiettivo bisogna impegnarsi su più fronti: bisogna incitare a vaccinarsi coloro che non hanno ancora ricevuto la prima dose. Invece di un obbligo c’è bisogno di buone motivazioni, che spieghino quali sono le conseguenze di una mancata vaccinazione, sia per le

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persone singole che per l’intera società ed economia. Secondo uno studio dell’Istituto provinciale di statistica Astat di Bolzano del maggio 2021, la popolazione altoatesina considera piuttosto ridotta la possibilità di contagiarsi, tuttavia i cittadini e le cittadini si preoccupano del fatto che i più poveri siano fortemente colpiti dalle conseguenze del lockdown, che le piccole imprese falliscano e che molti posti di lavoro vadano persi. Prevalgono le preoccupazioni per la società nel suo insieme.

Variante Delta Inoltre, bisogna rivolgersi anche a coloro che non hanno concluso il ciclo vaccinale. Nel caso di una vaccinazione incompleta

(solo una dose nonostante ne sarebbero previste due) è stata dimostrata, ad esempio, un’efficacia più ridotta contro la variante Delta (fonte: Robert Koch Institut).

INFO Segreteria generale tel. 0471 945 615 segreteriagenerale@camcom.bz.it www.camcom.bz.it

Vista l'attuale situazione pandemica, quanto è preoccupato...? - Maggio 2021 Medie da 1=per nulla a 7=molto

che aumenti il divario tra ricchi e poveri che le piccole imprese falliscano che tanti perdano il lavoro che bambini e ragazzi subiscano svantaggi duraturi a causa delle mancate lezioni che si verifichi una recessione economica che bambini e adolescenti subiscano danni psicologici duraturi che la società diventi più egoistica che la vita sociale venga limitata a lungo che il sistema sanitario vada in sovraccarico di perdere una persona amata di trovarsi in difficoltà economiche causa perdita di reddito di ammalarsi 0 Fonte: Astat

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© 2021 IRE

Le preoccupazioni degli altoatesini e altoatesine in merito all’attuale situazione Covid.

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Attualità | Camera di commercio

Non esiste “solo” la pandemia da Covid Il famoso medico di base di Laces, autore di libri e leader del gruppo “Westbound”, il dott. Toni Pizzecco, sottolinea la necessità di vaccinarsi contro il Covid per poter garantire un sistema sanitario ben funzionante. Secondo uno studio dell’Università LIUC Cattaneo di Varese, che ha analizzato i dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali AGENAS, nel 2020 gli italiani hanno fatto ricorso a 73 milioni di servizi medici specializzati in meno rispetto all’anno precedente. I ricoveri ospedalieri sono diminuiti di un quarto. Nella diagnostica oncologica è stato condotto il 30 percento di mammografie in meno. Lo stesso vale per molte altre visite di prevenzione, anche per la colonscopia, la visita di prevenzione del tumore al colon.

Nubi all’orizzonte

Il dott. Toni Pizzecco mette in guardia da una seconda pandemia nell’assistenza clinica, che è stata fortemente limitata a causa del Covid-19.

Paul H., nato nel 1961, è un paziente della Val Venosta. Tre anni fa ha effettuato una colonscopia in ospedale come visita di controllo preventiva. I medici non avevano trovato nulla di preoccupante, ma gli hanno consigliato di ripresentarsi dopo due anni per ripetere il controllo. Mentre si avvicinava il momento, tutta Italia si è trovata nel bel mezzo di una pandemia e nel primo lockdown. Vista la situazione d’emergenza straordinaria e caotica degli ospedali, il paziente ha pensato che il suo controllo non fosse urgente e di poterlo rimandare più in là nel tempo. “Lo spettro del Covid-19 si è insinuato nella nostra vita come un nemico misterioso e pericoloso da cui difendersi ad ogni costo. All’improvviso tutto il resto è diventato secondario. Ogni malattia, ogni malessere che non sembrava urgente doveva

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attendere”, afferma il medico Toni Pizzecco. Il signor Paul H. ha atteso, ha avuto pazienza, non era considerato un caso urgente. Quando, dopo un anno, ha trovato del sangue nelle feci e si è recato dal medico era ormai troppo tardi. L’emorragia derivava da un tessuto canceroso nell’intestino. È stato operato d’urgenza, gli è stata praticata una stomia intestinale sull’addome con un sacchetto per le feci e ha iniziato immediatamente la chemioterapia. Il dott. Pizzecco aggiunge: “Come descrive il quotidiano Corriere della Sera, lo Stato ha tentato di adattare le proprie strutture alla pandemia, ma così facendo per una lunga lista di malattie non contagiose o patologie croniche, degenerative e oncologiche si è creata una seconda pandemia che è di gran lunga peggiore di quella del Covid-19.”

Ora ci si pone la domanda di cosa avremmo potuto o dovuto fare in questo periodo di transizione tra un’estate serena e le nubi che si scorgono all’orizzonte dell’autunno. Toni Pizzecco: “Possiamo permetterci di continuare con questo atteggiamento

d’attesa nei confronti del vaccino oppure, proprio a causa di ciò che il paziente Paul H. e molti altri hanno sperimentato, dobbiamo cambiare il nostro modo di pensare?” Non si tratta più “solo” della pandemia da Coronavirus contro cui lottare in futuro, ma anche del disastro nell’assistenza medica pubblica che va di pari passo con la pandemia e a cui assistiamo in tutta la provincia. Non si tratta più solo del Covid-19, ma della coesione della nostra società. Il rifiuto a vaccinarsi toglie a tutti noi, vaccinati e non, la possibilità di libero accesso al nostro sistema sanitario e limita il nostro diritto di ricevere la migliore assistenza medica possibile. INFO Segreteria generale tel. 0471 945 615 segreteriagenerale@camcom.bz.it www.camcom.bz.it

Vaccinarsi per porre fine al Coronavirus.

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Studio IRE | Camera di commercio

La successione d’impresa in Alto Adige “Dare tempo al tempo” vale anche per la successione d’impresa. Le persone coinvolte devono affrontare numerose sfide per raggiungere una trasmissione di successo alla generazione seguente. L’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano ha analizzato la successione d’impresa in Alto Adige in un nuovo studio.

La successione d’impresa rappresenta un cambiamento molto sensibile nella storia di un’azienda.

Dallo studio si evince che la struttura imprenditoriale altoatesina sta invecchiando, così come la popolazione in generale. Più della metà delle aziende potenzialmente adatte alla successione vengono gestite perlopiù da persone con oltre 50 anni. Anche se nella realtà ogni successione d’impresa è a sé, vanno individuati alcuni fattori che potrebbero facilitare o ostacolare il processo di trasmissione. Ciò è emerso dalle interviste con 26 esperte ed esperti altoatesini.

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Quante imprese altoatesine sono prossime alla successione? Di fatto, ad oggi, non esiste una metodologia universalmente riconosciuta per stimare il numero di potenziali successioni. L’IRE nella sua valutazione ha tenuto conto di diversi fattori, come l’età dell’imprenditore o imprenditrice o la presenza di dipendenti. Se si immagina un limite d’età di 62 anni per la gestione di un’azienda, allora in Alto Adige sarebbero circa 7.000 le imprese che nei prossimi anni dovranno affrontare la successione

d’impresa. Nel caso di circa 1.900 di queste aziende si tratta di imprese commerciali con dipendenti, per cui un fallimento della successione significherebbe anche una perdita di posti di lavoro.

Qual è il momento giusto per la trasmissione? La fase iniziale del processo di trasmissione è particolarmente importante, rappresenta la base per tutto il resto: in generale i cedenti dovrebbero iniziare a occuparsi di questa tema già verso i 60 anni,

coinvolgendo anche eventuali successori. Il momento giusto per l’avvio del procedimento può essere però molto soggettivo. Secondo il parere unanime degli esperti ed esperte, la maggior parte degli imprenditori e imprenditrici tende ad avviare la successione troppo tardi. È essenziale anche pianificare tutto per tempo per gestire tutte le eventualità e eliminare eventuali disaccordi all’interno della famiglia. In una prima fase di orientamento e di pianificazione dovrebbe prendere forma la volontà dell’impren-

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Studio IRE | Camera di commercio ditore o imprenditrice e andrebbe elaborata una visione del periodo successivo alla cessione stabilendo gli obiettivi a lungo termine. Definire in modo chiaro e in anticipo il piano per la successione garantisce la sopravvivenza dell’impresa.

Successione interna o esterna alla famiglia? Una delle prime domande che si pone un imprenditore o un’imprenditrice nella preparazione della successione è relativa al successore: chi dovrebbe mandare avanti l’azienda? Secondo

il parere degli esperti e delle esperte, il fattore più importante è il criterio che il successore sia veramente intenzionato e motivato a rilevare l’impresa. In Alto Adige quando si parla di “successione d’impresa” si pensa ancora in prevalenza alla tras­ missione interna alla famiglia, mentre le altre alternative (ad esempio la vendita o la cessione a una dirigenza esterna o ai dipendenti dell’azienda) vengono spesso tenute in considerazione troppo poco. Inoltre, si delinea la situazione per cui la generazione di cedenti si oppone apertamente

Imprese suscettibili di successione a guida anziana per soglia di anzianità

a soluzioni esterne alla famiglia e allo stesso tempo la generazione di successori propone spesso una propria strada.

Qual è il ruolo della comunicazione nella successione? Una comunicazione onesta e trasparente tra le persone coinvolte, nonché una sana suddivisione della vita privata e imprenditoriale, possono portare al successo ed evitare i conflitti d’interesse. È importante, inoltre, anche avere una comunicazione aperta con i dipendenti, in modo che questi possano conoscere i nuovi ruoli dirigenziali e sapere a chi rivolgersi in ogni situazione.

Situazione al 31/12/2020

25.000

Una panoramica dei risultati 21.923

Lo studio dell’IRE “La successione d’impresa in Alto Adige – Dati, sfide e fattori di successo” è disponibile in forma cartacea presso la Camera di commercio di Bolzano oppure può essere scaricato dal sito www. ire.bz.it/studi.

20.000 14.953

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8.868

10.000

7.032 4.934

5.000 0

2.642

≥ 50

≥ 55

≥ 60

Fonte: Registro delle imprese; elaborazione IRE

≥ 62

≥ 65

≥ 70

1.312 ≥75

476 ≥ 80 © 2021 IRE

In Alto Adige ci sono circa 7.000 imprese prossime alla successione, la cui dirigenza ha almeno 62 anni.

dott. Michl Ebner Presidente della Camera di commercio di Bolzano

INFO IRE – Ricerca economica tel. 0471 945 708 ire@camcom.bz.it www.ire.bz.it

LA CAMERA DI COMMERCIO VI SUPPORTA NELLA SUCCESSIONE D’IMPRESA! Il servizio Successione d’impresa della Camera di commercio di Bolzano vuole offrire una panoramica delle varie sfaccettature di questo tema, riflettere sugli errori comuni e spronare a prendere in considerazione anche eventuali soluzioni alternative. Offre i seguenti servizi: • • • • •

“È decisivo preparare bene e per tempo la generazione di successori per raggiungere una trasmissione di successo. Tuttavia, entrambe le generazioni devono essere consapevoli che commettere errori fa parte del processo.”

Colloqui informativi non vincolanti Delle linee guida con 5 moduli sulla successione d’impresa (disponibili online) Il supporto professionale di consulenti del nostro pool di esperti ed esperte Contributi specializzati da parte di diversi esperti ed esperte L’organizzazione di eventi sul tema della successione d’impresa

“Non sempre è possibile realizzare una successione interna alla famiglia. Anche una trasmissione esterna alla famiglia può rivelarsi la soluzione adeguata per il proseguimento di un’azienda.” dott. Alfred Aberer Segretario generale della Camera di commercio di Bolzano

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al servizio Successione d’impresa della Camera di commercio di Bolzano, tel: 0471 945 671 - 531, e-mail: generation@camcom.bz.it

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Economia in cifre | Camera di commercio

La successione d'impresa in Alto Adige 7.000 aziende nei prossimi anni dovranno gestire la successione d'impresa. Nel caso di 1.900 aziende sono a rischio anche posti di lavoro.

Com'è stato calcolato il numero

Imprese iscritte al Registro Imprese al 31/12/2020

59.300 Imprese attive

56.276 Imprese senza procedure concorsuali a carico

55.563 Imprese individuali, società di capitali, società di capitali unipersonali, società di persone (eccetto società consortili in nome collettivo)

54.564 Imprese senza partecipazione pubblica

54.437 Imprese non controllate da un'altra impresa

51.421 Imprese con almeno un addetto

41.984 guidate da persone con più di 62 anni

7.032 di cui imprese commerciali (senza settore agricolo)

4.564 di cui con dipendenti

1.860

36+16+131110731

Imprese verso la successione

Settori

Aziende commerciali con dipendenti verso la successione

16% 13% Servizi

Commercio al dettaglio

11%

Manifattura

37%

10%

Alloggio e ristorazione

Edilizia

7%

1%

Energia e ambiente

% 3% 3 Trasporti

Commercio all'ingrosso

Commercio e riparazione di veicoli

Classi di addetti

Imprese commerciali a guida anziana con addetti dipendenti

743 0 > 3 724 4 > 9 367 10 > 50 26

50 >

Sfide Saper lasciare le redini dell'azienda Trovare il successore adatto Preparare il successore al subentro Regolare le questioni ereditarie Comunicazione (in famiglia e in azienda)

Fonte: IRE (2021): La successione d'impresa in Alto Adige. Dati, sfide e fattori di successo. Studio IRE 2.21.

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Intervista all’azienda | Camera di commercio

Portare avanti un sogno Contribuire come imprenditore per le generazioni future – è questa la motivazione di Simon Thun, Vicepresidente di Lenet Group. Il tutto raggiungendo anche un altro traguardo importante: portare avanti il sogno dei nonni nato più di 60 anni fa.

Simon Thun, 32 anni, laurea in Business Management presso la European Business School a Londra, esordisce come Business Developer in LAZADA (Gruppo Alibaba). Nel 2014 entra ufficialmente in THUN con il ruolo di Responsabile Prodotto. Dopo aver maturato ulteriore esperienza assume l’incarico di Omnichannel Retail Director, mentre nell’ultimo biennio amplia ulteriormente le sue competenze, lavorando alla crescente trasformazione digitale dell’azienda e allo sviluppo di Connecthub. A fine 2018 assume la carica di Vicepresidente Thun Spa, affiancando l’amministratore delegato, e mantiene oggi la medesima carica in LENET Group.

Signor Thun, come nasce la vostra azienda? Simon Thun: è un’azienda a conduzione familiare fondata nel 1950 dal sogno di una giovane coppia, quella di mia nonna Lene e mio nonno Otmar. La seconda generazione, cioè mio padre Peter, subentrò alla fine degli anni ‘80 e decise di sviluppare questa attività. Negli anni abbiamo acquisito i brand di Unitable e Connecthub e nel 2021 abbiamo riunito tutti gli aspetti legati ai marchi e al retail, all’e-commerce, al digitale e alla logistica, facendoli convergere in un’unica piattaforma strategica: Lenet Group. Come si sono svolti i due passaggi generazionali nella vostra azienda famigliare? La collaborazione e comunicazione tra le generazioni è stata molto semplice. Il primo passaggio è stato dai miei nonni a mio padre, che ha un fratello che non è mai stato interessato all’attività. Per quanto riguarda la mia generazione, io ho una sorella che sta

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percorrendo, come mio zio, una strada differente. Oggi sono Vicepresidente e gestisco Lenet Group insieme al nostro CEO, Francesco Pandolfi. Avere un external manager, specialmente durante l’ingresso di una nuova generazione, è un aspetto molto importante per un’azienda familiare: questo perché, naturalmente, può succedere che ci siano opinioni diverse che si “scontrano” tra loro. Ma se si scontrano tra generazioni si rompe un equilibrio familiare; se, invece, si scontrano tra una nuova generazione e un manager, si crea un equilibrio diverso. Quali sono i valori che guidano la Sua generazione? I valori che guidano me e l’intero gruppo Lenet sono rappresentati dalla Fondazione Lene Thun Onlus, attualmente attiva nelle oncologie pediatriche. È molto difficile per un bambino piccolo trovarsi in ospedale, noi cerchiamo di aiutarli in quella situazione attraverso un processo creativo. Così abbiamo studiato una tecnica di cura, che si chiama ceramico-terapia: si può liberare il dolore attraverso il gioco e modellando l’argilla a mano. L’abbiamo sviluppata insieme a

cinque professori dell’Università di Milano e Venezia e la applichiamo in quasi 40 ospedali con laboratori e workshop permanenti. Cosa la spinge a portare avanti un’azienda famigliare? Vorrei contribuire come imprenditore per le generazioni future. In Lenet Group diciamo spesso: “One top line, and three bottom lines”. Non si tratta solo di profitto, ma anche di un pianeta e di persone: se inserisci questi tre aspetti in un’unica equazione, inizi a guardare la tua azienda in modo diverso.

Perché per Lenet sono così importanti le persone? È proprio grazie alle nostre persone, al loro contributo e impegno quotidiano che abbiamo la possibilità di continuare a essere una grande società e lasciare un segno positivo. La nostra gestione del capitale umano prevede la massima flessibilità come elemento fondante: lasciamo la libertà di scegliere luogo e tempi di lavoro, una modalità che secondo noi porta a prestazioni ancora migliori e che si adatta perfettamente ai nostri dipendenti, costituiti per l’83% da donne e per il 74% da millennials.

La sede di Lenet Group a Bolzano.

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Attualità | Camera di commercio

Workers BuyOut

Il sostegno altoatesino

Il Workers Buyout (WBO) è un modello di successione interessante che può emergere dalla forza lavoro dell’azienda stessa.

Dopo la catastrofe meteorologica in Germania i vignaioli lungo il fiume Ahr hanno ricevuto il sostegno dell’Alto Adige.

A partire dagli anni Ottanta questo modello è stato spesso un’opzione interessante in Italia e rappresenta in pratica un passaggio di consegne dell’attività alla forza lavoro dell’azienda stessa. Con l’aiuto del WBO, i lavoratori e le lavoratrici diventano imprenditori e imprenditrici e creano una cooperativa di produzione e lavoro. Inoltre, la trasformazione dell’azienda in una cooperativa ha diversi vantaggi, perché i dipendenti conoscono l’azienda e il know-how non va perduto dopo il passaggio di proprietà. Inoltre, i posti di lavoro e il valore aggiunto rimangono nella regione. Una cooperativa rappresenta una forma di impresa collaudata e allo stesso tempo molto attuale, che permette di combinare l’innovazione e il lavoro con l’etica, la solidarietà e la sostenibilità. Già nel 1985, con l’adozione della legge n. 49 la cosiddetta “legge Marcora“ sono state stabilite le regole per i WBO. Le disposizioni comprendono alcune agevo-

lazioni nel caso in cui la forza lavoro decida di formare una cooperativa e rilevare l’attività dal proprietario, come ad esempio da un lato l’anticipo e la capitalizzazione della NASpI (indennità di disoccupazione) e della CIG (cassa integrazione guadagni) in un’unica soluzione (in caso di crisi aziendale prima della chiusura) oppure un trattamento di fine rapporto (TFR) esente da imposte o l’esenzione fiscale per i trasferimenti di aziende a cooperative di ex dipendenti. Altri vantaggi sono i soci sovventori per rafforzare la capitalizzazione e i contributi provinciali nel caso in cui almeno il 60 percento degli ex dipendenti della stessa azienda formano una cooperativa di lavoratori (Legge provinciale n. 1 dell’8 gennaio 1993). INFO Servizio Successione d’impresa Camera di commercio di Bolzano tel. 0471 945 671 - 531 generation@camcom.bz.it www.camcom.bz.it

Elmar Morandell, General Manager di EMT Transport, Martin Foradori, Vicepresidente del Consorzio Vini Alto Adige, Andreas Kofler, Presidente del Consorzio Vini Alto Adige e Christian Sanoll dell’azienda Antonio Carraro Spa (d.s.a.d.).

L’esondazione del fiume Ahr ha colpito molti viticoltori in misura inimmaginabile. Per questo motivo è stata lanciata l’iniziativa di sostegno “SolidAHRität – Dai viticoltori per i viticoltori”. Anche il Consorzio Vini Alto Adige ha risposto a questo appello pervenuto dalla Germania, riscontrando da parte dei viticoltori altoatesini un’ottima adesione. 50 soci del Consorzio Vini Alto Adige hanno donato un totale di 2.744 bottiglie di vino e spumante. Stimando un valore medio di circa 65 euro per ogni cartone da 6 bottiglie donato, l’iniziativa “SolidAHRität – Dai viticoltori per i viticoltori” ha raccolto una somma potenziale pari a oltre 30.000 euro a beneficio dei viticoltori colpiti dal maltempo lungo il fiume Ahr. Con questa iniziativa il Consorzio Vini Alto Adige ha dato un’ulteriore dimostrazione di intraprendenza e solidarietà con i colleghi germanici.

In collaborazione con il noto produttore italiano di trattori speciali da vigneto, Antonio Carraro Spa, è stato attuato un supporto mirato alla tenuta vinicola H. J. Kreuzberg di Dernau. La tenuta, i vigneti, la pensione e l’attività di ristorazione sono stati gravemente danneggiati dall’inondazione. Per la ricostruzione Antonio Carraro ha messo a disposizione un trattore in comodato d’uso per tutto il periodo di emergenza. Il Consorzio Vini Alto Adige ha donato inoltre un nuovo carrello elevatore e un argano. Entrambe le iniziative sono state sostenute dalla ditta di logistica e trasporti EMT di Caldaro, che ha inviato in Germania a inizio agosto i cartoni di vino e i macchinari. INFO Consorzio Vini Alto Adige tel. 0471 1884772 press@suedtirolwein.com www.suedtirolwein.com

Monica Devilli, Vicepresidente dell’associazione di rappresentanza delle cooperative Coopbund Alto Adige.

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Highlight | Camera di commercio

Laboratorio sul futuro dell’Alto Adige 2021 L’IRE della Camera di commercio di Bolzano ha organizzato anche quest’estate tre serate presso aziende altoatesine con il motto “Laboratorio sul futuro dell’Alto Adige”. La serie di manifestazioni quest’anno è stata dedicata all‘importante tema della successione d’impresa. La successione d’impresa rappresenta un cambiamento sensibile nella storia di un’azienda e la pone di fronte ad alcune sfide. Infatti, nel caso in cui non si trovi un successore possono andare persi posti di lavoro, risorse, conoscenze ed esperienza.

Durante il “Laboratorio sul futuro dell’Alto Adige 2021” è stato presentato il nuovo studio dell’IRE “La successione d’impresa in Alto Adige: Dati, sfide e fattori di successo” e si è discusso del tema con numerosi esperti ed esperte.

Il pubblico, che ha potuto seguire gli eventi in presenza oppure online, ha scoperto come si può raggiungere una successione interna o esterna alla famiglia. Le tre serate si sono tenute presso le aziende Gufler Innenausbau di Lana,

Grünes & Co. di Brunico e Falser Maschinenbau Srl di Ora. INFO IRE – Istituto di ricerca economica Camera di commercio di Bolzano tel. 0471 945 708 ire@camcom.bz.it

Il Laboratorio sul futuro dell’Alto Adige è iniziato presso la Gufler Innenausbau di Lana (a sinistra), dove hanno partecipato Michl Ebner, Presidente della Camera di commercio di Bolzano, Andreas Mach, fondatore e relatore di ALPHAZIRKEL International, Lenz e Martin Gufler della Gufler Innenausbau, Helmut Tauber, membro del Consiglio provinciale e Georg Lun, Direttore dell’IRE (d.s.a.d. nella foto scattata all’aperto davanti al reparto di produzione).

Da Lana si è passati a Brunico presso la floricoltura della cooperativa sociale “Grünes & Co.” (a destra). Qui hanno preso parola Michl Ebner, Presidente della Camera di commercio, Anita Zehrer, Professoressa al MCI Management Center di Innsbruck, Herbert Mahlknecht, proprietario della precedente floricoltura Gärtnerei Mahlknecht, Irmgard Hitthaler, Presidente della cooperativa sociale Grünes & Co. e Georg Lun, Direttore dell’IRE (d.s.a.d.).

L‘ultimo evento si è svolto presso la Falser Maschinenbau Srl di Ora, dove il pubblico ha seguito le presentazioni di Luca Petoletti, consulente aziendale e partner di The European House – Ambrosetti di Milano (a sinistra). Patrick, Johanna e Andreas Falser (d.s.a.d.) hanno raccontato la loro esperienza con la successione d’impresa.

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Attualità | Camera di commercio

audit famigliaelavoro Premiati 25 datori di lavoro per la loro politica aziendale attenta alla famiglia. Con l’audit famigliaelavoro i datori di lavoro, indipendentemente dal settore, dalla grandezza o dalla forma organizzativa dell’azienda, possono sottoporsi volontariamente a un processo per gradi per rafforzare la conciliabilità di lavoro e famiglia. L’obiettivo è di raggiungere una politica del personale orientata alla famiglia che vada a beneficio sia del datore di lavoro che dei dipendenti. L’audit famigliaelavoro è un’iniziativa comune della Camera di commercio di Bolzano e dell’Agenzia per la Famiglia della Provincia di Bolzano. Con il conseguimento del certificato Dialogo, l’azienda Schwabe Pharma Italia Srl (Egna) ha raggiunto il certificato permanente. I seguenti datori di lavoro hanno

concluso con successo la terza fase dell’audit con la “ricertificazione”: Camera di commercio di Bolzano, Spedition Mayr Manuela (Tubre), Katholischer Familienverband Südtirols, Ivoclar Vivadent Manufacturing Srl (Naturno) e Röchling Automotive Srl (Laives). In totale otto datori di lavoro hanno concluso la seconda fase dell’audit: il Centro Assistenza Separati Divorziati (Bolzano), il convitto Antonianum (Bolzano), le aziende Ecorott Srl (Ora) e TPA Srl (ORA), Fiera Bolzano Spa, l’azienda Carlo Zeni elaborazione dati (Naturno), la cooperativa Learning Center (Bolzano) e l’azienda Grass R. W. Srl (Varna). Nel 2020 undici datori di lavoro hanno concluso per la prima volta

La consegna dei certificati si è svolta nell’elegante cornice del Palazzo Mercantile a Bolzano.

l’audit famigliaelavoro: Lavarent Srl (Sarentino), Betonmax Srl (Lana), Autotest Südtirol Srl (Fortezza), la cooperativa Babycoop (Bolzano), Breitenberger Roman Srl (Lana), i Comuni di Lana, Naz-Sciaves e Fortezza, Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige SpA, Hotel

Pfösl (Nova Ponente) e Miele Italia Srl (Appiano). INFO Impresa che concilia lavoro e famiglia Camera di commercio di Bolzano tel. 0471 945 642 famiglialavoro@camcom.bz.it

CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO, E AGRICOLTURA DI BOLZANO SERVIZIO INNOVAZIONE

INVITO ALLA GIORNATA DELL’

12.10.2021 | ore 9.00 –12.30 | MEC – Hotel Four Points by Sheraton, Bolzano SVILUPPO AZIENDALE SOSTENIBILE Le aziende sono sempre più consapevoli della loro responsabilità nei confronti della società e dell‘ambiente. La sostenibilità è rilevante per le aziende da due prospettive: da un lato, si tratta di considerare l’impatto delle loro azioni sull’ambiente e, dall’altro, di garantire la loro stessa sopravvivenza. Scoprite come una gestione aziendale sostenibile possa essere economicamente vantaggiosa e aumentare la resilienza delle aziende in tempi di crisi. Informazioni e adesioni: Servizio innovazione della Camera di commercio di Bolzano tel. 0471 945 664, -657, innovation@camcom.bz.it Partecipazione gratuita. Iscrizione online richiesta entro il 08.10.2021 sul sito www.camcom.bz.it Con il sostegno finanziario di: Abteilung 34 - Innovation, Forschung und Universität

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Partner nei media:

Ripartizione 34 - Innovazione, Ricerca e Università

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Attualità | Camera di commercio

Il podcast sul turismo “Be/r\gegnungen” di Vitalpin Nel corso di un incontro tra i membri altoatesini di Vitalpin è stato accolto positivamente il nuovo podcast sul turismo Be/r\gegnungen. In generale, l’associazione punta a raggiungere una maggiore presenza nei media locali. Vitalpin è un’organizzazione che opera a livello internazionale e che si impegna a favore dell’economia del turismo alpino così come a favore di un equilibrio tra la natura, l’uomo e l’economia.

L’associazione unisce attualmente 105 organizzazioni e aziende provenienti da Italia, Austria, Germania e Svizzera che vogliono caratterizzare in maniera costruttiva il futuro delle Alpi.

Tra i 18 membri altoatesini sono rappresentati gli attori più importanti del settore turistico della provincia. L’emergenza attuale ha dimostrato ulteriormente quanto sia importante affrontare le sfide attuali insieme e all’interno della rete transfrontaliera di Vitalpin.

Una voce positiva nel settore

I membri altoatesini di Vitalpin si sono incontrati presso la Camera di commercio di Bolzano.

Durante un workshop realizzato durante l’incontro tra i membri altoatesini di Vitalpin, tenutosi presso la Camera di commercio di Bolzano, sono state raccolte idee e misure costruttive su come Vitalpin possa inserirsi ancora di più in Alto Adige come una voce positiva del settore.

Oltre a un’intensificata presenza nei media altoatesini, i membri hanno accolto favorevolemente anche il nuovo podcast sul turismo Be/r\gegnungen. Lo scopo di entrambi è promuovere una discussione costruttiva e rafforzare il ruolo di Vitalpin nel dare impulsi per uno sviluppo sostenibile del turismo in Alto Adige e nell’arco alpino. Il podcast, che offre informazioni, spunti e ispirazioni sul turismo alpino, è disponibile al link https:// www.vitalpin.org/podcast/. INFO Camera di commercio di Bolzano tel. 0471 945 615 segreteriagenerale@camcom.bz.it

Pronti per il futuro con la formazione continua Programma formativo autunno/inverno 2021 del WIFI: l’offerta formativa pratica e orientata al futuro con temi attuali per l’economia altoatesina. Le iscrizioni sono aperte. Viviamo in un periodo di transizione e i molteplici cambiamenti portano a una nuova necessità di competenze da parte dei dipendenti e della dirigenza. Il WIFI sostiene, perciò, le aziende altoatesine nel loro sviluppo con un ampio spettro di proposte formative professionali e pratiche, che si svolgeranno sia in presenza che sotto forma di webinar.

e il modello delle competenze “FUTUR” per uno sviluppo del personale mirato. Il WIFI organizza numerose manifestazioni gratuite su temi digitali: web writing, social media strategy, Google ads, e-commerce, smart working con MS365 e altri.

Temi attuali

L’offerta formativa verrà integrata costantemente con nuovi temi e date aggiuntive e pubblicata online. Gli interessati possono tenersi aggiornati sulle novità e ricevere informazioni sull’offerta formativa attuale abbonandosi alla newsletter personalizzabile.

Alle manifestazioni già proposte si aggiungeranno molte tematiche nuove: Leadership & Carisma, videoconferenze di successo, le nuove tendenze nel marketing, vendita al telefono, i nuovi regimi IVA per semplificare l’e-commerce, novità fiscali 2022 e molte altre. A settembre comincerà l’apprezzato training di resilienza per imprenditori, imprenditrici e dirigenti e a novembre il percorso formativo per giovani imprenditori, imprenditrici e dirigenti. Gli interessati possono iscriversi anche alla prossima edizione

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La formazione del WIFI accresce le conoscenze.

di febbraio del 3° percorso formativo “Innovazione & Digitalizzazione” e del percorso formativo “Il venditore di successo”. Verranno proposti una serie di eventi sui temi dell’export per la promozione del commercio internazionale. Nell’ambito dell’iniziativa Talent management verranno affrontati temi importanti come i modelli di lavoro flessibili, le forme moderne di collaborazione

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Programma del WIFI | Camera di commercio

Più successo con il WIFI!

La comunicazione professionale al telefono Il telefono - prima immagine aziendale 06 ottobre 2021

WEBINAR Gestire un team virtuale Dirigere i collaboratori in modo efficace da remoto 27 ottobre 2021 mattina

WEBINAR Le attestazioni obbligatorie EAC Export nell‘Unione Economica Euroasiatica 15 ottobre 2021 mattina

WEBINAR Business Plan e forme di finanziamento Manifestazione dell‘iniziativa Donna nell‘economia 04 novembre 2021 sera

INIZIATIVA PID Social Media Strategy Come promuovere prodotti e acquisire nuovi clienti 19 ottobre 2021

Controllo di gestione per non specialisti Strumenti pratici di controllo di gestione aziendale 09 novembre 2021

WEBINAR Videoconferenze di successo Organizzare e condurre conferenze online efficaci 21 ottobre 2021 mattina

Il responsabile non dirigente Leadership senza potere disciplinare 09 e 10 novembre 2021

Wirtschaftsdeutsch Tedesco commerciale per l‘ufficio 21 e 28 ottobre 2021 mattina

Training di resilienza Come resistere allo stress e far fronte alle sfide 16 novembre 2021

SPECIAL Professional Business English International communication and presentation skills 26 e 27 ottobre 2021

WEBINAR Vendita al telefono Come sviluppare l‘attività di vendita a distanza 17 novembre 2021 mattina

Informazioni e iscrizione WIFI – Formazione e sviluppo del personale Tel. 0471 945 666 | wifi@camcom.bz.it Iscrizione online: www.wifi.bz.it

COLOPHON Per l’economia – Bollettino d’informazione della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Bolzano, 23° anno, 6/2021 Editore: Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Bolzano Direzione e amministrazione: via Alto Adige 60, 39100 Bolzano tel. 0471 945 672, e-mail: communication@camcom.bz.it Direttore responsabile: dott. Alfred Aberer Redazione: Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Bolzano Progetto grafico: Friedl Raffeiner Stampa: Karodruck Sas

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per l‘ECONOMIA

Foto (scattate in parte prima dell’obbligo di mascherina): Camera di commercio di Bolzano, Shutterstock, iStock, Monica Devilli, Marion Lafogler, Lenet Group, Toni Pizzecco, Federico Testa.

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