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PAOLO MARICONTI

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PAOLO MARICONTI

QUANDO SCOPRITE CIÒ CHE SAPEVATE

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Di Paolo Gobbi

Paolo Mariconti, anestesista, terapista del dolore e psicoterapeuta. Conservare a lungo serenità e salute è il desiderio che ha accompagnato l’uomo fin dalle sue origini. Un’idea che si è radicata nel corso dei secoli, alimentata dai racconti mitologici di personaggi che sono riusciti a sconfiggere gli effetti del passare del tempo ricorrendo a elisir di lunga vita, fonti miracolose e pietre filosofali. La moderna Medicina dell’aging agisce in prevenzione e considera l’uomo come la sintesi di componenti fisiche e psicologiche individuali. Nel progetto di cura è dunque indispensabile considerare quanto i ritmi frenetici della vita moderna sollecitano senza sosta l’organismo che è perennemente sottoposto agli effetti dello stress, perchè l’organismo ne risulta logorato e poi esposto a invecchiamento precoce. Il termine stress descrive una reazione primordiale sostenuta dalla parte più antica del sistema nervoso. È la base dell’istinto di sopravvivenza, che innesca una serie di processi di allerta che preparano l’organismo ad affrontare situazioni potenzialmente dannose. Si tratta di un meccanismo programmato per l’urgenza, del tutto inadatto per gestire nel tempo situazioni di fatica o tensione psicologica. Quando genera una buona e controllabile sensazione di energia, lo stress diventa essenziale nella vita di tutti i giorni. È lo stress positivo, l’eustress. Invece il distress, contraltare dello stress utile e positivo, si manifesta con un eccesso di attivazione o con uno stato di apatia e demotivazione: saper mantenere una costante serenità emotiva consente di non scivolare nella malinconia o in debilitanti stati ansiosi. Le cause del distress moderno sono molteplici e fortemente soggettive: lavoro, salute, desiderabilità di un avvenimento o incapacità a intervenire sul corso degli eventi. Ma una problematica personale o professionale viene percepita dagli antichi meccanismi cerebrali pericolosa quanto l’aggressione fisica di un nemico. L’organismo si mette in guardia riesumando con prepotenza lo schema motorio degli antichi progenitori del genere umano reagendo come in

tempi remoti si reagiva contro un animale feroce. In questo modo le modificazioni fisiche in un lontano passato necessarie per il combattimento ora generano un inutile logorio dell’organismo. Il distress spesso si associa ad abbassamento delle difese immunitarie, ansia o depressione, ipertensione e problemi cardiocircolatori, problemi digestivi, posture sbagliate, patologie della pelle, malessere diffuso e continuo. É stato inoltre recentemente dimostrato quanto le emozioni positive incrementino i livelli di DHEA, l’ormone che favorisce il rinnovamento cellulare, mentre le emozioni negative ne impediscono la secrezione. L’attività mentale è anche in grado di modificare il patrimonio genetico individuale perchè lo stress prolungato accelera i processi di invecchiamento rendendo inefficienti i meccanismi di protezione del DNA, mentre alti livelli di stress inibiscono l’ormone Klotho, correlato al mantenimento di uno stato psicofisico ottimale. Klotho deve l’origine del suo nome alla mitologica figlia della Notte e la più giovane delle Parche, le divinità che stabilivano il destino degli uomini. Fin dalle epoche più remote, gli uomini sono sopravvissuti a disastri naturali, guerre e a ogni sorta di carestia perché l’essere umano è capace di reazioni e comportamenti adatti a resistere alle avversità, e superarle. Affrontare con successo le inevitabili problematiche di ogni giorno prevede un’abilità nota come resilienza. Si tratta in sostanza della capacità di far fronte, di resistere, di riuscire a riorganizzare positivamen-te la propria vita. La resilienza e le tecniche di gestione delle emozioni possono essere imparate e potenziate. Padroneggiare le tecniche mentali che controllano le emozioni è sempre parte del percorso che garantisce una longevità giovane e attiva. Spesso si utilizzano mezzi efficaci in modo del tutto inconsapevole, come l’arte e la musica. La musica classica, in particolare, inattiva i circuiti cerebrali e ormonali dello stress, migliora l’umore e induce il rilassamento. È comunque possibile intervenire con tecniche strutturate e mirate. La meditazione Mindfulness consiste nel “porre attenzione in modo intenzionale al momento presente, accettando senza giudicare”. Il termine è la traduzione di sati che in lingua pali, il linguaggio utilizzato dal Buddha nei suoi insegnamenti, significa “consapevolezza della mente”. La pratica della Mindfulness ha le sue radici nel buddismo, ma differenti sono le forme di culto che invitano ad apprezzare il momento e a sviluppare una più ampia prospettiva sull’esistenza. La concentrazione sul “qui e ora” allontana le preoccupazioni per il futuro e i rimpianti del passato. L’ipnosi, dal greco ὔπνος (upnos), che significa “sonno”, è antica quanto l’uomo. Con nomi diversi e diversamente impiegata, non fu sconosciuta a nessuna grande civiltà del passato. Per secoli Zen, Buddisti, Tibetani, Yogi, Sufi, Shamani e Mistici cristiani hanno utilizzato diverse pratiche di meditazione che includevano un mantra cantato o la focalizzazione dell’attenzione su un oggetto. La ripetitività dei rituali genera lo sviluppo di alterati stati di coscienza, sempre simili fra loro. Lo stato di trance è un fenomeno del tutto naturale che si manifesta quando l’attenzione è catalizzata a tal punto da ignorare tutto ciò che succede intorno. Entrano nello stato di trance gli artisti quando si calano nel mondo interiore del personaggio da interpretare e gli sportivi per migliorare la concentrazione e la qualità delle prestazioni atletiche. Attraverso la completa gestione dello stress e dello stato emotivo, l’ipnosi è in grado di migliorare in ogni età la qualità della vita. Inoltre, con l’autoipnosi ognuno genera in se stesso, e quando necessario, lo stato di trance, e mediante l’autocontrollo viene raggiunto un persistente benessere. Come spiega Milton Erickson, il padre della ipnosi moderna, «C’è qualcosa che sapete, ma che non sapete di sapere. Quando scoprite ciò che sapevate, ma che non sapevate di sapere, sapete di poter incominciare.»

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