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PATEK PHILIPPE / VERGA 1947

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WHISKY

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PATEK PHILIPPE / VERGA 1947

A MILANO I FRATELLI RIBELLI

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SETTANTACINQUE ANNI di storia: un onore oppure un onere?

Federico Verga «È assolutamente un onore arrivare alla soglia dei 75 anni di storia ed essendo noi la quarta generazione abbiamo molta voglia di portare avanti questa tradizione di famiglia e sperare di proseguire per altri 75 anni se non di più.»

Riccardo Verga «Sicuramente un onore poter proseguire la tradizione di famiglia e siamo estremamente motivati per poter fare del nostro meglio e poter dare un’impronta alla nostra generazione.»

Tanti i cambiamenti in questi anni, quali sono state le tappe più importanti di Verga 1947?

FV «In primis sicuramente la ristrutturazione nel 2014 del negozio di Via Mazzini che è stato reso più moderno. Ci siamo ingranditi di una vetrina e siamo riusciti a fare dei corner importanti all’epoca di Rolex, Audemars Piquet, Patek Philippe. Un’altra tappa molto importante della nostra storia è stata nel 2015 quando abbiamo aperto il negozio in zona Gae Aulenti con i corner di Montblanc, Cartier, Patek Philippe e Tudor. E sicuramente anche quest’anno in quanto ci saranno passi avanti per noi visti i progetti rivolti all’area di Gae Aulenti.»

RV «Io ho iniziato a lavorare nel 2015, un anno dopo aver ristrutturato completamente la Boutique di Via Mazzini e nei mesi successivi al mio ingresso c’è stato un altro momento importante, con l’apertura del secondo punto vendita in via Vincenzo Capelli (zona Gae Aulenti). Sicuramente è stata una tappa significativa perché prevediamo che il futuro si concentri molto in quella zona di Milano.»

Quando arriva un anniversario come questo, è più importante guardare indietro oppure avanti?

FV «Sicuramente è più importante guardare avanti. Quello che è stato fatto prima è stato fatto e fortunatamente anche bene dalle altre generazioni con cui ancora lavoriamo, in quanto nostro padre e nostro nonno sono tutt’ora in negozio. Però bisogna guardare avanti, proseguire anche con la tecnologia e tutto quello che sono le realtà di adesso quindi andare avanti con i social con il CRM e proseguire con i piani che abbiamo.»

RV «Bisogna sempre guardare avanti prendendo spunto da tutto quello che è accaduto in passato, facendo crescere sempre il nome della famiglia con tutti i Brand che noi rappresentiamo.»

Voi siete storici concessionari Patek Philippe. Tanta tradizione ma anche tanta competenza per riuscire a trattare una marca così importante. Tutta esperienza sul campo, oppure bisogna studiare per raggiungere il necessario grado di competenza?

FV «Sì, siamo concessionari storici Patek Philippe e in questo momento abbiamo due corner a Milano. Sicuramente l’esperienza sul campo fa tanto come anche avere molta conoscenza di orologi vintage che fanno un po’ la storia del Brand. Patek Philippe ci dà anche la possibilità di seguire dei corsi organizzati molto bene sia sul servizio post vendita che sul prodotto, e sicuramente sono molto utili per imparare a spiegare al meglio un orologio Patek Philippe e a conoscerlo a 360°.»

RV «Sicuramente trattare un Brand come Patek Philippe, uno dei più rinomati nel mondo dell’alta orologeria, richiede esperienza. Fortunatamente la Casa ci viene incontro proponendo tanti corsi di formazione per tenerci sempre aggiornati su tantissimi sviluppi e su tantissime complicazioni che la Casa produce. Bisogna essere grati a Patek che ci dà l’opportunità di poter sempre conoscere appieno l’interno della manifattura.»

Cosa vi chiedono i vostri clienti Patek Philippe e cosa vorreste che vi chiedessero?

FV «I nostri clienti Patek Philippe sono molto esigenti e ci piace poterci confrontare con loro su tutta la parte della collezione, passando dall’Ellisse fino alle grandi complicazioni.»

Oggi il mondo sembra impazzito per alcuni modelli, uno di questi è il

Federico Verga, e Riccardo Verga Manager Director Verga 1947 Boutique

Nautilus. Come fate a gestire le mille richieste che sicuramente avrete?

FV «Confermo che il mondo è abbastanza impazzito però direi in generale per il settore dell’orologeria e anche e soprattutto per il mondo Patek Philip. Noi cerchiamo nei nostri clienti la massima fiducia e in particolare il fatto che siano amanti a 360° del Brand Patek Philippe, dai Calatrava ai Nautilus alle Complicazioni, diciamo che si va a creare un percorso per avere dei clienti che hanno tutta la collezione Patek Philippe.»

RV «Sicuramente ad oggi la famiglia Nautilus è estremamente ambita, non dico che non è facile gestire le mille richieste, ma sicuramente ne abbiamo moltissime. Il nostro lavoro principale oggi è quello di selezionare accuratamente la clientela. Abbiamo tanti clienti giovani che si sono presentati nel mondo Patek e per noi è un onore poterli condurre nel loro percorso di collezionismo.»

Lavorare in orologeria è un obbligo familiare oppure una scelta?

FV «Non è assolutamente un obbligo ma è stata una scelta che ho fatto subito dopo il liceo. E’ stato un onore per me iniziare e poter lavorare a stretto contatto con i nostri collaboratori che lavorano con noi da tanti anni e soprattutto sia con mio padre che con mio nonno, e a seguire anche con mio fratello maggiore. Quindi è stato un piacere, anzi non vedo l’ora di continuare e avere nuove sfide nei prossimi anni.»

RV «Per me è stata una scelta, essendo il primogenito avevo la possibilità di scegliere tante cose. Sin da subito ho capito che il mio futuro sarebbe stato all’interno dell’Azienda di famiglia con la responsabilità e motivazione di fare del mio meglio e dare le mie idee, insieme ai miei due fratelli.»

Cosa vi piace di più del mondo dell’orologeria e del tuo lavoro?

FV «Mi piace molto la meccanica, l’estetica, il fatto di poter abbinare un orologio a come si è vestiti. La cosa che mi piace del mio lavoro è sicuramente il contatto con il pubblico e con la clientela di un certo tipo e aver la possibilità di trattare orologi sia vintage che nuovi ci dà una conoscenza a 360°, e questo mi affascina molto.»

RV «In primis mi piace sicuramente il prodotto, estremamente affascinante in tutte le sfaccettature. Dalla parte estetica, alla parte della meccanica. Mi piace anche molto il contatto con il pubblico, avere e instaurare relazioni, conoscere tante persone.»

Cosa vi piace di meno?

FV «Ho la fortuna di svegliarmi al mattino con tanta voglia di andare a lavoro e direi che non ci sono cose negative.»

RV «Ad oggi non riuscirei a rispondere perché mi piace veramente tutto ciò che riguarda il mio lavoro. Anche le problematiche cerco sempre di affrontarle e risolverle in maniera più che positiva.»

Il tuo primo orologio?

FV «Il mio primo orologio mi è stato regalato da mio padre, è stato un Tudor alla mia prima comunione.»

RV «Un Tudor, che mi è stato regalato alla cresima e che usavo sin da piccolo.»

L’orologio dei sogni?

FV «Possibilmente una ripetizione minuti Patek Philippe, sicuramente lo reputo l’orologio dei miei sogni.»

RV «L’orologio dei sogni, avendo la fortuna di averne visti tanti, non ce l’ho ancora, dico sempre che deve essere ancora prodotto.»

Patek Philippe ref. 5930P-001

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