SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - 45% ART. 2 COMMA 20/B LEGGE 662/96 - DCI PADOVA - EURO 2,00
CONTIENE I.P.
Anno XV | Dicembre • Febbraio | n. 1 • 2013
mental traininG manolo cattari
acp & circuit una Fusione alternatiVa silVia senati
aQuacontroloGy per l'atleta e non solo piero piGliapoco
il processo di business plan soluzioni per un Fitness acQuatico in crescita costante anna rita misciGlia
massoFisioterapisti: Gli aGGiornamenti leGislatiVi roberto bresci
interVista a
ian pope aQuatic australian winner style
FOTO: AQUARDENS - S.LUCIA DI PESCANTINA (VR)
alberto manzotti
Happy Aquatics
mental traininG
Anno XV Numero 1 Dicembre 2012 - Febbraio 2013
editoriale
CONTIENE I.P.
Anno XV | Dicembre • Febbraio | n. 1 • 2013
SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - 45% ART. 2 COMMA 20/B LEGGE 662/96 - DCI PADOVA - EURO 2,00
manolo cattari
acp & circuit una Fusione alternatiVa silVia senati
acQuacontroloGy per l'atleta e non solo piero piGliapoco
come calcolare la FreQuenza cardiaca nelle attiVità acQuaticHe piero benelli
il processo di business plan alberto manzotti
soluzioni per un Fitness acQuatico in crescita costante anna rita misciGlia
massoFisioterapisti: Gli aGGiornamenti leGislatiVi
interVista a
ian pope aQuatic australian
roberto bresci
winner style
FOTO: AQUARDENS - S.LUCIA DI PESCANTINA (VR)
AQUARDENS - S.LUCIA DI PESCANTINA (VR)
sommario Happy aquatics
Fascinazione e suggestione dell’acqua vengono richiamati nel nostro editoriale. Sintesi e sublimazione di questi elementi attrattivi, arricchiti elegantemente da molto altro, è Aquardens, il nuovo grandioso complesso termale e ricreativo nel Veronese che impreziosisce l’offerta “leisure” italiana, ancora troppo ridotta rispetto al ben più organizzato panorama “acquatico” europeo.
20
PAG. 5
RIFLESSI Marco Tornatore
articoli PAG. 18
STRIKE
“NO, GRAZIE”
Come stare alla larga dallo sport agonistico e vivere felici
23
Federico Gross
PAG. 20
NEW TREND
AQUATRAINING
Avanzato e sicuro Péter Pribélyi
PAG. 23
EXERCISES
PROFESSIONE?
32
(Aquatic) Fitness 1 Il Personal Aquatrainer: da mero operatore a professionista con competenze trasversali su acquaticità e benefici per l’allievo Fabrizio Cantarini
PAG. 26
EXERCISES
A.C.P. AQUACOMBAT PROGRAM® Silvia Senati
PAG. 28
EXERCISES
Aquacontrology for sports ®
Dalla prevenzione e fase iniziale (le posture) all’ approccio al metodo che si sviluppa in acqua bassa: Aquacontrology® per l’atleta e non solo
26
Piero Pigliapoco
PAG. 30
Acquaticità 3-6 anni:
Come e quando separare il bambino dal genitore Nadia Carollo
manager
PAG. 32
PAG. 44
PAG. 46
THE AQUATIC, CINA CHIAMA ITALIA
SISTEMA SPORTIVO ALLA PROVA
44 Gianni Gurnari
EXERCISES
Roberto Bresci
EXERCISES
MENTAL TRAINING
Una tecnica per l’eccellenza sportiva e non solo Manolo Cattari
PAG. 35
EXERCISES
La frequenza cardiaca
nelle attività acquatiche, come calcolarla Piero Benelli
46
PAG. 38
EXERCISES
IN ACQUA
per la fascite plantare Umberto Borino 1 happy aquatics 1/2013
CORSI AQUATIC TRAINING
PER IMPOSTARE E GESTIRE PROGRAMMI DI LAVORO IN ACQUA DESTINATI A SPORTIVI AGONISTI DI DIVERSI LIVELLI E DISCIPLINE
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I PROTOCOLLI PRESENTATI SONO FINALIZZATI ALL’ALLENAMENTO, ALLA PREVENZIONE DEI TRAUMI, ALLA PREPARAZIONE FISICA, AL CROSS-TRAINING E ALTRE METODICHE. Agevolazioni particolari sono rivolte ad operatori di sport professionistici e soci EAA con certificazioni di livello avanzato.
Corso Convegno Evento
EAA sostiene
WIN PROJECT > 1° Livello PREVENZIONE E RIABILITAZIONE DELLO SPORTIVO integrazione tra attività in acqua e a secco WINTER AQUAFITNESS MARATHON
Media Partner
Main Sponsor
> a Febbraio e Maggio 2013 > 19 Gennaio 2013 > Formigine (MO) > 9-10 Febbraio 2013 > Bresso (MI)
Main Sponsor & Supplier
Official Sponsor
EAA è affiliata
sommario Happy aquatics
articoli
gli inserzionisti
PAG. 48
MANAGER
Copertina
Aquafitness e crescita costante
• diana
Le soluzioni per mantenere alto il numero di allievi, scongiurando cali diffusi in diverse piscine
• ges group
III di cop.
Annarita Misciglia
• Aqquatix
IV di cop.
PAG. 50
Interno
MANAGER
48
Il processo di business plan Alberto Manzotti
PAG. 52
II di cop.
MANAGER
OTTIMIZZARE PER INNOVARE La sintesi di uno degli eccellenti elaborati presentato all’esame finale EAA Aquatic Manager.
• EAA CORSI
2
• AqqUATIX
4
• DIGI PROJECT
6
• EAA CORSI WIN PROJECT
11
• PATENTVERWAG
13
• LES MILLS
Mauro Pietro Lunghi
15
• forum piscine
16/17
• akkua
22
RESPONSABILITà
• ACQUANETWORK
25
• forum club
34
Lorenzo Bolognini
• WINTER AQUAFITNESS MARATHON 40/43
PAG. 55
MANAGER
per furti negli armadietti PAG. 58
PEOPLE
IAN POPE:
Aquatic Australian ( winner) style Uno dei più famosi swimming coach al mondo, ci rivela le ragioni del successo Aussie nel nuoto Marco Tornatore
aquapool
58
• db technologies/RCR ITALIA
54
• IN FOR YOU
57
• EAA CORSI
65
• MONDO DEL NUOTO
72
• CITTA’ DELLA SPERANZA
77
PAG. 62
PAG. 66
BRASILE E PISCINA
AQUARDENS, l’acqua oltre l’immaginazione
La Redazione
extra
La Redazione
62
PAG. 7
66 Yellow C
287 C
news PAG. 16-17
Forum Piscine PAG. 40
Winter Aquafitness Marathon
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Un mercato grande come il mare.
PAG. 70
vieni ad immergerti al forumpiscine 2013.
Ha Company PAG. 78
fiere ed eventi PAG. 80
calendario corsi
ForumPiscine è la più grande vetrina italiana dedicata ai professionisti del settore piscine e Spa. È il posto dove capire i trend del mercato, quello che succede sopra e sotto l’acqua ai quattro angoli del mondo. Nella sezione espositiva c’è spazio per gli impianti, le tecnologie, le soluzioni architettoniche e di design. Nella parte congressuale, esperti italiani e stranieri affrontano i temi d’attualità con seminari e workshop. In più negli stessi giorni, negli stessi padiglioni, si tiene ForumClub, il grande evento dedicato al mondo del fitness e del wellness. Due occasioni per allargare i confini: tutto quello che c’è da vedere, e da sapere, è in Fiera a Bologna.
Segreteria organizzativa e ufficio stampa: ABSOLUT eventi&comunicazione - tel. +39 051 272523 - fax +39 051 272508 Segreteria scientifica e vendita stand: EDITRICE IL CAMPO Srl - tel +39 051 255544 - fax +39 051 255360 - forum@ilcampo.it
Piscina Comunale P. FOGLIA DI BRESSO | Via L. Strada | 20091 Bresso (MI) www.gestisport.com | Tel. 02 614 3137 HAPPY AQUATICS 1/2013 FP_PaginaDoppia_HappyAquatics_420x285_ITA_dicembre.indd 1
21//22//23 febbraio 2013 Fiera di Bologna è un progetto
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PREVENZIONE E RIABILITAZIONE DELLO SPORTIVO: integrazione tra attività in acqua e a secco 19 gennaio 2013 - Formigine MO - Italy
WINTER AQUAFITNESS MARATHON 2013 9-10 Febbraio 2013 - Bresso MI - Italy
FORUM PISCINE 2013 21-23 Febbraio 2013 - Bologna - Italy
happy aquatics 1/2013
Aquafitness Advanced
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EW N
EW N
N
EW
Dall’Australia arriva il sistema d’allenamento “intelligente” ideato da Ian Pope, l’allenatore di grandi campioni (su tutti Hackett), che permette di: + comunicare con gli atleti senza doverli fermare, parlando attraverso il cronometro + utilizzare 1 solo cronometro che svolge la funzione di 2, sincronizzando altri cronometri + controllare il ritmo e l’ampiezza della bracciata, informando l’atleta in tempo reale + scandire i tempi d’intervallo, registando velocità e tempi di passaggio + tradurre il tutto in grafici, visibili sul cronometro e scaricabili su notebook o pc Un’esclusiva Aqquatix per l’Europa. Tutto sul nuovissimo sito Aqquatix, cerca AutoCoach.
«Ora posso concentrarmi su suggerimenti tecnici e consigli, senza distrarmi nel prendere tempi o comunicarli. E questo è un grande aiuto per qualsiasi allenatore, che così può svolgere il suo lavoro molto più facilmente, con un miglior rendimento e minor stress». Ian Pope
Contasecondi illuminati a LED
RIFLESSI HA • editoriale
Marco Tornatore
Direttore generale di European Aquatic Association e di Aqquatix Direttore editoriale di Happy Aquatics - Titolare di Swim & Fit Srl
RIFLESSI
c’è qualcosa che attenga al seducente in quello che oggi le nostre vasche propongono? O provate a cogliere quali indicazioni vengano dai professionisti di grande levatura che con la loro firma impreziosiscono questo magazine. Per leggere ci vuole tempo e sovente è necessario vincere quella pigrizia che ci asserve alla consuetudini, sinonimo di conservazione, o, peggio, di pervicace resistenza al cambiamento.
L’acqua è il suo gioco di riflessi. E di riflessioni correlate...
L
a fascinazione che esercita l’acqua è da sempre imparagonabile ad altre esperienze. Se poi l’ambientazione travalica l’immaginario di piscina, sorprendendo e colpendo per armonie, design, forme, dettagli, temperature il fenomeno si trasforma in attrazione irresistibile. C’è qualcosa che attenga al seducente in quello che oggi le nostre vasche propongono? Un bel corsetto di nuoto con acqua a 27-28C°? Agonismo e preagonismo? O, largheggiando, una serie di lezioni di aquagym con attrezzi malridotti, un istruttore impreparato e un altoparlante che gracchia un po’ di musica? Domande scomode (e risposte?) Cosa può oggi avere più appeal per un consumatore, frenato dalla recessione e atterrito dalla campagna mediatica “esaspera-crisi”, per cui ogni
euro speso è comunque malspeso? Una piscina con il suo bel carico di cloro? Fare andare dei ragazzini di 10-12 anni su e giù per una vasca come fossero degli automi? Spogliatoi al limite della decenza e docce a gettone che ci privano del piacere di una profusione d’acqua calda un po’ più protratta? Domande provocatorie, perchè le piscine comunque richiamano ancora congrue fette di popolazione; ma anche la consapevolezza che al timone ci sia sovente gente che, per abitudine, inerzia, pigrizia, certi quesiti non se li pone. Invito alla lettura… di Happy Aquatics Ebbene, provate a leggere cosa ci racconta Ian Pope dall’Australia, cosa indicano il Brasile e la Cina nello sviluppo dell’idea di piscina, cosa accade in Francia e perchè alcuni imprenditori italiani investono in sontuose strutture ricreative (come avviene nel 70% dei paesi europei più evoluti).
Orgogliosamente Italiani Le trasformazioni sono in genere governate da pochi, mentre i molti le subiscono. Su questa passiva sudditanza, per mezzo secolo, ha contato la nostra classe politica; chi opera nelle piscine non si discosta troppo da tale schema. Siamo Italiani, il che non è sottolineato per schernire, ma come constatazione, di cui si può essere orgogliosi. Inorgoglisce infatti rilevare che un movimento che va sotto il nome di Acquanetwork, stia compiendo passi epocali nel settore. Che EAA, fedele ad elevati standard professionali e qualitativi, del network sia parte attiva. Sapere poi che ANIF ha stretto un accordo con Acquanetwork e EAA, per promuovere al meglio Movimento per la Salute, è ulteriore motivo d’orgoglio, tutto italianissimo. Siamo nel 2013: viviamo l’esperienza acquatica in modo ardito e non sonnecchiante e spento. Riflettiamo, ne guadagneremo tutti: tecnici, dirigenti, aziende e i consumatori che dobbiamo innamorare all’acqua, quella dai riflessi irresistibili delle nostre piscine. 5 happy aquatics 1/2013
HA • news
AEA-EAA: MISSIONE IAFC 2103 14-18 maggio 2013 Si rafforza l’intesa fra le più affermate realtà formative mondiali
M
entre in Italia EAA ospita il training AEA a febbraio, è già
espositivi e momenti di festa con party e show distribuiti per tutta
ora di preparativi per IAFC 2013 (Innisbrook Golf Re-
la settimana, in una location adatta anche per una vacanza estesa a
sort, Palm Harbor - Florida), la convention internaziona-
famiglia o amici. Come ogni anno dall’Italia si organizzerà un grup-
le di AEA che anche quest’anno vedrà protagoniste le nostre AEA
po coordinato da Collu e Senati (con supporto EAA): un’occasione
international trainers Giorgia Collu (FIN) e Silvia Senati (EAA) e le
per fare parte di un unica “delegazione” italiana, con possibili age-
riconfermate Irma Stramaglia e Deborah Benetti (EAA) e Sabina
volazioni, frutto di accordi AEA-EAA.
Fornaro (FIN). Un appuntamento da vivere come una “vacanza stu-
Prossimamente tutte le informazioni
dio” tutta all’insegna del fitness acquatico mondiale dove si radu-
relative alla convention sui siti
nano scuole di tutto il pianeta, in una kermesse di masterclasses,
www.aeawave.com
workshos, lectures che si succedono dal martedì fino al sabato.
www.euroaquatic.it
Insomma, formazione ed arricchimento, immersi in un’atmosfera
Senati silvias67@gmail.com e Collu: info@giocollu.it sono a dispo-
rilassante di un grande resort in Florida. Il tutto arricchito da spazi
sizione per chiarimenti e coordinamento.
Il team dei Presenters che ha partecipato a IAFC 2012 - USA
EAA INTERNATIONAL AL VIA EAA SWITZERLAND
M
I neo EAA Aquatic Managers 2012 insieme a Marco Tornatore
AQUATIC MANAGERS i nuovi talenti destinati a guidare i migliori club
entre EAA France,
Parallelamente EAA sta perfe-
Nel corso del convengo Acquanetwork dello scorso ottobre
capitanata da Nelly
zionando strategie e training
(per estratti e slide: www.acquanetwork.it) sono stati premiati e
Ballester, è ormai
formativi in Danimarca, Scan-
insigniti della qualifica di Aquatic Managers 5 nuovi grandi pro-
realtà consolidata, prosegue
dinavia, Romania, Ungheria,
fessionisti, che dopo il lungo training, stage di 70 ore presso un
l’allargamento degli EAA In-
Spagna, Russia, Ucraina; dal
centro acquatico e selettivo test finale, oggi entrano nel ristretto
ternational Dept, con il recente
2013 si sta valutando anche di
novero degli OFFICIAL EAA AQUATIC MANAGER: una qualifica
accordo formalizzato fra Fe-
esportare il progetto in Brasile,
così ambita, che ognuno di questi professionisti oggi gode di
derazione Fitness Acquatico
Vietnam e Quatar. Insomma, un
una posizione di vertice nelle organizzazioni in cui opera. I nuovi
Svizzera/Ticino e EAA. Una
crescendo che conferma l’alto
professionisti “certficati” sono: Mauro Lunghi, Laura Scocchi, Ish-
collaborazione che ora gode
valore internazionale di EAA,
nar Monaco, Nicola Buso e Simona Zacchei (nella foto sopra, da
di una veste formale e che
guidata in tale progetto dalla
sx a dx). Questi ragazzi ora rientrano nell’esclusivo Albo Aquatic
vedrà interagire le due realtà,
sua miglior esponente tecnica,
Managers (elenco sotto). A pagina 52, viene riportata una sintesi
con
Silvia Senati.
della tesi presentata da uno dei manager.
particolare
inclinazione
per il gruppo elvetico circa attività olistiche (woga e aichi,
ANNO 2009-2010
ANNO 2011-2012
magistralmente condotte dal
BOSELLI ILARIA, BOLOGNA
GIANNOTTA ANNALISA, BARI
BUSO NICOLA, TREVISO
presidente Gianni De Stefani)
CAVALLUZZI CHIARA, BARI
GINANNI CORRADINI FRANCESCA, VE
LUNGHI MAURO, MILANO
aquafitness e eventi più fedeli
CERUTTI LUCA, COMO
MIRONE ELGA, BARI
MONACO ISHNAR, SUBIACO RM
a format EAA, con Paolo Tam-
FIORINI ERIKA, FERRARA
OIENI FILIPPA ANTONELLA, PRATO
SCOCCHI LAURA, CREAZZO VI
buriello referente svizzero per
FRANCESCON ENRICO, VICENZA
PUPILLO FRANCESCO, BARI
ZACCHEI SIMONA, ROMA
ambedue
GIACOMINI LUCA, TRIESTE
SCOTTON NADIA, VICENZA
le
organizzazioni.
7 happy aquatics 1/2013
HA • news
WINTER AQUAFITNESS MARATHON 2013 9-10 febbraio
aquafitness high level
Bresso - MI (Gesti Sport) si conferma sede ideale della kermesse indoor più partecipata in Europa.
U
conseguimento
dell’ambita
su masterclass condotte da
selezionatissimo nove-
qualifica, con autorevoli Inter-
presenters di levatura mondia-
ro di presenter, fra cui la regina
nazional Zumba Trainers. Per
le e spazi demo per provare
statunitense Julie See, ma per
partecipare, è necessaria/ri-
le attrezzature e metodiche più
contenuti poco replicabili al
chiesta almeno la certificazio-
innovative, secondo interpreta-
mondo.
ne Zumba Basic 1.
zioni trendy ed introduttive di
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La
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Aqua Zumba Day, per il
DOMENICA tutta concentrata
nuovi attività che i percorsi EAA Technical Advisor (TA) &
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SABATO sarà uno special pre conference day con:
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del 2013, non solo per il
n’edizione extra quella
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Piscina Comunale P. FOGLIA DI BRESSO | Via L. Strada | 20091 Bresso (MI) www.gestisport.com | Tel. 02 614 3137
2013 approfondiranno adegua-
Certificazione AEA (a confer-
EAA Official Club Training
ma della partneship con EAA)
per aggiornare i migliori Club
curata dalle referenti Italia,
e TA già classificati e inserire
Collu e Senati, affiancate per
nuovi profili di comprovata
Programma, tariffe e iscrizione:
la prima volta da Julie See.
capacità.
www.euroaquatic.it
tamente in Italia e in Europa.
FITNESS
VILLAGE
PREVENZIONE E RIABILITAZIONE DELLO SPORTIVO 19 gennaio, Formigine MO Un grande convegno per comprendere tutti i vantaggi dell’interazione di attività in acqua e a secco per atleti di qualsiasi disciplina.
M
8 happy aquatics 1/2013
eglio non poteva
icone del mondo sportivo:
di caratura internazionale, idea-
essere
inaugurato
Piero Benelli (medico della
tore di diversi percorsi riabilita-
il centro medico/
nazionale di volley maschile),
tivi e di training in acqua con
sportivo (dotato di piscina)
Saverio Colonna (ortopedico
e senza attrezzi. Un’occasione
Fisio Clincs, presso il Centro
affermatissimo, già refernte del
unica per avvicinare questi lu-
Commerciale 4 Passi di For-
volley femminile, oggi alla gui-
minari e prendere coscienza di
migine (MO), con un appun-
da del suo nuovo centro riabi-
come evolvano riabilitazione e
tamento che, valorizzato da
litativo e scuola di osteopatia
training con l’ausilio di protocol-
esperti di fama internazionale,
Spin Center), Francesco Ingle-
li perfezionati in acqua o a terra,
farà il punto su protocolli e
se (osteopata, fra i più esperti
come documenta il program-
percorsi ideali per training e
terapisti europei in ambito ac-
ma del convegno. La quota di
recupero funzionale dell’atleta
quatico), Umberto Borino (fer-
partecipazione è volutamente
in piscina e in palestra. Un con-
ratissimo nella preparazione
contenuta: 50 euro. L’accesso è
vegno che garantisce altissimi
atletica in acqua e non e, fino
gratuito per club associati Ac-
contenuti, dai risvolti molto pra-
allo scorso dicembre, respon-
quanetwork, EAA, ANIF/Eu-
tici e utili per i professionisti im-
sabile riabilitativo della Samp-
rowellness, fino ad esaurimento
pegnati nel contesto sportivo
doria FC), Roberto Venerandi
posti disponibili.
a tutto tondo. L’iniziativa, resa
(fisioterapista
possibile dalla sinergia della
Pesaro Basket, dalla alte com-
Informazioni e iscrizioni su
sede ospitante, EAA e Acqua-
petenze in materia acquatica),
eaa@euroaquatic.it
network, vedrà avvicendarsi
Piero Pigliapoco, docente EAA
www.euroaquatic.it
Scavolini
BM
HA • news
Master in Fisioterapia dello Sport e della Scuola di Osteopatia OSCE Lo Spine Center di Bologna apre le porte delle sue aule durante le lezioni, per far conoscere i percorsi formativi del Master in Fisioterapia dello Sport e della Scuola di Osteopatia OSCE.
I
n occasione del seminario
A
ltra oppotunità ad ingres-
del Master in Fisioterapia
so libero è il seminario di
dello Sport che si svolgerà a
formazione in Osteopatia
Cesena presso la sede di Techno-
della Scuola OSCE che si svolge-
gym, gli interessati sono invitati a
rà presso lo Spine Center sabato
partecipare gratuitamente il giorno
23/02/2013 nel corso delle regolari
23/03/2013. Programma: l’eserci-
lezioni. Gli argomenti trattati verran-
zio preventivo-terapeutico con so-
no comunicati agli iscritti.
vraccarichi in palestra e sul campo.
SPINE CENTER
Docenti: Massarini M., Zanuso S.,
Via della Liberazione, 5
Pacelli F., S. Colonna.
40128 Bologna www-spine-center.it
STRA: RIQUALIFICAZIONE “MODELLO” La felice interazione fra società di gestione (CN Stra), Comune e progettista ha sortito un grande risultato, cui dovrebbero ispirarsi molti enti pubblici.
F
orse la burocrazia ha
nel rispetto di precisi standard:
impianto di illuminazione in-
struzioni di Portegada (UD).
un po’ rallentato il pro-
da 10 candidate, due hanno
novativo e razionale in caso di
Un successo che può essere
cesso di riqualificazione
prevalso per tali requisiti. Un
manutenzione, isolamento acu-
replicato in altri comuni, oggi
dell’eccellente piscina di Stra
progetto che ha comportato
stico grazie ad appositi pannel-
alle prese con piani di riqualifi-
(VE), ma alcuni passaggi han-
la radicale ristrutturazione della
li, sistema d’aerazione che ren-
cazione dell’esistente anche di
no permesso di dare vita ad
copertura ed interventi su aree
de più salubre e confortevoli
complessi di maggiori dimen-
un confronto costruttivo fra le
accessorie dell’impianto, per
gli ambienti e il microclima.
sioni.
parti, che, attraverso un ban-
un totale di 1,8 milioni, (finan-
La direzione lavori e progetta-
www.centronuotostra.it
do regolare, hanno portato
ziamento per 1.415.000 euro,
zione sono state curate mirabil-
al rinnovo dell’assegnazione
opere per 1.000.000 e inciden-
mente dall’architetto Germa-
dell’impianto fino al 2032 alla
za su rifiuti smaltiti e riciclati per
no De Gasperi (affiancato dal
società Centro Nuoto Stra, ca-
60.000 euro). L’intervento, oltre
geometra Paolo Sacchi della
pitanata da Tonino Spagnolo.
ad incidere su effetti strutturali
Stratex).
Fra i punti di forza di tale per-
e manutentivi ineludibili, assi-
L’opera è frutto del lavoro
corso virtuoso, la selezione di
cura da qui ai prossimi decenni
coese di un’ATI costituita dalla
aziende espressione di qualità,
maggiore efficienza termica,
Stratex Spa e dalla BMB Co-
Sotto il sindaco di Stra, Mario Collini e il Vice Sindaco, Maricla Sartori, a sx Tonino Spagnolo pres. di Centro Nuoto Stra, con le atlete Francesca Marcato (a sx), Chiara di Lazzaro e la figlia Samanta Spagnolo(a dx).
9 happy aquatics 1/2013
HA • NEWS
FRANCIA E NUMERI STELLARI E VENTI AQUAFITNESS Fra centri fitness, piscine e società di gestione la Francia non è seconda a nessuno in Europa.
P
iscine
pubbliche
e
private: il numero di
I N T E R N AT I O N A L WINTER AQUAFITNESS MARATHON BRESSO (MI) - ITALIA EAA
piscine pubbliche tran-
9-10 FEBBRAIO 2013
salpine è quasi triplo rispetto all’Italia, mentre in totale (incluil primato europeo che ap-
EUROPEAN AQUATIC FITNESS CONVENTION
partiene alla Germania. Non
KARLSRUHE - GERMANIA
se quelle residenziali) avvicina
bastasse tale rilevante dato, ci
AQUA TEAM
sono altri rilievi che meritano
3-5 MAGGIO 2013
attenzione.
RIMINI WELLNESS 2013
C
entri Fitness: se la ca-
RIMINI - ITALIA
tena Moving, conta
Rimini Fiera
oltre 120 centri fitness
9-12 MAGGIO 2013
di cui un’ottantina con pisci-
IAFC 2013
na, presso il complesso multiservizi, con ristoranti, cinema
AEA
multisala ed altro, realizzato
FLORIDA - USA
avveniristicamente
un
14-18 MAGGIO 2013
ven-
tennio fa nel cuore di Parigi, oltre al mega parco acquatico indoor/outdoor
Aquabou-
neati ai nostri, se non leggere-
levard, primeggia il fitness
mente più alti.
center ivi collocato: conta la
A
cquaparchi:
bellezza di 28.000 soci/anno
oltre
alla sopra menziona-
e una sala da aerobica dove
ta
si tengono classi con oltre 500
Aquaboulevard,
persone a turno...
della Città dell’Acqua (Am-
S
phion/Publier), che ha com-
ocietà di gestione: di
portato un’investimento di 200
primato in primato, la
milioni di euro, si era già detto
Francia annichilisce l’Ita-
un annetto fa. Ma in questo
lia anche quando si parla di
elenco di primati, non poteva-
aziende private che gestisco-
mo tacere anche tale ulteriore
no impianti pubblici. Da noi,
nel Nord della Francia, almeno
74 complessi acquatici (per un
record francese.
quando una società arriva a
quattro aziende francesi hanno
totale di 300 vasche!), fino a
Insomma, basta guardare ap-
condurre 10-20 impianti, ha del
in gestione molti più impianti,
Recrea, Cardilis, Equalia che
pena a qualche chilometro dai
sensazionale, e sono numeri ri-
valorizzati con criteri e abilità
si attestano fra 40 e 50 impianti
nostri confini, per comprende-
tenuti dai più “al limite”. Ebbe-
non frequenti in terra nostra.
natatori ciascuna. Ovviamente
re che alle volte ci sopravalu-
ne, con forte concentrazione
Da Vert Marine che gestisce
i prezzi al pubblico sono alli-
tiamo un pochino.
10 happy aquatics 1/2013
FORMAZIONE, AGGIORNAMENTO, ALTA PROFESSIONALITÀ IN PISCINA
CORSI DI ACQUATICITÀ PERCORSI ALTAMENTE PROFESSIONALI DI ATTIVITÀ IN ACQUA PER GESTANTI • ACQUATICITÀ NEONATALE • PRATICO AVANZATO 0-3 ANNI • ACQUATICITÀ 3-6 ANNI
SECONDO IL METODO
PER INFORMAZIONI SUI CORSI DI FORMAZIONE E PER PRENOTARE I DVD E SCRIVI A EAA@EUROAQUATIC.IT OPPURE CHIAMA IL NUMERO: 049 9600 938
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Aquafitness & Circuit | Aquatic Health & Wellness | Aquafunctional & Rehab | Aquatic Training | Aquaeducational | Management | Eventi
EAA sostiene
Media Partner
Main Sponsor
Main Sponsor & Supplier
Official Sponsor
EAA è affiliata
HA • news
SCIENZA&SPORT
S
cienza&Sport è una rivi-
catori di fama internazionale.
sta trimestrale per allena-
Vi è poi il comitato scientifico
tori, preparatori, tecnici e
coordinato da Enrico Arcelli,
riabilitatori di tutte le discipline
un nome che non ha bisogno
sportive. Diretto da Ferretto
di presentazioni, che valuta gli
Ferretti, docente di metodolo-
articoli di ricercatori o studen-
gia e didattica dell’allenamen-
ti universitari che giungono in
to presso il Settore Tecnico
redazione. La rivista organizza
FIGC di Coverciano e prepa-
anche, ogni anno a giugno,
ratore atletico professionista,
uno stage di aggiornamento
ogni mese pubblica articoli di
oltre al premio Icaro che pre-
fisiologia, biomeccanica, me-
mia le migliori tre tesi in lingua
todologia
dell’allenamento,
italiana presentate da laureati
medicina dello sport, fisiote-
in Scienze Motorie e Fisiotera-
rapia, riabilitazione, alimen-
pia.
tazione e psicologia, oltre a scritti specifici riferiti ai diversi
Per abbonamenti:
sport, nuoto compreso. Colla-
www.scienzaesport.it
borano con la rivista esperti in
serviziolettori@sportivi.it.
metodologia dell’allenamen-
Per informazioni:
to, trainer fisici, medici e ricer-
scienzaesport@sportivi.it
LA SPALLA riabilitazione ortopedica
F
rancesco Inglese, au-
perché il problema coinvolga
in acqua il paziente è in grado
torevole
in
un numero crescente e diversi-
di muoversi con maggiore faci-
campo riabilitativo, è
ficato di persone: dallo sporti-
lità, sperimentando una serie di
l’autore di un’eccellente te-
vo al sedentario; dal lavoratore
movimenti, difficilmente ripro-
sto in cui viene posto in primo
pesante a quello che trascorre
ducibili a “secco”, secondo un
piano il parere del paziente,
gran parte della giornata sedu-
progetto riabilitativo persona-
figura centrale di tutto il per-
to alla scrivania. Per tutte le prin-
lizzato. La rieducazione motoria
corso rieducativo. L’ortopedi-
cipali patologie ortopediche
in acqua va considerata parte
co, il fisiatra, il fisioterapista ed
sono descritte le indicazioni e
di un programma riabilitativo
il preparatore atletico sono gli
gli accorgimenti più utili e, nel
ed è, quindi, complementare
elementi complementari di un
caso di intervento chirurgico,
alle altre metodiche riabilitati-
modello rieducativo che vede
vengono riportati programmi
ve, con cui si integra in modo
la professionalità di ciascuno al
riabilitativi specifici, scanditi dai
sinergico.
servizio del benessere del pa-
tempi di cicatrizzazione biolo-
ziente. Sfogliando le pagine del
gica dei tessuti. La parte riedu-
Pagine
345
testo è possibile comprendere
cativa in acqua viene presa in
Foto
circa 1000
quali siano i sintomi più comuni
grande considerazione visti i
Autore
Francesco Inglese
del dolore prodotto da diverse
vantaggi offerti da questo am-
Casa Ed. Timeo Ed.
cause. È possibile, altresì, capire
biente a ridotta gravità. Infatti,
Ordini
esperto
YOGA IN ACQUA di Gianni De Stefani
L
bodywork acquatico, responsabile
Una serie di spunti per interpretare
del centro AcquaSana, di Locarno
al meglio attività che riscontrano cre-
(Svizzera), in un programma che non
scente successo.
richiede di saper nuotare, molto indi-
Informazioni: eaa@euroaquatic.it
o yoga è stato rielaborato
catto per persone della terza età, in
e portato in acqua da Gio-
fase riabilitativa, in sovrappeso o per
vanni De Stefani, esperto di
12 happy aquatics 1/2013
donne in gravidanza.
eaa@euroaquatic.it
HA • news
L’ASSOCIAZIONE Per avere peso istituzionale, viene fondata l’Associazione Acquanetwork, fedelissima ai valori portanti del network e alle sue unicità e autorevolezza.
I
gine (MO) - presso complesso
Acquanetwork, che si co-
commerciale 4 Passi - si terrà la
stituisce in Associazione per
prima riunione ufficiale di Ac-
dare più forza alle iniziative
quanetwork, volutamente te-
intraprese e per avviare pro-
nuta “a porte aperte” perché
getti di rilevante valore socia-
chiunque, sensibile a percorsi
le e professionale. Presidente
virtuosi ed evolutivi, possa
dell’associazione sarà Andrea
presenziare per capacitarsi di
Biondi (Crocera Stadium Ge-
vantaggi, obiettivi e prospet-
nova), che guiderà un consi-
tive che l’Associazione riserva
glio dove club e aziende di
ai propri affiliati. Per facilitare la
fornitura saranno equamente
start up, la sede operativa sarà
rappresentati. Prevarrà comun-
quella di EAA (Padova), con cui
que l’orizzontalità del network
l’Associazione Acquanetwork
e la volontà di farsi interpreti
rafforzerà il legame. La tappa
del nuovo modo di intrapren-
successiva sarà a Forum Pi-
dere nel settore, avulsi da lac-
scine, con sessione promossa
ciuoli politico-burocratici-parti-
dallo stesso Acquanetwork
colaristici, per dare respiro ad
(giovedì 21 febbraio ore 10:00-
un disegno di alto spessore
11:15 : “Aquatic Case History e
manageriale; il tutto, conferen-
modelli per rendere l’area ac-
do priorità al cittadino/cliente,
quatica profittevole”) e stand
ovvero a benessere e salute,
nell’isola espositiva omonima,
nel rispetto di valori coerenti
che raccoglierà alcune delle
con sicurezza, prevenzione,
aziende affiliate.
senza penalizzare il vitale pro-
Informazioni:
fitto di ogni azienda.
eaa@euroaquatic.it
l 18 gennaio verrà pre-
Il 18 gennaio, alle 14:30 a Formi-
sentata la nuova veste di
happy aquatics 1/2013
HA • NEWS
PROTOCOLLO D’INTESA Uniti si vince: di questo sono convinte le associazioni di riferimento dei settori fitness e piscina.
I
vertici di ANIF e Acqua-
adopera affinchè il lavoro dei
grandi vantaggi per la collet-
network hanno sancito un
club/centri sportivi, si riveli es-
tività, non solo per la qualità
accordo valido dal primo
sere un’area di servizi inappun-
di vita, ma soprattutto per il ri-
gennaio, per cui i soci delle
tabili e di profitto commisurato
levante risparmio del sistema
due realtà avranno pari diritti
agli investimenti profusi.
sanitario nazionale oggi pena-
e agevolazioni, pagando una
Dall’intesa sancita, la prima con-
lizzato da spese incontrollabili
sola quota per l’associazio-
vergenza di rilievo sarà sul pro-
che ne minano il futuro.
ne di riferimento: i soci delle
getto Movimento della Salute
A riguardo, da non perdere il
due realtà avranno pari diritti
(Srl - guidato da Massimo Ci-
seminario ANIF “Pormuovere
e agevolazioni purché venga
cognani: cicognani.massimo@
la Salute in Sicurezza”che si ter-
rispettato rapporto associativo
gmail.com) lanciato da ANIF in
rà a Forum Club/Piscine il 22
siglato nell’anno 2012 con uno
collaborazione con i medici di
febbraio dalle 14:30 alle 17:30.
dei due organismi (le società
base, al fine di avvicinare alla
Informazioni:
affiliate nel 2012 ad uno dei due
pratica sportiva una grande
www.eurowellness.it
contraenti, per poter aderire al
parte della popolazione poco
info@eurowellness.it
protocollo d’intesa, devono rin-
attiva o poco interessata a fre-
novare l’affiliazione ai rispettivi
quentare ambienti dove salu-
Sopra
organismi di appartenenza).
te, forma fisica e prevenzione
pres. ANIF e sotto Paolo Gec-
Un grande passo per chi si
sono priorità che porteranno
chelin, vicepres. AcquaNetwork
Giampaolo
Duregon,
SULLA STRADA DI La quattordicesima edizione del Congresso internazionale si presenta con formula e volti nuovi mentre l’area espositiva fa leva sui propri punti di forza. 21-23 febbraio 2013 Fiera di Bologna
PERCORSO MANAGERIALE
da Elav in collaborazione ANIF
ca Zambrotta, a testimoniare
3 giornate di full immersion sul-
e il nuovo Movimento per la
l’importanza dello sport come
la gestione del club con nomi
salute (sabato 23 febbraio: con
mercato in cui credere e inve-
EXPO: SOLIDA CERTEZZA
illustri.
iscrizione separata).
stire. A seguire, Ilaria Garaffo-
Multisettorialità, orientamento
PERCORSO COMMERCIALE
FORUMSPORT CONGRESS
ni modererà la tavola rotonda
b2b, apertura verso l’estero e
Spazio dedicato a vendita e fi-
Novità dell’edizione 2013 è
sui finanziamenti per i centri
focus sulla formazione degli
delizzazione, all’acquisizione di
anche ForumSport Congress;
sportivi cui parteciperanno E.
operatori: questi i tratti salienti
nuova clientela: come ispirare i
azioni e progetti per la qualità
Gugliotta, P. Lasagni, A. Man-
di una manifestazione che è al
soci e motivarli a raggiungere i
del sistema sportivo pubblico-
zotti e G. Martinelli. Parleranno
passo con i tempi. Anche per
propri obiettivi.
privato: nuovo percorso rivolto
Piero Benelli e Piero Pigliapo-
il 2013 saranno al centro del-
PERCORSO ACCOGLIENZA
alle amministrazioni pubbliche
co di cambiamenti occorsi ne-
l’Expo di ForumClub-Forum-
Full immersion nella giornata
sensibili allo sport, agli enti e ai
gli ultimi vent’anni al mondo
Piscine prodotti e servizi per
di venerdì per i membri dello
privati che gestiscono impianti
dell’acquaticità. Marco Torna-
fitness e wellness club, piscine
staff che si occupano di acco-
e attività, con l’obiettivo di fa-
tore, invece, guiderà l’incontro
e centri sportivi.
glienza.
vorire dialogo e formazione
tra S. Fontanesi, S. Candidoni
PERCORSO ISTRUTTORI
dei diversi soggetti coinvolti.
e O. Cavasin sulle le criticità
CONGRESS:
Venerdì e sabato saranno fitti di
AQUATIC MANAGEMENT
del mercato della piscina, pro-
L’ANNO DEL CAMBIAMENTO
incontri per istruttori e personal
Percorso pensato per impren-
ponendo soluzioni di compro-
La 14° edizione del Congres-
trainer. Si parlerà dei vantaggi
ditori e gestori di impianti
vato successo.
so ForumClub si presenta con
offerti dalla comunicazione on
acquatici e piscine a uso pub-
FORUMPILATES
un’impostazione nuova di zec-
line, ma anche ci si interrogherà
blico all’interno di club, Spa e
3° ed. di ForumPilates Conven-
ca con percorsi formativi pro-
sul futuro di un ruolo, quello del-
hotel. Paolo Pettene, parlerà
tion dedicata a insegnanti di
filati in base alle diverse figure
l’istruttore. Altro appuntamento
di nuovi servizi e cambiamenti
Pilates con le migliori scuole
che operano nel club: 26 nuovi
per tecnici, istruttori e personal
del mercato. All’incontro pren-
italiane e internazionali.
speaker di caratura internazio-
trainer è il Fitness and Medical
derà parte anche il campione
Tutto questo e molto altro su:
nale.
Science Congress, organizzato
del mondo di calcio, Gianlu-
forumclub.it e forumpiscine.it
14 happy aquatics 1/2013
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ForumPiscine è la più grande vetrina italiana dedicata ai professionisti del settore piscine e Spa. È il posto dove capire i trend del mercato, quello che succede sopra e sotto l’acqua ai quattro angoli del mondo. Nella sezione espositiva c’è spazio per gli impianti, le tecnologie, le soluzioni architettoniche e di design. Nella parte congressuale, esperti italiani e stranieri affrontano i temi d’attualità con seminari e workshop. In più negli stessi giorni, negli stessi padiglioni, si tiene ForumClub, il grande evento dedicato al mondo del fitness e del wellness. Due occasioni per allargare i confini: tutto quello che c’è da vedere, e da sapere, è in Fiera a Bologna.
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Un mercato grande come il mare.
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21//22//23 febbraio 2013 Fiera di Bologna è un progetto
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con il patrocinio e la partecipazione di
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HA • Strike “NO, GRAZIE”
Federico Gross http://fedgross.blogspot.com/ Gestore di impianti natatori. Collaboratore nazionale del Settore Istruzione Tecnica della FIN. Editorialista sportivo. Vicepresidente di Anaten.
“NO, GRAZIE” Come stare alla larga dallo sport agonistico e vivere felici
tempo di lettura: 4 minuti
Mamma, devo dirti una cosa”. “Vuoi entrare nella squadra di nuoto agonistico?” “No, mi drogo”. “Signore grazie, mi ero tanto spaventata”.
D
i tutte le disgrazie che possono abbattersi su una famiglia, un figlio nuotatore è forse la più impietosa. Deprivazione del sonno, abolizione del weekend, recisione dei rapporti sociali esterni alla squadra: e questi sono i pro. L’esperienza del nuoto agonistico è una lenta, inesorabile discesa agli inferi che avviene secondo un copione tristemente prestabilito. I moderni etologi sono sorpresi dalla somiglianza fra l’empio planare dell’avvoltoio alla ricerca di carogne e la danza macabra dell’allenatore che, in jeans arrotolati e camicia a quadri, si aggira lungo il bordovasca cercando piccole vittime da sacrificare all’empia divinità nota come Cronometro. In realtà l’allenatore non seleziona i bambini, ma i genitori. Si apposta in prossimità della tribuna, sceglie le mamme e i papà più deboli e malati e li aggredisce con ferocia. “Sapete che vostra/o figlia/o è molto portata/o per questo sport?”
18 happy aquatics 1/2013
È come l’eroina: se non avete la forza di rifiutare la prima dose, è finita. “Vedrete, è divertente e poco impegnativo”. Pochi mesi dopo la vostra casa, i vostri vestiti, le vostre cellule epiteliali saranno intrise dall’odore di clorammina (immaginate il cadavere di un maratoneta deceduto subito dopo il traguardo lasciato a macerare per qualche giorno nel vomito), avrete troncato tutti i legami sociali e ac-
quisirete il ritmo circadiano di un topo da laboratorio. Nel frattempo le tre poco impegnative sedute hanno ceduto il posto a una scheda che prevede da sei a dodici allenamenti settimanali più la palestra. Il vostro giovane virgulto diventa sempre più pallido, cifotico e i suoi capelli assumono la tinta degli spinaci bolliti. Per aiutarvi a superare i momenti
“NO, GRAZIE” HA • Strike
di crisi, l’allenatore vi somministra dosi da cavallo di Corsia4 e vi abbona a vostra insaputa al Mondo del Nuoto. Quando vi scoprite a cercare su Youtube i filmati di Federica Pellegrini a Sanremo, è finita. L’unica speranza è che vostra/o figlia/o sia sufficientemente intelligente da sospendere l’attività di propria iniziativa. “Papà, mamma, c’è un mondo che mi aspet-
ta lì fuori”. “Dopo tutto quello che abbiamo fatto per te”. “Proprio per quello”. Se invece è molto intelligente, probabilmente vi sgozzerà nel sonno. Ma la peggiore delle catastrofi è che la/il giovane atleta sia forte, ovvero in grado di conquistare una medaglia in una manifestazione a livello condominiale o superiore. Il deliro di onnipotenza diventerà irrefrenabile e vi
ritroverete su Internet alla ricerca di farmaci anabolizzanti e anfetamine, organizzerete viaggi della speranza per autoemotrasfusioni, pranoterapie, ipnosi, trapianti di organi, installazione di esoscheletri. Nel mentre ripeterete come un mantra l’inevitabile, autoassolutorio slogan del Genitore Tossicodipendente di Nuotatore: “È uno sport educativo”. Ne vale la pena? Assolutamente no. 19 happy aquatics 1/2013
HA • new trend AQUATRAINING avanzato e sicuro
Péter Pribélyi
Ex giocatore di pallanuoto ungherese. Preparatore atletico e allenatore. Ideatore di Aquawallgym.com.
AQUATRAINING avanzato e sicuro L’acqua è il miglior alleato per qualsiasi attività di allenamento, recupero funzionale o fitness. Per lavori più efficiaci serve però attrezzatura adeguata, sicura e affidabile. La nuova grande idea dall’Ungheria tempo di lettura: 4 minuti
il primo ausilio acquatico che garantisce un lavoro “tridimensionale” in vasca, combinandone benefici e resistenza determinata da elastici 20 happy aquatics 1/2013
I
n acqua il corpo si muove liberamente e con facilità, con un carico inferiore su articolazioni, legamenti e ossa, ma con rilevanti effetti sull’ apparato cardiovascolare e capacità coordinative. Il lavoro in acqua dunque è una vera sfida! La resistenza dell’acqua mette a dura prova la forza e più si lavora in profondità, maggiore è la difficoltà che si incontra nel controllo e coordinazione dei movimenti. Se non si ha molto tempo a disposizione, ma si vogliono raggiungere comunque ottimi risultati, senza sovraccaricare le articolazioni, esistono diverse attrezzature di nuova generazione che offrono una valida alternativa. Alcune, addirittura, garantiscono un
AQUATRAINING avanzato e sicuro HA • new trend
lavoro per tutti i gruppi muscolari, grazie all’ausilio di elastici tubolari ancorati direttamente a mani, piedi o alla cinta, senza inibire gli spostamenti in acqua. Indipendentemente da età o condizione fisica, chiunque può utilizzare questi sistemi allenanti in tutta sicurezza, regolando facilmente la direzione e il livello di resistenza elastica; una serie di esercitazioni adatta a qualsiasi livello di forma fisica, target o funzione, offrendo un lavoro multifunzionale, ma allo stesso tempo coinvolgente per atleti, allievi, pazienti, clienti del centro acquatico. Si tratta di vere e proprie “macchine mobili” per la ginnastica in acqua. Portatili, estremamente leggere e facilmente regolabili, si possono applicare a qualsiasi tipologia di vasca coperta o scoperta, che abbia almeno più di 1 m di profondità. Per un training più efficace e mirato, spesso è consigliabile lavorare a diverse profondità, ciascuna delle quali consente distanze e forza differenti. L’utilizzo poi di elastici tubolari, ideati appositamente per la piscina, resistenti al cloro e ai raggi UV, ancorati ad un sistema flessibile, permette un’infinita varietà di evoluzioni con l’impiego di un’ampia gamma di muscoli. Altri elementi determinati per un training o percorso efficace sono speciali cinture, che talvolta diventano strumento indispensabile per le attività in acqua; infatti in base a forma fisica e profondità della vasca, è possibile scegliere ausili diversi, quando si tratta di semplice fitness o preparazione atletica mirata a specifici sport. Non solo cinture, ma anche polsiere e cavigliere per aumentare la gamma di esercizi. Insomma, nella “giungla” di offerte,
oggi è possibile applicare ausili acquatici su larga scala nei settori del fitness, dello sport e della riabilitazione, con programmi d’allenamento personalizzati, a seconda delle caratteristiche della piscina, dell’obiettivo del cliente o del programma di riabilitazione o preparazione di un atleta di medio e alto livello. Fra questi, una soluzione, all inclusive e made in Hungary (brevettata),
propone in un unico attrezzo la soluzione a tutte queste esigenze. Infatti è il primo ausilio acquatico che garantisce un lavoro “tridimensionale” in vasca, combinandone benefici e resistenza determinata da elastici. Un completo allenamento funzionale per il miglioramento dell’equilibrio e della coordinazione, ma anche per lavori finalizzati alla preparazione degli sportivi.
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21 happy aquatics 1/2013
22 happy aquatics  1/2013
M A D E I N
I T A L Y
PROFESSIONE? (AQUATIC) FITNESS 1 HA • eXERCISES
Fabrizio Cantarini
Insegnante di fitness acquatico Presenter EAA di fama internazionale
Il Personal Aquatrainer: da mero operatore a professionista con competenze trasversali su acquaticità e benefici per l’allievo tempo di lettura: 4 minuti
S
aper cogliere grandi opportunità determina spesso la formazione di nuove categorie di professionisti. Gli operatori del fitness hanno sempre distinto le proprie perfomance per capacità comunicative e relazionali, ma solo i professionisti del fitness impiegano queste capacità in maniera strutturata e finalizzata. L’opportunità che oggi emerge è quella di rivedere il proprio ruolo da operatore a professionista del fitness, anche e soprattutto in ambito acquatico. Ma cosa possiamo fare per evolvere in questa direzione? Il primo passo potrebbe essere comprendere che le conoscenze tecniche, senza capacità comunicative e di ascolto, perdono valore. Partendo infatti dall’ascolto dei nostri allievi si possono individuare bisogni inespressi. Bisogni che durante la classe di fitness non emergono, né vengono soddisfatti. Individuare questi bisogni ci con-
[
PROFESSIONE? (AQUATIC) FITNESS 1 sente di fornire soluzioni specifiche che considerino le caratteristiche, le attitudini e le esigenze del nostro allievo. Insomma un percorso individualizzato, finalizzato ad un obiettivo specifico, con momenti di verifica e di rinnovo delle motivazioni. Un percorso proposto da un professionista preparato, competente ed attento. Un Personal Trainier. Come al solito il fitness terrestre sta percorrendo da tempo questa strada,
e già sta testando le evoluzioni di questa professione, ma se nel mondo acqua è vero che gli utenti hanno le stesse esigenze, è ancor più vero che esistono le stesse opportunità per i professionisti. A chiunque di noi capita che gli allievi ci interroghino su come ottenere migliori risultati sul dimagrimento, sulla tonificazione, sulla preparazioni atletica, su problemi articolari. L’ambiente piscina, in particolare,
partendo dall’ascolto dei nostri allievi si possono individuare bisogni inespressi in breve
L’opportunità che oggi emerge è quella di rivedere il proprio ruolo da operatore a professionista del fitness, anche e soprattutto in ambito acquatico. Cosa occorre per lavorare in maniera sistematica sull’erogazione di questo servizio? Capacita’ comunicative generali. Capacita’ di ascolto. Capacita’ tecniche.
]
23 happy aquatics 1/2013
HA • eXERCISES PROFESSIONE? (AQUATIC) FITNESS 1
offre una maggiore incidenze di soggetti con problematiche legate alla salute, argomento su cui l’opinione comune è sempre più sensibile. Ogni volta che siamo di fronte ad una situazione del genere dobbiamo comprendere che l’allievo ci sta informando (spontaneamente) di un suo bisogno. Potremmo approfondire il colloquio per comprendere se siamo in grado di fornirgli una soluzione personalizzata, adatta alle sue esigenze, che consideri la disponibilità di tempo, le caratteristiche fisiche individuali, le attitudini e l’indole della persona. Un servizio di Personal Aquatraining. Ma cosa occorre quindi per lavorare in maniera sistematica sull’erogazione di questo servizio? CAPACITA’ COMUNICATIVE GENERALI. Dobbiamo sviluppare relazioni empatiche con tutti i frequentatori del club, per comprendere problematiche generali e specifiche. Sviluppare una buona comunicazione ci consente di motivare e rilanciare gli obiettivi…nonchè fidelizzare! CAPACITA’ DI ASCOLTO. Se non conosciamo a fondo le esigenze e le caratteristiche del nostro allievo/cliente non possiamo fornire la soluzione migliore per lui.
se nel mondo acqua è vero che gli utenti hanno le stesse esigenze, è ancor più vero che esistono le stesse opportunità per i professionisti 24 happy aquatics 1/2013
CAPACITA’ TECNICHE. Avere competenze trasversali sul mondo acqua, dal nuoto all’aquafitness, dalle attività antalgiche alle tecniche di rilassamento. Solo se avremo molti ingredienti potremo
utilizzare i più adatti per le esigenze di ogni nostro cliente. E tu? Ti senti operatore o professionista del fitness?
CONSIGLI PER IL CONSUMATORE • affidarsi ad un personal aquatrainer migliora i tuoi risultanti e la motivazione per raggiungerli. • affidarsi ad un personal aquatrainer risolve problemi del tempo disponibile e delle fascia oraria accessibile. • affidarsi ad un personal aquatrainer permette di cambiare programma ogni volta che cambiano le tue esigenze.
CONSIGLI PER IL GESTORE • favorire questo servizio nei club fornisce un valore aggiunto al club stesso. • favorire questo servizio stimola lo sviluppo della professionalità dei collaboratori. • favorire questo servizio fornisce l’opportunità di abbassare i costi del personale.
25 happy aquatics  1/2013
HA • eXERCISES A.C.P. AQUACOMBAT PROGRAM®
Silvia Senati
Ideatrice del programma - Responsabile tecnico Aquafitness per EAA Promoter e docente EAA di fama internazionele
A.C.P. AQUACOMBAT PROGRAM ®
Specializzazione e approfondimento per evolvere. ACP and circuit: la fusione di due metodologie di allenamento alternativo in acqua
I
tempo di lettura: 8 minuti
nizia il 2013 ed ancora una volta ci si trova a fare i conti con l’andamento dei corsi di aquafitness nei nostri centri sportivi. Quanto abbiamo fatto? Quanto ancora non abbiamo proposto come istruttori alle nostre classi sempre più esperte? Come possiamo proseguire reinventando e rivitalizzando programmi che se non vengono continuamente rimescolati possono sembrare obsoleti. È il momento delle novità; ma poi lo sono Novità? Pensiamoci bene perché da anni stiamo proponendo format danzati a ritmo di musica in acqua nei momenti fun della programmazione. È il momento in cui si pensa di trovare la formula vincente attraverso la commercializzazione di contenuti consolidati, presentandoli come innovazioni e vendendoli a pacchetti per fare sempre più business. Indipendentemente da come la pensiamo, è comunque importante continuare ad evolvere le nostre lezioni, ad arricchire la nostra programmazione inserendo modelli che permettano di regalare al fitness acquatico costanti
26 happy aquatics 1/2013
sfumature diverse per la nostra clientela ma anche per noi istruttori al fine di non cadere nella ripetitività e noia. ACP, programma da me ideato e divulgato in tutto il mondo (premiato con il Global Award negli Stati Uniti nel 2009), ancora oggi riscuote interesse nel mondo acquatico verticale, radunando tanti appassionati durante le masterclass nelle convention, perché permette di potersi esprimere in modo energico e semplice, utilizzando l’elemento acqua con le sue proprietà come resistenza facilmente dosabile. Di cosa si tratta? Per chi ancora non lo conoscesse, é un format che prende spunto dalle arti marziali e sport da combattimento. Le gestualità tecniche vengono modificate e riadattate al contesto acquatico per utilizzare le proprietà dell’acqua. L’obiettivo è lo stimolo dei sistemi cardiorespiratorio e muscolare, il miglioramento dell’equilibrio acquatico, del controllo posturale e della coordinazione motoria. Grande scopo è anche e soprattutto divertire, permettere di canalizzare e scaricare tensioni e stress negativi della vita quotidiana. ACP è un programma molto vario
Box pratico Schema ACP circuit 5 stazioni: 1 ) jab destro 2) calcio frontale sinistro 3) gancio destro 4) cross sinistro 5) van damme Esecuzione: 1 min. a stazione - Al termine del primo giro costruzione della sequenza di combat partendo da destra - Ripetizione circuito con tecniche eseguite nelle stazioni con altro lato - Al termine del secondo giro costruzione della sequenza di combat partendo da sinistra - Ripetizione della sequenza di combat sia a destra che sinistra per almeno 3\4 volte - Momento dedicato ad esercizi per addominali con utilizzo del noodle come sostegno Nota: la seduta prevede sempre una fase di acclimatazione e warmup di almeno 10 minuti, ed una di defaticamento di 3 minuti circa. Buon allenamento e buon divertimento.
che utilizza tante metodologie di allenamento per poter essere sempre uno stimolo vincente. Può essere un allenamento continuativo, un modulo coreografato, un interval training, un total body conditioning o muscles training e si sposa perfettamente con la formula a Circuito. ACP circuit training: ma di cosa si tratta realmente? Stabilisci un obiettivo, prendi le tecniche dell’ACP,
A.C.P. AQUACOMBAT PROGRAM® HA • eXERCISES
è un format che prende spunto dalle arti marziali e sport da combattimento scegli uno schema di percorso acquatico, uniscili e guida gli allievi in un circuito senza pause, utilizzando cronometro e musica. Una successione di stazioni dedicate ad uno stimolo specifico. Le stazioni possono comprendere l’esecuzione di una sola tecnica (es: calcio frontale o jab o calcio laterale o tutto quello che sai essere adeguato al livello dei partecipanti ed allo scopo della lezione), oppure, se la classe è più avanzata di livello, anche essere costituite da combos. Quante stazioni? Scegli tu in base alla tua capacità di controllo e gestione del gruppo, al numero di partecipanti e loro livello, allo spazio a disposizione. Stazioni solo di tecnica? Qui la scelta è davvero vasta. Può essere costituito solo da stazioni in cui si esegue un’esercitazione specifica oppure da un’alternanza di stazioni con gestualità tecnica ed altre di esercizi di ginnastica tradizionali o mirati per distretto muscolare (vedi esempio). Vi può essere ogni due stazioni una terza in cui si abbiano le prime due in un semplice combo. Saranno principalmente la fantasia e l’obiettivo che si vorrà raggiungere a suggerire come organizzarlo. Ma si possono usare attrezzi? Certo che sì. Nelle stazioni di pugno si possono usare i guantoni (es. gli Aqquacombat gloves). Nelle stazioni dedicate a stimolo muscolare specifico si può usare il noodle come supporto o altri attrezzi per la loro esecuzione. Nelle stazioni di calci anche la hydro-
cavigliera (attenzione all’esecuzione che dovrà essere rallentata e molto controllata per non incorrere in traumi a livello articolare e di colonna vertebrale). E poi ancora, i manubri o altri attrezzi analoghi, volendo aumentare la resistenza per muscolatura del tronco ed arti superiori. Alla fine del percorso le tecniche possono diventare una sequenza di combattimento facile da eseguire che consente di stimolare anche un po’ di più la coordinazione, se eseguita in tempi prestabiliti e guidata anche dalla musica. Una coreografia, che altro non è che successione di gesti tra loro concatenati in sequenza, quindi non lasciamoci più spaventare da un termine che ricorda difficoltà e ballo. Un giro di circuito suddividendo la classe in tanti gruppetti corrispondenti alle stazioni, poi tutti insieme alla fine per costruire l’intero combattimento con le tecniche considerate durante il percorso e, perché no, aggiungere anche un paio di esercizi specifici per gli addominali, se non sono stati allenati durante il circuito. Quali tecniche di specialità? Meglio iniziare con le principali e più semplici da eseguire in acqua al fine di non rallentare troppo l’esecuzione delle stazioni e darne buona valenza allenante.
Eccone un breve elenco: Jab Cross (pugno opposto alla gamba avanti, o ruotato in acqua se si utilizza per profondità una guardia frontale, cioè posizione dei piedi divaricati tra loro paralleli sullo stesso piano) • Gancio • Montante • Calcio frontale (direzione avanti spingendo con avampiede) • Calcio laterale (direzione laterale spingendo con tallone e tenendo le dita del piede rivolte verso il fondo della piscina) • Calcio Van Damme (calciata divaricata con tutte e due le gambe nello stesso istante; quello che nell’aquaerobica si chiama cheer leader) • •
Scambiando la loro esecuzione, separandole in destra e sinistra tra le stazioni, combinandole o svolgendole variando fronte o velocità di esecuzione, si può ideare un numero elevato di circuiti sempre diversi anche se, apparentemente, le tecniche sono solamente 7. Foglio, penna e pronti a preparare il percorso su carta. Poi un tuffo in acqua per sperimentarlo (per quanto riguarda le tecniche in termini di velocità e tipologia di esecuzione in relazione alla profondità della vasca). Una bandana, un look un po’ più guerriero e pronti per entusiasmare la classe divertendosi con loro.
Per maggiori informazioni Stage e workshop di ACP per la tua formazione presso: www.euroaquatic.it o direttamente scrivendo a silvias67@gmail.com 27 happy aquatics 1/2013
HA • eXERCISES Aquacontrology® for sports
Piero Pigliapoco
Diplomato ISEF - Docente FIN - Responsabile Water Exercise Program, Ancona Presenter Aquafitness - Allenatore di nuoto
Aquacontrology for sports Come l’esercizio in acqua per lo sportivo può diventare funzionale tempo di lettura: 6 minuti
L
’esercizio funzionale finalizzato al miglioramento della performance sportiva, lo si può ricercare anche attraverso l’elemento acqua ed in particolare con il metodo Aquacontrology®; il quale può intervienire oltre che in campo” rieducativo e riabilitativo” anche in altre due situazioni caratteristiche ed estremamente importanti della vita dello sportivo: • la prevenzione • il training (muscolare e cardio-vascolare) In questa prima puntata verrà trattato prevalentemente l’aspetto preventivo nella sua fase iniziale, con l’approccio al metodo attraverso la percezione dell’attivazione (fase di autoconsapevolezza) della muscolatura stabilizzatrice profonda, utilizzando posture esclusivamente in acqua bassa (60-80 cm). Aquacontrology® è innanzitutto un metodo globale che si avvale dei principi della tecnica Pilates e di tutte quelle tecniche che hanno un approccio globale nell’analisi della valutazione posturale del soggetto. 28 happy aquatics 1/2013
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Dalla prevenzione e fase iniziale (le posture) all’ approccio al metodo che si sviluppa in acqua bassa: Aquacontrology® per l’atleta e non solo
Si sviluppa attraverso step fondamentali quali: • l’identificazione del quadro posturale generale (valutare eventuali disfunzioni come posture scorrette, discinesie, ipertrofie legate ad over use o al contrario ipotonie disfunzionali etc) in ambito globale; • correzione dello schema motorio disfunzionale a livello segmentario ed integrazione dello schema corretto nel movimento globale; • apprendimento per presa di coscienza della postura/gesto corretto. Come Pilates aveva già sperimentato e come diversi studi di chinesiologia hanno approfondito, l’allineamento posturale e una buona gestione del movimento dipendono dal controllo del baricentro e da un corretto utilizzo della muscolatura profonda del torchio addominale, “core” che Pilates chiama “Power House” ed altri autori, come Comerford, chiamano muscoli stabilizzatori locali. I muscoli stabilizzatori locali, ai quali viene rivolta particolare attenzione dal metodo Aquacontrology® sono pavimento pelvico, retto, traverso e obliqui dell’addome, multifido, e diaframma. Aquacontrology® si propone di fare
proprio questo, aiutando il soggetto, atleta in tale caso, innanzitutto a percepire e avere coscienza del reclutamento dei muscoli del “core” per avere una buona stabilità lombopelvica. Parlando di prevenzione, è doveroso sottolineare, come per ogni atleta e per il suo futuro sportivo, sia importante incorrere il meno possibile (preferibilmente mai) nelle condizione di trauma. Per cui risulta determinante concentrare l’attenzione su tutte quelle attività fisiche e psicologiche che contribuiscono ad innalzare la
Concetto di CILINDRO o “iner unit” = STABILIZZATORI LOCALI • Diaframma • Pavimento pelvico • Multifido • Traverso dell’addome
Richardson et al. 1998 Comerford M. Mottram S. 2001
Aquacontrology® for sports HA • eXERCISES
L e p r i n c i pa l i p o s t u r e i n ac qua b a s s a Queste alcune posture di base in acqua bassa e gli interventi muscolari, importanti per poter allenare la percezione al lavoro muscolare della muscolatura profonda cioè quella dei muscoli stabilizzatori locali(concetto di cilindro) vedi figura a pag 28.
Posizione 1
Posizione 2
Seduta gambe unite Mantenimento della posizione a squadra percependo l’appoggio dell’ischio a terra rachide allineato: lavoro sugli erettori del tronco e stabilizzatori laterali.
Seduta gambe divaricate Mantenimento della posizione a squadra percependo l’appoggio dell’ischio a terra, rachide allineato: lavoro sugli erettori del tronco e stabilizzatori laterali, allungamento delle catena interne delle gambe.
Posizione 3
Posizione 4
Seduta gambe sia unite che divaricate: spine stretch forward Flessione del busto avanti mantenendo il controllo e stabilizzazione assiale della colonna: mobilizzazione e allungamento della catena cinetica posteriore con particolare interesse per il rachide dorso-lombare.
Posizione in ginocchio Ricerca del neutro: attivazione del “core” “centro” allineando le creste iliache anteriori con il pube; è la posizione in acqua bassa che più si avvicina alla stazione eretta.
soglia di “allenabilità” dell’atleta e migliorarne la performance fisica in modo graduale e consapevole. L’acqua (Aquacontrology® in particolare) può e vuol essere uno degli elementi che contribuiscono al raggiungimento di tale condizione. Spesso attività come l’aquagym o l’aquatraining o meglio la preparazione atletica in acqua o altre forme di fitness acquatico con attrezzi specifici o addirittura il nuoto, ormai ampiamente conosciuti, purtroppo non sempre sono accet-
tati positivamente dallo staff che cura lo sportivo; la mia proposta vuole indirizzare l’atleta ad utilizzare l’acqua e questo metodo semplicemente per prendere coscienza e consapevolezza delle attivazioni muscolari importanti per il miglioramento della sua forma fisica. Nel metodo Aquacontrology® si adottano posture ed esercizi appositamente ideati in acqua medio-bassa per far percepire al soggetto che cosa significhi ricercare la posizione neutra della
colonna e mantenere il controllo posturale, sia in statica che in dinamica, cioè durante l’esecuzione di esercizi che coinvolgano gli arti superiori e/o inferiori. In realtà si vanno a scoprire quelle attivazioni muscolari che in altre forme di movimento potrebbero essere date per scontate. Il messaggio vuol essere quello di “elaboriamo un movimento acquatico funzionale e consapevole”. L’acqua è per eccellenza l’elemento antigravità, e può fungere da resistenza naturale, ma nello stesso tempo può risultare elemento facilitante del movimento o addirittura essere un sovraccarico. Anche se non con estrema precisione, in acqua, riusciamo a modulare l’intensità di lavoro a nostro piacimento attuando semplici varianti: per esempio cambiando la posizione delle nostre leve o semplicemente della mano, variando il ritmo e la velocità del movimento, modificando la posizione del nostro del corpo etc. Il lavoro funzionale in acqua con A.C., più precisamente consente il raggiungimento dell’obiettivo rispettando i principi della fisiologia e della biomeccanica individuali, ricreando una situazione di feed back continuo tra S.N.C. e autocorrezione delle posture. L’atleta che corre, salta, atterra, solleva, spinge, tira, rotola, calcia, flette ed estende il suo corpo o parte di esso, scaglia un attrezzo etc utilizza le sue parti appendicolari, (cioè la muscolatura mobilizzatrice globale) delle braccia e delle gambe, per espletare la forma di movimento specifico per il suo sport. Per ottimizzare al meglio ed economizzare il gesto atletico, deve necessariamente avere un tronco “forte” cioè un “centro” stabile, flessibile e tonico. Purtroppo, troppo spesso, gli atleti, in particolare gli amatori, dedicano poco tempo alla cura dell’aspetto preventivo della loro forma fisica, con il conseguente rischio di incorrere in spiacevoli traumi da over use o over stress. Aquacontrology® è un metodo attento alle esigenze individuali di ciascun soggetto. Nasce come già detto come percorso per il recupero funzionale ed in particolare per le patologie dei disordini muscolo-scheletrici ed osteoarticolari. La sua applicazione in ogni altra situazione lo rende comunque completo e particolarmente efficace. 29 happy aquatics 1/2013
HA • eXERCISES Acquaticità 3-6 anni: come e quando separare…
Nadia Carollo
Insegnante di ed. fisica, specializzata in Kinesiologia Emozionale (One Brain), imprenditrice (gestisce un centro polifunzionale con piscine e ludoteca), ideatrice del metodo “Crescinacqua con me da 0 a 3®”.
Acquaticità
3-6 anni: come e quando separare il bambino dal genitore Far prevalere un approccio pedagogico ideale, su rigidi dettami organizzativi e di palinsesto: aiuta la miglior crescita acquatica del bambino, coinvolge adeguatamente il genitore, ottimizza il lavoro dell’istruttore, fidelizza e aiuta ad innamorare l’allievo all’acquaticità. tempo di lettura: 8 minuti
C
onsiderando le caratteristiche dei bambini da 3 a 6 anni e avendo potuto verificare, in anni di esperienza, che i bambini frequentanti i nostri corsi con la presenza del genitore, raggiungono risultati nettamente superiori rispetto ai bambini che frequentato da soli, ritengo che sarebbe impor-
30 happy aquatics 1/2013
tante che ogni struttura desse la possibilità ai bambini di rimanere in acqua assieme ad un familiare di riferimento almeno fino ai 4/5 anni (età in cui hanno in parte superato lo stress dell’ingresso nella scuola dell’infanzia), pur mantenendo qualche corso a disposizione di quei bambini i cui genitori sono impossibilitati ad entrare in acqua, ad es. per motivi di salute
o perché devono seguire dei fratellini più piccoli (e dovrebbero quindi rinunciare all’attività). Nel nostro centro organizziamo sia corsi con i genitori che senza e, dopo aver spiegato e dimostrato i diversi risultati raggiungibili, diamo la possibilità di scegliere in quale corso iscriversi. Solo una piccola parte (circa il 3%) sceglie di non entrare in acqua, per i motivi sopra riportati, accontentandosi di risultati più lenti. Nel momento in cui i bambini sono in grado di percorrere almeno una vasca a cagnolino da soli, di fare tutti i tipi di galleggiamenti statici, le spinte e gli scivolamenti (risultati velocemente raggiungibili con la presenza dei genitori), hanno sviluppato una buona capacità di attenzione e hanno socializzato bene con i loro compagni di gruppo (generalmente a 4-5 anni), invitiamo i genitori ad uscire dall’acqua rimanendo però in costume e nelle vicinanze, facendosi magari un po’ di idromassaggio e di benessere. Nel giro di 2 o 3 lezioni, nella stragrande maggioranza dei casi, i bambini non si preoccupano più della presenza o
Acquaticità 3-6 anni: come e quando separare… HA • eXERCISES
meno dei genitori. Grazie a questa scelta, che rispetta le esigenze emotive dei bambini, regna sempre un clima di piacere e di divertimento e le energie vengono investite per far fare progressi ai bambini e non per abituarli al distacco (obiettivo perseguito ampiamente dalla scuola dell’infanzia)! Vi invitiamo a guardare di persona i risultati raggiunti dai bambini di 3-5 anni presso il nostro centro, grazie alla presenza dei genitori (frequentando 1 sola volta la settimana), sul sito www.centroacqua.it Purtroppo nella maggior parte delle piscine le attività per bambini da 3 a 6 anni viene ancora svolta senza la presenza del genitore. Le motivazioni probabilmente nessuno se le è mai chieste e le giustificazioni sono diverse: a tre anni sono pronti alla separazione, quindi sono già abituati con la scuola dell’infanzia; con i genitori in acqua i bambini imparano poco o nulla; i genitori non ne vogliono più sapere di entrare in acqua; i genitori sono stati abituati così ed è impensabile cambiare; se facciamo entrare i genitori in acqua abbiamo bisogno di più spazio; o con molte altre scuse improvvisate che, a mio avviso, non stanno in piedi. Probabilmente il dato di fatto è che nessuno si è posto davvero il problema su cos’è meglio per il bambino e per la struttura e, visto che questi corsi sono iniziati come anticipazione della scuola nuoto che normalmente si fa senza la presenza dei genitori, si è ripresa la stessa modalità per abitudine. Di fatto a tre anni il bambino sta vivendo un forte momento di stress in quanto si trova di punto in bianco per 8 ore al giorno in un ambiente nuovo, diverso dal proprio e senza la presenza di un familiare preciso. Ogni mattina vive l’ansia della separazione che riesce a superare perché a scuola si affeziona ad un altro adulto di riferimento, al quale si lega grazie alla continuità (vede la stessa insegnante per parecchie ore al giorno tutti i giorni). Al termine della scuola la cosa che più desidera è tornare nel proprio ambiente domestico e ritrovare il genitore. Immaginate il suo stato emozionale nel momento in cui anziché tornare a casa viene portato in piscina (spazio in cui negli anni precedenti aveva sperimentato come momento unico di coccole
e di esclusiva attenzione del genitore) e si trova di nuovo abbandonato. La maggior parte degli insegnanti che lavora con bambini di 3 anni trascorre molto tempo della lezione a consolare i bambini: momenti preziosi che potrebbero invece venire investiti per far continui progressi, facendoli divertire! Se un insegnante sa coinvolgere bene i genitori potrà trasformarli in splendidi operatori che seguiranno individualmente ogni bambino permettendogli di lavorare per l’intera lezione al massimo delle sue possibilità e con il massimo dell’entusiasmo. I genitori si possono addirittura coinvolgere anziché per gestire direttamente i loro bambini, per fare assistenza in percorsi con diverse stazioni di lavoro. Se si lavora in acqua profonda con la presenza di un adulto per ogni bambino, nel giro di pochi mesi, ognuno di loro potrà imparare a nuotare da solo a cagnolino, a fare i galleggiamenti statici e addirittura spinte, scivolamenti e capovolte. Per raggiungere gli stessi risultati senza genitori ci si impiega il triplo del tempo. Se un insegnante è da solo in acqua profonda dovrà dare a tutti un buon materiale di sostegno, per ragioni di sicurezza, mentre se lavora in acqua bassa vedrà i propri allievi camminare con i piedi per terra per la gran parte della lezione che dovrebbe concentrasi sul per pedalare e nuotare. In caso poi volesse proporre galleggiamenti statici, capovolte o altre difficoltà dovrà seguire un bambino per volta mentre gli altri dovranno aspettare distraendosi. Mi auguro a breve che sempre più piscine optino per questa scelta, consapevoli che se un bambino di 3-4 anni vive con disagio emozionale l’esperienza in piscina, difficilmente sceglierà di fare nuoto negli anni successivi e, con molta probabilità, si orienterà su un altro sport che avrà conosciuto senz’altro dopo i 4 anni (età media di avvio ad altre discipline sportive). I genitori desiderano il meglio per i propri figli e se sanno che rimanendo in acqua per un altro anno i loro bambini raggiungeranno risultati nettamente superiori, quali la completa autonomia acquatica (riducendo il rischio dell’annegamento), sceglieranno questa opzione, indipendentemente
CONSIGLI PER I GESTORI • inserite tra le vostre attività anche corsi per bambini di 3-4 anni con la presenza dei genitori in acqua; • considerate maggiormente il benessere e i bisogni emotivi dei bambini in questa fascia d’età; • permettete ai bambini di 3-5 anni di sperimentare almeno una parte della lezione in acqua profonda; • informate i genitori sui diversi risultati che i loro figli possono ottenere con la loro presenza in acqua.
CONSIGLI PER I GENITORI • cercate una struttura che vi permetta di entrare in acqua con i vostri figli fino ai 4-5 anni di età; • verificate che almeno una parte della lezione venga svolta in acqua profonda; • andate a vedere di persona i risultati raggiunti dai bambini in questa fascia d’età nelle diverse piscine e poi scegliete; • ogni tanto mettetevi nei panni dei vostri figli e scoprirete che, a volte, dietro ad un capriccio c’è davvero un disagio emozionale.
dalle abitudini precedenti; abitudini che riguardano più gli operatori e i gestori che loro. Inoltre lo spazio occupato con un gruppo di 8 bambini con o senza i genitori è esattamente lo stesso; considerando che gli adulti non nuotano, ma stanno semplicemente vicini ai loro figli, non c’è la necessità di ampliare gli spazi, se non quelli per far nuotare i piccoli che, diventando velocemente più acquatici, inizieranno presto a “far vasche” su distanze sempre maggiori. Per maggiori informazioni Guarda il video e continua a leggere l’articolo su: www.bambinipiu.it/3-6anni/ 31 happy aquatics 1/2013
HA • eXERCISES Mental training. Una tecnica per …
Manolo Cattari
manolocattari@gmail.com Psicologo dello sport e psicoterapeuta, responsabile scientifico del Progetto AlbatroSS e dei progetti di sport terapia ad esso collegati, tra cui Gavino il Bagnino.
MENTAL TRAINING Una tecnica per l’eccellenza sportiva e non solo Livello di prestazione
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Livello di attivazione
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Livello di attivazione
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Livello di prestazione
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Attivazione e prestazione, due modelli di spiegazione Sono diversi e vari i modelli che studiano il rapporto tra l’attivazione e la prestazione. Senza entrare in una lunga e interessante rassegna sulla letteratura psicologica sportiva, mi piace prenderne in considerazione due che trovo semplici da spiegare e intuitivi e per questo li presento rivolgendomi sia agli allenatori che agli atleti, di qualsiasi età e livello. Il primo chiamato drive theory afferma che maggiore è l’attivazione migliore sarà il livello di prestazione. Il secondo, quello della U capovolta, indica che esiste un grado di attivazione ottimale che corrisponde alla prestazione ottimale, superato il quale o non raggiunto, la prestazione ne risente allo stesso modo. Seguendo questo secondo modello,
Drive theory
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ttivazione vs ansia C’è differenza tra definirsi attivati e/o ansiosi? Questo dibattito ha accompagnato la ricerca psicologica per molto tempo e accompagna gli atleti di qualsiasi sport a qualsiasi età. Ho avuto spesso l’opportunità lavorando con bambini, giovani nuotatori agonisti, esordienti, di sentire descrivere il loro vissuto pre-gara in termini di ansia, non prendendo in considerazione la differenza che c’è tra il sentirsi attivati e il sentirsi ansiosi. Forse a causa dell’eccessiva “psicopatologizzazione” del sistema mediatico che fornisce sempre più una distorta alfabetizzazione emotiva. Dunque c’è differenza? Certo. È vero che l’ansia comporta un aumento dei livelli di attivazione, ma è ancor più vero che si caratterizza per sentimenti e pensieri connotati in modo spiacevole, ed in questo si differenzia dall’attivazione, che indica condizioni di stato molto differenti tra loro polarizzati su due estremi: da una parte i processi di recupero (come il sonno e il
U capovolta Ottimale
pio: M e s em
tempo di lettura: 6 minuti
rilassamento) e dall’altro i processi di consumo e di mobilitazione dell’energia. Perciò l’attivazione si figura come uno stato di prontezza a trattare le informazioni e rispondere agli stimoli, influenzando qualsiasi prestazione umana. Nello scrivere penso a quante situazioni mi è capitato di sentire in cui bambini, particolarmente promettenti e non, si blocchino nell’anticamera dell’agonismo, fuggendo al confronto e alle gare, confondendo tra attivazione ed ansia, purtroppo spesso ponendo le basi per un atteggiamento “fobicizzante” della prestazione. Questa premessa pone le basi per almeno due approfondimenti: uno che riguarda il ruolo dell’istruttore e ciò che può fare per prevenire ciò, l’altro un aspetto più gestionale dal quale inizio a trattare.
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Un training sovente troppo trascurato: indispensabile per l’atleta, educativo per il fanciullo, utilissimo anche per il praticante qualsiasi attività acquatica
Alto
in opposizione al primo, per l’allenatore si pongono due sfide: • offrire competenze al suo atleta per conoscere il proprio livello di attivazione ottimale e gestire l’attivazione; • gestire un gruppo composto da individui in cui ognuno ha il proprio livello di attivazione ottimale diverso dall’altro. Per l’atleta si pone la sfida di conoscere il proprio livello di attivazione ed imparare alcune tecniche di autoregolazione, prima tra tutte il mental training. Il mental training come conoscenza di sé e per la gestione dell’attivazione Il mental training si basa sull’utilizzo dell’immagine mentale, che può essere definita, seguendo Richardson, come: “Tutte quelle esperienze quasisensoriali e quasi-percettive di cui siamo coscienti e che per noi esistono in assenza di quelle condizioni di stimolo che realmente determinano quelle specifiche reazioni sensoriali e percettive”. Fare mental training non significa ripete-
Mental training. Una tecnica per … HA • eXERCISES
l’aspetto essenziale del mental training è il “come sé” e non il “mi sono visto nuotare”
soggetto (effetto Carpenter). In secondo luogo, la ripetizione di immagini mentali favorisce l’affermarsi di un livello di attivazione ottimale per la specifica prestazione. L’uso del mental training permette infatti di: • orientare l’attenzione sui pensieri rilevanti per quel compito, evitando aspetti distraenti; • preparare l’atleta all’azione sviluppando il livello di attivazione ottimale per una buona prestazione; • creare un livello minimo di tensione che aiuta a porre i muscoli in una condizione di maggior prontezza. re mnemonicamente delle immagini mentali, e va inserito in un processo più ampio in cui la persona impara a conoscersi ed autoregolarsi in termini di attivazione e prestazione, qualsiasi essa sia. Le immagini mentali aiutano l’apprendimento e la prestazione sportiva, perché la ripetizione mentale comporta un innalzamento moderato di livello di attivazione dei muscoli coinvolti nella reale esecuzione, strutturalmente analogo a quello determinato dal movimento reale e tale da fornire un messaggio di ritorno cinestesico percepibile dal
Alcuni consigli pratici • l’allenamento mentale segue ad una fase di rilassamento e va eseguito in uno stato di calma; • l’aspetto essenziale del mental training è il “come sé” e non il “mi sono visto nuotare”. Perciò è necessario prima riconoscere e in seguito riattivare la sensazione del movimento corretto; • può essere fatto anche immediatamente prima della prestazione; • è una competenza che va allenata; • può essere utilizzato per favorire
l’apprendimento dei fondamentali senso-motori del nuoto e nelle discipline/attività acquatiche in generale. Risvolti educativi oltre che prestazionali Il mental training, insieme ad altre tecniche di psicologia dello sport, può essere applicato all’eccellenza agonistica, ma non solo. Porre le basi di una sana alfabetizzazione emotiva, oltre che motoria, sta diventando un bisogno al quale le piscine possono rispondere. Insegnare ai bambini a riconoscere le proprie emozioni ed imparare a comunicarle su un piano interpersonale; riconoscere l’intensità del proprio livello di attivazione e imparare ad autoregolarsi, significa porre le basi per uno sviluppo armonico del bambino, in cui allo sviluppo motorio, accompagnare quello emotivo e cognitivo. In questo senso, è importante che l’operatore sportivo, che svolge un ruolo educativo spesso sottovalutandolo, conosca questi processi per relazionarsi con gli allievi con competenza, traducibile in motivazione intrinseca alla frequenza dei corsi e prevenzione del drop-out. 33 happy aquatics 1/2013
PRESIDIO DI SETTORE.
FORUMCLUB. SOLO PER PROFESSIONISTI. 21//22//23 febbraio 2013 Fiera di Bologna L’evento di riferimento per i settori fitness e wellness è di stanza alla Fiera di Bologna. A ForumClub ci sono convegni e seminari con i migliori specialisti per approfondire le tendenze e le esigenze del mercato; c’è la grande area espositiva per scoprire attrezzature, prodotti, accessori e tutte le novità del comparto. In contemporanea, negli stessi padiglioni, si tiene ForumPiscine, l’appuntamento internazionale dedicato a piscine e centri acquatici. Due eventi per conoscere due mondi sempre più vicini.
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Segreteria happy aquatics 1/2013scientifica
La frequenza cardiaca nelle attività … HA • eXERCISES
Piero Benelli
Direttore scientifico di EAA, medico della Nazionale Italiana maschile di volley e della Scavolini Basket di Pesaro. Docente a contratto presso l’Università di Urbino “Carlo Bo”.
La frequenza cardiaca nelle attività acquatiche
come calcolarla Come utilizzare il parametro della frequenza cardiaca per valutare il carico fisico nel lavoro in acqua: i distinguo fra attività in acqua e “terrestre” tempo di lettura: 10 minuti
L
a frequenza cardiaca per monitorare l’intensità d’esercizio in acqua
Una delle problematiche più importanti per gli istruttori di fitness e i tecnici sportivi è quella di monitorare la reale risposta fisiologica dei soggetti a cui vengono proposte esercitazioni a diverse intensità e con differenti finalità (in pratica la domanda è: quanto si sta faticando? qual è il livello di impegno fisico?). I risultati però spesso non sono omogenei: a parità di stimolo ed esercitazione,
ogni soggetto può reagire in maniera differente; in pratica può faticare più o meno a seconda delle sue caratteristiche, delle sue abitudini, del suo grado di allenamento. In supporto al lavoro del tecnico, esistono comunque diversi parametri fisiologici misurabili in maniera oggettiva con strumenti specifici (frequenza cardiaca, lattacidemia, consumo di ossigeno, consumo calorico etc.) e altri più soggettivi basati su scale di valutazione individuale dello sforzo effettuato (la scala di Borg, definita anche con la sigla RPE, ne è l’esempio più conosciuto). Di tutti questi la frequenza cardiaca (FC) è il parametro più utilizzato sia per la sua oggettività sia per la facilità
in breve
[La frequenza cardiaca
è il parametro più immediato e semplice per comprendere l’entità dello sforzo fisico effettuato, e viene utilizzato in questo senso sia dall’istruttore sia dall’utente. L’articolo passa in rassegna le principali modalità di registrazione e di calcolo delle intensità di lavoro desiderate utilizzando la FC, evidenziando le differenze che, a parità di lavoro, si hanno tra attività a secco ed attività in acqua.
]
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HA • eXERCISES La frequenza cardiaca nelle attività …
con cui può venire registrato, principalmente con queste metodiche: a. istruendo adeguatamente i soggetti, chiedendo loro di premere su alcuni punti di flusso sanguigno detti “polsi arteriosi” (i più comuni sono quello carotideo e quello radiale, di solito si chiede di contare i battiti per 6 o 10 secondi e successivamente si moltiplica per 10 o per 6), metodo semplice e immediato ma che può dare valori non del tutto attendibili se effettuato non immediatamente dopo lo sforzo (i battiti spesso calano molto velocemente) e che richiede una certa abitudine e precisione nel “sentire” il polso e contare i battiti; b. con un cardiofrequenzimetro (con fascia applicata al torace), metodo più preciso e affidabile anche se a volte, se si effettuano movimenti bruschi ed ampi o se la registrazione interferisce con altre vicino, può “saltare” qualche battito o dare valori non reali; ormai però esistono cardiofrequenzimetri (poco costosi) piuttosto affidabili, facili da utilizzare, che funzionano perfettamente anche in acqua, e poco costosi. Il parametro frequenza cardiaca inoltre è utile perché, attraverso formule e equazioni riconosciute dalla comunità scientifica, può essere messo in relazione ad altri come quelli precedentemente citati (es, consumo di ossigeno, RPE), ma anche essere utilizzato per valutare in maniera immediata l’entità dello sforzo effettuato da un soggetto e per confrontare nel tempo eventuali progressi e cambiamenti. Adattamenti cardiovascolari in acqua Le attività acquatiche però presentano un’ulteriore problematica riguardo la frequenza cardiaca, dovuta ad alcuni adattamenti fisiologici del nostro organismo immerso in acqua, in particolare quelli centrali emodinamici riferibili all’apparato cardiovascolare, ma anche quelli periferici dell’apparato muscolare. Facciamo principalmente riferimento a quel fenomeno chiamato blood shift, cioè lo spostamento di sangue nel corpo umano in immersione, dovuto alla pressione idrostatica, che fa sì che il sangue si concentri centralmente nel tronco a 36 happy aquatics 1/2013
scapito della periferia, causando una ipervolemia centrale, un maggior riempimento atriale e, di conseguenza, una maggiore quantità di sangue che ogni battito cardiaco (sistole) immette nel torrente circolatorio, cioè una maggiore gittata sistolica; tutto questo fa sì che per far circolare la quantità di sangue necessario occorrano meno battiti rispetto alla terraferma. Altro aspetto da considerare è dato dal fatto che, quando si è immersi in acqua, le masse muscolari vengono attivate in mi-
sura minore rispetto alla situazione a secco, per la resistenza offerta dal mezzo e anche questo ha una ripercussione sul numero dei battiti totali, perché lo sforzo muscolare richiederà un adattamento meno significativo dal punto di vista cardiocircolatorio. In definitiva, l’acqua ha un effetto bradicardizzante sull’attività del muscolo cardiaco (diminuzione dei battiti cardiaci al minuto a parità di situazione), e questo effetto aumenta con la profondità di immersione (si sente meno quando si è immersi alla vita o al torace, di più quando si è immersi completamente o si è in acqua profonda). Calcolo della frequenza cardiaca a secco A questo punto occorre avere un’idea più precisa della differenza tra esercizio a secco e in acqua in relazione alla frequenza cardiaca, al fine di valutare la reale intensità di lavoro durante attività acquatiche. Nelle attività terrestri si fa riferimento alla frequenza cardiaca massimale (FCmax) calcolata secon-
per far circolare la quantità di sangue necessario occorrano meno battiti rispetto alla terraferma
La frequenza cardiaca nelle attività … HA • eXERCISES
5 consigli per l’istruttore/il tecnico: • Insegna ai tuoi allievi a misurare adeguatamente la FC; • insegna ai tuoi allievi ad abituarsi ad utilizzare la FC per verificare il proprio lavoro; • utilizza la FC come riferimento per verificare le risposte dei soggetti alle tue proposte e monitorarne gli adattamenti; • aggiornati sui riferimenti scientifici relativamente alla FC durante attività di fitness e sportive; • utilizza periodicamente cardiofrequenzimetri per registrare la FC e confrontarla con altre forme di rilevamento.
5 consigli per l’utente • Impara a misurarti in maniera immediata e attendibile la FC durante le tue attività; • impara ad utilizzare il cardiofrequenzimetro se ne hai la possibilità; • cerca di monitorare le varie fasi della lezione con il rilevamento della FC, cercando di comprendere se la risposta del tuo organismo è in linea con gli obiettivi proposti; • confrontati più con te stesso che con i tuoi compagni di lavoro, cercando di rilevare eventuali progressi a breve e lunga scadenza; • verifica eventuali miglioramenti, relativamente alla risposta cardiovascolare, anche nelle attività quotidiane.
do la formula 220 – età, da qui si calcolano le frequenze di lavoro in percentuale su quella massimale. Più recentemente, sono state proposte formule leggermente più complesse, ma probabilmente più attendibili perché basate su dati scientificamente dimostrati, che hanno evidenziato come la formula precedente tenda a sovrastimare la FCmax prima dei 40 anni e a sottostimarla dopo, con il rischio di proporre intensità di lavoro non del tutto adeguate; diversi autori hanno proposto formule specifiche, citiamo in particolare Gellish [FCmax = 206.9 – (0.67 x età)] e Tanaka [208 – (0.7 x età)]. È chiaro che questi calcoli sono uguali per tutti i soggetti di una stessa età e quindi non tengono conto di altre caratteristiche rispetto a quelle
anagrafiche, per cui a volte si utilizzano formule come quella di Karvonen (riserva cardiaca) che inserisce nel calcolo della % di FC di lavoro la FC a riposo, individualizzando maggiormente la proposta di intensità di lavoro, secondo la formula: Target di intensità di FC richiesta (%FCmax) = (220 – età – FC riposo) x %FCrichiesta) + FC riposo Calcolo della frequenza cardiaca in acqua Nell’attività in acqua, per gli adattamenti descritti, essendo dimostrata una diminuizione della FC a parità di sforzo, occorre adattare le formule precedenti alla situazione specifica. Numerosi studi scientifici sulla camminata e corsa in acqua e, in misura minore, sull’attività di fitness acqua-
nell’attività in acqua, per gli adattamenti cardiocircolatori descritti, occorre adattare le formule utilizzate per l’attività terrestre
tico, documentano una differenza che può andare da 8 ai 15 bpm in meno nell’attività in acqua rispetto a quella terrestre a parità di modalità e intensità di lavoro. In generale, questo aspetto viene enfatizzato dalla profondità di immersione (la differenza tra esercizio a secco ed in acqua aumenta se il soggetto è completamente immerso). Anche per l’esercizio acquatico sono state proposte formule che in ogni caso hanno come riferimento quelle precedentemente descritte per il lavoro a secco. Proponiamo le principali: FCmax acquatica = FCmax terrestre – 15 (riferita però soprattutto alle attività in acqua profonda) FCmax acquatica = 13% FCmax terrestre. Alcuni autori brasiliani (Kuhel e collaboratori) hanno proposto una “frequenza cardiaca acquatica detratta” calcolata sottraendo la FC ottenuta stando immersi in acqua per 3 minuti, all’altezza dell’ascella, alla FC (bpm) ottenuta stando fermi fuori dall’acqua per 3 minuti. Da questa si può calcolare il “target di intensità di FC acquatica” richiesto (%FCmax) = (220 – età – FC riposo – “frequenza cardiaca acquatica detratta”) x % FC richiesta) + FC riposo Un esempio pratico Per meglio far comprendere formule e calcoli, partiamo da un esempio pratico: vogliamo calcolare la FCmax di un soggetto di 50 anni che ha una frequenza di 60 bpm a riposo, e farlo lavorare al 70%. Avremo risultati leggermente differenti in base alle formule scelte, ma sostanzialmente: Attività terrestri: FCmax (220 – età) = 170 / 70% FCmax = 119 FCmax secondo Gellish = 173.4 / 70% FCmax = 121.5 FCmax secondo Tanaka = 173 / 70% FCmax = 121 70% FC secondo Karvonen = 137 Attività acquatiche: FCmax ( - 15 attività terrestri) = 152 / 70% = 106 FCmax ( - 13%) = 148 70% FC acquatica secondo Kuhel: dipende dalla “frequenza cardiaca acquatica detratta” (v. paragrafo precedente) 37 happy aquatics 1/2013
HA • EXERCISES IN ACQUA PER LA FASCITE PLANTARE
Umberto Borino
Dottore in scienze motorie e chinesiologo clinico specializzato in protocolli di lavoro in acqua per rehab, training, prevenzione. Rieducatore della Sampdoria Calcio.
Una patologia frequente che l’acqua consente di curare con buone probabilità di successo, ma con tempi medio-lunghi per la guarigione tempo di lettura: 4 minuti
L
a fascite plantare è una patologia dell’inserzione della fascia fibrosa che dalla zona mediale del calcagno decorre in avanti fino alla base delle falangi del piede. La fascia plantare ha una notevole importanza nella biomeccanica del piede. In particolare nel mantenimento dell’arco plantare, ma a causa di continui microtraumi e ipersollecitazioni a cui è sottoposta, può irritarsi, infiammarsi e lacerarsi. La fascite plantare è una patologia da sovraccarico frequente negli sportivi che praticano discipline che prevedono la corsa e i salti. Durante questi movimenti, il tallone viene staccato da terra, l’angolo tra le dita e i metatarsi aumenta sino a raggiungere i 50-60° e l’aponeurosi plantare viene stirata; quanto più le dita sono piegate, tanto più la fascia è sollecitata in stiramento. Se pensiamo che durante il normale cammino, la fascia plantare sopporta, ad ogni passo, un carico pari a circa due volte il peso corporeo, ci rendiamo conto del grande stress che essa subisce nei movimenti come la corsa e i salti. Da che cosa dipende la fascite plantare? Da vari fattori, come: • l’anatomia del piede, che gioca un ruolo molto importante: l’accorciamento dei muscoli posteriori (con conseguente valgismo del tallone), la rigidità della caviglia 38 happy aquatics 1/2013
IN ACQUA
per la fascite plantare (che limita la capacità del piede di assorbire le forze e di spingere il corpo in avanti), il piede eccessivamente pronato (che provoca una maggiore tensione sull’aponeurosi plantare stessa), il piede cavo o piatto (con alterazione anatomica dell’arco plantare), il tendine d’Achille poco estensibile (che limita la dorsiflessione della caviglia); • il peso eccessivo, che comporta una costante sollecitazione dell’inserzione della fascia plantare; • l’uso prolungato di calzature inadeguate; • programmi di allenamento errati; • microtraumatismi ripetuti del gesto tecnico stressante. Il dolore si può manifestare a livello del calcagno (fascite prossimale) oppure, meno frequentemente, a livello del medio piede (fascite distale). Compare al mattino appena svegli, si attenua dopo alcuni passi per poi rimanifestarsi con la deambulazione prolungata fino ad intensificarsi con l’attività sportiva. Il dolore non è, comunque, tale da impedire il cammino (in questo caso dipenderebbe da uno stiramento della fascia plantare, guaribile in 2-3 settimane) e non è sempre presente. Il dolore viene stimolato dalla pressione sull’area specifica e, anche, flettendo dorsalmente l’alluce passivamente. Come trattare il problema in acqua? La terapia di prima scelta è conservativa e - oltre all’uso di FANS, di plantari personalizzati per un corretto carico del piede e per scaricare
in vasca sono utili gli esercizi propriocettivi del piede l’inserzione della fascia plantare, di talloniere in silicone - prevede l’idrochinesiterapia rieducativa. Quando si può riprendere l’attività sportiva? Una severa lesione cronica, richiede lunghi tempi di guarigione (anche fino a 5/6 mesi). Il problema, però, può ripresentarsi dopo pochi mesi, perché sono piuttosto frequenti le ricadute, molte delle quali dovute alla fretta di riprendere la pratica sportiva nonostante la persistenza di una residua sintomatologia dolorosa. Il consiglio, è quello di ritornare allo sport solo nel momento in cui il dolore è totalmente assente. Nei casi di ripresa dopo intervento chirurgico (consiste nella liberazione della fascia plantare dal suo inserimento sul calcagno tramite incisione: è necessario se, nonostante un adeguato trattamento conservativo, la lesione persiste per oltre 6-12 mesi), i tempi richiesti sono tra i 2 e i 3 mesi, ma possono aumentare per le eventuali complicazioni costituite dal dolore persistente a livello dell’incisione o della lesione del nervo calcaneare mediale in seguito all’intervento.
IN ACQUA PER LA FASCITE PLANTARE HA • eXERCISES
PROPOSTE PRATIC H E
Esercizio 1
Esercizio 2
Esercizio 3
Esercizio 4
Esercizio 5
Esercizio 6
Esercizio 7
Esercizio 8
Esercizio 9
In acqua, nel primo mese, si propongono: 1. le attività in scarico totale o parziale: molto indicate sono la corsa nell’acqua profonda (esercizio 1) e l’aquabike (esercizio 2); 2. gli esercizi specifici della fascia plantare e della muscolatura intrinseca del piede: ad esempio, la battuta gambe a crawl con pinne corte (esercizio 3), a dorso con pinne corte e bicicletta sul dorso con pinne corte (esercizio 4); 3. esercizi propriocettivi del piede (esercizi 5, 6, 7); Esercizio 10
4. esercizi di stretching della catena cinetica posteriore (esercizi 8, 9); 5. idromassaggio della pianta del piede (esercizio 10).
le attività in scarico totale o parziale: molto indicate sono la corsa nell’acqua profonda e l’aquabike 39 happy aquatics 1/2013
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OBIETTIVO 2 OBIETTIVO 3 ATTREZZO DIFFICOLTÀ
ATTREZZO
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DIFFICOLTÀ TITOLO PRESENTER OBIETTIVO 1
PRESENTER OBIETTIVO 1
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TITOLO PRESENTER OBIETTIVO 1
TITOLO PRESENTER OBIETTIVO 1
TITOLO
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A1245
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A1340
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12:45 > 13:25
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Vasca A - profondità 120 cm TITOLO PRESENTER OBIETTIVO 1 OBIETTIVO 2 ATTREZZO DIFFICOLTÀ
TITOLO PRESENTER OBIETTIVO 1 OBIETTIVO 2 ATTREZZO DIFFICOLTÀ
SWIMMING TRAINING FABRIZIO CANTARINI MIGLIORARE LA PROPRIOCETTIVITÀ ACQUATICA IN RIFERIMENTO ALLE NUOTATE. CONTRIBUIRE ALLA PREPARAZIONE ATLETICA DEI NUOTATORI. SUPERIOR BELT
MODALITÀ D’ISCRIZIONE E PAGAMENTO 1. SCHEDA D’ISCRIZIONE: compila in STAMPATELLO MAIUSCOLO la scheda in tutte le sue parti. Segnala in modo evidente le tue preferenze inserendo i codici delle Masterclass scelte. 2. ATTIVITÀ E PAGAMENTO: puoi scegliere le Masterclass facendo attenzione alla programmazione oraria e alle attività concomitanti. Puoi partecipare fino a 3 Masterclass. Tutte le attività sono a numero chiuso secondo ordine cronologico d’iscrizione; in caso di necessità si assegneranno le riserve da te indicate. Per essere informato su eventuali, inserisci il tuo indirizzo e-mail nella scheda sottostante. 3. Certificazioni AQUA ZUMBA: l’iscrizione alla Certificazione Aqua Zumba è da regolarizzare direttamente con Zumba: www. zumba.com. Per partecipare alla certificazione Aqua Zumba, è necessario essere già membri ZIN e aver conseguito almeno il livello Zumba Basic 1. 4. Certificazione AEA: per informazioni ed iscrizioni alla Certificazione AEA, contattare direttamente Giorgia Collu (info@ giorgiacollu.it ) e/o Silvia Senati (silvias67@gmail.com).
TARIFFE
5. VALIDITÀ: l’iscrizione alla WAM2013 sarà valida SOLO ad avvenuta ricezione della scheda debitamente compilata e della relativa attestazione di pagamento. 6. Per chi è già iscritto ad WAM2013 c’è la possibilità di acquistare sul posto, al costo di euro 18,00, Masterclass aggiuntive per la giornata in corso; fino ad esaurimento posti e attrezzi. 7. Pagamento QUOTA ASSOCIATIVA: Per partecipare a WAM2013 è necessario essere associati a EAA per la stagione in corso (2012/2013). Le tariffe d’iscrizione riportate nella tabella NON comprendono la quota associativa, che dovrà essere regolarizzata con una delle seguenti modalità: a. Bollettino postale c/c postale n. 48862056, intestato a European Aquatic Association. b. Bonifico bancario intestato a EUROPEAN AQUATIC ASSOCIATION. IBAN: IT91 U 05040 62520 000001915665 Attenzione! In entrambi i casi è obbligatorio inserire la causale: PAGAMENTO QUOTA ASSOCIATIVA DI : [ NOME ] [ COGNOME ].
per iscrizioni entro il 27/01
per iscrizioni dopo il 27/01
euro 79,00 euro 30,00
euro 100,00 euro 30,00
3 MASTERCLASS QUOTA SOCIO EAA*
*La quota associativa non è soggetta a sconti.
8. Pagamento MASTERCLASS: è da effettuare tramite bonifico bancario intestato a EACAMPUS SRL. IBAN: IT 03 I 05040 62520000002101364 Attenzione! Specificare la causale del pagamento: PAGAMENTO PARTECIPAZIONE WAM2013, DI : [ NOME ] [ COGNOME ] della persona iscrittA. 9. SCONTI: per usufruire dello sconto del 10% basta corrispondere ad almeno uno di requisiti nella tabella SCONTI sottostante. Barra con una “x” il tuo e ricorda che lo sconto non è cumulabile. 10. INVIO ISCRIZIONE: invia la scheda d’iscrizione e la ricevuta del pagamento via fax +39 049 9619140 o via e e-mail: eaa@euroaquatic.it 11. CHIUSURA ISCRIZIONI: 4 FEBBRAIO 2013. Dopo tale data sarà possibile iscriversi direttamente sul posto, durante la manifestazione (fino ad esaurimento posti/attrezzi).
SCONTI
barra con la X la tua casella SONO EAA TRAINER SONO EAA INSTRUCTOR HO PARTECIPATO A WAM2012 HO PARTECIPATO A AFD2012 GRUPPO + DI 7 PERSONE*
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MASTERCLASS
1° MC SCELTA
1° RISERVA OBBLIGATORIO
2° MC SCELTA
2° RISERVA OBBLIGATORIO
3° MC SCELTA
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Se la FATTURA di partecipazione fosse da intestare diversamente. riportare OBBLIGATORIAMENTE TUTTI i dati sottostanti. Se incompleta o non compilata verrà automaticamante emessa alla persona sopraindicata. NOMINATIVO/RAGIONE SOCIALE INDIRIZZO
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CAP
P.I.
C.F. (indicare anche se uguale alla P.I.)
TEL.
FAX
PROV.
ATTENZIONE! La quota associativa di euro 30,00 è personale, quindi la RICEVUTA sarà intestata al socio stesso. ACCERTARSI ALLO 049 9600938 DELL’AVVENUTO RICEVIMENTO DELL’ISCRIZIONE!
NON È POSSIBILE EFFETTUARE RIPRESE CON VIDEOCAMERE DURANTE LA MANIFESTAZIONE. La/il sottoscritta/o dichiara: di essere in possesso di certificato di sana e robusta costituzione valido per l’anno in corso; di essere a conoscenza che si tratta di attività non agonistica; di accettare e rispettare il regolamento in vigore presso gli impianti di GESTI SPORT DI BRESSO; di autorizzare l’organizzazione E.A.A. ad utilizzare i dati personali per ricevere informazioni e per finalità strettamente connesse ai suoi servizi, riservandosi di avvalersi della facoltà di richiederne rettifica o cancellazione in qualsiasi momento ai sensi della L. 196/2003. La European Aquatic Association non si assume alcuna responsabilità per danni ed infortuni che possano accadere a persone o cose durante lo svolgimento della manifestazione, che non siano direttamente ed inequivocabilmente imputabili all’organizzazione stessa. Con l’iscrizione la/il partecipante autorizza l’organizzazione ad utilizzare le immagini fisse o in movimento sulle quali la/lo stessa/o potrà apparire raccolte in occasione della propria partecipazione a WINTER AQUAFITNESS MARATHON 2013. DATA
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HA • manager THE AQUATIC Cina chiama Italia
Gianni Gurnari
Consulente per la realizzazione e gestione di centri acquatici termali. Idrologo di fama internazionale. Titolare di Benaquam Srl.
La globalizzazione può arridere anche al made in Italy in un paese tutto da scoprire, non solo per le impensabili opportunità, ma anche per un orientamento crescente verso le competenze italiane tempo di lettura: 5 minuti Un grande Paese, culture che si sovrappongono da secoli, grandi risorse e grande voglia di primeggiare.
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ei fatti la Cina è già la prima superpotenza, non certo per armi, ma per economia e per rapidità di cambiamenti. In soli 20 anni i suoi abitanti hanno saputo trasformare gran parte dei luoghi, delle mode, dei consumi fino a superare le nostre realtà in molte situazioni diffuse in questo enorme Stato. Da produttori esportatori, sono oggi anche grandi importatori non solo di beni e servizi, ma anche di know how, di tecnologia e di esperienza. Ogni giorno esiste la possibilità di scambio culturale, di informazioni, di cooperazione. Scenari impressionanti dove la rapidità è una condizione essenziale per essere protagonisti, dominatori del mercato e delle sue esigenze. Non fa certamente eccezione il comparto dell’acquaticità. Ogni provincia cinese (alcune grandi come tutta l’Europa) ha adottato piani di sviluppo per il settore turistico e per la qualità della vita urbana che comprendono la realizzazione di migliaia di strutture acquatiche, dalle piscine agonistiche agli aqua park, passando da giganteschi resort dove, nei giardini prospicienti gli hotel, si trovano decine e decine di vasche di tutte le forme e grandezze. Una materia per loro tanto attraente quan44 happy aquatics 1/2013
THE AQU Cina chiama Ital grandi importatori non solo di beni e servizi, ma anche di know how, di tecnologia e di esperienza to ancora sconosciuta. Ma rispetto a quattro anni or sono (inizio della mia personale esperienza in Estremo Oriente) rilevo già profonde trasformazioni: molti impianti hanno introdotto la filtrazione ed il ricircolo, lo scambio termico. Non sempre nel modo a noi più consono, ma almeno tentando. Gran parte delle condotte, delle valvole, dei filtri e delle pompe sono di produzione locale (imitazioni o su licenza di produttori europei). La qualità è ancora modesta, ma già sono comparsi i primi cataloghi con tutta la gamma dei dispositivi a noi tanto noti. E, cosa
sconosciuta anche un solo anno fa, sono comparsi i prodotti chimici (soprattutto cloro in polvere) che in passato erano disponibili solo in alcune limitate realtà. Su tutta la fascia orientale da nord a sud (per non parlare dell’interno) non ho comunque quasi mai trovato i loghi ed i marchi che imperano in Europa e Nord America. Questo fa riflettere non poco. Ogni giorno dalla Cina ricevo nuove richieste di forniture, di progettazione e di servizi. Mi sono rivolto ad alcune delle aziende che conosco da anni e ho trovato...
THE AQUATIC Cina chiama Italia HA • manager
Un modello di progetto approvato con 36 vasche esterne e 11 interne.
Una grande vasca in costruzione: esterno della piscina coperta.
ATIC ia non poche difficoltà. Da una parte la voglia di fare, di vendere, dall’altra una domanda costantemente in crescita, ed in mezzo le difficoltà della lingua, delle procedure, dei diversi approcci al commercio (che loro hanno nel sangue e noi no!). In definitiva, forse, l’impreparazione a soddisfare un mercato difficile e complesso come quello del Sol Levante che fa paura per dimensioni, ma che potrebbe costituire la vacca grassa in un tempo di crisi economica e finanziaria come mai l’uomo ha conosciuto. Chi pensava che questo mercato rappresentasse una facile preda per beni che noi produciamo da decenni e loro non conoscono, ma che vogliono per qualificarsi verso l’alto, ha dovuto fare i conti con una realtà molto diversa da tutte le altre, per tradizione e forse per mentalità. Una realtà che chiede, ma va compresa; una necessi-
Una grande vasca in costruzione: particolare costruzione lato vasca interno, armature.
Una ripresa delle vasche esterne.
tà che va servita non proponendo, ma sapendo ascoltare, ed interpretare i loro bisogni. Anche gli esperti di marketing si accorgono presto che per inserirsi in questo grandioso mercato, le regole sono molto diverse di quelle a cui siamo abituati. Io non sono indenne da queste difficoltà, ma parto da un grande vantaggio competitivo: sono loro che mi hanno chiamato e sono loro che mi chiedono. È certo che ogni viaggio in terra d’Oriente, ogni permanenza è una grande scoperta, dove però non c’è mai da aspettarsi quello che desideriamo, ma solo quello che loro vogliono da noi. Che, per quanto mi riguarda, sono quelle conoscenze e quel know how da noi tanto bistrattato che invece a loro interessa sempre di più. Questa esperienza professionale sta assorbendo gran parte della mia vita: sarei felice di poter condividere tale entusiasmante percorso di lavoro
Interno di un vano tecnico per 5 vasche (totale 1180 mc) con circa 12 giochi d’acqua ed un acquascivolo.
con le imprese e con gli amici che da tanti anni conosco e sono parte attiva del mercato nazionale ed europeo. Con un’affermata azienda italiana stiamo faticosamente avviando una collaborazione con la società cinese con cui lavoro da tempo: chissà se altri si affiancheranno in questa nuova esplorazione. Le occasioni non mancano, ma come recita un detto arabo “Il vento bisogna prenderlo quando arriva”. Quindi, per navigare con il vento in poppa verso la grande Cina è necessario far tesoro delle indicazioni di chi conosce una realtà tanto complessa: da ogni azienda italiana è lecito attendersi competenza e la capacità di regolare le vele anche se esiste solo una piccola brezza. Con barra a oriente. Confucio direbbe: “Pazienza e tenacia portano sempre frutti commestibili!” Una irripetibile opportunità che possiamo cogliere insieme. 45 happy aquatics 1/2013
HA • manager SISTEMA SPORTIVO ALLA PROVA
Roberto Bresci bresciro@bresciroberto.191.it Specializzato in diritto sportivo e fiscalità degli enti sportivi dilettantistici. Giornalista pubblicista di riviste sportive su rubriche di consulenza fiscale. Collaboratore del SIT FIN e Membro della Commissione fiscale della FIN.
SISTEMA SPORTIVO ALLA Certificazioni mediche e prestazioni svolte dai massofisioterapisti sotto la lente d’ingrandimento tempo di lettura: 5 minuti
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ue interessanti novità normative hanno interessato il mondo sportivo negli ultimi mesi. Vediamo la prima. L’Aula del Senato della Repubblica ha approvato in via definitiva lo scorso 31 ottobre (con 181 voti favorevoli, 43 contrari e 23 astenuti) il disegno di legge di conversione del Decreto Sanità (D.L. 13 settembre 2012, n. 158, recante “Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute”). Il testo non ha subìto modifiche ulteriori rispetto alle precedenti versioni, risultando pertanto identico a quello approvato in precedenza dalla Camera. Viene quindi confermato il testo originario dell’articolo 7, comma 11. La norma in commento interessa direttamente il mondo dello sport poiché, come recita il testo di legge, “al fine di salvaguardare la salute dei cittadini che praticano un’attività sportiva non agonistica o amatoriale, il Ministro della salute, con proprio decreto, adottato di concerto con il Ministro delegato al turismo e allo sport, definisce e dispone le garanzie sanitarie mediante l’obbligo di idonea certificazione medica, nonché linee guida per l’effettuazione di controlli sanitari sui praticanti e per la dotazione e l’impiego da parte di società sportive sia 46 happy aquatics 1/2013
professionistiche che dilettantistiche, di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita”. Naturalmente tali obblighi, diverranno operativi solo all’atto di emanazione del citato decreto del Ministero della Salute. A parere di chi scrive, uno degli aspetti più delicati sarà quello di chiarire se l’obbligo del defribillatore verrà imposto in maniera indiscriminata a tutti gli enti sportivi (sia professionistici che dilettantistici) oppure sarà sufficiente avere a disposizione lo strumento presso ogni impianto sportivo dove si svolge attività. Ma se così fosse, chi sarà delegato alla manutenzione ed all’utilizzo dello strumento salvavita? E nelle palestre scolastiche cosa ci dobbiamo aspettare? I dubbi al momento sono davvero tanti e sicuramente sarà meglio rimandare ogni commento all’emanazione dell’apposito decreto ministeriale. Vediamo adesso anche il secondo provvedimento che ha interessato, questa volta in maniera meno invadente, il sistema sportivo. In realtà si tratta di un documento di prassi in quanto si parla della Risoluzione n. 96 del 17 ottobre scorso che è intervenuta sul tema dell’esenzione IVA delle prestazioni effettuate dai massofisioterapisti. Come ben sanno tutti gli operatori l’argomento risulta ampiamente dibattuto oramai da molti anni. Proprio nell’ottica di fare chiarezza è intervenuta appunto
le ultime importanti novità legislative la risoluzione citata con la quale l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che l’esenzione IVA (ai sensi dell’art. 10 del DPR 633/72) può essere applicata dal massofisioterapista solo se questi ha acquisito il proprio diploma con un corso triennale, ed entro la data del 17 marzo 1999. Tutto ciò, in quanto il diploma di massofisioterapista con formazione triennale, conseguito entro il 17 marzo 1999 è equipollente al titolo universitario abilitante all’esercizio della professione sanitaria di Fisioterapista, ai fini dell’esercizio professionale e della formazione post base. Pertanto i possessori di tale titolo rientrano tra gli esercenti le professioni sanitarie di cui al punto c), comma 1,
SISTEMA SPORTIVO ALLA PROVA HA • manager
PROVA
dell’articolo 1 del D.M. 17/05/2002. Di conseguenza, si evidenzia che i possessori di un titolo di massofisioterapista conseguito dopo l’entrata in vigore della legge 42/99, al termine di corsi biennale o triennale, possono svolgere la propria attività tanto in regime libero professionale, quanto come dipendente presso strutture sanitarie private e private convenzionate, ma non possono usufruire in caso di emissione di documentazione fiscale per prestazioni rese in regime libero professionale, dell’esenzione IVA prevista dal citato D.M. 17 maggio 2002. Pertanto, alla luce dei chiarimenti forniti dal Ministero della Salute devono intendersi confermate le istruzioni
fornite con la Risoluzione 13 aprile 2007, n. 70/E, che indicavano applicabile il regime di esenzione IVA solo ai massofisioterapisti con formazione triennale, il cui titolo era equiparato a quello di fisioterapista in base al D.M. 27 luglio 2000 e quindi conseguito anteriormente al 17 marzo 1999. Questo tipo di interpretazione è stata naturalmente mal digerita dalla federazione nazionale dei massofisioterapisti che si sono prontamente organizzati nei confronti del Ministero della salute, affinché ritornasse sulle proprie decisioni. In particolare essi sostengono che non vi è giustificazione all’applicabilità dell’esenzione IVA ai soli titoli triennali
nella misura in cui il conseguimento di analogo diploma, ma di durata biennale, abilita all’esercizio della medesima professione. In definitiva la Risoluzione della Agenzia delle Entrate e la posizione assunta dal Ministero della Salute avrà importanti ripercussioni anche dal punto di vista economico, in quanto potrà mettere potenzialmente a rischio numerosi posti di lavoro. Basti pensare ad esempio alle migliaia di massofisioterapisti titolari di studi professionali che dopo molti anni di attività si troveranno ad emettere ai loro assistiti fatture in regime di imponibilità d’IVA, con la naturale ripercussione di registrare un incremento del costo del servizio (pari all’aliquota ordinaria attualmente vigente del 21%) oppure a dover assorbire personalmente una riduzione del proprio ricavo nella stessa proporzione. Tutto ciò in un periodo di crisi economica particolarmente delicato. Come possiamo vedere, la questione non può dirsi certamente conclusa. Probabilmente nelle prossime settimane avremo modo di assistere ad ulteriori sviluppi della vicenda.
chi sarà delegato alla manutenzione ed all’utilizzo dello strumento salvavita? E nelle palestre scolastiche cosa ci dobbiamo aspettare? happy aquatics 1/2013
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HA • manager Aquafitness e crescita costante
Annarita Misciglia
Docente EAA, presenter di valore internazionale, insegnante di fitness e aquafitness.
Aquafitness e crescita Le soluzioni per mantenere alto il numero di allievi, scongiurando cali diffusi in diverse piscine tempo di lettura: 5 minuti
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antenere alto il numero di allievi alle lezioni di aquafitness è l’obiettivo che accomuna indistintamente tutti gli addetti ai lavori.. Dopo anni di tendenza in crescita delle attività di fitness acquatico, si segna un po’ il passo. Normale evoluzione di un’attività che si è allargata anche sull’onda della moda, perdendo spesso di vista l’essenza del fitness acquatico. Fondamentale ora è dare nuovo vigore al movimento, cercando le chiavi di lettura giuste che possano garantire futuro roseo all’attività. Più che pensare a come mantenere alto il numero di allievi, si dovrebbe focalizzare l’attenzione sulle modalità per consolidare alta la qualità dell’offerta e la motivazione degli istruttori, sicuri che la conseguenza diretta sarà, appunto, quella di garantire numeri di clienti sempre in linea con le aspettative di gestione. Analizziamo le tre componenti fondamentali della filiera aquafitness: cliente/gestione/istruttore, sottolineando i punti di contatto e le efficaci sinergie volte al raggiungimento di un risultato soddisfacente per tutti. Partiamo, quindi, da alcuni punti fondamentali che possono fare la differenza per i clienti: 1. “Libertà di frequenza delle lezioni” 2. Aspettativa di un’offerta sempre di alto profilo qualitativo 3. Sensazione di sentirsi sempre capace e all’altezza 48 happy aquatics 1/2013
4. Certezza di prendere il meglio dall’attività in acqua 5. Percezione di ottima integrazione del fitness acquatico nell’ambito della gestione Per ognuno di questi punti vanno delineate azioni ben precise nell’ambito della gestione, in perfetta linea con quanto evidenziato per gli allievi: 1. Libertà di frequenza delle lezioni - Lezioni libere: prenotazione telefonica solo in alcune fasce orarie statisticamente più richieste a garanzia di un posto richiestissimo in acqua che consenta di svolgere al meglio l’attività. 2. Aspettativa di un’offerta sempre di alto profilo qualitativo - Condivisione e confronto continuo tra lo staff sui contenuti delle lezioni, creare omogeneità di conduzione tecnica 3. Sensazione di sentirsi sempre capace e all’altezza - obiettivo primo da reclamizzare e perseguire: proporre sempre una lezione per tutti, attuando accorgimenti utili a far sentire ogni allievo integrato nel gruppo. 4. Certezza di prendere il meglio dall’attività in acqua - Uscire da schemi tradizionali scontati, non seguire le mode o, preferibilmente, prendere il meglio da quanto è sulla cresta dell’onda, convincere il cliente che la qualità non è data dal nome di una lezione o da l’utilizzo di un attrezzo in particolare 5. Percezione di ottima integrazione del fitness acquatico nell’ambito della gestione - Collaborazione tra assistenti bagnanti e istruttori nel preparare l’accoglienza nell’area
piscina, gli attrezzi, la musica, nel sistemare la vasca a fine lezione, “conoscenze” di base del planning aquafitness in reception. Ora, per fare in modo che la terza componente di questa triade sia perfettamente allineata, gli stessi punti fondamentali degli allievi devono trovare piena corrispondenza nella visione/azione dell’istruttore: 1. Libertà di frequenza delle lezioni - Libertà di proposizione delle proprie idee dando la personale impronta alla lezione. 2. Aspettativa di un’offerta sempre di alto profilo qualitativo - Aspettativa/ Stimolo per essere sempre all’altezza del livello medio dello staff al fine di scongiurare, per quanto possibile, i confronti “negativi” con i colleghi fatti dagli allievi.
Aquafitness e crescita costante HA • manager
confronto continuo tra lo staff sui contenuti delle lezioni, creare omogeneità di conduzione tecnica
crescita costante
3. Sensazione di sentirsi sempre capace e all’altezza - Mettersi in gioco con se stessi e con gli allievi ogni giorno, ogni lezione. 4. Possibilità di prendere il meglio dall’attività in acqua - Precisa conoscenza dell’ambiente acqua, padronanza dell’esercizio proposto e della sua fattibilità in acqua, consapevolezza dell’impatto fisiologico della lezione sugli allievi. 5. Percezione di ottima integrazione del fitness acquatico nell’ambito della gestione - Consapevolezza del fondamentale ruolo del fitness acquatico all’interno della gestione tecnico/ economica del centro, condividendo l’analisi delle presenze e dell’andamento annuale, passando dall’accettazione dello stesso compenso per tutto lo staff.
Forum Piscine 2013: In ragione dei comprovati alti risultati ottenuti da Amatori Nuoto Perugia, EAA ed Editrice Il Campo hanno ritenuto di invitare il presidente, Stefano Candidoni, alla Sessione “Piscina, criticità e soluzioni di comprovato successo” forum piscine per illustrare i punti di forza di una strategia vincente, persuasiva e replicabile. 22 febbraio 2013 - ore 12:15 - Fiera di Bologna 49 happy aquatics 1/2013
HA • manager Il processo di Business plan
Alberto Manzotti
Esperto in realizzazione e gestioni centri sportivi polifunzionali integrati;esperto in materie finanziarie, amministrative e fiscali.
Saper monitorare lo stato di salute della propria azienda, in particolare, della società sportiva, non può più essere un “eventuale” o un mero calcolo basato su criteri pratici e poco scientifici: l’ABC per non cadere in errori comuni ed esiziali per le sorti del club o della società di gestione tempo di lettura: 7 minuti
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iprendendo il tema di come le aziende reagiscono alla crisi modificando i propri comportamenti ed adottando nuovi strumenti operativi, in questa sede poniamo l’attenzione sul business plan in quanto generalmente tutte le organizzazioni soffrono, nel processo di definizione dei propri BP, di alcune difficoltà, in particolare nella fase di passaggio dei piani strategici in obiettivi operativi. Il mondo delle piscine spesso si pone il problema solo al momento di affrontare nuovi investimenti o per partecipare a nuovi bandi. In particolare: • per molte aziende, soprattutto le più grandi, il processo è ancora troppo lungo ed inefficiente. In gergo si definisce questa fase «devil is in the details», esso è pieno di compromessi e trattative interne tra le varie funzioni aziendali; questo sovente porta ad uno scollamento dai piani strategici inizialmente definiti. Poi molti processi di business plan si indirizzano al conto economico, trascurando l’analisi degli impatti dello stesso sullo stato patrimoniale, sulle capitale immobilizzato (CAPEX) e soprattutto sul cash-flow; • ci si scontra spesso con carenze di processo o di strumenti idonei ad eseguire l’analisi del proprio scenario competitivo: le capacità di simulazione delle possibili strategie risultano conseguentemente limitate; • eccessiva attenzione viene posta su alcuni indicatori finanziari-economici-patrimoniali ricavati dalla ri50 happy aquatics 1/2013
elaborazione del bilancio annuale. L’analisi sui margini dei prodotti, sulle conformazioni di costi e di altre metriche «customer oriented» spesso sono completamente trascurate. Indicatori economico-finanziari ottenuti attraverso un processo lento di elaborazione (bilancio di esercizio , spesso affidato a professionisti esterni) non consentono di monitorare in modo tempestivo e frequente l’idoneo l’andamento aziendale. Budgeting e forecasting Le fasi di budgeting e di forecasting, successivi alla definizione del Business Plan, presumono e richiedono, oltre alla definizione degli obiettivi programmati nel tempo, la capacità di determinare ed analizzare gli eventuali scostamenti. I problemi più comuni che le aziende affrontano in questo processo possono essere sintetizzati nei seguenti punti: 1) il budget annuale è considerato un processo oneroso e dispendioso in termini di tempo e risorse. Molti continuano a usare fogli di calcolo elettronici esterni al sistema per gestire questo processo, ciò spesso si traduce in un lavoro pesante e disomogeneo. Le revisioni al budget divengono pertanto molto difficili e laboriose senza il supporto di automatismi per riaggiornare i dati. Gli strumenti IT sono volti ad aiutare le attività di revisione, ma spesso si verificano disallineamenti rispetto alla contabilità generale, creandosi sistemi paralleli di reporting, che se non riconciliati in modo puntuale, perdono la loro affidabilità; 2) assumendo per vero che il ciclo
Il processo busi
di budget medio è 4,1 mesi, significa che molte delle ipotesi di budget sono superate prima che siano finalizzate. La maggior parte dei budget risultano compilati in modo rigido ed astratto, per potersi poi adattare al cambiamento delle condizioni di mercato: situazione che, per la maggior parte delle PMI, sta divenendo la regola anziché che l’eccezione; 3) per molte organizzazioni il processo di budget è ristretto al «rielaborare» i numeri: la cultura imprenditoriale del nostro settore è piuttosto pratica: per gestire il business, ci si basa sulle esperienze pregresse e sull’intuito imprenditoriale piuttosto che su ipotesi di scenario. Il reporting Le attività di reporting e di redazione del bilancio sono finalizzate al processo di consuntivazione dei dati. Sovente le aziende eseguono tali attività in modo non frequente (sono rare quelle che producono situazioni complessive mensili) o addirittura affidano completamente tale processo a professionisti esterni. Spesso i principi di redazione del bilancio di esercizio risultano ancora in parte «inquinati» da criteri fi-
G Club Torribianche di Vimercate (MB) Foto© Marco Santi Amantini
Il processo di Business plan HA • manager
processo di ness plan scali, cioè volti a determinare la base di calcolo per l’applicazione delle imposte. Questo è particolarmente vero nel modo delle srl SSD in quanto gli sgravi fiscali indirizzano sempre di più le scelte dei manager. In genere si riscontrano le seguenti carenze: • molte realtà usano la contabilità generale come l’unica fonte informativa per la rielaborazione dei dati a supporto del controllo di gestione. Ciò implica l’addebito alla contabilità generale di obiettivi non del tutto propri: tali elementi portano ad un sistema relativamente complesso da gestire andando a originare un piano dei conti inconsistente, sia per le finalità civilistiche, che per quelle gestionali e la difficoltà di applicare in modo corretto procedure e controlli; • le aziende che hanno adottato delle tecniche di controllo di gestione utilizzando sistemi informativi non integrati tra loro e la contabilità generale (contabilità analitica, applicativi a supporto della forza vendita, ecc) sopportano notevoli perdite di tempo per operare riconciliazioni tra le diverse elaborazioni e devono dunque affrontare spesso problemi di inaffidabilità della reportistica prodotta,
dato che possono nascere visioni differenti tra le varie funzioni aziendali di medesimi fatti operativi. Analisi e misurazione delle performance Le attività di analisi e di misura delle performance occupano ancora uno stadio embrionale nella gran parte delle aziende del nostro settore o sono demandate ad uno standard spesso definito dal fornitore del software. Possono essere individuate, in tale ambito, le seguenti difficoltà metodologiche: • gli indicatori operativi sono presi in considerazione in via residuale e soprattutto non contestualizzati nell’ambito di quelli economico-finanziari;
l’assenza di un processo integrato per la produzione della reportistica standard e della reportistica analitica provoca il sorgere di sistemi informativi cosiddetti «ombra»: essi alimentano un sistema di «versioni multiple della verità», le quali possono potenzialmente paralizzare decisioni condivise.
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Impostare una nuova ottica La figura del controller - e spesso lo stesso controllo di gestione - spesso non è presente nel nostro settore. In genere vi è mancanza di risorse da dedicare a questa funzione: molti imprenditori o manager ritengono che l’amministrazione sia sufficiente a garantire il flusso di informazioni necessario per supportare le scelte. Lo scarso interesse dell’imprenditore per le informazioni di natura non operativa si allarga a tutta l’organizzazione, arginando lo sviluppo di tecniche innovative. Ne deriva che, particolarmente nei momenti di incertezza del mercato come oggi assistiamo, si evidenzia una chiara difficoltà nel definire e gestire strategie di medio/lungo periodo. L’introduzione nell’organigramma aziendale della funzione del controllo di gestione deve essere associato da un sano cambiamento di mentalità dell’imprenditore, elaborato grazie alla valorizzazione delle opportunità messe a disposizione dagli strumenti e dalle tecniche di controllo di gestione. I manager, al fine di poter competere in modo efficace sul mercato, devono impostare le proprie attività tenendo ben presente tre aspetti: 1) il collegamento sinergico di tutte le attività quotidiane svolte nell’azienda 2) il concetto di «impresa estesa» 3) una visione strategica di lungo periodo.
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HA • manager OTTIMIZZARE PER INNOVARE
Mauro Pietro Lunghi
Lauerato in Architettura, tecnico di Nuoto e Aquafitness, collabora presso In Sport EAA Aquatic Manager 1° liv. 2012
La sintesi di uno degli eccellenti elaborati presentato all’esame finale EAA Aquatic Manager. Un percorso che migliora la marginalità, valorizzando gli skills di professionisti di talento, come l’autore di questo progetto.
OTTIMIZZARE tempo di lettura: 6 minuti
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uanto consuma un impianto natatorio? E cosa fare per risparmiare? Per provare a rispondere iniziamo a studiare la storia del nostro centro sportivo e raccogliamo tutti i dati possibili relativi alle caratteristiche dell’impianto (filtrazione, meccanico etc.) e a quelle dell’acqua di approvvigionamento, poi le quantità di prodotti chimici, gas, elettricità consumati in un arco di tempo di almeno due stagioni. Creiamo così un quadro della situazione “presente”. Se impostiamo lo stesso studio su più di un centro è possibile paragonare situazioni differenti, cercando le analogie al fine di sfruttare il più “virtuoso” per sperimentare e cercare di replicare altrove i risultati migliori. Il passo successivo è trovare la relazione tra le caratteristiche dell’acqua di rete, l’impianto di filtrazione e il consumo di prodotti chimici. Lo scopo è modificare le variabili per raggiungere l’equilibrio tra il trattamento fisico dell’acqua (filtrazione e ricircolo) e il trattamento chimico (tipologia e consumo di prodotti chimici). Per ottenere questo si ipotizza l’ottimizzazione di quanto già è presente nell’impianto (taratura dell’impianto di filtrazione, ricircolo) e il prodotto chimico che ha dato i risultati migliori (in situazioni analoghe). Di conseguenza si può sperimentare l’uso di prodotti chimici
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per innovare
più efficaci ed efficienti, mantenendo invariati gli altri fattori impostati. Durante le sperimentazioni una particolare attenzione va dedicata al controllo e mantenimento delle condizioni ottimali delle caratteristiche dell’acqua in vasca (principalmente il Ph). Solo dopo sarà possibile verificare l’effettivo risparmio in termini di
prodotti chimici, acqua etc. (quantità e costi); molto probabilmente si sarà ottenuta una migliore qualità dell’acqua e dell’aria, con probabile apprezzamento dell’utenza per il servizio migliorato. Ciò potrebbe alimentare un passa parola positivo e portare nuovi clienti spontanei. Siamo pronti per le ipotesi migliora-
OTTIMIZZARE PER INNOVARE HA • manager
tive: utilizzare prodotti chimici migliori e/o integrare con altri elementi (per esempio ozono) che possono limitare il consumo dei consueti prodotti per la disinfezione (ma anche limitare gli shock e la produzione di cloro ammine), però con possibile aumento dei consumi delle utenze (elettricità?). Ecco che si ripropone la necessità di studiare come è oggi l’impianto nella sua totalità e ipotizzare come ottimizzare quello che c’è e come implementarlo (led, cogenerazione, solare termico, altro). Una volta trovato l’equilibrio ottimale per un centro esistente, si può
Il disegno di Splash e Spa Tamaro (Svizzera). Apertura giugno 2013.
pensare di studiare il centro ideale, considerando una ristrutturazione o una nuova costruzione. L’ipotesi prevede di utilizzare i più nuovi materiali da costruzione (magari nuovi solamente per l’ambito di cui stiamo parlando o per come vengono utilizzati oggi diversamente da ieri - legno per es) e pensare ad un edificio il più possibile “prefabbricato” o composto da elementi modulari e assemblabili in cantiere a secco. Ridurremo così il tempo di cantierizzazione, con tutte le condizioni migliorative connesse, diminuendo anche il costo della manodopera (almeno in termini di tempo) ed i consumi (acqua ed elettricità nel periodo di tempo). Se l’edificio ideato in tal modo è costituito da elementi coibentanti, il “guadagno” lo si avrà nel “risparmio” nella gestione/conduzione, in quanto sarà un edificio “passivo” che sfrutterà le fonti energetiche rinnovabili e consumerà meno per offrire un miglior comfort di servizio.
ottimizzare lo spazio architettonico con un occhio “gestionale” è il primo risparmio che si riflette sulla conduzione dell’esercizio
Se poi sono materiali riciclabili e/o che sprecano meno energia e rilasciano meno anidride carbonica per essere prodotti, rispettiamo l’ambiente e aumentiamo il consenso dei nostri clienti, presenti e futuri e dei loro amici. Inoltre è il caso di prestare attenzione alla progettazione architettonica degli spazi, rispettando tutti i requisiti normativi per l’accessibilità e la vivibilità degli stessi, evitando gli sprechi di metri quadri e metri cubi di spazio costruito che vanno manutenuti, illuminati, riscaldati. Ottimizzare lo spazio architettonico dedicato ai percorsi, ai piani vasca, agli spogliatoi etc con un occhio “gestionale” è il primo risparmio che si riflette sulla conduzione dell’esercizio. L’ottica fin qui espressa dovrebbe consigliare una buona progettazione di tutta la parte impiantistica. Ecco l’ottimizzazione! Siamo a un passo dall’Innovazione...
Mauro Lunghi (a destra) riceve il diploma di Aquatic Manager da Andrea Biondi, presidente di Ass. Acquanetwork.
Prossimamente Nei prossimi numeri di Happy Aquatics pubblicheremo altri elaborati degli EAA Aquatic Managers 2012. 53 happy aquatics 1/2013
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RESPONSABILITA’ PER FURTI NEGLI ARMADIETTI HA • manager
Lorenzo Bolognini
Avvocato esperto del settore info@studiobolognini.com
RESPONSABILITA’ per furti in breve [Il gestore dell’impianto
sportivo è normalmente responsabile per il furto di oggetti riposti negli armadietti degli spogliatoi, anche se il furto non dipende da sue negligenze, sviste o colpe, ma con la limitazione del valore delle cose rubate e, comunque, fino a cento volte il prezzo giornaliero versato dall’utente per i servizi. Il gestore può essere esentato da responsabilità se il furto è dovuto a negligenze, sviste o colpe dell’utente, ma non beneficia della limitazione quantitativa del risarcimento, dovuto quando le cose rubate gli vengono consegnate per essere da lui custodite.
]
negli armadietti Il gestore di un impianto sportivo rischia di essere responsabile del furto negli armadietti, ma con limitazioni
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furti di oggetti personali degli utenti presso gli armadietti posti negli spogliatoi degli impianti sportivi sono, purtroppo, frequenti e le compagnie di assicurazioni non forniscono coperture assicurative perché si tratta di sinistri di importo comunque non elevato in rapporto ai relativi costi di gestione. Allora, come si tutela il gestore? Beh, prima di tutto assumendo consape-
volezza rispetto al proprio sistema di responsabilità. Il gestore, secondo la giurisprudenza più diffusa, è soggetto al regime di responsabilità che il Codice Civile detta per l’albergatore (art. 1786, cod. civ.). Purtroppo, si tratta di un regime piuttosto severo perché riconosce a carico del gestore (dell’albergo ma, quindi, anche dell’impianto sportivo) una responsabilità oggettiva che, in quanto tale, prescinde da colpe e negligenze del gestore stesso: come dire che se un utente subisce il furto di propri oggetti personali custoditi nell’armadietto degli spogliatoi, il gestore rischia di essere considerato responsabile - dovendo risarcire il relativo danno - anche se non ha colpe in proposito e, quindi, anche se aveva adottato tutte le misure per scongiurare il rischio di furti (videosorveglianza, lucchetti, armadietti robusti ed intatti ecc.). 55 happy aquatics 1/2013
HA • manager RESPONSABILITA’ PER FURTI NEGLI ARMADIETTI
Fermo restando quanto sopra, l’art. 1785, cod. civ., prevede che tale responsabilità del gestore non sussista quando il furto è dovuto all’utente: a questo proposito, anche se ciò non costituisce una garanzia certa di esenzione da responsabilità, potrebbe essere utile segnalare molto chiaramente che nell’impianto sportivo si trovano cassette di sicurezza per gli oggetti di valore in modo tale che, se un utente lamentasse di aver subito il furto di (esempi tipici) un telefono cellulare o di un orologio di quelli che costano 500 euro, che erano stati posti presso gli armadietti degli spogliatoi, si possa contestare il fatto che beni di quel genere dovevano essere riposti nelle cassette di sicurezza e che, quindi, il furto è imputabile ad una negligenza dell’utente. La responsabilità oggettiva del gestore, poi, è mitigata dalla norma di cui all’ultimo comma dell’art. 1783, cod. civ., che stabilisce: “La responsabilità di cui al presente articolo è limita-
ta al valore di quanto (...) sottratto, sino all’equivalente di cento volte il prezzo di locazione dell’alloggio per giornata”. Anche tale disposizione legislativa è applicabile per analogia al gestore di impianti sportivi, come chiarito in sede giurisprudenziale: “I principi sulla responsabilità dell’albergatore ex art. 1783 seg. c.c. sono applicabili anche ad altre strutture, tra cui le palestre, poiché anche in tali fattispecie l’utente, per fruire appieno dei servizi, abbandona provvisoriamente la custodia di alcuni oggetti personali; il limite di tale responsabilità deve essere correlato al corrispettivo del servizio pagato dal cliente e, in caso di abbandono periodico, occorre determinare la frazione giornaliera della somma pagata proprio per ancorare - secondo la ratio della norma - il risarcimento al singolo rapporto” (P. Venezia, 16.10.1996, in Foro pad., 1998, I, 271). Una ultima cosa: la limitazione di cui
sopra non opera nei casi di cui all’art. 1384, cod. civ., vale a dire anche quando le cose che sono state rubate erano state “consegnate in custodia” al gestore. Tenuto conto di ciò, ci sarebbe da chiedersi se le cose riposte negli armadietti degli spogliatoi si possono considerare come oggetti consegnati in custodia al gestore. Riterrei di no: riterrei che questa sia la differenza tra le cassette di sicurezza e gli armadietti poiché ciò che viene riposto nelle prime è consegnato in custodia al gestore, mentre ciò che viene riposto nei secondi non è soggetto alla custodia del gestore stesso. A scanso di equivoci, ho sempre suggerito di apporre ben visibili nell’impianto sportivo avvisi del seguente tenore: “il gestore non è responsabile per eventuali furti di oggetti compiuti presso l’impianto e, in ogni caso, non assume la custodia delle cose che non siano a lui direttamente affidate”.
l’ articolo 1785, codice civile, prevede che la responsabilità del gestore non sussista quando il furto è dovuto all’utente
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HA • people IAN POPE: Aquatic Australian (winner) style
Marco Tornatore
Direttore generale di European Aquatic Association Direttore editoriale di Happy Aquatics - Titolare di Swim & Fit Srl General Manager di Aqquatix Srl
L
a tradizione natatoria dell’Australia è nota a tutti, con una serie impressionante di campioni che da quasi un secolo conquistano i più importanti traguardi mondiali. Una terra che conta meno di 1/3 della popolazione italiana, ma giganteggia per trionfi iridati e, in particolare, per una diffusa cultura acquatica. Partendo da tale consapevolezza abbiamo chiesto a Ian Pope, uno dei guru mondiali del nuoto stellare (tantissimi i fuoriclasse da lui allenati, in particolare il dominatore del mezzofondo Hackett e il nostro Rosolino dei primi successi internazionali), quali possano essere le ragioni distintive dell’Australia, scoprendo che per loro i 12 anni sono l’età ideale per iniziare a nuotare un po’ più seriamente, senza eccedere, purché alle spalle di questi ragazzini ci sia una pluriennale esperienza acquatica focalizzata su di-
vertimento, nessun eccesso allenante e padronanza tecnica inappuntabile, perché dopo sarebbe troppo tardi apprendere. Quindi un’idea un po’ lontana dal diffuso premere sull’acceleratore (molto italiano) precocizzando le tappe dei giovanissimi, troppo spesso destinati ad un abbandono prematuro o a non poter esprimere il loro potenziale per carenze tecniche non più colmabili. Ma Ian Pope va oltre il nuoto e ci spiega che il loro stagliarsi sulla scena mondiale è dovuto alla loro grande cultura acquatica, che non esclude le interpretazioni di attività nuove, destinate ad una crescita costante, anche in una paese dove si vive e si respira nuoto, non solo agonisticamente, ma soprattutto come radicata componente sociale, finalizzata a garantire la sicurezza e la prevenzione da incidenti che l’acqua comporta. Insomma, un altro mondo, da cui qualcosina potremmo imparare.
IAN POPE:
Uno dei più famosi swimming coach al mondo, in occasione del lancio della sua invenzione, Autocoach, ci rivela le ragioni del successo Aussie nel nuoto e come, una grande nazione natatoria, vive collettivamente l’esperienza acquatica
Aquatic Australian (
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la cultura acquatica diffusa in Australia è la ragione del nostro valore storico happy aquatics 1/2013
tempo di lettura: 10 minuti
In Australia che significato ha il nuoto (e le attività acquatiche in genere) e come gli australiani approcciano all’apprendimento dei fondamentali acquatici? Il Nuoto è una delle componenti fondamentali della cultura australiana, in senso lato, non solo sportivo: un’altissima percentuale di abitanti
vive a meno di un’ora di strada dalla spiaggia e bambini sono avviati al nuoto fin da tenera età. La maggior parte delle scuole ha una piscina e proprio recentemente il governo ha imposto nei programmi scolastici ore di scuola nuoto nell’attività didattica di tutte le scuole Qual’è lo stile di vita acquatico australiano e come gli Aussie considerano l’esperienza natatoria nel sistema sociale del proprio Paese?
IAN POPE: Aquatic Australian (winner) style HA • people
Alla base dello nostro stile di vita natatorio/acquatico tutto muove dalla necessità di assicurare sicurezza e prevenzione nell’affrontare un ambito affascinante che però può rivelarsi pericoloso, soprattutto in acqua profonda. Moltissimi bimbi iniziano l’esperienza acquatica a 2-3 anni, con una spinta dei genitori che esprime l’amore diffusissimo e radicato che hanno gli Australiani per le discipline natatorie e per la sicurezza in acqua.
18 milioni di abitanti, 18 milioni di nuotatori. Quale è il segreto per avere una così diffusa capacità di praticare un’attività in modo completo e non limitato a galleggiamento e qualche bracciata appena accennata? Questa è veramente una parte fondamentale della nostra cultura, per la quale devi imparare a nuotare fin dall’infanzia: quindi è normalissimo che ogni bambino segua un regolare
winner) style
programma di apprendimento del nuoto. Una grande spinta ad assicurare i fondamentali sulla sicurezza viene da campagne d’informazione e sensibilizzazione promosse dai media, in particolare dalla televisione e programmi di approfondimento. Tale sistema divulgativo mira a ridurre drasticamente il numero di bambini che in tenera età potrebbero annegare; per questo anche le piscine private, molto diffuse in Australia, per legge devono avere barriere di protezione lungo il perimetro della vasca. Come si comportano coloro che non amano nuotare in Australia e che comunque sono alla ricerca di altre esperienze acquatiche? Avete qualche sostegno istituzionale per tali categorie di “non acquatici tradizionali”? Il nuoto è un fenomeno di massa fra i più considerati e seguiti in Australia: viene considerato una forma di esercizio, le cui alternative comunque sono lo svago perseguibile in piscina o diverse attività di aquaerobic; il tutto senza particolari sostegni statali, salvo il nuoto inserito nei programmi scolastici. Quale è in Australia la giusta maniera per essere un soggetto vera59 happy aquatics 1/2013
HA • people IAN POPE: Aquatic Australian (winner) style
mente acquatico, o meglio, un buon nuotatore? Può indicare i passaggi chiave per diventare un atleta di alto livello in piscina, partendo dalle prime esperienze in acqua? La massima attenzione va concentrata sulla tecnica di bracciata: abbiamo tanti grandi club natatori in Australia e la ragione alla base del successo di queste società è proprio nella capacità di insegnare il corretto gesto tecnico fin dai primissimi anni, perché è veramente molto difficile, dopo, cambiare un fondamentale sbagliato e ripetuto per diverso tempo. Il mio motto è “plasma bene la tecnica di cui hai bisogno per consolidare la tecnica”. Quanto prima i bambini sperimentano la rigorosa interpretazione della bracciata, tanto più facilmente sapranno mantenerla quando saranno molto affaticati in futuro. Per esempio, vedo ancora molti istruttori sbagliare tentando di insegnare la respirazione nello stile libero prima che l’allievo abbia acquisito una corretta azione/coordinazione di braccia e gambe. Tutto deve essere progressivo e programmato, prima di tentare di far acquisire altre abilità; anche in una carriera natatoria che inizi a 10 anni ed oltre, è necessario privilegiare la progressività di approc-
cio . Matt Welsh, un fuoriclasse più volte primatista del mondo, iniziò la sua esperienza natatoria a 18 anni mantenendosi ad alto livello fino a 30. Purtroppo vedo spesso giovani atleti che finiscono la loro carriera prima di 16 anni: è un vero peccato, perché non hanno avuto la possibilità di esprimere il loro reale potenziale, conseguibile solo con la piena maturità psico-fisica.
il nuoto è un fenomeno di massa fra i più considerati e seguiti in Australia
Come allenatore tanto famoso e di successo, a suo parere quali sono i requisiti fondamentali per diventare un bravo coach e quali quelli più importanti per essere un nuotatore vincente? Un buon allenatore deve avere un eccellente rapporto con i suoi atleti e deve allenare per passione e piacere di svolgere tale professione, facendo divertire i ragazzi. I bambini imparano molto più velocemente se si divertono; l’allenatore deve avere il focus sulla tecnica di bracciata e dare spesso riscontri agli allievi su come stanno interpretando gli insegnamenti e le correzioni. Non puoi essere un coach stando seduto o fermo, o limitandoti a prendere tempi: nessuno dovrebbe fare queste cose. Noi dobbiamo dare costantemente feedback e sostegno, guidan-
Matt Welsh, pluripremiato mondiale, ha iniziato a nuotare seriamente a 18 anni.
do i nostri ragazzi e stimolandoli a crescere costantemente di livello. Cosa considera debba fare il “sistema” per dare sostegno alla crescita dei nuotatori e dei club? Quali sono i punti chiave dei programmi australiani a riguardo? Oggi i giovani nuotatori vogliono vivere un’esperienza acquatica divertente: un percorso che li appassioni e li diverta è fondamentale perché i ragazzi non abbandonino il nuoto. I livelli di crescita del nuotatore vanno considerati come opportunità per l’atleta di progredire verso nuovi motivanti traguardi (idea di progressività), orientandolo facilmente a nuove capacità e sfide. Così otterremo il grande risultato di portare i ragazzi a restare legati e appassionati alla loro disciplina Perché Ian Pope ha avuto l’idea del sistema Autocoach (invenzione dell’intervistato)? L’idea di Autocoach è nata da una discussione ad una gara, dove ebbi modo di conoscere un ingegnere elettronico, Dean Sharples, padre di un mio atleta: considerammo che cosa poteva essere utile per migliorare la mia attività di allenatore. In particolare cominciammo a pensare a qualcosa che desse benefici sia agli atleti che agli allenatori. Quale è il salario medio degli allenatori australiani? E degli istruttori nonché receptionists delle piscine? Istruttori e personale di recepetion guadagnano circa 20-25 dollari/ora; i direttori di scuole nuoto si attestano intorno a 60.000-80.000 dollari/ anno, mentre gli allenatori di medio/ alto livello guadagnano da 90.000 a 140.000 dollari all’anno circa (ndr: dollari americani e non australiani). Sono rimasto molto sorpreso, quando, commentando i risultati dell’Olimpiade di Londra, mi ha espresso la sua delusione per le “sole” 10 medaglie degli Aussie, invece delle abituali 20. Come può un Paese con soli 18 milioni di abitanti arrivare a risultati così inavvicinabili per molte altre nazioni? Quali i segreti dell’Australia per essere una nazione natatoriamente leader nel mondo?
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IAN POPE: Aquatic Australian (winner) style HA • people
Credo che la cultura acquatica diffusa in Australia sia la ragione del nostro valore storico, natatoriamente parlando. Tutti i grandi nuotatori qui sono personaggi famosissimi. Se un atleta ottiene un record del mondo, la notizia ha spazio nelle prime pagine di tutti i quotidiani. Per quanto riguarda Londra, l’Australia ha ottenuto il peggior risultato degli ultimi vent’anni. In questo periodo stiamo riflettendo sul perché abbiamo vinto così pochi titoli olimpici e un numero tanto basso di medaglie. Nel contempo però abbiamo avviato immediatamente un grande programma di rilancio e sviluppo per avere una crescita costante delle nuove generazioni di nuotatori verso i nostri abituali alti livelli.
grammi italiani il lavoro aerobico senza alcun richiamo alla velocità o seduta specifica anaerobica: scelta ideale per “impoverire” le fibre veloci. Perché allenare le fibre veloci solo tre mesi all’anno quando possono/ devono essere allenate in nove-dieci mesi di preparazione? La metodologia d’allenamento australiana tende a mantenere costantemente il lavoro anaerobico per tutta la stagione. Anche quando allenavo Grant Hackett lui nuotava diverse serie di velocità e anaerobiche durante l’intera stagione. Partenze e virate? Vale la regola della tecnica da insegnare fin dal primo approccio dei bambini in acqua; crescendo, è troppo tardi cambiare radicate abitudini negative.
Qual’è la sua opinione sulla programmazione del nuoto italiano e dei nostri metodi di lavoro? Perché noi siamo ad un livello così basso relativamente a partenze, virate e fasi subacquee, decisivi momenti della gara? Quando allenai Massimiliano Rosolino mi disse che molti dei programmi più affermati in Italia puntavano solo su vasche e vasche, serie e serie, trascurando parecchio le attenzioni sulla tecnica di bracciata e la coordinazione. Allora (oggi non saprei) ad inizio stagione prevaleva nei pro-
Il training mentale: ritiene che possa essere una componente importante della preparazione, tale da sopperire al lavoro in acqua o, per essere un grande campione, le lunghe sedute in vasca sono un passaggio obbligato? Credo proprio che il mental training sia una componente di cui i nuotatori hanno bisogno per essere vincenti, ma, molto sinceramente, sono certo che per essere un grande campione le vittorie che si ottengono in vasca vanno soprattutto costruite… in vasca.
Quale ritiene sia il futuro del mondo acquatico considerato in tutte le sue declinazioni e non limitato a discipline sportive? Credo che l’offerta di servizi e attività focalizzate su tempo libero, evasione e divertimento avrà una spazio crescente negli anni a venire. Nelle nostre piscine consideriamo diverse attività studiate per il tempo libero e la domanda sta regolarmente aumentando. Molte persone stanno frequentando le vasche consapevoli che il nuoto non ha alcun legame con attività verticali, che invero interessano un numero sempre più elevato di sportivi e non, attratti un’acquaticità orientata ad aquafitness e riabilitazione.
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HA • aquapool BRASILE E PISCINA
La Redazione
La hall di Body Tech (Shopping Eldorado - Sao Paulo)
in breve [In sintesi il movimento
acquatico brasiliano ha pochi eguali nel mondo, tre milioni di piscine, grande considerazione dell’acquaticità verticale, eccellenti scuole di formazione, che non passano dalla federazione locale, concentrata a forgiare campioni del livello di Cielo, ma da professionisti apprezzati in tutto il mondo. E l’aquacycling, così come Aqua Jump e rehab/training sono una conseguenza del loro processo evolutivo, come non avviene negli USA e in diversi paesi europei, cui i Brasiliani guardano con il rispetto dovuto al “primo mondo”, senza sapere che loro sono molto più avanti e potrebbero insegnare parecchio a nazioni del vecchio continente, dove l’acqua viene atavicamente interpretata da “terzo mondo”. Anche sotto il profilo gestionale.
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happy aquatics 1/2013
BRASILE e piscina tempo di lettura: 8 minuti
C
irca quindici anni fa, facendo visita ad uno dei Paesi oggi nel novero degli stati BRICS, restammo colpiti, già allora, dalla locale interpretazione dell’acquaticità verticale, in forme semplici, ma efficaci: pratica assai diffusa e parallela a quella più rigorosamente natatoria. Bene, a distanza di più di tre lustri, il Brasile, annunciato come futura potenza economica mantiene una forte vocazione acquatica, trasversalmente interpretata. A fianco di vasche natatorie, proliferano piscine di ogni foggia tendenzialmente “calde”, e, mentre il semplice walking su e giù per vasche medio-basse mantiene il suo appeal, il fitness acquatico e la riabilitazione hanno una crescente diffusione, anche in forme evolute. Il tutto anche sotto la spinta delle grandi opere per Mondiali di Calcio e Olimpiadi 2016. Belo Horizonte: si diceva del walking. Ebbene, in un club che annovera quasi 60.000 soci (!), pur con vasche datate, a qualsiasi ora è facile trovare uomini e donne che camminano conversando e senza affanni su e giù per le piscine, favoriti dal clima, che induce a realizzare solo vasche scoperte; rare quelle coperte. Ci sono i compromessi, dove la copertura è solo
La zona vasche di EcoFit Club (San Paulo).
antipioggia, come nel caso di Planeta Agua Natação, non un modello di bell’impianto, ma è la media di come si presentano diverse piscine alla portata di molti: impianti di foggia più “statunitense” (cemento verniciato, e bordo piscina poco curato) che non europea; prezzi accessibili, per quanto proibitivi per 2/3 della popolazione locale. Sao Paulo: ma se ci avventuriamo nella capitale industriale brasiliana, alla ricerca di club più esclusivi, lo scenario cambia. Impressionano le dimensioni di questi club (in particolare la catena BodyTech con 28 centri diffusi in diversi stati e città brasiliane - due anche a Belo Horizonte - e 16 di prossimo avvio nel biennio in
BRASILE E PISCINA HA • aquapool
Sala Fitness BodyTech a San Paolo.
un’area piscina che conta ben 4 vasche Reception di Eco Fit Club.
divenire), non tanto e non solo per l’area fitness, quanto soprattutto per la zona acquatica: non la solita striminzita vasca che connota i nostri centri wellness, ma un complesso di piscine che farebbe invidia al più polifunzionale degli impianti italiani. Così visitando il BodyTech, costruito un anno fa, presso uno dei centri commerciali più grossi di Sao Paulo (Shopping Eldorado), ci imbattiamo oltre che in sale fitness esagerate per dimensioni e numero di attrezzi, in un’area piscina che conta ben 4 vasche: una per aquafitness, una per ambientamento, una relax/svago e una natatoria. E tutte realizzate secondo standard europei, ovvero belle, funzionali, con attenzione ad igiene (obbligatori i calzari o copri scarpe) e costruite senza badare a spese (38 milioni di euro l’investimento complessivo). È vero che questi centri sono destinati ad una clientela dalle eccellenti possibilità economiche, disposta a pagare 250 euro al mese o annuali intorno a 2.200 euro (4.900 soci e 9.800 mq, incluso un campo di basket e spazi per boxe e ginnastica artistica). Le piscine non sono rigidamente in-
Area kids di Eco Fit Club.
Lo shop di Body Tech.
Companhia Athletica (Barra Shopping - Rio de Janeiro)
63 happy aquatics 1/2013
HA • aquapool BRASILE E PISCINA
servizi molto focalizzati su bimbi under 6
La zona vasche di Body Tech.
Body Tech: docce a misura di bimbi.
Body Tech: l’area vendite.
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terpretate come avviene in fitness centers nostrani, ma sono molto aperte alla scuola nuoto, con tanti bambini che frequentano e altri che vengono avviati all’agonismo. Insomma, non vaschette, ma signore piscine. Spogliatoi ben arredati, servizi molto focalizzati su bimbi under 6 (con aree spogliatoio e bagni a dimensione di bambini: motivo ricorrente in ogni centro wellness brasiliano) e anche al benessere e salute della persona, da spa extra comfort ad ambienti concessi da BodyTech in locazione a Inner Fit (“Medicina Complementare Alternativa”): qui la gente paga, eccome, ma non rinuncia a servizi per salute e bellezza. Colpiscono sia una reception accogliente, sia la generosa zona vendite con 8 postazioni che l’allestimento di shop dall’offerta molto ampia. Area bar e ristoro curate e frequentate. Altro contesto, meno èlitario, ma assai più originale vocato all’ecosostenibilità: un progetto tanto innovativo che un imprenditore cinese ne ha rilevato la proprietà e in poco più di un anno replicherà altri due centri fotocopia (li vuole identici) sempre in San Paolo. Stiamo parlando di EcoFit Club, mirabilmente guidato da Rogério Franze (nonni italiani), che coordina il settore “acqua”. Minor eleganza, ma reception e area bar colpiscono
per accoglienza e servizio; lo shop è molto fornito. Distribuito su 3 piani (poco meno di 5.000 mq; 2.400 soci che pagano 120 euro al mese; 1.100 bambini di cui 600 under 6), al piano rialzato trova spazio la zona vasche, in questo caso “solo due”, per problemi di spazio: una natatoria (30C°), una per la didattica (32C°), ma con buca di 4 mt - coperta - per attività subacquee. “Qui solo ozono e niente cloro, che non è garanzia di salute per il cliente, niente fonti di energia tradizionale, ma quanto più possibile solare e rinnovabili” ci confida Rogéiro. E, la filosofia che guida tale centro, la ritroviamo in ogni ambito: dalle sale fitness dove il training è collegato all’alimentazione più idonea per il benessere del socio, all’area Zen, collocata all’ultimo piano, dove si tengono sedute che danno centralità all’equilibrio mente/corpo. Viene ritenuta importante la zona per la lettura (biblioteca ben fornita). Ma colpisce anche qui la zona kids, immancabile e ben organizzata, così come ambienti spogliatoi e servizi riservati ai più piccoli e adeguati alle loro altezze. Dici Rio De Janeiro e pensi grandi spiagge, palme, sole e divertimento. Un mix che non manca di certo nella città carioca. Anche qui BodyTech è presente, con il proprio headquarter dove conosciamo Barbara Valente (referente area acquatica del gruppo) e Nathalie Eduardo Neto (una delle top manager). Visita veloce ad uno dei loro club storici, collocato nel centro di Rio: impianto datato, dagli spazi sacrificati, ma anche qui le vasche sono ben realizzate - una natatoria e una da fitness acquatico/didattica. Ovviamente ben attrezzata l’area bimbi, anche se la nostra attenzione è caduta invece su sala tecnologica un po’ troppo decadente e trascurata. Progetto di riqualificazione entro il 2103: siamo certi che miglioreranno velocemente tali locali. Altra catena, che si colloca in sontuosi centri commerciali è Companhia Athletica (Barra Shopping a Rio). Qui l’orientamento è più rivolto al fitness, gli standard qualitativi sono meno eccelsi, ma le vasche sono comunque due, una tutta pensata per l’aquafitness, con le bike dell’azienda leader brasiliana che fanno da contorno alla piscina.
Aquatic Health & Wellness > AQUATIC HEALTH > I PERCORSI DEL BENESSERE AQUAFUNCTIONAL & REHAB > RIEDUCAZIONE FUNZIONALE > ACQUA E DISABILITÀ
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EAA è affiliata 65 happy aquatics 1/2013
HA • aquapool AQUARDENS, L’ACQUA OLTRE L’IMMAGINAZIONE
Intervista a cura di Linda
Marabello
AQUARDENS l’acqua oltre l’imma Una delle più eleganti, originali ed imponenti realizzazioni acquatiche spicca nel Veronese e impreziosisce il nostro patrimonio delle grandi opere dedicate a tempo libero, benessere, svago (e salute, grazie all’acqua termale)
tempo di lettura: 10 minuti
è
ormai un trend inarrestabile, mutuato da culture nordeuropee, ma adattato a gusti ed esigenze di una popolazione alla ricerca di emozioni altrimenti non replicabili e di una dimensione del benessere allargata a tutto lo scibile sensoriale. Sintesi di questa filosofia e di un progetto complesso e nel contempo raffinato, pensato per essere alla portata di qualsiasi persona, è Aquardens, che si eleva come estrema valorizzazione di gusto, stile, creatività, eleganza italianissime. 66 happy aquatics 1/2013
Questo gioiello di architettura acquatica ed espressione di uno spirito imprenditoriale non comune, affascina per cotanta bellezza e completezza di offerta; viene quindi spontaneo chiedersi cosa spinga ad investire milioni di euro in un’opera che rappresenta una pietra miliare del processo evolutivo dell’idea acquatica nazionale. E alle domande, arrivano puntuali le risposte di Alberto Girelli, responsabile tecnico delle area acquatica/termale di Aquardens: www.aquardens.it Quali i motivi che hanno spinto ad investire su un’opera tanto bella quanto impegnativa per dimensioni e complessità nella sua conduzione?
Determinante nel concepire un’impresa di tale portata è stata la presenza in quest’area di acqua termale salso bromo iodica, riconosciuta dal Ministero della Salute, che sgorga a 47 gradi da 130 metri di profondità. L’area di 60.000 metri quadri su cui sorge Aquardens, è stata acquistata dalla Società Aquardens dal nostro vice presidente Flavio Zuliani, che - insieme al fratello Roberto - ha svolto un accurato benchmark sulle aree termali nord europee, fino a convincersi e a convincere l’intera compagine sociale, che l’unico progetto possibile dovesse essere concepito appunto sul modello nord europeo, coniugando
AQUARDENS, L’ACQUA OLTRE L’IMMAGINAZIONE HA • aquapool
tra i punti di forza non esitiamo a mettere al primo posto il personale
ginazione
Aquardens S. Lucia di Pescantina (Vr) www.aquardens.it
balneo terapia e svago abbinate ad una struttura di grande attrattività.
trarre i molti cultori provenienti da un raggio di anche oltre 150 chilometri.
Nella vostra scala di priorità e attese, quali sono le aree che dovrebbero garantire i maggiori ritorni imprenditoriali? E quali quelle che dovrebbero avere maggiore appeal sulla clientela? Certamente l’area termale funge da fulcro attorno al quale ruota il resto delle attività: wellness, ristorazione, medical SPA. L’insieme di tutto ciò forma una vera e propria cittadella del benessere che sta dimostrando di esercitare un grande appeal sui nostri ospiti nella sua completezza. Inoltre siamo in fase di progettazione avanzata della Laguna delle Saune, sulle cui sponde verranno realizzate diverse saune ampie e rappresentative della cultura saunistica nel mondo, diversificate per architettura, impiego di materiali, temperature e gradi di umidità: avremo dunque sauna romana, lappone, finlandese, celtica e russa. Un’offerta unica, che le nostre proiezioni indicano non mancherà di at-
La connotazione che avete dato al vostro maestoso parco acquatico intende intercettare una nuova domanda di acquaticità e benessere? Se sì, quali leve state azionando per avvicinare il maggior numero di clienti, probabilmente più interessati ad un offerta di svago e divertimento che non al tradizionale movimento sportivamente inteso? Aquardens è destinato ad un pubblico estremamente diversificato, sia per età sia per esigenze. In questi primi mesi di attività è fondamentale portare i possibili clienti ad apprezzare direttamente la dimensione termale, attraverso attività promozionali, pubblicitarie, di ufficio stampa e di relazioni istituzionali. Aquardens è oggi sponsor della Tezenis Scaligera Basket, della Marmi Lanza Volley e dell’AGSM calcio a 5 di serie A: l’acqua termale, per le sue proprietà defatiganti, è un vero e proprio toccasana dopo l’impegno sportivo; ne consegue che la relazione con il mondo dello sport è per noi di grande importanza. Ribadisce la dimensione termale e sottolinea la vocazione leisure, i nostri due asset fondamentali. E per gli amanti dello sport e dell’acquaticità un’offerta molto particolare di corsi: dall’esercizio più soft a quello più impegnativo, dai 3 mesi di vita in poi, senza limite d’età e condizione, prevedendo anche un corso molto particolare per mamme in attesa. Tutti corsi con un numero limitato di partecipanti, per garantire un’interazione stretta e costante con l’istruttore.
l’acqua termale salso bromo iodica, che sgorga a 47 gradi è riconosciuta dal Ministero della Salute
La vostra interpretazione dell’approccio acquatico declina termalismo e divertimento nelle sue espres67 happy aquatics 1/2013
HA • aquapool AQUARDENS, L’ACQUA OLTRE L’IMMAGINAZIONE
sioni più alte: pensate che questo sia il futuro del settore o ritenete che l’integrazione di offerta (ristorazione, fitness, beauty etc) sia la risposta vincente del progetto imprenditoriale? Siamo consapevoli che oggi il pubblico ha una maggiore e più matura cultura del benessere. Oltrefrontiera (quindi a pochi chilometri da Verona) troviamo strutture di livello, accessibili ad una larga fascia di consumatori: l’offerta “monotematica” non è più competiva; la richiesta è quella di poter disporre di quella che chiamiamo “cittadella del benessere” in grado di declinare salute, relax e svago in modi diversi seppur tra loro coerenti. Prendiamo ad esempio la ristorazione: puntiamo su qualità espressa sia dalle eccellenze del territorio sia da preparazioni fresche, leggere, gustose, con un tocco di originalità.
Dopo quasi sei mesi di attività, quali sono i riscontri che avete avuto dalla clientela? Quali i punti di forza in termini di organizzazione e servizio e quali le aree che ritenete migliorabili? 11.000, ad oggi, followers su Facebook, 17.000 visite settimanali sul sito www.aquardens.it iniziano a rappresentare una cosiddetta “fase di ascolto” piuttosto importante: i giudizi sono davvero molto lusinghieri come dimostra la “ripetitività d’acquisto” che stiamo registrando. Molti si sorprendono dell’alta percentuale di giovani e giovanissimi fidelizzati ad Aquardens, per noi è una conferma a quanto avevamo prospettato. Tra i punti di forza non esitiamo a mettere al primo posto il personale: dagli operatori termali, allo staff tutto dell’area wellness, alle receptionist, chef, camerieri, baristi e tutti coloro
sappiamo di godere di un forte appeal su un target compreso tra i 25 e 55 anni di fascia media e medio alta che operano nel backstage, dall’amministrazione, al centralino, al cleaning. Un piccolo esercito di circa 60 persone, accuratamente selezionate, che lavora con passione e dedizione davvero encomiabili. Come sempre aree di miglioramento esistono e guai se non ne fossimo consapevoli: più che di aree specifiche, dobbiamo parlare di gestione dei momenti di intenso afflusso. I nostri sforzi si concentrano nel garantire il dovuto relax anche nelle giornate di grande affluenza, correggendo comportamenti e intervenendo su aspetti non banali come il volume di voce, il divieto di tuffi, far rispettare i limiti di balneazione (non più di 20 minuti per immersione) etc. Il fascino e il confort dati da oltre 200 postazioni idromassaggio e 700 fari ad immersione, cascate, river, lagune rappresentano un forte richiamo, ma non dobbiamo dimenticare che stia-
68 happy aquatics 1/2013
AQUARDENS, L’ACQUA OLTRE L’IMMAGINAZIONE HA • aquapool
Qualche numero di Aquardens 5.200 mq d’acqua salso bromo iodica 46° C la temperatura a cui sgorga l’acqua termale 130 m la profondità a cui viene prelevata 1.500 tonnellate di petrolio è il risparmio annuo di Aquardens, grazie alla fonte termale 50 pompe di filtrazione, con filtri a raggi UV 5 ricambi d’acqua giornalieri (per legge sono richiesti 3) 30 km di tubazioni 220 postazioni idromassaggio 35.000 mq area totale, tra acqua terrazze, spazi verdi a disposizione del cliente 700 mq d’area wellness 1 Medical Spa con ambulatori e 16 medici specialisti 1 Area Fitness 3 ristoranti 16 euro il prezzo di partenza per l’accesso di 3 ore e infine... 2000 anni fa l’epoca alla quale risale il modello d’ispirazione di chi ha voluto Aquardens
mo sempre parlando di acqua salso bromo iodica, dalle proprietà preventive e terapeutiche e che quindi, come tali, vanno utilizzate. Avete altri investimenti da affrontare per migliorare ulteriormente la vostra offerta o il progetto Aquardens può ritenersi così completato? A breve termine l’ampliamento prevede la realizzazione della Laguna delle Saune, mentre nei nostri progetti a medio, rientrano un hotel con centro congressi, una beauty farm e una clinica estetica. Il concept è già stato realizzato dall’architetto Giancarlo Marzorati, che ha firmato anche il resto della struttura; ma ora è importante concentrarsi sul consolidamento dell’esistente, per creare le condizioni ideali del futuro sviluppo. Nella vostra pianificazione del business, in che misura incidono i costi di manutenzione ordinaria? Quando pensate dovrete intervenire per opere di aggiornamento e di manutenzione a medio termine? Costi e interventi che se ben ponderati non saranno sorprese, ma elementi per mantenere i numeri crescenti che sicuramente registrerete in questi anni. In Aquardens abbiamo fatto dell’igiene, della pulizia e della cura del dettaglio un imperativo ineludibile: basti pensare che l’acqua termale viene sottoposta a ben 5 cicli quotidiani di sofisticata filtrazione, a salvaguar-
dia della purezza batteriologica con cui l’acqua termale sgorga naturalmente. Abbiamo selezionato i nostri partner con grande attenzione e non abbiamo lesinato investimenti su questo fronte, il che ci permette oggi di godere di impiantistica e strutture all’avanguardia, che dovrebbero garantirci diversi anni di serenità. I tempi previsti per gli aggiornamenti e la manutenzione sono quindi assolutamente compatibili con il business plan Aquardens, oltre a mettere a disposizione un servizio d’eccellenza, garanzia dell’assoluta sostenibilità dello sviluppo futuro. Infine, quale il target cui strategicamente vi rivolgete e come pensate di poter attirare nuova clientela che oggi ancora non conosce Aquardens o non è attualmente interessata all’offerta da voi confezionata?
Posto che, come sottolineavamo poco fa, il target è estremamente eterogeneo, sappiamo di godere di un forte appeal su un target compreso tra i 25 e 55 anni di fascia media e medio alta. Si tratta di persone in piena attività, con uno spiccato interesse alla cura della persona e al relax, alla ricerca costante di nuovi modi di relazionarsi sia per motivi professionali che personali. A loro stiamo comunicando, con eventi e contatti diversi, l’opportunità di trovare in Aquardens l’ambiente e i servizi ideali per soddisfare le loro esigenze. Ovviamente questo è un target prioritario, ben affiancato da un pubblico over 60 e, come dicevamo poco fa, dal target più giovane, 18-24 anni, che in Aquardens trova un modo nuovo, sano e piacevole di sviluppare le relazioni interpersonali. 69 happy aquatics 1/2013
HA • COMPAnY
AQUALIE-PISCINE20 2,LYON
CURIOSITÀ E NOVITÀ DAL RECENTE TRADE SHOW FRANCESE AQUALIE 3- 5. .20 2 LA GRANDE FIERA NELLA FIERA Luci ed effetti emozionali, gradevolezze di forme e design, “no clorine” sono il liet motive dominante di Aqualie/Piscine 20 2, unica fiera europea di respiro veramente international, che risente molto poco della crisi, come dimostrano i tantissimo espositori e visitatori presenti, nonchè le dimensioni della rassegna. LUCI si diceva: ormai i LED sono applicati a qualsiasi contesto, e non solo
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DESIGN: se i cinesi si distinguono in tale
bike acquatiche, che è tremendamente
ambito (www.windustry.com: interes-
antitetica al buon gusto, facendo leva
sante anche il pulitore galleggiante per
su prodotti low cost made in china
superficie acqua, Skimmer Sifia 6 ) è segno che la tendenza, armonizzata
(poco considerati).
a colori trendy, è metabolizzata dalle
la piscina, Angel Eye è la risposta italiana tecnologicamente inappuntabile;
da aziende specializzate come Hugo Lahme (che ha realizzato con Angel Eye, Vitalight, la nicchia per la videocamera subacquea impreziosita da efficaci ed eleganti luci a LED) , ma anche nei pulitori (Dolphin mod. Supreme 2 ), aree relax Loon 3 , tante idee acquatiche dell’itlianissima Mar Piscine 4 , alternativa alla referenziata transalpina Europole 5 ,e molto più... 3
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aziende più innovative. Dalle docce di
70 happy aquatics 1/2013
Se per la SICUREZZA del frequentatore
Formidra 7 (www.formidra.com) che sfruttano il solare, alle eleganti e origi-
altre soluzioni vengono considerate da
nali Mica 8 . Stenta qualche azienda di
a risolvere problemi per persone disa-
diverse aziende, molte anche dedicate
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0
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bili (su tutte la nostra DIGI Project 9 anche se dall’Italia arriva la proposta di seduta mobile realizzata da Fabrizio
Ferrari con Hexagone Italia 0 ). Per il BENESSERE di chi viene in piscina, la riduzione/eliminazione del cloro è un must ormai diffuso. SITA propone l’abbattimento fino al 70% con i suoi sistemi a raggi UV, dove presenta l’ultima nata, UV HDPE Series in polietilene ; ma anche la francese EOTEC (www.ecoswim.fr), meno tecnologica e molto pratica, con la linea Ecoswim annuncia stop al cloro grazie alla sua soluzione, mentre la svizzera Ultra-Bio-Ozone 2 (www.ultra-bio-ozone.com), come produttore, esordisce con il sistema omonimo Ozono/UV/tecnologia innovativa, garantendo l’eliminazione totale del cloro, che, a dir loro (e non solo) va messo al bando per la salute del cliente. Salute e sicurezza, ma soprattutto Italian design e qualità sono stati il grande richiamo allo stand Aqquatix 3 , il più affollato in ambito attrezzatura acquatica. DEPA 4 , oltre a meritare la palma dello stand più bello e luminoso, ha un seguito in ambito internazionale senza eguali, così come Padana Piscine 5 , con un’amplissima offerta di gres. Piscine Laghetto 6 si staglia puntual-
con uno stand da ammirare e tantissime
mente con le sue fuoriterra eleganti,
piscine (nuova linea kid).
mentre fra le numerosissime aziende di
Felice l’idea di un Aqualie più focalizzata
spa, ha colpito la innovativa Voltion 7 francese (www.volition-spas.com), con
su soluzioni per piscine pubbliche e
proprietà e management under 30 e tan-
a sistemi tecnologico-impiantistici. Una
te idee freschissime. Altrettanto giovane
fiera che ha detto molto, a grande bene-
e dinamica la tedesca Wibits Sports 8
ficio di coloro che l’hanno visitata.
novità per gioco dei più piccoli nelle
8
gestori, collegata alla fiera Piscine, rivolta
71 happy aquatics 1/2013
HA • COMPAnY
happy aquatics 1/2013
HA • COMPAnY
LA CORSIA CHE REGALA SPAZIO
UN 20 3 PIENO DI NOVITÀ
Disponendo di una qualsiasi vasca,
Alcune annunciate, altre completa-
Nuova Aqqua Balance Board: tavoletta
oggi il must è poter contare su massimi
mente inattese: sono le tante inedite
propriocettiva di due misure, per arric-
spazi per lo svolgimento delle attività.
proposte che stà per lanciare Aqquatix
chire la gamma dei prodotti studiati per
Dalla grande tradizione della svizzera
in Italia e nel mondo (sono ben 39 le
riabilitazione e preparazione atletica.
HBS-WEIGHEL e dalla constatazione di
nazioni che chiedono il Made in Italy
questo bisogno diffuso, è stata così rea-
acquatico per antonomasia).
Per saperne di più, sul nuovo sito
lizzata la corsia MiniFina, che, con le sue
Si và dalla nuova “Concept” Bike 2013,
www.aqquatix.com o il catalogo 2013
dimensioni contenute (diam 6 cm) e la
la cui anteprima avverrà a Forum
di prossima diffusione.
comunque efficace funzione frangi flutti,
Piscine, al versatilissimo nuovo Puzzle
info@aqquatix.com
nel rispetto delle norme FINA, assicura
Step, che travalica ampiamente l’idea
per ogni corsia il massimo dello spazio
di un semlice step, fino allo Star Tread-
sfruttabile. Il suo peso contenuto e i ma-
mill 2.0 in versione aggiornatissima e
teriali antinfortunio, la rendono anche
resa ancor più funzionale. E a fianco di
particolarmente adatta per vasche di
queste novità trainanti, il nuovo Aqqua-
piccole dimensioni e addirittura ludi-
Combact Gloves, realizzato con nuovo
co-didattiche: un prodotto che vanta
stampo, la rivisitatissima Aqua Balance
anche il pregio di durata elevatissima,
Board, il nuovo Aqquajump 2013 e i pro-
con alta resistenza ai raggi UV. Grande
dotti high quality e Made in the States,
qualità svizzera a costi molto accessibili
che verranno distribuiti in Europa da
e rispondendo alla generale esigen-
Aqquatix, quali AquaLogix, Nekdoodle,
za di poter disporre di spazi acquei
AquaBand, Exaband e molti altri. Sintesi
massimi.
di aggiornamenti salienti:
HBS- WEIBEL è la soluzione, veicolata in Italia da Aqquatix, che presenterà
“Concept” Bike 2013: nuova regola-
i prodotti dell’azienda d’oltralpe a
zione intensità, nuovissimo design,
Forum Piscine.
valorizzazioni estetico funzionali senza precedenti, effetti di richiamo unici al mondo. Puzzle Step: multifunzione, con possibilità di assemblaggio di più elementi, per un uso universale, che vada dal fitness
Info e ordini:
alla didattica, passando per gioco e
T +39 0497381150
divertimento, fino a base rialzata del
info@aqquatix.com
fondo piscina.
www.aqquatix.com
ACCORDO TRA ANGELEYE E HUGO LAHME Alla fiera di Stoccarda Interbad 2012 le
svolge due funzioni importanti: la sor-
due aziende hanno presentato le inedi-
veglianza e l’illuminazione della vasca.
te luci a LED Hugo Lahme con video-
La nuova videocamera, alimentata da
camera integrata AngelEye; il nuovo
tecnologia POE, permette inoltre di
prodotto sarà distribuito in Germania
realizzare un notevole risparmio ener-
dall’azienda tedesca. L’obbiettivo è
getico visto il basso consumo delle luci
quello di soddisfare i clienti più esigenti
a Led di nuova generazione.
fornendo loro un unico prodotto che
www.angeleye.it 73 happy aquatics 1/2013
HA • COMPAnY
AQVATECH ENGINEERING Srl
DIVERTIMENTO NO LIMIT IN OGNI STAGIONE
Aqvatech Engineering nasce attorno
Wibit Sports, la più ricca e qualitativa
balneari/bagni estivi, piscine scoperte,
al progetto Virtual Trainer, strumento
gamma di giochi gonfiabili al mondo, è
acquaparchi e villaggi turistici che in
altamente innovativo per monitorare le
facilmente associata ad estate e piscine
questa stagione stanno budgettizzando
prestazioni dei nuotatori in allenamen-
scoperte. Ma l’azienda tedesca offre
scelte e investimenti che attraggano un
to. Il sistema si basa sull’utilizzazione di
una gamma così vasta di soluzioni, che
numero crescente di ospiti: e Wibit è un
una striscia, collocata sul fondo della
l’inverno e le piscine indoor si rivelano
vero catalizzatore di nuova e fidelizza-
piscina, di Led che vengono illumina-
essere una situazione ideale per pro-
bile clientela. In estate come in inverno,
ti progressivamente formando una
porre servizi altrimenti impensabili, che
l’amplissima gamma dei prodotti Wibit
specie di cursore che si muove in base
incontrano la domanda di divertimento
trasforma qualsiasi contesto acquatico
a ritmi prestabiliti e programmabili. In
e svago di tutte le piscine nazionali.
in ambiente divertente, coloratissimo,
questo modo l’atleta, seguendo il mo-
Se è vero che Aquatrack (rinnovato) e
sicuro e... ad alto contenuto redditivo.
vimento progressivo dei Led illuminati,
Aquaduel sono fra le combinazioni più
ha una percezione in tempo reale della
vendute in Italia nelle psicine pubbliche,
qualità della performance. Nel corso
dallo scorso novembre, Wibit Sports ha
del 2012 Aqvatech ha avuto una note-
lanciato la nuova inedita linea Aqua-
vole esposizione mediatica grazie allo
Circuit (foto a dx e sotto), studiata per
sviluppo del Waterpolo Visual System
i bambini e ragazzini, e adattabile a va-
il sistema che illumina le aree di gioco
sche di profondità intorno a 100 cm: un
del campo di pallanuoto. Dopo una
percorso che stimola desiderio di gio-
serie di test svolti l’inverno scorso in in-
co e anche abilità acquatiche dei più
contri di livello internazionale trasmessi
piccoli, mentre il pubblico più maturo
Tutte le novità su www.wibitsports.com
in diretta televisiva e stato utilizzato ai
può svagarsi con i percorsi sopraccitati.
o chiedendo il nuovo catalogo Wibit;
primi di maggio, ai Test Event di Londra
Ma le novità 2013 Wibit Sports sono ve-
distribuzione per l’Italia, Swim & Fit srl:
2012, e, in conseguenza al grande
ramente tantissime, studiate per centri
info@swimfit.it
successo riscontrato, adottato anche durante i Giochi Olimpici. L’Azienda ha ulteriormente diversificato la sua attività nella subacquea, con la linea Aqvalight. Sempre sfruttando la tecnologia Led sono stati sviluppati strumenti di sicurezza, per segnalare la posizione dei subacquei e il punto di risalita verso la barca. Informazioni: T +39 348 3816868 www.aqvatech.com
74 happy aquatics 1/2013
HA • COMPAnY
LA PINNETTA FRENANTE
NUOVO CATALOGO DIANA REFILL 20 3
Made in Italy
La pinna RevFin è una novità assoluta
A metà gennaio sarà disponibile il nuo-
che permette di praticare il nuoto
vo catalogo Diana Refill 2013 ricchissi-
frenato in maniera naturale ed efficiente.
mo di novità. Completamente rinnova-
In vasca, RevFin crea resistenza al nuoto
ta l’offerta riguardante i costumi con
senza influire sulla tecnica e permette
allargamento della gamma disponibile:
di affinarla grazie all’effetto “rallenty”.
infatti saranno disponibili più di 150
Per mantenere in linea il bacino RevFin
referenze tra cui scegliere il modello
impone maggior sforzo agli addomina-
più adatto dai costumi in Lycra Extra Life
li, l’effetto “rallenty” a sforzo massimo
a quelli in anticloro, dai costumi insertati
consentente di ottimizzare la passata
con stampa laser brillante, alle fantasie
subacquea della bracciata migliorando-
dal target giovanissimo. Ampio spazio
ne la sensibilità. Sia in vasca corta che
dedicato a costumi aquafitness con
lunga, RevFin viene calzata per effettua-
reggiseno interno e spalline regolabili;
re serie in acqua con maggior sforzo.
bellissimi teli fantasia in microfibra di
L’effetto di stiramento del rachide, otte-
ultima generazione con certificazione
nuto dall’azione frenante che parte dai
anti batterica. Completamente rinno-
piedi è una delle potenzialità ulteriori
vata la gamma delle cuffie con fantasie
di RevFin, così come la possibilità di
e disegni di tendenza. Tra gli occhialini
ruotare la pala ed usare RevFin come un
sarà possibile scegliere tra più di 24
pull buoy. Per vederla in azione, cerca il
articoli che coprono tutte le fasce di
filmato RevFin su YouTube.
prezzo. Saranno presenti novità anche per quanto riguarda il triathlon, la pallanuoto e al servizio di personalizzazione Diana On Demand.
Informazioni:
Per maggiori informazioni:
Counteck srl
T 039 9908551.
www.conteck.com
info.diana@dianasport.it
PTK: DALLA RUSSIA, IL MEGLIO BY AQQUATIX PTK-Aqquatix è un solidissimo
un sistema molto evoluto e accattivan-
binomio che unisce rigore e qualità
te, è sufficiente orientare la scelta su chi
produttive russe, con gusto, design, in-
si staglia per soluzioni senza eguali in
novazione dell’azienda italiana. PTK, su
Italia e nel mondo.
licenza di Aqquatix, migliora e sviluppa le nuove linee Aqua Pool - Boxes e, soprattutto, Pace Clock, anche con termometro e orologio a led luminosi, che integrano le indicazioni del contasecondi a quattro lancette, impreziosite dalla grafica Made in Italy, ed illuminazione d’effetto del quadrante. Insomma, per arricchire la piscina di razionali contenitori, valorizzati da colore e solidità
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dei profilati in pvc (Made in Finland) e
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poter avere il meglio nel monitoraggio
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di tempi, temperature, orario, secondo
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HA • COMPAnY
NEW COLOURS 20 3
IL MEGLIO PER IL BENESSERE
Le calze Akkua garantiscono igiene
Nonostante la crisi diffusa ed un cambio
colori) di Corona e Coronella mentre
grazie alla suola interna in rame che
Franco Svizzero/Euro penalizzante, la
per chi crede nell’approccio sensibile
impedisce l’attacco da parte di verru-
richiesta di Airex, come valore aggiun-
a prevenzione e corretto sportive style,
che e micosi, con un doppio vantaggio.
to di qualsiasi club, si mantiene su livelli
Be Balanced! con i materassini Balance
1) Evitare l’uso della ciabatta.
alti, tanto che l’azienda elvetica registra
pad XL è la soluzione senza eguali, che
2) Una miglior performance dell’attività
un incremento delle vendite Italia.
incontra la domanda crescente di un
sportiva grazie ad una suola esterna
Presente al prossimo Forum Club/Pi-
pubblico alla ricerca di attività meno
antiscivolo: una soluzione che mantiene
scine, anche come partner di Forum
sbilanciate sulla performance e molto
la stabilità durante l’esercizio.
Pilates, Airex si propone con diversi
più coerenti con benessere e olistico.
In arrivo i nuovi colori della
aggiornamenti dei propri materassini
collezione 2013.
le cui qualità di materiale e produzione
Per tutte le novità e prossimi appunta-
vanno ben oltre l’eccellenza. Sono ora
menti in Italia:
pronte le nuove versioni (con nuovi
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THE NEW TRAINING GENERATION
76 happy aquatics 1/2013
In esclusiva per l’Europa, Aqquatix pre-
controllare il ritmo e l’ampiezza della
senta AutoCoach®, l’innovativo sistema
bracciata, informando l’atleta in tem-
d’allenamento “intelligente” ideato da
po reale
Ian Pope, l’allenatore di grandi campioni (su tutti Hackett). Il sistema permette di comunicare da bordo vasca con l’atleta mentre nuota, evitando così di fermarlo per dare a lui indicazioni. Queste le principali e rivoluzionarie caratteristiche: comunicare con gli atleti senza doverli fermare, parlando attraverso il cronometro utilizzare 1 solo cronometro che svolge la funzione di 2, sincronizzando altri cronometri
scandire i tempi d’intervallo, registando velocità e tempi di passaggio tradurre il tutto in grafici, visibili sul cronometro e scaricabili su notebook o pc. Su questo numero di Happy Aquatics, a pag. 58, leggi tutta l’intervista completa a Ian Pope e scopri AutoCoach® sul nuovo sito Aqquatix. Info e ordini: info@aqquatix.com www.aqquatix.com
FONDAZIONE CITTA' DELLA SPERANZA ONLUS
La "Città della Speranza" è una Fondazione che finanzia il centro di oncoematologia pediatrica di Padova e all’interno dello stesso contribuisce alla ricerca scientifica. Una gestione basata esclusivamente sul volontariato con costi di gestione inferiori al 2%. La Fondazione nasce il 16 dicembre 1994 in ricordo di Massimo, un bambino scomparso a causa della leucemia, e per sopperire alla mancanza di strutture adeguate presso l’Azienda Ospedaliera di Padova. Franco Masello si è fatto promotore del progetto riuscendo a coinvolgere imprese ed associazioni nella raccolta fondi per la costruzione del nuovo reparto di oncoematologia pediatrica. Il nome “Città della Speranza” si ispira ad una analoga fondazione americana: “City Hope” della quale si è voluto prendere spunto per le modalità operative. In particolare per quanto concerne trasparenza, gestione del denaro e concretezza. Si è voluto immaginare che anche i bambini ammalati vivano la loro quotidianità in una città felice, in grado di dare speranza al proprio futuro. Dopo aver costruito le strutture ospedaliere la Fondazione si è impegnata a raggiungere altri risultati concreti come la realizzazione dei laboratori di ricerca della Clinica di Oncoematologia Pediatrica di Padova, il Day Hospital di Padova e il Day Hospital Pediatrico di Vicenza. Inoltre ha realizzato il nuovo Pronto Soccorso Pediatrico di Padova con contributo dell’Azienda Ospedaliera. Dal 1999 l’obiettivo della Fondazione è quello di “svuotare l’ospedale”, pertanto ha avviato il finanziamento di progetti e dottorati di ricerca nel campo delle patologie maligne infantili, perchè solo la ricerca può guarire le malattie. L’istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, inaugurato l’8 giugno 2012, rappresenta il raggiungimento di un altro obbiettivo promosso dalla Fondazione. Un ulteriore risultato concreto realizzato in soli 3 anni con un investimento di 32 milioni di euro di cui 18 milioni pagati ed i restanti con un mutuo da estinguere in 15 anni. L'IRP è una struttura di oltre 17.500 mq di cui 10.000 dedicati esclusivamente alle attività di ricerca in grado di ospitare, a regime, circa 400 ricercatori. L’obiettivo è di promuovere l’attività di ricerca scientifica nel campo delle patologie pediatriche con particolare attenzione alle malattie oncologiche dell’infanzia. Inoltre darà ospitalità a tutte le attività di studio, di ricerca e di diagnostica avanzata dedicate alle patologie proprie dell’infanzia.
Perchè il piccolo impegno di ognuno può diventare grande patrimonio per tutti.
www.cittadellasperanza.org
HA • fiere & eventi
PREVENZIONE E RIABILITAZIONE DELLO SPORTIVO
26° Salon Mondial BODY FITNESS Form’expo
19 GENNAIO 2013
22-24 MARZO 2013
CENTRO 4 PASSI - FORMIGINE (MO)
PORTE DE VERSAILLES - PARIGI - FRANCIA
eaa@euroaquatic.it | www.acquanetwork.it
www.vivelaforme.com
ISPO WINTER
FIBO
3-6 FEBBRAIO 2013
11-14 APRILE 2013
MONACO DI BAVIERA - GERMANIA
COLONIA - GERMANIA
www.ispo.com
www.fibo-messe.com
WINTER AQUAFITNESS MARATHON
EUROPEAN AQUATIC FITNESS CONVENTION
9-10 FEBBARIO 2013
KARLSRUHER - GERMANIA
GESTISPORT - BRESSO (MI)
3-5 MAGGIO 2013
eaa@euroaquatic.it | www.euroaquatic.it
www.aquateam.de
FORUM CLUB 13th Expo and Congress for Fitness, Wellness and Aquatic Clubs
RIMINI WELLNESS
21-23 FEBBARIO 2013
9-12 MAGGIO 2013
FIERA - BOLOGNA
RIMINI FIERA
www.forumclub.it
www.riminiwellness.com
FORUM PISCINE 3th Pool & Spa Expo and International Congress
IAFC 2013
21-23 FEBBARIO 2013
14-18 MAGGIO 2013
FIERA - BOLOGNA
FLORIDA - USA
www.forumclub.it
www.aeawave.com
IHRSA
EXPO SANITÀ
19-22 MARZO 2013
16-19 MAGGIO 2013
LAS VEGAS - USA
FIERA DI BOLOGNA
www.ihrsa.org
www.senaf.it
78 happy aquatics 1/2013
Editore: EUROPEAN AQUATIC ASSOCIATION Via Rossi, 3/F - 35030 Rubano (PD) Registrazione Tribunale di Padova N. 1727 del 9 marzo 2001 redazione@euroaquatic.it Direttore Responsabile: Gianni Gross Direttore Editoriale: Marco Tornatore Comitato di Redazione: Federico Gross, Gianni Gurnari, Alessandro Favero, Linda Marabello Hanno collaborato: Piero Benelli, Lorenzo Bolognini, Umberto Borino, Roberto Bresci, Fabrizio Cantarini, Nadia Carollo, Manolo Cattari, Federico Gross, Gianni Gurnari, Mauro Lunghi, Alberto Manzotti, Annarita Misciglia, Piero Pigliapoco, Péter Pribélyi, Silvia Senati, Acquanetwork. Progetto grafico e impaginazione: Linda Marabello, Simone Perozzo e Fabrizio Beriotto Pubblicità: Swim&Fit S.r.l. | info@swimfit.it Stampa: Nuova Jolly - Rubano (PD) Chiuso in tipografia: 28/12/2012 ANNO XV_n1_dicembre | febbraio_2013
I VANTAGGI DI HAPPY AQUATICS _ricevi a casa Happy Aquatics ad ogni uscita: 4 numeri l’anno _diventi socio di EAA, con una serie di vantaggi per partecipare ai corsi e agli eventi _hai in anteprima tutte le novità del mondo piscina _sconti sull’acquisto di materiale didattico
PER RICEVERE HAPPY AQUATICS nome cognome anno di nascita ragione sociale p.iva
COME FARE AD ABBONARSI?
_leggi attentamente le informazioni sottostanti _compila tutti i campi della tabella a fianco e spedisci via fax al n. 049 9619140 Tipo di abbonamento
4 numeri all’anno
Pagamento
Ho già versato sul c/c postale n. 48862056, intestato a EUROPEAN AQUATIC ASSOCIATION
euro 30,00
Ho già effettuato il bonifico intestato a EUROPEAN AQUATIC ASSOCIATION: Banca Antonveneta, fil. 006 di Cittadella (PD) IBAN: IT91 U 05040 62520 000001915665
tel. e-mail via n. cap località provincia
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PREVENZIONE E RIABILITAZIONE DELLO SPORTIVO
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FORMIGINE (MO)
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E
WINTER AQUAFITNESS MARATHON
CONVENTION
LOMBARDIA
GESTISPORT
BRESSO (MI)
9-10 FEBBRAIO
E
FORUM PISCINE
SESSIONI BY EAA
EMILIA
FIERA
BOLOGNA
21-23 FEBBRAIO
E
BODY FITNESS
FIERA
FRANCIA
PORTE DE VERSAILLE
PARIGI
22-23-24 MARZO
C
ACQUATICITÀ NEONATALE 0-3 ANNI
1° LIVELLO
VENETO
C. N. SANTINI
VERONA
19-20 GENNAIO
1° LIVELLO
TOSCANA
sede da definire
FIRENZE
2-3 MARZO
1° LIVELLO
LIGURIA
ON SPORT
SESTRI LEVANTE (GE)
6-7 APRILE
2° LIVELLO
EMILIA
VILLAGGIO DEL FANCIULLO
BOLOGNA
2-3 FEBBRAIO
2° LIVELLO
LAZIO
IPPOLIFE
MENTANA (RM)
16-17 MARZO
2° LIVELLO
VENETO
C. N. SANTINI
VERONA
20-21 APRILE
STAGE PRATICO
VENETO
CENTRO ACQUA MOVIMENTO E SALUTE
FELLETTE DI ROMANO D’EZZELINO (VI)
13 APRILE
ACQUATICITÀ NEONATALE
S C
ACQUATICITÀ 3-6 ANNI
BASE
PUGLIA
NADIR ASD
PUTIGNANO (BA)
16 FEBBRAIO
C
ACQUATICITÀ 4-6 ANNI
AVANZATO
PUGLIA
NADIR ASD
PUTIGNANO (BA)
17 FEBBRAIO
C
RIEDUCAZIONE FUNZIONALE IN ACQUA
BASE
EMILIA
NUOVA CO. GI. SPORT
FAENZA (RA)
8-9 GIUGNO
ANCA-RACHIDE
EMILIA
NUOVA CO. GI. SPORT
FAENZA (RA)
19-20 GENNAIO
GINOCCHIO-CAVIGLIA
EMILIA
NUOVA CO. GI. SPORT
FAENZA (RA)
16-17 FEBBRAIO
SPALLA-GOMITO
EMILIA
NUOVA CO. GI. SPORT
FAENZA (RA)
20-21 APRILE
1° LIVELLO
VENETO
OASI 2000
PADOVA
26-27 GENNAIO
2° LIVELLO
VENETO
CENTRO ACQUA MOVIMENTO E SALUTE
FELLETTE DI ROMANO D’EZZELINO (VI)
8-9 GIUGNO
MODULO 1
LAZIO
IPPOLIFE
MENTANA (RM)
1-2-3 FEBBRAIO
MODULO 1
MARCHE
sede da definire
ANCONA
22-23-24 FEBBRAIO
MODULO 1
LOMBARDIA
ON SPORT
COLOGNO AL SERIO (BG)
1-2-3 MARZO
MODULO 2
SARDEGNA
LIBYSSONIS NUOTO
PORTO TORRES (SS)
25-26-27 GENNAIO
MODULO 2
VENETO
MOSS SPORT E BENESSERE
CALDOGNO (VI)
1-2-3 FEBBRAIO
MODULO 2
LOMBARDIA
AQVAWORLD
MATERA
1-2-3 MARZO
MODULO 2
EMILIA
SWIMFIT
CERVIA (RA)
15-16-17 MARZO
MODULO 2
LAZIO
IPPOLIFE
MENTANA (RM)
12-13-14 APRILE
MODULO 3
VENETO
CONSELVE NUOTO
CONSELVE (PD)
24-25-26 MAG
1° LIVELLO
TOSCANA
EGO WELLNESS
LUCCA
20 GENNAIO
1° LIVELLO
LOMBARDIA
GESTI SPORT
BRESSO (MI)
24 FEBBRAIO
1° LIVELLO
VENETO
PISCINE DI VICENZA
ZANE’ (VI)
7 APRILE
2° LIVELLO
LAZIO
FORUM SPORT CENTER
ROMA
24 MARZO
2° LIVELLO
TOSCANA
EGO WELLNESS
LUCCA
24 MARZO
2° LIVELLO
LOMBARDIA
GESTI SPORT
BRESSO (MI)
14 APRILE
1° LIVELLO
LOMBARDIA
GESTI SPORT
MERATE (LC)
27 GENNAIO
1° LIVELLO
TOSCANA
HIDRON SPORT
CAMPI BISENZIO (FI)
21 APRILE
2° LIVELLO
VENETO
PISCINE DI VICENZA
ZANE’ (VI)
20 GENNAIO
2° LIVELLO
TOSCANA
HIDRON SPORT
CAMPI BISENZIO (FI)
3 FEBBRAIO
STAGE
CAMPANIA
FALCO VILLAGE
STRIANO (NA)
20 GENNAIO
STAGE
LOMBARDIA
ON SPORT
COLOGNO AL SERIO (BG)
24 MARZO
STAGE
MARCHE
Q-BO WELLNESS
MONTEGIORGIO (FM)
21 APRILE
S
AQUASTEP SYSTEM
STAGE
VENETO
PISCINE DI VICENZA
ZANE’ (VI)
27 GENNAIO
STAGE
CAMPANIA
FALCO VILLAGE
STRIANO (NA)
10 MARZO
S
AQUAGAG
STAGE
EMILIA
EGO VILLAGE
COLLECCHIO (PR)
20 GENNAIO
S
BODY TALK - Espressione coorporea
STAGE
VENETO
sede da definire
PADOVA
10 MARZO
C
C
C
C
S
GESTANTI
AQUAFITNESS
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AQUA WALKING&RUNNING (TREADMILL)
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aqquacycling experience
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Segui il nuovo Aqquatix Experience Project Febbraio 2013
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Aqquafit Bike Active Bike
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Standard Treadmill
Aqqwalking Treadmill
PREVENZIONE E RIABILITAZIONE DELLO SPORTIVO: integrazione tra attivitĂ in acqua e a secco 19 gennaio 2013 - Formigine MO - Italy
WINTER AQUAFITNESS MARATHON 2013 9-10 Febbraio 2013 - Bresso MI - Italy
FORUM PISCINE 2013 21-23 Febbraio 2013 - Bologna - Italy
Moon Walker
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Square Aqquajump