NEW AQUATIC VERTICAL STYLE Vicenza, 1-3 Settembre 2016
a Gianni Gross
/ OSPITI D’ECCEZIONE: I VOLTI STORICI DI EAA / / PRESENTERS STRANIERI DA TUTTI I CONTINENTI / ANNO XVIII NUMERO 3 LUGLIO-SETTEMBRE 2016 / DUEL MASTERCLASSES / POSTE ITALIANE SPA SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE EURO 2,00 45% ART. 2 COMMA 20/B LEGGE 662/96 - DCI PADOVA / PALESTRA ACQUATICA / / AQUAXFIT & AQUAXBIT /
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SOMMARIO ANNO XVIII NUMERO 3 LUGLIO-SETTEMBRE 2016 WWW.EUROAQUATIC.IT
EDITORIALE
Il grande potenziale di Marco Tornatore
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SPECIALE
Certificazione Medica per l’attività sportiva non agonistica di Roberto Bresci
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Etero-organizzazione non riguarda i collaboratori sportivi di Alberto Succi
32
Il coraggio di cambiare di Simona Pergolesi
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Relazione ed emozione. La capacità di andare oltre di Ciro Lo Giudice
Il nuovo codice degli appalti di Lorenzo Bolognini
ACQUATICITÀ VERTICALE
Gianni Gross Il Leonardo da Vinci dello sport
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Percorsi personalizzati in acqua: la risposta ad un bisogno esistente di Francesco Confalonieri
Aqua Rehab: per un recupero efficace La Redazione
Acquapole Evolution molto più di fitness acquatico di Monica Spagnuolo
NEWS 12 AQUAFITNESS
DOSSIER
Negative rating 2: le grandi controprestazioni delle municipalità La Redazione
22
AquaXfit, oltre il fitness, divertendo e motivando di Stefano Monaco
L’eccellenza nel fitness di Andrea Gilardoni
Palestra in acqua: secondo il trainer di Fabrizio Cantarini
WLSLEADER
Storie di successi nazionali di Marco Tornatore
26
64
Progetto di unione delle Associazioni di categoria La Redazione
Non solo assistenti bagnanti di Pascal Moiset
48 50 52 56
AQUAPOOL
38
40 42
Alfredo Ramponi l’arte di fare impresa (vincendo) La Redazione
58 1
TECHNICAL Il paese di Nuotonia: un approccio radicalmente nuovo da principiante a campione Natalia Miheeva/Eugene Timoshenko
MANAGEMENT
Nuoto giovanile in italia: tanti acuti a non sempre con un grande futuro m La Redazione
46
62
ANIF
20 44
Una legge quadro per il futuro dello sport dilettantistico di Ciro Lo Giudice
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COMPANY 72
Inserzionisti AKRON
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WIBIT SPORTS
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Vicenza
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IC VERTICAL STYLE Gianni Gross ci ha lasciati, vivendo alla grande la sua esistenza finchè la salute non gli ha voltato le spalle. A lui dobbiamo un patrimonio di conquiste, idee, conoscenze ed esperienze cui tantissimi hanno potuto accedere e che altri potranno capitalizzare negli anni a venire. Un personaggio con pochi eguali nello sport, che ha vissuto per il nuoto e il settore piscina facendoli crescere, perchè li amava profondamente. Un vero esempio di passione per il suo ambiente e la sua professione, passione che ha trasmesso a tutta la comunità natatoria. (Foto di copertina di Francesca Camporese)
/ OSPITI D’ECCEZIONE: I VOLTI STORICI DI EAA / / PRESENTERS STRANIERI DA TUTTI I CONTINENTI / / DUEL MASTERCLASSES / ONE: I VOLTI STORICI DI EAA / / PALESTRA ACQUATICA / NIERI DA TUTTI I CONTINENTI / / AQUAXFIT & AQUAXBIT / MASTERCLASSES / TRA ACQUATICA / FIT & AQUAXBIT /
AQUAFITNESS DAYS
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EAA e un ventennale in grande stile; culminerà con Aquafitness Days 2016.
Vicenza
Vicenza
1-3 Settembre 2016
VICENZA IMPIANTI PISCINE DI VICENZA 1-3 SETTEMBRE 2016
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EDITORIALE
MARCO TORNATORE Direttore generale di European Aquatic Association e di Aqquatix Direttore responsabile di Happy Aquatics
Piscine non sono solo nuoto e scuola nuoto, ma molto, molto di più.
IL GRANDE POTENZIALE 5
Le piscine soffrono di una staticità simmetrica alle difficoltà congiunturali nazionali. Vero è che l’aquatic circuit italiano ha diversi più che ancora non riesce a valorizzare, per le eccessive miopie sistemiche e per difficoltà a sensibilizzare la popolazione motoriamente inattiva, spesso inconsapevole di quali gradevolezze l’acquaticità, interpretata nel suo caleidoscopio di indirizzi, possa riservare ad ognuno. Il costume è un tabù? - Sfatiamo innanzi tutto l’idea che non si va in piscina perché la gente è imbarazzata a mettersi in costume. Scusate, quando d’estate si registrano oltre 380 milioni di presenze sulle spiagge italiane, vi sembra che qualcuno sia in difficoltà a mostrasi nelle sue fattezze? Nelle località balneari vediamo di tutto, con bagnanti che per il 95% non sono proprio l’immagine del fisico scolpito e ipertonico. E senza distinzione d’età. I veri imbarazzi - Da una recente indagine, nelle palestre sono più in difficoltà coloro che in spogliatoio confrontano i propri corpi, oversize e flaccidi, con quelli perfetti di chi si allena con regolarità. E questo accade soprattutto fra le donne,
che preferiscono così rifugiarsi nella doccia di casa, evitando comparazioni scomode. Le certezze - Ma sono altre le consapevolezze di cui dobbiamo essere consci: chi nuota in Italia è il 5,6% della popolazione e le variazioni sono minimali, ma destinate a decrescere, causa calo delle nascite che in proiezione ridurrà i frequentatori under 12, categoria dominante -il 50% della clientela natatorio-didattica-. Il fitness acquatico si è stabilizzato intorno al 1,3 milioni di praticanti, con cali dovuti a mancanza di aggiornamenti dello staff e innovazioni ben pianificate. Le aree su cui intervenire - Se indagassimo su quanti seniores riusciamo oggi a portare nelle piscine, su quali idee abbiamo in ambito “acquaticità verticale” per coinvolgere il target maschile, sui reali vantaggi delle scolaresche una volta alla settimana a prezzi low, o sulle iscrizioni a cadenza mensile anziché semestrale o annuale, non ci sarebbero dubbi su come e dove intervenire. Ma la la nostra offerta risponde ai bisogni della collettività, i cui stili di vita e di consumo sono stati rivoluzionati dai cambiamenti socio-antropolo-
gici-economici del terzo millennio? La crescita perseguibile - Ad ognuno la liceità di darsi una risposta. Sono tante le strade percorribili: acqua più calda; profondità delle vasche di 120-130 cm, rassicuranti come non lo sono i tradizionali 2mt, antitetici a sostenibilità gestionale; rivisitazione, ove possibile, dei contenitori, e dei modelli di attività strutturate – corsi-, privilegiando l’accesso libero in piscina, non per nuotare, ma per fruire di servizi come la palestra acquatica (pagg 42-44 e 50-51) o il personal training (pag 30-31); il tutto senza orari imposti (incredibile, si può fare!). Scelte che, senza grandi investimenti, permettono sviluppi in linea con le potenzialità inespresse. Però servono anche comunicazione efficace, accoglienza, area vendite ben organizzate e molto più (pag 52-54). E qui siamo ancora all’anno zero. Capacitiamoci: abbiamo margini di crescita sensazionali (pag. 64-67). Per non affondare in una marea di dubbi e indecisioni basta essere a Summer Acquanetwork Meeting e Aquafitness Days, a Vicenza, dal 31 agosto al 3 settembre.
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Foto di Francesca Camporese
GIANNI GROSS
carisma, passione, genialità e cultura profonda: IL LEONARDO DA VINCI DELLO SPORT ALCUNE PERSONE HANNO L’IMPAREGGIABILE MERITO DI LASCIARE UN SEGNO INDELEBILE NELLA VITA DEGLI ALTRI. QUANDO LE TESTIMONIANZE SONO TANTE, TANTISSIME E CELEBRANO ALL’UNISONO L’INCISIVITÀ DI GESTI E AZIONI DETERMINATE DALLA MEDESIMA PERSONA, È EVIDENTE CHE IL PROTAGONISTA DI COTANTE CONDIVISIONI E SOSTEGNO È UN GRANDISSIMO, UN PERSONAGGIO STRAORDINARIO, UNA FIGURA NON LIMITATASI A MARCARE POSITIVAMENTE IL CAMMINO DI MOLTI
G
ianni Gross è autentica sintesi di questa grandezza. Una personalità che lascia un vivido ricordo, non solo nell’intimo dei più fortunati, ma nella storia di un’intera comunità. Per diverse generazioni legate trasversalmente al mondo dello sport è stato il gigante che le ha guidate e sostenute in età giovanile, financo in fasi successive e mature,
regalando le basi e l’ispirazione per un vivere da protagonisti, lottando senza mai demordere, nel rispetto di valori fondanti e degli altri. Non ha importanza cosa abbia lasciato ad ogni singolo, ma conta cosa abbia generosamente donato ad un settore, a tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo e di stargli, lealmente o meno, al fianco. Quello che
resta indimenticabile di Gianni Gross sono la generosità, la piena disponibilità, la cultura all’educazione sportiva, la passione sconfinata per il nuoto e per lo sport in generale, non necessariamente per vincere, ma per condividere un progetto, senza scorciatoie, con obiettivi, più o meno grandi nella vita di ciascuno, più o meno grandi per un intero ambiente. Una guida ineguagliabile, alla cui fonte si sono abbeverati tutti: atleti, tecnici, dirigenti, politici, genitori, amici, nemici, giornalisti, imprenditori, gestori, uomini di cultura e molto più. Tutti hanno avuto tantissimo da Gianni; molti meno hanno saputo essergli riconoscenti, essere coerenti con quello che hanno chiesto e ricevuto, magari limitandosi ad un grazie che, tuttavia, Gianni non ha mai preteso, perché la sua era una missione, in genere disinteressata.
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e sportivi o ex. Nei suoi ultimi mesi di lucidità intermittente, confermando la sua umiltà, ci confidava che lui non era stato un grande atleta (incredibile, per uno capace di 8 titoli e 12 primati italiani, una finale olimpica e molto più...), che non aveva doti natatorie, e che, come allenatore, sì, se l’era cavata, ma altri erano i bravi coach: Bubi Dennerlein era per lui il migliore, ma, aveva parole d’elogio per diversi tecnici. Gianni Gross, che avrebbe potuto ambire al ruolo di CT della nazionale, ha preferito prima ritirarsi dal grande giro, per contestare le scelte federali e governative che nell’ ‘80 Gianni Gross con i soci e amici: da sinistra Gianfranco Bardelle - Presidente CONI Veneto Francesco Pirillo, Gross e Roberto Schiavo.
La grandezza di un uomo, uomo di sport in primis, nonché amico, maestro, confidente, fratello maggiore, sostenitore, compagno di grandi sfide, la si misura da questa spontaneità innata, che ha reso unico Gianni. In un mondo di arrampicatori, con tanti saprofiti che si servono di chi ha le qualità del vincente per ricavarne benefici e guadagni, Gianni, da grande trascinatore, è stato l’involontaria, solida fune dei primi, il bersaglio dei secondi, mantenendo nei decenni una leadership indiscussa, ma preferendo, nonostante l’aura carismatica, il profilo basso, senza rivendicazioni di paternità di successi altrui, resi possibili dal suo prodigarsi: non viveva per apparire e conquistare posti di potere o poltrone (ne ha assicurate a molti, forse troppi), ma si nutriva della sua
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Gianni Gross con Elisa Pasini, plurititolata campionessa del Team Veneto.
non viveva per apparire e conquistare posti di potere o poltrone, ma si nutriva della sua passione, il nuoto HA 3 2016
passione, il nuoto; lui, libero da regole, sovente incline agli eccessi molto circoscritti al suo privato, nel suo agire quotidiano ha lasciato sempre che nella sua scia si inserissero tutti coloro che volevano godere di tale vantaggio; faticava lui e, a cascata, i frutti erano appannaggio di chiunque, detrattori, pronti poi a criticare, e fedelissimi, indistintamente. Anche noi, ex atleti prima, colleghi e amici poi, ci siamo avvantaggiati di quello che Gianni - il “Boss” come lo chiamavano i suoi nuotatori - ha determinato per il bene dell’intero settore, proprio perché non realizzava grandi progetti per sé, ma per dividere i traguardi raggiunti con altri - amici, soci, dirigenti, nuotatori
esclusero dalle Olimpiadi i suoi atleti; poi autoescludersi perché reputava che tale riconoscimento dovesse andare ad altri: Gianni, in quanto uomo libero, voleva agire e fare quello che sentiva essere nelle sue corde, senza dover rendere conto a nessuno, dedicandosi a quello che più l’appassionava. Negli ultimi tempi, in cui era meno ermetico e più vulnerabile, ricordava, in modo confidenziale, chi l’aveva profondamente e umanamente deluso - anche alcuni nuotatori di rango, colleghi, dirigenti, politici e gestori capaci solo di chiedere e a cui lui mai ha esitato a dare -, ma i suoi occhi, anche se nella difficoltà della malattia, si illuminavano ogni volta che si parlava dei suoi nuotatori, di squadre,
Foto di Francesca Camporese
allenatori in genere, del suo mondo, del nuoto e delle vicende del passato e più recenti di cui la sua vita era ricchissima: tutto questo era la sua famiglia, era la ragione della sua esistenza. Pur se minato dalle conseguenze dei gravi infortuni dell’ultimo triennio, insieme si rideva e scherzava, anche fra le afflizioni da comprensibile depressione. Ecco, forse la sua più grande sofferenza, da quando è stato costretto al ricovero, è stata quella di non poter essere più in piscina, con i suoi amici e atleti: il suo cuore ha sempre pulsato per alimentare la sua passione, passione “virale” che ha trasmesso a tutti coloro che sono stati al suo fianco, nella sua scia. E, in certi momenti di sconforto, aveva la forza di ridere e sorridere alla sola evocazione di persone e vicende della quotidianità sportiva: anche se debilitato dai postumi di operazioni e terapie pesantissime, alla promessa che avremmo visto insieme le finali olimpiche di Rio, ammiccava, stringendo affettuosamente la mano, con inusitata forza per un paziente tanto provato. Gianni Gross, sempre in nome di un modo di essere e antitetico all’apparire, è stato anche un reporter di rilevante statura, accolto nel suo Il Giornale, dal maestro del giornalismo italiano, Indro Montanelli, quando il quotidiano vantava molte delle inarrivabili firme della carta stampata nazionale: sapeva scrivere
come pochi, con stile originale, graffiante e raffinato, a testimonianza dei suoi tanti talenti; le sue cultura e intelligenza erano peculiarità di un uomo di categoria decisamente superiore. A noi di Happy Aquatics per anni ha letteralmente regalato la sua professionalità giornalistica, ricoprendo il ruolo di direttore responsabile, senza mai nulla chiedere, tantomeno compensi. Una dote rara, quella dell’insensibilità di Gianni Gross verso il dio denaro, disinteresse che alcuni hanno sfruttato per arricchirsi alle sue spalle, ben guardandosi dal ricambiare a chi ha propiziato loro rilevanti fortune. Gianni viveva di altre ricchezze e, a modo suo, pur con errori che ogni persona commette nell’arco della propria esistenza - “chi è senza peccato...”; ma nella sua rigidità talvolta teutonica, aveva anche la grande onestà di riconoscere sbagli di percorso -, attribuiva meriti a coloro cui riteneva di doverli tributare. Fra questi, non manifestando pubblicamente l’alta considerazione che nutriva, era ben conscio di capacità e professionalità altissime di una persona a lui molto vicina, che gli ha dato sostegno fino all’esalazione dell’ultimo respiro: suo figlio, Federico, per nulla inferiore al padre, e di questo Gianni era orgogliosamente consapevole, tanto da ritenere scientemente che fosse lui il vero suo erede di esperienze, sapere e passione. Un ultimo richiamo al Gianni Gross che non tutti hanno avuto modo di conoscere per quello che realmente era: il mondo delle gestioni delle piscine è stato “inventato” proprio da Gianni, che col passare degli anni ha saputo pure rivedere schemi e soluzioni come altri ancora oggi non riescono ad interpretare; nell’ultimo periodo aveva un po’ allentato le attenzioni verso le sue piscine, a causa della salute precaria, che ha parzialmente intaccato la prontezza decisionale e l’intuizione circa le nuove scelte che lo scenario nazionale imponeva. Anche qui tanti hanno attinto alla fonte delle sue infinite competenze e Gianni con un manipolo di suoi ex atleti: da destra Bellon, Forcellini, Foralosso, Favero, Marini, Gross, Masiero, Tornatore, Poli, Peloso, Schiavon, Favero.
Gianni Gross era componente della Commissione Tecnica della LEN
tantissimi sono diventati protagonisti in tale contesto. Ecco perché il settore tutto deve a Gianni Gross moltissimo: non una, ma più pietre miliari del mondo sportivo sono ascrivibili a lui. Noi stessi siamo debitori verso un uomo che ha saputo rivoluzionare un ambiente sotto diversi profili. Anche per questo, come intera comunità sportiva, non possiamo che dire a Gianni, “grazie”. Un suo ex atleta, uno dei numerosissimi suoi allievi.
Fra le persone che hanno dato grande sostegno e serenità a Gianni, una menzione particolare merita Stefano Bellon, ex atleta e campione, che, come amico e medico, lo ha seguito incessantemente, dando conforto al suo coach fino all’ultimo giorno della sua esistenza.
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BIOGRAFIA DI GIANNI GROSS alternativa a quelle di maniera, tradizionali e sportivamente fuorvianti
I
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In tenerissima età fuggì con la mamma dalla Germania nazista, per rifugiarsi a Firenze presso lo zio, che si rivelerà essere il padre putativo di Jan Konrad Gross, toscanamente, Gianni. Delle sue origini tedesche mantenne solo il rigore interpretativo della disciplina e il senso del dovere, ma nelle sue vene prevalse sempre il sangue italianissimo: in una partita Italia-Germania non c’era alcun dubbio per chi avrebbe tifato. Fra i suoi grandi amici, un posto particolare spetta a Massimo Borracci, eccellente nuotatore e ottimo coach, come lo definiva Gross. In età giovanile tuttavia Gianni si distinse in ambito artistico-musicale, come voce angelica prima, facendo a 9 anni da riserva alla prima voce in alcune opere calcando il palcoscenico diverse volte presso il teatro la Pergola di Firenze. Crescendo le qualità canore svanirono; non aveva una forte passione per il violino, cui venne avviato, ma questo lo avvicinò molto alla musica classica e lirica, che lo hanno accompagnato fino agli ultimi giorni e che attenevano alle
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Gianni Gross con i suoi amici e coach Enzo Destro e Roberto Schiavo
sue profonde sensibilità culturali. Aveva una preparazione e un’intelligenza ben al di fuori dal comune; anche negli studi era brillante, ma non si laureò per dare spazio alla sua vocazione nel nuoto, soprattutto quella di coach, prima e manager sui generis, poi. Da nuotatore apprese molto dal suo maestro Enzo Zabberoni, ma sperimentò su di sé la preparazione atletica, interpretando, fra i primi in Italia, il potenziamento che sconfinava nella cultura fisica: questo lo portò ad avere una muscolatura possente e una forza impressionante (nelle distensioni su panca arrivò a oltre 140 kg). Al nuoto alternò l’impegno nella boxe e nelle arti marziali, circondandosi di interpreti di tali discipline fra i migliori al mondo: su tutti il Gran Maestro Gianni Rossato, 10° Dan di diverse specialità. Nel contempo allenò anche la sua vastissima e ricchissima cultura, fino ad arrivare a scrivere, come pubblicista, pagine poco eguagliabili su Il Giornale di Montanelli, in una miscela di stile narrativo e competenze tecniche rare a reperirsi. Come coach interpretò, fra i primi in Italia, le linee guida della scuola natatoria statunitense. Le cronache di queste ultime settimane gli attribuiscono la conduzione tecnica di alcuni atleti, come Dotto, De Felice, Pasini, Spagnolo e Carpanese, che supervisionava come DT del Team Veneto, ma che erano rispettivamente allenati, il primo, da Davide
Pontarin, gli altri da Moreno Daga: mai lui si è attribuito meriti che non aveva e che riconosceva ai suoi allenatori. Invero lui allenò e/o avviò ai successi ben altri campioni, esclusivamente “suoi” o approdati al suo Team: da Dennerlein ereditò Novella, ma oltre ad atleti che le miopi cronache gli hanno attribuito (perfetta la citazione dei fratelli Rampazzo), guidò tecnicamente Donatella Schiavon (pluricampionessa nazionale e atleta olimpica nel ‘76), Stefano Bellon (più volte tricolore e primatista italiano), Cristina Chiuso, che portò ai primi titoli nazionali, Stefan Lohmann (medaglia di bronzo ai campionati tedeschi e oggi eccellente urologo di stanza ad Amburgo), le fuoriclasse Carlotta Tagnin, Laura Foralosso, i fratelli Pescatori con Fabrizio campione mondiale nei 5 km di fondo e Rossella, più volte oro tricolore e finalista agli europei, e altri campioni italiani - individuali o di staffetta - come Mauro Marini, Sandro Vettore, Davide Peloso, Emanuele Armellini, Marco Tornatore. Però il suo grande pregio era quello di considerare qualsiasi suo atleta importantissimo, che fosse campione internazionale o un vero sasso, cui pure le finali dei Regionali erano precluse: ognuno meritava le sue attenzioni e la sua vigile “protezione”; questo le cronache, depistanti sui trascorsi sportivi di un grandissimo atleta e allenatore, non lo dicono. Vinse diverse volte la classifica
a squadre con le sue società (Rari Nantes Patavium, Nuoto 2000, Piave Nuoto, Padovanuoto e Team Veneto), capace com’era di portare contemporaneamente ai massimi risultati diversi atleti, più o meno talentuosi. Come appassionato di sport si allenava ogni giorno per almeno 1,5 ore ad alta intensità, o con macchine cardiofitness o accanendosi contro il suo pugilistico sacco. Oltre ai numerosi titoli e primati italiani da ranista degli anni 50 e 60, è stato anche campione e primatista mondiale master, mentre durante la fase di convalescenza dopo la prima operazione a cuore aperto, per fare attività tranquilla, si “limitava” a 40 da 25 in apnea. Insomma per Gianni Gross, che ordinariamente tracannava, accaldatissimo, un litro di minerale ghiacciata senza batter ciglio o correva forsennatamente di notte per farsi passare le tremende emicranie di cui soffriva, una vita insapore e piatta non sarebbe stata concepibile: meglio gli eccessi di un’esistenza sempre vissuta oltre le umane consuetudini. Lavorativamente la sua settimana durava 8 giorni e le sue giornate 25 ore: percorreva anche 120.000 km/anno con la sua auto per visitare ogni giorno le sue tante piscine e verificare in prima persona come agire e risolvere problemi nei
suoi impianti e in quelli di altri (sempre munifico senza mai nulla chiedere in cambio). La sua idea di gestione si basava sul modello di piccola società per ogni singolo impianto e non di grande azienda gestionale, che lui preconizzava come anticamera di debacle invece improbabili per le prime. Non poteva mancare ad alcuna gara regionale, nazionale o internazionale. Il resto erano dettagli. Così era Gross, che a tali eccessi alternava sensibilità, attenzioni e altruismo inusitati e generosissimi; sperare che potesse essere diverso sarebbe stata una mera illusione. Lui l’ha sempre saputo e forse, chi riteneva di conoscerlo, non si è mai reso conto che i suoi carisma e leadership, di cui tutti hanno beneficiato, viaggiavano su questo binario, dal quale lui non ha mai voluto deviare, nemmeno quando negli ultimi tre anni un po’ di prudenza e amor proprio l’avrebbero consigliato. Era affettivamente legato, in modo insospettabile e profondo, ai suoi nipoti e, in modo diverso, ai suoi tre figli. Essere grandi, non prevede stili di vita comuni. Gianni Gross è stato la magnifica incarnazione dell’estremo, per il mero bisogno e piacere di vivere una vita a 300 all’ora; diversamente non avrebbe accettato un’esistenza con dei limiti. E’ stato biasimato da molti, ap-
Gianni Gross giovane nuotatore negli anni 50 e 60.
prezzatissimo e ammirato da tantissimi, ma questo accade sempre a chi è un indiscusso protagonista. E’ nato l’11 febbraio 1942 e ci ha lasciati il 30 giugno 2016, chiedendo di congedarsi senza disturbare nessuno: una colonna storica dello sport nazionale e del nostro Paese. 11
QUESTA UNA SELEZIONE DELLE PAROLE PIÙ SIGNIFICATIVE TRASMESSE ALLA NOSTRA REDAZIONE PER COMMEMORARE GIANNI “Caro Gianni Sei stato per me, da quando ero bambino, il grande esempio di grinta, carattere libero e indipendente; ma soprattutto di coraggio fino all’ultimo giorno. Sono fortunato ad averti maestro di vita e amico, oltre che allenatore. Continua ad ispirarmi!” Edoardo Cognonato, suo ex atleta, oggi vero guru del team building e della relazione, per cui Gianni Gross stravedeva Gianni e’ stato il mio punto di riferimento ,fonte di energia e arricchimento nello sport, nella vita e nel lavoro . Una persona geniale per molti aspetti, semplice nei rapporti e relazioni , inarrestabile , instancabile e inarrendevole nei suoi progetti . Gianni e’ stato un continuo “ contagio” di tutto ciò. Gli devo molto, come tanti altri, credo. Sergio Vancini, amico e collega di Gross; da anni guida il CN Copparo (FE) prima come allenatore e oggi come capacissimo gestore “Figura forte, carismatica e controversa del panorama natatorio italiano. Persona a noi, ed in particolare modo a mio padre, nella loro dialettica, sempre vicina ed al nostro fianco. Ricordo il suo ultimo contributo per la nostra società inerente la copertura del tetto del Palazzetto del Nuoto nell’aprile del 2015. Sicuramente non mancherò di brindare in suo onore, di divulgare l’esempio e quanto ha fatto per noi. Ciao Gianni, mi/ci mancherai.” Paolo Gecchelin, ex nuotatore, presidente di Piscine di Vicenza e vicepresidente ANWK “Un grande uomo di sport, cui tutti dobbiamo molto, anche per quello che ha fatto per il movimento e per i giovani” Andrea Biondi, ex pallanuotista, presidente di Crocera Stadium GE e di ANWK
“Mi dispiace sinceramente; non lo conoscevo, ma la sua fama è arrivata fino a me, che per età e posizione geografica sono stato un po’ ai margini del grande circuito gestionale-natatorio.” Stefano Candidoni, ex nuotatore, allenatore e presidente di AN Perugia “Unico quando era in vita, unico nella sua uscita di scena; un vero amico che mi ha dato tantissimo e non finirò mai di ringraziare.” un amico, cresciuto come tecnico e gestore al cospetto di Gross “L’ho conosciuto come Docente al corso istruttori di nuoto di 2° livello di Bologna e ricordo ancora la passione che trasmettevano le sue parole” Pier Antonio Marchesi ex nuotatore, da anni direttore generale de Il Villaggio del Fanciullo Bologna “Irrimpiazzabile. Conosco l’importanza che ha avuto nella vita di tanti atleti e appassionati. Io me lo ricordo atleta master quando con un colpo secco alla virata a rana girava la testa in direzione della vasca che gli restava da fare tra mille spruzzi ma con l’occhio fisso e arrabbiato. E vinceva! Così fece un record del mondo master… Nicola Ruzzante, nuotatore master, che oggi vive in Francia e opera nel settore come profilo commerciale “Personaggio poliedrico dal carattere apparentemente ruvido. Dentro e fuori dall’acqua ne sentiremo tutti la mancanza. Ciao Gianni.” Roberto Bresci, ex nuotatore, oggi commercialista di riferimento per il settore sportivo e presidente del CR Toscana
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EAA NEWS
E.A.A. “SURFA” verso la stagione ‘16-’17: tante - intelligenti - novità PRONTO IL CALENDARIO EVENTI, CORSI, APPUNTAMENTI DI EAA: UN RICCHISSIMO PROGRAMMA PER PROFESSIONISTI E CLUB ESIGENTI Pur non essendo ancora conclusa l’attuale stagione formativa, EAA si proietta a quella successiva, che inizierà l’1 settembre con la kermesse di cartello Aquafitness Days. Visitando il sito www.euroaquatic.it è possibile esaminare il nuovo calendario di appuntamenti, corsi e incontri EAA. Oltre a rafforzare il processo di rinnovamento dei diversi percorsi
formativi, sempre più focalizzati su Vertical Aquatic Styles (VAS) e Olistico, senza perdere di vista aggiornati approcci di fitness acquatico, sono diverse le grandi novità che promuove EAA, forte di un Team docenti, anch’esso molto rinnovato e operante su scala internazionale: AQUAXFIT, PALESTRA ACQUATICA, AQUA BEAT BASTER, ACQUAMI ADV sono
alcuni dei “pezzi” pregiati che la Commissione Tecnico-Scientifica di EAA ha approvato. A questi inediti percorsi si affiancheranno i corsi SUP’P, coordinati dal francese Stephan Galtier. Con il nuovo sito www.euroaquatic.it e i nuovi servizi sarà possibile iscriversi direttamente online. Per tutte le informazioni, prenotazioni, iscrizioni: info@euroaquatic.it
AQUAFITNESS DAYS 2016 per festeggiare alla grande il ventennale di E.A.A. EDIZIONE SPECIALISSIMA DELL’EVENTO ACQUATICO PIÙ FAMOSO D’EUROPA, ANCHE PER CELEBRARE I 60 ANNI(!) DELLA SEDE OSPITANTE, PISCINE DI VICENZA / NUOTO VICENZA ASD
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Sono così tante le ragioni per non perdere Aquafitness Days “Special Edition” , Patrocinata dal CONI Veneto, che non basterebbe una rivista intera per elencarle. Fra le sorprese, anche la sede della manifestazione che, da Padova (chiusura di una delle vasche per tetto
Aquafitness Days: l’evento più cool per aggiornarsi e vivere le emozioni del ventennale di EASA
pericolante) passa nella bellissima location Piscine di Vicenza. Sarà la vera festa dell’acquaticità, interpretata in tutte le sue salienti declinazioni, e di EAA e Nuoto Vicenza ASD, che celebrano i propri 20 e 60 anni di attività. Si parte alla grande l’1 settembre, con il seminario sul Nuoto Giovanile - speaker internazionali d’eccezione: i due ori olimpici Camelia Potec, Romania, e il nostro Domenico Fioravanti, oltre a Coach di fama mondiale come Alberani, che arriva dalla Florida, Nurra, dalla Turchia, Candidoni da Perugia e Confalonieri da Milano – e altri workshops su Didattica per ambire a diventare Master Trainers, condotto dagli storici docenti EAA Cantarini, Misciglia e Gilardoni, a cui si aggiunge il Marketing con Edoardo Cognonato e Paolo Grosso, ed il
wellness, salute e vita motoriamente attiva, con seminario sulla nutrizione con gli esperti Dott. Francesco Confalonieri, Luca Speciani ed Enervit. Molte le demo sull’Aquatic Vertical Styles (VAS) collegate a fitness acquatico evoluto ed olistico, e le masterclass del 2 e 3 settembre che alterneranno il meglio dei Trainers e Presenters mondiali, con interpreti del Sud America, di diversi Paesi europei e i più grandi performers Italiani. Per scoprire tutto il programma, i contenuti esplosivi e inediti, spazi per il party, le tante buone ragioni per associarsi ad EAA (il tesseramento non è obbligatorio) e molto più, meglio andare sul sito www.euroaquatic.it o scrivere a info@euroaquatic.it Per iscrizioni www.eventisiec.com
I master trainers E.A.A. Inanellano successi e primati E.A.A. CONTA SU PROFESSIONISTI IMPAREGGIABILI, COME ATTESTANO LE RECENTI AFFERMAZIONI DI ALCUNE PUNTE DEL TEAM Anna Rita Misciglia, già coordinatrice dell’area aquafitness, si è vista tributare grandi riconoscimenti alla recente rassegna acquatica organizzata in Romania e voluta da Camelia Potec, popolarissima nel suo Paese e ai vertici istituzionali; al fianco di Misciglia, anche la referente di EAA International, Nelly Ballester, che gode di grandi consensi nella sua Francia, ma nella stessa Romania. Nel contempo, uno degli specialisti in ambito grandi attrezzi, Andrea Gilardoni, ha ottenuto il grande riconoscimento di coordinare la formazione del comparto acquatico di una delle aziende multinazionali
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leader nel mondo del Wellness, con sede in UK. Ma pure Deborah Benetti, ormai primattrice celebratissima alla conference di AEA, ad Orlando ha riscosso grandissimi consensi, con un seguito senza eguali anche a distanza di mesi. In ambito olistico, Borgato e Pietribiasi, con Acquami, ideato da quest’ultima, continuano la propria scalata di successo, che sta diffondendosi anche oltreconfine. Ma altri eccellenti Trainers di EAA stanno conquistando posizioni di altissimo livello; su tutti la salvadoregna Claudia Contreras Poblete, che promuove con dirompente successo EAA in diversi Paesi
del Sud America, facendo proseliti e tesserati EAA. Forte di queste eccellenze individuali, la credibilità di EAA ha radici profonde, potendo contare su un grande Team la cui missione è divulgare professionalità e cultura di un’acquaticità evoluta. Da sinistra Manila Luzi, Martina Maisto, Anna Rita Misciglia, protagoniste dell’international Aquatic Circuit
EAA NEWS
Associarsi a E.A.A.: molti vantaggi e un’irripetibile opportunità E.A.A. COME ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA DI TUTTI GLI OPERATORI DEL SETTORE WELLNESS E PISCINE
Partecipare ad Aquafitness Days come socio 2016-17 di EAA dà immediati benefici sulle quote d’iscrizione, così come per la partecipazione ai corsi ed altri appuntamenti; addirittura è probabile che i soci in regola con il tesseramento abbiano un omaggio utile per monitorare il proprio stile di vita; ma se altri forti vantaggi sono previsti negli acquisti
di prodotti degli sponsor e dei partner di E.A.A. (sconti dal 30% al 50% su articoli di Akron, Aqquatix, Finis, Misfit e altri), l’altro grande benefit è Happy Aquatics magazine, recapitato direttamente a casa propria e alla propria email. La vera grande novità, tuttavia, è quella di un circuito che sta definendo EAA, per rappresentare agli occhi delle istituzioni e di ogni realtà sportiva, tutti i profili professionali operanti nelle piscine e nei centri sportivi, sia legandosi a tutte le associazioni di categoria più influenti, sia appoggiandosi alle consulenze dei più affermati esperti in materia contrattuale, giuslavoristica e fiscale, al fine di tutelare e assistere ogni operatore del settore. Un progetto valutato già qualche anno fa: alla luce dei radicali cambiamenti
normativi dovuti ad aggiornamenti su terzo settore, Jobs Act e nuova legge quadro dello sport, tale disegno rappresentativo viene rilanciato, per fare di EAA l’associazione di categoria di ogni figura che operi nel nostro ambiente. Quindi associarsi oltre che essere vantaggiosissimo, è anche un modo per legarsi ad una community che ha a cuore interessi e tutele, ove possibile, di chi sceglie i settori wellness e piscina come ambito lavorativo. Tutti gli aggiornamenti su questo e i vantaggi di essere soci EAA visitando il sito euroaquatic.it
RIMINI WELLNESS: EAA POOL cuore dell’AQUATIC INTERNATIONAL SHOW
La vasca di E.A.A. A Rimini Wellness è stata letteralmente presa d’assalto, con uno spiazzante successo che nemmeno gli organizzatori più ottimisti avevano previsto. L’esplosiva miscela di attività E.A.A. (su tutte AquaXFit e Aqua Boxe), Acquapole e Aguamovida, arricchite dall’intramontabile Aqua Zumba, unite alle più innovative attrezzature Aqquatix – BMP Bike, Star Treadmill, e la novità Aquabalance – e al look raffinatamente Akron hanno contribuito al richiamo di numerosissimi appassionati di fitness e training acquatico: protagonisti indiscussi i Presenters e gli stessi partecipanti alle varie classi (14 al giorno!) hanno reso effervescente la vasca EAA. Collegato allo stand indoor di EAA/ Aqquatix le novità più apprezzate sono state SUP’P (esemplare il training guidato da Galtier), la Palestra Acquatica collegata ad alcune masterclass, ma ben presentata allo
stand dai seminari Wellink, le attività con Acquapole, Pentagon Jump e altri grandi attrezzi. EAA, conferma anche a Rimini di
essere la numero uno per l’organizzazione di eventi acquatici in partnership con la fiera e i suoi sponsor Aqquatix e Akron
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SPLASH NEWS
SPORTING CLUB CUPRAMONTANA 1986/2016: trenta primavere e un grande futuro
Il centro nasce nel 1986 in un locale sede della vecchia linea di autotrasporti di Cupramontana AN ad opera dei fratelli Ricci Stefano ed Anna (insegnanti di educazione fisica). Con il tempo si è sviluppato con nuovi spazi e i servizi, oggi dispone di tre ambienti principali:
uno dedicato all’allenamento isotonico/cardio e alla rieducazione, un altro dedicato ai corsi fitness e alla danza e dal 2007 nel seminterrato è stata realizzata una piscina. Il locale che la ospita è molto particolare e accogliente è adatto a chi è in cerca di spazi dedicati ad una sola attività acquatica. Abbiamo visto passare in questi 30 anni molte mode e novità, tutte hanno contribuito a far nascere una cultura del benessere, oggi il mercato è molto più maturo e preparato, la nostra sfida attuale e futura sarà riuscire a dare risposte sempre
più competenti nei settori della prevenzione primaria e secondaria, nei settori degli over 60 e nelle attività rivolte ai bambini.
La riforma del terzo settore: ecco la nuova legge
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Il disegno di legge Delega al Governo per la riforma del Terzo Settore è stato approvato a fine maggio e quindi regolerà le impresa sociali e le attività afferenti al servizio civile. In parte toccherà anche il mondo dello sport, essendo le oltre 75.000
associazioni delle no profit che svolgono un effettivo ruolo sociale, con ricavi veramente contenuti, ma diversi operatori coinvolti. In sintesi i punti salienti della nuova legge toccano il problema del riordino in un unico Codice del terzo settore;
la volontà d’istituire un registro nazionale unico; la revisione delle misure di agevolazione fiscale, aspetto che potrebbe riguardare anche le associazioni sportive: presto gli esperti di Happy Aquatics si esprimeranno in merito.
Il primo master italiano in counseling sportivo UN VERO EVENTO PER LA CRESCITA PROFESSIONALE; PROMOTORE PROCESS COUNSELING SCOOL Un vero evento per la crescita professionale; promotore Process Counseling Shcool A Ottobre prenderà il via il primo Master Italiano in Counseling Sportivo. Per le top performances è necessario non trascurare
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alcun particolare; molti grandi campioni, preparatori e allenatori riconoscono l’importanza nell’avere una corretta e stretta sinergia tra l’allenamento fisico e quello mentale. Per allenare la parte mentale è fondamentale avere le competenze e professionalità adeguate con specifiche conoscenze sulla relazione e il lavoro di team. Questo Master, grazie all’intervento di autorevoli professionisti e testimonials con anni di esperienza in diversi settori e discipline, vuole assicurare una preparazione completa di Counseling Sportivo per applicarla concretamente nel lavoro e allenamento quotidiano, rilasciando a fine percorso un attestato professionale riconosciuto dalla S.I.Co Società Italiana Counseling . Eccellenza e crescita personale: a chi si occupa di sport a livello professionistico, dilettantistico e giovanile (atleti, allenatori, dirigenti sportivi, medici dello sport, counselor, laureati in scienze motorie, psicologi, psicoterapeuti e psicologi dello sport) servono strumenti di lavoro che tengano assieme performance ed equilibrio psicofisico. Questo è infatti il grande obiettivo del
Master:: 220 ore di attività teoriche e pratiche per approfondire i momenti centrali del processo sportivo attraverso modelli di intervento sperimentati sul campo con team di alto livello. A completare il percorso, incontri con testimonial di eccellenza. Il Master è realizzato da PROCESS COUNSELING SCHOOL, in partnership con DEEP INSIDE PROJECT; è patrocinato da S.I.Co, Società italiana Counseling, e dall’Università degli Studi di Udine. Vede come partner European Acquatic Association, Apnea Academy, Y-40, LS eventi Si svolgerà in diverse sedi sul territorio Italiano. Per info dettagliate: http://www.spcformazione.it o www.alessandrovergendo.com (340.8943110)
SPLASH NEWS
In piscina nasce AQUAXFIT; mentre il crossfit (terrestre)... dilaga
AquaXfit è stato presentato a Rimini Wellness da Stefano Monaco (vedi art a pag. 38-39), ma in Italia il CrossFit ha importanti trend di crescita: sono già quasi 350 i CrossFit Box – omologhi dei centri fitness ma dedicati a tale disciplina- cui si affiancano quelli non certificati:
un primato Europeo, segno che in Italia questo mix di attività allenanti piace parecchio. E sembra entusiasmare anche AquaXfit nelle piscine: motivo in più per non perdere le classi ad Aquafitness Days, perchè AquaXfit potrebbe essere la grande novità acquatica che avvicinerà il target maschile, come il più tradizionale fitness acquatico non è riuscito a fare. Se poi consideriamo che nel mondo e in America in particolare il CrossFit conta oltre 7.300 centri (CrossFit Boxes, appunto) e che
in tutto il pianeta si avvicinano a 12.000 è possibile comprendere che tale fenomeno dilagherà su scala internazionale, ma anche AquaXfit potrà incontrare in Italia e all’estero notevolissimi consensi.
Buon compeanno “IN SPORT”! L’ECCELLENTE SOCIETÀ DI GESTIONE DI VIMERCATE, TOCCA QUOTA 35 ANNI L’avventura ha inizio il 1° Luglio 1981 quando Claudio Magni (attuale Presidente IN SPORT), insieme ad un gruppo di istruttori e assistenti bagnanti operanti nelle piscine comunali di Arcore e Concorezzo, dà vita alla Compagnia Italiana Gestione Impianti Sportivi sas (C.I.G.I.S. sas). Da questo sodalizio, la rapida crescita porta al varo, a Marzo 1990, di Idea Nuoto srl, una delle primissime esperienze in Italia (ad eccezione dello sport professionistico) di società sportiva di capitali. L’ampliamento della visione operativa porta nell’ Ottobre 1994 all’attuale IN SPORT srl SSD (www.insportsrl.it). Il 1° Luglio 2016 si sono tenuti festeggiamenti del 35° anniversario di fondazione; oggi il Gruppo IN SPORT, che conta 15 centri sportivi (Arcore, Biella, Bollate,
Cesano Maderno, Cormano, Crescentino, Giussano, Aeroporto Linate, Ponzone, Trezzano sul Naviglio, Trivero, Verona, Vimercate e Vittuone) in 3 Regioni (Lombardia, Piemonte e
Veneto), rappresenta ed è punto di riferimento a livello nazionale nella gestione di impianti sportivi natatori e polifunzionali. I numeri: 7.089 iscritti, 1.368.782 presenze annuali, 694 collaboratori, 56 dipendenti, 778 atleti e 35 tecnici del settore agonistico in 6 Federazioni Sportive, affiliazioni a 2 Enti di Promozione Sportiva e diverse Associazioni di Categoria. Meritatissime e numerosele soddisfazioni nella stagione attuale: nel settore agonistico ma anche con il ruolo di protagonista nell’ambito della promozione dell’attività motoria attraverso il Progetto “Movement”: un programma volto a promuovere il “movimento” inteso come lotta alla sedentarietà e strumento di salute che ha coinvolto oltre 14.000 partecipanti attraverso eventi totalmente gratuiti. 35 anni portati benissimo!
ASSEMBLEA ASSOSPORT 2016: un evento con importanti riconoscimenti
Il 30 giugno si è tenuta a Milano l’ Assemblea Generale di Assosport che plebiscitariamente ha stabilito di rinnovare a Luca Businaro l’incarico come Presidente di Assosport e quello di tutto il Consiglio Direttivo fino al 31 dicembre 2017. A conclusione della parte istituzionale, si è svolto l’evento “Omnicanalità: l’Ingaggio del Cliente”, un’occasione di confronto unica e di grande valore per gli im-
prenditori presenti sul tema della comunicazione e della customer experience. Inoltre, per la prima volta sono stati assegnati i premi Sport Marketing Aword a CMP per la
categoria Retail Marketing, BROOKS per la categoria Comunicazione, BOXEURS per la categoria Sponsorship e uno special aword per la Corporate Social Reponsability a TECHNOGYM: premi che rientrano nel nuovo percorso di Assosport teso a valorizzare i migliori progetti di retail marketing, comunicazione e sponsorship dello Sportsystem.
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SPLASH NEWS
TEAM SYSTEM CONVENTION – Church Palace Roma, 22 giugno 16 UN GRANDE SUCCESSO PER NUMERO DI PARTECIPANTI E FORMULA DELL’EVENTO Oltre 300 persone e un felice mix fra parte commerciale e quella formativa e di aggiornamento hanno decretato il grande successo di questa iniziativa promossa da Team System Wellness: stile, perfetta organizzazione, sede prestigiosa e relatori di spessore hanno contributo alla felicissima riuscita dell’ evento. Hanno diretto i lavori i padroni di casa Ivano e Gessica Luison, introducendo il tema di come eravamo ieri, cosa siamo oggi proiettandoci al domani e snocciolando numeri che indicano Team System Wellness come ramo d’azienda in forte crescita: 2000 club (erano poco più di 1.000 tre anni fa!) e 3,6mln € ; ma anche il Direttore Generale di Team System SpA, Enrico Causero ha enfatizzato la grande crescita del gruppo che oggi conta 200.000 clienti, ricavi per quasi 300 milioni di euro, e forti
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investimenti nella “Digitalizzazione”, area dove il Sistema Paese denuncia qualche ritardo, ma anche un trend di crescita che colma il gap con altri Paesi UE in modo più veloce; oggi 38 milioni d’ Italiani usano internet e i tempi sono maturi per un “cambio di marcia”. A seguire interventi di Giampaolo Duregon, che, come presidente ANIF, ha fatto il punto sui passaggi evolutivi sulla legge quadro dello sport, ora saldamente nelle mani politiche dell’On Daniela Sbrollini: grandi prospettive migliorative per il settore se tale legge verrà recepita. Marco Tornatore, in quota ANWK e Happy Aquatics, ha sottolineato come il mondo delle piscine viva ancora di arretratezze manageriali, che a cascata si riverberano negativamente anche su processi quali digitalizzazione e sensibilità verso software gestionali evoluti; ma il settore acqua ha un potenziale molto inespresso, che merita grandi attenzioni. Ottimo il contributo di Paolo Calvi (Myrtha Pools/Piscine Castiglione) che ha fatto un quadro esaustivo su quando e come realizzare una piscina, con segnalazione di rischi in caso di situazioni che sconsiglino la realizzazione, per sovradimensionamenti, bacini insufficienti, certezza della insostenibilità gestionale e molte colpe da ascrivere alle AL e a manie di grandezza di Sindaci e giunte locali. Interessantissimo l’intervento di Luca Mantovani (Fiscalista) su Pubblicità per ASD e SSD: se la pubblicità
è fonte di dubbio su liceità consentita a tali soggetti si può però considerare non solo che si possa, ma che si debba fare pubblicità, per il ruolo sociale/istituzionale del centro sportivo guidato da SSD/ASD .Per evitare sanzioni e problemi, evidenziare : 1) chi siamo 2) ente di riferimento 3) cosa facciamo. A seguire si sono avvicendati relatori di grande statura come Mancin, Ercolani ed altri che hanno reso tale evento veramente arricchente con passaggi elegantemente promozionali. Il messaggio più importante, tuttavia, è che TeamSystem Wellness apre la nuova era della Digital Transformation, con il I° Master certificato in Italia per Business Club Manager 2.0. Focus principale: formare i manager della generazione 2.0 che andranno ad interpretare il ruolo di protagonisti all’interno delle aziende promotrici del cambiamento digitale. TeamSystem WELLNESS, in primis, farà leva sull’evoluzione della cultura d’impresa: nuovi modelli e nuovi format per esigenze complesse che richiedono soluzioni semplici; nel prossimo numero di Happy Aquatic le precisazioni di tale nuovo corso guidato da TeamSystem Wellness.
A Genova: gestori, societa’ sportive e comune si accordano per un costo sociale dell’acqua Non è stata una conquista facile, ma è un grandioso risultato nonché un fondamentale precedente che potrebbe fare scuola in Italia: le società di gestione di tutti gli impianti sportivi genovesi (non solo le piscine, comunque fra le più attive), unite e con l’obiettivo condiviso di vedersi riconoscere l’acqua ad un prezzo sociale, come sociale, educativo è il ruolo dei complessi sportivi, hanno raggiunto un accordo con il Comune di Genova, per poter pagare l’acqua 0,30€ a mq, contro la passata tariffa quattro volte superiore di 1,20€ a mq (tale tariffa riguarda tutte le realtà comunali:
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scuole, ospedali, uffici ed ora impianti sportivi etc). Un plauso anche alla giunta genovese, che va presa come esempio da parte di tutti i comuni nazionali. Ma grandi i meriti delle società sportive del capoluogo ligure, le quali, a seguito della loro capacità di essere coese, rafforzePiscina comunale di Albaro - Genova. ranno il proprio ruolo ed impegno sociale, a beneficio della collettività, anche in ragione di questo geografiche. Prendere buona nota e sensibilizdecisivo traguardo raggiunto. Se pensiamo che zare enti locali e partecipate o società private alcune piscine pagano l’acqua più di 4€ a mq, che governano l’erogazione dell’acqua in Italia. ci rendiamo conto di quanto sia oggi insostePer informazioni su come si è agito a Genova: nibile gestire impianti sportivi in certe aree segreteria@acquanetwork.it
ACQUANETWORK NEWS
Piscine e grandi marchi: obiettivo business per le parti coinvolte
ANWK come base per lo sviluppo di progetti che coinvolgano grandi marchi legati a multinazionali: un piano ben ponderato e interessate per un ingresso importante nel settore e nei poli acquatici/sportivi in particolare. Alcuni incontri coordinati da Fabrizio Rampazzo specializzato in tale ambito -foto a lato documenta il recente meeting del 7 luglio a Noale - , hanno permesso un confronto su progettualità vantaggiose e proficue per tutte le parti coinvolte, assicurando benefici unici per le società legate ad ANWK, le quali rafforzeranno nel contempo la propria identità e unicità territoriale di ogni
Fabrizio Rampazzo
club, affiancati da grandi brand e soluzioni, servizi e offerta esclusive. L’impianto acquatico ha diversi più che le idee promosse da Rampazzo permettono di capitalizzare al meglio. A cascata, per chi è affiliato ad ANWK, una serie di opportunità altrimenti non perseguibili (in area
marketing e commerciale). Si avvia la collaborazione creando un primo modello di partnership fra ANWK e Unilever, con il marchio Algida e la neoacquisita Grom. La prima operazione coinvolgerà anche Parmalat e Power del gruppo Coca Cola: brand leader nelle piscine e club! Come dice Rampazzo “E’ da considerarsi un primo step per lo sviluppo di altri progetti veicolati da questi Hub sportivi.” I modelli legati a sponsorizzazione di eventi sono ormai superati e questa che ANWK sta avviando, sotto la regia sapiente di Rampazzo, e’ la nuova frontiera del trade marketing che persuade i grandi brand. Si approfondirà tale tema nel corso del convegno ANWK esteso ad altre associazioni di categoria, il 31 agosto a Vicenza
Nasce WATER FULL SERVICES – WFS DA UNA “COSTOLA” DI ANWK, VIENE VARATO UN NUOVO, GRANDE PROGETTO PER LO SVILUPPO DEL MADE IN ITALY E PER AFFIANCARE CHI INTENDE FARE INVESTIMENTI MIRATI CON RITORNI POSITIVI WFS prende forma da un’idea di alcuni soci ANWK, in maggioranza di profilo gestionale, ispirandosi ad un modello aggregativo con la volontà di porsi nel mercato nazionale ed in-
ternazionale come “general contractor”, capace di alimentare solide sinergie fra i diversi associati, le migliori imprese nazionali e ANWK: i primi obiettivi sono di essere credibili in Italia, ma puntando molto all’export, avvalendosi di partnership qualitative e garanzia del migliore “made in italy”. WFA sta già assicurandosi l’appoggio di grossi gruppi nazionali dell’edilizia e farà il suo esordio ufficiale sulla scena europea alla fiere Piscine Global di Lione (15-18 novembre). La piena operatività sarà possibile entro fine 2016. Seda a Malta, con una struttura commerciale snella, ma rafforzata da team vendite dei partner ufficiali, evitando
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Luigi Vecchio, Stefano Candiani, Paolo Gecchelin e Pier Antonio Marchesi: una parte dei soci fondatori di WFS
competizioni fra questi. WFS sta già affiancando alcuni imprenditori italiani che intendono sviluppare progetti in ambito piscine e sport, evitando errori che potrebbero compromettere il successo di nuove intraprese.
ANWK MEETINGS fra aziende produttrici/fornitrici BEN TRE INCONTRI IN MENO DI DUE MESI, PER VARARE UN PROGRAMMA PERSUASIVO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE E VALORIZZAZIONE DELLE SINGOLE AZIENDE Nel corso degli incontri fortemente voluti da aziende molto dinamiche, in una logica di sviluppo internazionale, questi i punti chiave deliberati 1. Dare vita ad “Isola del made in Italy”, sotto il marchio ANWK, in eventi e fiere più importanti: ideale un’area comune ma con spazi di stesse dimensioni e open. 2. Importanza di avere ANWK come riferimento coordinativo, evitando esperienze fallimentari 3. Condivisione piena dell’idea di Convegno
ANWK nel primo quadrimestre 2017, basandosi su ruolo attivo di ogni socio ANWK, facendo leva su contenuti di rilievo, comunicazione efficace e favorendo meeting B2B, il tutto finanziato con le risorse di ANWK 4. Prossimo incontro al Meeting ANWK, in sinergia con altre
Associazioni interessate, che si terrà il 31 agosto presso Piscine di Vicenza
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ACQUANETWORK NEWS
Agenda lavori di ANWK 2016-2017
• 31 agosto: Piscine di Vicenza, ANWK Meeting/Convention su fisco, norme e nuove soluzioni orientate al co-marketing e alla riduzione dei costi; a latere assemblea plenaria (certe le presenze di realtori come avvocato Bolognini su nuovo codice degli appalti e Rampazzo su sviluppi in ambito sponsorships ed eventi, Cognonato per
comunicazione e nuove forme di aggiornamento online: tutto il programma presto su www.acquanetwork.it ) • Ultima settimana di settembre incontro del Direttivo, allargato ai soci, e possibile seminario a Palau (OT) in Sardegna • 16 novembre: incontro a fiera di Lione fra aziende presenti, anche per sviluppo sinergie internazionali, guidati dalla nuova società Water Full Services (WFS) con sede a Malta • 16-18 febbraio 2017 Forum Piscine:
ANWK al convegno tenuto a Forum Piscine 2016
stand e sessioni • febbraio Forum Piscine: stand e sessioni ANWK al congresso di management sportivo • ultima settimana di Marzo 2017: Aquatics/ANWK Convention e Meeting B2B promosso da ANWK e da ogni azienda associata
ANIF NEWS
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ANIF/Eurowellness, grazie al lavoro incessante del Presidente Giampaolo Duregon, affiancato da Gianfranco Mazzia e supportato dal Team ANIF e Soci Benemeriti, si lascia alle spalle un primo semestre intensissimo, con risultati assai poco replicabili che, in estrema, sintesi sono così riepilogabili • Incremento del numero di soci come non avveniva da un triennio • Progressiva crescita di collaborazione con Fibo ed EuroActive in particolare, dove Anif, per delega di Duregon è rappresentata da Angelo Desidera;
• Molto positivo anche il progetto di formazione professionale europea coordinato da EREPS, con il sostegno in Italia proprio di ANIF • Due convegni molto partecipati e di rilevante peso per la crescita del settore: il primo a Forum Club, il secondo, con grandissimo risalto mediatico, a Rimini Wellness, dove hanno inciso particolarmente gli interventi dell’On Daniela Sbrollini e di Nerio Alessandri (articolo completo a pag. 68-71) • ruolo attivissimo per dare vita all’ Unione delle Associazioni di Presidenti di ANIF, categoria del Duregon, e di settore sportivo ANWK, Biondi (resoconto a
pag. 20-21), anche per compattare le varie rappresentanze attorno alla legge quadro sullo sport dilettantistico • Proprio la Legge quadro sullo Sport, rappresenta il fiore all’occhiello del grande lavoro di ANIF: dopo una fase difficile, ora tale progetto di legge è lanciatissimo in ragione del paziente lavoro della presidenza e del ruolo di cui si è fatta carico l’On Sbrollini La ripresa sei lavori è fissata dall’1 settembre, con tanti importanti appuntamenti che attendono ANIF, sempre in prima linea per migliorare il comparto sportivo, di cui conferma di essere una fondamentale guida.
ASSOPISCINE NEWS Antonio Fedon, appena insediatosi alla presidenza, non ha atteso molto per attivarsi e dare nuovo slancio all’Associazione dei costruttori di piscine. Se sul fronte istituzionale Assopiscine è interlocutore fondamentale per le Norme UNI , codice ATECO, e per i programmi del Ministero della Salute circa impianti acquatici, non mancano i primi effetti del nuovo corso di Assopiscine • rilancio della periodica e interessantissima news letter di Assopiscine • corsi di formazione per diversi profili professionali operanti nel settore, anche con
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l’obiettivo di affiancare i gestori in merito a manutenzioni e piani d’investimento su efficientamento energetico • Protocolli d’intesa e sinergie con diverse realtà, su tutte ANWK, ai cui incontri il Presidente, affiancato da alcuni consiglieri, ha presenziato, dando sostanziali contributi attivi e ideativi • Fra i più convinti nel progetto di confederazione/unione delle associazioni di categoria, sempre con un modo di porsi costruttivo e dialogante, mai ostativo (articolo a pag. 20-21) • Rilancio del Convegno/Assemblea Assopiscine, anche se su tale progetto ancora non traspaiono indicazioni precise, salvo la
certezza che la data sarà 2829 gennaio 2017 all’hotel Excelsior a Roma : tematiche interessanti per costruttori, produttori e gestori, con area commerciale/espositiva a beneficio dei partecipanti • Conferma convegno a Forum Piscine 16-18 febbraio 2017 • Collaborazione in Sicilia con la FIN per formare gli Assistenti Bagnanti e l’INAIL per la realizzazione e diffusione di opuscoli educativi su salute e sicurezza in piscina Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino, i nuovi vertici Assopiscine hanno ben impressionato fin dall’alba.
ACQUANETWORK NEWS
Paolo Pettene e BANCA PROSSIMA/SPIN a “INSIEME PER LO SPORT”
ambienti innovativi per spogliatoi e servizi Modulabili • Personalizzati • Rispondenti alle normative vigenti di igiene e sicurezza
A fine maggio si è tenuto a Torino l’incontro patrocinato e promosso da Banca Prossima, iniziative itinerante il cui focus è sulla riqualificazione degli impianti sportivi. L’obiettivo era di far conoscere alla piazza torinese le attività promosse da Banca Prossima con il supporto tecnico-economico di Consorzio SPIN, che affidandosi a professionisti esperti di settore, tra cui l’ing. Rotellini associato Acquanetwork, valida progetti e analizza sostenibilità di interventi da finanziare. L’architetto Paolo Pettene, affermato professionista e conoscitore del sistema sportivo Torinese, è intervenuto per sensibilizzare i presenti sull’importanza del progetto globale dell’impianto sportivo, troppo spesso erroneamente banalizzato, mentre richiede le necessarie specializzazione e conoscenze del servizio sportivo fra cui: aspetti organizzativi-conduzione -gestione-adempimenti manutentivi -di efficientamento energetico e prestazionale. L’architetto ha illustrato sinteticamente l’armatura esistente dell’impiantistica sportiva della Città di Torino e dell’area Metropolitana, materia ben padroneggiata a fronte di quasi 30 anni di specializzazione in materia, nonché dell’esperienza dello Sportello Sport della Città di Torino e del SIS CONI Omologatore FIN. Il dialogo fra banche (in particolare quelle disponibili verso terzo settore e associazionismo sportivo-sociale) e operatori di settore, è un traguardo perseguibile grazie a professionisti esperti, capaci di un approccio concreto di valutazione ex ante di fattibilità del progetto, di sostenibilità economica e di conoscenza degli aspetti contrattuali ed attuativi di tale mercato. Fondamentale che: 1) i gestori si devono trasformare in imprenditori sportivi, facendo un salto di qualità; 2) non dimenticare la finalità sociale dello sport di base per le ricadute sulla salute e i livelli di soglia di investimento realmente sostenibili (un richiamo agli enti locali che spesso scaricano sul privato investimenti non ammortizzabili). Altri relatori, fra cui il Presidente del Consorzio SPIN Francesco Perrotta, hanno posto le premesse per avviare a Torino una programmazione di riqualificazioni, sostenute da un fondo di garanzia a favore di progetti di fattibilità validati da SPIN, conformi ai protocolli considerati da Banca Prossima che con Feder Esco e la Fondazione FITS a favore della società sportive e di iniziative di parternariato pubblico-privato. Il fine è di affiancare i gestori in merito.
La nostra sfida è semplificare l’operatività delle vostre strutture
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PROGETTO DI UNIONE DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA LA REDAZIONE
UN EVENTO “EPOCALE”: LE PIÙ RAPPRESENTATIVE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA DEL MONDO SPORTIVO SI SONO RIUNITE PER RAGGIUNGERE INTESE E COESIONI FONDAMENTALI PER L’EVOLUZIONE DEL SETTORE
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Un fatto senza precedenti quello svoltosi a Bologna lo scorso 20 giugno: per la prima volta si sono incontrati i vertici delle associazioni e realtà più rappresentative del mondo sportivo, ognuna espressione di istanze e bisogni che, singolarmente, non sarebbero considerati, ma unendo le forze, possono assumere coralità e consistenza ineludibili agli occhi di istituzioni, autorità e interlocutori cui rivolgersi. Protagonisti di tale primo grande passo, sono state le realtà riportate in tabella:
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Al tavolo di confronto erano quindi presenti rappresentanze del mondo gestionale, produttivo, bancario/finanziario, degli enti e dell’industria; in pratica
tutte le categorie operanti nel settore sportivo, tranne una: il consumatore/ cliente (e, come sottolineato da alcuni, la classe politica); tutti i presenti sono stati
ASSOCIAZIONI/ENTI/CONSORZI PRESENTI IL 20 GIUGNO A BOLOGNA ANIF-EUROWELLNESS
http://www.anifeurowellness.it/
ASSONUOTO
http://www.assonuoto.com/
ASSOPISCINE
http://www.assopiscine.it/
ASSOSPORT/ASSOFITNESS
http://www.assosport.it/
CONSORZIO SPIN
http://www.consorziospin.com/
ACQUANETWORK
http://www.acquanetwork.it/
ASSOCIAZIONE IMPIANTI SPORTIVI AGORACQUA
http://www.ais-it.org/ http://www.agoracqua-ain.org/
FIIS/ASC (INVITATI MA NON PRESENTI)
http://www.ascsport.it/
EUROPEAN AQUATIC ASSOCIATION
http://euroaquatic.it/
SIMIS FEDERVARIE / CONFINDUSTRIA
http://www.sportmanagement.it/blog/ http://www.confindustria.it/
«PRESENTI RAPPRESENTANZE DEL MONDO GESTIONALE, PRODUTTIVO, BANCARIO/ FINANZIARIO, DEGLI ENTI E DELL’INDUSTRIA»
viduati i coordinatori, con altre parti coinvolte, anche in base a disponibilità ed interesse ad essere componente attiva e ferrata in materia, secondo le competenze specifiche che ognuno esprime e di cui è garanzia • Idee per confronto e volontà di ottimizzare coesione e azioni ben finalizzate: in fase di varo è utile un nuovo incontro (probabile il 31 agosto a Vicenza) • Individuare una figura di coordinamento che potrebbe avere incarico semestrale, per essere avvicendata, a scadenza del mandato, da altro rappresentante di diverso ente PUNTI RITENUTI FONDAMENTALI E RELATIVI COORDINATORI PER SINGOLI TAVOLI TECNICI/G.D.L. (tabella 2) 1. LEGGE QUADRO sullo SPORT: avere un quadro/il testo , oggi non disponibile per un confronto. Rimangono le ASD e SSD non a fini di lucro, ma si aggiunge il nuovo soggetto di SSD con fini di lucro. Coordinatore: Mazzia/Duregon (ANIF)
attivi e prodighi di idee, confermando la volontà di procedere uniti al fine di raggiungere risultati e traguardi altrimenti impossibili. Partendo dall’analisi di alcune problematiche molto serie che, pur riguardando alcuni attori, si riverberano poi su tutto lo sportive circuit composto dalla categorie rappresentate - su tutte le difficoltà considerate: la consapevolezza che lo sport di base soffre, che i poli sportivi e l’offerta vanno ripensati e che al centro va collocato il cittadino/consumatore, con la certezza di avere un sostegno dal mondo industriale, arginando le incompetenze degli enti locali - si è convenuto che i primi protagonisti per alimentare i cambiamenti siamo noi e i tempi sono maturi per nuovi processi con obiettivi chiari. OPINIONI FRUTTO DEL CONFRONTO E DI CONDIVISIONI Si è stabilito come fondamentale sottoscrivere un atto d’indirizzo, per comprimere eterogeneità delle diverse categorie, ritenendo ideale come collante una Lettera d’Intenti con aperture verso altre associazioni e realtà, anche perché la completezza attuale non è generale; condivisione piena poi per definire te-
matiche e gruppi di lavoro/tavoli tecnici; coinvolgere ad ogni tavolo tecnico chi potrebbe dare un contributo fattivo, determinando in fase finale più forza contrattuale. Altro punto su cui si è concordato è di dare concretezza alle idee emerse nella prima riunione: scindere le problematiche e legittimi dubbi, anche perché la firma della lettera d’intenti non contempla l’impegno ad assecondare un obiettivo/punto preciso. La stessa Lettera d’Intenti, prevede di preservare in toto autonomia, identità e percorsi di ogni associazione e realtà coinvolta, ma sottolinea altresì che essere uniti è fondamentale; Nel corso dell’incontro è stato evocato positivamente testo che l’On. Sbrollini ha presentato in Parlamento, per il seguito trasversale e per la promozione ed educazione sportiva contemplati dal progetto di legge della stessa Onorevole. Le prime conclusioni: • la Lettera d’Intenti impegna le parti a sottoscrivere un manifesto che verrà divulgato anche ad altri che in seguito vorranno aderire • Per i 5 punti considerati come primi obiettivi (vedi tabella 2) vengono indi-
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2. codice ATECO riferito alla categoria di costruzione e manutentore di piscine cod. 43.22.04 inclusa manutenzione e riparazione + norme e sicurezza negli impianti. Coordinatore: Fedon (Assopiscine) E Ferrari (FIS) 3. RUOLO SOCIALE e CULTURALE dello sport, collegato a salute e welfare. Coordinatore: Dr Confalonieri (E.A.A) 4. ANAC e documento da presentare per il nuovo codice degli appalti. Coordinatore: Avv. BOlognini (consulente che collabora con diverse Associazioni di Categoria) + Gecchelin e Tornatore (ANWK) 5. RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA, Programmazione e dialogo con ANCI; definizione GRUPPI d’ACQUISTO. Coordinatore: Candidoni/Gecchelin (ANWK) – per ANCI: Viel (ASSOSPORT) e Ferrari (FIS)
In sintesi un vero e proprio inedito incontro, che darà impulso alla progettualità di chi è forza attiva del settore, aggirando ostacoli che il sistema Italia comporta per avere un dialogo diretto con autorità, istituzioni e organismi decisori, facendo prevalere l’inclinazione all’azione e al fare concreto di cui le categorie rappresentate sono insuperabile espressione: per il bene dei dei rispettivi associati, e, per estensione, di tutte le realtà operanti nel settore sportivo.
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DOSSIER
NEGATIVE RATING 2: Le grandi controprestazioni delle municipalità
2a PARTE
LA REDAZIONE
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orse qualcuno si illude che al peggio ci sia un limite anche in Italia. Ma come riportano le cronache dell’ultimo periodo, quando si tratta di bene pubblico, gli squali imperversano: vedi la mafia insinuatasi negli appalti di Expo, nonostante Cantone; i furbetti del cartellino, che mettono in cattiva luce i colleghi corretti, ma che confermano la diffusione esponenziale del fenomeno; non ci pronunciamo su agevolazioni che premiano sempre il parente del potente... Restando alle questioni più nostre, l’elenco di come venga saccheggiato il patrimonio pubblico prosegue in questa sede con una mortificante lista di fenomeni negativi, che è meglio apostrofare come vergognosi. Anche se per chi li compie, la vergogna è sentimento che non lo tocca e prosegue nel proprio disastroso agire, quasi fosse il viatico per l’arrembante carriera politica o manageriale: nessuna conseguenza penale o risarcimento viene mai loro addebitato. Difficile cambiare quello che non va, se chi devasta un intero sistema può agire infischiandosene del danno che arreca, assicurandosi vantaggi (in genere voti o tangenti)
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DOPO LA PRIMA CARRELLATA, PROSEGUIAMO CON L’AVVILENTE ELENCO DI COME VENGANO DIVORATE RISORSE PUBBLICHE DA CHI, NEL PROPRIO TERRITORIO, DOVREBBE ASSICURARE ALLA CITTADINANZA SEMPRE IL MEGLIO. MA FORSE IL MEGLIO È SOLO PER POLITICI, FUNZIONARI E BUROCRATI CHE DANNEGGIANO IL SISTEMA SPORT NAZIONALE
VILLACIDRO (VS- Medio Campidano Sardegna) In questo paesone di 14.000 abitanti, che conta due mega strutture polifunzionali nel raggio di 15 chilometri (Sa Rocca - in forte difficoltà - a Guspini e Sporting Tennis Club a San Gavino) qualche geniale visionario - fra i primi il sindaco Francesco Sedda, nel 2007: 1,2 milioni che nel 2008 erano già balzati a 4,8 milioni(!), di concerto con la municipalità, è partito in quarta per realizzare un complesso il cui costo, ad opera completata, sarebbe stato di oltre 7 milioni (ndr:noi stessi di Happy Aquatics abbiamo fatto sopralluogo del cantiere, stimando per difetto tale importo): area spa, quattro piscine, area riabilitativo-medica e molto più. A 35 km dal mare, sembra veramente un’ideona per attirare turisti e pazienti desiderosi di servizi che potevano essere erogati, in parte, anche dalla piscina dell’ASL locale, realizzata a Guspini. Fallita quest’ultima un triennio fa, a fine 2015, con cantiere in stato avanzatissimo di lavori, e l’estenuante ricerca di un benefattore che si accollasse un paio di milioncini per completare l’opera, è
Il cantiere “etereno” di Villacidro
l’esito finale è che anche il complesso/ cantiere di Villacidro è stato dichiarato formalmente fallito, con la cronaca locale che addossa colpe alla giunta della sindaca Teresa Pani. Qui i soldi erano della collettività e di un’ ATI dal profilo inspiegabile, ma con il forte sospetto che avesse goduto di finanziamenti a fondo perduto, come persi sono i denari per finanziare un cantiere che resterà tale. Soldi di tutti noi, ovviamente (fondo perduto), così come le colate di cemento che resteranno per il prossimo secolo a ricordare che dei folli hanno buttato euro che sono di ogni cittadino.
Lo Stadio del Nuoto di Bologna: 15 anni per la riqualificazione e copertura della vasca da 50 metri; il primato di un passivo gestionale di 880.000 E ancora prima dell’apertura!
Progettata male, mai completata e in attesa da un lustro del bando: piscina in via Abruzzi a Cagliari.
appena rieletta, non si gioca almeno un altro paio di milioni, difficilmente riesce a tener fede al suo profilo disastroso. Ricordiamo che questa giunta è riuscita ad allontanare una funzionaria capacissima (rarità nel panorama sportivo nazionale) per promuovere chi certe capacità proprio non le aveva e dimostra di non avere.
Esterno di Nuvola Sport Village di Cavenago.
COMUNE DI LORIA (TV) Già menzionato per aver realizzato inutile complesso il cui costo era di 5 milioni, ma che da tre anni è con cantiere bloccato perchè non ci sono fondi per coprire 1,5 milioni di lavori, ma soprattutto perchè nessun gestore si sognerebbe di investire in un polo acquatico, superatissimo come progettualità e concezione, accerchiato da ottimi e funzionanti impianti. Però il “competente” sindaco Roberto Vendrasco (precedente giunta) per smentire un servizio di Report che preconizzava il fallimento dell’opera, rassicurava i cittadini, certo che il gestore si sarebbe trovato. Forse per questo non è stato rieletto o lo sta ancora cercando? COMUNE DI CLES (TN) La precedente giunta, consigliata da professionisti credibili, in ragione del bacino d’utenza e dei servizi da erogare, aveva considerato un centro acquatico bugetizzando 2 milioni di euro, in linea con PEF e valutazioni ben ponderate. Nel 2015, l’avvicendamento della vecchia giunta
con la nuova ha visto tale progetto, ritenuto dai nuovi amministratori modesto, raddoppiare il budget. Risultato: possibili gestori interessati all’appalto saggiamente in fuga e il bando per ora resta una buona intenzione, che speriamo si fermi a questo stadio: sarebbero 4 milioni risparmiati per le nostre già saccheggiate casse. COMUNE DI CAGLIARI Indimenticabile per primati negativissimi, vanta una collezione di abomini che lo stagliano fra le municipalità peggiori. Se Terramaini e le piscine in via dello Sport e Diaz urlano vendetta per come continuano a divorare quattrini pubblici - addirittura privando della gestione chi privatamente si faceva carico di spese oggi tutte sulle spalle della collettività - l’ultima piscina in via Abruzzi (siamo ormai a 6 anni dall’inizio cantiere), progettata con criteri superati già un ventennio fa, dovrebbe essere assegnata con project financing, ma il condizionale è d’obbligo, perchè se questa amministrazione,
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COMUNE DI BOLOGNA Nel 2017 vanno in appalto tutti gli impianti felsinei, metà dei quali versano in condizioni vergognose - su tutti lo Sterlino -, con una gara che prevede assegnazione delle piscine per il successivo decennnio e 45 milioni (!) a beneficio di chi si farà carico di gestione, riqualificazione e potenziamento delle attuali vasche. Sembra che chi oggi ha in mano la gestione degli impianti abbia dato vita ad un’ ATI la quale, presentando un project financing, che oltre a garantirle il diritto di prelazione, ha spiazzato qualsiasi altro contendente, con assegnazione dell’appalto. Possibile che un bando così pingue per valori economici possa essere già chiuso in partenza in una logica di lobby? Confidiamo non sia così, ma vigilare è d’obbligo, anche perchè lo Stadio del Nuoto, i cui costi per la riqualificazione e la copertura sono passati da 5 a oltre 20 milioni, sembra che possa vantare l’incredibile primato di essere riavviato con il bilancio già in rosso, ancora prima della riapertura! Si parla di un costo fisso annuale di 880.000 euro: alla faccia della sostenibilità gestionale...
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La piscina di Concorezzo.
COMUNE DI CONCOREZZO (MB) Inspiegabile che questa giunta “illuminata” non abbia accolto la proposta del precedente gestore, che gode di fama di essere fra le migliori aziende/società nazionali, per far prevalere altre soluzioni condivise fra i politici comunali: alla fine si è preferita una gestione temporanea diretta del comune stesso, costi verticalmente accresciuti e incertezze al limite del kafkiano sul da farsi. Anche qui ballano, per una mera riqualificazione, circa 2 milioni, ma nel frattempo la cittadinanza ha patito pesanti disagi - addirittura la chiusura della piscina, che il gestore menzionato avrebbe escluso (!) - aggravati dallo scadimento della qualità di servizi e conduzione dell’impianto.
vuto avere benefici economico-ecologici di fatto inesistenti? Il Comune, a nostro parere, qualche colpa la ha... COMUNE DI PADOVA (giunta comunale del 2000): a fine secondo millennio, si dà il via alla riqualificazione della storica piscina Grassetto, per un costo complessivo di 4 miliardi di lire, pari a circa 2 milioni, che oggi sarebbero quasi 3. In pratica, con quei denari si faceva un nuovo centro natatorio. Si preferì tenere il vecchio impianto; a distanza di 15 anni, la piscina viene chiusa perché il tetto è pericolante. Oltre agli inaccettabili cedimenti strutturali, si scopre altresì che nell’opera di riqualifi-
Innocente Pomari, assessore ai lavori pubblici di Concorezzo: lui è molto soddisfatto per gli interventi nella piscina... i cittadini molto meno e gli addetti ai lavori lo considerano un vero esempio negativo.
cazione ci si è dimenticati di smantellare il tetto in amianto. Quindi, allora si spesero oltre 2 milioni e oggi si parla di almeno un ulteriore milione di euro, con vasca che resterà chiusa per 18 mesi. Chi governava l’assessorato allo sport e che volle tale opera con gare d’appalto condotte secondo criteri inspiegabili, visti i risultati, si chiama Claudio Sinigallia, ora “promosso” in Regione. I cittadini di Padova sanno chi ringraziare per questa meritoria opera
COMUNE DI CAVENAGO (MB) Qui la municipalità ha solo parziali responsabilità, che sono tutte da ascrivere al costruttore e a chi avrebbe dovuto assicurare al soggetto gestore del bellissimo e moderno complesso, energia rinnovabile a costi vantaggiosissimi. Sì così vantaggiosi che il gestore ha pagato in otto anni quasi 800.000 euro in più rispetto a forniture di energia tradizionale, senza tralasciare che l’impianto di “rinnovabili” è a combustione, con discreto impatto ambientale. Chi risarcirà il gestore ma pure la cittadinanza che avrebbero do-
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La bella vasca del complesso Nuvola Sport Village di Cavenago: ma i costi energetici sono stellari.
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Due immgini dell’interno della piscina “Grassetto” di Padova: a 15 anni dalla riqualificazione costosissima, tetto (in amianto!) da rifare. Resterà chiusa per 18 mesi...
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NUOTO GIOVANILE IN ITALIA Tanti acuti, ma non sempre con un grande futuro LA REDAZIONE
OPINIONI DI ALCUNI DEI PIÙ ILLUSTRI TECNICI E CAMPIONI DI NUOTO IN MERITO A MEDIE ELEVATE E PICCHI GIOVANILI DEL NUOTO NAZIONALE, FRA I MIGLIORI AL MONDO. UNA TENDENZA POI RIDIMENSIONATA A LIVELLO ASSOLUTO, PUR NON MANCANDO OGGI GRANDISSIMI FUORICLASSE NEL TEAM AZZURRO
Giovani Promesse di Azura in Florida
26 DALL’IMPRESSIONANTE MOVIMENTO GIOVANILE CHE L’ITALIA ESPRIME, SONO RELATIVAMENTE POCHI GLI ATLETI CHE SI CONFERMANO IN ETÀ MATURA, STAGLIANDOSI A LIVELLO MONDIALE. PERCHÈ?
Gianluca Alberani Credo che sicuramente uno dei principali motivi sia il non parallelismo tra sport e scuola in Italia. Una volta arrivati in età da università è difficile per molti conciliare le due impegnative attività. Manolo Cattari In Italia manca la cultura dell’eccellenza sportiva e spesso la carriera sportiva viene ostacolata perché non considerata realmente come un’attività professionalizzante. Troppa ricerca del risultato prematuro con poca attenzione alla persona dietro all’atleta. Stefano Candidoni 1) allenamenti e carichi non coerenti con l’età biologica; 2) ipocrisia di fondo del sistema nuoto giovanile: le nazionali, per essere più competitive a livello internazionale, fanno leva su selezione spietata; 3) molti allenatori si sentono bravi attraverso i risultati cronometrici dei giovani atleti; 4) poca attenzione all’educazione
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atletico/sportiva ed eccessive pressioni rivolte alla performance; 5) mancanza di programmazione pluriennale.
ad entrare nei gruppi sportivi militari, garantendosi cosi una carriera molto piu longeva.
Domenico Fioravanti 1) allenamenti e carichi troppo spinti; 2) sistema di selezione nazionale eccessivamente esasperato: es. tempi limite; 3) pochi allenatori capaci di guardare al futuro e più focalizzati su risultati immediati; 4) poca attenzione all’educazione atletico/ sportiva ed eccessive pressioni rivolte alla performance del giovane atleta; 5) mancanza di programmazione pluriennale.
Manolo Cattari Bisogna lavorare molto nella promozione delle due motivazioni intrinseche del divertimento e dello sviluppo di competenze, senza esasperare la competizione. Il giovane atleta deve sentirsi protagonista del suo percorso non passivo ricettore. Perché ciò avvenga è importante considerare la famiglia come una risorsa e non come una parte da escludere e investire sulla formazione degli allenatori, non solo metodologica, ma anche relazionale.
DALL’IMPRESSIONANTE MOVIMENTO GIOVANILE CHE L’ITALIA ESPRIME, SONO RELATIVAMENTE POCHI GLI ATLETI CHE SI CONFERMANO IN ETÀ MATURA, STAGLIANDOSI A LIVELLO MONDIALE. PERCHÈ?
Gianluca Alberani Non credo sia una questione di passione e/o motivazione nel senso stretto della parola. Credo che gli abbandoni prematuri siano dovuti all’esigenza di molti di buttarsi nella carriera universitaria come trampolino di lancio per il mondo lavorativo. Le eccezioni sono i nuotatori che riescono
Stefano Candidoni Conta ora, come in passato: 1) dare attenzione a tutti i ragazzi prescindendo dalle loro capacità/ possibilità. Lavoro molto difficile: toglie qualcosa alla prestazione potenziale massima giovanile ma garantisce una lunga vita agonistica, fino alla “maturità” 2) essere allenatori coerenti e sinceri, capaci di mettere sempre la faccia nelle situazioni, sia positive che negative 3) esserci sempre, diventare punto di riferimento in vasca ma anche fuori. Domenico Fioravanti 1) Maggior
IL PARERE DELL’ESPERTO: FRANCESCO CONFALONIERI Riprendendo, in parte, alcune delle interessanti suggestioni emerse da queste interviste e partendo dalle mie esperienze nel nuoto ed in numerosi altri sport, in Italia ed all’estero riterrei fondamentali, nella costruzione del giovane nuotatore, i seguenti interventi: •
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presenza della famiglia. 2) Voglia di sacrificio da parte dei più giovani. Fargli capire che non c’è il “tutto e subito” ma che c’è, invece, un percorso fatto di delusioni e gioie. Che proprio dalle possibili delusioni si può trarre maggior insegnamento. 3) Avere un allenatore che pensa prima al bene dell’atleta. NEGLI ULTIMI 20 ANNI COSA È CAMBIATO METODOLOGICAMENTE E QUALI SCELTE SI RIVELANO PIÙ INDICATE PER LE CATEGORIE GIOVANILI?
Gianluca Alberani Premettendo che sono assente dai contesti italiani da 7 anni, credo che sicuramente le metodologie di allenamento giovanili siano cambiate e migliorate rispetto a 20 anni fa. L’utilizzo di strumenti di allenamento quali pinnette, boccagli, elastici, paracaduti ecc. hanno portato grosse novità, cosi come la maggiore intensità nei lavori quotidiani, più focalizzati sulla ricerca costante del passo gara. Altro aspetto sicuramente molto migliorato è la preparazione a secco, sia a corpo libero che in palestra. Manolo Cattari Sicuramente c’è una
maggiore attenzione alla persona oltre che all’atleta, e questo spiega il maggior coinvolgimento di altre figure oltre l’allenatore come lo psicologo, il fisioretapista nutrizionista ecc. Stefano Candidoni 1) le conoscenze e competenze specifiche sono cresciute a vantaggio della media dei risultati 2) sono aumentate le gare che si possono fare nel corso dell’anno: più possibilità di raggiungere risultati, però facendo diventare tutti professionisti impegnati più di 11 mesi all’anno ad allenarsi; 3) auspicabile un percorso di selezione ai campionati italiani più graduale, con concentramenti interregionali e un campionato italiano giovanile primaverile più snello, misto maschi e femmine come in estate.
Formare una generazione di Allenatori di alto livello che, analogamente a quanto avviene in altre discipline, lavorino esclusivamente con gli atleti più giovani non utilizzandoli come “strumento” per una loro “teorica” crescita professionale.. Programmare la carriera dei giovani nuotatori in funzione del massimo risultato possibile in età evoluta ponendosi obiettivi coerenti con le qualità tecniche, fisiologiche e psicologiche dei diversi soggetti Porsi obiettivi principali dell’allenamento coerenti con la crescita dell’atleta e con le fasi sensibili: la tecnica fino a 10\12 anni, la velocità e la resistenza aerobica fino a 14 anni, la forza, adeguatamente introdotta prima, e la potenza aerobica fino a 16 anni, i fattori specifici limitanti la prestazione dopo i 16 anni. Partendo dalla consapevolezza che i risultati in età giovanile non sono predittivi delle potenzialità reali di un atleta ma sono fortemente condizionati dall’ età biologica del ragazzo ( con un delta potenziale di due anni sull’età anagrafica) e dal tipo di allenamento svolto, eliminare i Campionati Italiani Giovanili Categoria Ragazzi, tecnicamente senza senso, utili esclusivamente nel determinare pericolose illusioni e frustrazioni, e dannosi per il processo di crescita del giovane nuotatore e del suo ambiente (famiglia e società).
In Italia, siamo già, probabilmente, i più bravi ad allenare e gestire l’atleta di alto livello: possiamo invece migliorare nella selezione e nella gestione del giovane talento. Queste mie considerazioni, probabilmente destinate a generare polemiche, mirano a questo obiettivo. Vi aspetto a Vicenza per discuterne insieme. SEMINARIO DI AQUAFITNESS DAYS: 1 SETTEMBRE
RISPETTO AI PAESI NATATORIAMENTE PIÙ EVOLUTI, IN COSA SI DIFFERENZIA IL NUOTO GIOVANILE NAZIONALE (IN POSITIVO E NEGATIVO)?
mente evoluto e credo non debba invidiare nulla dal punto di vista di nuoto giovanile a nessuno. Se proprio dovessi dire un aspetto migliorabile potrebbe essere la cultura sportiva nell’accettare con meno stress la sconfitta e la possibilità di non riuscire a raggiungere l’obiettivo prefissato. Entrambe le cose fanno parte del percorso naturale e di crescita dell’atleta.
Gianluca Alberani Credo che l’Italia debba considerarsi un paese natatoria-
Manolo Cattari Si fa ancora poco orientamento allo sport e il mondo delle
Domenico Fioravanti Maggiore attenzione ai vari aspetti extra natatori.
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Squadra di Amatori Nuoto - Libertas Perugia
QUANTO CONTANO PREPARAZIONE ATLETICA ED ESERCIZI PREVENTIVI PER GARANTIRE LA PIENA SALUTE DELL’ATLETA, ESCLUDENDO PATOLOGIE DURANTE LA CARRIERA E NEL CORSO DELLA VITA?
Gianluca Alberani Credo che la preparazione atletica sia un complemento assai importante al lavoro in acqua, per garantire all’atleta prestazioni cronometriche superiori. A livello preventivo ,se eseguito costantemente e correttamente, può allungare la vita dell’atleta che dovrebbe incorrere in meno infortuni e fastidi fisici. Manolo Cattari Tutto ciò che è collegato alla cura della persona, oltre che dell’agonista, è fondamentale. Soprattutto se questi interventi sono orientati alla consapevolezza del giovane nuotatore in modo che possa generalizzare tali apprendimenti dalla piscina alla vita. piscine è troppo staccato dal mondo scolastico. Perciò si passa da paesi in cui il nuoto è materia scolastica ad altri (come la mia Sardegna) in cui nonostante siamo circondati dal mare, esiste un un bassissimo grado di cultura dell’acqua. L’aspetto positivo è che abbiamo delle importanti eccellenze nel mondo delle piscine, che considerano l’acqua in modo olistico.
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Stefano Candidoni non conosco il nuoto giovanile in altri paesi. Domenico Fioravanti Non saprei COME ENTUSIASMARE GIOVANISSIMI E GIOVANI AD UNA DISCIPLINA COMUNQUE MOLTO FATICOSA, TENDENZIALMENTE MONOTONA E “ISOLANTE”?
Gianluca Alberani Forse andrò contro tendenza, ma secondo me il nuoto e’ tutt’altro che monotono e “isolante”. Manolo Cattari Far sentire l’atleta protagonista del suo percorso e cercare di curare molto la relazione allenatore-allievo in modo da non avere coach dispencer di vasche. Aiutando l’atleta a differenziare obiettivi di permorfance da quelli di risultato, per non essere schiavi del secondo. Stefano Candidoni 1) lavorare per un gruppo sano, dove ogni ragazzo trovi il suo posto, soprattutto senza discriminazioni in ordine ai risultati agonistici 2) far sentire ogni ragazzo importante e “vincente” solo per il fatto che è dedito
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allo sport in modo costante e organizzato. Domenico Fioravanti 1) saper nuotare dovrebbe essere la base per ogni persona. 2) un fisico armonioso. 3) benessere psicofisico. 4) una visione più aperta. 5) mettersi alla prova. LE TAPPE FONDAMENTALI PER FARE DI UN NUOTATORE IN ERBA UN ATLETA LONGEVO CAPACE DI ESPRIMERSI AD ALTO LIVELLO
Gianluca Alberani Rispettare le varie fasi dello sviluppo fisico, motorio e psicologico di ogni atleta in base alla propria età. Manolo Cattari Seguendo il percorso evolutivo dell’atleta stesso, quindi particolarmente importanti e delicati sono i passaggi di categoria (che a volte comportano cambi di allenatore) e l’ingresso all’agonismo dal settore propaganda. Stefano Candidoni 1) condividere le emozioni con lui 2) non fare progetti a lunga scadenza che non possono essere compresi 3) seguire la crescita della persona nell’attività agonistica come nel resto della vita 4) dare molta importanza agli aspetti positivi dell’attività agonistica, non solo ai risultati cronometrici 5) usare attentamente le parole prima e dopo le gare, momenti in cui la sensibilità dei ragazzi è accentuata 6) un corretto lavoro tecnico è scontato.
Stefano Candidoni Risposta scontata nella teoria, meno nella pratica 1) fino ad una certa età è fondamentale creare più schemi motori possibile, in acqua e fuori 2) il nuoto agonistico crea forti specificità strutturali, come tutti gli sport, con lati positivi ma tanti negativi che vanno compensati e prevenuti 3) non tutti siamo uguali quindi il carico somministrato viene assorbito in modi diversi; in pratica anche preparazione atletica e prevenzione devono diventare specifici per ciascuno. Domenico Fioravanti Preparazione atletica ed esercizi preventivi sono essenziali per preservare l’atleta. Soprattutto in uno sport in cui spalle e ginocchia sono costantemente sotto sforzo. NEI GIOVANI, TRASCURIAMO TROPPO TECNICA, PARTENZE/VIRATE, APNEE E FONDAMENTALI O NO? CONFRONTO CON ESPERIENZE STRANIERE
Gianluca Alberani Negli Stati Uniti fin dai corsi di nuoto si sentono le parole
Domenico Fioravanti Non saprei.
Manolo Cattari ad un seminario per allenatori
“streamline”, “start”, “turn” e “underwater”. La ricerca del dettaglio tecnico e della sua corretta esecuzione sono sicuramente alla base del successo nel nostro sport. I piccoli particolari fanno una grande differenza alla lunga. Manolo Cattari Trascuriamo anche il potenziamento di questi gesti tecnici attraverso le visualizzazioni e le propriocezioni. Spesso esiste la tendenza a formare esecutori curando poco la consapevolezza. Stefano Candidoni Fino ad un po’ di tempo fa era tutto molto trascurato, ora meno. Anche qui però il discorso parte da lontano, dalla scuola nuoto, dalla capacità motorie generali (se un ragazzo non sa fare una capriola fuori dall’acqua dubito che la faccia bene in acqua) e dall’avviamento all’attività agonistica dove, invece del cronometro, si dovrebbe osservare più e meglio la costruzione di questi particolari. Non ho termini di confronto con realtà straniere Domenico Fioravanti Assolutamente convinto che, in generale, la tecnica, partenze/virate, apnee e fondamentali siano parecchio trascurati. In America a fine allenamento dedicano sempre 30 minuti a partenze/virate. Noto che conta di più il tempo a discapito della tecnica. INVESTIAMO ABBASTANZA IN MENTAL TRAINING, ATTENZIONE ALLA NUTRIZIONE E RISPETTO DEI CARICHI IN RAPPORTO ALL’ETÀ?
Gianluca Alberani L’allenatore deve essere anche un po’ psicologo; a livello giovanile non credo sia necessario l’aiuto esterno in questo ambito, che invece secondo me può fare la differenza in fasi più avanzate. La nutrizione, così come anche altre abitudini cosidette “allenamento invisibile”, sono alla base del successo di un atleta e devono essere il più possibile equilibrate, in un crescendo di attenzioni.
Manolo Cattari Non abbastanza. Anche se c’è sempre più cultura rispetto a queste figure. C’è ancora tanto da fare. Alcune federazioni come la Figc e la Fit prevedono queste figure, per lo meno sulla carta, all’interno delle scuole sportive federali. Stefano Candidoni 1) ho sempre investito molto del mio tempo sugli aspetti mentali dei ragazzi, semplicemente studiando dettagli sul tema e cercando di non pensare da adulto ma calandomi nel contesto dell’età puberale e adolescenziale 2) la nutrizione è fondamentale. Problema molto complesso che va affrontato caso per caso, con pazienza e comprensione massima 3) come ho già detto, spesso non si rispetta l’età “biologica” in relazione ai carichi.
sempre da “un dubbio certo piuttosto che dalla certezza del dubbio” (in sintesi, avere dubbi ma nell’alveo delle conoscenze scientifiche ed essere sempre sicuri che si poteva fare meglio) 9) la passione per questo sport Domenico Fioravanti Una persona capace di far appassionare l’atleta a questo sport. Che riesca a trasmettere gioia e un pizzico di leggerezza più rispetto alla ricerca spasmodica del risultato..
Domenico Fioravanti Oggi credo che ci sia più attenzione verso certe tematiche rispetto al passato (alimentazione, allenamento a secco). Sull’aspetto dei carichi, invece, penso che ci sia troppa frenesia e che questo pesi troppo sulla carriera dei giovani atleti. IN AMBITO GIOVANILE, QUALE È IL PROFILO DEL COACH IDEALE, CAPACE DI CREARE LE BASI PERCHÈ OGNI ATLETA SI ESPRIMA AL MEGLIO NELLA PROPRIA CARRIERA SPORTIVA?
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Gianluca Alberani Credo fermamente che non esista un profilo standard dell’ “allenatore ideale”. Ognuno di noi deve considerarsi un artista in grado di tirare fuori la migliore “scultura” dai propri atleti: giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento. Manolo Cattari Un buon coach sa: essere un buon leader, motivare allo svilippo di competenze, comunicare empaticamente, programmare per obiettivi (musirabili, raggiungibili, condivisi, di performance),facilitare le condizioni di apprendimento, essere divertente, essere un punto di riferimento per il giovane. Stefano Candidoni Difficile essere un coach ideale. Si può tendere a... attraverso: 1) il riconoscimento e la correzione degli errori che inevitabilmente si fanno 2) la conoscenza di se stessi, dei pregi e dei difetti 3) l’osservazione attenta 4) la consapevolezza che ogni anno in più di esperienza è un anno che ha insegnato qualcosa 5) il lavoro che guarda sempre al futuro 6) un grosso spirito di adeguamento e adattamento alle varie situazioni 7) il non sentirsi bravo per i risultati cronometrici dei ragazzi 8) l’essere spinti
GIANLUCA ALBERANI Azura Swimming Team MANOLO CATTARI EAA/Albatross (psicologo) STEFANO CANDINONI Amatori Nuoto Perugia DOMENICO FIORAVANTI Akron
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ACQUATICITÀ VERTICALE
FRANCESCO CONFALONIERI Cofondatore EAA e presidente CTS EAA
PERCORSI PERSONALIZZATI IN ACQUA: LA RISPOSTA AD UN BISOGNO ESISTENTE LE RAGIONI CHE NON AVVICINANO NUOVI POTENZIALI CLIENTI ALLE PISCINE E COME POTREMMO FARE IN MODO DI LEGARLI STABILMENTE AL MONDO ACQUATICO
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trano è il fenomeno cui assistiamo nella quasi totalità degli impianti italiani. Proprietari gestori e consulenti continuano ad inventarsi strategie fantasiose e spesso poco efficaci mirate a contendersi il 10% della popolazione che già frequenta una piscina continuando ad ignorare la grande quantità di persone che prova ad avvicinarsi ad un impianto e, non trovando risposte adeguate, lo abbandona diventando fra l’altro cattivo ambasciatore. Proviamo allora a capire insieme le caratteristiche di questi nostri potenziali clienti, le risposte e le offerte che normalmente ricevono e quello che, invece, potrebbe invece essere loro proposto. “Soffro di mal di schiena il dottore mi ha consigliato di nuotare” Il cliente, tendenzialmente di età media od avanzata e dotato di una tecnica molto approssimativa viene iscritto ad un corso di nuoto. La scorretta esecuzione dei movimenti provoca un rapido
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peggioramento delle problematiche alla colonna ed il nostro iscritto frustrato e deluso ci abbandona. • Gentile Cliente, il nuoto potrà aiutarla soltanto se lei è già in possesso di una tecnica adeguata e di una valida acquaticità. Le consigliamo quindi di partecipare ad una valutazione con il nostro coordinatore in base alla quale potremo decidere insieme se scegliere un corso di nuoto od una fra le diverse attività in verticale che la nostra piscina offre. “ Ho ormai quasi 70 anni e soffro di diversi dolori a livello articolare, inoltre la forza ed il tono muscolare con l’invecchiamento continuano a diminuire. Mi hanno, quindi, consigliato un corso di ginnastica in acqua” La cliente viene immediatamente inserita in un corso di Aquafitness, al mattino quando la richiesta è minore. Vive per 2 o 3 volte la sconvolgente esperienza di un attività in un ambiente nuovo e complesso come l’acqua, guidata da una presenter - istruttrice attenta soprattutto al proprio look ed ai propri movimenti, con il sottofondo di una orribile musica moderna……. Poi, inevitabilmente, fugge per sempre. • Gentile Signora, in questo impianto
abbiamo un medico che oltre a rilasciarle il certificato obbligatorio per legge la visiterà ed in relazione alle caratteristiche ed alla gravità delle sue problematiche le consiglierà quella più adatta fra le diverse attività che siamo in grado di offrirle: Personal Training, Minigruppi ristretti dedicati alla tonificazione o alla ginnastica antalgica, Palestra in acqua… Eventualmente potrà iniziare con una attività più mirata e costosa per proseguire successivamente con corsi più economici e meno impegnativi, comunque costantemente seguita e monitorata dai nostri specialisti. “ Mi sono finalmente decisa a dimagrire e mi hanno consigliato un attività in acqua spiegandomi che vi è un minor sovraccarico a livello articolare e che il massaggio dell’acqua favorisce la perdita di tessuto grasso e riduce la cellulite” La Cliente viene iscritta ad un corso di Nuoto o di Aquafitness. Naturalmente non dimagrisce né tantomeno osserva una ridistribuzione del grasso od una diminuzione della cellulite. Delusa ci abbandona e si rassegna ad andare dall’ultimo Guru della Dietologia. • Cara signora, purtroppo l’attività
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fisica da sola non determina una riduzione di peso. Lei potrebbe, però, rivolgersi al nostro Specialista che valuterà in modo scientifico la sua composizione corporea, l’eventuale eccesso di grasso e la sua distribuzione. In seguito il nostro Medico potrà consigliarle la dieta più congeniale alle sue caratteristiche che potrà essere utilmente abbinata ad un programma mirato al consumo selettivo dei grassi da svolgere presso la nostra Palestra in acqua o nell’ambito dei corsi di Aquafitness strutturati in funzione di questo specifico obiettivo. I tre casi descritti, corrispondono ad esperienze vissute nell’evoluta città di Milano nell’ambito di una ricerca universitaria mirata a valutare le caratteristiche delle risposte che i nostri Centri Sportivi sono in grado di offrire ad un bisogno ampiamente presente nella società contemporanea ed in forte crescita. Indubbiamente aumentare la qualità del “contenitore” è molto più semplice che non formare dei collaboratori in grado di offrire “contenuti” di alto livello. Ma questa è la strada da seguire se vogliamo uscire dal prolungato impasse di questi anni ed offrire finalmente una risposta adeguata ad un bisogno di “salute” sempre più diffuso nel nostro tempo.
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«OFFRIRE FINALMENTE UNA RISPOSTA ADEGUATA AD UN BISOGNO DI “SALUTE” SEMPRE PIÙ DIFFUSO NEL NOSTRO TEMPO» HA 3 2016
ACQUATICITÀ VERTICALE
AQUA REHAB per un recupero efficace INTERVISTA A CURA DELLA REDAZIONE A PIERO PIGLIAPOCO, UMBERTO BORINO E PAOLO SAGLIA 32
CONFRONTO FRA I PIÙ AFFERMATI PROFESSIONISTI DEL SETTORE, FORTI DI ESPERIENZE COLLAUDATISSIME E AFFERMATISI ANCHE IN CONTESTI SPORTIVI O MEDICI DI ALTISSIMO LIVELLO: ACQUA COME RISORSA POCO SUBORDINABILE PER ASSICURARE IL RECUPERO DI PAZIENTI ORTOPEDICI O DOPO INFORTUNI E PATOLOGIE
I VANTAGGI DELLA RIABILITAZIONE IN ACQUA
torio, post-chirurgico, conservativo; 3) gradevolezza per i soggetti da trattare.
Piero Pigliapoco L’acqua è un elemento prezioso e per questo così affascinante ed estremamente complesso. Volendo sintetizzare i numerosi lati positivi del corpo immerso, l’acqua: avvolge e protegge le articolazioni; riduce il peso; consente un lavoro globale; nello stesso tempo facilita e rende più impegnativi i movimenti che, rallentati, possono essere più precisi ed efficaci.
Paolo Saglia Carico precoce,possibilità di modulazione del carico,decoaptazione articolare,maggior sicurezza nell’esecuzione dell’esercizio,possibiltà di eseguire movimenti senza ostacoli (lettino,cavi,sedie ecc.), visione del movimento nella globalità del gesto, effetto miorilassante e conseguente maggiore ampiezza del movimento.
Umberto Borino 1) Precoce sia nei tempi d’intervento che nel ritorno alla normale funzionalità; 2) adattabile ai vari protocolli riabilitativi: pre-opera-
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L’ACQUA HA UN RUOLO RISOLUTIVO, INTEGRATIVO O PARZIALE PER IL PIENO RECUPERO? COME VALORIZZARLA NEI DIVERSI PROTOCOLLI?
Piero Pigliapoco L’esercizio acquatico è decisamente integrativo al lavoro terrestre, ma in moltissimi casi indispensabile: soprattutto per le patologie osteo-articolari e di rigidità muscolo-scheletriche. Il suo inserimento nel protocollo riabilitativo e rieducativo rende il recupero funzionale più rapido e spesso piu piacevole per il paziente, in quanto antalgico e lenitivo. Umberto Borino L’acqua ha un ruolo risolutivo nel percorso di recupero. Per valorizzarla è necessario sottolineare e trasmettere i benefici ottenuti dall’immersione: 1) aumento della soglia del dolore; 2) riduzione del carico articolare; 3) miglioramento del ritorno venoso; 4)
stimolazione esterocettiva; 5) precoce ritorno alla normale funzionalità della vita quotidiana, lavorativa e sportiva. Paolo Saglia ASSOLUTAMENTE INTEGRATIVO ; con un confronto costante con i tecnici del lavoro a secco. QUALI PATOLOGIE, INFORTUNI O POSTUMI OPERATORI SONO TRATTABILI IN MODO MIGLIORE IN ACQUA? LE PERCENTUALI DI SUCCESSO?
Piero Pigliapoco Le patologie articolari e muscolari e alcune neurologiche sono tra quelle prettamente indicate. I traumi sia osteo-articolari che muscolo-tendinei, nonché problematiche psicologiche legate alle rigidità strutturali, hanno dimostrato esiti risolutivi con elevate percentuali di successo. Umberto Borino Trattamento in acqua consigliabile nei casi di: 1) esiti di frattura, distorsioni, lussazioni, interventi chirurgici, protesi articolari; 2) dolori artrosici; 3) algie vertebrali; 4) osteoporosi grave (attraverso lavoro di modesto impegno ma in carico); 5) preparazione muscolare in vista di interventi chirurgici; 6) esercizio fisico terapeutico per calo ponderale. Percentuali di successo alte, ma legate a caratteristiche dell’individuo e sua partecipazione al recupero. Superiori a quelle dei trattamenti a secco, oltre che di migliore qualità. Paolo Saglia È più facile elencare quelle meno trattabili come le cervicali, quelle del polso e del gomito. PROTOCOLLI: UN ESEMPIO DI PERCORSO UNIVERSALMENTE CONSIDERABILE E LE SOLUZIONI CHE IN GENERE SI RIVELANO PIÙ EFFICACI
Piero Pigliapoco Il trattamento riabilitativo prevede un percorso generale di almeno due/tre sedute settimanali di almeno 45’ preferibilmente con l’operatore in acqua. Le fasi del trattamento prevedono: fase iniziale (immersione ambientamento al mezzo acquatico), fase di mobilizzazione e sensibilizzazione al gesto, controllo posturale, fase di rinforzo, infine defaticamento e stretching. Umberto Borino In esiti di frattura ad arti inferiori, con carico minimo o parziale: 1) corsa senza impatto in acqua profonda (scarico antigravitazionale e corporeo); 2) pedalata posizione supina con giubbotto galleggiante e cuscino cervicale (NEKDOODLE o tubo galleggiante); 3) idrowalking con acqua
all’altezza delle spalle (e progressivamente più bassa); 4) uso di attrezzi fissi acquatici (bike, tappeto, step, trampolino elastico, pedane propriocettive); 5) corsa con impatto. Paolo Saglia Una riabilitazione dell’arto inferiore che può partire dalla immersione totale del corpo, eliminando completamente l’effetto gravitazionale, arrivando alla completa emersione con un carico totale. LE CONDIZIONI AMBIENTALI IDEALI O IMPRESCINDIBILI PER LA RIABILITAZIONE IN ACQUA
Piero Pigliapoco Vasche di ridotte dimensioni e di differenti profondità, con temperature che variano a seconda della patologia. Per esempio: per le patologie di spalla è importantissimo avere una temperatura di almeno 32°C; per altre patologie temperature anche di 28°C circa, come nelle piscine natatorie. Umberto Borino 1) Igiene dell’ambiente interno ed esterno alla vasca; 2) personale cortese, disponibile e competente; 3) organizzazione didattica; 4) evitare il sovraffollamneto in vasca e privilegiare il piccolo gruppo formato da persone con patologie omogenee; 5) esperienza tecnica e relazionale. Paolo Saglia Temperatura,igiene,varie altezze per modulare i carichi,facilità di accesso, punti di appoggio/ancoraggio dislocati sul perimetro. EVENTUALI CONTROINDICAZIONI, LE COMPLICAZIONI POSSIBILI E LE SOLUZIONI PER ARGINARLE
Piero Pigliapoco Controindicazioni assolute legate a: problematiche cutanee (ferite aperte, allergie al cloro ecc.), condizioni di paura dell’acqua, acqua fredda, patologie cardio vascolari per le quali è
sconsigliato il lavoro in acqua. Soluzioni: proporre situazioni miste lavoro a secco con parti ridotte in acqua, situazioni di massima tranquillità e sicurezza, utilizzare cerotti particolari per ferite o mute per eliminare il problema del freddo. Umberto Borino Legate agli aspetti medici (ferite aperte, infezioni cutanee, micosi, incontinenza urinaria, stati febbrili, cardiopatie gravi, ipersensibilità o intolleranza al cloro) e/o psicologici (fobia dell’acqua). Sono quotidiane e saperle gestire dipende dalla competenza ed esperienza del terapista/team rieducativo. Paolo Saglia Quando non si trovano tutte le indicazioni sopra elencate non si può parlare di terapia e le soluzioni sono semplicemente di intervento strutturale.
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PERCHÉ SPESSO IN TALE AMBITO ECCELLONO PIÙ FACILMENTE I LAUREATI IN SCIENZE MOTORIE (RECUPERO FUNZIONALE) RISPETTO A MOLTI FISIOTERAPISTI (RIABILITAZIONE)?
Piero Pigliapoco Il lavoro dovrebbe essere svolto in perfetta sinergia e collaborazione. Personalmente mi sono sempre avvalso della collaborazione dei fisiotarapisti. Forse i laureati in scienze motorie, spesso anche istruttori di nuoto, potrebbero avere più motivazione, come completamento della loro figura professionale e, stando a contatto con allievi, potrebbero richiedere interventi rieducativi. Umberto Borino In genere: conoscono meglio gli aspetti del movimento attivo; formazione da “campo” che si sviluppa in contesti motori dinamici, vari e diversi; più fantasia e creatività; meno “freni” e “paure” rispetto ai fisioterapisti che utilizzano prevalentemente gli interventi passivi. Fisioterapisti qualificati maggiormente con i soggetti colpiti da problematiche neurologiche.
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Umberto Borino Credere fermamente nelle grandi possibilità offerte dal settore, avendo come priorità sia la bellezza e l’adeguatezza della struttura, che la formazione del personale. Ben vengano le necessarie strutture, ma la differenza viene fatta dalle persone. Del resto, cento “mucche” in un bel condominio fanno una “stalla”. Paolo Saglia Costruire un ambiente specifico non pensando neanche un attimo ad una vasca natatoria e formare personale con elevate competenze. Ringraziamo In Acqua che ha consentito di pubblicare le dichiarazioni di Paolo Saglia, deceduto tragicamente in un incidente stradale. Una grave perdita per tutto il settore, che tuttavia non avvicina il profondo dolore che affligge la famiglia di Paolo Saglia, cui Happy Aquatics esprime il proprio cordoglio. Paolo Saglia Premetto:le eccellenze sono da ambo le parti diciamo che un Scienze Motorie ha per formazione un visione più globale dell’individuo. Faccio un esempio: nella riabilitazione di un ginocchio un fisioterapista vede la fine quando l’escursione da supino va da 180° a 0° . Un Scienze Motorie quando si può correre in pista.
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EVENTUALI STRUMENTI E ATTREZZATURE UTILI PER OTTIMIZZARE O VELOCIZZARE IL RECUPERO. COSA INVECE NON SERVE
Piero Pigliapoco L’acqua è il miglior strumento da utilizzare, tuttavia tutti gli attrezzi che convenzionalmente si utilizzano per il fitness in acqua possono essere utilizzati con peculiarità e buon senso. Non è l’attrezzo che fa la differenza, ma come lo si usa. Umberto Borino Servono fantasia operativa e capacità didattiche; piccoli attrezzi, anche occasionali (come una camera d’aria). Disporre di più strumenti e attrezzature, rende più interessante e proficuo il trattamento. Non servono l’improvvisazione e il pressapochismo!!! Paolo Saglia Principalmente strumenti di varie misure che facilitino il galleggiamento nelle varie posizioni; a seguire strumenti che si oppongano al movimento; per finire strumenti da ancorare al fondo QUALI PERCORSI SEGUIRE PER ESSERE UN VALIDO PROFESSIONISTA E PER
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QUALIFICARSI IN TALE AMBITO?
Piero Pigliapoco Il primo step: essere un laureato in scienze motorie o fisioterapista. Poi seguire corsi formativi in ambito rieducativo e, sullo specifico, per l’acqua. Fare attenzione ai docenti: che siano esperti di rieducazione e riabilitazione in acqua con comprovata esperienza. Umberto Borino Una vera scuola di specializzazione/riabilitazione in acqua non esiste in Italia: nessuno può fregiarsi del titolo di “specialista”. I fisioterapisti e i laureati in Scienze Motorie hanno a disposizione strutture specializzate private e pubbliche, master universitari, corsi di vario “peso”, convegni, libri con proposte pratiche. Paolo Saglia Fare tanto affiancamento a chi possiede anni di esperienza specifica. SINTETICISSIMO SUGGERIMENTO PER PROFESSIONISTI/IMPRENDITORI PRONTI AD INVESTIRE IN VASCHE RIABILITATIVE
Piero Pigliapoco 1) Investire sul personale (scienze motorie e fisioterapisti), motivarlo e qualificarlo; 2) non improvvisare mai; 3) realizzare vasche semplici con facili accessi; 4) proporsi a strutture mediche che credono nel lavoro in acqua, a partire dei medici di base, 5) sensibilizzare con un buon marketing la propria attività.
PIERO PIGLIAPOCO Aquacontrology UMBERTO BORINO Kinesiologist PAOLO SAGLIA In Acqua - Idrochinesiologia
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ACQUATICITÀ VERTICALE
ACQUAPOLE EVOLUTION molto più di fitness acquatico
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MONICA SPAGNUOLO
RIDUTTIVO CONSIDERARE QUESTA ATTIVITÀ, LA CUI DENOMINAZIONE NASCE DALL’ATTREZZO, COME MERO AQUAFITNESS, PERCHÈ È UNA DELLE PIÙ AGGIORNATE INTERPRETAZIONI DEL VERTICAL AQUATIC STYLE, CON APPLICAZIONI MOLTO TRASVERSALI
DA GESTORI AD INVENTORI I frequentanti la piscina e soprattutto i praticanti il fitness in acqua si aspettano che ogni anno il gestore proponga loro qualcosa di nuovo e divertente. L’acquapole nasce seguendo questo principio, ovvero che anticipando l’ esigenze degli utenti si ottengano il loro consenso, la loro soddisfazione e la loro fidelizzazione.
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LA NOSTRA FORZA 1) Idea 2) Prototipo 3) Un test in prima persona 4) Eventuali modifiche 5) Creazione di protocollo 6) Test sull’utenza 7) Messa in produzione Queste sono le fasi che distinguono le nostre creazioni. La domanda che
rimbomba solenne nella nostra testa è sempre: “io ci riesco ma l’utenza ci può riuscire?” Questo richiede più tempo sia per la programmazione sia per la messa in opera ma è il nostro punto di forza ed è il motivo per cui l’Acquapole, nonostante le copie discutibili di terzi, continua a crescere e a “moltiplicarsi” soprattutto all’estero dove l’Acquapole mania sta impazzando, preannunciando una crescita rapida e capillare soprattutto oltre oceano. ANTICIPAZIONE STAGIONE 2016-2017: ELASTIC POLE Sull’onda di questa filosofia nasce l’elastic pole: 2 elastici attaccati ad un gancio posizionato sulla pertica. Il panorama di esercizi è ampio e si apre ad una fetta variegata di utenza che finora non si è avvicinata all’acquapole: le squadre agonistiche. Nuoto-pallanuoto-syncro
AD AQUAFITNESS DAYS 2016 Tutte le ultime novità interpretative di questo attrezzo multifunzione e molto trendy
potranno usarlo per il potenziamento muscolare, l’allenamento della resistenza e per l’incremento della flessibilità osteo articolare. Ma si prova ad andare oltre e si introduce il nuovo concetto di EPAS: elastic pole aquatic support. Partendo dall’idea del TRX terrestre la sfida questa volta è stata: come trasformare un attrezzo così valido in modo da renderlo acquatico? L’elastic pole non potendo sfruttare in toto la forza di gravità per l’immersione in acqua, sfrutta quest’ultima come supporto instabile dove “appoggiare” il corpo per svolgere gli esercizi funzionali. ACQUAPOLE TRAINING Il nostro intento era arduo fin dal principio: buttare un palo in acqua ed educare la gente a vederlo come un attrezzo per fare fitness e non come la lap dance acquatica. Per fare questo
ci voleva per prima cosa un approccio professionale (perché se sai cosa stai facendo sei credibile viceversa no). In concomitanza alla creazione dell’attrezzo nasce il protocollo d’uso. Sempre. Così è stato per il primo livello e per tutti quelli a seguire(che ad oggi sono 8 tone; coreo; postural; advanced; boxing-bag; elastic pole; rehab; master trainer). Dopo tanto lavoro Acquapole è entrato a far parte dei grandi attrezzi del fitness acquatico. Vanta infatti più di 600 istruttori dislocati nei 4 continenti e ci piace dire con orgoglio che il 10% del mondo fa acquapole! UN PROGETTO AMBIZIOSO Far diventare acquapole attraverso i suoi accessori un vero e proprio attrezzo polifunzionale per il fitness acquatico col quale puoi tirare di box (boxing bag), allenarti in maniera funzionale (elastic pole e postural), volteggiare intorno al palo, (coreo e tone) o semplicemente allenare la massa muscolare; ma il nostro intento è di non fermarci qui.
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Per prima cosa un approccio professionale (perché se sai cosa stai facendo sei credibile viceversa no) HA 3 2016
AQUAFITNESS
STEFANO MONACO TA di EAA, Trainer emergente, laureato in scienze motorie e gestore di diversi impianti
AQUAXFIT, OLTRE IL FITNESS, DIVERTENDO E MOTIVANDO BANALIZZANDO, SI POTREBBE PENSARE A QUESTA NOVITÀ COME UNA SEMPLICE INTERPRETAZIONE ACQUATICA DI UN’ATTIVITÀ TERRESTRE DI SUCCESSO; IN VERITÀ È UN’INTUIZIONE CHE SOTTENDE MOLTO DI PIÙ: GRANDI BENEFICI PER ALLIEVI, CLIENTI, ATLETI, MA PURE PER CHI GESTISCE PISCINE, SUPERANDO I LIMITI STRUTTURALI 38
A AquaXFit nasce dall’idea di trasferire il meglio del CrossFit, la sua completezza e il sua forza attrattiva nel mondo acquatico, convergendo, ma non necessariamente , con l’aquafitness proiettato ad un training ideale per ogni categoria di persone, senza distinzione di genere. L’acqua, oltre ad assicurare tantissimi benefici - dei quali noi tutti esperti del settore sappiamo - pone molti limiti per questa disciplina soprattutto per le attrezzature e disponibilità di spazi che caratterizzano i Box CrossFit (vedi il vogatore, gli anelli da ginnastica, la pertica, i copertoni usati, sbarre per trazioni, bilanciere con pesi, kettlebell…) L’atleta di CrossFit deve padroneggiare i punti fondamentali del fitness: resistenza cardiorespiratoria, resistenza muscolare, forza, flessibilità, potenza, velocità, coordinazione, agilità, equilibrio, precisione. In acqua non è
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possibile agire alla stessa stregua, o meglio, sollecitare i muscoli e i distretti corporei, senza trascurare la componente psicologica. AquaXFIT è questo, un circuito allenante, di seduta in seduta sempre differente, facendo leva sulla componente motivazionale/mentale e sfruttando l’acqua e le attrezzature idonee: dallo Star TreadMill all’ActiveBike, dai Gloves ai Jump passando per l’Aquabalance, senza
Il Trainer con alcune fans di aquaXfit.
dimenticare il lavoro a corpo libero con stazioni di nuoto. Il tutto adattabile a qualsiasi piscina, sia per dimensione che profondità. Mio padre - docente universitario in passato ISEF/Scienze Motorie n.d.Redazione - mi ha sempre detto “un bravo istruttore deve adattarsi al luogo in cui lavora, e sfruttare tutto ciò che il bordo vasca offre”. La vasca didattica della Piscina Spiraglio, centro che gestisce
AD AQUAFITNESS DAYS 2016 Stefano Monaco in una classe aquaXfit a Rimini Wellness.
la President Bologna, è una piscina di 3 livelli differenti di profondità, (30-60100 cm) misura 16,60x10mt con bordo a sfioro, ed è proprio in questo spazio che nasce AquaXFIT rivoluzionando un po’ gli schemi di quello che EAA e il mondo dell’acquafitness mi hanno insegnato, proprio perchè questa attività va oltre il concetto tradizionale di fitness in acqua. La musica resta fondamentale anche per questa disciplina, ma non è necessariamente quadrata e condizionante: sta infatti all’abilità dell’istruttore valorizzare e ottimizzare ogni seduta, anche
personalizzando carichi e intensità, evitando di proporre sempre la stessa lezione; è determinante diversificare e sopratutto provare , anche in prima persona, quello che la clientela riesce a svolgere e quello che l’istruttore si sente di proporre, in maniera divertente e soprattutto allenante. Uno dei trucchi? Trattare una classe come fosse una squadra sportiva, e quindi programmare dei cicli diversificando la proposta allenante, ma pensando la classe come un team dove ogni “giocatore” ha diverse caratteristiche ed esigenze, che vanno adeguatamente allenate, senza perdere mai di vista la componente mentale, che in ogni allenamento efficace e finalizzato,
(1-3 settembre) sarà possibile scoprire il grande impatto e la forza innovativa di AquaXFIT, coordinato da Stefano Monaco
incide ben oltre quanto molti Trainers/ Istruttori possono pensare. Ci vediamo ad Aquafitness Days! Attivazione muscolare, inserire anche richiami cardiovascolari per stimolare il sistema cardiorespiratorio.
«AQUAXFIT UN CIRCUITO ALLENANTE, DI SEDUTA IN SEDUTA SEMPRE DIFFERENTE, FACENDO LEVA SULLA COMPONENTE MOTIVAZIONALE/MENTALE E SFRUTTANDO L’ACQUA E LE ATTREZZATURE IDONEE» HA 3 2016
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AQUAFITNESS
L’ECCELLENZA NEL FITNESS
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TECNOLOGIA, COMPETENZA ED EMOZIONE
L’ istruttore di fitness nel momento in cui accende la musica e inizia la lezione impone un insieme di stimoli sui sistemi sensoriali degli allievi che attivano una serie di reazioni a livello muscolare, cardiovascolare, respiratorio, enzimatico e nervoso, con modifiche importanti nel sistema fisiologico degli allievi. Questi mutamenti sistemici non possono essere ignorati o comunque non propriamente finalizzati nel momento in cui si prepara un programma di lavoro di fitness acquatico.
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Per anni nel passato gli istruttori anche più preparati e attenti hanno elaborato programmazioni e effetti di feedback avvalendosi di strumenti poco precisi e generici. Oggi la ricerca scientifica e l’evoluzione tecnologica offre ai tecnici del fitness e dei professionisti sportivi la disponibilità di mezzi che permettono di parametrare in modo sempre più preciso ed adeguato l’intensità del lavoro dei singoli allievi e di definire un protocollo di allenamento individuale mirato e finalizzato. L’incontro tra allievo e istruttore anche nella situazione di lezione di gruppo instaura un rapporto importante e delicato il cui fine è il raggiungimento di una serie di obiettivi. L’istruttore dei corsi collettivi allena i partecipanti utilizzando strumenti, stimoli, protocolli e metodologie tipiche del fitness.
Foto Prime di Bologna
ANDREA GILARDONI
Tra le tante definizioni di allenamento io ho fatto mia la seguente per la sua completezza e grande semplicità : “L’allenamento è un processo pedagogico-educativo complesso che si concretizza nell’organizzazione dell’esercizio fisico ripetuto in quantità ed intensità tali da produrre sforzi progressivamente crescenti in una continua variazione del loro sviluppo, per stimolare i processi di supercompensazione dell’organismo e migliorare le capacità”: • fisiche • psichiche • tecniche e tattiche dell’allievo al fine di rendere più gradevole la qualità della vita Dalla definizione emerge in modo evidente che la chiave del contratto istruttore - allievo deriva dal termine processo pedagogico educativo. Quando l’istruttore aiuta l’allievo nella scelta ed individuazione corretta degli obiettivi l’accordo è chiaro, trasparente e condiviso. La condivisione ha una serie fondamentali di effetti: • La motivazione all’allenamento e alla continuazione dell’attività; • la determinazione di obiettivi di micro e mesociclo chiari e valutabili; • il controllo tra quanto preventivato e i risultati ottenuti; • la valutazione dell’attività svolta; • la fidelizzazione con l’istruttore e il centro sportivo; • il mancato abbandono dell’attività. Se il rapporto tecnico - partecipante ai corsi non è definito da queste basi fondamentali è destinato a perdersi del tempo. Gli entusiasmi iniziali determinati da no-
vità si perdono, l’attività diventa routine, i risultati non vengono percepiti perchè poco chiari o non adeguati e l’allievo nel medio termine inevitabilmente abbandona l’attività. Ancora una volta la soluzione ottimale nella definizione di un servizio di qualità risulta da una sinergia tra aspetti tecnici, professionali ed altri di tipo emozionali e relazionali. L’allenamento è un processo dinamico che evolve in funzione dei carichi di lavoro i quali possono essere modulati nel senso di: • Varietà dei carichi (multilateralità); • Differente distribuzione nella successione di carichi diversi; • Modificazione dei parametri fondamentali I parametri fondamentali che caratterizzano il carico di lavoro sono: • quantità o volume, • intensità, • densità, • durata. Due sono gli indici da valutare: • esterni (carico esterno): n°di ore, Km. percorsi, numero delle ripetizioni…. • interni (carico interno): risposta dell’organismo come reazione dei suoi sistemi funzionali alle sollecitazioni indotte dall’allenamento. La determinazione del carico esterno per un istruttore è il problema più facilmente risolvibile. Al contrario la valutazione del carico interno di ogni singolo allievo con gli strumenti fino ad oggi a disposizione diventa l’elemento critico in particolare in funzione di quanto
detto prima in termini di definizione e condivisione di obiettivi. La valutazione dell’intensità è stata per anni il problema fondamentale per l’istruttore di fitness in acqua. L’intensità è soggettiva, dipende da tanti fattori e in acqua è difficilmente percepibile a livello di sensazioni a causa delle proprietà del liquido stesso. Lo strumento che per eccellenza permette la misurazione dell’intensità di una lezione di fitness acquatico è la misurazione della frequenza cardiaca. L’utilizzo della scala di Borg per quanto utile in acqua si rivela alquanto imprecisa per la difficoltà di registrare una funzione scientifica che possa mettere a rapporto sforzo percepito, sforzo reale e frequenza cardiaca. Tale problema diventa cruciale nel momento in cui si utilizzano grandi attrezzi acquatici come Aquabike, treadmill o moonwalker dove la determinazione dell’intensità delle andature è l’elemento cruciale nel rapporto allievo istruttore.
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CONSIGLI PER IL GESTORE ➜ Stimolare i propri istruttori
alla continua formazione e allo studio; ➜ Investire in strumenti tecnici di qualità che permettono la determinazione di veri protocolli allenanti; ➜ Progettare strategicamente attività che legano individualmente il cliente al centro attraverso la definizione di un rapporto personale e soggettivo con i servizi della struttura; (segue nel prossimo numero) CONSIGLI PER L’ALLIEVO ➜ Riflettere sugli obiettivi da
raggiungere al termine del ciclo di sedute acquistato; ➜ Selezionare i centri sulla base della qualità dell’offerta e non sull’economia delle tariffe; ➜ Chiedere un rapporto personalizzato con gli istruttori del centro anche se partecipanti a lezioni di gruppo (segue nel prossimo numero);
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AQUAFITNESS
PALESTRA IN ACQUA: secondo il Trainer
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FABRIZIO CANTARINI
UN’IDEA VINCENTE SOTTO OGNI PROFILO: ORGANIZZATIVO, TECNICO, MA SOPRATTUTTO IN LOGICA DI AGGIORNAMENTO DI SERVIZI CHE AVVICININO GLI “INATTIVI” OGGI NON INTERESSATI AD UN’OFFERTA SUPERATA
I Il 20% della popolazione potenzialmente attiva pratica attività sportiva. Solo una parte di questa lo fa nei club sportivi, ed ancora solo una frazione si cimenta in acqua, seppur sarebbe per moltissimi
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siamo cronicamente abituati. La verità è che tutti sanno che dovrebbero farlo ma entrare in un club non corrisponde a quell’idea di benessere che vorrebbero. Da qui la necessità tecnica di sondare proposte innovative, inusuali, controcorrente, con dei comuni denominatori. BREVITÀ SEMPLICITÀ DI ESECUZIONE • INDIVIDUALITÀ DEL CARICO • BASSA PERCEZIONE DELLA FATICA, • ALTA PERCEZIONE DEL BENESSERE •
l’ambiente ottimale dove praticare esercizio fisico. Questo assurdo ci indica che le proposte che mettiamo sul mercato non soddisfano le esigenze della quasi totalità dei nostri potenziali clienti. Pensiamo alle nostre famiglie, genitori, fratelli e sorelle, cugini, nipoti, quanti di loro praticano con regolarità una qualsiasi forma di attività sportiva? A chi non la pratica (la maggior parte) provate a chiedere il motivo. Sentirete snocciolare una ad una, dalle più classiche alle più innovative ed originali scuse alle quali ormai
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Queste sono le caratteristiche della palestra in acqua: un piccolo spazio allestito con poche attrezzature che offrano la possibilità di eseguire un programma di allenamento personalizzato in un’ampia fascia oraria, con una supervisione di personale tecnico. Il modello è quello classico della palestra.
Sarebbero sufficienti, 15 metri di una corsia, 1 bike, 1 treadmill, 1 jump, 2 cinture o tubi, 2 coppie di cavigliere,2 coppie di manubri, 4 bande elastiche: 2 easy e 2 medium per far lavorare fino a 30-35 persone distribuite su 1,5-2 ore. L’assegnazione della scheda, la spiegazione e la supervisione degli esercizi, può essere affidata ad un tecnico (non necessariamente di “fitness musicale”) o dall’assistente bagnanti, che avrà la possibilità di allargare le proprie competenze ed opportunità di lavoro/impiego sul piano vasca.
“L’idea diventa vincente se pensiamo che i fruitori di questo nuovo servizio siano quelli che in piscina oggi non vengono, tipicamente sedentari, anziani, sovrappeso” L’idea diventa perdente se proponiamo questo servizio come alternativa a chi già ha scelto e sta praticando lezioni di aquafitness. L’idea diventa vincente se pensiamo che i fruitori di questo nuovo servizio siano quelli che in piscina oggi non vengono, tipicamente sedentari, anziani, sovrappeso. Dobbiamo avere il coraggio di andare ad intercettare quell’80% di clienti che non sa che oggi nella piscina vicino casa c’è un servizio che può andare bene per Lui/ Lei. Un’attività dove non ci sono specchi, dove non percepisco affanno, dove ogni settimana riesco a fare senza sforzo qualcosa di più, dove all’uscita dall’acqua mi
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sento bene, dove il giorno dopo non ho risentimenti o dolori muscolari. Di seguito un esempio di scheda “GOLDEN AGE” con le caratteristiche di cui sopra: brevità, semplicità, individualità e percezione. Immaginate un vostro parente over 65 sedentario seguire questa scheda.
E’ solo la famosa punta dell’iceberg. La storia del fitness terrestre ci insegna che lo sviluppo di questo servizio porta naturalmente alla nascita di nuove ed interessanti opportunità, come il personal training, l’attività antalgica, la rieducazione, gli small group, ecc, ecc…. ma questa è un’altra storia.
BENEFICI PER L’ISTRUTTORE impiego di pochissima attrezzatura ➜ possibilità di mettere a produttività spazi acqua non commerciali ➜ impiego dell’assistente bagnanti ➜
BENEFICI PER ISTRUTTORE E ASSISTENTE BAGNANTI ➜ possibilità di lavorare su attività non musicali ➜ ampliamento significativo della clientela ➜ nuove opportunità di lavoro personalizzato BENEFICI PER IL CLIENTE massima elasticità sugli orari di frequenza ➜ massima percezione dei benefici ➜ minima percezione dello sforzo ➜
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MANAGEMENT
PASCAL MOISET Business Tutor e Formatore. Diplomato ISEF, da oltre due decenni ricopre cariche di istruttore, personal trainer, responsabile tecnico e club manager. Dal 2008 consulente Wellink in ambito marketing
PALESTRA IN ACQUA: secondo il Manager
NON SOLO ASSISTENTI BAGNANTI INVESTIRE DI NUOVI COMPITI UNA FIGURA CHE, NELLA TRASFORMAZIONE DI OFFERTA E PALINSESTO DELLE VASCHE, SI RIVELA STRATEGICA E FUNZIONALE AI SERVIZI AGGIORNATI. CON UNA CRESCITA PROFESSIONALE ED INTEGRAZIONE DEL TEAM DI UN PROFILO SPESSO AI MARGINI
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In articoli precedenti abbiamo analizzato quanto potrebbe risultare utile per il nostro business inserire in vasca una nuova modalità di proporre movimento attraverso la palestra acquatica. Con essa avremo la possibilità di avvicinare al mondo acqua soggetti che fino ad oggi non trovavano una proposta a loro adeguata per svariate motivazioni (vincoli di orari, incapacità nel gesto tecnico del nuoto, allenamenti di gruppo ad intensità non adeguate,ecc..) Ricapitolando, essa consiste nell’allestire in maniera stabile o meno una porzione di acqua con attrezzature, in modo che clienti possano usufruirne, liberi da vincoli di orari. Con il termine “liberi” non intendiamo casuale, in quanto i clienti vengono addestrati all’utilizzo degli stessi e viene consegnato loro un programma di allenamento in stile “palestra fitness”. Tecnicamente a chi compete questo compito?
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Non volendo caricarci di ulteriori costi tecnici abbiamo identificato come miglior candidato l’assistente bagnanti quando fuori turno di assistenza oppure in compresenza con altri colleghi , continuando quindi ad avere il compito di sorvegliare con attenzione i frequentatori della vasca. Nel corretto inserimento di quest’attività all’interno del planning delle attività del centro acquatico, l’assistente bagnanti viene coinvolto nella formazione in modo da avere tutti gli strumenti idonei a gestire questo compito che lo classifica finalmente come soggetto attivo, competente ed investito di un nuovo ruolo nella gestione della clientela. Tra i compiti previsti rientrano: • l’accoglienza del cliente in vasca • una breve anamnesi per inquadrarne le esigenze • erogazione e ag-
giornamento di programmi adeguati • spiegazione e esecuzione degli esercizi in essi contenuti • monitoraggio e assistenza dei clienti presenti in palestra Formazione e ruolo consentiranno agli assistenti bagnanti di accrescere il loro profilo professionale e di proiettarli verso una crescita che i più motivati sapranno sicuramente cogliere come un’opportunità!
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MANAGEMENT
ROBERTO BRESCI Specializzato in diritto sportivo e fiscalità degli enti sportivi dilettantistici Giornalista pubblicista di riviste sportive su rubriche di consulenza fiscale Collaboratore del SIT FIN e Membro della Commissione Fiscale della FIN
CERTIFICAZIONE MEDICA PER L’ATTIVITÀ SPORTIVA NON AGONISTICA ARRIVA LA CIRCOLARE DEL CONI CHE DOVREBBE AIUTARE A FARE CHIAREZZA SU UN TEMA CONTROVERSO CHE PREOCCUPA DIVERSE SOCIETÀ SPORTIVE E CLUB; MA RIMANGONO ALCUNI DUBBI
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Il 10 giugno 2016 l’ufficio Affari Legislativi Istituzionali ed Attività di Presidenza del CONI ha diffuso un circolare con lo scopo di chiarire alcuni aspetti relativi alla certificazione medica per l’attività sportiva non agonistica. Coloro che hanno seguito le vicende relative alla certificazione medica ricorderanno bene, che ciò si era reso necessario a seguito di quanto disposto dal Ministero Salute con nota esplicativa del 16 giugno 2015 e successiva nota integrativa del 28 ottobre 2015. A tale proposito il Ministero della Salute, muovendo dalla constatazione della necessità di individuare chi, fra i soggetti tesserati (alle Federazioni sportive nazionali agli Enti di promozione sportiva ed alle Discipline Sportive Associate), dovesse sottoporsi alla visita per ottenere la certificazione medica di idoneità alla pratica sportiva non agonistica - sul
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presupposto dello svolgimento di attività sportiva - demandò al CONI il compito di distinguere i tesserati che svolgono attività sportive regolamentate da coloro i quali svolgono attività sportive che non comportano impegno fisico, dai tesserati, infine, che non svolgono alcuna attività sportiva, obbligando solo i primi ad effettuare la visita medica. Acquisito il parere favorevole e definitivo del Ministero della Salute il CONI ha chiarito che l’obbligo di certificazione medica per la pratica di attività sportiva non agonistica è posto solo a carico dei soggetti tesserati che svolgono attività sportive regolamentate. Per questa categoria di tesserati, ancorché non svolga attività agonistica (in relazione alla quale già esiste e rimane invariato l’obbligo di certificazione idoneità così come previsto dal D.M. 18/02/1982) sussiste l’obbligo del certificato di idoneità non agonistico. Certificato il cui contenuto e caratteristiche sono quelle previste dall’art. 42 bis della legge 09 agosto 2013 n. 98 e dalle Linee Guida del Ministero della Salute del 08 agosto 2014. Rientrano nella categoria dei tesserati che svolgono attività sportive regolamentate le persone fisiche tesserate in Italia (non agoniste) che
svolgono attività organizzate dal CONI, da società e associazioni sportive affiliate alle Federazioni Sportive Nazionali, alle Discipline Sportive Associate ed agli Enti di Promozione Sportiva, ad eccezione di quelle attività sportive che non comportano impegno fisico. I tesserati appartenenti a questa ultima categoria non sono tenuti all’obbligo di certificazione sanitaria ma si raccomanda, in ogni caso, un certificato medico prima dell’avvio dell’attività sportiva. Sempre secondo quanto specificato dal CONI le attività che non comportano impegno fisico sono quelle caratterizzate dall’assenza o dal ridotto impegno cardiovascolare. Nel dettaglio si tratta delle seguenti discipline: sport del tiro, del bilardo sportivo, delle bocce, del bowling, del bridge, della dama, dei giochi e degli sport tradizionali, del golf, della pesca sportiva di superficie, degli scacchi, del curling e dello stock sport. L’elencazione fatta dal CONI sembra tuttavia non essere tassativa in quanto, con una formula di chiusura, si afferma che devono intendersi attività con scarso impegno cardiovascolare tutte quelle discipline il cui impegno fisico sia evidentemente minimo. Una simile disposizione e in particolare l’elencazione non esaustiva ma esemplificativa di attività sportive
(aeromodellismo, imbarcazioni radiocomandate, attività sportiva cinotecnica) non sottoposte a particolari obblighi si presenta in verità premonitrice di dubbi e perplessità. L’ultima categoria di tesserati per i quali non sussite l’obbligo di certificazione sanitaria si riferisce alle persone fisiche che siano state dichiarate non praticanti dalle rispettive Federazioni Sportive Nazionali, dalle Discipline Sportive Associate e dagli enti di promozione sportiva. Tale specifico status sportivo deve essere espresso all’atto del tesseramento con inserimento in una apposita categoria istituita allo scopo dal soggetto tesserante. Pur nella complessità e nella delicatezza dell’argomento si ritiene che sullo scenario relativo alla obbligatorietà o non obbligatorietà della certificazione medica, sia stato fatto un ulteriore e importante passa in avanti. Al di là di un’attenta valutazione delle discipline non espressamente considerate a ridotto impegno cardiovascolare, la richiesta della certificazione, soprattutto nei casi dubbi, è fortemente auspicabile e ciò non solo a tutela della salute dei praticanti, ma anche come strumento di esonero da responsabilità per i gestori e i dirigenti sportivi.
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LE ATTIVITÀ CHE NON COMPORTANO IMPEGNO FISICO SONO QUELLE CARATTERIZZATE DALL’ASSENZA O DA RIDOTTE INTENSITÀ CARDIOVASCOLARI HA 3 2016
MANAGEMENT
ALBERTO SUCCI Avvocato cassazionista. Esperto in diritto dello sport, con particolare riferimento agli aspetti societari, tributari e del lavoro riguardanti le associazioni e società sportive dilettantistiche. Consulente dell’ANIF - Associazione Nazionale Impianti Fitness
ETERO-ORGANIZZAZIONE NON RIGUARDA I COLLABORATORI SPORTIVI NELLE DIFFICOLTÀ INTERPRETATIVE DELLE NORME CHE REGOLANO I RAPPORTI DI LAVORO DEL SETTORE SPORTIVO, L’OPINIONE DEL PIÙ AUTOREVOLE ESPERTO IN MATERIA AIUTA A COMPRENDERE GLI AMBITI APPLICATIVI DELLE RECENTI NUOVE DISPOSIZIONI DI LEGGE 48
L a normativa introdotta dall’articolo 2 del D.Lgs. 81 del 2015, in vigore l’1 gennaio 2016, affianca alle collaborazioni coordinate e continuative ordinarie una nuova fattispecie costituita dalle “Collaborazioni organizzate dal committente”, alle quali si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato. Questa tipologia di collaborazioni e’ caratterizzata dai seguenti elementi: • Prestazioni di lavoro esclusivamente personali, • Continuative; • Modalità di esecuzione organizzate dal committente anche in relazione ai tempi e al luogo di lavoro. Nella sostanza sono stati individuati alcuni elementi, sintetizzabili nella formula “etero-organizzazione” - cioè l’inserimento del prestatore dell’attività all’interno di luoghi e di orari stabiliti
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dal committente - che, se presenti, assimilano tale contratto a quello di rapporto di lavoro subordinato. Questa innovazione spiega notevoli riflessi sia in relazione a verifiche da parte degli enti previdenziali “semplificando di fatto l’attività del personale ispettivo
che, in tali ipotesi, potrà limitarsi ad accertare la sussistenza di una etero-organizzazione” (Circolare n. 3/2016 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali), sia in caso di contenzioso giudiziario, poiché sarà sufficiente che siano rilevati quegli elementi perché si applichi
automaticamente la disciplina del rapporto di lavoro subordinato, facilitando l’assolvimento dell’onere probatorio facente capo a coloro che intendono contestare il rapporto di co.co.co. Non si deve più fornire la prova maggiormente complessa dell’etero-direzione, cioè dell’assoggettamento del collaboratore al potere direttivo, di controllo e disciplinare del committente, ma è sufficiente che si provi che l’attività del collaboratore è organizzata dal committente stesso. A questo punto ci si domanda se l’attività degli istruttori e degli amministrativo-gestionali, svolta all’interno dell’impianto sportivo negli orari coincidenti con le esigenze della società sportiva dilettantistica, può configurarsi come etero-organizzazione e ad essa deve essere applicata la disciplina del lavoro subordinato, ravvisandosi nelle modalità operative la etero-organizzazione ai sensi della normativa in esame. La risposta è no. Il comma 2 dell’articolo 2 del D.Lgs. 81/2015, infatti, stabilisce che la disposizione ora esaminata non trova applicazione “alle collaborazioni rese a fini istituzionali in favore delle associazioni e società sportive dilet-
tantistiche affiliate alle federazioni sportive nazionali, alle discipline associate e agli enti di promozione sportiva riconosciuti dal C.O.N.I., come individuati e disciplinati dall’articolo 90 della legge 27 dicembre 2002 n. 289”. Il principio della etero-organizzazione e le relative conseguenze, dunque, non trovano applicazione alle società sportive dilettantistiche, come riconosciuto dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali nell’Interpello n. 6/2016. Questo documento di prassi assume particolare importanza poiché sintetizza la normativa riguardante le collaborazioni coordinate e continuative svolte nell’ambito dello sport dilettantistico, coordinandola con la disciplina appena esaminata e chiarendo che nell’ambito di applicazione dell’articolo 2, comma 2 del D.Lgs 81/2015 rientrano “non solo le collaborazioni coordinate e continuative rese in favore delle associazioni e società sportive dilettantistiche, ma anche quelle rese in favore del CONI, delle Federazioni sportive nazionali,
«IL PRINCIPIO DELLA ETEROORGANIZZAZIONE E LE RELATIVE CONSEGUENZE NON TROVANO APPLICAZIONE ALLE SOCIETÀ SPORTIVE DILETTANTISTICHE»
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delle discipline associate e degli Enti di promozione sportiva” e non potrà pertanto essere invocata la presunzione di subordinazione derivante dalla etero-organizzazione, prevista dall’articolo 2, comma 1 del D.Lgs. 81/2015. Appare evidente che il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha confermato quanto in diverse occasioni si è sostenuto e cioè che lo sport dilettantistico è destinatario di un corpus di norme speciali che gli operatori, gli enti previdenziali e i giudici non possono ignorare e alle quali devono attenersi.
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MANAGEMENT
SIMONA PERGOLESI Business tutor Wellink
IL CORAGGIO DI CAMBIARE C’ERANO UNA VOLTA I CORSI FISSI… ED IN ACQUA CI SONO ANCORA. UN APPROCCIO ANTITETICO ALLA DOMANDA DIFFUSA DI FLESSIBILITÀ E DI SCELTA LIBERA. LE RESISTENZE MENTALI E GLI IMPAGABILI VANTAGGI NEL CAMBIARE PROCESSI SUPERATI
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agli anni ‘90 ad oggi il cliente acquatico è molto cambiato, così come lo è quello del fitness in generale, eppure l’offerta acquatica non sempre si è modificata di pari passo. O meglio, da un lato si è molto evoluta sviluppando sempre nuovi corsi acquatici e creando sempre nuovi attrezzi, che fino a qualche decennio fa erano impensabili per l’utenza delle piscine; noi stessi abbiamo presentato e portiamo avanti il concetto di “palestra acquatica” per avvicinare nuovi clienti alle vasche. Ciò che però resta ancora ancorato al passato è la struttura dell’offerta dei corsi, che spesso legano l’utente ad un giorno e ad un orario specifico, talvolta anche a due giorni con orario vincolante. Il termine “legare” è qui voluto, perché è in netta contrapposizione con la mentalità libera del nuovo cliente e la sua ricerca di comodità di poter scegliere. I cugini del fitness terrestre già da anni hanno capito che è molto meglio organizzare corsi “aperti”, proponendo un calendario composto da varie attività,
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«IL FITNESS ACQUATICO NON HA BISOGNO DI SEGUIRE UN PERCORSO DIDATTICO, NÉ DI REGISTRARE LE PROGRESSIONI TECNICHE DEI FREQUENTANTI» tra le quali il cliente possa scegliere di volta in volta quale frequentare. Questa formula è vincente sotto più punti di vista: permette di non perdere la lezione se “quel giorno a quell’ora” non si riesce ad andare; permette di poter variare la tipologia di allenamento, mixando varie attività evitando di annoiarsi; permette di entrare in contatto con più di un istruttore, aumentando il legame relazionale tra il cliente e l’impianto sportivo; permette di iscrivere più facilmente gli interessati che non devono più “capire se in quel giorno a quell’ora” possono frequentare o no. Nelle piscine invece sono ancora poche
le strutture che hanno applicato questo schema, forse perché improntate sul modello natatorio, che, per ovvi motivi didattici e di gestione dei diversi livelli degli allievi, non può prescindere dai corsi “fissi”. Il fitness acquatico però non ha bisogno di seguire un percorso didattico, né di registrare le progressioni tecniche dei frequentanti. Essendo gli obiettivi e le motivazioni diverse tra chi si iscrive ad un corso di aquafitness e chi ad un corso di nuoto, perché non possono essere diverse anche le formule con cui vengono erogati questi due differenti servizi? La resistenza più grande che si incontra solitamente è il timore di perdere il
controllo del numero degli iscritti, con il risultato di avere corsi sovraffollati e corsi vuoti. E’ la stessa remora che avevano i centri fitness prima di passare alla formula “open”, ma ora per loro sembrerebbe assurdo pensare di ritornare al passato. Vedere i potenziali ostacoli è naturale, ci aiuta a prevenirli, ed è utile, quando questi ostacoli servono come stimolo per vedere e trovare anche le relative soluzioni, quali - ad esempio - introdurre la prenotazione sui corsi che utilizzano attrezzi quantitativamente limitati o in quelli in cui si registrano alte affluenze. L’ostacolo successivo è “sovraccaricare la reception/segreteria facendole gestire tutta la mole di prenotazioni e disdette”. Ed anche per questo ecco pronta la soluzione: adottare un gestionale od anche una semplice applicazione che permetta al cliente di auto-prenotarsi i corsi e all’impianto di gestire il calendario velocemente, con in più la possibilità di monitorare anche le persone più fedeli e quelle a rischio abbandono. Ma non può mancare una prevedibile obiezione: “gestionali e app costano e bisogna imparare ad usarli.” Sulla seconda non ci soffermiamo, pensando che ogni gestore abbia sempre voglia di essere in linea con i tempi, sul lato “costi” invece basta pensare a quante nuove persone si potrebbero iscrivere offrendo corsi “open” e vedere quante poche ne basterebbero per arrivare a coprire l’investimento sostenuto. Tuttavia, siccome quando proprio non si vuole fare una cosa, le obiezioni non finiscono mai, ecco l’ultima: “i clienti del mattino e del primo pomeriggio sono anziani e non usano internet, le app, il telefono”. Tale osservazione veniva sollevata già dieci anni fa nei centri fitness in merito agli allora sessantenni; dobbiamo però pensare che quelli che prima avevano 50 anni ed usavano le nuove tecnologie adesso, dopo 10 anni siano regrediti e non li sappiano più usare. A parte questo, è vero, ci sono persone poco tecnologiche ed anche per loro ci sarà la soluzione: la loro insostituibile e gentilissima receptionist-segretaria. Volere è potere, lo insegnate ai vostri allievi.
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MANAGEMENT
RELAZIONE ED EMOZIONE La capacità di andare oltre
INTERVISTA A CURA DI CIRO LO GIUDICE A PAOLO GROSSO E EDOARDO COGNONATO Edoardo Cognognato ad un convegno
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UNA COINVOLGENTE E D’EFFETTO? E CON QUALI RICADUTE?
DUE INEGUAGLIABILI MAESTRI DELLE DINAMICHE RELAZIONALI RISPONDONO AD ALCUNI QUESITI, INTRODUCENDO I TEMI DEL SEMINARIO CHE TERRANNO AD AQUAFITNESS DAYS L’1 SETTEMBRE
QUANDO DOVETE SPIEGARE COSA SIGNIFICA EMOZIONARE ATTRAVERSO LA RELAZIONE, SU CHE PUNTI CHIAVE FATE LEVA? COSA È CAMBIATO RISPETTO A QUALCHE ANNO FA?
Paolo Grosso Credo che il miglior modo per spiegare cosa significhi emozionare attraverso la relazione sia far provare l’emozione stessa quindi oggi, ancor più che anni fa, utilizzo l’esempio pratico, il gioco di ruolo e l’analisi delle sensazioni provate. Edoardo Cognonato La relazione vale più del contenuto; questo è il principio di psicologia motivazionale cui mi ispiro in
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tutte le opportunità di contatto emotivo con le persone: colleghi, clienti, fornitori, amici, affetti. Rispetto a qualche anno fa abbiamo tutti più bisogno di relazioni autentiche e significative. L’esplosione di amicizie facili e immediate sui social network ne è testimonianza. Eppure gli sguardi, le energie attivate dalla comunicazione corporea ci regalano ancora sorprese coinvolgenti da riscoprire in tanti piccoli dettagli e sfumature: alla reception, nella didattica, nelle iniziative socializzanti, nella semplice accoglienza. “Carpe diem” (L’attimo fuggente) docet. CON UN CLIENTE, COSA DISTINGUE UNA RELAZIONE “ORDINARIA” DA
Paolo Grosso Ordinario è tutto ciò che è in linea con le sue aspettative mentre coinvolgente è la relazione che le supera e l’effetto che si ottiene è un memorabile WOW che lascia un segno indelebile. Edoardo Cognonato Una relazione “coinvolgente” incuriosisce subito, fin dai primi 3 secondi, ed alimenta interesse nei 30 secondi successivi, creando desiderio di rimanere in contatto emotivo (oltre che tecnico e funzionale) nei primi 3 minuti. Ecco come scaturisce una vera “azione che unisce” (rel-azione) attivando specifici neuro-trasmettitori nella parte limbica dei nostri cervelli di primati evoluti, sensibilissimi alla dimensione sociale. Seneca decretava la nostra natura di animali sociali già 2000 anni fa! VIVENDO VOI ESPERIENZE PROFESSIONALI IN DIVERSI AMBITI, NEL SETTORE PISCINA IN COSA DEFICITIAMO CIRCA IL RAPPORTO CHE SAPPIAMO STABILIRE CON OGNI OSPITE DEL CLUB?
Paolo Grosso Credo che nel settore acquatico si faccia fatica a cambiare il paradigma legato alla “coda di mamme che iscrivono i figli alla scuola nuoto” che ha erroneamente abituato a trattare gli ospiti del club come “utenti allo sportello” Edoardo Cognonato Il deficit più frequente che noto come utente, oltre che come professionista, è la disattenzione al sorriso e al contatto visivo positivo. Il mancato desiderio di regalare buon umore e un pizzico di gioia e sorpresa alle persone facendole sentire accolte e riconosciute con sincera affettuosità. La gentilezza e la disponibilità espresse da un sorriso autentico creano un imprinting emotivo impagabile ad ogni opportunità di contatto, al ristorante, in un negozio, in un albergo, ad uno sportello, anche in piscina o in palestra, persino sul piano vasca o in spogliatoio. Dovremmo prendere ispirazione Patch Adams (il medico del sorriso) e dal relativo film. Abbiamo tutti bisogno di buon umore e regalarlo lo tiene vivo anche in noi stessi. Forse siamo invasi da troppa tv, web, virtuale, e mancano nonni e genitori ad insegnare gentilezza e premure. Ho girato il mondo in lungo e in largo e insegnato a persone di tutte le età e culture: a tutti piacciono i sorrisi sinceri. Soprattutto quando le circostanze non sono favorevoli. Magia.
«MOLTI UTENTI CHE SI AVVICINANO ALLO STILE DI VITA ATTIVO FALLISCONO E FINISCONO PER “MOLLARE” PERCHÉ MANCANO TIFO E SUPPORTO NECESSARI PER SCALARE LA COLLINA DELLA FRUSTRAZIONE» QUANTO CONTA OGGI, NEL 2016, EMOZIONARE E LASCIARE UN SEGNO POSITIVO A CHIUNQUE SI RIVOLGA A NOI, COME REFERENTI DI UN CENTRO ACQUATICO/WELLNESS?
Paolo Grosso Invito il lettore a trovare almeno due sinonimi al termine: FONDAMENTALE! Fatto? Bene questo è quanto conta oggi lasciare il segno positivo a chiunque ci onori della sua attenzione. Edoardo Cognonato Emozionare e lasciare un segno positivo è l’esperienza
umana che conta sempre di più nelle nostre vite, a prescindere dal contesto (business, amicizie, famiglia, viaggi, divertimento, salute…..cultura). Il nostro imprinting emotivo, fisiologico, psicologico, spirituale, è contrassegnato dal bisogno di appagare tempestivamente questo desiderio profondo nella nostra identità, fin dai primi istanti di vita. Paradosso della nostra umanità trascurata: abbiamo più fame di contatto umano e proprio perché ci manca così tanto ci tuffiamo sempre di più nel cibo. Molti utenti che si avvicinano allo stile di vita attivo e desiderano cambiare abitudini
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Paolo Grosso in azione a Forum Piscine 2016 HA 3 2016
spontanei; solo dopo si può improvvisare ed aumentarne il valore con il proprio contributo inventivo. Sudore e rigore, spogliatoio unito, nello sport come nella vita. Senza allenamenti intensi e continuativi, si rimane dilettanti allo sbaraglio e ci si accontenta di teorizzare la relazione. Solo così potremo regalarla. QUANDO POSSIAMO ESSERE CERTI, ATTRAVERSO LA RELAZIONE, DI AVER EMOZIONATO, SORPRESO E COINVOLTO IL NOSTRO INTERLOCUTORE/CLIENTE?
Paolo Grosso Impariamo a leggere il loro sorriso dentro lo sguardo ma in modo concreto valuteremo l’entusiasmo e la super soddisfazione del nostro cliente, in base a quanti amici vorrà coinvolgere nella sua esperienza. Un cliente entusiasta vuole condividere la propria esperienza con le persone a cui tiene e tutto ciò giova al nostro business
Cognonato Team Builder con l’eccellente staff di piscine di Noale
falliscono semplicemente e finiscono per “mollare” perché manca loro il tifo e supporto necessario per scalare la collina della frustrazione, in cui ci si sente soli, inadeguati e sfiduciati. Abbiamo incredibili opportunità per aiutarci e sostenerci a vicenda con quel calore umano che fa la differenza e che può diventare contagioso. Conte allenatore docet. Tutti in azzurro!!!
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IN CHE MODO COLTIVARE ED ALLENARE QUESTA ATTITUDINE SIA COME SINGOLO OPERATORE CHE COME TEAM CORALE E ATTENTO A TALE VALORE?
Paolo Grosso La mia risposta è già nella domanda: l’attitudine va allenata, costantemente, quotidianamente e per farlo, come nello sport, è necessario un coach attento e focalizzato ed un sano spirito di collaborazione da parte dei membri del team che imparano a fornire e ricevere suggerimenti reciproci. Edoardo Cognonato Coltivare ed allenare questa attitudine richiede ispirazione. Ispirare autenticità, umanità sincera, sensibilità, dall’alto verso il basso, partendo da comportamenti, gesti, attenzioni che diano l’esempio. Salutare, incoraggiare, ascoltare, rinforzare e correggere con empatia è la forma di esempio positivo più autorevole che aiuta a credere in questi valori e a mettersi in gioco in un clima di fiducia. Allenare prima di tutto i più recettivi e disponibili a coinvolgersi su questi principi, influenzando progressivamente i colleghi
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meno inclini e consentire a chi non si riconosce in questa filosofia di valutare altre opzioni di lavoro. Creare un vivaio permanente selezionando ed addestrando nuovi talenti come X factor: “cerchiamo professionisti del sorriso desiderosi di imparare il mestiere di motivare le persone a muoversi con gioia, in acqua e fuori. “Ti va di crescere con noi?“ Per mettere in scena il sorriso e la gentilezza empatia bisogna fare tanto esercizio proprio come nello show business prima di andare in scena! Training esperienziale permanente e supervisioni filmate, come si fa in ogni sport professionistico!!! PIANIFICARE POTREBBE INARIDIRE LA SPONTANEITÀ, PER ATTENERSI AL “COPIONE”: COME CONCILIARE LA PROGRAMMAZIONE AZIENDALE CON ATTEGGIAMENTI PROPRI DELLA RELAZIONE AUTENTICA?
Paolo Grosso Ritengo che non debbano essere pianificate ma insegnate le parole, gli atteggiamenti e le gestualità mentre ad essere pianificate possano essere le azioni ed i compiti, anche grazie agli strumenti informatici che ci permettono di ricordare il QUANDO e il COSA ma fortunatamente sono le persone a metterci il COME Edoardo Cognonato Per rendere autentica una pianificazione, focalizzata sulla relazione, esattamente come nello sport con gli schemi di gioco, bisogna provarli così tante volte, ispirati da un allenatore carismatico, da farli diventare
Edoardo Cognonato Diventiamo certi di aver colto nel segno con il nostro cliente quando anche lui /lei sorride e frequenta regolarmente. Il numero di clienti iscritti ed inattivi è il termometro più eloquente del nostro deficit relazionale NELL’ERA DI INTERNET E SOCIALS CHE VALORE ATTRIBUIRE ALLA RELAZIONE DIRETTA E COME COMPORTARSI CON PERSONE DI GENERAZIONI DIVERSE?
Paolo Grosso La rivoluzione tecnologica, per certi aspetti, ha amplificato, velocizzato e reso pubblica la nostra vita, sia in positivo che in negativo ed è in questa chiave che vanno rilette le relazioni. Non credo che ci siano differenze sull’approccio alle differenti generazioni, il nostro settore ha accolto perfettamente l’informalità che caratterizza i nostri tempi. Edoardo Cognonato Le generazioni che amano i “mi piace” facili a centinaia e immediati rischiano di perdere il gusto della conquista della fiducia guadagnata sul campo con le piccole azioni che lasciano traccia nei cuori e non solo nei cervelli delle persone. Nella vita, come nel business, è tutta una questione di fiducia: ci vogliono tante piccole azioni per guadagnarsela, basta un attimo per perderla. La vita mi ha insegnato questo principio universale, ed i miei genitori ed il mio grande maestro allenatore, Gianni Gross, me lo hanno dimostrato fin da bambino. Sono proprio un uomo fortunato!
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Il limite del 30% alla contribuzione pubblica nelle operazioni di partenariato pubblico privato, introdotto dal nuovo codice dei contratti pubblici, preoccupa molto in quanto rischia di fermare in maniera drastica la possibilità di realizzare o ristrutturare o riqualificare impianti sportivi. Considerato che l’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione), a cui il nuovo codice dei contratti pubblici ha demandato l’onere di emettere linee guida sul partenariato pubblico-privato, ha diffuso in via provvisoria tali linee guida per le relative consultazioni (oggi pubblicate sul sito web www.anticorruzione.it), vengono riportate le osservazioni sollevate dall’ avvocato Lorenzo Bolognini (sostenuto in tale azione da Ass. Acquanetwork, E.A.A. e Rete Aquaesport.net, oltre ad Happy Aquatics) che, sull’argomento, sono state trasmesse entro il termine assegnato dall’ANAC del 27.06.2016. L’auspicio è che tali osservazioni siano prese in considerazione, pur consapevoli che la questione degli equilibri dei bilanci pubblici, a cui quella della contribuzione pubblica nei PPP è strettamente connessa, sia una tematica complessa e disciplinata sulla base di norme sovranazionali.
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IL DISPOSTO NORMATIVO SUL CODICE DEGLI APPALTI: INQUIETA TUTTI GLI ATTORI DEL SETTORE CHE SI AFFIDANO ALLA COMPETENZA DI UNO DEI PIÙ QUALIFICATI ESPERTI NAZIONALI IN MATERIA (INTERVERRÀ AL CONVEGNO/MEETING ANWK IL 31 AGOSTO A VICENZA)
La piscina di Tezze sul Brenta quando era in fase di realizzazione.
OSSERVAZIONI PRODOTTE DALL’AVVOCATO BOLOGNINI, CON PIENO AVALLO DI ALCUNE DELLE REALTÀ PIÙ RAPPRESENTATIVE DEL SETTORE Nei contratti di concessione (di costruzione e gestione o di soli servizi), il rischio operativo deve essere posto a carico del concessionario come stabilito, tra le altre norme, dall’art. 165 del Codice.
L’art. 165 precisa anche che il presupposto per la corretta allocazione del rischio operativo è l’equilibrio economico-finanziario definito all’art. 3, c. 1, lett. fff), come “contemporanea presenza delle condizioni di convenienza economico e sostenibilità finanziaria” dove, “per convenienza economica si intende la capacità del progetto di creare valore nell’arco dell’efficacia del contratto e di generare un livello di redditività
«LIMITARE LE CONTRIBUZIONI AL 30% DEI SOLI INVESTIMENTI RIFERITI AI LAVORI»
adeguato per il capitale investito” e “per sostenibilità finanziaria si intende la capacità del progetto di generare flussi di cassa sufficienti a garantire il rimborso del finanziamento”. Ancora, l’art. 165 prevede che per il raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario come sopra definito possa essere stabilito un “prezzo” consistente in un contributo pubblico, fermo restando che “l’eventuale riconoscimento del prezzo, sommato al valore di eventuali garanzie pubbliche o di ulteriori meccanismi di finanziamento a carico della pubblica amministrazione, non può essere superiore al trenta per cento del costo dell’investimento complessivo, comprensivo di oneri finanziari”. Ci si chiede come vada interpretata la locuzione “investimento complessivo” nella norma da ultimo riportata. Nell’ipotesi di una concessione di servizi, non sussistendo - di regola - un investimento in termini di costruzione, l’investimento dovrebbe essere costituito dai costi operativi del servizio. Infatti, la garanzia di un integrale recupero dei costi operativi del servizio mediante un contributo pubblico escluderebbe il rischio operativo in capo al concessionario; ma se tale contributo è limitato al 30% (la Direttiva Comunitaria stabiliva il 50%) dei costi operativi del servizio il rischio operativo rimane in capo al
concessionario che non ha garanzia di recuperare tali costi: questa parrebbe l’interpretazione corretta. Nell’ipotesi di una concessione di lavori, nella quale sussistono investimenti anche per lavori oltre, ovviamente, investimenti in termini di costi operativi per il servizio, si presume che occorre sommare tali investimenti per individuare l’ammontare massimo della contribuzione pubblica, limitato al 30% degli investimenti stessi. Del resto, l’art. 167 del Codice indica espressamente che “il fatturato totale del concessionario generato per tutta la durata del contratto” costituisce “corrispettivo dei lavori e dei servizi oggetto della concessione”, cosicché gli investimenti da equilibrare attraverso i flussi di cassa ed un’adeguata redditività (definizione di equilibrio economico-finanziario ex art. 3, c. 1, lett. fff) al fine del riconoscimento di un equo corrispettivo non possono che essere quelli relativi ai lavori oltre che quelli relativi ai servizi. La suddetta interpretazione della norma in questione - riproposta anche nel PPP all’art. 180, c. 6 del Codice - pare logica e coerente ma, soprattutto, è l’unica interpretazione capace di consentire la realizzazione o la ristrutturazione di impianti sportivi mediante concessione. Il PPP ha avuto grande diffusione nell’ambito dell’impiantistica sportiva
ed è rimasto l’unico strumento con il quale, di fatto, si è potuto negli ultimi anni rinnovare un patrimonio risultato obsoleto ancorché fondamentale sotto il profilo dello sviluppo economico, anche in termini di contenimento della spesa pubblica sanitaria, e sotto il profilo della valenza sociale. Trattandosi di strutture e di servizi peculiari, ampiamente destinati a finalità sociali e, quindi, non del tutto rispondenti a logiche imprenditoriali (basti pensare che i gestori, ordinariamente, sono società sportive senza scopo di lucro), gli istituti di credito non hanno mai manifestato una grande propensione al finanziamento delle relative opere se non sulla base di forti garanzie pubbliche (art. 207 TUEL che, in via eccezionale, riconoscendo evidentemente la peculiarità delle opere a destinazione sportiva, ammette che gli Enti Locali concedano fideiussioni a favore di terzi, appunto, per opere pubbliche destinate a tale finalità). Inoltre, il relativo equilibrio ha sempre avuto come presupposto una contribuzione pubblica in conto costruzione e/o in conto gestione. Limitare le suddette contribuzioni (anche in termini di garanzie, come previsto dalla norma) al 30% dei soli investimenti riferiti ai lavori - che, peraltro, spesso non sono contemplati nei contratti di concessione per impianti sportivi, quando si tratta di concessioni di servizi - non consentirebbe di fatto uno sviluppo del settore che, invece, subirebbe una ineludibile battuta di arresto. Inoltre, una tale limitazione apparirebbe contraria alle logiche espresse dalle norme sopra richiamate alla luce di quanto sopra esposto. Si confida che con le Linee Guida sia fornito un chiarimento interpretativo delle disposizioni normative di cui all’art. 165, c. 3, e di cui all’art. 180, c. 6, riscontrando, allo stato attuale, una preoccupante “ingessatura” del settore dell’impiantistica sportiva con rischio di gravi pregiudizi per il settore stesso e per i fruitori dell’importante servizio pubblico nel suo ambito erogato.
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AQUAPOOL
ALFREDO RAMPONI
L’ ARTE DI FARE IMPRESA ( V I N C E N D O ) DOPO AVER PORTATO IL SUO OMONIMO BRAND ALL’AFFERMAZIONE SU SCALA MONDIALE, IL SORPRENDENTE IMPRENDITORE COMASCO HA INTRAPRESO UNA NUOVA SFIDA NEL SETTORE SPORTIVO O PER INANELLARE UNA NUOVA VITTORIA 58
LA REDAZIONE
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in dal 1988 Alfredo Ramponi frequentava la struttura natatoria di Mozzate ed era un quotato istruttore. Alessandra De Pedrini, l’attuale direttore, era già al suo fianco anche se con incarichi diversi. Da allora, Alfredo Ramponi si è affermato quale imprenditore di successo nel mondo dell’accessorio alta moda, mentre Alessandra, dopo varie esperienze, nel 2004 ha promosso la prima riqualificazione sia strutturale che tecnologica dell’impianto ed ha tenuto a battesimo il Centro Medico Riabilitativo nel 2012. Ora Alfredo Ramponi è il “titolare” di Sporting Club 63, ma continua a riporre la massima fiducia nella direttrice Alessandra
COSA HA PERMESSO ALLA SUA AZIENDA, RAMPONI SRL, DI DIVENTARE UNA DELLE MAGNIFICHE ECCELLENZE INTERNAZIONALI CHE INORGOGLISCONO IL NOSTRO PAESE?
Alfredo Ramponi con i suoi figli
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Valorizziamo la creatività e l’artigianalità tutta italiana sui mercati mondiali, nel rispetto delle esigenze del Cliente. Scegliamo Fornitori locali, promulghiamo interventi di liberalità che contribuiscono alla crescita degli standard di qualità
di vita della Comunità in cui viviamo. Innovazione e sviluppo sono le nostre costanti d’investimento. QUANDO, DA VISIONARIO, È RIUSCITO A TRASFERIRE LE SUE GRANDI IDEE E INTUIZIONI IN PROGETTI CONCRETI CHE HANNO ASSICURATO LA SUA ASCESA?
La visione imprenditoriale è divenuta realtà elaborando ed implementando
La vasca da 25 riqualificata e in perfetto ordine, come è nello stile di Sporting Club 63 e della direttrice generale, Alessandra De Pedrini.
protocolli e modelli di comportamento virtuoso. Ci sforziamo di mantenere gli impegni presi con la Collettività, con i Clienti, con i Fornitori, con il Personale. Ciò è possibile promulgando progetti di sviluppo, innovazione e miglioramento continuo. COSA DISTINGUE OGGI LA SUA ALTA PROGETTUALITÀ AZIENDALE E IN QUALI AMBITI MERCEOLOGICI STA RACCOGLIENDO LE MAGGIORI SODDISFAZIONI?
Ramponi S.r.L. è uno dei più noti produttori italiani, nell’ambito dell’alta moda, di pietre in cristallo sintetico, borchie in abs, lavorazioni-applicazioni laser. Ciò grazie ad una “ricetta” semplice: tanta competenza, grande flessibilità del sistema produttivo ed un efficiente reparto di ricerca e sviluppo. I processi produttivi si basano su innovazione tecnologica, rispetto ambientale, sicurezza e incessante attenzione al miglioramento della qualità dei prodotti. DIETRO A GRANDI IMPRESE CI SONO SEMPRE SCELTE FELICISSIME, MA ANCHE UNA SQUADRA COSTRUITA ABILMENTE: PUÒ INDICARE ALCUNE
DELLE SCELTE DEGNE DI NOTA E COSA OGGI ASSICURA ALLA RAMPONI IL PRIMATO RAGGIUNTO?
Il know how, la ricerca e sviluppo, l’innovazione, ma soprattutto la capacità di lavorare insieme sono i segreti della relazione vincente tra Cliente e Ramponi. Infatti, insieme al cliente si progettano e si creano nuovi prodotti, nuove “applicazioni”. Si stringono rapporti di partnership con i produttori delle materie prime per ottenere il completo controllo della filiera, così come con i designer e altri operatori di mercato per conoscerne a fondo gli andamenti ed anticiparne le tendenze.
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un centro medico riabilitativo, un bar-ristorante e un’ampia zona verde. Sporting Club 63 è una realtà di riferimento sul territorio. PARLANDO DI SPORT, COSA L’HA SPINTA A INVESTIRE IN TALE AMBITO, RILEVANDO GLI IMPIANTI SPORTIVI DI MOZZATE PER RISOLLEVARLI? QUALI OBIETTIVI SI È DATO NEL BREVE/ MEDIO PERIODO?
PUR SE IN FORMA MINORE RISPETTO AL PROPRIO CORE BUSINESS, LA SUA AZIENDA SEGUE ALCUNI SETTORI SPORTIVI? QUALI SPORT BENEFICIANO O POTREBBERO GODERE DELLE CREAZIONI DA LEI REALIZZATE?
Alfredo Ramponi da sempre ha praticato e insegnato il nuoto. Il “cuore” lo ha condotto a rilevare la struttura sportiva del suo paese. Gli obiettivi: a) personalizzazione dell’offerta per il singolo utente; b) possibilità di praticare sport e godere di “entertainment” nella struttura immersa nel verde; c) proposta di soluzioni utili a tutti i tipi di “famiglia”, gestione della salute/prevenzione, servizi funzionali alle varie età; d) “good value for money”; e) altissimo livello di “qualità totale” e innovazione.
Nel giugno 2015, Alfredo Ramponi rileva la società sportiva “Mozzate Sport” e pone in essere la riqualificazione edilizia, strutturale e gestionale del complesso che consta di: nr. 2 vasche-piscine; nr. 2 campi da calcetto coperti; una palestra,
QUALI DEI VALORI CHE DISTINGUONO LA SUA AZIENDA È GIÀ RIUSCITO A TRASFERIRE A SPORTING CLUB 63? COSA DEVE MIGLIORARE LA SUA SOCIETÀ PER REPLICARE QUANTO LA
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Esterno della palestra, rifatta ex novo
sportive, proprie dei laureati in scienze motorie. A ciò si aggiungeranno altri servizi atti a “semplificare” la vita delle persone che si legano a Sporting Club 63. NELL’AMBIENTE SPORTIVO LE RISORSE UMANE SONO ASSAI DECISIVE E ANCOR DI PIÙ CONTA SAPER INTERPRETARE BISOGNI E DESIDERI DELLA COLLETTIVITÀ, ANCHE MOTORIAMENTE INATTIVA. COME STATE AGENDO IN TALI AMBITI?
punti di forza costruiti in pochi mesi. Incrementare la “qualità” percepita (oltre che reale), ampliare la gamma di prodotti/servizi offerti, inserire personale qualificato in aggiunta allo “storico” per seguire l’utente in modalità “one to one”.
Scorcio della hall, ammodernata e resa confortevolmente accogliente
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RAMPONI STA FACENDO DA ANNI?
La Responsabilità Sociale d’A zienda è il cardine della Ramponi SrL e, ora, di Sporting Club 63. I valori di riferimento sono: a) coerenza ed integrità della missione aziendale; b) centralità e rispetto della Persona; c) innovazione; d) flessibilità ed affidabilità; e) efficienza organizzativa; f) trasparenza e dialogo con tutti gli stakeholder; g) attenzione alla sicurezza-salute; h) uso responsabile delle risorse. I Collaboratori di Sporting Club 63, anche mediante opportune tecniche di team building, devono diventare più “gruppo unito” e più customer oriented. FIN DAI SUOI PRIMI INTERVENTI PER MIGLIORARE STRUTTURALMENTE GLI IMPIANTI DI MOZZATE, HA INVESTITO IN MODO RILEVANTE; ORA, FORTE DI UNA PONDERATA STRATEGIA, CHE TRAGUARDI SI È PREFISSATO PER IL SUO CLUB?
Le opportunità di mercato sono rilevanti. Strategia di ri-posizionamento utilizzando i vantaggi competitivi e i
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SPORTING CLUB 63 È UN COMPLETO COMPLESSO POLIFUNZIONALE, MA CONTA SU UN CENTRO MEDICO CHE DÀ UN SEGNALE FORTE AD UN SETTORE SOVENTE LENTO A COMPRENDERE L’IMPORTANZA DI CERTE SCELTE: QUALI LE FINALITÀ DI QUESTO MIX DI SERVIZI CHE VOI POTETE OFFRIRE?
Il connubio tra sport e salute costitusce le fondamenta del progetto, ancora in cantiere, denominato “Welfare”. Abbiamo la presunzione di riuscire a fornire, in tempi stretti, all’utente un “sistema integrato” volto a prevenire e/o curare delle patologie tramite la simbiosi tra conoscenze e pratiche mediche e quelle
Il progetto Welfare ha il vantaggio di essere “facile”. La collettività (anche gli inattivi) troverà così tanta motivazione e vantaggi, a fronte di pochi “sacrifici”, da rendere il progetto un elemento “routinario”, quotidiano. Mediante le tecniche di CRM, di motivazione e di corretta informazione si produrranno la soddisfazione della comunità e la relativa fidelizzazione. IL SOGNO DI ALFREDO RAMPONI, DIVISO FRA LA PROPRIA GRANDE AZIENDA CHE CONTINUA A CRESCERE, E IL RINNOVATISSIMO CENTRO MEDICO-SPORTIVO, ENTRAMBI PROIETTATI VERSO NUOVI, IMPORTANTI SUCCESSI
Alfredo Ramponi ha coinvolto la propria famiglia in questo progetto. È il sogno di una realtà prospettica legata all’aver “fatto” un’opera di vantaggio per tutta la collettività. Ramponi SrL ha uno spettro internazionale, Sporting Club 63 uno locale. Le due visioni si compenetrano.
CARATTERISTICHE IMPIANTO SPORTING CLUB 63 SUPERFICIE
VASCHE
AREA WELLNESS
AREA RISTORO
ALTRE AREE
Totale: 17.000 mq Area coperta: 3.000 mq; altri 2.000 mq coperti relativi ai servizi vari Indoor: nr 2 vasche omologate FIN; la prima 25 m X 12,5 - nr. 6 corsie - profondità 1,20 m - 1,90 m; seconda 12,5 m X 6 m; profondità 80 cm. Vengono erogati: didattica, uso scuola nuoto, fitness, squadre sportive (agonismo ed apnea ), corsi anche per disabili, attività libera, rieducazione funzionale Sala fitness e sala corsi
Bar - Ristorante/tavola fredda da 50 mq con nr. 25 coperti Centro medico con molteplici servizi, ma sede distaccata; progetto di accorpare nel 2018 al complesso sportivo Acqua scivoli/giochi - gonfiabili Sala convegni 2 campi da calcetto a 5 giocatori - coperti
L’ORSO SRL
GESTIONE PISCINE
GESTIONE IMPIANTI PROGETTAZIONE DIREZIONE TECNICA CONSULENZA
Sede Operativa Via del Lentischio 1 07046 Porto Torres
Sede Legale Via A. Diaz 11 07100 Sassari P.IVA 02183360904
Tel +39 348 2999411 email: l.orsosrl@gmail.com pec: l.orsosrl@pec.it
TECHNICAL
IL PAESE DI NUOTONIA: UN APPROCCIO RADICALMENTE NUOVO da principiante a campione NATALIA MIHEEVA in collaborazione con EUGENE TIMOSHENKO
DALLA RUSSIA UN PERCORSO LUDICO-DIDATTICO, PASSANDO DA ESPERIENZE EDUCATIVE CHE ATTENGONO ANCHE ALLA SICUREZZA, PER UNA PREPARAZIONE FINALE MULTIDISCIPLINARE E NON LIMITATA ALLA CRESCITA DI NUOVI AGONISTI NELLE ATTIVITÀ ACQUATICHE.
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l nuoto è uno dei modi più semplici per rendere un bambino sano e temprato fisicamente. E’ provato che le abilità acquistate nell’infanzia si mantengono per tutta la vita. Oggi esistono tante metodologie didattiche del nuoto, però gli esperti di questo settore sono convinti che un approccio più ludico sia il miglior modo d’insegnare ai piccoli a nuotare. Solo così il bambino non percepisce queste lezioni come un corso/allenamento noioso, dove un istruttore/allenatore severo richiede immediatamente un risultato. In Russia, l’unico programma didattico con tale metodo didattico è offerto da “AQQUA FIRST”, il primo centro benessere a Mosca con la concezione di aquafitness. Il progetto ha il nome “Paese di
Nuotonia” (in russo «Страна Плавандия », “Strana Plavandiya”). Gli ideatori della metodologia unica nel suo genere sono Lilia
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Khamzina, maestro dello sport dell’URSS, presidente della federazione dello sport subacqueo della Repubblica di Kazakistan, e Boris Rostislavovich Dodu, pedagogo con 40 anni di esperienza lavorativa nel campo, candidato maestro dello sport in nuoto. “Paese di Nuotonia” è più di un gioco, è un vero e proprio “viaggio”, dicono gli autori del progetto. La metodologia di Boris Rostislavovich e Lilia Yur’yevna è senza uguali sul mercato di Mosca, e in Russia. Non è un semplice corso di lezioni, ma una specie di centro dove discutere sulle questioni, è un luogo dove i bambini guidano loro stessi il processo dell’attività del centro. Inoltre lo svolgimento di ogni lezione viene registrato in modalità automatica e può essere trasmesso online. Questo significa che i genitori possono immediatamente partecipare all’insegnamento anche non essendo presenti in piscina con i loro bambini. Il rapporto dei risultati delle lezioni viene
inviato alla posta elettronica personale dei genitori. Il processo d’insegnamento è una combinazione pratica tra gli esercizi di ginnastica (nuoto) e la partecipazione ad un gioco-favola. Il progetto “Paese di Nuotonia” è composto da 4 programmi. La prima tappa è destinata sia ai bambini, sia agli adulti. Prima dell’inizio delle lezioni viene compilata una scheda apposita che permette di valutare le abilità. Partendo dal risultato del test viene elaborato un programma personalizzato per l’insegnamento del nuoto che viene calcolato per 12 lezioni al mese, 144 lezioni all’anno per 11 mesi. Il risultato di tali lezioni si riscontra nello sviluppo armonico del bambino che impara a esprimersi ed a lavorare in squadra. La seconda tappa del progetto è Acquateatro. Questo programma consiste nella partecipazione a performance in pubblico: sviluppa la capacità di comunicare con gli adulti, coltiva la fantasia e l’immaginazione. Alla fine del percorso di studio i bambini potranno mostrare ai propri
processo d’insegnamento è una combinazione pratica tra gli esercizi di ginnastica (nuoto) e la partecipazione ad un gioco-favola parenti le loro capacità eccezionali con le esibizioni in Acquateatro. Questa tappa è destinata ad accompagnare il passaggio dall’infanzia alla pubertà. La terza tappa è Spetsialitet. Questo programma è destinato esclusivamente a quelli che hanno già compiuto le prime due tappe del progetto. Si tratta del nuoto applicato al salvamento e del nuoto applicato all’arte guerresca orientate agli adolescenti. Il programma Spetsialitet garantisce la preparazione per la sopravvivenza in condizioni estreme o in pericolo di vita. All’interno di questo programma sarà in funzione anche il club di fine settimana, dove i bambini potranno svolgere studi insieme ai loro genitori. La tappa finale della preparazione è il programma Master. Questo programma di formazione professionale è diretto al lavoro con squadre operanti che sono a livello delle squadre nazionali. Tramite il set degli “strumenti” speciali gli atleti migliorano radicalmente i loro risultati non solo nel nuoto ma anche in altre
specialità sportive come lo sci, il biathlon, l’atletica leggera ed altri.
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“Paese di Nuotonia” è più di un gioco, è un vero e proprio “viaggio”
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WLSLEADER
MARCO TORNATORE Direttore generale di European Aquatic Association e di Aqquatix Direttore editoriale di Happy Aquatics
STORIE DI SUCCESSI NAZIONALI IL SETTORE È VERAMENTE COSÌ IN DIFFICOLTÀ? FORSE PER CHI NON HA CAMBIATO MARCIA, AUMENTANO LE INSIDIE, MA ALCUNE PISCINE E CLUB, VOLANO LETTERALMENTE, FACENDO RIFLETTERE SU PERCHÈ CI SIA SPAZIO PER AFFERMAZIONI TANTO NETTE
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opo la prima rassegna di performance sorprendenti, in questa seconda parte intervistiamo altri veri Leaders che si stagliano per risultati tanto positivi da annichilire chi lamenta flessioni del settore piscine/fitness/sport. Anche in questo caso sono determinanti organizzazione aziendale - aspetto apparentemente dissonante per ASD.., e strategie sapientemente costruite, con una visione che va ben oltre l’ordinario, e scelte “ardite”, ingrediente che accomuna queste realtà vincenti. In questa sede diamo voce a chi spiazza ogni esperto, con l’incredibile numero di soci -circa 4.000- che Palagym Assarotti di Genova raggiunge nel suo centro fitness di 1000 mq (Paola Valente amministratore unico e Patrich Dotti direttore commerciale); per restare a piscine più tradizionali, Centro Nuoto Rosà (VI), capitanato da Paolo Trevisan, si attestata da anni oltre i 3000 iscritti/mese ai corsi, più altri ingressi. Nel Veneziano, si distingue invece una realtà privata che ha fatto della propria capacità di essere credibile e fautrice dell’alta qualità uno dei propri punti di forza: Piscine di Noale (VE), guidate da Manuela Lovo e un Team dove dominano le “quote rosa”, con numeri estivi da capogiro e risultati indoor invidiabili, a fronte di investimenti sempre intelligenti e formazione costante dello staff. Per restare a privati, non è da meno il centro acquatico/sportivo di riferimento per la città di Milano: stiamo parlando del Collegio San Carlo, la cui regia è di Lino Grazioli; un club che, facendo leva su alti valori etici e qualificatissima professionalità, oltre a contare su circa 7.000 soci, negli anni ha mantenuto la leadership, ammodernando costantemente struttura, servizi e preparazione degli operatori. Da ognuno opinioni e spiegazioni di cosa consenta certi primati. IN SINTESI PUÒ SPIEGARCI QUALE RISULTATI CON LA SUA REALTÀ HA RAGGIUNTO NEGLI ANNI O STA CONSEGUENDO IN QUESTA STAGIONE? QUANTIFICAZIONE DEI DATI E BREVE COMPARAZIONE CON IL PASSATO O LA CONCORRENZA
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Paola Valente Consolidamento dopo 6 anni dall’apertura con una crescita costante di numero di iscritti (4.000) e una frequenza media giornaliera di circa 500 ingressi (compresi i weekend), di cui il 50% accede ai corsi di aquagym
Piscina di Noale
Manuela Lovo L’impianto di Noale è un centro natatorio “multidisciplinare” avviato ben 32 anni fa. Convivono due realtà distinte:1)la società PISCINE NOALE s.r.l. che gestisce attività annuale indoor “in verticale” (baby - acquafitness nelle varie tipologie, attività per la terza età, tutto con vasca dedicata), l’attività estiva stagionale del parco acquatico denominato Aquaestate e pure due punti ristoro (uno solo estivo). 2)lo SPORTING CLUB NOALE s.s.d. gestisce i corsi di nuoto per e le squadre agonistiche. I servizi differenziati soddisfano molte tipologie di richieste: una delle ragioni di crescita negli ultimi anni in tutti gli ambiti, dal 4 all’8%. Contiamo su un indice di fidelizzazione di quasi l’80% sui tre trimestri.
sono comunque i più richiesti: la qualità e la serietà sono sempre vincenti. Nel 2015 alcuni corsi hanno segnalato una timida inversione di tendenza, ma siamo lontani dai numeri del 2012. La crisi ha messo in evidenza: 1)nelle piscine ci sono buoni margini di miglioramento e di innovazione, 2) possibili i richiami verso chi la piscina l’ha frequentata ed ora si dedica ad altre attività. Dipende molto da NOI!Chi negli ultimi dieci anni ha vissuto di rendita, senza innovare, ora è in grosse difficoltà.
Paolo Trevisan In 15 anni sono stati investiti oltre 3.9 mln di € in manutenzioni straordinarie ed ampliamenti dell’impianto, completamente a nostro carico, consentendo il rafforzamento della nostra leadership nel territorio che, unita ad un servizio di alto livello per contenuti tecnici e relazionali, ha potuto superare questo periodo difficile senza ridurre i propri standard di servizi, alla base del successo. Dal 2013, causa crisi, si è ridotta la richiesta di corsi, ma i corsi più appetibili e con un alto valore
LE RAGIONI ALLA BASE DI QUESTE PERFORMANCE, CHE VI STAGLIANO NEL PANORAMA NAZIONALE E SPINGONO OGNUNO DI NOI A CAPIRE COME POSSA VERIFICARSI UN FENOMENO COSÌ POSITIVO IN UNA FASE ECONOMICA NON FACILE
Lino Grazioli 1) la crescita degli iscritti in questi anni è stata di oltre il 30% 2) la ragione è da ricercare nell’aumento dell’offerta con la realizzazione di altri spazi.
Paola Valente Avere idea di un format ben delineato e un metodo di lavoro condiviso con tutto lo staff. Sicuramente anche la location in pieno centro città e la selezione/formazione continua del
personale hanno contribuito positivamente. Manuela Lovo Il nostro credo, unendo le competenze di ognuno, è che il servizio ai clienti sia il più preciso ed aggiornato possibile. Il mondo acqua, in ogni sua peculiarità, dovrebbe entrare nello stile di vita di qualsiasi persona. Con lo Staff, che condivide la nostra visione, abbiamo svecchiato protocolli di insegnamento e inserito novità in maniera continuativa (es. l’appuntamento mensile con le lezioni special e l’utilizzo di social media e foto per favorire il legame tra gli iscritti e il senso di appartenenza al Club). La formazione continua dello staff è altrettanto importante per raggiungere i nostri obiettivi. Paolo Trevisan Il successo del primo decennio del 2000 non è paragonabile all’attuale, ma esserci ancora e avere mantenuto la capacità di innovare, con piccoli investimenti in formazione ed attrezzature, permette perlomeno di tirare avanti, aspettando tempi migliori, mantenendo il sorriso e la fiducia nel futuro. Lino Grazioli 1) brand importante ; 2) posizionamento ; 3) qualità degli istruttori grazie anche agli ottimi rapporti con le Università. I nostri responsabili Sabrina Saccucci ( Nuoto ) e Giorgio Cazzola ( Fitness )insegnano a scienze motorie e sanno quello che fanno.
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QUALI LE MAGGIORI DIFFICOLTÀ AFFRONTATE IN PASSATO O NELLO SVILUPPO DEL PERCORSO RIVELATOSI POI PREMIANTE
Paola Valente Abbandonare il vecchio concetto dell’istruttore di sala e schede di allenamento, puntando esclusivamente sul nostro format, premiando l’impor-
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mo sicuramente sulla formazione di chi lavora e collabora con noi, avremo occhi aperti sulle novità del mercato, facendo scelte attente tra qualità e “moda” del momento. Lavoreremo per far sì che il nostro impianto sia sempre accogliente e pulito, e che i nostri frequentatori si sentano come a casa. Non ultimo, continueremo ad accogliere tutti con grande attenzione, anticipando aspettative ed esigenze.
La vasca didattica del San Carlo a Milano.
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tanza delle attività di gruppo divertenti, coinvolgenti e socializzanti.
ratori, rendono sicuramente l’ambiente lavorativo dinamico e ricco di energia.
Manuela Lovo Vedere sempre “un po’ più avanti” ci ha aiutato a superare diverse difficoltà. Con coraggio, i rischi assunti con gli investimenti, accendendo mutui bancari, hanno permesso l’aggiornamento e la crescita strutturale dell’impianto. La nuova vasca indoor dedicata alle attività verticali è stata premiante nel momento di cambiamento; il continuo rinnovamento delle attrazioni e l’ampliamento del parco estivo hanno assicurato una crescita costante, differenziandoci da realtà esistenti nel territorio. A volte, anche le lungaggini burocratiche o la poca chiarezza delle norme hanno rappresentato delle difficoltà.
Manuela Lovo Il nostro impianto è riconosciuto come un punto fermo nel territorio, e questo per noi è motivo di grande orgoglio. Lo staff si sente parte attiva e integrante di questa realtà. La nostra clientela, confermandoci di anno in anno la preferenza, ribadisce che stiamo lavorando bene… ma tutti noi sappiamo che c’è sempre da migliorare!
Paolo Trevisan Fondamentale è stata la sinergia con l’Amministrazione Comunale per portare la convenzione alla scadenza dei 30 anni, al fine di poter fare investimenti a lungo termine Lino Grazioli 1) la nostra offerta non è mai stata veramente open ma legata a una scelta ben precisa ( corso, nuoto libero, palestra...). Questo ci ha penalizzato per anni, ma oggi la gente compra solo quello che usa e siamo stati rivalutati 2) soffriamo nel nuoto libero e, se la sera tardi non ci fossero i master, faremmo fatica. QUESTI RISULTATI IN QUALI BENEFICI SI TRADUCONO PER VOI COME CAPITANI DEL TEAM, PER IL VOSTRO CLUB/PISCINA MA ANCHE PER LO STAFF E PER LA CLIENTELA?
Paola Valente L’alto coinvolgimento dei nostri clienti nelle nostre attività e, di conseguenza, anche dei nostri collabo-
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Paolo Trevisan Investimenti a lungo termine creano su staff e clienti un’immagine di serietà ed affidabilità che si trasmette per passaparola come anche di padre in figlio. Dimostrare di avere sempre voglia di migliorarsi è il miglior modo per fidelizzare anche i clienti più esigenti. Lino Grazioli 1) qualità del servizio; 2) contratti di lavoro stabili ( per quanto possano esserlo i nostri, in un settore vulnerabile ); 3) clima lavorativo; 4) possibilità di fare formazione. FORTI DI QUESTI TRAGUARDI CONSEGUITI, COME PENSATE DI GESTIRE TALI EFFETTI SORPRENDENTI E COME MANTENERLI O INCREMENTARLI IN COERENZA CON QUANTO AVVIATO?
Paola Valente Investimento continuo sul mantenimento della struttura, sulla formazione e soddisfazione dei nostri collaboratori. Manuela Lovo La struttura di Noale si regge su equilibri che comprendono l’attività sportiva, l’agonismo e tutto ciò che consente di vivere il mondo acqua con un approccio ludico e di salute. Investire-
Paolo Trevisan Sembra la domanda del Secolo. Penso non servano strategie mirabolanti, ma rimanere radicati al proprio stile di gestione, analizzandone i punti deboli; flessibilità ed un pizzico di creatività potranno fare la differenza (esempio: offrire corsi mono settimanali o aprire corsi alle 7,00 del mattino lasciava perplessi, ora invece può essere un’ opportunità per chi vuole fare sport prima dell’ufficio). Lino Grazioli Prima di tutto tenendo i piedi per terra, perché i costi sono ingenti e sono anche questi aumentati in maniera esponenziale. Poi credo che valga la logica del fossato cioè il posizionamento. O fai il premium o fai il badget club, in mezzo è difficile starci. FACENDO ASTRAZIONE DALLA VOSTRA REALTÀ, COSA VI SENTITE DI SUGGERIRE A COLLEGHI CHE MAGARI SONO ALLE PRESE CON SITUAZIONI PIÙ COMPLICATE? ALMENO TRE PUNTI CHIAVE SU CUI PUNTARE
Paola Valente 1) avere un progetto chiaro e ben definito 2) non seguire le mode e tendenze del momento se non sono in linea con il proprio format e target di riferimento 3) staff allineato con mission aziendale. Manuela Lovo 1) Contare su impianti i cui costi siano sotto controllo, specie quelli energetici. 2) Avere a disposizio-
ne un bacino di potenziali utenti a cui rivolgersi. 3) Avere chiaro quali siano gli obiettivi che si vogliono raggiungere e condividerli con lo staff. 4) Il costante aggiornamento di tutto lo staff (inclusi gli amministratori). 5) Prevedere, tramite innovazione continua, domanda e offerta del mercato. 6) Contare su un’organizzazione elastica, capace di modificare la direzione a seconda delle necessità. 7)Puntare su un approccio umano: il nostro slogan è “LA NOSTRA SECONDA PASSIONE È L’ACQUA, LA PRIMA SONO LE PERSONE”. Paolo Trevisan 1) Dare molta importanza ai dettagli; 2) Ascoltare le richieste dei clienti e fare della flessibilità una virtù; 3) Il cliente non si aspetta passivamente: va stimolato con proposte interessanti, convincenti, accattivanti. Lino Grazioli 1) scegliere su cosa puntare e farlo bene; 2) nello scegliere fare ciò che è richiesto dal mercato e non quello che ci piace fare; 3) farlo con passione. I PRINCIPALI INVESTIMENTI (QUANTIFICAZIONE E AREE) AFFRONTATI E GLI EFFETTI CHE I MEDESIMI HANNO AVUTO SUL VOSTRO PROGETTO PREMIATO DALL’AFFERMAZIONE CHE VI DISTINGUE
Paola Valente Per quanto riguarda la piscina c’è un continuo investimento sull’ impianto tecnologico, mentre per la palestra una totale sostituzione delle macchine fitness nei primi 6 anni di attività; quindi un costante rinnovamento. Manuela Lovo Gli investimenti per gli ampliamenti negli anni hanno superato i 2 milioni di euro. Questo, come già detto, ci ha permesso di crescere numericamente e fidelizzare i nostri clienti.
Paolo Trevisan I settori con più specializzazione hanno premiato maggiormente: Corso Baby - C. Paperini - Acqua antalgica - Acqua Bike - Nuoto Camp estivo - Walking e Pilates in palestra Maestri di sauna in SPA; questi sono i nostri punti di forza.
ricavi. IMPORTANTE La differenza la fanno sempre le persone, dall’accoglienza, al tecnico fino alla custodia. Porre obbiettivi chiari, un giusto compenso e un buon clima lavorativo sono alla base di qualsiasi risultato, aggiungo: fondamentale coltivare i talenti.
Lino Grazioli Realizzazione e gestione nuova piscina (500 mt quadrati e 800 iscritti in più). COSA SIGNIFICA PER LEI E LA SUA SOCIETÀ AVERE RISULTATI SODDISFACENTI, COME LI MISURA E QUANDO RITIENE DI DOVER INVESTIRE PER TENERE UN RITMO EVOLUTIVO O CONSERVATIVO TANTO APPREZZABILE
Paola Valente Tutti i dati e numeri che abbiamo sopraelencato (numero iscritti e numero frequentanti) e la nostra tipologia di format dimostrano che la gente premia le nostre idee e il nostro modo di concepire l’attività fisica…. questo è per noi il principale motivo di soddisfazione e orgoglio. Manuela Lovo Sul territorio siamo conosciuti per la nostra esperienza, per la capacità innovativa e per il nostro stile: sono questi i risultati che riteniamo più che soddisfacenti e che riusciamo a misurare, così come i successi ottenuti sul piano sportivo, agonistico e commerciale. Altri fattori importanti: l’igiene e la sicurezza, specialmente quando si collabora con istituti scolastici e realtà medico-sanitarie. È necessario investire in maniera costante sull’innovazione, strutturalmente e professionalmente, e sul customer care (con dedizione, elasticità e… un po’ di pazienza). Paolo Trevisan I risultati sono facilmente rilevabili: per noi la soddisfazione è quando la domanda per le nostre attività supera l’offerta. Solo allora si capisce se si è fatto abbastanza. Ma questo non vuol dire che non si possa fare ancora meglio!!! Lino Grazioli L’investimento vero è quello sulla formazione , che varia di anno in anno, e sulle strutture; e anche qui dipende dalle occasioni che si presentano. Non abbiamo una regola fissa. Guardiamo molto alle percentuali: costo del personale (la definirei più che costo la vera risorsa) che non deve superare il 35% dei ricavi e affitto + ammortamenti che non devono andare oltre il 20%dei
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MANUELA LOVO con ILARIA SCAPIN (a sinistra) Piscine di Noale PAOLA VALENTE con il presidente ANDREA BIONDI Palagym Assarotti, Genova PAOLO TREVISAN Centro Nuoto Rosà LINO GRAZIOLI Collegio San Carlo, Milano
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ANIF
UNA LEGGE QUADRO PER IL FUTURO DELLO SPORT DILETTANTISTICO A CURA DI CIRO LO GIUDICE
L’INIZIATIVA DI ANIF A RIMINI SI È RIVELATA COME LO SPARTIACQUE FRA CHI PROIETTA LO SPORT VERSO UN RUOLO SOCIALE IMPRESCINDIBILE E CHI RIMANE ANCORATO A SCHEMI SUPERATI
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li onori di casa sono stati fatti dal leader indiscusso di ANIF, Giampaolo Duregon, il quale, nell’occasione di questo Convegno, ha avuto la capacità di trasmettere ottimismo e rinnovata fiducia attorno al grande progetto della Legge Quadro sullo Sport Dilettantistico, sia perchè tale disegno oggi può contare sulla determinante spinta della sorprendente e assai convincente On. Daniela Sbrollini, sia perchè tutti gli operatori più avveduti sono consapevoli dell’importanza di tale legge per assicurare un futuro sereno e più maturo a tutto il settore sportivo; inclusa la branca agonistica, che, senza nuovi assetti e risorse, si rivela poco sostenibile per diverse società sportive e club. Ma la chiave di volta è comprendere che lo sport è parte rilevante del welfare system e deve radicarsi negli stili di vita degli Italiani. Infatti, Duregon ha energicamente sottolineato che “la SALUTE è parte fondamentale del progetto di legge;
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promuovere quindi sani stili di vita, considerando che la nostra società sarà dominata dai Seniores; una giornata di ricovero in ospedale costa quanto un abbonamento annuale in un centro sportivo(!)” Duregon ha poi proseguito precisando che idee e contenuti del disegno di legge convergono con le posizioni del CONI, guidato da un grande Presidente, Giovanni Malagò: la novità più rilevante l’introduzione delle AZIENDE SPORTIVE DILETTANTISTICHE con fini di lucro. “I presupposti perchè il disegno venga recepito, traducendosi in legge, ci sono tutti, grazie ad una figura politica di alto profilo, determinata e convincente: l’On Daniela Sbrollini” Duregon ha concluso, definendoli come decisivi: “1) La riforma della legge sul Professionismo Sportivo, 2) Le agevolazioni tributarie e i vantaggi di chi, come società sportiva, sceglie
di fare impresa; 3) L’ Obiettivo è IL CAMBIAMENTO! E l’On .Sbrollini è la personalità che può determinare un vero salto qualitativo” Avv. Alberto Succi (determinante per la stesura del testo del disegno di legge) Il progetto di legge non è limitato ad una parte dello Sport, ma è fondamentale per RIFORMARE IL COMPARTO SPORTIVO NAZIONALE - Obiettivo è riunificare le norme, con regolamentazioni specifiche, semplici e chiarissime
• Nelle società sportive sono diverse le categorie di operatori che devono essere remunerate; in tale ambito la norma è chiara: ma lo è per i legali, molto meno per i “burocrati” e le autorità di controllo, nonché per i Giudici; gli Istruttori nelle ASD sono
On. Daniela Sbrollini (Vicepresidente XII Commissione Affari Sociali e Sanità; Responsabile Sport e Welfare del Pd) “ La riforma del Welfare muove da una trasformazione culturale che coinvolge appieno lo Sport” ha
“La riforma del Welfare, muove da una trasformazione culturale che coinvolge appieno lo Sport” trasversale alla Legge, senza il prevalere di colorazioni/sponde politiche; c’è infatti la consapevolezza condivisa che l’accezione SPORT debba collegarsi soprattutto a SALUTE E STARE BENE” in tale senso la stessa On Sbrollini si fa promotrice di un proprio disegno di legge, un rafforzativo: promozione dell’attività e della cultura fisica nelle scuole, partendo inizialmente da quelle primarie e dell’infanzia. Precisa che abbiamo un sistema sanitario in forte sofferenza; inoltre anche il Sistema Sociale necessita di una diffusione della pratica e della cultura sportive radicate nel territorio nazionale. Per passare a fatti concreti indica il suo piano d’azione”Definire accordi con i Medici Sportivi perché aiutino in questo processo e alla determinazione del mondo medico nel prescrivere ai bambini il “FARMACO” DELLO SPORT”. Chiarisce inoltre come importantissimo che lo sport sia materia scolastica, ma al contempo, che lo sport di base sia accessibile a tutti e su tutto il territorio nazionale
Da destra: Gianpaolo Duregon, On Daniela Sbrollini e Marco Tornatore durante il Convegno ANIF.
riconosciuti dal CONI e, per legge, vanno inquadrati a tutti gli effetti come co.co.co. E con la nuova norma tale punto diventa incontestabile! In futuro sarà possibile assumere con Contratto Collettivo Professionale; la legge ha il merito di introdurre pure il trattamento previdenziale; Una possibile area critica riguarda gli operatori amministrativo-gestionali: la legge nulla dice; ergo, è preiccupante l’abitrarietà interpretativa attuale, che la legge dirimerebbe.
esordito la Onorevole. “E’ necessaria una rivoluzione culturale” ha proseguito “ e mi sento “portavoce” di quanto ANIF, con chi la sostiene, ha progettato come disegno di legge; riporto le istanze e anche al Ministro del Lavoro Poletti, per conciliare la proposta di legge con Jobs Act e Terzo Settore, valorizzando Professionalità e Imprenditorialità del settore sportivo”. Sottolineando che è mancata fino ad oggi una legge organica di Sistema, ha aggiunto “E’ fondamentale il sostegno
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MACRO OBIETTIVI • Dare valore IMPRENDITORIALE A QUESTO SETTORE • La GESTIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI PUO’ ESSERE UNA VERA ATTIVITA’ D’IMPRESA, ( ritorni positivi per sport di base e agonistico) • RISPOSTE CHIARE per arrivare ad un RICONOSCIMENTO PROFESSIONALE DEL SETTORE SPORTIVO: di fatto, gli attori coinvolti sono EDUCATORI, PROFESSIONALMENTE BISOGNOSI di un vero riconoscimento, che aiuti anche sotto il profilo finanziario (Banche) • Solo così è possibile rilanciare gli INVESTIMENTI NEL SISTEMA ITALIA, e dare certezze a settori collegati allo sport (es .Turismo)
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Nerio Alessandri con Bill Clinton in una foto d’archivio
“Abbraccio la Vostra idea e mi batterò oltre ogni limite perché il progetto di legge arrivi al traguardo!” dice l’ l’On Sbrollini, auspicando di agire insieme: la promessa è di “battersi risolutamente senza arrendersi mai: così possiamo tentare di raggiungere i grandi traguardi” Invita infine a seguire tutti i passaggi evolutivi, work in progress e novità dai socials e dal sito www.danielasbrollini.it, dichiarandosi aperta a suggerimenti che ascolterà senza esitazione. L’intervento dell’On. Sbrollini è stato accampagnato da una standing ovation generale, per la lucida esposizione di argomenti condivisi da tutti, ma anche per la determinazione e il piglio che distinguono lo stile di una personalità politica finalmente convincente e competente.
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Nerio Alessandri (Technogym) Non da meno è stato il grande imprenditore che ha portato il “wellness made in italy” in tutto il mondo, Nerio Alessandri, reduce dalla assi positiva quotazione in borsa di Technogym. Nel suo intervento, sempre seguitissimo dalla platea, ha espresso la massima riconoscenza all’On Sbrollini e al Presidente Duregon, estesa anche a Matteo Renzi, che ha indicato in Daniela Sbrollini la referente ideale perché la norma possa essere recepita dal Legislatore. “Lo sport deve essere promosso
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socialmente, focalizzando l’attenzione su qualità della vita e prevenzione, con il fine collettivo di invecchiare sani” ha detto con trasporto Alessandri, chiarendo anche che “E’ difficile competere con nazioni
L’On. Daniela Sbrollini alla Camera.
emergenti con età media di 34-40 anni, quando l’ Italia si attesta ben oltre i 55. Siamo il Paese “più vecchio” al mondo” (dopo il Giappone ndr)
“la SALUTE è parte fondamentale del progetto di legge; promuovere sani stili di vita”
Alessandri, in prima persona, si adopererà per far capire che • SENZA UN’INDUSTRIA/SETTORE SPORT REGOLAMENTATO, non possiamo evolvere e saremo bersaglio di organi di controllo • Serve CHIAREZZA che escluda ambiguità, ma anche scorciatoie illegali cui molti cedono • La LEGGE QUADRO comporta sicuramente un EFFETTO DOMINO POSITIVISSIMO, assegnando al settore anche un VALORE IMPRENDITORIALE “Senza la SALUTE delle persone, il Sistena Paese non può competere” e “la Legge non è un punto di arrivo, ma di partenza per dare legittima dignità al nostro settore: ce lo meritiamo!” secondo Alessandri infatti meritiamo più attenzioni: “dobbiamo diventare, come Italia, il primo produttore di vita sana al mondo”. A chiusura del convegno, in rappresentanza di ANWK/EAA, Marco Tornatore, che oltre a compiacersi con i relatori che l’hanno preceduto, ha tributato un grande
plauso alla sorprendente brillantezza e all’insospettabile competenza dell’On. Sbrollini “Che ha il merito di prendere per mano il nostro settore e di accompagnarlo perchè il disegno di legge sia recepito dal Legislatore: una grande donna che, in un settore troppo dominato -negativamente – da uomini, alimenta da vera leader l’entusiasmo per arrivare all’agognato traguardo”. Tornatore ha più sottolineando come ANWK sia saldamente al fianco di ANIF perché il disegno di legge approdi con successo in Parlamento, “questa è l’unica soluzione per affrancare il nostro mondo da arretratezze sistemiche e culturali. L’agonismo è fondamentale per il ruolo sociale ed educativo che ricopre, ma le piscine per prime, causa costi e complicazioni, stentano a reggere le sfide attuali” ha rimarcato, chiosando” deve prevalere la diffusione di una vita motoriamente attiva, che le esperienze acquatiche (non necessariamente il nuoto, praticato solo dal 5,5% degli Italiani), possono facilitare per gran parte della popolazione” In questo, collegandosi ai concetti già espressi , ritiene che salute, sicurezza e prevenzione siano congruenti con una nuova idea di sport, meno performante e accessibile per chiunque. “Le piscine, per vivere una nuova stagione di successi e di crescita, avendo un ruolo sociale indiscutibile, rafforzeranno questa proiezione, trainate da ANWK, che interagirà con di ANIF”. Ha concluso, rinnovando il compiacimento all’On Sbrollini e promettendole che , per dare più forza al suo ruolo di trascinatrice “presto, tutte le associazioni di categoria del mondo sportivo, sottoscriveranno un accordo per dare sostegno, in una inedita coesione, ad iniziative vitali per il futuro dello sport”. E la legge quadro sullo sport dilettantistico è uno dei fondamentali traguardi da raggiungere tutti insieme.
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COMPANY
DIGI PROJECT
L’esigenza universale è abbattere tutte le barriere architettoniche per chi vuole andare in piscina o frequentare ambienti acquatici in generale, e DIGI PROJECT di Pegognaga (MN), nata nel 2005 e capitanata dal fondatore Daniele Mariani, oggi opera in molti Paesi del pianeta (il 75% dei prodotti DIGI PROJECT è esportato in oltre 40 nazioni) fornendo ausili per agevolare l’immersione in acqua delle persone disabili o con difficoltà motorie. Un percorso non semplice, perché le norme non facilitano e, insieme alla burocrazia, ostacolano proprio chi avrebbe più bisogno di soluzioni che agevolino l’ingresso nelle piscine: infatti nessuna legge impone la presenza di apparati o ausili per l’ingresso in acqua di
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L’ ACQUA ACCESSIBILE A TUTTI E SENZA LIMITI persone con disabilità. Cosa che non avviene in molti altri Paesi Ma per la mission che distingue DIGI PROJECT, non sono i limiti normativi a frenare lo sviluppo di servizi e soluzioni per chi abbisogna di certi ausili. Fra le attrezzature che distinguono DIGI PROJECT nel mondo BLUONE. È il prodotto più richiesto e venduto: un sollevatore mobile che risponde alle esigenze di tutti. Ingombra poco più di una carrozzina, è utilizzabile dallo spogliatoio alla piscina, e rende gradevole e comodo l’ingresso in acqua dell’utente. Richiestissimo soprattutto da onlus, associazioni e privati. PANDA è l’ultimo nato in casa DIGI PROJET; la miglior sintesi di qualità, innovazione, design e
sviluppo tecnologico, che incontra l’interesse di molte realtà straniere, nonché il plauso delle più affermate eccellenze professionali nell’ambito della disabilità CERTIFICAZIONI E AFFIDABILITA’: ogni prodotto è sintesi di evoluta tecnologia, alta qualità dei materiali, ricerca costante, che si traduce in funzionalità
collaudatissima, sicurezza e servizio di assistenza ottimale, DIGI PROJECT ha ottenuto le certificazioni ISO 9001 e ISO 13485 . La produzione è rigorosamente “made in Italy” , valore rafforzato dalla certificazione medicale 43/92/CEE depositata al Ministero della Salute Italiano e dal BREVETTO EUROPEO DI INVENZIONE INDUSTRIALE e modello di utilità PCT IT2006000014 e BREVETTO DI UTILITA’ PATENT PENDING MN2013U1, che attestano la rilevante considerazione tributata a DIGI PROJET dall’UE.
Per Informazioni: www.digiproject.biz
BARCHEMICALS Group QUALITÀ, SICUREZZA E AMBIENTE NON SONO MAI STATI COSÌ VICINI
La Centralina Colorimetrica Smart Telepool Save Energy coniuga i vantaggi di un controllo continuo dei parametri chimico-fisici dell’acqua di vasca con un’attenzione mirata al corretto utilizzo delle risorse energetiche e al ricorso intelligente e responsabile alla disinfezione chimica Smart Telepool Save Energy è l’innovativo modello di punta della Linea Telepool:
garantisce la massima qualità dell’acqua abbinando il controllo modulare dei sistemi di ricircolo e producendo sensibili risparmi energetici; dispone di un display LCD maggiorato con tecnologia “touch screen” e gestione delle pagine interattive in forma intuitiva e semplificata: consente di navigare rapidamente nel Menu e accedere alle pagine desiderate evitando tortuosi ed inutili percorsi;
consente di introdurre “warnings” personalizzati, sulla base dei limiti e valori di riferimento ottimali, ovvero di Legge; permette la misurazione e conservazione dei dati su schermo grafico; gestisce l’invio di sms sugli allarmi e la possibilità, anche da remoto, di impostare le modalità di allarme
Per Informazioni: www.barchemicals.it
IL MADE IN ITALY SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE
In Italia e nel mondo il nuovo “made in Italy Team” riscuote immediati ed inattesi consensi. Prosegue a pieno ritmo il 2016 in casa Akron Italia, che presenta i prossimi eventi e le novità in arrivo. A meno di un mese dall’inizio delle Olimpiadi, tutto lo Staff è in attesa di poter osservare Andrey Grechin all’opera nella vasca olimpica di Rio. Il Russo, di casa Akron, parteciperà alla gara regina, i 100 metri stile libero e farà parte della staffetta 4x100.
Ad accompagnarlo, Ultraskin, il costume da competizione studiato appositamente per la rassegna olimpionica. Nel frattempo gli osservatori Akron hanno individuato diversi giovani atleti, studiando insieme a loro un programma di crescita, per coltivare al meglio il loro talento. Per quanto riguarda i prodotti Akron, l’azienda lavora intensamente per il lancio delle
nuove linee Teamline dedicate alle società che desiderano personalizzare il proprio materiale tecnico. Confermato per Settembre l’arrivo sul mercato delle linee Rinascimento, Swimcity, Fantasy e dei nuovi occhialini Sunny, Hip, Up, Wink Jr e Daffy Jr. Per Informazioni: www.akronitalia.com e info@akronitalia.com
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COMPANY
Akron, Aqquatix, EAA
Ha esordito ufficialmente a Rimini Wellness e ha immediatamente catalizzato attenzione, interesse ed entusiasmo di operatori e professionisti del settore wellness/piscine. Cuore della kermesse riminese è stata proprio la vasca che incorniciava i tre brands leader e le rispettive migliori referenze. A Rimini, fra piscina outdoor e stand, è stato
Estate stagione regina per piscine, balneazione e per...Wibit Sports (!), che domina tutti gli ambiti dove acqua, divertimento, sicurezza e qualità si fondono in un unico modello di servizio che richiama numerosissimi clienti e bagnanti alla ricerca di svago, divertimento e giornate di movimento evasivo. Ne sono un esempio irresistibile i divertentissimi WibitTag che affiancano i fantasiosi e completi Sport Park 145, 95, 65 e 35 pensati per le acque libere. Se però la bella stagione facilita il successo di ogni ambiente acquatico (piscina, mare, lago) dove si stagliano percorsi e giochi Wibit Sports, molti operatori e manager di piscine
Giugno 2016: DEPA presenta una nuova griglia per piscine a sfioro. A seguito dell’inatteso numero di richieste, DEPA, specializzata anche in questo ambito, ha deciso di realizzare una griglia con le seguenti caratteristiche: Larghezza 295 mm e Altezza 20 mm. L’utilizzo di materie prime di altissima qualità consente a DEPA di realizzare un prodotto che risolve problemi frequenti poiché la GRIGLIA GR47/20 :
UN GRANDE TEAM, SINTESI DI LEADERSHIP E QUALITA’ evidentissimo come la credibiltà di tale pool di aziende abbia registrato gradimento diffuso fra tutti i professionisti più credibili e competenti, anche in ragione delle qualificanti partnership di cui Akron, Aqquatix ed EAA hanno goduto, legandosi a Wellink e relativi seminari, e Misfit,
l’Activity Tracker per antonomasia e richiestissimo nel mondo. Un impegno che ogni esperto ha apprezzato, tanto da considerare le proposte di questo “dream team” come le vere soluzioni per la propria piscina, la propria reputazione e lo sviluppo di nuovi progetti da tradurre in
proposte entusiasmanti per la clientela e per la crescita del business di club e piscine.
INSOSTITUIBILE D’ ESTATE, PROIETTANDOSI ALL’INVERNO e aquapark hanno compreso il grandissimo potenziale di questa serie di gonfiabili di altissima qualità. In effetti, replicare anche nelle vasche coperte l’appeal che Wibit Sports determina, significa offrire una gamma di servizi fino a ieri impensabile nelle piscine, destinate in passato ad offerte prevedibili e ordinarie. I sistemi Aquatrack, Aquaduel, Aqualoop e Protrack sono quanto di meglio possa rendere divertenti e a forte attrazione tutte le vasche coperte, sia durante gli orari meno sfruttati, sia e soprattutto nei weekend, che normalmente non indurrebbero nessuno a frequentare piscine coperte se non per una nuotata, limitata a pochissimi. Con Wibit
Sports i giorni di vacanza e i weekend estivi o invernali saranno sicuramente forieri di risultati inimmaginabili, riqualificando e rilanciando immagine e flussi di clientela di qualsiasi piscina. E’ anche possibile noleggiare alcuni
percorsi Wibit, prenotandosi con ampio anticipo e scrivendo a info@aqquatixfun.it.
Per Informazioni: www.wibitsports.com
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ARRICCHISCE LA SUA GAMMA ALTAMENTE QUALITATIVA NON INGIALLISCE + NON CRISTALLIZZA+ NON GALLEGGIA La griglia è realizzata per stampaggio ad iniezione in PP con elevato peso specifico. Il risultato è una griglia con prestazioni di resistenza e durata eccezionali. La gamma è così ora costituita dai seguenti modelli: • GR47/20, altezza 20 mm. e larghezza 295 mm. (novità!) • GR47/25, altezza 25 mm. e
• GR47/25, altezza 25 mm. e larghezza 248 mm. • GR47/25, altezza 25 mm. e larghezza 300 mm. www.depatech.com
larghezza 180 mm. • GR47/25, altezza 25 mm. e larghezza 198 mm. • GR47/25, altezza 25 mm. e larghezza 205 mm.
COMPANY
AQQUATIX VARA IL PRIMO R&D DEPT, UNENDO LE MIGLIORI ECCELLENZE NEL CAMPO DELLA RICERCA NAZIONALE Fermarsi è perdente e Aqquatix intende prevalere nelle sfide che il mercato mondiale comporta. Da qui, la grande idea dei vertici Aqquatix di dare vita ad un qualificatissimo Centro Ricerche e Sviluppo, composto dai migliori ricercatori, ingegneri e professionisti in ambito acquatico, wellness e della motricità, che verrà coordinato dalla Direzione Scientifica di EAA, nella persona di Francesco Confalonieri, affiancato dalla direzione commerciale di Aqquatix, ovvero
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Luca Salvatori. A questo piano evolutivo, unico al mondo, hanno aderito i rappresentanti delle realtà che si sono già distinte per progetti esclusivi (molti brevettati), tecnologici ed estremamente innovativi su scala internazionale: infatti saranno parte di questo grande Team Hosand, FreeFox, Area 3, Soundlight, Hida, Tycom, con possibili collaborazioni estese al colosso Mixfit della holding Fossil. Le sedi in differenti aree geografiche non saranno certo un ostacolo, anzi.
SUP’P
La fiera di Rimini ha decretato un dirompente successo per i coloratissimi e solidi SUP’P, le tavole da surf ripensate e ridisegnate in materiale gonfiabile e resistente, per svolgere attività di tonificazione, equilibrio e posturale nelle piscine. Effettivamente tali attrezzi suggestionano, ma, una volta utilizzati, aiutano a capire i tantissimi esercizi praticabili avvalendosi di SUP’P anche immergendosi in acqua in alcune fasi del training, appoggiandosi alla tavola. A rendere molto efficace qualsiasi attività sul SUP’P
Non basta il miglior attrezzo al mondo per avere un club vincente; nemmeno contare su un istruttore “star” risolve i problemi di una piscina, perchè dipenderà solo e sempre da tale figura. Ogni attrezzo di Aqquatix è pensato per essere utilizzato al meglio dallo Staff di tutte i centri acquatici italiani e stranieri: ecco perchè la grande proiezione innovativa dell’azienda padovana, viaggia parallelamente all’evolu-
L’inarrestabile azione di Aqquatix, volta ad innovare e perfezio-
nare i propri attrezzi, darà il via a prodotti di nuovissima generazione acquatica dal primo semestre 2017. Prossimamente verranno segnalate le inedite idee di questo Special R&D, tutto italianissimo e motivo d’orgoglio per chi ha fatto del made in Italy il proprio valore cardine. info@aqquatix.com
Per Informazioni: www.aqquatix.com
UN SUCCESSO BEN OLTRE QUALSIASI ATTESA la maestria di Stephan Galtier, vero protagonista a Rimini: star del fitness terrestre, convertitosi all’acqua per sviluppare il suo metodo, ideato alla luce delle sua alte competenze in ambito motorio, valorizzate dall’eccellente conoscenza del contesto acquatico. Rimini ha consacrato SUP’P come una delle grandi novità da lanciare nella stagione 2016-17.
Ekaterina Xancoba
Ad Aquafitness Days, proprio Stephan Galtier guiderà diverse classi dimostrative per illustrare a tutti gli interessati il grande potenziale di SUP’P. Per informazioni commerciali info@aqquatix.com o, per iscrizioni alle classi coordinate da Galtier ad Aquafitness Days e successivi corsi di formazione: eaa@euroaquatic.it . Distribuzione in Italia e in Europa by Aqquatix. Per informazioni info@aqquatix.com
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tende fare crescere non alcuni operatori del club, ma l’intera squadra: istruttori, manager, receptionist, coordinatori. E
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FINIS SCEGLIE AQQUATIX E AKRON PER LA SUA AFFERMAZIONE IN ITALIA
Formalizzato l’accordo fra l’azienda americana e le due compagini italiane, che riserveranno condizioni vantaggiosissime a tutte le società di nuoto e ai soci EAA Finis, sotto la regia del CEO, John Mix, e il coordinamento europeo dell’ex campione Ross Devenport (tre Olimpiadi), ha sancito un accordo per il quale, tutti i prodotti Finis in Italia saranno distribuiti da Akron ed Aqquatix, le quali garantiranno condizioni molto vantaggiose per atleti, società e professionisti che sceglieranno di legarsi alle due aziende di riferimento, rispettivamente nel settore costumi e attrezzature: Akron ed Aqquatix infatti considerano anche forniture in sponsorizzazione basate su prodotti Finis. Per avere tale grande benefit è necessario chiudere intese con le due aziende entro settembre. Finis, numero uno mondiale nell’attrezzatura ed ausili per
migliorare la nuotata e la performance di qualsiasi nuotatore, spicca per la serie di novità che continua a lanciare. Le più interessanti e recenti sono Instinct Sculling Paddles (1) - migliorano efficacia e sensibilità della mano nella fase subacquea della bracciata - Posture Trainer (2) - per ottimizzare posizione della testa e suo allineamento con la colonna vertebrale - Axis Buoys (3) – doppia funzione: pullbuoy o elemento che, bloccando le 1
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caviglie, potenzia la muscolatura del core – e Edge Fins(4), la pin-
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na universale che utilizza la tecnologia brevettata Smart Fin. Per conoscere tutte le novità e le condizioni interessantissime su come acquistare il ricco assortimento Finis: info@aqquatix.com o richiedere agli agenti di zona Aqquatix/Akron. Per informazioni info@aqquatix.com o info@akronitalia.com
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AQQUATIX E INNOVAZIONE
Ci sono aziende che creano, altre che copiano malamente. La ragione? Perchè chi guida il mercato è imitato in modo maldestro da chi scredita il settore. Aqquatix ha la forza di essere innovativamente leader, senza mai perdere di vista qualità, sicurezza, assistenza e soddisfazione massima di ogni club e dei rispettivi clienti. La serie incessante di novità che verrà presentata in grande stile ad Aquafitness Days (Piscine diVicenza 1-3 settembre), con diverse prove per utilizzo e classi condotte dai migliori trainers internazionali, vede qui di seguito un primo elenco, ridotto per questione di sintesi: • Aquabike BPM3 2.0: esordisce sul mercato la nuova bike con led luminosi ora industrializzata e predisposta per upgrades programmati per i prossimi due anni, al fine di garantire novità a tutti coloro che investono in questo
gioiello di tecnologia, design e affidabilità; • Smart Aquabike Evolution: sono pronti i primi prototipi della bike che sostituirà la vendutissima Smart, resa più aggiornata ed accattivante nel design, con soluzioni funzionali inedite; • Pentagon Jump: sarà che è impilabile, che ha un design che colpisce, che si rivela efficacissimo nelle esercitazioni, ma, appena presentato a Rimini, ha subito spiazzato la produzione per eccesso di domanda in Italia e all’estero; • Acquapole: aggiornato e perfezionato dalla casa madre omonima, l’attrezzo più copiato – con insuccesso – al mondo, beneficia di valorizzazione estetica avvalorata dalla qualitativa e sicura Boxing Bag, che completa pure la multifunzionalità del “Pole”; questi elementi e il rigoroso programma formativo Acqua-
BINOMIO VINCENTE E NON REPLICABILE pole sono i veri punti di forza, ineguagliabili; • Float2Fitness: presentata a Rimini, ha subito riscosso consensi, con successivi interventi per migliorare la sua multifunzione e i dettagli in inox, studiati per le diverse stazioni allenanti: una vera
Smart Aquabike Evolution
Per Informazioni: www.aqquatix.com
Pentagon Jump
palestra acquatica in poco più di 4 mq, adattabile a vasche fonde o medie. L’elenco delle novità sarebbe eccessivo: per scoprirle e testarle tutte, meglio non farsi sfuggire Aquafitness Days (programma dell’evento: www.euroaquatic.it ) o contattare info@aqquatix.com
COMPANY
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STAGIONE2016-2017 2016-2017 STAGIONE
EUROAQUATIC.IT
Yellow C
AQUAFITNESS
AQUA HEALTH & WELLNESS
287 C
AQUA EDUCATIONAL
ON DEMAND
EVENTO
CALENDARIO EVENTI E FIERE INTERNAZIONALI AQUAFITNESS DAYS AQUA VICENZA AQUA ITALIA ITALIA HEALTH & WELLNESS EDUCATIONAL
www.euroaquatic.it ON DEMAND
STOCCARDA GERMANIA
www.messe-stuttgart.de/ interbad/
MARINA BAY SANDS
www.piscine-asia.com
PISCINE MIDDLE EAST INTERBAD PISCINE ASIA
SINGAPORE
VITAM AQUAFITNESS CONVENTION
NEYDENS FRANCIA
www.eaa-france.fr
AXE
FIRENZE ITALIA
www.euroaquatic.it
MADRID SPAGNA
www.piscinawellness.com/foro
BRUXELLES BELGIO LYON FRANCIA
www.piscine-expo.com
DELHI INDIA
www.fitexindia.com
ONTARIO CANADA
www.poolandspaexpo.ca
Yellow C
287 C
EMIRATI ARABI
FIERA
FORO PISCINA&WELLNESS
EVENTO
CONVENTION BRUXELLES
FIERA
PISCINE AQUALIE
FIERA
FITEX INDIA
FIERA
CANADIAN POOL&SPA CONFERENCE&EXPO
EVENTO
WINTER AQUAFITNESS Programmi unici, ready to use e sempre online www.euroaquatic.it ITALIA MARATHON
FIERA
FORUM PISCINE/CLUB
BOLOGNA ITALIA
www.forumpiscine.it
FIERA
AXE CONVENTION DAYS CONVENTION DAYS
www.piscine-middleeast.com
TECNOVA PISCINAS
MADRID SPAGNA
www.tecnovapiscinas.ifema.es
FIERA
EVENTO
FIERA
DUBAI
EVENTO
www.eaa-france.fr
FIERA
NORBONNE FRANCIA
AQUAFITNESS DAYS FRANCE
FIERA
www.fibo-china.com
FIERA
SHANGHAI CINA
FIBO
EVENTO
AQUAFITNESS
ASIA POOL&SPA EXPO
GUANGZHOU CINA
www.poolandspabath_china. com
EAA sostiene
Media Partner
Partner
Main Sponsor & Supplier
EVENTI
1-3 EVENTI SETTEMBRE 8 - 10 SETTEMBRE 17 - 18 SETTEMBRE 17 - 19 SETTEMBRE 27 - 30 SETTEMBRE 5-6 OTTOBRE 8-9 OTTOBRE 29 - 30 OTTOBRE 3-4 NOVEMBRE 11 NOVEMBRE 15 - 18 NOVEMBRE 26 - 27 NOVEMBRE 5-8 DICEMBRE 4-5 FEBBRAIO 5-6 OTTOBRE 28 FEBBRAIO 3 MARZO 12 - 14 MAGGIO
Editore: EUROPEAN AQUATIC ASSOCIATION Via Rossi, 3/F - 35030 Rubano (PD) Registrazione Tribunale di Padova N. 1727 del 9 marzo 2001 redazione@euroaquatic.it Direttore Responsabile: Marco Tornatore (in fase di insediamento, con pratica protocollata in Tribunale) Comitato di Redazione: Francesco Confalonieri, Alessandro Favero, Linda Marabello, Marco Favero, Luca Salvatori Hanno collaborato: Natalia Miheeva (Russia),Luigi Vecchio, Domenico Fioravanti, Gianluca Alberani, Stefano Candidoni, Manolo Cattari, Francesco Confalonieri, Piero Pigliapoco, Umberto Borino, Paolo Saglia, Monica Spagnuolo, Stefano Monaco, Andrea Gilardoni, Fabrizio Cantarini, Pascale Moiset, Roberto Bresci, Alberto Succi, Lorenzo Bolognini, Paolo Grosso, Edoardo Cognonato, Simona Pergolesi, Alfredo Ramponi, Manuela Lovo, Paola Valente, Paolo Trevisan, Lino Grazioli Progetto grafico e impaginazione: Simone Perozzo Pubblicità: EAA | redazione@euroquatic.it Stampa: Nuova Jolly - Rubano (PD) Chiuso in tipografia: 22/07/2016 ANNO XVIII NUMERO 3 LUGLIO-SETTEMBRE 2016
PER RICEVERE HAPPY AQUATICS
I VANTAGGI DI HAPPY AQUATICS •
RICEVI A CASA HAPPY AQUATICS AD OGNI USCITA: 4 NUMERI L’ANNO DIVENTI SOCIO DI EAA, CON UNA SERIE DI VANTAGGI PER PARTECIPARE AI CORSI E AGLI EVENTI • HAI IN ANTEPRIMA TUTTE LE NOVITÀ DEL MONDO PISCINA • SCONTI SULL’ACQUISTO DI MATERIALE DIDATTICO •
NOME COGNOME ANNO DI NASCITA RAGIONE SOCIALE
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PAGAMENTO
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VIA N. CAP LOCALITÀ PROVINCIA
HA 3 2016
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STAGIONE 2016-2017
EUROAQUATIC.IT Yellow C
287 C
Legenda : C = corso M = master E = evento F = fiera
CALENDARIO CORSI ED EVENTI - STAGIONE 2016/2017 C C C C M M M M M M M M M M M M M C C C M M M M M M C C M M C C C
AQUAFITNESS AQUAFITNESS
INSTRUCTOR BASIC
LOMBARDIA
24-25 SETTEMBRE 2016
INSTRUCTOR BASIC
PUGLIA
22-23 OTTOBRE 2016
INSTRUCTOR BASIC
TOSCANA
12-13 NOVEMBRE 2016
INSTRUCTOR ADVANCED
EMILIA ROMAGNA
19-20 NOVEMBRE 2016
BIG EQUIPMENT
LAZIO
25 SETTEMBRE 2016
BIG EQUIPMENT
VENETO
27 NOVEMBRE 2016
SMALL EQUIPMENT
PUGLIA
4 DICEMBRE 2016
LOMBARDIA
16 OTTOBRE 2016
BASIC
CAMPANIA
6 NOVEMBRE 2016
BASIC
PIEMONTE
27 NOVEMBRE 2016
ADVANCED
LOMBARDIA
11 DICEMBRE 2016
BASIC
TOSCANA
6 NOVEMBRE 2016
AQUA JUMP
CAMPANIA
20 NOVEMBRE 2016
AQUA STEP
PIEMONTE
9 OTTOBRE 2016
DEEP WATER
EMILIA ROMAGNA
2 OTTOBRE 2016
AQUA FIGHTING
VENETO
2 OTTOBRE 2016
TOSCANA
4 DICEMBRE 2016
BASIC
VENETO
18 SETTEMBRE 2016
BASIC
SARDEGNA
3 DICEMBRE 2016
ADVANCED
AQUA CIRCUIT
LA PALESTRA ACQUATICA AQUA BIKE
AQUA TREADMILL
AGUAMOVIDA Fitness®
LOMBARDIA
13 NOVEMBRE 2016
AGUAMOVIDA Fitness® JUMP
LOMBARDIA
30 OTTOBRE 2016
AQUAXFIT
MARCHE
2 OTTOBRE 2016
EMILIA ROMAGNA
13 NOVEMBRE 2016
AQUA GAG E DIMAGRIMENTO
LOMBARDIA
18 SETTEMBRE 2016
AQUA CARDIO & HEALTH
LOMBARDIA
27 NOVEMBRE 2016
AQUATIC HEALTH
MARCHE
11 DICEMBRE 2016
BASIC
TOSCANA
8-9 OTTOBRE 2016
BASIC
LOMBARDIA
22-23 OTTOBRE 2016
SPECIALIST - BASIC
LOMBARDIA
19 NOVEMBRE 2016
AQUA HEALTH & WELLNESS
AQUAMI®
AQUA REHAB
TOSCANA
4 DICEMBRE 2016
BASIC
VENETO
29-30 OTTOBRE 2016
ACQ. NEONATALE 0-3 ANNI
BASIC
TOSCANA
5-6 NOVEMBRE 2016
ACQUA E DISABILITA’
BASIC
TOSCANA
23 OTTOBRE 2016
VENETO TOSCANA SARDEGNA EMILIA ROMAGNA EMILIA ROMAGNA VENETO EMILIA ROMAGNA
1-3 SETTEMBRE 2016 29-30 OTTOBRE 2016 3-4 DICEMBRE 2016 4-5 FEBBRAIO 2017 16-18 FEBBRAIO 2017 1-2 APRILE 2017 1-4 GIUGNO 2017 31-2 SETTEMBRE 2017
ATTIVITA’ IN ACQUA PER GESTANTI
NEW NEW
AQUA EDUCATIONAL EVENTI
E
NEW
AQUAFITNESS DAYS 2016 AXE CONVENTION DAYS FIT FUN FESTIVAL WAM FORUM PISCINE
HOLISTIC DAYS + MANAGEMENT
RIMINI WELLNESS AQUAFITNESS DAYS 2017
LE DATE E LE SEDI DEI CORSI POTREBBERO SUBIRE VARIAZIONI, PER INFORMAZIONI: eaa@euroaquatic.it | T. +39 049 9600938 | F. +39 049 9619140 EAA sostiene
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JUMP INTO THE
NEW AQUATIC VERTICAL STYLES
TUTTE LE NOVITÀ 2016 - 2017 AD AQUAFITNESS DAYS - VICENZA
EUROAQUATIC.IT < CORSI | PER LA FORMAZIONE | ONLINE > AQQUATIXPERIENCE.COM Yellow C
287 C
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