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ACQUANET
Rossana Prola
prola@professioneacqua.it AQUAPOOL
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L’OFFERTA TECNICA PER LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI
Le gare d’appalto fino a ieri sono state un percorso ad ostacoli per i privati, con capitolati densi di parametri assolutamente non misurabili, pensati da figure inadeguate: il cambio di passo necessario da parte delle Amministrazioni Locali per non ripetere i gravi errori del passato
L'affidamento di piscine pubbliche richiede alta competenza nella stesura dei capitolati, così come è fondamentale per progettazione, realizzazione e gestione degli impianti
Quando si affida la gestione di una piscina comunale ad una ditta esterna, si compie un passo importante, che andrebbe analizzato a fondo in ogni aspetto. tiene di non farlo con risorse interne all’amministrazione comunale. È una scelta scontata? No, non lo è. Non tutti gli impianti pubblici sono gestiti esternamente. Pensiamo alle scuole, agli ospedali, ai cimiteri. La scelta di affidare esternamente la gestione deve essere presa con la consapevolezza dell’inevitabile diverso approccio che avrà la conduzione dell’impianto sportivo, rispetto a quello che avrebbe avuto se fosse rimasto pubblico a tutti gli effetti.
Un gestore privato ha una necessità alla quale non può mai derogare: il pareggio di bilancio, se è un ente no profit, o il guadagno, nella stragrande maggioranza dei casi. Questo cambia ogni prospettiva, ed è necessario saperlo. Nessun “paletto”, nessuna limitazione o imposizione nel contratto di gestione potranno mai far sì che un privato deroghi a questa necessità imprescindibile. E’ quindi del tutto inutile, e spesso è controproducente, inserire nella gara di appalto regole e limitazioni volte a proteggere e tutelare l’interesse pubblico contro quello privato, conviene invece trovare il migliore compromesso che possa venire incontro ad entrambe le parti.
La chiarezza nei rapporti tra le parti deve necessariamente iniziare da subito, cioè dalle fasi di predisposizione della gara di appalto.
Piscina di Merate, esempio di ottima riqualificazione ed eccellente collaborazione Società di Gestione-Comune - ph Gestisport
Nella stesura dei criteri per l’offerta economicamente più vantaggiosa, ad esempio, è importante prevedere la valutazione di parametri facilmente misurabili, il più oggettivamente possibile, che diano risultati immediati e concreti. Una passerella di buone intenzioni non serve a nessuno, soprattutto non serve all’Ente Pubblico, che non sarà mai in grado di far rispettare desideri e propositi genericamente espressi e non misurabili in modo preciso e chiaro.
Entrando nel merito, quando si indica come criterio di valutazione, ad esempio, la “descrizione delle attività proposte”, cosa si pensa di poter valutare? E’ ovvio che il punteggio più alto verrà attribuito a chi userà una grafica più accattivante, a chi farà scrivere il paragrafo ad uno scrittore di professione, a chi esporrà la propria narrazione nella maniera migliore. Ma non si premierà il gestore, si premierà solo lo scrittore! Ricordiamoci che stiamo affidando un impianto sportivo, non siamo la commissione del Premio Strega.
Cosa si potrà mai organizzare in una piscina, oltre alle “solite” attività in acqua? Corsi di yoga subacqueo? Pilates in equilibrio su tavole galleggianti? E anche se fosse, che significato avrebbe scegliere un gestore solamente in base alle stravaganze che è riuscito ad ideare? Alla fine, le attività sono sempre le stesse, cambia solo il modo di raccontarle.
Immaginiamo di dover scegliere una scuola sportiva per i nostri figli. Cosa cerchiamo? Una organizzazione affidabile, intendendo con questo termine istruttori seri e preparati, un impianto pulito e funzionante, una segreteria organizzata, una società che paghi regolarmente i propri fornitori. Delle “modalità di promozione dell’impianto sportivo”, altro criterio molto gettonato, ci interessa ben poco, visto che non ci sono decine di impianti nel raggio dei chilometri percorribili da un utente; la necessità di promuovere il nostro non è certo la più impellente, tutti sanno che c’è, la cosa difficile è convincere le persone a frequentarlo. E ci si riuscirà solo con una ottima gestione, cioè proprio quello che l’ente proprietario sta cercando.
Gli aspetti determinanti per la buona gestione di un impianto sportivo e di una piscina in particolare sono:
La descrizione del capitolato delle pulizie relativo all’impianto oggetto di gara, documento che non deve essere generico ma specifico, con la descrizione degli ambienti e delle operazioni da svolgere, che sia possibile redigere solo a seguito del sopralluogo, magari su modello predisposto dall’Ente appaltatore, e l’indicazione delle ore e del numero delle persone impiegate, specificando se trattasi di personale interno o di ditta esterna.
La gestione della segreteria, in termini di quante persone impiegate per il numero di ore di apertura della segreteria stessa e della qualifica degli operatori. La segreteria sarà gestita da chi è libero in quel momento, a scelta tra il gestore dell’impianto, il bagnino o il manutentore, oppure verrà impiegato personale appositamente preparato e formato? Quanti dipendenti?
L’informatizzazione della struttura. Verrà utilizzato un gestionale apposito? Sarà possibile ottenere report giornalieri degli accessi, che potranno essere richiesti a
campione dalla Amministrazione in qualunque momento della giornata, oppure le iscrizioni verranno effettuate manualmente? E’ possibile, in questa sezione, chiedere che venga riportato un esempio di report fornito dal gestionale prescelto, od altro.
Le modalità di retribuzione degli istruttori, cioè il contratto applicato è un aspetto fondamentale per comprendere la serietà della organizzazione della società. Seppure la legge consenta l’utilizzo dei cosiddetti “contratti sportivi”, l’inserimento degli istruttori, in tutto o in parte, come dipendenti nella organizzazione di un impianto complesso, offre indubbie garanzie. Senza quindi obbligare all’utilizzo di un contratto rispetto ad un altro, attribuire punteggi a chi ha all’interno della organizzazione il maggior numero di istruttori assunti a tempo indeterminato potrebbe essere un buon metodo per misurare la qualità della gestione.
Per una piscina, ad esempio, possono essere richieste le modalità di gestione della manutenzione ordinaria del trattamento dell’acqua, o ancor meglio la stesura di un piano di autocontrollo della struttura.
Il rapporto tra gestore ed ente concedente inizia al momento della gara di appalto ed è importante iniziare con il giusto approccio. Se l’ente sta cercando il miglior gestore disponibile, allora è bene che lo cerchi seriamente, scrivendo una gara ben fatta, non illudendosi che le cose si sistemeranno dopo. Con il gestore sbagliato, le cose possono solo peggiorare, dopo. Meglio pensarci prima.