9 minute read

PROFESSIONE ACQUA

Next Article
PROMINENT

PROMINENT

sione dell'organizzazione del lavoro sportivo, una consistente detassazione per le società di gestione e la defiscalizzazione dello sport per le singole famiglie. AGISI opera all'insegna del dialogo con una pluralità di soggetti. Abbiamo aperto numerosi canali di comunicazione con le istituzioni e abbiamo portato le istanze dei nostri associati all'attenzione di Governo, Ministeri competenti, Commissioni parlamentari, Regioni, Province, ANCI e Coni. Inoltre abbiamo attivato numerosi percorsi di formazione interna per i nostri associati e dato vita a incontri di ascolto per una migliore percezione delle reali difficoltà del mondo sportivo sul territorio.

Advertisement

AIS L'associazione è nata con lo scopo di divulgare, con tavole rotonde e convegni, come riqualificare o realizzare impianti sportivi. I centri sportivi devono essere sostenibili sia a livello energetico (riduzione dei costi) e sia a livello gestionale; devono dare reddito. Diventare polivalenti e polifunzionali. Spesso i gestori, ottimi maestri di tennis, calcio, ecc, non hanno la mentalità imprenditoriale. Negli ultimi anni è sempre più frequente che gestori di impianti sportivi e pubbliche amministrazioni si rivolgano alla nostra associazione per una consulenza e affiancamento (gratuito), per un corretto utilizzo degli strumenti tecnici e finanziari disponibili.

ANIF Oltre ai punti sopraesposti, ANIF nell’immediato si sta attivando per lo sviluppo di una Pubblicità Progresso insieme a Confidustria e con il patrocinio del Ministero della Salute affinché si possano sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni all’importanza della pratica sportiva e di tornare ad allenarsi con serenità all’interno dei centri. Il Bonus Wellness e Sport di cui si parla in questi giorni, seppur al momento andrebbe solamente a coprire rimborsi per 762.776 persone, tuttavia ci fa ben sperare anche in vista di un’azione per il futuro. Se i cittadini, inoltre, potessero detrarre dalla dichiarazione dei redditi l’abbonamento alla pratica sportiva, sarebbe un guadagno notevole per tutti: lo Stato risparmierebbe sulla spesa sanitaria pubblica, le persone sarebbero più sane e produttive e i centri sportivi lavorerebbero meglio.

Piscina esterna Forum Roma Sport Center

ASSOSPORT Per i nostri associati dialoghiamo con il MEF e altri ministeri, sensibilizzando sulle difficoltà e sugli aiuti necessari, in primis, del sistema bancario. Parallelamente, per tutto il comparto, in accordo con le altre associazioni di categoria, stiamo adoperandoci e coordinandoci con il Sottosegretario Andrea Costa per avviare una campagna di comunicazione appoggiata dal Ministero della Salute, per rimediare ad allusioni infondate e far tonare la gente nei centri sportivi, sottolineandone la sicurezza degli ambienti, i benefici indotti dalla professionalità degli operatori e il movimento inscindibile da salute per la popolazione ed educativo per stili di vita sani dei più giovani. Un assist per tutto il settore. ASSONUOTO Siamo un’associazione al passo coi tempi, che coglie d’anticipo l’esigenza dei nostri associati, forte del confronto e continuo aggiornamento tra gli iscritti. Senza dubbio il poter costituire un network costruttivo con gli altri esponenti di settore per la ricerca di una visione comune e sistematica è ciò che possiamo auspicare. L’esperienza di questo drammatico periodo ci ha insegnato che l’essere uniti e condividere le vicissitudini e le storie diverse legate ai territori di riferimento è il valore maggiore che permette alla realtà come la nostra di esprimere il proprio miglior potenziale.

CIWAS Il cambiamento deve partire da noi Stakeholder: dai titolari di Club, dai presidenti delle associazioni ed unioni, dai proprietari

di aziende del settore come anche dai collaboratori e dalle scuole di formazione. Non possiamo aspettare sulla riva del fiume, siamo noi i primi a dover far capire alle Istituzioni che il settore wellness e delle attività sportive per la salute è cambiato, si è evoluto ed unito: sta rafforzandosi. Come CIWAS vogliamo partire proprio da questo, proseguendo il lavoro di Fitness Network Italia, per essere sempre più colleghi e sempre meno competitor.

EAA Non crediamo ai cambiamenti imposti, nemmeno sbandierati. Crediamo piuttosto che l’analisi di quanto è accaduto con il Covid non possa non spingere a riflettere seriamente sul proprio operato, sulle mancanze, sulla superficialità di scelte personalistiche. Senza guardare nel giardino del vicino, additando ciò che non va, partiamo da noi stessi, un passo indietro per trovare coesione vera. Abbiamo già attivato, ad esempio, dei momenti d’incontro con i tecnici che esulano dai corsi, per parlare, confrontarsi, dare e ricevere consigli. Piccole cose ma, abbiamo riscontrato, di grande valore.

PIU’-Acquanetwork Servirebbe una risposta coesa ed unitaria da parte di tutta la filiera che evidenzi la sicurezza degli impianti sportivi e che l’attività sportiva è Salute, Prevenzione, Benessere e Relazione (è l’unico vero vaccino senza controindicazioni contro il Covid-19). Inoltre una legge per lo Sport finalmente chiara e al passo con i tempi. Il volano economico/sociale, con l’applicazione di quanto sopra, sarebbe ampiamente positivo. Ingentissimi risparmi sui costi della Sanità per riduzione di malattie come obesità, diabete, patologie cardiache, osteoarticolari ed infine, essendo una nazione piena di mari, laghi, fiumi, riduzione degli annegamenti. La qualità della vita delle persone che praticano nuoto è migliore. ACQUA è VITA.

FORUMPISCINE Siamo partiti dal favorire il dialogo tra e con le associazioni di categoria. A cominciare da quelle dei gestori. In questo ambito, è stato decisivo il contributo di Marco Sublimi, membro del nostro Comitato Scientifico. La sua attività si è svolta nel segno della convergenza e ha portato ForumPiscine ad affiancare sei sigle di associazioni di categoria nel “Coordinamento Associazioni Gestori Impianti Natatori-CAGIN”. ForumPiscine e Next, l’edizione straordinaria di ottobre, sono però prima di tutto un incubatore di idee, un polo di formazione, un luogo di incontro e confronto tra i diversi protagonisti del settore e del mercato della piscina in generale. È così che sosteniamo il settore e ne favoriamo il cambiamento. Questa è la nostra vocazione.

FSSI Ciò che il comparto deve fare da subito è abbandonare vecchie abitudini: noi del settore cerchiamo clienti (unico settore) a suon di prezzi al ribasso; facciamo delle difficoltà dei colleghi il nostro punto di forza. Il sindacato, che rappresento, si sta adoperando per dare sempre più visibilità al settore attraverso canali istituzionale e attività concrete sul campo. A maggio 2021, il sindacato ha sottoscritto un contratto nazionale riconosciuto dal CNEL (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro), ha generato aree per condividere idee e azioni da fare insieme a tutto il settore, sta operando per dare professionalità a tutti gli operatori. Stiamo lavorando per creare identità del settore attraverso l’unione delle imprese, lasciando ad ognuno la propria autonomia identificativa. Desideriamo promuovere una vera e propria “riforma” del comparto (tipologia di club, costi, prezzi, comunicazione etc.) 

Veronica Telleschi

pr@anifeurowellness.it

Responsabile PR e relazioni internazionali ANIF EuroWellness FITNESS

6’

Tempo di lettura

CONTAGI PRESSOCHÉ NULLI E UNA RIPRESA PREVISTA ENTRO IL 2022

La fotografia emersa dal sondaggio condotto da ANIF dopo un mese dalla riapertura di palestre, piscine e centri sportivi

Lo sport è essenziale per la qualità della vita: praticarlo nei centri sportivi è garanzia di salute e sicurezza - ph Andrea Piacquadio da Pexels Lo scorso fine giugno ANIF ha realizzato un sondaggio dal titolo chiarissimo “La ripartenza dei centri sportivi italiani”.

Un sondaggio semplice effettuato su un campione di 4.000 realtà, 750 delle quali hanno risposto ai quattro quesiti che non lasciavano adito a dubbi di alcun genere.

“L’obiettivo era quello di avere una chiara visione della realtà che stiamo vivendo e poterla misurare con numeri e percentuali” afferma Giampaolo Duregon, Presidente ANIF “ad un mese da quel fatidico 24 maggio, con la ripresa dell’attività e dopo la lunghissima chiusura, ci siamo tutti trovati ad affrontare uno scenario nuovo. I frequentatori in questi mesi si sono abituati ad allenarsi outdoor, a scegliere discipline diverse dal fitness o dal

750 RISPOSTE 28 GIUGNO 2021 750 RISPOSTE 28 GIUGNO 2021

Tornare ad allenarsi nei centri sportivi per la sicurezza degli ambienti e per la professionalità dello staff ph Andrea Piacquadio da Pexels

IL 90,9% DELLE RISPOSTE HA CONFERMATO CHE NON SI SONO VERIFICATI CASI: UNA DIMOSTRAZIONE IN PIÙ DEL FATTO CHE LE PALESTRE E LE PISCINE NON SONO (NON LO SONO MAI STATI) LUOGHI DI CONTAGIO

nuoto (poiché erano chiusi gli impianti), sono andati al parco sotto casa oppure hanno seguito virtualmente il proprio istruttore. Ecco che gli operatori, alla riapertura, si sono organizzati nel contattare tutti gli iscritti per riportarli nei propri centri. Senza considerare i molti operatori che invece non hanno ancora riaperto, di cui ad oggi è impossibile fare una statistica realistica perché nessuno vuole apertamente dichiarare tale decisione”.

La prima domanda era relativa alla percentuale di contagi: e cioè, quanti casi di COVID sono stati rilevati nella propria struttura dalla riapertura di maggio 2021. Bene, il 90,9% delle risposte ha confermato che si sono verificati zero casi. Una dimostrazione in più del fatto che le palestre e le piscine non sono (non lo sono mai stati) luoghi di contagio. Il secondo quesito prendeva in esame la frequentazione e cioè quanti iscritti sono tornati nella struttura dallo scorso maggio. Il 51% ha risposto tra il 25 e il 50%; il 23,8% solo il 25%; il 19,2% tra 50 e 75% e appena il 6% oltre il 75%.

LA PRESENZA DEL COVID ALL’INTERNO DELLE STRUTTURE SPORTIVE È VERAMENTE IRRISORIA ED È STATO UN ERRORE CONSIDERARLE COME NON ESSENZIALI 750 RISPOSTE 28 GIUGNO 2021

750 RISPOSTE 28 GIUGNO 2021

RIPETEREMO IL SONDAGGIO IN AUTUNNO, QUANDO LA NUOVA STAGIONE SARÀ RIPARTITA: AVREMO UNA VERA CARTINA TORNASOLE PER FARE DELLE STIME PIÙ PRECISE

LA PRESENZA DEL COVID ALL’INTERNO DELLE STRUTTURE SPORTIVE È VERAMENTE IRRISORIA ED È STATO UN ERRORE CONSIDERARLE COME NON ESSENZIALI

Una media chiaramente condizionata dalla stagione estiva che ha convinto molti a rientrare a settembre. La terza domanda era relativa alla forza lavoro e cioè quanti tra istruttori e collaboratori avevano lasciato il lavoro durante la chiusura. Almeno il 30,3% delle strutture ha perso una figura, il 28,3% almeno 5; il 19,1% più di 5 e il 22,4% non ne ha perso nessuno. Infine la domanda più complessa era legata ad una previsione in termini di flusso economico per ipotizzare una data entro la quale si può pensare di tornare ai livelli di entrate economiche del 2019. Ebbene, il 32,9% ritiene sia possibile entro il 31 dicembre 2022, il 27,1% oltre il 31 dicembre 2022, il 16,1% entro il 30 giugno 2022, il 7,7% entro il 31 dicembre 2021 con un altro 16,1% che non sa. “Ripeteremo il sondaggio in autunno, quando la nuova stagione sarà ripartita. Lì avremo una vera cartina tornasole per fare delle stime più precise” prosegue Duregon “al momento siamo soddisfatti di poter sostenere, con dati alla mano, che la presenza del Covid all’interno delle strutture sportive è veramente irrisoria ed è stato un errore considerarle come non essenziali e dei meri luoghi di aggregazione. Questa è la sfida che noi, come Associazione di categoria, abbiamo raccolto da questa situazione di crisi e stiamo lavorando affinché il mondo dello sport sia sempre più al fianco e al servizio della salute pubblica: star bene conviene è il payoff su cui insistere!” 

Professionalità e attrezzature di qualità sono una garanzia per chi frequenta i centri sportivi

ph Maarten van den Heuvel da Pexels

This article is from: