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LE DONNE DELLE PISCINE Comunque la si pensi dal punto di vista politico, per le donne l’elezione di Giorgia Meloni è una vittoria. Perché è una donna che è arrivata dov’è senza essere figlia di, moglie di, amante di, amica di, senza avere alle spalle una famiglia potente, senza essere ricca. Non ha avuto niente di tutto questo. Ha avuto solo ed esclusivamente la sua forza, la sua bravura, la sua tenacia. È sempre stata “dall’altra parte”, non si è mai piegata, e questo glielo riconoscono tutti, anche coloro che non condividono le sue idee. Ho sempre ammirato questa donna, aldilà delle convinzioni politiche, che non sono del tutto le mie, e sono convinta che farà le cose in modo diverso, perché è una donna. Non è brava come un uomo, ma è brava come una donna. E non è, finalmente, una grande donna dietro ad un grande uomo, è una grande donna e basta, non sta dietro a nessuno, sta davanti, a testa alta. Gli esempi di donne di valore sono moltissimi, ma raramente queste donne sono riuscite a raggiungere le posizioni che meritavano. Negli anni passati ho seguito spesso, in televisione, dibattiti nei quali era presente Concita De Gregorio, di tutt’altra parte politica rispetto a Giorgia Meloni. Anche lei, per farsi ascoltare nei dibattiti con gli uomini era costretta ad alzare la voce, a continuare a parlare sopra all’interlocutore che la interrompeva, diventando di fatto fastidiosa ed antipatica. Eppure era ed è brava, molto brava. Seguire questi dibattiti mi ha sempre intristito, perché anche a me è capitato spesso di diventare antipatica, aggressiva, o petulante, pur di farmi ascoltare. E non è giusto. Gli uomini non sono costretti a comportarsi così. Le donne sono una risorsa enorme, hanno caratteristiche diverse da quelle degli uomini, spesso complementari, e, insieme a loro, possono contribuire a raggiungere risultati molto più importanti rispetto a quelli ai quali possono aspirare gli uomini da soli. E, quindi, impariamo a dare loro lo spazio che meritano, se lo meritano. Anche nel settore delle piscine, le donne sono una risorsa importantissima. I clienti sono per metà donne, non dimentichiamolo mai, e non è vero che alle donne interessa solo il colore del telo della piscina! Ho avuto conversazioni molto più pratiche, molto più tecniche con clienti donne che con i loro uomini. Donne che si erano documentate, che avevano studiato, che analiz-
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zavano con attenzione le differenze e comprendevano le criticità con molta più attenzione di quanto facessero i loro uomini. Eppure, per una donna lavorare in un settore dove l’aspetto tecnico è predominante continua ad essere difficile. Non più tardi di due settimane fa mi sono sentita obiettare che io sono molto brava dal punto di vista “burocratico”, sulle cose astratte (tipo leggi e norme, per capirci) ma non ho esperienza pratica. D’altra parte, cosa si può pretendere da una donna? Che sappia come si flangiano i componenti interni di una vasca, argomento del quale stavamo discutendo? Suvvia, siamo seri! Agli uomini che stimano ed apprezzano le donne, e ce ne sono molti per fortuna, spetta il compito di aiutarle ad esprimere le loro competenze, sempre e solo se davvero ci sono. Come prima cosa, come simbolo di fondamentale importanza, direi che è finalmente giunto il momento di togliere le donnine in costume dai depliant e dalle fotografie nei siti internet delle piscine! D’altra parte, l’industria automobilistica, almeno quella che vende auto di media ed alta gamma, lo ha fatto da un pezzo, preferendo comunicazioni pubblicitarie che vedono le donne alla guida, piuttosto che di fianco all’auto sportiva con gonne corte e tacco dodici. Io sono una donna, compro da sola le mie auto. Secondo voi, quale marca comprerò? E, comunque, il primo passo verso il riconoscimento del valore delle persone è sempre e in ogni caso quello del rispetto. Cercare di attrarre clienti usando una bella ragazza in costume non significa, come alcuni sostengono, omaggiare la bellezza, significa svilire una donna e ridurla ad oggetto sessuale. In questo modo la metà dei vostri potenziali clienti non vi amerà mai. E prima o poi dovrà pagarvi il saldo del vostro lavoro, ricordatevelo. Non è necessario favorire ed agevolare la crescita del numero di donne nel mondo del lavoro, anche nel nostro, perché le donne ci sono, sono già pronte. Molte donne che conosco sarebbero molto più brave dei loro uomini, se si invertissero i ruoli, ma ciò non accade. Non si deve fare nulla di nuovo, nulla di forzato, si deve solo lasciare fluire le cose, lasciarle andare come devono, come è giusto che sia. Uomini e donne insieme valgono molto di più che uomini da soli.
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Rossana Prola