2 minute read

Campo Ascolano, il lavoro dei volontari in una mostra

Da mesi i cittadini e le Associazioni sono impegnati nella pulizia della ciclabile di Via Arno

Una mostra per far vedere al quartiere e alla cittadinanza gli enormi sforzi portati avanti in questi mesi per restituire decoro e dignità al percorso ciclopedonale di Via Arno, strada al confine tra i Comuni di Ardea e Pomezia, finito preda di criminali ambientali e abbandono a Campo Ascolano. Da mesi però i volontari, tra residenti e Associazioni, stanno impegnando quasi tutti i fine settimana nell'opera di bonifica, non senza difficoltà, per rimuovere l'enorme quantità di rifiuti gettata sconsideratamente nella vegetazione dagli 'zozzoni'. Il caso della pista ciclabile di Via Arno: la mostra fotografica

Advertisement

Da tempo infatti, come vi stiamo raccontando con i nostri articoli, la pista ciclabile, che in teoria rappresenterebbe un fiore all'occhiello del territorio, è purtroppo oggetto di continui abbandoni di ogni sorta di materiale. Un fenomeno completamente ignorato dalle Istituzioni ma non dai cittadini che da mesi ormai come detto, a proprie spese e con i soli mezzi a propria disposizione (che purtroppo a volte non bastano considerando sia la mole che la tipologia di rifiuti sversati), stanno cercando di riqualificare questa parte così importante del quartiere. Ma purtroppo si tratta talvolta di una lotta davvero impari. Per documentare l'enorme lavoro portato avanti sin qui dai cittadini, a marzo, presso la Chiesa parrocchiale di zona, è stata allora allestita una mostra fotografica che testimonia l'enorme quantità di rifiuti tirata fuori dalla vegetazione. Un modo per sensibilizzare anche le Istituzioni – tutte, dai Comuni di Pomezia e Roma alla Città Metropolitana – a fare di più per questo quadrante. L'ultimo sversamento...proprio durante la mostra

Ma gli 'zozzoni' non mollano la presa facilmente. L'ultimo sversamento in ordine di tempo risale, paradosso dei paradossi, proprio nelle ore in cui stava tenendo la mostra. Qualcuno, come al solito, ne ha allora appro- fittato per scaricare nel fosso un ingente quantitativo di rifiuti come vi avevamo raccontato nel nostro sito. "I rifiuti - si legge nella segnalazione inoltrata sia al Comune di Pomezia che a quello di Roma (le competenze su questo tratto di confine non sono mai state chiarite infatti) - sono stati gettati in grossi sacchi neri e tra essi si notano materiali come mattonelle, cestini di plastica, e perfino libri e registri, documenti, provvedimenti amministrativi e giudiziari, su alcuni dei quali erano contenuti elementi utili a identificare la possibile provenienza dei rifiuti stessi. Tra essi anche accertamenti della Guardia di Finanza di Pomezia e ricevute di raccomandate". La speranza è allora quella che gli Enti competenti, in attesa di efficaci mezzi deterrenti nell'area, siano riusciti nel frattempo a risalire ai responsabili. E chiaramente a ripulire per l'ennesima volta il fosso. Telecamere e “chiarezza” verso i cittadini L'appello nell'area, che riproponiamo considerando le ormai imminenti elezioni Amministrative a Pomezia, è quello di predisporre strumenti deterrenti al fine di scongiurare gli sversamenti nell'area. Inoltre i cittadini chiedono chiarezza da parte delle Istituzioni per ciò che riguarda il profilo delle competenze specifiche di ogni Ente in zona, dalla strada, alla pulizia del percorso ciclo-pedonale (ma anche dalla successiva rimozione dei rifiuti), fino ad arrivare alla cura e alla manutenzione del percorso ciclo-pedonale. In questo modo si porrebbe fine al continuo rimpallo di competenze che va avanti da anni tra Pomezia (il Comune sostiene che la competenza sia della Capitale, ndr), X Municipio di Roma e Città Metropolitana di Roma Capitale: così facendo si metterebbero i cittadini nelle condizioni di avere risposte chiare dalla pubblica Amministrazione.

This article is from: