www.ilcorrieredellacitta.com
giugno 2021 (segue) Il Covid ha stravolto le vitte di tutti noi ma in particolare di voi ragazzi. Come avete vissuto questo periodo? Edoardo: «Diciamo che la quarantena l'abbiamo odiata e amata allo stesso tempo
Il “turno dei libri” ad Ardea CULTURA - Si è svolta a maggio la rassegna culturale “Il Turno dei Libri” dedicata alla storia e alle origini di Ardea. Nel corso della giornata, che si è svolta nell’area archeologica di Casarinaccio e presso Parco Rielasingen, si sono susseguiti una serie di interventi da parte dell’assessore Sonia Modica che per l’occasione ha organizzato una visita di Casarinaccio, descrivendo il ruolo di Ardea nella storia. Sono state svolte delle letture ad alta voce, con commento dell’Assessora, del primo canto dell’Inferno che rilancia nei versi finali le figure di Camilla, Turno, Eurialo e Niso come rappresentanti di una cultura, di una identità ed di una unità culturale ormai lontana. Sono seguiti dei giochi a squadre con cruciverba e corrispondenze di parole sulla Divina Commedia. Nel corso della giornata si è tenuta anche una visita guidata nel sito del Foro Romano e a Colle della Noce, estremamente apprezzata da tutti i partecipanti. “Il Turno dei Libri” è stata una importante opportunità di apertura delle aree archeologiche, di approfondimento sulla storia di Ardea e della cultura dantesca in rapporto al nostro territorio. Nel corso dell’estate, con il miglioramento della situazione epidemiologica, verranno programmati altri eventi.
CRONACA Nel futuro ancora la musica e la voglia di fare un altro EP. Ma il sogno più grande è quello di affermarsi, di avere un’identità senza “essere la copia di nessun’altro” perché grazie a quel periodo abbiamo iniziato il percorso musicale insieme». Tommaso: «Senza dubbio avremmo voluto fare tutt'altro piuttosto che rimanere chiusi in casa però come dice Edoardo senza di essa probabilmente non saremmo nati come duo musicale. Cerchiamo dunque di vedere l'aspetto positivo, ecco» State già lavorando a qualche nuovo pezzo? Cosa c'è in cantiere? Edoardo e Tommaso: «Il problema è che forse abbiamo troppo in cantiere (ride, ndr) e questo non sempre è facile da gestire. In particolare, lo diciamo in anteprima dato che non l'abbiamo ancora annunciato, stiamo lavorando a un remix, che uscirà per giugno forse, e poi un singolo da pubblicare in estate probabilmente. Dopodiché vorremmo fare qualcosa di più sostanzioso puntando ad arrivare ad un EP se ci riusciamo. Un “prodotto” che ci definisca un po' di più al livello artistico» Nel vostro futuro sembra esserci dunque la musica, questo appare evidente. E' così? Edoardo: «L'idea è quella di creare un progetto che definisca “Ser&Leot” in un'ottica musicale ben precisa. Chiaramente il sogno è quello di affermarci». Tommaso: «Noi vogliamo avere un'identità nostra che non sia “la copia di nessuno”, questo è l'obiettivo più grande. Quando sogniamo e iniziamo a pensare al futuro ci piacerebbe includere anche le altre arti in generale nei nostri lavori e non solo la
29
musica, come introdurre ad esempio un concpet di disegni. Ma chiaramente tutto si fa un passo alla volta». Luca Mugnaioli
I brani “SER E LEOT” - Tra i lavori più riusciti c'è Flight 1208, uscito ad agosto 2020. Dopo questo, altri brani sono seguiti, ognuno con un proprio spessore e originalità. Flight 1208 è stato anche il singolo di lancio del primo EP chiamato “New Era”, comprensivo di 5 canzoni (Wow, Dead Roses, Poison and Honey, Couple Times e Flight 1208). Dopo New Era sono usciti tutta una serie di singoli con uno stile più moderno è strutturato, quali Bug, Used to, Young, I like it (con video su YouTube), Why, Roxanne Punk Rock Cover [mashup]. Arriviamo così a “Guaì” realizzato e pubblicato su YouTube (link: https://youtu.be/7fmzvCCO_bs) a maggio 2021: la canzone rappresenta l’urlo dopo il silenzio di un inverno freddo passato con l’ansia di una pandemia che ha stravolto i cardini della normalità. Un guardarsi dentro e fare pace con una storia che ci ha ferito. L’esigenza di ritrovare angoli di se stessi nella propria città. E’ avere 20 anni e trovare il coraggio di abbracciare la propria paura: un messaggio messo anche davanti alle scuole di Pomezia con tanti striscioni. E il loro “invito” è stato capito: in 24 ore il loro video ha totalizzato migliaia di visualizzazioni.