il domani

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Martedì 02 Novembre 2010

Anno XIII - Numero 301

Euro 1,00

QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09

POLITICA

BRASILE

Berlusconi a Vespa: non me ne vado. E intanto apre all’Udc di Casini

FOCUS

Per la prima volta un presidente donna: è Dilma Roussef la rossa

a pag » 26

Agevolazioni per gli studenti calabresi iscritti a Roma a pag » 27

a pag » 29

L’INTERVISTA Emma Bonino è titolare di battaglie antiche e nuove. A lei abbiamo chiesto di decifrare il nostro futuro: dove sta andando l’Italia?

«Onestà e legalità per scuotere il Paese» L’emergenza: se uno va in carcere vede che la giustizia non funziona, la stragrande maggioranza è in attesa di giudizio IL COMMENTO

Denunciamo una operazione antidemocratica

«Il problema sono le priorità di questo Paese che, già come diceva Sciascia nel 1979, è governabilissimo. Quello che non è governabile sono i suoi governanti Vendola? ha già detto che nella sinistra che lui sogna noi siamo incompatibili» a pag » 4

TRASPORTI

CASO RUBY

Trenitalia, Giordano (Idv): iniziative contro i tagli

di Daniele Capezzone portavoce nazionale Pdl

Gli italiani vedono e comprendono che, quando si è trattato di Gianfranco Fini, il cosiddetto segreto istruttorio è stato rispettato, come dovrebbe sempre accadere; quando invece si tratta di Silvio Berlusconi, per una ragione o per l’altra, per responsabilità dell’uno o dell’altro, accade il contrario. Ci saremmo aspettati una riflessione di Gianfranco Fini su questo sistema dei due pesi e delle due misure. Una cosa è certa: è in corso, con il convergere di fughe di notizie, campagne di stampa, operazioni politiche opache, pressioni di gruppi editoriali, una operazione tecnicamente antidemocratica, volta a sovvertire le scelte compiute dagli italiani nel 2008, poi ribadite nel 2009, e ancora confermate pochi mesi fa, nel 2010

A Milano interrogato l’ex questore MILANO - Il procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini ha sentito come testimone l’ex questore Vincenzo Indolfi per far luce su quanto accaduto negli uffici di via Fatebenefratelli nella notte tra il 27 e il 28 maggio scorsi, quando la modella minorenne Ruby venne trattenuta e poi affidata alla consigliera regionale Nicole Minetti. Quella notte arrivò una telefonata da Palazzo Chigi.

CATANZARO - «Da notizie assunte si apprende che Trenitalia sarebbe pronta a sopprimere altre 8 corse nell’ambito della regione Calabria a partire dal nuovo orario che sarà operativo dal prossimo 12 dicembre ed in particolare sarebbero interessate alla soppressione il collegamento del treno 890-893 per Roma via Ionica, il treno 557-558-559 Paola-Sibari-Crotone, della coppia di treni 1938-1924 e 1925- 1939 ne resterà solo uno e verrà meno anche il collegamento tra la Sicilia e Roma che serviva anche gli utenti calabresi; si profila anche la soppressione, entro l’anno, del servizio di metropolitana leggera fra Melito Porto salvo e Rosarno con gravi conseguenze anche per la politica di decongestionamento del traffico sulla 106. a pag » 5

COSENZA I cinque temi per provare a cambiare l’Italia Un forum nazionale, giovani protagonisti a pag » 12

CROTONE Terzo incontro della Rete per la difesa del territorio intitolata a Franco Nisticò a pag » 14

CATANZARO Prima edizione della “Festa della famiglia” al PoliValiamo: opportunità di condivisione a pag » 16

L’INTERVENTO

Collegato lavoro nel testo norme contro i precari di Fulvio Fammoni segretario confederale Cgil

La Cgil ha scritto al ministro del Lavoro per denunciare una norma, che definisce "una vera e propria tagliola", contenuta nel collegato lavoro recentemente approvato: il fatto cioè che i lavoratori con un contratto a termine avranno solo 60 giorni di tempo dopo la scadenza del rapporto di lavoro per fare ricorso contro l’azienda in caso di irregolarità. Nella lettera inviata al ministro Sacconi si ribadisce la contrarietà dell’organizzazione sindacale al collegato lavoro e i dubbi di costituzionalità che abbiamo e intendiamo sollevare. Ma nel testo di legge è prevista anche una vera e propria tagliola giudiziaria dei diritti nei confronti di tutti quei lavoratori temporanei e, in genere, precari che non solo perderanno il lavoro in futuro, ma che lo hanno già perso durante questa fase di crisi. Nello specifico, all’articolo 32 del provvedimento (decadenze e disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo determinato) si applica il termine dei 60 giorni per l’impugnativa del licenziamento ai casi di contestazione delle irregolarità nei contratti a carattere temporaneo e precario. La Cgil contesta la norma perché molti lavoratori non saranno neppure in grado di conoscere in tempo questa nuova norma e decadranno dal diritto e per un probabile fortissimo aumento del contenzioso: cioè l’esatto contrario di quanto il governo dichiara di perseguire. La Cgil chiede quindi un’immediata correzione di almeno questo punto prima dell’entrata in vigore della legge.


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