il domani

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Venerdì 04 Febbraio 2011

Anno XIV - Numero 34 Abbinata obbligatoria il Domani più TelespazioSport

Euro 1,00

QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09

FEDERALISMO

POLITICA

Bicamerale: pareggio 15 a 15 Premier: si va avanti lo stesso

GIOIA TAURO Nucera a Roma: ho chiesto un impegno forte per lo scalo portuale

Misiti abbandona Lombardo: pensa solo alla “sua” Sicilia

a pag » 5

a pag » 10

a pag » 11

Si nascondeva in una casa disabitata di Sinopoli il latitante condannato ad una pena definitiva di dieci anni per spaccio di droga

Colpo alle cosche, arrestato Antonino Macrì Per sfuggire alla cattura aveva scelto i boschi dell’Aspromonte ma i carabinieri lo hanno sorpreso nel suo covo L’INTERVENTO

Giornalisti perquisiti solidarietà totale

L’abitazione che Macrì aveva scelto come rifugio era priva di energia elettrica ed aveva le finestre oscurate. In casa il latitante aveva cibo, vestiti e tremila euro Il latitante dormiva senza mai spogliarsi per essere sempre pronto alla fuga di Francesco Pungitore a pag » 9

RUBY, IL GOVERNO VINCE

di Daniele Capezzone

«Contro la ‘ndrangheta una guerra democratica»

portavoce nazionale Pdl

Sono tra coloro ai quali non sono affatto piaciuti il titolo e il pezzo de Il Giornale , nei giorni scorsi, relativi a veri o presunti "atteggiamenti amorosi" della dottoressa Boccassini nel 1982. Credo infatti che la vita privata di ognuno non vada mai violata, in nessun caso. Ma, a maggior ragione, esprimo totale solidarietà al quotidiano milanese e alla giornalista Anna Maria Greco per le perquisizioni subìte. Con tutto il rispetto (vero e non ipocrita) per le iniziative della magistratura, a me pare che sia assordante il silenzio di coloro che di solito si mobilitano per la libertà di stampa (purché sia stampa antiberlusconiana), e dei lottatori in servizio permanente effettivo per l’art.21 (purché antiberlusconianamente inteso, si capisce). Cosa avrebbero detto e fatto se ad essere perquisita fosse stata La Repubblica o una giornalista de L’Espresso ?

L’APPELLO

La Camera rispedisce gli atti a Milano ROMA - Il Governo vince. La Camera ha approvato il parere della giunta per le autorizzazioni di Montecitorio che proponeva di restituire gli atti con cui la procura di Milano chiedeva di poter perquisire l’ufficio di Giuseppe Spinelli, amministratore privato di Silvio Berlusconi, nell’ambito dell’inchiesta sul caso Ruby. A favore della restituzione degli atti hanno votato 315 deputati, i no sono stati 298, un astenuto (Luca Barbareschi di Fli).

CATANZARO Un piano di azione sistematico contro la ‘ndrangheta. Lo sollecita l’associazione Ulixes dopo le dichiarazioni rese dal procuratore capo di Reggio Calabria nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. «L’indice di densità criminale in Calabria, cioè il coinvolgimento nelle attività illecite di una parte della popolazione è stato stimato al 27%, a fronte del 12% in Campania, del 10% in Sicilia e del 2% in Puglia» ha detto il magistrato. Non c’è paragone - ha spiegato rispetto alle altre organizzazioni mafiose. La ’ndrangheta gode di un consenso sociale maggiore. Il risultato è che in cittadine di 10-15 abitanti vi sono 300 o 400 affiliati di ’ndrangheta, numero che oggi si raggiunge con difficoltà in una città come Palermo. a pag » 8

CATANZARO Pressioni sull’imprenditore Mazzei per evitare denunce, tre assoluzioni a pag » 14

LAMEZIA TERME Perquisite le abitazioni di persone ritenute vicine alla criminalità organizzata a pag » 16

REGGIO CALABRIA Provincia: il presidente Morabito e la sua Giunta presentano il Bilancio 2011 a pag » 21

IL COMMENTO

Una puntuale concertazione istituzionale di Vasco Errani presidente Conferenza Regioni

Il dispositivo della pronuncia della Corte Costituzionale sul decreto legislativo che attua la delega per la produzione di energia nucleare va letto con attenzione e merita il necessario approfondimento che faremo sin dalle prossime ore. Alcune riflessioni però si possono fare da subito. La sentenza della Consulta riconosce infatti il ruolo e la funzione delle Regioni, ribadendo la necessità che rispetto alla localizzazione degli impianti per produrre energia nucleare la Regione e, attraverso di essa, la comunità regionale possano esprimersi con un parere obbligatorio, confermando comunque la necessità di raggiungere poi un’intesa in sede di Conferenza Unificata. La Corte Costituzionale di fatto sottolinea la necessità di una partecipazione delle Regioni al processo decisionale. Si indica cioè la strada della concertazione e di un necessario coinvolgimento che fino ad oggi è mancato nella interlocuzione con il Governo. Ed è stato proprio questo atteggiamento dell’esecutivo che ha portato alcune Regioni a promuovere il ricorso alla Corte Costituzionale. Mi auguro che il deposito di questa sentenza sia l’occasione perché il Governo cambi strada ripensando la strategia complessiva adottata in questo frangente. La via maestra è e resta quella di una puntuale concertazione istituzionale. Il Governo a questo punto riconosca, quindi, le buone ragioni delle Regioni e delle diverse istituzioni che hanno la responsabilità del rapporto diretto con i cittadini e le comunità locali.


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