il domani

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Domenica 04 Settembre 2011

Anno XIV - Numero 243

Euro 1,00

QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09

APPROFONDIMENTI Le pensioni ci costano il 15 per cento del Pil (7 è la media europea)

NAPOLITANO

TARANTINI «Non ho preso soldi da Silvio è stato lui a regalarmeli: ero pieno di debiti»

Manovra, chiarezza di intenti e certezza di risultati

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Tragedia a Motta San Giovanni, il pensionato tentava di spegnere un rogo che lui stesso aveva appiccato per bruciare sterpaglie ed erbacce

Incendi, uomo carbonizzato nel Reggino La vittima è caduta battendo violentemente la testa ed ha perso i sensi, le fiamme a quel punto lo hanno raggiunto e divorato L’INTERVENTO

Una grande vittoria del partito del Sud di Gianfranco Micciché

L’uomo, nato nel centro del reggino ma da anni residente ad Antibes (Francia) dove IL COMMENTO era emigrato, dalle prime ore del giorno si era recato in un terreno di sua proprietà dove aveva iniziato a ripulire l’appezzamento dalle erbacce a pag » 3

SVILUPPO

BRONZO MONDIALE

Stand della Regione al salone della casa

leader di Forza del Sud

Una grande vittoria del partito del Sud. Con l’approvazione della commissione Bilancio del Senato dell’emendamento alla manovra che esclude i Fas regionali dalla clausola di salvaguardia, nel caso in cui dai tagli ai ministeri non arrivino i risparmi attesi, pari a 6 miliardi di euro nel 2012, non si potrà mettere mano ai fondi per le aree sottoutilizzate.Ilvotounanimedella Commissione dimostra che le nostre battaglie vanno al di là degli schieramenti. Sono giuste e in quanto tali condivise. Difendere il Sud da chi vorrebbe ulteriormente affossarlo è e sarà sempre la nostra missione. In questa manovra ci sono molte cose che devono cambiare, un plauso pertanto ai nostri senatori che con caparbietà e determinazione stanno spostando concretamente verso il Meridione l’ago della bilancia che per troppo tempo pendeva altrove.

Di Martino medaglia azzurra ai Mondiali di atletica ROMA - Arriva da Antonietta Di Martino la prima medaglia azzurra ai Mondiali di atletica. La 33enne di Cava de’ Tirreni conquista il bronzo superando al terzo tentativo i 2 metri, alle spalle della fortissima russa Anna Chicherova e della regina croata della specialità Blanka Vlasic. Per la campana delle Fiamme Gialle è il secondo podio iridato quattro anni dopo l’argento a Osaka con 2,03 che aveva condiviso proprio con la Chicherova.

CATANZARO - La Regione Calabria sarà presente con un proprio stand al Macef, il salone internazionale della casa che si terrà a Milano dall’otto all’undici settembre prossimi. L’assessore alla attività produttive, Antonio Caridi, ha promosso, di concerto con il Coser Calabria ed in collaborazione con le Camere di Commercio e gli altri assessorati interessati, la partecipazione associata della Regione a questo appuntamento fieristico, uno dei più importanti al mondo, per aiutare le aziende nella scelta di fare rete, per presentarsi ai visitatori ed ai potenziali acquirenti con un’offerta unitaria delle eccellenze produttive calabresi. Un’occasione unica per mettere in vetrina il meglio della Calabria ed offrire grande visibilità al territorio. a pag » 14

CATANZARO Circolazione nel centro storico e sul corso è ormai tutto pronto per la nuova Ztl a pag » 16

VIBO VALENTIA Evade dai domiciliari ma finisce subito nella rete dei carabinieri a pag » 19

LAMEZIA TERME Scappa dopo l’incidente, i vigili urbani lo rintracciano e gli ritirano la patente a pag » 17

Una correzione radicale della linea di Maastricht di Stefano Fassina responsabile economico del Pd

Non c’è l’Europa, ma governi di centrodestra che guidano l’Europa. Frenerei, dunque, chi sostiene la neutralità delle indicazioni e della sorveglianza che l’Europa sta effettuando sul rientro dei nostri conti, e di quelli degli altri paesi a rischio. In Europa, Bruxelles e Francoforte fanno scelte politiche dettate dalla politica dei governi di centrodestra. Abbiamo bisogno di una correzione radicale della linea di Maastricht. Se siamo in queste condizioni è a causa di 30 anni di arretramento delle condizioni di lavoro e ora le raccomandazioni che ci vengono fatte sono quelle di un ulteriore arretramento, con salari più bassi, flessibilità, tagli al welfare. Così non andiamo da nessuna parte. E come ci si può stupire che il Paese non cresca, se sul lato della spesa pubblica si fanno i tagli più drastici e su quello privato si tagliano le retribuzioni e aumenta la disoccupazione? Contesto l’ipotesi del vincolo di pareggio di bilancio da inserire nella Costituzione: oggi non è possibile non mettere a posto i conti, ma non si può rinunciare alla politica di bilancio per sostenere l’economia. I governi di centrodestra stanno dando risposte sbagliate e quando lo fanno, lo fanno con l’acqua alla gola, in modo confuso e non credibile. L’Europa deve fare un salto di qualità politica e a questo proposito insisto sulla proposta degli eurobond, strumento non solo tecnico, ma politico, simbolo di un’Europa che si mette insieme per governare l’economia.


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il Domani Domenica 04 Settembre 2011

D2 - LETTERE, RUBRICHE, INTERVENTI LA NOTA Violento attacco ai diritti dei lavoratori La nuova Finanziaria, al di là del tragicomico contorno di farneticanti proposte presentate e ritirate un minuto dopo, rappresenta invece un nuovo e violento attacco ai diritti dei lavoratori. E’ questo che il governo Berlusconi-Tremonti-Lega, dietro il diktat della Bce, sta preparando in questi giorni con una nuova manovra. Un provvedimento che si aggiunge ai due già emanati quest’anno che già duramente hanno colpito stato sociale, sanità, scuola, diritti sociali e salari. Un ulteriore massacro che intende mantenere intatti lobbies, corporativismi, interessi di banche e padronati e che ha come fine ultimo il mantenimento di un sistema economico basato su speculazione e sfruttamento. Ma l’intervento del governo mira a colpire anche i capisaldi e simboli delle lotte dei lavoratori e che nello specifico prevede: · l’eliminazione delle tutele dei lavoratori trasferendo alla contrattazione aziendale la regolamentazione generale dei diritti e quindi superando i limiti alla libertà di licenziamento; · l’attacco, con

l’assurda e inverosimile scusa dell’aumento della produttività, alle date simbolo della resistenza e del lavoro ossia il 25 aprile e il 1 maggio allo scopo evidente di arrivare ad una prossima abolizione; · le basi per un ulteriore attacco alle pensioni e alle liquidazioni, colpendo nell’immediato sicuramente i lavoratori del pubblico impiego; · ennesimi tagli alle spese sociali e sanitarie e agli enti territoriali che, ormai senza fondi, aumenteranno le tasse locali per dedicarsi ormai agli unici compiti che riescono ad affrontare ossia legalità e sicurezza; · con l’assunto delle riforme strutturale, le basi per l’abolizione dello stato sociale e allo scopo di imporre, con il pareggio di

bilancio, il pensiero liberista come unico modello possibile tenendo presente che l’unica eccezione a tale fondamento si è avuta e si avrà solo per salvare le banche e le loro speculazioni con grande iniezioni di denaro; · il nuovo tentativo di privatizzare servizi e risorse come l’acqua che i referendum di giugno avevano abrogato e impedito. Il tutto si muove in continuità con la logica dei sacrifici che da venti anni ormai in nome della partecipazione all’unione europea ha portato sia in campo legislativo sia sul fronte delle contrattazione sindacale alla distruzione progressiva dei diritti del lavoratori: dalle controriforma delle pensioni, al diritto di sciopero, dalla precarietà diffusa alla

Un ulteriore massacro che intende mantenere intatti lobbies, corporativismi, interessi di banche e padronati e che ha come fine ultimo il mantenimento di un sistema economico basato su speculazione e sfruttamento

mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro al lavoro interinale e altre forme di caporalato impunito. Ultimi in ordine di tempo ma non di importanza i referendum nei vari stabilimenti Fiat (senza che ovviamente marchionne abbia dato alcuna garanzia) e l’accordo del 28 giugno nel quale la Cgil ha una pesante complicità nel colpire gravemente i diritti dei lavoratori. Lo scopo evidente di questo susseguirsi di provvedimenti e accordi era ed è la frammentazione della classe lavoratrice e delle lotte a vantaggio degli interessi, profitti e rendite di banche e padronato. Contro tutto questo è stato lanciato lo sciopero del 6 settembre indetto dai sindacati di base e dalla stessa Cgil costretta a tale scelta dalla base sempre più in subbuglio. Una data che riteniamo di assoluta importanza per una reazione immediata alla macelleria sociale in corso, ma riteniamo che a questa debba necessariamente seguire una mobilitazione continua. Csa Vittoria

DAL VOSTRO INDIGNATO di Carlo Bassi

Signora Bindi: si dice smettere di rubare «Il Pd ha gestito bene la vicenda Penati, ma occorre una riflessione politica sulla forma partito, perché non si può vivere nel continuismo». Rosy Bindi, presidente dell’assemblea Pd, intervenendo al coordinamento ha commentato così la vicenda Penati. «Nulla da eccepire su come il partito si è comportato sulla vicenda Penati, ma la questione morale non un ’addendo’ per il Pd! Adesso ci sarà la conferenza del Pd: deve essere l’occasione per colpo d’ala sul tema della forma partito e dell’organizzazione. La questione morale è la ragion d’essere del Pd e se il Pd non è la negazione delle storie passate, non può essere nemmeno il continuismo: io non voglio che il Pd sia visto come una prosecuzione del Pci-Pds-Ds». Alzi la mano chi ha capito. Noi ci siamo riusciti e siccome la frase è grossa - e lodevole - facciamo i giornalisti veri e traduciamo per voi: nulla da eccepire sul Pd nella vicenda Penati ma se il partito vuole smettere di rubare come facevano Pci-Pds-Ds deve farlo ora. Continuismo è una nobile parola che dal 1994 piace molto ai nostri politici. Ma non è vero italiano. La trovi perfino sui dizionari ma con la spiegazione del significato perché la usano solo i politici. Viene dall’inglese "continuismo" che sta ad indicare la pratica in certi Paesi sudamericani di dittatori che restano aggrappati al potere. Da noi viene usato dai politici come una sorta di "basta con le porcate". Questo non vuol essere un trattatello di semantica ma se i nostri politici ritengono ancora oggi che servano otto righe di una espressione contorta per dire di fatto «il Pd non può continuare a rubare», allora la casta è davvero molto lontana dalla gente, come illustri osservatori politici ci assicurano ormai da anni.

Belen Rodriguez regina dei palinsesti del Biscione. Dal 16 settembre al fianco di Paolo Ruffini condurrà "Colorado", il famoso programma comico di Italia 1. Non solo. La bella showgirl argentina fidanzata con Fabrizio Corona sarà anche al timone di "Italia’s got talent", al posto della simpatica e brava Geppi Cucciari

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Domenica 04 Settembre 2011 il Domani

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PRIMO PIANO

Tragico rogo, pensionato cade e muore carbonizzato

di Anna Maria Tonini REGGIO CALABRIA - Tragico incidente in provincia di Reggio Calabria. Un pensionato è rimasto carbonizzato nel tentativo di spegnere un incendio che si era sviluppato in una sua proprietà. La vittima si chiamava Domenico Marcianò, 78 anni, emigrato in Francia, il quale si trovava a Motta San Giovanni (Reggio Calabria), suo paese d’origine, assieme

alla moglie per un periodo di ferie. La disgrazia è avvenuta ieri mattina poco dopo le 11. L’uomo, secondo una prima ricostruzione ufficiosa dei fatti, si trovava in un appezzamento di terreno, situato nei pressi del cimitero del piccolo comune pedemontano dell’area dello Stretto, ed era impegnato a pulirlo dalle sterpaglie. Ma probabilmente le fiamme sono sfuggite al suo controllo. E a quel punto, nel corso del tentativo

L’uomo si trovava in un appezzamento di terra situato nei pressi del cimitero del piccolo comune ed era impegnato a pulirlo dalle sterpaglie

di spegnere l’incendio l’uomo è caduto nei pressi del confine del piccolo fondo agricolo, forse è svenuto, ed è stato avvolto dalle fuoco. Le squadre dei pompieri e i carabinieri giunti sul posto nulla hanno potuto se noncostatarne il decesso. Il corpo, per disposizione del magistrato di turno, è stato trasferito nella camera mortuaria degli Ospedali riuniti di Reggio Calabria. L’attivitàinvestigativamiraadaccertare sia l’origine del rogo sia le cause della caduta di Marcianò. Una tragedia che, purtroppo, giunge al culmine di una stagione particolarmente rovente sul fronte degli incendi nella nostra regione. Ancora giornate impegnative per la flotta aerea dello Stato all’opera per contrastare gli incendi che stanno interessando soprattutto le regioni centro-meridionali del Paese. Da venerdì scorso - si legge in una nota - i Canadair e gli elicotteri coordinati dal Servizio di coordinamento aereo unificato (Coau) del Dipartimento della Protezione civile nazionale sono intervenuti a supporto delle squadre di terra su 32 roghi. Il maggior numero di richieste di intervento, fa sapere il Dipartimento, è giunto dalla Sicilia, 12 in totale; sei dalla Campania, quattro dal Lazio e tre dalla Calabria. Due richieste sono pervenute rispettivamente da Molise, Sarde-

gna e Basilicata mentre un intervento è stato richiesto dalle Marche. Al momento sono impiegati dodici Canadair, otto aerei Fire Boss e tre elicotteri (due S64 e un CH47). L’intenso lavoro svolto dagli equipaggi dei mezzi aerei ha permesso di mettere sotto controllo o spegnere, fino a ora, diciotto roghi. Sulle fiamme ancora attive proseguirà il lancio di

La vittima si chiamava Domenico Marcianò, 78 anni, emigrato in Francia, il quale si trovava a Motta San Giovanni acqua e liquido ritardante e estinguente finché le condizioni di luce consentiranno di effettuare le operazioni in sicurezza. Nel frattempo, conclude il Dipartimento, prosegue l’impegno del nostro Paese nelle operazioni di spegnimento degli incendi boschivi che in questi giorni stanno interessandodiversezonedell’Albania:sono rientrati poco fa in Italia i due Canadair che anche oggi hanno operato in risposta alla richiesta urgente fatta nell’ambito del Meccanismo europeo di Protezione civile.


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il Domani Domenica 04 Settembre 2011

ITALIA L’imprenditore barese accusato di estorsione conferma la tesi di Berlusconi: solo un aiuto generoso

Tarantini spremuto per 6 ore dai pm: solo liberalità del Cav di Cesare Giraldi NAPOLI - Ammette di aver ricevuto danaro dal premier ma puntualizza, così come sostenuto da Silvio Berlusconi, che si trattò di un atto di "liberalità". Lo dichiara nel suo memoriale difensivo l’imprenditore Gianpaolo Tarantini, secondo: una tesi che - come apparivascontato-èstataribadita durante l’interrogatorio di garanzia durato diverse ore. È cominciato poco dopo le 10, nel carcere napoletano di Poggioreale, l’interrogatorio dell’imprenditore pugliese arrestato giovedì scorso con l’accusa di estorsione ai danni del premier. All’interrogatorio, davanti al gip Amelia Primavera,hannopartecipatoanche i pm Francesco Curcio, Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock. I legali di Tarantini, gli avvocati Diddi e Filippelli, hanno reso noto in precedenza che il loro assistito avrebbe risposto alle domande dei magistrati. Nell’ interrogatorio dell’altro ieri Marinella Brambilla, la segretaria storica del premier, aveva ammesso di aver consegnato somme di denaro ad un collaboratore di Valter Lavitola. E ai magistrati, come nella memoria difensiva, Tarantini ha

sottolineato quindi di avere ricevuto dal premier, tramite Lavitola, un appannaggio mensile di 20mila euro fino allo scorso luglio; il danaro era ritirato dalla moglie, Angela Devenuto, presso gli uffici dello stesso Lavitola in via del Corso. Nel memoriale, di 14 pagine, Tarantini afferma anche di aver chiesto a Berlusconi un prestito di 500mila euro per avviare un’attività imprenditoriale; il premier avrebbe acconsentito a tale richiesta, ma l’imprenditore si dice convinto che la somma sarebbe stata trattenuta da Lavitola. Tarantini nega di avere estorto danaro al premier e ribadisce di aver chiesto aiuto a Berlusconi per le difficoltà economiche in cui si trovava. E’ durato sei ore il faccia a faccia con i magistrati napoletani di Gianpaolo Tarantini, accusato di

Tarantini è dispiaciuto per aver coinvolto il Cav: «Ribadisco che egli è totalmente estraneo» non sapeva che le ragazze erano escort

estorsione in concorso con la moglie Angela Devenuto (anche lei in cella da tre giorni) e con l’editore Valter Lavitola (destinatario di un provvedimento non ancoraeseguitoperchél’indagato si troverebbe all’estero). Tra l’altro, proprio leggendo gli atti dell’inchiesta Tarantini avrebbe scoperto che sua moglie aveva una relazione con Lavitola. I tre pm della procura di Napoli, Woodcock, Curcio e Piscitelli, hanno lasciato la casa circondariale intorno alle 16. Woodcock si è limitato a dire: «È stato un interrogatorio lungo. Non posso dire altro». Nello spiegare i suoi problemi Tarantiniha spiegato ai pm: «A mio carico, oltre alla mia famiglia, composta da mia moglie e da due bambine di due e sette anni, vi è quella di mio fratello, composta da moglie e figlio, nonché la mia anziana madre vedova. Peraltro ho numerosi debiti personali lasciati a Bari che non ho potuto onorare». Tarantini esprime dispiacere per aver coinvolto Berlusconi nello scandalo: «Ribadisco che egli è completamente estraneo avendo io retribuito le ragazze che venivano ospitate presso la sua abitazione a sua assoluta insaputa».

Tragedia al rally delle Valli cuneesi Un auto travolge il pubblico: un morto di Antonio Montana

ROMA - Tragedia ieri a Dronero, in provincia di Cuneo, durante il Rally delle Valli cuneesi. L’incidente è avvenuto durante la Prova speciale di Montemale, lunga quasi 12 chilometri e terza di undici tratti cronoL’incidente è avvenuto lungo metrati che avrebberodovutoconcludersi un rettilineo: l’equipaggio ha intorno alle 21: alle perso il controllo della vettura, 12,35 l’equipaggio numero 53, formato che uscendo di strada ha da Giacomo Costenaro di Marostica (Vitravolto alcuni spettatori, cenza) e Giacomo piazzatisi in una zona vietata Ciucci di Camigli (Lucca), a bordo di una Citroen Ds 3, ha perso il controllo dell’auto per cause ancora in corso di accertamento ed è uscito di strada in un tratto rettilineo in discesa , finendo per investire alcuni spettatori che si trovavano in una zona vietata al pubblico. Il bilancio è di un morto, il cui decesso è avvenuto sul colpo ed è stato accertato direttamente dal medico di gara, e di due feriti gravi: sul luogo è intervenuto il 118, che con l’elisoccorso li ha trasportati d’urgenza

all’ospedale di Cuneo. Ma secondo quanto emerso nelle ore successive, a venir coinvolte nell’incidente sono state oltre dieci persone. La corsa è stata interrotta alle 14,40 in segno di lutto, e secondo quanto ha comunicato il comitato organizzatore, l’equipaggio della Citroen, illeso, ha riportato un fortissimo choc. Si sono dunque rivelate inutili purtroppo le precauzioni prese dagli organizzatori, che quest’anno avevano realizzato addirittura una breve guida riguardante la sicurezza, messa a disposizione del pubblico attraverso il sito della manifestazione. Tra le sue pagine si specificava che tutte le zone non espressamente indicate come aree riservate al pubblico erano vietate, e si avvisava, tra l’altro, di non piazzarsi né all’esterno delle curve, né all’interno dei tornanti, soprattutto se in discesa o con evidenti segni di «tagli» delle vetture. Semplici regole di sicurezza che, se fossero state seguite, avrebbero evitato la tragedia.

Giampaolo Tarantini

Lo Stato e la memoria I 29 anni dalla strage di via Carini: moriva il generale Dalla Chiesa Giuseppe Mistroni PALERMO - Si è celebrata ieri a Palermo con una messa e la deposizione di una corona il 29esimo anniversario della strage di mafia con cui venero uccisi il generale Carlo Alberto della Chiesa, la moglie, Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo. Il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano, ha deposto una corona di fiori sotto la lapide che, in via Isidoro Carini, ricorda la strage.Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al Prefetto di Palermo, Umberto Postiglione, un messaggio nel quale ricorda con immutata emozione come «quel giorno, la mafia volle la morte di un servitore dello Stato che con coraggio e rigore aveva combattuto ogni forma di violenza e illegalità costituendo essenziale punto di riferimento per la intera comunità nazionale e per coloro che avevano potuto apprezzarne quotidianamente la ferrea determinazione e la capacità nell’individuare metodi di indagine nuovi ed efficaci. Con il suo assassinio, la delinquenza organizzata cercò di minare la credibilità delle istituzioni e di innescare la folle fase della sua strategia criminale tesa a sovvertire il nostro ordinamento. All’assassinio seguirono invece una intensa azione di contrasto del fenomeno mafioso e quella mobilitazione della coscienza civile che egli aveva auspicato fin dal suo arrivo a Palermo, ritenendola indispensabile per sostenere l’impegno delle forze dell’ordine e della magistratura. Il ricordo del sacrificio del generale Dalla Chiesa permane vivo nella memoria di tutti e a tutti impone una continua vigilanza contro le persistenti forme di infiltrazione della criminalità e il rafforzamento della cultura del rispetto delle regole contro ogni forma di violenza e sopraffazione».


Domenica 04 Settembre 2011 il Domani

ITALIA Le raccomandazioni di Trichet: i governi rispettino la disciplina di bilancio

Napolitano: «Abbiamo bisogno di scelte solide» di Michela Mancini ROMA - Nel suo intervento in video-conferenza al Forum Ambrosetti di Cernobbio, Napolitano ha sferzato maggioranza e opposizione sulla manovra economica. «Occorre che vengano, ora e nel prossimo futuro, da parte italiana, chiarezza e certezza d’intenti e risultati, al di là di ogni oscillazione nociva alla credibilità degli orientamenti e dei comportamenti del Paese», ha detto il Presidente della Repubblica all’indomani della sostanziale bocciatura della Finanziaria da parte dei mercati internazionali e dell’Unione europea che ha bollato come "inaffidabile" il giro di vite contro gli evasori varato dalla maggioranza. Il presidente della Repubblica ha ammonito, bisogna costruire il futuro : «Altrimenti si finirebbe per cadere in situazioni in cui il nostro paese vede riemergere e pesare su di se antiche diffidenze». Diffidenze che potrebbero costare care all’Italia e di cui sarebbe bene liberarsi al più presto. Come? ««Dobbiamo portare avanti una pro-

spettiva coerente che vada al di là dell’avvicendarsi dei governi. Non bisogna avere una prospettiva di tre settimane, e nemmeno di 20 mesi», cioè la scadenza naturale della legislatura, «dobbiamo guardare più avanti - ha sottolineato - abbiamo bisogno di scelte solide di medio o lungo periodo». E ha aggiunto: «Sono convinto che sia essenziale che vengano confermati e quindi tradotti in fatti concreti gli obiettivi del decreto di agosto che si riassumono nel raggiungimento del pareggio di bilancio già nel 2013. Lo ritengo essenziale e ho fiducia che a ciò si attengano tutti. In questo momento nessuno, neanche nell’opposizione, mette in dubbio che si debba raggiungere quell’obiettivo». E di nuovo spunta l’ipotesi "governo tecnico": il Capo dello Stato risponde così al giornalista Sergio Romano: «Finché c’è un governo che ha la fiducia del Parlamento, comunque agisca, io non posso sovrappormi non solo

di fatto, ma nemmeno con l’idea di un governo diverso. Il Capo dello Stato non interviene a formare un governo se ce n’è uno in carica che ha la fiducia della maggioranza del Parlamento». Ha poi sottolineato: «Quello che posso fare è ogni sforzo perché pur nell’attuale situazione di contrapposizione tra maggioranza e opposizione e tensione tra forze politiche e sociali si realizzi un clima di maggiore

«Dobbiamo portare avanti una prospettiva coerente che vada al di là dell’avvicendarsi dei governi» ha ammonito il Presidente della Repubblica

Jean-Claude Trichet ha sottolineato che vede «la Bce e il sistema europeo come un tutt’uno, includendo anche la Banca d’Italia» Foto LaPresse

confronto». Jean-Claude Trichet, presidente della Bce, in uno scambio di battute con il presidente della Repubblica, sempre in occasione del Workshop Ambrosetti ha sottolineato che vede «la Bce e il sistema europeo come un tutt’uno, includendo anche la Banca d’Italia», considerano che le misure dell’ultima manovra, annunciate dal governo il 5 agosto, sono «estremamente importanti per la riduzione rapida del debito pubblico italiano e per migliorare la flessibilità dell’economia italiana». «Questo è decisivo per consolidare e rinforzare la qualità e la credibilità della strategia italiana e della sua affidabilità creditizia. La Bce non può sostituirsi ai governi». Tuttavia è fondamentale che «i governi rispettino la disciplina di bilancio. Abbiamo preso nota degli impegni». Impegni che hanno visto il governo cambiare un’altra volta le carte in tavola su alcuni provvedimenti che si credavano dati per certi. Di nuovo al sicuro le tre feste laiche che non saranno accorpate alla domenica: Primo maggio, 25 aprile e 2 giugno. Per le feste patronali invece niente da fare: resta salvaguardata solo quella di Roma, Santi Pietro e Paolo, che è nel Concordato. Salvi anche i mini-enti della ricerca e cultura, esclusi dalla soppressione che riguarda tutte le istituzioni con meno di 70 dipendenti. Novità positive anche per gli statali, nel caso di mancati risparmi dei ministeri. Non saranno i dipendenti a pagare con un rinvio della tredicesima ma i dirigenti responsabili con un taglio del 30% dei premi di risultato.

Secondo il nuovo segretario nazionale del Pdl le primarie non sono necessarie

La promessa di Alfano: Berlusconi candidato nel 2013 di Elisa Rossellini AVELLINO -La stella di Berlusconi non si eclissa, ce lo giura Angelino Alfano, delfino del presidente del Consiglio, da pochi mesi segretario del Pdl. «Nel 2013 Silvio Berlusconi sarà di nuovo il candidato premier. La coalizione vive della sua leadership ed è stato proprio Berlusconi l’uomo in grado di garantire l’unità, la coesione, la governabilità». La promessa alla prima festa nazionale de «Popolari d’Italia domani». Per Alfano il partito «non ha bisogno di fare una consultazione popolare per sapere che Berlusconi è il leader». Insomma una chiara bocciatura delle primarie. Il delfino del Cavaliere ha poi affrontato la questione morale: «Non esistono partiti onesti o partiti corrotti, sono le singole persone a essere scorrette o corrette». Quindi ha proseguito prendendo spunto da una lettera del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, sul caso Penati: «Dalle vicende che hanno interessato il Partito democratico, anche loro - spiega Alfano

- ora non si sentono più primatisti della questione morale e questo è un segnale di democrazia e normalità. La sinistra ha sempre pensato che dalla loro parte ci sia la luce e dall’altra il buio. Non è così. Ci sono gli uomini, che fanno il bene e che fanno il male». Rispondendo a una domanda sulla possibilità che sia una legge elettorale diversa a selezionare la classe dirigente, Alfano esclude il ritorno alla preferenza. «Con le preferenze - spiega - si prendono soldi per la campagna elettorale. Chi dà i soldi al candidato? La risposta per me ha aspetto inquietanti». Quindi ha lanciato un messaggio all’Udc prospettando la creazione di una sezione italiana del Ppe. «Non sono il protagonista di un avvicinamento tattico con l’Udc ma penso che ciò che è unito in Europa dovrebbe essere unito in Italia». Il segretario nazionale del Pdl nega manovre per riportare Casini nella maggioranza. «Sul piano culturale - spiega Alfano - occorre mettere in moto una grande costituente popolare. Dobbiamo uscire dalla liturgia degli appelli e porre le condizioni

per l’unificazione dei moderati italiani». Alfano lancia dalla Festa Nazionale del Pid la sua proposta politica. «È un fatto naturale - dice - che chi condivide gli stessi valori stia nello stesso raggruppamento politico. Se guardo l’orizzonte vedo il progetto di creare un partito popolare europeo e una sezione italiana del Ppe. Nessun dubbio, invece, che legge elettorale e stabilità di governo non siano consequenziali». Batte ancora sulla legge elettorale, tema in auge dopo la raccolta firme del Pd per ritorno al Mattarelum: «La stabilità dei governi non dipende dalla legge elettorale. Che ha garantito la governabilità per il centrodestra ma non per il centrosinistra». Infine un passaggio sulla manovra e al rischio di un possibile condono: «Sarebbe un segnale negativo nei confronti dei mercati - ha concluso Alfano. . Questa è la posizione del ministro dell’Economia e noi l’abbiamo sostenuta». Strano a dirsi visto le continue bagarre tra Palazzo Chigi e via xx settembre. Sono molti i commenti degli analisti nei quali è semplice leggere l’ostilità

che divide Berlusconi da Tremonti, specie quando quest’ultimo è stato pensato come un possibile capo di un governo tecnico. L’ultimo commento, fresco di ieri, è quello di Francesco Verderami del Corriere della Sera che annota: «Non è più una questione di rapporti personali, non è più nemmeno un problema di contesa per la leadership. La frattura tra Berlusconi e Tremonti è di visione strategica, collegata alla linea economica. È come se militassero in coalizioni contrapposte, "perché non esiste - si lamenta il Cavaliere - che in questi anni Giulio sia passato per il capo del partito del rigore e io per il capo del partito della spesa. Io sono il capo del partito della crescita"». Continua Verderami: «Ed è vero che ieri ( venerdì, ndr) il ministro dell’Economia si è affannato a spiegare agli uomini della commissione e ad alcune cancellerie la bontà della manovra e la validità dei suoi obiettivi, ma anche in questo caso Berlusconi ritiene che vada smentita "la storiella in base alla quale Giulio conterebbe più di me in Europa. È il contrario"».

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ECONOMIA Scoppia l’affittopoli di Napoli grazie all’inchiesta giornalistica

Tremonti sarà domani a Cernobbio (Foto LaPresse)

Il Minisro ha passato in rassegna alcuni temi caldi della manovra: «Il gettito dell’ imposta sulle energetiche viene dato tutto ai comuni, alle province e alle regioni»

Tremonti: la copertura c’è già Si dicono troppe cose sbagliate di Carlo Bassi ROMA - «In questi giorni ho letto tante cose sbagliate, la manovra è rimasta invariata». Lo ha assicurato il ministro dell’Economia Giulio Tremonti nel corso dell’incontro nazionale "Il lavoro scomposto" organizzato dalle Acli a Castel Gandolfo. Secondo il ministro, i provvedimenti sul fisco «vanno nella direzione dell’equità». Al punto che di fronte a un cartello con scritto "Anche i ricchi paghino", Tremonti ha chiesto di poterlo Al punto che di fronte portare via «così, tanto a un cartello con scritto per ricordarmelo». stato un cordiale "Anche i ricchi paghino", Èscambio di battute Tremonti ha chiesto di quello tra il ministro dell’Economia Giulio poterlo portare via Tremonti e un gruppo di partecipanti al 44esitanto per ricordarmelo» mo incontro nazionale di studi organizzato dalle Acli a Castel Gandolfo. Davanti al cartello "Anche i ricchi paghino", «sono d’accordo anche io», ha risposto Tremonti che è stato accolto da un lungo applauso della platea. Il titolare dell’Economia ha passato in rassegna alcuni temi caldi della manovra: «Il gettito dell’imposta sulle società energetiche viene dato tutto ai comuni, alle province e alle regioni». Il contributo di solidarietà, invece, «è stato sostituito da alcuni provvedimenti che considero fondamentali nel contrasto all’evasione fi-

scale». Proprio la lotta all’evasione ha costituito un punto focale dell’intervento di Tremonti, secondo il quale il gettito fiscale potrebbe aumentare anche oltre i 2,3 miliardi di euro previsti dal contributo di solidarietà: «Quei soldi arriveranno sicuramente, sono assolutamente coperti. Io penso che ne arriveranno molti di più, assolutamente di più nella logica della prevenzione». La guerra all’evasione coinvolgerà anche gli enti locali, ha poi confermato il Ministro: «In Italia ci sono quattro milioni di partite Iva, di conseguenza i controlli dell’Agenzia delle entrate e della Guardia di Finanza non sono più sufficienti». Quanto alle polemiche sulle pubblicazioni dei redditi, Tremonti ha commentato: «Servono a far vedere quanto la gente sia fintamente povera». «Il problema non è esporre i ricchi al rischio di rapimento, ma far notare quanto la gente è "fintamente povera"», ha detto il ministro dell’Economia parlando del "rischio privacy" di alcune norme contenute nella manovra che consente di pubblicare le dichiarazioni dei redditi. «Dietro alle dichiarazioni «incongrue», ha spiegato, «non c’è una maledizione incivile del Paese. C’è che non hanno funzionato, perché non c’erano, i meccanismi di prevenzione». Per Tremonti, quindi, «il ritorno ad un ruolo importante dei Comuni è un primo passaggio decisivo, perché se sei sul territorio capisci che dichiarare 40 euro ma avere tante altre cose» non è possibile. .

La benzina risale ma per una volta è colpa deì mercati ROMA - Per una volta i magheggi sui prezzi ai distributori di benzina sembrano avere una matrice estera e non squisitamente italiana, come siamo ormai da troppo tem po abituati a vedere. Non si ferma, infatti, la tendenza al rialzo dei prezzi internazionali dei prodotti raffinati. In particolare, per la benzina ieri si è registrato il terzo aumento consecutivo a 1.096 dollari la tonnellata (+6), pari a 579 euro per mille litri (+10). Il gasolio torna a salire, dopo il calo di ieri, in virtù del rafforzamento del dollaro: alla chiusura di ieri la quotazione si attestava a 1.001 dollari la tonnellata (-1), pari a 592 euro per mille litri (+6).I lenti ma persistenti rialzi continuano a riflettersi sui prezzi alla pompa. Ieri mattina, stando alla consueta rilevazione della Staffetta Quotidiana, hanno ritoccato i listini

Esso, Tamoil e TotalErg. Per Esso si registra un rialzo di un centesimo sulla verde (1,620 euro/litro) e di 0,4 centesimi sul diesel (1,496 euro/litro). Tamoil aumenta il prezzo della sola benzina: +0,8 centesimi a 1,619 euro/litro. Infine per TotalErg registriamo un rialzo di 0,5 centesimi al litro su entrambi i prodotti, con la verde a 1,619 euro/litro e il gasolio a 1,497 euro/litro.Aumentano le medie ponderate nazionali tra i prezzi delle diverse compagnie: benzina +3 millesimi a 1,609 euro/litro, gasolio +1 millesimo a 1,488 euro/litro.

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NAPOLI - Quando si dice il giornalismo arriva dove altri falliscono. Da anni partiti politici e associazioni occuperebbero immobili pubblici senza pagare il canone d’affitto: la denuncia partita da un’inchiesta giornalistica è arrivata in comune e poi sul tavolo dei magistrati. Il caso è approdato sulla scrivania del pm di Napoli Ettore La Ragione, della sezione reati contro la pubblica amministrazione guidata dall’aggiunto Francesco Greco. La vicenda è quella dei 31 casi della Affittopoli politica partenopea scoperchiata dalle attente inchieste del cronista Ciro Crescentini: partiti di tutti gli schieramenti che per anni non avrebbero pagato i canoni di Partiti di tutti gli locazione di appartamenti e locali di proprietà del Co- schieramenti per anni mune di Napoli, fino ad ac- non avrebbero pagato i cumulare un debito complessivo di oltre un milione canoni di locazione al di euro, come denunciato Comune di Napoli, fino a dall’assessore al Patrimonio della giunta de Magistris, il dovere oltre un milione dipietrista Bernardino Tuccillo. La Procura ha deciso di procedere per verificare se siano stati commessi reati. Nei prossimi giorni il sostituto procuratore disporrà l’acquisizione formale di atti, delibere, contratti di affitto, e la convocazione dei rappresentanti legali dei partiti che hanno aperto le sedi negli immobili comunali senza pagare un euro o corrispondendo affitti irrisori. Si cercherà di capire attraverso quali criteri case, negozi e locali del Comune di Napoli siano stati assegnati e perché questo andazzo sia durato per anni senza che nessuno sia intervenuto per avviare le procedure di sfratto o per tentare di riscuotere i crediti. Dal tono irritato e dalle numerose smentite pervenute in questi giorni da parte di alcuni esponenti politici, si vuole infine verificare se questi immobili, ufficialmente assegnati alle forze politiche,nonsianoinrealtàfinitiinsubaffitto.


Domenica 04 Settembre 2011 il Domani

ESTERI Cile, aereo precipita al largo di Juan Fernandez: 21 dispersi di Bruno Tosatti

Accando a Benedetto XVI l'ex vescovo della diocesi irlandese, John Magee. Dopo 23 anni, si dimise nel 2010 quando scoppiò lo scandalo

A luglio un’indagine voluta dal governo irlandese svelò abusi sessuali da parte di 19 preti della diocesi di Cloyne, che la Santa Sede avrebbe chiesto di non denunciare

Vaticano: «Mai ostacolato le indagini» sui preti pedofili di C.Brangia ROMA - «Gravi ed inquietanti errori» sono stati commessi dai sacerdoti della diocesi irlandese di Cloyne nel trattare i casi delle denunce di pedofilia a carico del clero. La Santa Sede ammette le gravi responsabilità di alcuni preti, ma nega al tempo stesso di aver mai ostacolato le indagini sugli abusi sessuali subiti da bambini e ragazzi. È stata pubblicata ieri l’attesa risposta ufficiale del Vaticano al «Cloyne Report» del 13 luglio scorso, il rapporto della commissione d’inchiesta del governo di Dublino sugli abusi ai danni di minori commessi da sacerdoti della diocesi di Cloyne, a sud Il Vaticano comunque del Paese. Il documento ha riaffermato «il proprio di risposta segue le consultazioni con l’arciveorrore verso i crimini di scovo Giuseppe Leanza, Nunzio in Irlanda, che abuso sessuale» e la era stato richiamato il 20 scorso in Vaticano «vergogna per le terribili luglio dopo la pubblicazione sofferenze delle vittime» del rapporto, che denunciava fra l’altro le «coperture» da parte dell’ex vescovo della diocesi irlandese, John Magee, già segretario personale di tre Papi. Nella fattispecie, tra il 1996 e il 2009, 19 preti di questa comunità ecclesiastica di antica tradizione sono stati oggetto di indagini interne perché ritenuti responsabili di abusi sessuali su 40 minorenni. Magee si è dimesso nel marzo 2010, dopo le pressioni dell’opinione pubblica per la scoperta di due casi accertati di preti pedofili avvenuti nella sua diocesi. Il rapporto ha rivelato che il vescovo Magee, che guidava la diocesi di Cloyne dal 1987, non aveva adottato adegua-

te misure per incastrare i responsabili e consegnarli alla giustizia, mettendo così i bambini a rischio di nuove violenze. Nessuno di quei 19 sacerdoti era stato rimosso dal suo ufficio. «Uno dei più grossi errori che si possono fare per risolvere i problemi, è continuare a comportarsi nello stesso modo, aspettandosi risultati diversi»: così il giudice Yvonne Murphy aveva introdotto la presentazione del Cloyne Report, la cui indagine partì nel 2009 per volere del governo di Dublino. Eppure, secondo il rapporto, Magee si era semplicemente attenuto alle direttive del Vaticano, che nel 1997, con un’apposita lettera, aveva chiesto ai vescovi d’Irlanda di gestire internamente i casi di pedofilia senza denunciarli alla polizia: le decisioni su sanzioni o espulsioni contro eventuali colpevoli sarebbero state prese tra le sacre mura. Invece, nel rispondere al governo irlandese, pur riaffermando «il proprio orrore verso i crimini di abuso sessuale» e la «vergogna per le terribili sofferenze che le vittime e le loro famiglie hanno dovuto sopportare nella Chiesa di Gesù Cristo, un luogo dove ciò non deve mai accadere», la Santa Sede sottolinea «che in nessun modo ha ostacolato o tentato d’interferire in alcuna delle indagini sui casi di abuso sessuale sui minori nella diocesi di Cloyne». Né - prosegue il documento - ha ostacolato «gli sforzi della Chiesa irlandese nel trattare gli abusi sessuali sui minori commessi dal clero». Il Vaticano ha negato dunque ogni coinvolgimento, ma è «consapevole della comprensibile rabbia, della delusione e del senso di tradimento sperimentati da coloro, particolarmente le vittime e le loro famiglie, che sono stati segnati da questi vili e deplorevoli atti e dal modo in cui essi talvolta sono stati affrontati dalle autorità ecclesiastiche».

Un aereo dell’aviazione militare cilena è scomparso nel tardo pomeriggio di venerdì (in Italia era quasi mezzanotte) con 21 persone a bordo, mentre era diretto all’arcipelago Juan Fernandez, nel sud del Pacifico, 670 chilometri al largo delle coste del Paese. L’aereo, un bimotore Casa 212 partito da Santiago, trasportava tre membri dell’equipaggio e diciotto passeggeri, fra i quali una troupe di Tvn un’emittente televisiva - L’aereo ha tentato due volte guidata dal popolare giornalista Felipe Cami- di atterrare sull’isola, invano roaga. La troupe era diretta a Juan Fernandez Dopo ha perso il contatto con perrealizzareunservizio il controllo a terra. Alcuni sulla ricostruzione di una località dell’arcipe- resti sono stati trovati a un km lago duramente colpita dallo tsunami, seguito al dalla costa, ma niente corpi terremoto del 27 febbraio 2010 in Cile. Il pilota ha sorvolato l’aeroporto per due volte, senza riuscire ad atterrare: l’approccio alla pista dell’isola, già di per sé difficile - non è infrequente che i piloti debbano fare più tentativi - era ulteriormente complicato dalla presenza di un forte vento. Dopodiché, verso le 18, ha perso il contatto radio con il controllo a terra: «l’aereo è dunque ritenuto disperso», aveva da parte sua spiegato il ministro della Difesa, Nel 1966 l’isola ha preso il nome Andres Allamand, durante una conferenza di Robinson Crusoe poiché fu lì, stampa indetta poco prinel XVIII secolo, che il marinaio ma di raggiungere l’isola assieme al comandante Alexander Selkirk sopravvisse da in capo dell’aviazione militare per sovrintende- solo per quattro anni, ispirando il re alle operazioni di ricelebre romanzo di Daniel Defoe cerca. Alcune ore dopo però il sindaco dell’isola, Leopoldo Gonzalez, ha dichiarato alla rete televisiva Tvn che alcuni frammenti del velivolo sono stati trovati in mare, insieme a diversi bagagli dei passeggeri, a circa un chilometro dalle coste dell’isola Robinson Crusoe, la maggiore delle tre isole dell’arcipelago, nonché l’unica abitata. È molto bassa dunque la speranza di trovare qualche sopravvissuto e si presagisce il peggio, sebbene non sia ancora nota la dinamica dell’incidente, né siano ancora stati trovati corpi. «Senza dubbio questo è un duro colpo per il nostro Paese», ha detto il presidente cileno Sebastián Piñera. «È in questi momenti di angoscia e di incertezza che occorre mostrare l’unità e la solidarietà dei cileni».

Frattini: «Rimarremo leader nello sfruttamento del petrolio libico» ROMA - Anche se, (quasi) vinta la guerra, è scattata la corsa all’oro nero della Libia, «l’Italia manterrà il suo primo posto: ce l’aveva e ce l’avremo». Ne è sicuro il ministro degli Esteri Franco Frattini, che ieri ha parlato da Cernobbio: «Abbiamo confermato gli impegni: per ottobre saremo in grado di far ripartire la produzione, quella che era sotto il controllo dell’Eni». Il passaggio dalla dittatura di Gheddafi, durata ben 42 anni, ad una democrazia tutta da costruire ha però sconvolto gli equilibri: «Vediamo - ha proseguito Frattini - che altri Paesi come la Russia si preoccupano di confermare i loro contratti petroliferi. Ne prendo atto e non ci trovo niente di strano. Quel che occorre è che l’Italia rimanga, come è sempre stata, il primo partner della Libia». Ma se Mosca ha perso la propria

scommessa, criticando l’intervento militare della Nato e rifiutandosi di riconoscere il Consiglio nazionale di transizione, almeno fino a pochi giorni fa, e si trova ora molto indietro nel tessere rapporti diplomatici ed economici con la nuova guida del Paese nordafricano, Parigi e Londra, al contrario, non hanno perso un solo giorno in questo senso. Sono stati infatti il premier britannico David Cameron e soprattutto il presidente francese Nicolas Sarkozy a volere che mercoledì scorso si riunissero all’Eliseo gli Amici della Nuova Libia, quasi 60 tra capi di governo, ministri degli Esteri, comprese Cina e Russia, oltre ai rappresentanti di Lega araba, Unione europea, Unione africana e Nazioni Unite, per discutere, prima ancora che finisca la guerra, in che

maniera sostenere il cammino del Paese nordafricano verso le sue prime elezioni democratiche, previste entro venti mesi. È un segnale che Francia e Gran Bretagna, che d’altra parte per prime avviarono i bombardamenti all’indomani della votazione della risoluzione Onu, sono avanti in questa corsa. Se poi dovesse rivelarsi fondata - ma è improbabile - la notizia del quotidiano francese Libération, secondo cui l’Eliseo avrebbe chiuso un accordo con il Cnt all’inizio del conflitto in Libia, in base al quale il nuovo governo degli insorti avrebbe concesso alla Francia il 35% del petrolio libico, Parigi sottrarrebbe all’Italia la posizione di leadership conquistata durante gli anni del regime. BT

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L'APPROFONDIMENTO Nonostante scalini e scaloni ci si va ancora troppo presto: e non solo per la manovra, bisogna agire subito e senza paura

Pensioni, dura realtà: perché tagliare di Carlo Bassi Chi ha seguito questa serie di approfondimenti del Domani {giustificati dal grande dibattito pubblico sulla manovra choc da 45,7 miliardi di euro, si sarà reso conto che la nostra posizione è chiara. Vale a dire che, come in ogni famiglia che si rispetti, se le entrate non bastano a coprire le spese i casi sono due: o si aumentano le entrate o si riducono le spese. Per un Paese come il nostro aumentare le entrate significa aumentare le tasse, cosa improponibile per la grande maggioranza dei 41 milioni di contribuenti, già spremuti all’osso. Il superprelievo a 90mila euro è superpunitivo chi già paga aliquote salate. Certo si può applicare ai redditi molto più alti (in Francia oltre il mezzo milione di euro). Ma per la legge dei grandi numeri non si alzano tanti soldi quannti ne servono a noi colpendo l’uno per cento della popolazione. Sono spiccioli in confronto. E allora non resta che la strada di scovare gli evasori che ci soffiano tanti soldi - oltre 180 miliardi - da rendere inutili manovre del genere per almeno dieci anni. Ma il recupero dei soldi sottratti al fisco richiede una battaglia feroce a tutto campo in tutto il Paese - checché ne pensi il Governo - e ci vorrà tempo: sempre che si faccia e con determinazione. Per conto nostro sguinzaglieremmo addirittura l’esercito nei bar e nei ristoranti, dai dentisti e nei negozi e fermeremmo ogni auto del costo di 50mila euro chiedendo come è stata comprata. E allora in attesa che le entrate salgano, come in ogni famiglia normale, non resta

E ci vogliono norme per garantire che i datori di lavoro non sostituiscano un pensionato esperto 58enne con uno stagista a 500 euro al mese... che tagliare le uscite. Con una spesa pubblica di 815 milioni di euro, ma destinata a salire a 850 almeno l’anno prossimo, non restano che le strade già indicate nei giorni scorsi: tagliare quella metà della spesa pubblica che lo Stato spende per mantenere se stesso e quindi eliminare gli sprechi nella Pubblica amministrazione. Proprio ieri il ministero della Funzione pubblica ha annunciato che la ratifica formale delle nuove norme sulle auto pubbliche fa risparmiare un miliardo, 660 milioni dei quali negli enti locali. Chissà quanto nelle province, che vanno tagliate tutte. Poi bisogna tagliare dove spendiamo molto di più di tutti gli altri Paesi. Per esempio la sanità - che merita un discorso a parte sugli sprechi enormi ma senza ritorno di efficienza per i cittadini - e le pensioni che ci costano il 15 se non il 17% per cento del Pil contro il 7 per cento della media europea ed Ocse. Guarda-

Per esempio le pensioni che ci costano il 15 per cento del Pil contro il 7 per cento della media europea ed Ocse. Vedi tabella a fianco: età media dei pensionati italiani 58 anni te la tabella a fianco: età media dei pensionati italiani 58 anni. Nel resto d’Europa si va in pensione a 65 anni: punto e basta. In Italia quando si parla di pensioni la parola d’ordine è una sola e viene ripetuta all’unisono da destra a sinistra: il sistema pensionistico è in equilibrio, le riforme hanno risolto tutti i problemi e quindi non occorrono nuovi interventi. Ci sarebbe da chiedersi come si farà ad attuare una manovra pari a quella che si annuncia (in conseguenza delle nuove regole Ue tanto elogiate dal Governo nel Def) nei prossimi mesi, senza chiedere un contributo apprezzabile alla previdenza, un settore tanto importante sul piano della spesa pubblica. In tutto il mondo i governi, gli osservatori, le istituzioni economiche internazionali danno una sola indicazione per fare fronte ai problemi dell’invecchiamento della popolazione, garantire l’equilibrio dei regimi pensionistici e una migliore adeguatezza delle prestazioni: elevare l’età pensionabile allo scopo di rendere coerente il sistema ad un’attesa di vita che aumenta di 3-4 mesi all’anno e di mantenere, all’interno del mercato del lavoro, un’offerta di manodopera matura in grado di compensare la contrazione delle coorti di giovani. Basti pensare che, negli ultimi vent’anni, sono andati in quiescenza per anzianità almeno 3 milioni di lavoratori poco più che cinquantenni. In questi giorni sta avendo un grande successo di vendite un saggio di Mario Giordano dal titolo dove vengono denunciati taluni scandali riguardanti le pensioni della . Per quanto possa creare indignazione che un pensionato Inps percepisca 90mila euro lordi al mese o che un ex parlamentare (che lo è stato per un solo giorno) percepisca un assegno mensile di 3.900 euro lordi, il vero problema del sistema pensionistico è l’altro, quello di 3 milioni di persone ancora giovani che hanno smesso di lavorare quando ancora avrebbero potuto farlo e che pagheremo peralmeno un quarto di secolo. Tornando al tema dell’età pensionabile, ora la situazione è mutata, perché quando andranno a regime, nel 2013, i nuovi requisiti dell’anzianità l’età minima concorrente con quota 97 - sarà di almeno 61 anni per i dipendenti e 62 per gli autonomi (con l’aggiunta, rispettivamente, di un anno e di 18 mesi di ). Si determinerà, allora, la palese contraddizione per cui l’età di vecchiaia delle donne nel settore privato prevederà un requisito anagrafico inferiore a quello richiesto

per il trattamento di anzianità. In sostanza, sarà la stessa evoluzione normativa a spingere l’ordinamento verso un contesto di pensionamento flessibile in un range compreso tra 62 e 67 anni, corredato dal correttivo dei coefficienti di trasformazione e dalla norma che, dal 2015, adeguerà automaticamente l’età pensionabile all’evoluzione demografica. Tale nuovo contesto potrebbe consentire un allineamento nel 2013 dell’età di vecchiaia delle donne del settore privato alla soglia minima prevista per l’anzianità. Ma bisogna guardare bene al futuro: per fortuna (per noi ma non per le casse dello Stato) il continuo alzarsi della longevità ci impone di pensare per tempo a quello

Non sono proprio tutti così i pensionati italiani...

che bisognerà tirar fuori. E ci vogliono norme per garantire che i datori di lavoro non sostituiscano un pensionato con uno stagista a 500 euro...

Basti pensare che, negli ultimi vent’anni, sono andati in quiescenza per anzianità almeno 3 milioni di lavoratori poco più che cinquantenni che pagheremo per 30 anni almeno




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MAPPAMONDO

Deludente il nudo di Monica Bellucci ma lei fa sempre girare la testa a tutti Davvero imbarazzante la reazione della platea di giornalisti avvenuta al Festival di Venezia durante la proiezione del film "Un Eté Brulant", diretto da Philippe Garrel e interpretato dalla fascinosa modella

di Lucia Fedocci

ROMA - Davvero imbarazzante la reazione della platea di giornalisti avvenuta al Festival di Venezia durante la proiezione del film "Un Eté Brulant", diretto dal francese Philippe Garrel e interpretato dalla fascinosa Monica Bellucci, infatti il tanto annunciato e sin troppo pubblicizzato nudo integrale dell’attrice, sembra si sia rivelato piuttosto un’unica posa e in questo senso molto artistica e ben poco scandalosa e che pare abbia scatenato ilarità e qualche fischio durante la proiezione stampa, insomma non proprio un atteggiamento decoroso dei presenti a prescindere dalla qualità o meno della pellicola e della recitazione della Bellucci, che di certo in assoluto non ci risulta abbia mai svettato. Fatto sta che il film è stato accolto con qualche buuh e pochi applausi, mentre la Bellucci, che ha difeso a spada tratta il lavoro di Garrell, alle critiche sulla scena di nudo ha risposto: «Avevo partorito da un mese e mezzo ed ero in un momento fragile come donna, ma quando accetti un film ti affidi al regista e io ero felice di essere stata scelta da Garrel di cui rispetto l’universo artistico, che può essere radicale, si può amare oppure no, ma

resta unico. Mi sono affidata a lui, il nudo è abbandonarsi e per quella scena mi sono sentita protetta, rispettata, Philippe ama i suoi attori, li cura e li tutela». Nel film, Paul conosce Frédéric tramite un amico in comune. Frédéric è un pittore e vive con Angèle, attrice di cinema impegnata in Italia per un film. Per sbarcare il lunario in attesa di sfondare come attore, Paul lavora come comparsa. Sul set incontra Elisabeth, un’altra comparsa. I due si innamorano. Frédéric invita Paul ed Elisabeth a Roma. «Mi sono ispirato al mio maestro, Jean - Luc Godard - spiega Garrel - ovviamente senza volermi paragonare a lui. So che la gente si è spaccata a metà: a chi è piaciuta questa storia e a chi no. La verità è che sono un anticonformista e mi piace stupire chi mi guarda». «Quando guardo il pubblico che assiste ai film di mio padre non posso fare a meno di pensare a quando io ero piccolo - racconta il figlio Louis, veramente bello e magnetico, che alcuni ricorderanno in "The Dreamers" di Bernardo Bertolucci - e ricordo le persone divise in due schieramenti. Quelle che applaudivano mi sembrano colte, civili, e le altre con problemi di educazione. Mio padre possiede una formazione lunghissima e versatile, che gli deriva dal suo essere pittore». Philippe loda la recitazione di Louis, e questi risponde: «Grazie papi».


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MAPPAMONDO

Pronti a invadere lo spazio col nucleare Entro il 2012 verrà fatta una dimostrazione tecnologica mirata a verificare l’attuabilità del progetto di Giorgio Manfredi ROMA - Quella che a prima letta sembra un poco un’assurdità bella e buona è in realtà il risultato di alcuni studi e delle relative analisi compiute dalla NASA (National Aeronautics and Space Administration) e dal DOE (Dipartimento dell’Energia) degli Stati Uniti nel progetto comune supervisionato da James E. Werner. Secondo Werner che è intervenuto al National Meeting & Exposition of the American Chemical Society, che celebra la sua 242esima edizione, l’energia derivata dalla fissione nucleare sarebbe di gran lunga più utile e vantaggiosa di quella solare attualmente utilizzata nello spazio come ad esempio nel mantenimento di satelliti in orbita. Infatti, in ipotetiche future missioni spaziali con destinazione la Luna, Marte o altri pianeti del sistema solare, sarebbe più "semplice" impiegare l’energia di fissione nucleare che quella solare poiché la prima, oltre ad essere disponibile con continuità anche nelle fasi notturne, si adatta meglio alle condizioni impervie dei pianeti interessati (canyon, crateri, et similia). Come ha spiegato Werner, fin’ora il principale problema che si frapponeva tra gli scienziati e le centrali nucleari spaziali era il peso dei reattori nonché le loro dimensioni. Si pensi che sulla Terra le moderne centrali si estendono su aree piuttosto vaste della superficie e che i reattori, già solo nel loro impianto di raffreddamento, hanno dimensioni eccessive per essere trasportate nello spazio aperto. Il responsabile del progetto ha quindi annunciato che entro il 2012 verrà fatta una dimostrazione tecnologica mirata a verificare l’attuabilità dello stesso progetto. Il sistema, quasi una centrale terrestre in miniatura, sebbene simile a quest’ultime in termini di componenti dovrebbe lavorare con materiali diversi per la riflessione dei neutroni presenti nei nuclei di uranio. Attualmente Werner parla di un reattore di dimensioni ridotte (50 cm di larghezza per 250 cm di altezza) che lavorerebbe a contenuti livelli di potenza, punto necessario per ottenere un maggiore controllo su tutto il sistema. Proprio adesso che sembra essersi scatenata una guerra etica sull’impiego dell’energia nucleare sul nostro pianeta ecco che appare più vicino che mai un futuro caratterizzato da centrali nucleari spar-

se per tutti i pianeti raggiungibili con mezzi umani. L’opinione pubblica e i settori interessati come reagiranno di fronte a questo innovativo progetto? Diverse le difficoltà tecniche che i ricercatori stanno cercando di superare. A cominciare dal peso del reattore nucleare, che deve essere ridotto il più

possibile, e dalla scelta dei materiali da utilizzare. Sempre Werner, infatti, ha spiegato che sebbene il principio fisico alla base del funzionamento del reattore rimanga lo stesso, i componenti dell’impianto devono essere adattati alle diverse condizioni.


il Domani

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Domenica 4 settembre 2011

TRIBUNALE DI CROTONE Esecuzioni Imm. n. 7/2006 R.G.E. G.E.: Dr. sa Antonia Mussa Lotto: Piena proprietà di un capannone industriale sito nel Comune di Cutro (KR) - Frazione Vattiato, Strada Provinciale per San Leonardo - Zona Industriale, con annesso fabbricato uffici e servizi che si sviluppa su due livelli. Vendita con incanto: 08/11/2011 Vendita con incanto: 20/12/2011 Prezzo base: euro 186.000,00 Rilancio: euro 2.000,00 Le vendite saranno effettuate presso il Tribunale di Crotone Presentare le offerte entro h.12.00 del giorno precedente la vendita Per maggiori informazioni rivolgersi alla cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Crotone, consultare i siti internet www.tribunaledicrotone.net e www.asteimmobili.it. °°°°°°°°°° Fallimento N. 39/98 G.D.: Dott.ssa Antonia Mussa Lotto Unico: Piena proprietà per la quota di 1000/1000 di un complesso industriale di mq. 6.692 sito nel territorio del comune di Cutro alla località Vattiato - Bivio Lenze Prezzo base: euro. 304.000,00 Rilancio: euro. 2.000,00 Vendita con incanto: 08/11/2011 Vendita con incanto: 20/11/2011 Le vendite saranno effettuate presso il Tribunale di Crotone Presentare le offerte entro h.12.00 del giorno precedente la vendita Per maggiori informazioni rivolgersi al Custode Giudiziario Avv. Rosa P. Vincelli Tel. 0962/909637, consultare i siti internet www.tribunaledicrotone.net e www.asteimmobili.it.

TRIBUNALE DI CATANZARO Procedura esecutiva n. 236/96 R.G. Espr Il giudice dell' esecuzione, dispone la vendita senza, incanto del compendio pignorato di seguito descritto: Lotto N. 3: terreno agricolo in Cerva, in catasto al fg.14 part. 59,101,104,105,6,99,102,103, al prezzo base di euro 20.338,17 Lotto N. 4: terreno agricolo in Cerva, in catasto al fg 17 part. 56,57,5,12,122 al prezzo base di euro 50.392,96 fissa per la presentazione delle offerte d'acquisto il termine del 08.11.2011 ore 12.00; fissa per la deliberazione sull'offerta e per l'eventuale gara tra gli offerenti con rialzo minimo non inferiore a euro1.000,00, l'udienza del 09.11.2011 ore 09.30. Dispone che le offerte d'acquisto siano presentate in busta chiusa unitamente ad un assegno circolare intestato "Tribunale di Catanzaro Procedura 236/96" portante una somma pari al decimo del prezzo proposto, da imputare a cauzione. L'immobile, meglio descritto nella relazione tecnica consultabile in Cancelleria, sarà venduto nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, che si intenderà conosciuto dall'aggiudicatario, anche con riferimento alla situazione di conformità degli impianti e alla situazione energetica; L'aggiudicatario,dovrà versare,il prezzo d'acquisto - dedotta la cauzione - entro il termine perentoro di sessanta giorni dall' aggiudicazione. Le Spese di trasferimento saranno a carico della procedura; Dispone, che il creditore procedente, provveda entro il termine di quarantacinque giorni prima della scadenza del termine fissato per la presentazione delle offerte, alla notifica della presente ordinanza ai creditori di cui all'art. 498 c.p.c. non comparsi nonché alla pubblicazione della stessa e della relazione di stima mediante inserimento nel sito internet "www.aste.eugenius.it" e diffusione sul quotidiano "Il Domani" con avvertimento che in ipotesi di mancato adempimento delle formalità pubblicitarie la procedura sarà dichiarata improcedibile per difetto di interesse ad agire in executvis. Manda alla cancelleria di provvedere all'avviso previsto dagli artt. 490 e 570 c.p.c. Dispone che nelle suddette forme di pubblicità siano omessi l'indicazione delle generalità del debitore e di ogni altro dato personale idoneo a rilevare l'identità del medesimo ovvero di soggetti terzi estranei alla procedura. °°°°°°°°°° Prima sezione civile Il Giudice dott.ssa Giovanna Gioia ha pronunziato la seguente ORDINANZA Letti gli atti del proc. n. 56/1989 fall. Vista la richiesta del curatore in data 19.04.2011 DISPONE procedersi alla vendita senza incanto dei seguenti beni: lotto 1: Terreno sito in Guardvalle, loc. Vescovado, mq 3468 su cui insiste una struttura metallica di un Capannone ad uso industriale, in catasto foglio 63 part. 183 Ha 0.31.50 e foglio 73 part.lla 182, Ha 0.03.10 confina con strada e proprietà Amato Prezzo base d'asta euro 41.472,00; lotto 2: quota pari a 1/2 di fondo rustico in Guardavalle loc. Mannella, in catasto al foglio 33, part.lla 8 ha 0.06.10 uliveto, part.lla 19, Ha 0.64.40 pasc. Arb.; part. 25, ha 0.01.60 fabbricato rurale, part. 26, ha 0.33.10 sem., confina con Pilato Vincenzo, Origlia Vincenzo, strada Vicinale Menta Mannellano. Prezzo euro 660,80 Gli immobili, venduti nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, sono meglio descritti nella relazione di stima consultabile nella Cancelleria di questo Tribunale. L'offerente, depositando offerta, dichiara di conoscere lo

stato dell'immobile. La vendita avrà luogo, davanti al Giudice delegato, nell'aula delle pubbliche udienze del Tribunale, in data 12.10.2011 ore 9,30. Ogni offerente, per essere ammesso all'incanto, dovrà depositare in Cancelleria, entro le ore 12 del giorno precedente la vendita, una somma pari al 10% del prezzo base, restando a carico della Curatela le spese di trasferimento. Le offerte in aumento non potranno essere inferiori a euro 500,00 per il lotto 1 e a euro 100,00 per il lotto 2. L'aggiudicatario dovrà versare il prezzo d'acquisto, dedotta la già versata cauzione, entro il termine di giorni sessanta dalla data di aggiudicazione. Dispone che la presente ordinanza venga pubblicata per estratto, oltre che nelle forme di legge, la prima domenica del mese antecedente la vendita mediante inserzione sul quotidiano ìIl Domani", nella rivista Aste del mese anteriore la vendita e nel sito internet www.aste.eugenius.it. Manda alla cancelleria per la comunicazione e per quant'altro di competenza. Catanzaro, 25 APR. 2011 Il Giudice (dott.ssa Giovanna Gioia)

TRIBUNALE DI LOCRI CANCELLERIA ESECUZIONI IMMOBILIARI SI RENDE NOTO (ai sensi del combinato disposto dagli artt. 490 e 570 cpc) che il Giudice dell'esecuzione, Dr. DAVIDE LAURO, letti gli atti della Procedura Esecutiva n. 24/2004 promossa da FINDOMESTIC BANCA SpA DISPONE procedersi alla vendita dei beni immobili indicati nella parte descrittiva dell'allegata ordinanza di vendita alle condizioni ivi previste nei punti da 1. a 28. DESCRIZIONE DEGLI IMMOBILI: LOTTO UNICO: Diritto di piena proprietà sull'immobile in Locri, via G. Matteotti n. 90/A, costituito da piano terra (locale deposito) e primo piano (in stato di abbandono), identificato nel Catasto al foglio di mappa n. 27, part. 136 sub 3 PREZZO BASE: Euro 27.000,00 - CAUZIONE: 10% DEL PREZZO PRINCIPALI CONDIZIONI DI VENDITA CON INCANTO (Per le condizioni complete, tranne quanto sotto riportato, vedere l'ordinanza di vendita del 14.05.2008 (punti da 1 a 28) riportata di seguito al presente avviso) Ove si debba procedere ai sensi degli artt. 571, 572 e 573 cpc, il pubblico incanto avverrà all'udienza del 28.10.2011, CON LA RIDUZIONE DI 1/5+1/5+1/5, alle seguenti condizioni: - ciascun offerente, tranne il debitore e tutti i soggetti per legge non ammessi alla vendita, dovrà depositare, entro le ore 12,00 del giorno antecedente l'udienza di vendita, unitamente all'istanza di partecipazione all'incanto (non in busta chiusa), una somma pari al 10% del prezzo base d'asta sopraindicato a titolo di cauzione, mediante consegna in Cancelleria di assegni circolari NON TRASFERIBILI intestati all'offerente; - le offerte in aumento non potranno essere inferiori al 3% del prezzo base; - se l'offerente non diviene aggiudicatario, la cauzione é restituita nella misura stabilita dall'art. 580 cpc; - l'aggiudicatario, invece, dovrà versare il saldo e l'importo delle spese secondo quanto previsto per la vendita senza incanto, ferma restando la decadenza di cui all'art. 587 cpc in caso di mancato deposito. IL SITO INTERNET SUL QUALE E' PUBBLICATA LA RELAZIONE DI STIMA é: www.aste.eugenius.it Maggiori informazioni potranno essere acquisite presso la Cancelleria Esecuzioni Immobiliari di questo Tribunale e/o presso il custode giudiziario. ESTRATTO CONFORME PER USO PUBBLICITA'. Locri, 18 luglio 2011 - ORDINANZA DI VENDITA TRIBUNALE DI LOCRI Sezione Civile - Esecuzioni R.E. Imm.: 24/2004 IL GIUDICE DELL'ESECUZIONE, … OMISSIS …, - DISPONE PROCEDERSI ALLA VENDITA DEGLI IMMOBILI SU DESCRITTI; - STABILISCE per la vendita, che avverrà senza incanto e, successivamente, nei soli casi previsti nuovo testo dell'art. 569 cpc, con il metodo dell'incanto, alle seguenti condizioni: 1) L'immobile pignorato sarà posto in vendita nella consistenza indicata nella perizia di stima (del Geom. L. Scarfò) che deve intendersi qui per intero richiamata e trascritta, anche con riferimento alla condizione urbanistica del bene; 2) ognuno, tranne il debitore, é ammesso a offrire per l'acquisto dell'immobile pignorato personalmente o a mezzo di procuratore legale, anche per persona da nominare (art. 579, ultimo comma); 3) entro le ore 12,00 del giorno antecedente la vendita, l'offerente deve presentare, anche a mezzo di persona diversa, nella cancelleria delle esecuzioni immobiliari DOMANDA IN BOLLO per partecipare alla vendita senza incanto, contenente A) l'indicazione del prezzo che si intende offrire (che, a pena di inefficacia, non può essere inferiore del prezzo base suindicato, salve eventuali e successive riduzioni); B) la data della vendita e la procedura cui si riferisce; C) le generalità (compreso il codice fiscale) proprie e - se in regime di comunione legale del coniuge; D) l'indicazione della volontà di avvalersi, ve ne sussistano i presupposti, dei benefici fiscali per la prima casa; E) le indicazioni circa il tempo (comunque non superiore a 60 giorni dalla aggiudicazione, limite che si riterrà implicitamente ricollegato nel massimo, alla mancata indicazione di un termine diverso), il modo del pagamento o ogni altro elemento utile alla valutazione dell'offerta; F) la dichiarazione di aver letto la relazione di stima (consultabile sull'apposito sito internet o presso la cancelleria esecuzioni) e di averne compreso il contenuto ed, inoltre, di conoscere lo stato dell'immobile; G) copia di valido documento di

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identità del soggetto che sottoscrive l'offerta; H) in caso di offerta presentata per conto e per nome di una società, certificato della Cancelleria Commerciale dal quale risulti la costituzione della società ed i poteri conferiti all'offerente in udienza nonché l'indicazione della partita IVA: I) la dichiarazione di residenza o l'elezione di domicilio nel comune nel quale ha sede il Tribunale competente per l'esecuzione (art. 174 disp. att. cod. proc. civ.), pena l'effettuazione delle comunicazioni presso la cancelleria dello stesso ufficio; L) la sottoscrizione dei genitori esercenti la potestà e l'autorizzazione del giudice tutelare ove l'offerente sia un minore; l'offerta deve essere inserita in una busta chiusa, al cui esterno il cancelliere annoterà esclusivamente: A) il nome del giudice dell'esecuzione o del professionista delegato che provvederà alla vendita; B) la data fissata per l'esame delle offerte: C) i dati della persona che materialmente ha provveduto al deposito; non sarà consentito annotare nessun altro elemento, e specialmente quelli che possono condurre ad identificare il bene per il quale l'offerta é prestata; l'offerta deve essere accompagnata dal deposito della cauzione, pari alla decima parte dl prezzo offerto, da versare tramite assegni circolari NON TRASFERIBILI intestati all'offerente, che a cura dell'offerente stesso, dovranno essere inseriti nella medesima busta; l'offerta non sarà considerata efficace: A) se perviene oltre il termine appositamente indicato; B) se é inferiore al prezzo base, eventualmente ribassato; C) se l'offerente non presta cauzione, con le modalità e nella misura appena indicate; l'offerta si considera irrevocabile ad eccezione delle ipotesi in cui: A) il giudice, in presenza di più offerte valide, disponga la gara tra gli offerenti (art. 573 cpc); B) il giudice, nonostante le offerte, ordini l'incanto (es. art. 572 cpc); C) siano decorsi centoventi giorni dalla sua presentazione e la stessa non sia stata accolta; l'offerente (od il procuratore legale a norma degli artt. 571 e 579 c.p.c.) dovrà presentarsi il giorno fissato presso il Tribunale di Locri, sala delle pubbliche udienze, ore 9,00 e ss., per assistere all'esame delle offerte; l'udienza di vendita é fissata per il giorno 06.11.2008, e si terrà presso il Tribunale di Locri, sala delle pubbliche udienze, ore 9,00 e ss.; ivi si procederà all'esame delle singole offerte, ai sensi degli artt. 572 (per l'ipotesi in cui vi sia una sola offerta) e 573 cpc (ove vi siano più offerte); in presenza di più offerte valide, alla stessa udienza si inviteranno gli offerenti alla gara di cui all'art. 573 cpc, ove le offerte in aumento non potranno essere inferiori al 3% DEL PREZZO BASE. in caso di mancata aggiudicazione, l'importo versato a titolo di cauzione verrà restituito alla chiusura delle operazioni di vendita; in caso di aggiudicazione, l'offerente dovrà, nel termine perentorio di gg. 60 dall'aggiudicazione, depositare il residuo prezzo, detratto l'importo per cauzione già versato, in un libretto di deposito postale intestato alla Procedura e vincolato all'ordine del Giudice dell'Esecuzione; in caso di aggiudicazione, inoltre, l'offerente dovrà versare nel medesimo libretto di deposito (intestato alla Procedura e vincolato all'ordine del Giudice dell'esecuzione), e nello stesso termine, l'importo complessivo delle spese collegate alla vendita, che saranno all'uopo comunicate dalla cancelleria e che saranno necessarie per l'emanazione del decreto di trasferimento; il mancato versamento del prezzo residuo nei termini indicati comporterà la decadenza dell'aggiudicazione e la perdita della cauzione, ed esporrà l'aggiudicatario inadempiente alle conseguenze di cui all'art. 587 co II cpc (richiamato dall'art. 574, III co., cpc); maggiori informazioni potranno essere acquisite presso la cancelleria del Tribunale di Locri; la presente ordinanza dovrà essere affissa almeno 45 giorni prima del termine fissato per la presentazione delle offerte, all'Albo del Tribunale di Locri per tre giorni continui a cura della Cancelleria - nel rispetto del combinato disposto degli artt. 490 e 570 cpc e dovrà contenere: A) gli estremi identificativi del bene previsti nell'art. 555 cpc; B) il valore dell'immobile determinato a norma dell'art. 568 cpc; C) il sito Internet sul quale é pubblicata la relativa relazione di stima; D) il nome ed il recapito telefonico del custode nominato in sostituzione del debitore, con l'avvertimento che maggiori informazioni possono essere fornite dalla cancelleria del Tribunale o dal predetto custode; la stessa ordinanza, sempre 45 giorni prima del termine per la presentazione delle offerte, dovrà essere pubblicata sia mediante manifesti murali da affiggersi nei Comuni di Locri e Siderno (invitando all'uopo il creditore ad allegare copia di. 1 manifesto murale; fattura relativa alle spese di stampa dei manifesti murali e fattura relativa alle spese di affissione dei manifesti murali) nonché mediante pubblicazione per una volta su PROGETTO ASTE (quotidiano Il Domani + periodico Aste + Internet Eugenius), a cura del creditore procedente; in particolare: A) fatture e copie dei manifesti murali dovranno essere depositate in Cancelleria, fino all'udienza di vendita; B) l'attestato di avvenuta pubblicazione sul PROGETTO ASTE dovrà essere inviato mediante fax direttamente dalla società che gestisce il servizio (mediatag s.p.a.) presso la Cancelleria del Tribunale, al n. 0964.20732; ove si debba procedere all'incanto, e cioé per il caso in cui non siano proposte offerte d'acquisto entro il termine stabilito, ovvero per il caso in cui le stesse non siano efficaci ai sensi dell'art. 571, ovvero per il caso in cui si verifichi una delle circostanze previste dall'art. 572, terzo comma, ovvero per il caso, infine, in cui la vendita senza incanto non abbia luogo per qualsiasi altra ragione (es.: gara in aumento non tenuta per mancanza di adesioni, art. 573 cpc), si fissa fin d'ora per l'udienza del 23.01.2009 il pubblico incanto, che avverrà secondo quanto previsto nei punti che precedono, ad eccezione di quanto appresso specificato; ciascun offerente, tranne il debitore e tutti i soggetti per legge non ammessi alla vendita, dovrà depositare, sino all'inizio effettivo dell'udienza di vendita, dovrà depositare, sino all'inizio effettivo dell'udienza di vendita, unitamente all'istanza di

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partecipazione all'incanto (non in busta chiusa), una somma pari al 10% del prezzo base sopraindicato a titolo di cauzione, mediante consegna in Cancelleria - Ufficio Esecuzioni Immobliari - di assegni circolari NON TRASFERIBILI intestati all'offerente; 20) la domanda di partecipazione all'incanto dovrà riportare le complete generalità dell'offerente, l'indicazione del codice fiscale e, nell'ipotesi di persona coniugata, il regime patrimoniale prescelto ed i dati del coniuge; in caso di offerta presentata per conto e per nome di una società, dovrà essere prodotto Certificato della Cancelleria Commerciale dal quale risulti la costituzione della società ed i poteri conferiti all'offerente in udienza nonché l'indicazione della Partita IVA; in tale istanza dovrà essere anche indicato se l'offerente intende avvalersi delle agevolazioni previste per l'acquisto della prima casa; 21) le forme di pubblicità sono le stesse previste per la vendita senza incanto, con la differenza che il termine di 45 giorni deve essere calcolato a ritroso dalla data dell'incanto; 22) se l'offerente non diviene aggiudicatario, la cauzione é immediatamente restituita dopo la chiusura dell'incanto, salvo che lo stesso non abbia omesso di partecipare al medesimo, personalmente o a mezzo di procuratore speciale, senza documentato e giustificato motivo; in tal caso la cauzione é restituita solo nella misura dei nove decimi dell'intero e la restante parte é trattenuta alla procedura in vista della futura distribuzione; 23) l'aggiudicatario, invece, dovrà versare il saldo e l'importo delle spese secondo quanto previsto ai punti 12 e 13, ferma restando la decadenza di cui all'art. 587 cpc in caso di mancato deposito; 24) ad incanto avvenuto, potranno essere presentate in Cancelleria offerte di acquisto entro il termine di giorni dieci, ma non saranno efficaci se il prezzo offerto non sarà superiore di almeno 1/5 superiore rispetto a quello raggiunto in sede d'incanto (art. 584 cpc) e se l'offerta non sarà accompagnata dal deposito di una somma pari al 10% del maggior prezzo nella stessa indicato, da imputarsi a cauzione; 25) le offerte in aumento andranno effettuate in Cancelleria con le firme di cui all'art. 571 cpc (cfr. punti 2, 3 e 4), prestando cauzione per una somma pari al doppio della cauzione versata per partecipare all'incanto; 26) su tali offerte il giudice, verificatone la regolarità, indce la gara, cui possono partecipare, oltre gli offerenti in aumento e l'aggiudicatario, anche gli offerenti al precedente incanto che, entro il termine appositamente fissato abbiano integrato la cauzione nella misura di cui al punto 24); 27) se nessuno degli offerenti in aumento partecipa alla gara indetta a norma del terzo comma, l'aggiudicazione diventa definitiva, ed il giudice pronuncia a carico degli offerenti di cui al primo comma, salvo che ricorra un documentato e giustificato motivo, la perdita della cauzione, il cui importo é trattenuto come rinveniente a tutti gli effetti dell'esecuzione; 28) alla medesima udienza fissata per l'incanto, ove lo stesso vada deserto, si procederà a valutare le istanze di assegnazione eventualmente depositate, oppure ad adottare i provvedimenti di cui all'art. 591 cpc (amministrazione giudiziaria o nuovo esperimento di vendita); FISSA Entro 45 giorni dalla data fissata per il deposito delle offerte di acquisto il termine entro il quale la presente ordinanza deve essere notificata, a cura del creditore che ha chiesto la vendita, ai creditori iscritti e non comparsi, ove presenti. Si comunichi,...... OMISSIS....... LOCRI, 14 maggio 2008 F.to IL GIUDICE DELL'ESECUZIONE Dott. DAVIDE LAURO °°°°°°°°°° CANCELLERIA ESECUZIONI IMMOBILIARI SI RENDE NOTO che il Giudice dell'esecuzione, Dr. SERGIO MALGERI, letti gli atti della Procedura Esecutiva n. 173/1989 promossa da ITALFONDIARIO SpA ORDINA LA VENDITA CON INCANTO DEI SEGUENTI BENI IMMOBILI: LOTTO UNICO: "Unità immobiliare urbana adibita ad attività commerciale (bar) collocata a piano terra e facente parte di un fabbricato a quattro piani fuori terra sita nel Comune di Gioiosa Jonica, alla via Ivrea n. 1, distinta nel Catasto fabbricati di detto Comune al foglio 27, particella 49/9 (PT-categoria C/2) di mq. 100, nonché superficie di circa mq. 58 annesso al BAR ed ad esso funzionale, coperta con lastre ondulate in plastica coibentante, recintata lateralmente da una vetrata e pavimentata" Prezzo base del lotto: Euro 92.400,00 Deposito per cauzione: 10% del prezzo Deposito per spese: 15% del prezzo L'incanto avverrà a corpo, con il prezzo DA RIDURRE DI 1/5, all'udienza del 28.10.2011, ore 9,00, davanti a sé nella presente sede. STABILISCE PER LA VENDITA LE SEGUENTI CONDIZIONI: Ogni offerente dovrà depositare in Cancelleria entro le ore 12,00 del giorno antecedente l'incanto, unitamente all'istanza di partecipazione all'incanto, una somma pari al 10% del prezzo base per cauzione e 15% per prevedibile importo delle spese di procedura e trasferimento della proprietà, mediante consegna in Cancelleria di n. 2 assegni circolari non trasferibili intestati all'offerente. Le offerte in aumento non potranno essere inferiori al 3% del prezzo base eventualmente ribassato. L'aggiudicatario dovrà depositare entro il termine di 60 giorni dall'incanto il prezzo di aggiudicazione detratta la cauzione versata con le stesse modalità di cui sopra. Maggiori informazioni potranno essere acquisite presso la Cancelleria Esecuzioni Immobiliari di questo Tribunale. Rinvia per il prosieguo all'udienza del 28.10.2011. ESTRATTO CONFORME PER USO PUBBLICITA'. Locri, 22 giugno 2011 IL CANCELLIERE

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IN CALABRIA Lungo la strada statale 106 gallerie percorribili su una sola corsia

L’assessore Caridi ha promosso, di concerto con il Coser e le Camere di commercio, la partecipazione all’evento fieristico

Salone internazionale della casa, stand della Regione di Umberto Merlo CATANZARO - La Regione Calabria - informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta regionale - sarà presente con un proprio stand al Macef, il salone internazionale della casa che si terrà a Milano dall’otto all’undici settembre prossimi. L’assessore alla attività produttive Antonio Caridi ha promosso, di concerto con il Coser Calabria ed in collaborazione con le Camere di Commercio e gli altri assessorati interessati, la partecipazione associata della Regione Calabria a questo appuntamento fieristico, uno dei più importanti al mondo, per aiutare le aziende nella scelta di fare rete, per presentarsi ai visitatori ed ai potenziali acquirenti con un’offerta unitaria delle eccellenze produttive calabresi. «Si tratta di un’occasione unica per mettere in vetrina il meglio della Calabria ed offrire grande visibilità al nostro territorio con produzioni di eccellenza, legate alle grandi tradizioni culturali di una terra antica. Il Macef di Milano aggiunge l’assessore Caridi - rappresenta il contesto più adeguato per presentare un’immagine positiva della Calabria, lontana dai soliti luoghi comuni e costituisce un punto di riferimento ideale per le piccole e medie imprese che, grazie alla passione ed al lavoro, hanno saputo creare un percorso fatto di arte e creatività, completato dalla preziosa opera dell’uomo, dalla sua manualità ed esperienza». «Il Dipartimento attività produttive - sottolinea Caridi - punta con decisione alla valorizzazione di queste risorse, frutto di un sapiente mix di tradizione ed innovazione, ma anche sintesi ideale di culture antiche e tradizioni consolidate, arricchite dall’estro e dalla passione tipicamente calabresi. L’attività complessivamentesvoltadall’Assessorato tende a garantire una presenza costante a fianco di attività

ritenute strategiche per lo sviluppo della Calabria, con l’obiettivo di rafforzare il tessuto produttivo e, nel contempo, in linea con le direttive fissate dal Presidente Scopelliti, di sostenere con diverse azioni le imprese calabresi, accompagnandole nel tentativo, non facile, di competere anche al di fuori dei confini locali». «L’occasione del Macef - secondo l’assessore regionale alle attività produttive - serve a dimostrare praticamente che la Calabria, quando mette in campo adeguato impegno e coesione, ha ampie possibilità, sfruttando le alte professionalità e non comuni doti umane, di competere a testa alta anche sul piano globale. In questa

Si tratta di un’occasione unica per mettere in vetrina il meglio della Calabria ed offrire grande visibilità al nostro territorio

ottica l’ampio spazio espositivo interamente dedicato alla Calabria si caratterizza per una particolare cura dell’immagine complessiva, della grafica e della funzionalità, finalizzata ad offrire un impatto adeguato, in termini mediatici e di comunicazione. Una scelta utile, al di là dei suoi significati specifici, anche per tenere alta l’immagine dell’intera Regione, in un contesto caratterizzato dalla presenza di aziende, buyers ed esperti provenienti da tutto il mondo. Ci sono tutti i presupposti per fare del Macef un appuntamento da non perdere e, perlaCalabria,un’opportunitàirrinunciabile.Uncontestoadeguato per mettere in vetrina il meglio della Calabria, fatto di produzioni di eccellenza, di passione e lavoro, delle piccole e medie imprese che traggono linfa da un mix di tradizione ed innovazione, introducendo e sperimentando nuove pratiche produttive maggiormente connesse agli orientamenti e alle nuove tendenze del mercato, coniugando l’aspetto professionale e tecnologico con le più moderne esigenze della società della conoscenza».

COSENZA - Perché lungo la strada statale 106 le gallerie montegiordanesi continuano ad essere percorribili su una sola corsia per senso di marcia, contrariamente agli impegni assunti dall’Anas? Lo chiede il vicecapogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluca Gallo, in un’interpellanza presentata per chiedere al Governo regionale presieduto da Giuseppe Scopelliti di spendere Il vicecapogruppo il proprio peso politico ed istituzionale per far chiarez- dell’Udc in consiglio za sulla vicenda ed ottenere regionale, Gianluca risposte concrete dall’Anas. «Le due gallerie agli ingressi Gallo, ha proposto di Montegiordano - ricorda l’esponente dello scudocro- un’interpellanza ciato - furono realizzate nel al governatore 2001 per evitare l’attraversamento del centro abitato. Aperte soltanto nel febbraio 2011, sono oggi percorribili su unica corsia per ciascun senso di marcia». Eppure, sottolinea Gallo, «a seguito di una precedente mia interpellanza sui ritardi caratterizzanti l’apertura delle gallerie, risalente al settembre 2010, l’Anas aveva ufficialmente comunicato che la fruizione completa di ambedue le carreggiate sarebbe stata consentita entro marzo. Per come evidente, tuttavia, ad oggi, nonostante gli impegni assunti, il transito è consentito ancora in maniera parziale e limitata, con gravi pericoli e disagi per gli automobilisti e sul traffico veicolare lungo una delle principali arterie d’Italia, anello di congiunzione tra il corridoio adriati-

co e quello tirrenico». Motivazioni che spingono il consigliere regionale centrista a chiedere al Governo regionale «se e come lo stesso, pur non avendo competenza alcuna nel merito della questione, in coerenza con gli indirizzi programmatici, intenda adoperarsi».

Contributo per l’assunzione di giovani apprendisti CATANZARO - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore al Lavoro Francescantonio Stillitani, ha approvato lo schema di convenzione ed ha preso atto dell’elenco delle aziende artigiane e turistiche beneficiarie del contributo per l’assunzione di giovani apprendisti calabresi, rientranti nel Piano regionale per l’occupazione ed il lavoro. Saranno in tutto 571 - informa l’Ufficio stampa della Giunta - i giovani lavoratori calabresi che avranno la possibilità di beneficiare del contributo, rientrante nell’ambito del Programma Ar.Co. e, quindi, di trovare un posto di lavoro o di trasformare il proprio contratto a tempo indeterminato pieno o in part-time. «Il progetto Ar.Co., che prevede complessivamente risorse per cinque milioni di euro, il cui bando è stato pubblicato nell’ottobre dell’anno passato ed i ter-

mini di presentazione delle domande prorogati fino al trentuno luglio scorso - ha spiegato l’assessore Stillitani - nasce da una convenzione firmata tra la Regione ed il ministero del Lavoro. L’obiettivo principale è quello dell’inserimento occupazionale di lavoratori a tempo indeterminato, pieno o parziale. La Regione - ha continuato Stillitani - ha impegnato quasi due milione e mezzo di euro per erogazione del cofinanziamento degli aiuti all’assunzione alle imprese artigiane e turistiche delle Regione, integrando il finanziamento di altri due milioni e mezzo di euro stanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Per la realizzazione delle azioni di supporto alle aziende rientranti nell’ambito nel programma Ar.Co. la Regione si avvarrà della collaborazione di Italia Lavoro».


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IN CALABRIA La battaglia per Kate, lunedì la giovane lascerà il carcere

Un dibattito dal titolo “Il Sud nella crisi della coesione nazionale” introdotto da Margherita Rebuffoni e dal senatore Franco Bruno

Festa di Alleanza per l’Italia Scopelliti parla di federalismo di Egidio Notaro CATANZARO - Nella suggestiva cornice del borgo antico di Labro dove si sta svolgendo la festa nazionale di Alleanza per l’Italia, è giunto anche il Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti che ha partecipato ad un dibattito dal titolo "Il Sud nella crisi della coesione nazionale", introdotto da Margherita Rebuffoni, responsabile della Lombardia per Api e dal Senatore Franco Bruno. Dopo Pisapia anche un uomo di governo del Sud si interroga sul valore dell’unità nazionale,troppospessomessoin discussione ultimamente. Scopelliti si dichiara un federalista convinto ma non sul modello della Lega che ha perso molto nelle ultime amministrative. «Viviamo in un’epoca complessa in cui si stanno ridisegnando gli equilibri geo-politici. Spesso il Sud è bistrattato ma i risultati buoni vanno sottolineati. Ho chiuso sei ospedali in Calabria e altri sei stanno per chiudere perchè punto ad una sanità funzionante e non alla salvaguardia

di campanilismi. Per riscattare il Sud non ci si può arroccare su vecchi dualismi la partita si gioca sul campo delle risposte e dinanzi a certe sfide il Sud deve essere compatto, basta con la politica di bande. Sui Fas abbiamo ottenuto un buon risultato ma non basta occorrono 45 miliardi per le infrastrutture per colmare il gap con le altre regioni di Italia. Vogliamo, e lo abbiamo chiesto a Frattini, che il Sud diventi piattaforma sul Mediterraneo ma per farlo bisogna essere competitivi a cominciare dal porto di Gioia Tauro». Non mancano le domande più insidiose per Scopelliti, la Rebuffoni gli chiede un’opinione sui partiti del Sud e la replica è chiara: «Non credo che i partiti territoriali abbiano un futuro». E sulla contraddizione dell’esistenza di una lista "Scopelliti Presidente" afferma che si tratta solo di un "contenitore" capace di attrarre gli scontenti del Pd e la società civile che non crede più nei partiti politici. Scopelliti divide gli uomini in due categorie: quelli "perbene" e quelli che non lo sono per questo pubblicamente ha chiesto di non candidare due esponenti

del suo partito notoriamente vicini ad ambienti mafiosi. Anche il Sen. Bruno, in chiusura, non risparmia una frecciata sulla manovra finanziaria che penalizza proprio gli enti locali: «Anci, Upi e le Regioni protestano fortemente: non ce la fanno più». E aggiunge: «E’ evidente ormai ciò che sta accadendo: che sia per spallate parlamentari, dei mercati o giudiziarie (che non ci auguriamo) il berlusconismo si avvia al declino e con esso il bipolarismo». Scopelliti elegantemente glissa ma quando Bruno gli fa notare di accompagnarsi a personaggi che riguardo alla moralità lanciano un messaggio diseducativo ai giovani il Presidente calabrese non se lo fa ripetere due volte e ricorda che insieme a Meloni e Santelli ha raccolto le firme per inserire il codice etico nello statuto del Pdl. Scopelliti non vuole stare in un partito in cui c’è chi pensa solo ai propri interessi (anche se Berlusconi è definito un perseguitato) e si dichiara «disposto a dialogare con le forze moderate e riformiste come l’Api».

COSENZA - Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, promotore della campagna umanitaria per salvare Kate Omoregbe, che va avanti ininterrottamente da oltre un mese, informa che la giovane nigeriana sarà scarcerata lunedì mattina, denuncia il rischio che la ragazza possa essere immediatamente espatriata e mandata a morire nel suo Paese se non sarà sospeso il provve- Corbelli denuncia dimento di espulsione emesso nel 2008, dal Tribunale di il rischio Roma (insieme alla sentenza che la ragazza di condanna) già trasmesso alla direzione del carcere di possa essere espatriata Castrovillari (dove Kate è detenuta, da due anni e sei e mandata mesi, dopo i primi dieci mesi a morire nel suo Paese trascorsi a Rebibbia) e immediatamente esecutivo alla fine della detenzione. Corbelli, che si è recato di nuovo al carcere castrovillarese, rende noto che la giovane nigeriana ha finito la sua detenzione. Il giudice ha accolto la domanda di scarcerazione anticipata riconoscendo 90 giorni di abbuono per buona condotta. Il fine pena era il 16 novembre. Con i giorni condonati ha finito di scontare la condanna. La ragazza doveva quindi essere scarcerata già sabato. Slitta purtroppo per un intoppo a lunedì mattina. Resta adesso però l’ostacolo del provvedimento di espulsione. Purtroppo è una lotta contro il tempo. Il provvedimento del giudice per la sospensione del rimpatrio deve arrivare entro oggi, o al massimo entro domani, al-

trimenti per Kate lunedì scatta inesorabile l’espulsione dall’Italia e la condanna a morte nel suo Paese. La giovane nigeriana di 34 anni è detenuta nel carcere di Castrovillari dove sta finendo di scontare una condanna a quattro anni e quattro mesi.

Idv per la modifica della legge elettorale VIBO VALENTIA - Si è svolta presso la sede del coordinamento provinciale dell’Italia dei Valori di Vibo Valentia una conferenza stampa di presentazione della campagna di raccolta firme per la promozione di un referendum per la modifica della legge elettorale e di una legge di iniziativa popolare per l’abolizione delle province. All’incontro, convocato dal coordinatore provinciale Idv Vibo, Domenico Servello, ha preso parte ancheilcommissarioregionaleEnzoTromba.Sull’iniziativa referendaria si è espresso in questi termini Domenico Servello: «Si tratta di una battaglia che l’Italia dei Valori promuove per consentire ai cittadini di riconquistare il proprio diritto di scegliere chi dovrà rappresentarli in parlamento, senza dover assecondare le scelte fatte dalle segreterie dei partiti. L’abrogazione del co-

siddetto "porcellum" a favore di un ritorno al "mattarellum" contribuirebbe inoltre a disegnare un quadro politico più chiaro con maggioranze più forti che eviterebbero "scilipotismi" vari. Anche sul piano della politica economica, avere in parlamento assetti meglio definiti consentirebbe di affrontare con maggiore serenità la crisi economica imperante ed eviterebbe il commissariamento di un governo debole e poco autorevole come è si verificato in quest’ultimo frangente. Potrebbe, infine, evitare al Paese procedure legislative d’emergenza, "decreti omnibus" e simili, ai quali ci ha abituati la risicata maggioranza al governo». Sulla legge d’iniziativa popolare per la soppressione di tutte le province, Servello ha dichiarato: «è nostro intento portare in parlamento la voce dei cittadini che, con insistenza, chiedono

la soppressione degli enti inutili e l’abbattimento dei costi di gestione della politica, nel quadro di un riassetto dei livelli di governo e di semplificazione del quadro istituzionale. Ciò avrebbe l’indubbio vantaggio di rafforzare il ruolo dei comuni come enti di prossimità al cittadino e costringerebbe la "casta" a ridefinire i propri standard cercando le risorse negli apparati anziché nelle tasche dei cittadini». Sulla raccolta firme si è espresso anche il commissario Enzo Tromba. «Alla base di queste iniziative- ha dichiarato - c’è la ferma volontà del partito di recuperare il dialogo tra cittadini e politica, tra chi delega e chi è delegato. In coerenza con questo intendimento l’Italia dei Valori si è fatta promotrice di incontri sul territorio per dare voce alle istanze reali dei cittadini. L’obiettivo è creare un’alternativa».


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il Domani Domenica 04 Settembre 2011

CRONACHE Si susseguono le riunioni operative, coordinate dal sindaco Michele Traversa

Traffico nel centro storico tutto pronto per la nuova Ztl CATANZARO - Parte il conto alla rovescia per il nuovo sistema di circolazione nel centro storico che prevede, a partire da lunedì 12 settembre, la rimodulazione della Ztl su corso Mazzini. Si susseguono le riunioni operative, coordinate dal sindaco Michele Traversa e dall’assessore Massimo Lomonaco, che vedono impegnata la Polizia Municipale, l’Amc e le strutture tecniche del Comune. Si sta lavorando, in particolare, su alcuni sensi di marcia nelle vie collaterali al corso (soprattutto via Poerio) che potrebbero portare un sensibile miglioramento all’organizzazione della circolazione. Ma per quanto riguarda la sostanza dei provvedimenti si può dire che l’ordinanza è ormai pronta. Rispetto ai contenuti già anticipati, c’è da dire che il provvedimento prevede un ulteriore abbassamento del limite massimo di velocità per le auto che transiteranno sul corso nelle fasce orarie consentite (fino alle 18 e dopo le 21) . E’ stato fissato in 30 chilometri orari (contro i 50 previsti dal codice nei centri storici) e ci sarà tolleranza zero per i trasgressori.Ma c’è un altro aspetto su cui stanno lavorando il sindaco Traversa e l’assessore Lomonaco: il pieno coinvolgimento degli operatori commerciali del corso per la buona riuscita dell’operazione che, nelle intenzioni dell’Amministrazione, punta a riproporre il centro storico quale punto di riferimento commerciale e culturale dell’intera Città. Si pensa ad operazioni di vero e proprio marketing che servano a riportare sul corso tanti cittadini che in questi anni hanno preferito i grandi centri commerciali per lo shopping e perfino per il tempo libero.Intanto - è stato osservato a Palazzo De Nobili - il nuovo piano raggiunge un equilibrio tra due esigenze molto sentite: la prima, è consentire una maggiore accessibilità sul corso, garan-

tendo un certo numero di parcheggi a pagamento, durante le ore solitamente dedicate al disbrigo di affari e pratiche burocratiche (riapertura del traffico fino alle 18); la seconda, assicurare una significativa fascia oraria (18-21) all’isola pedonale proprio nelle ore tradizionalmente dedicate allo shopping o alla passeggiata. La flessibilità del provvedimento (quando andrà a regime i semafori

Ulteriore abbassamento del limite massimo di velocità per le auto che transiteranno sul corso nelle fasce orarie consentite: fissato in 30 chilometri orari

regoleranno la Ztl, allargandola o restringendola, a seconda delle esigenze o delle condizioni meteo) permetterà di migliorare nel tempo questo sistema.Tornando al coinvolgimento dei commercianti, tra le ipotesi allo studio c’è anche quella di consentire agli operatori di acquistare un congruo numero di "ore" di parcheggio a pagamento da destinare ai propri clienti come incentivo a venire sul corso. Come è noto, saranno istituiti circa 150 posti auto blu, lungo la carreggiata destra (che si aggiungeranno a quelli di piazza Prefettura) , con un costo orario di 2 euro (1 euro ogni 30’), gestiti dall’ Amc con i biglietti erogati dalle parchimetri. Pur essendo tale costo inferiore a quelli praticati dai garage privati, da Palazzo De Nobili viene ritenuto sufficiente per garantire un turn over significativo oltre che un non trascurabile introito per le casse dell’Amc.

Cisl e Uil lunedì in piazza contro la Finanziaria di Lucio Torrese CATANZARO - Un sit-in di protesta si terrà lunedì 5 settembre alle ore 17.00 davanti alla Prefettura «per chiedere con forza - è scritto in una nota - la modifica dei provvedimenti contenuti nella manovra finanziaria che penalizzano ulteriormente i lavoratori e i pensionati. Cisl e Uil ritengono che la manovra deve essere necessariamente migliorata, mirando al contrasto degli sprechi e delle inefficienze della spesa pubblica, colpendo in particolar modo i costi impropri della politica. Deve essere introdotta una tassazione sui patrimoni, mobiliari e immobiliari, nel confronto con le Regioni vanno individuate soluzioni alternative al ticket per le visite specialistiche e il contributo di solidarietà deve essere equo e omogeneo, riguardando tutti i redditi più alti e non solo lavoratori pubblici e pensionati. Va rafforzata l’azione di contrasto all’evasione fiscale, migliorando e potenziando la tracciabilità dei pagamenti, e va perseguita la liberalizzazione dei servizi pubblici per garantire servizi efficienti ai cittadini senza gravare ulteriormente sulle loro tasche o sulla fiscalità locale, costi improponibili in una regione dove il tasso di povertà supera di gran lunga la media nazionale; la liberalizzazione va estesa anche alle professioni. Inoltre, devono essere rinvigorite le politiche per la crescita e lo sviluppo, specialmente in Calabria».


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CRONACHE Wanda Ferro commenta il recente successo dello spettacolo "Amor y odio"

La Provincia aiuta la cultura in sinergia con i comuni di Maria Pantone CATANZARO - E’ stato un incontro fra la poesia classica e contemporanea e il repertorio spagnolo di canzoni e zarzuelas, lo spettacolo "Amor y odio - Vele bianche di bellezze incompiute" della Compagnia Teatro del Carro Pino Michienzi andato in scena lunedì sera nel suggestivo chiostro del Complesso monumentale San Giovanni. Prodotta per il Magna Graecia Teatro Festival, la mise en espace ha avuto luogo grazie al patrocinio della Provincia di Catanzaro, nella persona del presidente Wanda Ferro che ha fermamente voluto proporre l’opera alla città, e all’assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro Nicola Armignacca che ha messo a disposizione la struttura. «La qualità dello spettacolo - spiega il presidente Wanda Ferro - inserito in una serie di eventi "aspettando la Notte Piccante", è il risultato della sinergia che la Provincia ha potuto avviare, finalmente, con l’Amministrazione comunale di Catanzaro. Una collaborazione fattiva e costante, quella con l’amministrazione Traversa, che ci consente di ottenere risultati importanti e apprezzati dai cittadini». Ad offrire canti e rime l’attrice AnnaMaria De Luca, che ha curato la dramma-

turgia e il progetto della mise en espace, affiancata da un trio di straordinarie artiste: la danzatrice Elena Santise, già preziosa collaboratrice del Carro, e le raffinate "ospiti" spagnole Cristina Presmanes, al piano, e la cantante Francesca Calero. Profili di donne, appassionate e sensibili, hanno rivissuto nei versi, in italiano e dialetto, di grandi autori, tra cui, fra tutti, spiccava il nome di Pino Michienzi. Al regista ed attore recentemente scomparso, fondatore, insieme a De Luca, del Teatro del Carro, è stata dedicata la serata, aperta e chiusa da suoi

Scappa dopo l’incidente, i vigili lo rintracciano

brani. Soddisfacente, nonostante la serata particolarmente ventosa, la presenza di pubblico: attenti e partecipi della grande atmosfera che si è rapidamente venuta a creare, gli astanti sono stati, con il loro raccoglimento, parte integrante dello stesso spettacolo, e non hanno potuto, in chiusura, non omaggiare con un lungo e emozionato abbraccio le protagoniste della serata. Il coordinamento dello spettacolo è stato curato da Luca Maria Michienzi, l’organizzazione da Immacolata Alfieri, la fonica da Nello Zangari, le luci da Teodoro Zangari.

Ad offrire canti e rime l’attrice AnnaMaria De Luca, che ha curato la drammaturgia e il progetto della mise en espace, affiancata da un trio di straordinarie artiste: la danzatrice Elena Santise, già preziosa collaboratrice del Carro, e le raffinate "ospiti" spagnole Cristina Presmanes, al piano, e la cantante Francesca Calero

Profili di donne, appassionate e sensibili, hanno rivissuto nei versi, in italiano e dialetto, di grandi autori, tra cui, fra tutti, spiccava il nome di Pino Michienzi

LAMEZIA TERME - Giovedì scorso si era scontrato con la sua vettura con un’altra auto ed era fuggito nonostante la donna alla guida del mezzo fosse rimasta ferita, ma è stato individuato dalla Polizia municipale di Lamezia Terme ed ora deve rispondere di lesioni colpose ed omissione di soccorso. Si tratta di M.S., di 54 anni, al quale i vigili hanno anche sequestrato l’auto, un fuoristrada che aveva ancora il segno dell’impatto, e ritirato la patente. L’uomo, che ha ammesso le sue responsabilità, dopo essersi scontrato con l’auto guidata da una donna che aveva riportato ferite guaribili in quindici giorni, si era dileguato. I vigili urbani sono riusciti ad accertare l’identità dell’investitore malgrado il fuoristrada fosse intestato ad un’altra persona e fosse sprovvisto di copertura assicurativa. E’ stato soprattutto per quest’ultima circostanza, secondo quanto è emerso dalle indagini, che M.S. aveva preferito allontanarsi.

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334/1875277 Ripristino del tempo pieno nella scuola Primaria del centro storico di S. Andrea

S.ANDREA - Il Gruppo Consiliare Primavera Andreolese esprime «viva soddisfazione - è scritto in una nota - per l’avvenuto ripristino del Tempo Pieno nella Scuola Primaria del Centro Storico di S. Andrea Ionio e nella Scuola Materna in Marina. Convinti che la Scuola sia fondamentale per la crescita culturale e civile della nostra comunità e consapevoli del fatto che qualsiasi problema abbia maggiore possibilità di risoluzione se affrontato con la partecipazione di tutti i soggetti interessati, ci siamo attivati per costruire una posizione unitaria di tutti i genitori che si è concretizzata nella stesura di un documento, inviato alle Autorità Scolastiche competenti, che rivendicava il ripristino della situazione scolastica preesistente. Il nostro impegno è proseguito in questa direzione anche con l’aiuto del Sindacato Cgil - Scuola che si è reso disponibile nel tentativo di trovare una soluzione positiva al problema. Una grande vittoria quella ottenuta dai genitori che, con determinazione, hanno rivendicato una Scuola intesa non come semplice contenitore, ma come struttura della collettività».

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il Domani Domenica 04 Settembre 2011

CRONACHE In una missiva aziendale del 4 agosto scorso si parlerebbe di dismissione

Lavoratori Fdc in assemblea Pacenza: la Regione rilancia di Lucia Germano CROTONE - Il presidente del Comitato regionale per la qualità e la fattibilità delle leggi, Salvatore Pacenza, ha partecipato all’assemblea tenuta dai lavoratori delle Ferrovie della Calabria (Fdc) di Petilia Policastro su invito di Antonio Ceraldi, responsabile provinciale trasporti per l’Ugl. I 34 lavoratori sono in stato d’agitazione a partire dallo scorso primo settembre - al pari dei loro colleghi che hanno incrociato le braccia in tutta la regione - in conseguenza dei tagli che sarebbero contenuti nel nuovo piano aziendale approvato dal Cda di Fdc. In particolare, a scatenare le preoccupazioni dei lavoratori sarebbe stata, fra l’altro, una missiva aziendale recapitata loro lo scorso 4 agosto in cui, secondo quanto sostenuto dai 34 dipendenti, si parlerebbe di dismissione del loro posto di lavoro. Al momento, davanti il cancello d’accesso dell’ex stazione ferroviaria di Petilia Policastro (oggi centrale di deposito per i pullman di Fdc nel Crotonese), un autobus guasto impedisce l’ingresso e l’uscita dei 28 automezzi dell’azienda parcheggiati all’interno della struttura. Sono quindi già due giorni che il servizio di trasporto pubblico locale non viene garantito all’utenza, procurando così

Oltre ai 20 milioni approvati dal Consiglio regionale nell’ ambito degli assestamenti di bilancio dovrebbero essere trasferiti all’azienda altri 12 milioni di euro

enormi disagi ai pendolari di grossi centri del territorio come Mesoraca, Rocca Bernarda, Pagliarelle, San Mauro e Santa Severina che, quotidianamente, raggiungono con i mezzi di Fdc Crotone e Catanzaro. Il consigliere regionale del Pdl, Salvatore Pacenza, dopo aver sentito il collega con delega ai Trasporti, Fausto Orsomarso, ha tranquillizzato i lavoratori, preannunciando le misure messe in

Il consigliere regionale del Pdl, Salvatore Pacenza, dopo aver sentito il collega con delega ai Trasporti, Fausto Orsomarso, ha tranquillizzato i lavoratori

campo dalla Regione per rilanciare le Ferrovie della Calabria. Oltre ai 20 milioni approvati dal Consiglio regionale nell’ambitodegliassestamentidibilancio discussi nel corso dell’ultima seduta dell’assemblea di palazzo Campanella (somma che sarà disponibile per Fdc a partire dal primo gennaio 2012); dovrebbero essere trasferiti all’azienda altri 12 milioni di euro da parte del ministero dei Trasporti. Inoltre, entro metà settembre, il governatore Giuseppe Scopelliti e il consigliere regionale delegato, Fausto Ormarso, dovrebbero incontrare il ministro al ramo, Altero Matteoli, per discutere sul futuro rilancio delle Ferrovie della Calabria. «A fronte di una passata gestione certamente non oculata - ha dichiarato l’onorevole Pacenza - che ha peccato non poco in quanto a programmazione e consolidamento strutturale dell’azienda,arrivaunimpegnoconcreto e solerte da parte della Regione».

Gd: contro il governo delle ingiustizie di Tania Barresi CROTONE - «Contro il governo delle ingiustizie»: i Giovani Democratici della Provincia di Crotone aderiscono allo sciopero generale del 6 settembre. L’Italia si ferma per protestare contro la manovra economica varata dal Governo e i Giovani Democratici della Provincia di Crotone aderiscono a gran voce allo sciopero nazionale indetto dalla Cgil per il prossimo 6 settembre. «La disoccupazione giovanile è aumentata al 29,6% - dice Giuseppe Dell’Aquila, coordinatore dei GD della provincia di Crotone - e se il 30 % dei giovani è senza lavoro, gli altri non navigano nell’oro. Sempre più spesso sono occupati con contratti privi delle tutele e dei diritti fondamentali, ed in questa manovra con l’articolo 8 il "governo delle ingiustizie" vuole eliminare di fatto la contrattazione nazionale. Siamo vittime di una manovra che in puro stile berlusconiano taglia a suon di slogan risorse fondamentali per piccoli comuni, i quali già da tempo grazie alla scure di Tremonti, vivono in agonia». «Non vogliamo più essere spettatori - continua Dell’Aquila - del de profundis della nostra Italia e soprattutto del Crotonese. Siamo stufi di aspettare, causa incapacità altrui, che si torni a sorridere soprattutto dopo le tante promesse di gran tour ministeriali in tempi di elezioni. Ci sono giovani di cui il mondo del lavoro e la politica non possono fare a meno».


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CRONACHE L’uomo aveva un permesso per accudire gli animali della propria fattoria

Evade dai domiciliari ma i carabinieri lo beccano subito di Maria Loprete VIBO VALENTIA - Aveva ottenuto dal Tribunale il permesso di allontanarsi dagli arresti domiciliari per accudire gli animali della propria fattoria. Tutto sommato una concessione più che permissiva per l’uomo che gli dava la comoda possibilità di uscire per Zungri anche per 12 ore al giorno. Ma evidentemente non è bastato a Giuseppe Accorinti, classe ’59 e ben noto alle forze dell’ordine, tant’è che nella serata di venerdì scorso ha deciso di arrivare fino alla frazione Mandaradoni di Briatico per incontrarsi con altre due persone, manco a farlo apposta anche loro ben note agli uomini dell’Arma. Peccato per il trio che gli uomini della Stazione Carabinieri di Briatico passassero pro-

Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia

La Provincia ha nominato i revisori dei conti

prio di là e non si sono fatti sfuggire la nota faccia di Accorinti che, appena visti gli uomini della Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia, insieme ai suoi amici, ha tentato di scappare facendo perdere le proprie tracce per le campagne. Una fuga che però è durata un centinaio di metri, tanto infatti ci hanno messo i Carabinieri per raggiungerlo e dichiararlo in arresto con l’accusa di evasione dagli arresti domiciliari. Reati di cui dovrà rispondere al Tribunale di Vibo Valentia da una cella della Benemerita. L’azione di controllo del territorio continua, quindi, positivamente ed a ritmo serrato ed anche le piccole frazioni più distanti e meno conosciute sono costantemente monitorate, giorno e notte, dai Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia.

VIBO VALENTIA - Il Consiglio provinciale, riunito in sessione straordinaria e urgente, ha nominato i revisori dei conti dell’Ente. Fanno parte del nuovo collegio Nazzarena Anello (presidente), Pasquale Contartese e Salvatore Rizzo. Inoltre, è stata approvata all’unanimità la variazione al bilancio di previsione resasi necessaria in seguito al trasferimento da parte della Regione di 30mila euro destinati ad attività di accoglienza turistica, risorse erogate nell’ambito della convenzione regionale denominata Patto per il sorriso e utilizzate dalla Provincia per allestire un servizio informativo itinerante a bordo di un camper attrezzato. De Nisi ha fatto il punto sulla questione riguardante la ventilata soppressione delle Province, stigmatizzando duramente gli ultimi sviluppi.

Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia

ESI FOR M

ESI FOR M

In attuazione dell’art. 40 L.R. n. 18/85 ed in esecuzione dell’autorizzazione del Dirigente del Settore Formazione Professionale e Lavoro dell’Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia, assunta con Determina n. 19 del 20/07/2011, sono aperte le iscrizioni al percorso formativo per il conseguimento della Qualifica e della Specializzazione professionale per:

In attuazione dell’art. 40 L.R. n. 18/85 ed in esecuzione dell’autorizzazione del Dirigente del Settore Formazione Professionale e Lavoro dell’Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia, assunta con Determina n. 20 del 20/07/2011 sono aperte le iscrizioni al percorso formativo per il conseguimento della Qualifica e della Specializzazione professionale per:

ACCONCIATORE

ESTETISTA

RIFERIMENTI LEGISLATIVI: Legge quadro n. 845/78 in materia di Formazione Professionale; L.R. n. 18/85 recante norme sull’Ordinamento della Formazione Professionale in Calabria; Legge n. 174/2005 sulla disciplina dell’attività di “Acconciatore”

RIFERIMENTI LEGISLATIVI: Legge quadro n. 845/78 in materia di Formazione Professionale; L.R. n. 18/85 recante norme sull’Ordinamento della Formazione Professionale in Calabria; Legge n. 1/90 sulla disciplina dell’attività di “Estetista”; L.R. n. 5/99 sulla disciplina della qualificazione prof. le dell’attività di Estetista nella Regione Calabria in attuazione della Legge n. 1/90

Il percorso formativo è destinato a n. 18 allievi, sarà svolto preso la sede operativa della ESI FORM, sita in Serra San Bruno (VV) - Via Milite Ignoto, 57 – cap 89822 - Tel./Fax 0963-772383 (tel. sede principale 0961/754019) ed è così suddiviso: corso biennale di qualificazione professionale di base della durata di 900 ore annue seguito da un corso annuale di specializzazione professionale della durata di 900 ore a contenuto prevalentemente pratico; Prima Annualità: Presentazione del corso - Orientamento - Lingua inglese - Informatica di base - Diritto del lavoro e sindacale - Cultura d’impresa – Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro - Comunicazione e tecniche commerciali - Cultura storico sociale - Organizzazione aziendale – Elementi di Marketing - Documenti fiscali e contabili - Chimica e cosmetologia - Dermatologia e tricologia - Anatomia e fisiologia - Modalità di pagamento - Psicologia e etica professionale - Tecnica professionale – Stage Seconda annualità: Presentazione del corso – Orientamento - Lingua inglese - Informatica di base - Diritto del lavoro e sindacale - Cultura d’impresa - Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro - Organizzazione aziendale - Chimica e cosmetologia - Applicazioni tricologiche e dermatologiche - Anatomia e fisiologia - Psicologia e etica professionale - Tecnica professionale – Stage Terza annualità (specializzazione): Presentazione del corso – Orientamento - Lingua inglese - Informatica di base - Diritto del lavoro e sindacale - Cultura d’impresa- Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro - Normativa di settore - Organizzazione aziendale - Elementi di Marketing - Chimica e cosmetologia - Applicazioni tricologiche e colorimetriche - Psicologia e etica professionale - Tecnica professionale - Stage Possono presentare richiesta di iscrizione al percorso formativo tutti coloro che possiedono i seguenti requisiti: - età minima di partecipazione: aver compiuto sedici anni - titolo di studio: diploma di licenza scuola media Il costo di iscrizione al percorso formativo è pari a € 200,00 (duecento). Il costo di frequenza a carico del singolo partecipante è di € 3.000,00 (tremila) annui, da corrispondersi in rate mensili da € 300,00 (trecento) cadauno. Agli allievi sarà fornito il materiale didattico e quanto necessario per le esercitazioni pratiche e/o di stage. Gli allievi, che nel rispetto della normativa vigente in materia, avranno frequentato almeno il 70% delle ore totali del percorso formativo, saranno ammessi agli esami finali per il rilascio dell’Attestato di Qualifica e dell’Attestato di Specializzazione ai sensi della Legge n. 845/78, art. 14 e della L.R. n. 18/85, art. 40. L’attestato costituisce titolo per l’ammissione ai pubblici concorsi nonché valido ai fini dell’avviamento al lavoro. La domanda di iscrizione, redatta su apposito modello, è disponibile presso la segreteria dell’Ente, sita in Via Milite Ignoto, 57 (Tel./Fax 0963/772383; 0961/754019 - e-mail esiform@esisud.com e sul sito internet www.esisud.com). La domanda, debitamente compilata in ogni sua parte, può essere inviata a mezzo raccomandata a.r. ovvero tramite consegna diretta al protocollo dell’Ente che rilascia apposita ricevuta, entro e non oltre le ore 12.00 del 12 settembre 2011. Saranno prese in considerazione le domande pervenute in ordine cronologico-temporale fino al numero dei posti disponibili, previo accertamento della sussistenza dei requisiti prescritti. Nel caso in cui le domande di partecipazione siano superiori al numero dei posti disponibili, sarà effettuata una selezione per l’ammissione al corso. Il Presidente dell’Ente Dott. Domenico Cavallaro

Il Dirigente del Settore VI - Formazione Professionale e Lavoro Dott. Antonio Vinci

Il percorso formativo è destinato a n. 18 allievi, sarà svolto preso la sede operativa della ESI FORM, sita in Serra San Bruno (VV) - Via Milite Ignoto, 57 – cap 89822 - Tel./Fax 0963-772383 (tel. sede principale 0961/754019) ed è così suddiviso: corso biennale di qualificazione professionale di base della durata di 900 ore annue seguito da un corso annuale di specializzazione professionale della durata di 900 ore a contenuto prevalentemente pratico; Prima Annualità: Presentazione del corso – Orientamento - Lingua inglese - Informatica di base - Diritto del lavoro e sindacale - Cultura d’impresa - Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro – Cosmetologia - Nozioni di fisiologia e di anatomia - Nozioni di chimica e di dermatologia - Massaggio estetico del corpo - Estetica, trucco e visagismo - Apparecchi elettromeccanici - Nozioni di psicologia - Cultura generale ed Etica professionale - Scienze dell’alimentazione - Tecnica professionale – Stage Seconda annualità: Presentazione del corso – Orientamento - Lingua inglese - Informatica di base - Diritto del lavoro e sindacale - Cultura d’impresa - Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro – Cosmetologia - Nozioni di fisiologia e di anatomia - Nozioni di chimica e di dermatologia - Massaggio estetico del corpo - Estetica, trucco e visagismo - Apparecchi elettromeccanici - Nozioni di psicologia - Cultura generale ed Etica professionale - Scienze dell’alimentazione - Tecnica professionale – Stage Terza annualità (specializzazione): Presentazione del corso – Orientamento - Lingua inglese - Informatica di base - Diritto del lavoro e sindacale - Cultura d’impresa - Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro - Informatica tecnica - Normativa di settore - Organizzazione aziendale e tecniche di mercato - Cosmetologia - Nozioni di fisiologia e anatomia - Nozioni di chimica e di dermatologia - Massaggio estetico del corpo - Estetica, trucco e visagismo - Apparecchi elettromeccanici - Nozioni di psicologia – Dietologia - Cultura generale ed Etica professionale - Tecnica professionale – Stage Possono presentare richiesta di iscrizione al percorso formativo tutti coloro che possiedono i seguenti requisiti: - età minima di partecipazione: aver compiuto sedici anni - titolo di studio: diploma di licenza scuola media Il costo di iscrizione al percorso formativo è pari a € 200,00 (duecento). Il costo di frequenza a carico del singolo partecipante è di € 3.000,00 (tremila) annui, da corrispondersi in rate mensili da € 300,00 (trecento) cadauno. Agli allievi sarà fornito il materiale didattico e quanto necessario per le esercitazioni pratiche e/o di stage. Gli allievi, che nel rispetto della normativa vigente in materia, avranno frequentato almeno il 70% delle ore totali del percorso formativo, saranno ammessi agli esami finali per il rilascio dell’Attestato di Qualifica e dell’Attestato di Specializzazione ai sensi della Legge n. 845/78, art. 14 e della L.R. n. 18/85, art. 40. L’attestato costituisce titolo per l’ammissione ai pubblici concorsi nonché valido ai fini dell’avviamento al lavoro. La domanda di iscrizione, redatta su apposito modello, è disponibile presso la segreteria dell’Ente, sita in Via Milite Ignoto, 57 (Tel./Fax 0963/772383; 0961/754019 - e-mail esiform@esisud.com e sul sito internet www.esisud.com). La domanda, debitamente compilata in ogni sua parte, può essere inviata a mezzo raccomandata a.r. ovvero tramite consegna diretta al protocollo dell’Ente che rilascia apposita ricevuta, entro e non oltre le ore 12.00 del 12 settembre 2011. Saranno prese in considerazione le domande pervenute in ordine cronologicotemporale fino al numero dei posti disponibili, previo accertamento della sussistenza dei requisiti prescritti. Nel caso in cui le domande di partecipazione siano superiori al numero dei posti disponibili, sarà effettuata una selezione per l’ammissione al corso. Il Presidente dell’Ente Dott. Domenico Cavallaro

Il Dirigente del Settore VI - Formazione Professionale e Lavoro Dott. Antonio Vinci


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CRONACHE E’ quanto afferma, in una nota, Demetrio Naccari Carlizzi, commissario del Pd

«Impedire il raddoppio del termovalizzatore di Gioia» di Vincenzo Ferrise GIOIA TAURO - «Realizzare un unico termovalorizzatore è stata una scelta che contrasta la legge prima che i più elementari precetti della logica. Gli interessi a fare ciò sono stati ancora più forti della logica e delle leggi». E’ quanto afferma, in una nota, Demetrio Naccari Carlizzi, commissario del Pd di Gioia Tauro. «E’ comico il presidente Scopelliti - prosegue Naccari - quando parla di lobbies in azione in Calabria e non pensa a quelle che hanno operato ed ancora operano in questo settore. Poiché tutti sanno che la scelta di fare di Gioia la pattumiera della Calabria risale proprio alla giunta Chiaravalloti, di cui Scopelliti è stato autorevole assessore, prima di esserne fedele continuatore, tanto fedele da ricongiungersi naturalmente a quella esperienza pur interrotta dalla parentesi Loiero. Ricordo che come primo atto nel 2005 appena insediati votammo in Consiglio regionale su proposta del collega De Gaetano una norma nell’assestamento di bilancio a luglio per sospendere i lavori ed impedire il raddoppio del termovalizzatore. Quella norma venne impugnata dal governo Berlusconi dinnanzi alla corte costituzionale e dichiarata illegittima. Era infatti del governo

nazionale la competenza a decidere». «La decisione di non realizzare un secondo termovalorizzatore nella Calabria del nord per decidere di raddoppiare quello di Gioia - afferma ancora Naccari - cozza evidentemente con la logica economica. I calabresi pagheranno nella tariffa dei rifiuti solidi urbani un sovraprezzo per il trasporto dei rifiuti dalla Calabria del nord a Gioia Tauro. Si tratta di cifre con-

sistenti e tale leggerezza amministrativa, tale scelta incongrua e dannosa è la cifra dell’inadeguatezza di coloro che fanno finta di amministrare». «Mi ritorna in mente - conclude la nota stampa di Naccari - un’altra bravata del genere. Avere affidato la raccolta differenziata alla società d’ambito a Reggio ad un prezzo di due milioni e 700 mila euro annui contro 900 mila».

«I calabresi pagheranno nella tariffa dei rifiuti solidi urbani un sovraprezzo per il trasporto dei rifiuti dalla Calabria del nord a Gioia Tauro»

Progetto Sinistra aderisce allo sciopero generale proclamato dalla Cgil

REGGIO CALABRIA - L’Associazione "Progetto Sinistra" aderisce allo sciopero generale proclamato dalla Cgil e partecipa alla manifestazione che si terrà a Reggio Calabria il 6 settembre prossimo. «Ancora una volta - è scritto in una nota - la Cgil risponde con determinazione alle scellerate politiche antisociali del Governo Berlusconi, dimostrandosi all’altezza dello scontro politico e culturale in atto. Dinanzi ad un governo nazionale inetto, privo di ogni respiro strategico, capace soltanto di scaricare su lavoratori e pensionati il costo della propria assoluta inefficienza, la Cgil prova a fare argine chiedendo a viva voce un cambio radicale nelle politiche economiche e sociali. La speculazione

Nuovo segretario e direttore generale per la Provincia

internazionale attacca l’Italia per la mancanza totale di credibilità del Governo Berlusconi, per il fallimento gigantesco delle politiche messe in atto per fronteggiare la crisi scoppiata nel 2007. Il balletto delle ultime settimane, con un governo incapace di proporre misure chiare e commissariato de facto dalle istituzioni europee, dimostra la necessità immediata di un cambio di fase, di un cambio puntuale sia del personale che delle idee politiche in campo. La crisi, ovvero il fallimento degli ultimi 30 anni di neoliberismo, richiede uno sforzo innovativo e un cambio di ciclo che le manovre e manovrine del Governo Berlusconi non sono nemmeno in grado di contemplare. Il centrosinistra che verrà, dopo

di Nicola Berri REGGIO CALABRIA - Si è insediato nella giornata di ieri il nuovo segretario generale e direttore generale della Provincia di Reggio Calabria. Il dott. Antonino Minicuci, 56 anni, originario di Melito Porto Salvo, laureato in Giurisprudenza e Scienze politiche, nel 1979 è entrato nei ruoli della carriera dei segretari comunali e provinciali. Prima di assumere l’incarico nell’Ente di via Foti, il dott. Minicuci ha avuto altre importanti esperienze: presso la Provincia di Brescia, in diversi comuni del milanese; per tredici anni ha ricoperto l’incarico di segretario e direttore generale presso la Provincia di Massa Carrara; stesso incarico presso l’Amministrazione provinciale di Ascoli Piceno. Appena il tempo di prendere possesso del nuovo ufficio che Antonino Minicuci, su iniziativa del presidente Giuseppe Raffa, ha preso parte a una riunione con i dirigenti dell’Ente. Nella medesima circostanza, il dott. Raffa ha dettato le linee d’indirizzo e, nel rispetto dei ruoli, giungere all’assoluta convergenza degli obiettivi. Il dott. Raffa, nel corso della riunione, ha più volte posto l’accento sull’importanza del rapporto sinergico per realizzare un nuovo percorso amministrativo, sdoganato da sudditanze, in grado di far diventare la Provincia di Reggio Calabria un Ente tra i più virtuosi d’Italia.

la sbornia "mercatista" che ha portato il mondo occidentale nella situazione di crisi sistemica degli ultimi anni, dovrà operare per ricostruire un’economia libera dalla speculazione finanziaria, dedita alla equità sociale e alla creazione di nuove opportunità di lavoro, capace di immaginare un nuovo intervento pubblico, ecc. Le richieste della Cgil - improntate alla definizione di una manovra di bilancio completamente diversa da quella prospettata dal Governo Berlusconi, una manovra che faccia pagare a ricchi ed evasori il costo della crisi e che promuova immediate misure per la crescita sono le richieste di tutta la sinistra: per questo, saremo in campo per la buona riuscita dello sciopero».


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CRONACHE Solidarietà ai lavoratori delle Ferrovie della Calabria in agitazione da giorni

«La Provincia di Cosenza sta dalla parte dei lavoratori» di Stefania Donato COSENZA - La Provincia di Cosenza sta dalla parte dei lavoratori costretti a lottare per difendere con ogni mezzo il loro posto di lavoro. Lo riferisce un comunicato dell’ente. Ieri era toccato al personale Ata della scuola ed oggi ai lavoratori delle Ferrovie della Calabria in agitazione da diversi giorni. Il presidente, Mario Oliverio, e l’assessore ai Trasporti, Giovanni Forciniti, hanno ricevuto nel Salone degli Stemmi della Provincia una folta delegazione di questi lavoratori. «Nel corso dell’affollato incontro, a cui hanno partecipato anche il segretario generale della Fit-Cgil, Pino Rota; Mario Pescatore, del Coordinamento Usb Calabria; il segretario comprensoriale Pollino-Sibari della Cgil, Angelo Sposato, e Pasquale Carravetta, della Fit-Cisl di Cosenza - è detto ancora nella nota - è stata analizzata la delicata situazione aziendale delle Ferrovie della Calabria che ha determinato l’adozione di preoccupanti forme di protesta e di contestazione. Dai diversi interventi sono emersi prepotentemente gli aspetti di un forte deterioramento dei rapporti tra azienda e lavoratori che deve essere affrontato tempestivamente, con senso di grande responsabilità e cooperazione, perché sia

recuperato pienamente il ruolo di un’azienda che ha sempre contribuito ad erogare servizi utili per la collettività». A tal fine, il presidente Oliverio, al termine dell’incontro, ha deciso di inviare una lettera al Presidente del Consiglio di amministrazione delle Ferrovie della Calabria «il cui obiettivo è quello di ricreare un clima di fattiva collaborazione tra le parti». «Le rivendicazioni esplicitate dai lavora-

Dai diversi interventi sono emersi prepotentemente gli aspetti di un forte deterioramento dei rapporti tra azienda e lavoratori che deve essere affrontato

«Le rivendicazioni esplicitate dai lavoratori richiedono lo svolgimento di accurate valutazioni per ricostruire un sistema della mobilità efficiente»

Detenzione di marijuana 25enne di Torano Castello arrestato dai carabinieri

COSENZA - Una persona è stata arrestata dai carabinieri della Stazione di Torano Castello, agli ordini del maresciallo Antonio Di Vasto, per detenzione di 10 grammi di marijuana. Già da alcuni giorni i carabinieri stavano seguendo i movimenti di De Seta Arturo, 25enne di Torano Castello. I segugi dell’Arma seguivano i suoi spostamenti, giorno e notte, senza perderlo mai di vista. Due sere fa i movimenti del soggetto sono diventati sempre più strani e sempre più interessanti per gli investigatori che lo stavano tenendo d’occhio. Infatti i carabinieri della Stazione di Torano Castello hanno fermato De Seta durante un controllo su strada e lo hanno trovato in possesso di dieci grammi

tori e dai loro rappresentanti sindacali scrive nella missiva il Presidente della Provincia - richiedono lo svolgimento di accurate valutazioni nel tentativo di ricostruire un sistema della mobilità efficiente senza rinunciare alla salvaguardia dei già risicati spazi occupazionali. Per offrire un nuovo e necessario elemento di riflessione ad un ineludibile confronto tra le parti, le chiedo di valutare l’opportunità di revocare il provvedimento di cessione dei servizi su gomma e, comunque, di procedere alla sospensione dei suoi effetti». «Considerate le implicazioni che ogni decisione riguardante le Ferrovie della Calabria potrà determinare sul territorio della provincia di Cosenza - conclude Oliverio - esprimo piena disponibilità a partecipare ad ogni attività di concertazione finalizzata alla risoluzione delle questioni sollevate, con l’auspicio di poter alimentare una nuova esperienza di collaborazione».

Diciannovesimo Peperoncino Festival di Cinzia Lodo COSENZA - Conferenza stampa a Cosenza per la presentazione della diciannovesima edizione del Peperoncino Festival. L’appuntamento è per lunedì prossimo alle ore 11 nel salone degli stemmi della Provincia di Cosenza. A fare gli onori di casa Sua Maestà il Peperoncino interpretato dall’attore calabrese Gianni Pellegrino. Per la provincia di Cosenza ci saranno il vice presidente Bevacqua e l’assessore al turismo Pietro Lecce. Per il Comune di Diamante il Sindaco Ernesto Magorno e l’Assessore Franco Maiolino. Il programma sarà presentato in anteprima da Enzo Monaco presidente dell’Accademia del peperoncino e direttore artistico della manifestazione. Per finire degustazioni "infuocate" di nduja e rosamarina. Brindisi augurale con lo spumante e gadget piccanti per i giornalisti. A Diamante intanto tutto è pronto per la "kermesse piccante" che quest’anno si preannuncia più bella e più interessante. Sul lungomare sono stati già installati i peperoncini giganti e la passeggiata sulla scogliera è già tutta abbellita con drappi sui quali sono riprodotti peperoncini tricolori. «Un modo, dicono gli organizzatori, per sottolineare che anche il Peperoncino Festival è in sintonia con la manifestazione nazionale per i 150 anni dell’Unità d’Italia». Tutti gli eventi si apriranno e saranno conclusi col nostro inno nazionale.

di droga del tipo marijuana e 250 euro in banconote di vario taglio provento, verosimilmente, dell’attività di spaccio. De Seta è stato pertanto arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente ed accompagnato presso il carcere di Cosenza a disposizione della Procura della Repubblica per l’udienza di convalida ed il rito direttissimo che si è celebrato ieri mattina. De Seta è stato condannato a dieci mesi di reclusione per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Nel frattempo le indagini dei carabinieri proseguono per capire quale possa essere stato il canale di approvvigionamento della droga sequestrata e per colpire il traffico alla fonte.


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SPORT

L’Italia passa ma di misura: troppo molle Gli azzurri di Prandelli crollano alla distanza dopo aver sprecato tante occasioni... è andata di lusso di Romeo Desio ROMA - Presi i tre punti non c’è altro di cui rallegrarsi. Gli azzurri sono a un passo dalla qualificazione agli Europei, che possono conquistare con due giornate di anticipo battendo la Slovenia martedì, ma la vittoria per 1-0 alle Far Oer non convince. La squadra della qualità, come la cerca il ct, se l’è cavata con la fortuna. Il palo di Olsen nel primo tempo e la traversa di Holst nella ripresa hanno salvato gli azzurri da un pareggio mortificante. Aver lasciato a lungo l’iniziativa agli avversari è grave. Non aver costruito palle gol credibili se non nei primi 20’ è l’altro aspetto su cui meditare nonostante la condizione approssimativa di giocatori che, per sciopero e calendario, si sono presentati senza avere sulle spalle il rodaggio delle partite vere. I progressi in attacco si fermano all’amichevole con la Spagna, c’è da rivedere certe convinzioni a cominciare dall’opportunità di insistere su Rossi e Cassano come coppia di riferimento. Prandelli proverà altre miscele. Già si fantastica di meraviglie che ci attendono quando andrà in campo Balotelli, impiegato per 5’. Ma il modello Barcellona cui si ispira in qualche modo questa squadra ha un difetto sostanziale: bisogna avere i giocatori da Barcellona. La Nazionale ne ha qualcuno, Pirlo su tutti. Per il resto la differenza nel tocco, la predisposizione al movimento e la rapidità di esecuzione rendono stiracchiato il palleggio e lo riducono spesso a un esercizio infruttuoso. L’Italia che per 20’ ci stupiva per lucidità è entrata nel buco nero che è la confusione di idee e la partita ne ha sofferto. Vecchie paure sono riaffiorate in una squadra che non sa essere strafottente. L’avvio era stato promettente. In un minuto Montolivo e Cassano si avvicinavano al gol sperimentando l’approssimatività di Torgard, il portiere che respingeva tutto non sapendo trattenere nulla. Prandelli ha costruito un centrocampo con 4 uomini intercambiabili, seppure non identici per caratteristiche. Pirlo, Thiago Motta, De Rossi e Montolivo si scambiavano le posizioni e gli avversari ci capivano poco. Ne nasceva una giostra finto catalana nello spirito: il pallone era sempre tra i piedi italiani, le Far Oer erano passive davanti alla sarabanda che sarebbe stata più efficace se Rossi e soprattutto Cassano vi avessero dato incisività. I due sanno dialogare e inserirsi in una manovra complessa. Rossi almeno era fluido negli scambi, Cas-

sano invece ne azzeccava poche pur schiodando il risultato all’11: il lancio di Pirlo metteva il barese (più in fuorigioco che no) davanti al portiere che scavalcava aiutato da un rimpallo. Dal palo colpito da Olsen da 25 metri, il match cambiava indirizzo. Il tic e toc azzurro si scontrava con la genuina

voglia dei faroesi di centrare la grande impresa. L’avrebbero meritata. Alla fine, commenti cauti da parte degli azzurri, tutti consapevoli di aver superatola sfida con la complicità sostanziale del fattore... C. Adesso l’ultima sfida verità per la banda Prandelli.


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SPORT

Tutto è accaduto nel pomeriggio di venerdì, sul più grande stadio di tennis al mondo il maestoso Arthur Ashe, quello stesso campo che la vide trionfare nel 2009 contro un’altra russa, Vera Zvonareva in un match memorabile

Flavia Pennetta incanta New York che show contro Maria Sharapova! da New York Francesca Cicchitti NEW YORK - Grande, super, mitica Flavia!!! E’ riuscita nell’intento la nostra "piccola grande penna". E’ la prima Italiana ad approdare agli ottavi di finale dopo aver battuto il colosso russo Maria Sharapova in due ore e ventinove minuti con il risultato di 6/3 3/6 6/4. Tutto è accaduto nel pomeriggio di venerdì, sul più grande stadio di tennis al mondo il maestoso Arthur Ashe, quello stesso campo che la vide trionfare nel 2009 contro un’altra russa, Vera Zvonareva in un match memorabile dove Flavia Pennetta annullò sei matchpoint eliminando la Zvonareva e arrivando in quarti di finale. Il suo anno migliore il 2009, quello che la vide arrivare tra le top ten del ranking mondiale. Quella di venerdì è stata una giornata nata bene per Flavia, ce lo racconta in conferenza stampa dopo la partita. Una di quelle giornate che iniziano bene, sin dal risveglio, nessuna sbavatura, nessuna cosa andata storta e le sue sensazioni erano positive. Dopo essere arrivata al Billie Jean King National Tennis Center, Flavia si è allenata come sempre insieme alla sua amica nonché compagna di doppio l’argentina Gisela Dulko. Eccola in campo contro Masha, Flavia gioca concentrata, con grande carattere, sicurezza ma soprattutto ci mette molto cuore. Appena entrata sul centrale la sensazione avuta l‘ha riportata subito a due anni fa e l’emozione che ha provato è stata molto forte. Flavia è bravissima, si porta subito in largo vantaggio, 4-0 in diciotto minuti al primo set toglie sicurezza alla sua avversaria che sbaglia molto. Dopo un piccolo calo di tensione nel terzo set che perde 3/6 la reattività di Flavia si nota incredibilmente. Non vuole perdere e continua a giocare cercando di spezzare il ritmo alla russa, dandogli sempre la palla con velocità differente, in maniera tale da non dare a Masha la possibilità di essere continua nel suo gioco. Ha cercato farla muovere molto in campo spostandola soprattutto sul diritto, in quanto la Sharapova col rovescio può fare tutto ciò che vuole. La continuità di Flavia si è vista, ha sbagliato poco mentre Masha è stata più irregolare del solito e ha commesso undici doppi falli che

Adesso vuole godersi questi attimi di vittoria, che le daranno la giusta forza ed il morale per affrontare la sua futura avversaria la cinese Shuai Peng

ha condito con sessanta errori gratuiti. «Non è stata un’impresa - dice Flavia - ho giocato semplicemente una grande partita contro una grande avversaria, entrambe abbiamo giocato bene. Sono molto orgogliosa del mio gioco della mia tatticamente ma penso di aver vinto soprattutto con il cuore». Flavia è felicissima e con il suo sorriso irradia la sala interviste e quando le viene chiesto cosa ha provato quando la Sharapova ha commesso il primo degli ultimi doppi falli, con sincerità e sorridendo dice: «Sono stata felice». E quando ha fatto il secondo doppio fallo? «Sono stata felice»... ripete. Flavia ha avuto il coraggio e la forza, proprio dopo quei doppi falli di tirare due palle vincenti che l’hanno fatta volare direttamente in ottavi di finale. Adesso vuole godersi questi attimi di vittoria, che le daranno la giusta forza ed il morale per affrontare la sua futura avversaria la cinese testa di serie numero 14 Shuai Peng . La Peng è una giocatrice che è migliorata molto in questi ultimi anni e non è da sottovalutare, certo batterla, significherebbe per Flavia approdare in quarti di finale. I precedenti con la Peng sono quattro e tutti vinti da Flavia, gli ultimi due proprio qui allo US Open nel 2007 e nel 2008... e chissà che non ci sia un due senza tre per Flavia, proprio qui allo US Open, il suo Slam preferito?


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APPUNTAMENTI

UniCal tennis campione italiano over 50 È il prestigioso titolo che la squadra dell’Università della Calabria ha conquistato mercoledì a Firenze di Nicoletta Trapasso RENDE - Campioni d’Italia over 50 di tennis. È il prestigioso titolo che la squadra dell’Università della Calabria, guidata da Ciro Picardi, e composta dallo stesso capitano, da Francesco Kostner e Antonio Volpentesta, ha conquistato mercoledì scorso sui campi dell’Associazione Assi di Firenze. Il team dell’Università della Calabria è arrivato in finale contro i campioni italiani uscenti dell’Università di Bologna, dopo aver battuto le squadre delle Università di Brescia, Trieste e Salerno. Incontri nel corso dei quali il gruppo dell’UniCal ha messo in luce non solo una buona caratura tecnica, ma un affiatamento e un gioco di squadra che si sono rivelate fondamentali per superare i diversi turni del tabellone. Tutti gli incontri, compreso quello della finale, sono stati vinti per 2 a 1. Decisive, dunque, sono risultate le performance della coppia di doppio, composta da Francesco Kostner e Antonio Volpentesta, che ha dato prova di un buon livello di affiatamento mostrando, inotre, notevoli margini di miglioramento che lasciano ben sperare anche per il futuro.I neo Campioni d’Italia over 50 hanno esordito sabato 27 agosto battendo, come si diceva, la squadra di Brescia. Il giorno successivo, Picardi, Kostner e Volpentesta hanno quindi superato gli ostici avversari dell’Ateneo di Trieste, per poi aggiudicarsi nettamente l’incontro con l’Università di Fisciano.L’attesa finale con lo squadrone dell’Università di Bologna, pluricampione italiano universitario e da anni al vertice delle classifiche nazionali, si è svolta martedì mattina e ha riservato momenti di grande emotività e tensione sportiva. Alla fine, e dopo circa due ore di gioco, la squadra dell’UniCal ha battuto gli avversari con il punteggio di 6/2 - 7/5. L’Università della Calabria, ai campionati italiani di tennis di Firenze, è stata rappresentata anche da Nicola Leone, Giancarlo Fortino e Carmine De Bartolo, che hanno partecipato al torneo assoluto piazzandosi al 7 posto. Il gruppo guidato da Nicola Leone ha sfiorato la vittoria nei quarti di finale con la forte squadra dell’Università di Venezia, perdendo l’occasione di vincere l’incontro di doppio nonostante si sia trovata ripetutamente in vantaggio. In ogni caso, è stato anche grazie al buon piazzamento della squadra composta da Leone, Fortino e De Bartolo, che l’Università della Calabria è riuscita ad ottenere il secondo posto assoluto nell’intera

L'Università della Calabria

Il team guidato da Ciro Picardi

manifestazione tennistica, dietro all’Università di Salerno. Soddisfazione è stata espressa dal Rettore dell’UniCal, Giovanni Latorre, che ha parlato di «un risultato storico, visto che, almeno nella categoria over 50, è la prima volta che un’Università del Sud riesce a centrare l’obiettivo della vittoria».

Apprezzamento Latorre ha espresso anche per il risultato ottenuto dall’altra squadra che, ha detto, «con un pizzico di fortuna in più, avrebbe potuto andare molto più avanti». Nei prossimi giorni, il Rettore incontrerà il capitano Picardi e i giocatori dell’Unical.


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APPUNTAMENTI

A Camigliatello gli eventi conclusivi di “Transumanze SilaFestival” Dopo due settimane e tre week-end di appuntamenti sensazionali la kermesse voluta dalla Provincia di Cosenza oggi conclude il suo programma. Previste grandi performance per il finale in bellezza

di Francesco Zaccaro

COSENZA - Dopo due settimane e tre week-end di appuntamenti sensazionali, che hanno spaziato dalla musica ai convegni, dallo sport alla gastronomia ed altro ancora, facendo registrare afflussi di pubblico di forti dimensioni sull’Altopiano Silano, "Transumanze SilaFestival", la kermesse voluta dalla Provincia di Cosenza, oggi conclude il suo programma. È stata una festa che ha contagiato giovani e adulti dell’intera provincia, regalando momenti di divertimento e aggregazione, alternati alla conoscenza e all’approfondimento delle realtà caratteristiche e peculiari interconnessi con la valorizzazione del territorio dell’Altopiano. Felice l’intuizione della Provincia di Cosenza nel volerne fare la naturale location, coniugando tradizione e innovazione, per riproporre sulla scia delle antiche transumanze, che nei secoli hanno rappresentato il simbolo e l’emblema della nostra terra, la rivisitazione in chiave di attualità. La vita agreste di alcuni decenni fa, scandita dai ritmi delle stagioni, alla transumanza, una delle più antiche forme di economia naturale, con percorsi itineranti di armenti tra montagne e pianura nel bacino del Mediterraneo, legava il suo destino produttivo ed

economico. Riconsiderare, anche a livello simbolico, queste memorie, esaltando il territorio che di queste consuetudini è stato teatro, significa restituire in forme nuove alle generazioni la dimensione del passato da cui si proviene, insomma, le radici.Restano due giornate, quindi, per consolidare un appuntamento che già si annovera tra i più riusciti nel panorama degli eventi annuali e lancia le funi verso la prossima edizione per riproporla più pregnante di contenuti e di accattivanti appuntamenti. Grandi performance per il finale in bellezza, con lo spettacolare passo a due di Tilde Nocera e Ambrogio Cesana in sella all’affascinante cavallo di razza quarter Mister Cody. In mattinata e nel pomeriggio le straordinarie esibizioni dei "Cani Star del Cinema", con l’istruttore cinofilo Fabio Cupello, che guiderà i cani attori per il cinema e la televisione in esercizi di obbedienza e di agilità, singoli e in gruppo, in scene con cani antirapine. Una curiosità: ci sarà la presentazione del Campione Italiano dei Bellezza, il Border Collie di nome Allymoon Hercule Poirot "Detto Bu". Sabato scorso, un servizio giornalistico, su Rai 1 a "Uno Mattina Estate", ha acceso i riflettori sull’Altopiano Silano per "Transumanze SilaFestival" proponendo al pubblico nazionale aspetti e originalità dell’evento.


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IL DOMANI DELLA CULTURA

Una scena del film

Super 8, deludente fantascienza Nei nostri cinema dal 9 settembre la nuova pellicola di J.J. Abrams, prodotta da Steven Spielberg Francesco Molica Super 8 volava già ad altezze stratosferiche in rotta verso il firmamento dei "cult" contemporanei prima ancora che ne fosse svelata la trama. Le premesse, in effetti, gridavano al piccolo evento cinematografico. La pellicola, nei nostri cinema dal 9 settembre, officia l’incontro al vertice tra due generazioni di visionari: il creatore della serie Lost J.J. Abrams (autore dello "script" e regista) e Steven Spielberg (che produce, ma la cui mano invisibile s’intromette anche nella stesura della sceneggiatura). Una strategia di promozione a tamburo battente, ricompensata dai botteghini d’oltreoceano presi letteralmente d’assalto nella prima settimana di programmazione, ha ulteriormente contribuito a surriscaldare le aspettative. Ma diffidate dagli sperticati panegirici dei critici di casa nostra. Il risultato non vale il sensazionale "buzz" che ha preceduto l’uscita film. Abrams distilla un omaggio scrupolosissimo alla fantascienza gentile e formato famiglia del mentore Spielberg, strizzando l’occhiolino ora ad E.T. - L’extraterrestre, ora ad Incontri ravvicinati del terzo tipo. Eppure della carica morale ed emotiva dei due capolavori spielberghiani non rimane che una pallida ombra. Anzi, a misura che l’intrigo corre a vele spiegate verso l’"happy ending" di turno, un’ondata di miele hollywoodiano ha già seppellito l’inventario di pur ottime trovate creative seminate nella prima mezzora. I ruggenti anni 80 bussano alle porte di un paesino dell’Ohio. Le corse in bmx e la disco music scandiscono l’esistenza di pro-

vincia di un manipolo di adolescenti impegnati nella realizzazione del loro primo film sugli zombie con una videocamera super 8: triplice tributo alle "teen-story" così in voga in quegli anni, alle saghe cult dei morti viventi (con vari ammiccamenti a Romero per la letizia dei cinefili), e alla tecnologia del pre-digitale. Proprio durante le furtive riprese di una scena, la cricca di Joe (Joel Courtney), Allie (Elle Fanning, la sorellina di Dakota) e Charles (Riley Griffiths) assiste a una sciagura ferroviaria, che con piglio megalomane Abrams trasforma in una pioggia di fuoco e lamiere degna di Armageddon. Non è un incidente come gli altri. Dalla carcassa del treno è evasa una oscura creatura. E mentre la cittadina comincia a vivere misteriosi eventi e sinistre sparizioni, piombano frotte di militari incaricati di dare la caccia all’alieno fuggitivo. Di cui vorremmo saperne di più, capire come s’inserisce nell’economia della trama, quale potente metafora incarna. Abrams, per converso, sceglie di intrattenersi con l’introspezione dei protagonisti, con i drammi familiari che li lega, nel solco dello Spielberg opaco, quasi offensivo del remake de La guerra dei mondi. Sicché, come lamenta Michel Chion, uno dei decani dei Cahiers du Cinema francesi, l’extraterrestre "si trova confinato al ruolo secondario di mero agente della redenzione umana dei caratteri principali". E rinchiudendo cosi’ Super 8 dentro l’affollato recinto delle favole statunitensi moderne, gli nega la ben più prestigiosa cittadinanza nella terra della fantascienza d’autore.

La locandina del film


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IL DOMANI DELLA CULTURA Era il 27 agosto del 1991 quando negli Stati Uniti usciva "Ten", il primo album della formazione di Seattle Poi il successo con 60 milioni di dischi venduti e spettacolari "performance" dal vivo in giro per il mondo

Esce "Pearl Jam Twenty", omaggio ai vent’anni della band statunitense Maria Luisa Prete I Pearl Jam compiono vent’anni e per festeggiare lo storico traguardo il 20 settembre pubblicheranno la colonna sonora di "Pearl Jam Twenty’’, lungometraggio dedicato alla band statunitense, diretto da Cameron Crowe che sarà presentato al Toronto Film Festival il 10 settembre. Era il 27 agosto del 1991 quando negli Stati Uniti usciva Ten, il primo album della formazione di Seattle. Poi il successo con 60 milioni di dischi venduti e spettacolari tour in giro per il mondo per una delle band rock più famose degli anni novanta. A differenza dei diretti competitori, quei Nirvana che si sono sciolti all’indomani della morte di Kurt Cobain, i Pearl Jam sono tuttora attivi con "quasi" tutti gli stessi componenti delle origini. In sostanza, con l’alternanza di vari batteristi, del gruppo continuano a far parte i quattro musicisti fondatori Stone Gossard e Jeff Ament, il cantante e chitarrista Ed Vedder e il chitarrista solista Mike McCready, oltre a Matt Cameron. Vedder e soci propongono ai fan un intrigante documentario, uno sguardo intimo e ravvicinato sul percorso artistico della formazione, attingendo a oltre 1.200 ore di filmati rari o inediti, a più di 24 ore di interviste con i membri della band e a testimonianze audio-video delle performance dal vivo. «Nel film abbiamo messo di tutto: momenti, frammenti di video girati dai componenti della band, frammenti di audio, sequenze lampo, interviste vecchie e nuove. Tanti

Del gruppo continuano a far parte i musicisti fondatori Stone Gossard e Jeff Ament, Eddie Vedder, Mike McCready oltre a Matt Cameron

formati diversi, tutti per offrire uno spaccato emozionante di vent’anni di vita della band come vissuti dai suoi componenti», ha dichiarato il regista Cameron Crowe. «La ricchezza del materiale - ha aggiunto - ci ha subito imposto la strada da seguire: raccontare la storia della band lasciandoci guidare dalla musica. È stata una gioia fare questo film e non vediamo l’ora di condividerla con i fan». La compilation è composta da due dischi: 15 registrazioni live nel primo e 15 B-sides, demo e rarità nel secondo. Quattro di questi pezzi sono stati registrati durante i concerti italiani del 2006. Il 12 settembre uscirà anche "Pearl Jam Twenty", il libro scritto da Jonathan Cohen e Mark Wilkerson, con una prefazione di Cameron Crowe nonché interviste a Bruce Springsteen, Neil Young e Dave Grohl.

I Pearl Jam

Il 12 settembre uscirà anche il libro scritto da Jonathan Cohen e Mark Wilkerson con interviste a Springsteen Neil Young e Dave Grohl

Jeff Bridges, un nuovo album per l’attore premio Oscar Sabrina Murano

La cover

Il regista Cameron Crowe

Grande attore, bravo musicista. È la nuova versione di Jeff Bridges che dai set cinematografici passa al country con la stessa professionalità e bravura. Quella che gli è valsa il premio Oscar per l’interpretazione di una leggenda brizzolata della tradizione folk americana in "Crazy Heart". L’album, intitolato semplicemente "Jeff Bridges", è disponibile nei negozi tradizionali e in digitale dal 30 agosto. È stato prodotto dal pluri-vincitore di Grammy Award, cantautore, musicista e produttore T Bone Burnett. Registrato tra Los Angeles e Brooklyn, Jeff Bridges contiene una serie di brani di cantautori di prima categoria, tra cui i collaboratori di Burnett in "Crazy Heart" come Stephen Bruton ("What a little bit of love can do", "Nothing yet") e John Goodwin ("Maybe I missed the point", "Everything but love", "The quest"), Greg Brown ("Blue

car"), e Bo Ramsay ("Either way"). L’album contiene anche diverse composizioni di Jeff Bridges, tra cui "Falling short", "Tumbling vine, "I will wait" (che ha scritto con Burnett e John Goodwin) e "Slow Boat "(che ha scritto con Burnett e Thomas Cobb). Bridges e Burnett (che è noto per il suo lavoro con Allison Krauss e Robert Plant, Elton John e Leon Russell, e vincitore di un Grammy per le colonne sonore di "O brother, where are thou?," e "Walk the line") si sono incontrati nel 1980 durante le riprese del film "Heaven’s gate". Il rapporto è proseguito negli anni in quanto Burnett ha poi selezionato le canzoni della colonna sonora del film del 1998 "The Big Lebowsky", interpretato da Bridges, ed ha co-scritto diverse canzoni per la colonna sonora di "Crazy heart". Info: www.jeffbridges.com.


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Jun Matsuyama

L’arte contemporanea nipponica tra tradizione e anticonformismo: l’esperimento Basara

Il Giappone tra classico e pop Marta Fanasca Quando si parla di arte e di estetica giapponesi si è soliti evidenziare aspetti quali la semplicità e l’eleganza di opere e oggetti, la raffinatezza e la delicatezza delle composizioni, o l’asimmetria e il minimalismo legati alla concezione zen. Ma è possibile individuare all’interno dell’arte giapponese nel corso dei secoli una diversa corrente che si distacca dagli ideali meditativi "wabi-sabi" della bellezza trascurata, per dare forma invece all’estro e all’esagerazione. Pur esprimendo ideali opposti a quelli che si attribuiscono solitamente alla

Basara è l’interpretazione contemporanea della vivace cultura popolare della vecchia Tokyo, dell’energia e dei colori della città bassa a ridosso del fiume tradizionale estetica giapponese, non si tratta di una vera e propria rottura con la cultura classica. Anzi, incarnando quella parte della tradizione nipponica che trova la sua celebrazione nei rumorosi "matsuri", i festival religiosi popolari con palanchini e processioni a ritmo di tamburo, esprime una visione profondamente radicata nella cultura del Giappone, soprattutto in quella popolare manifestatasi in varie forme durante il periodo Edo (1600-1868). Moltissimi autori, sopratutto negli ultimi anni, modellano le proprie opere ispirandosi al passato, fondendo stili e tecniche, mescolando insieme pittura classica e pop culture, a creare un prodotto unico formato al contempo da innovazione e citazione. È come eredi di questa corrente della tradizione giapponese che si pongono anche gli artisti della mostra Basara, ospitata recentemente alla Spiral garden a Tokyo, di cui si fa por-

La bellezza ricercata nel movimento esprime il gusto per l’eccesso per lo splendore barocco per l’esagerazione che sfocia nel grottesco tavoce Tenmy Dya Hisashi. Basara è un termine che esprime ostentazione e stravaganza, e "basara daimy D" erano chiamati quei signorotti del medioevo giapponese che decoravano i loro castelli in maniera sfarzosa e indossavano abiti e armature di eccezionale bellezza e particolare fattura.Sottolineando già dalla scelta del nome il forte legame con la tradizione, Basara è l’interpretazione contemporanea della vivace cultura popolare della vecchia Tokyo, dell’energia e dei colori della città bassa, dove a ri-

Mitsukoshi Akira

dosso del fiume ogni notte si animavano i quartieri dei divertimenti, popolati da attori del teatro, splendide cortigiane e ricchi mercanti che si muovevano tra case di piacere, teatri e "freaks show". La bellezza ricercata nel movimento Basara esprime il gusto per l’eccesso, per lo splendore barocco, per l’esagerazione che sfocia nel grottesco. Si pone al contempo come visione destabilizzante e di rottura, per chi conosce solo un aspetto della tradizione estetica giapponese ma anche come ponte e congiunzione con il gusto eccentrico del passato. La tecnica di Hisashi Tenmy Dya, per esempio, è quella di riprendere la composizione tipica di opere come le "ukiy-e", stampe del periodo Edo, o le pergamene verticali e di riadattarle alla modernità, fondendo in esse elementi tipici di oggi, come nell’opera "Football", dove due moderni samurai si scontrano su un campo di cal- Hisashi Tenmyouya cio, o in "Nine Samurai from Kamakura", dove sotto alla grande statua di Buddha, un gruppo di giovani teppisti. Altri nomi simbolo della città di Kamakura, bivacca sono Akira Yamaguchi, che riprendendo la tecnica "a volo d’uccello" rappresenta non più case da tè ma i più moderni quartieri di Tokyo, Jun Matsuyama che reinterpreta i quattro dei guardiani celesti, muscolosi e valenti eroi della tradizione, rappresentanti con le fattezze di avvenenti fanciulle che posano come modelle, Manabu Ikeda che nelle sue opere fonde architetture d’altri tempi con costruzioni fitomorfe e ed elementi "high tech" e Yasutaka Nakajima che trasforma in opera d’arte un veicolo a metà tra la moto e il palanchino. Molti di questi nomi sono comparsi anche nella mostra collettiva "Bye Bye Kitty-Between Heaven and Hell in contemporary japanese art", ospitata alla Japan’s Society di New York dal 18 marzo al 12 giugno dello scorso anno, tra le migliori testimonianze del nuovo corso dell’arte moderna giapponese, e gli sono state dedicate personali anche al di fuori della madrepatria. Aspettiamo quindi di avere la possibilità di ammirare anche in Italia i lavori di questi innovativi, interessantissimi artisti.


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Un'immagine dell'installazione

In questa esposizione, intitolata "Bloom", l’artista realizza un salotto all’interno della galleria con pareti volutamente deformate

Lo spazio nello spazio, lo sloveno Jaša invade la Jerome Zodo contemporary Enrico Migliaccio Jaša è l’artista selezionato dalla galleria Jerome Zodo contemporary per dare il via a un nuovo progetto curatoriale, "Project room". Un intero spazio in via Lambro a Milano dove i nuovi creativi della scena emergente contemporanea possono dare sfogo alla propria arte esaltandone anche la funzionalità sociale. Il nuovo progetto è dunque espressamente rivolto alla scena emergente e inedita contemporanea. Con Jaša la scelta ha abbracciato sia una ricerca nazionale che estera. Nato a Lubiana, in Slovenia, nel 1978, vive e lavora tra Milano, Venezia e la sua città natale. In questa esposizione, intitolata "Bloom", Jaša realizza un salotto all’interno dello spazio, una sala nella sala per conferire alla stessa struttura un duplice valore che va ricercato nelle metaforica residenza artistica del

suo creatore. Pareti volutamente deformate e apparecchiate con intricate decorazioni conferiscono all’intera installazione una forte valenza espressiva. Una scultura di vita. La porta basculante del garage rimane aperta alla strada per regalare l’idea di evasione e richiamo allo stesso tempo. Come ha dichiarato lo stesso artista, «mi ha sempre affascinato quello che gli spazi piccoli e chiusi possono fare a un individuo o ad un gruppo di individui, ed è qui che mi viene in mente l’opera teatrale "Huis clos", A porte chiuse, di Jean-Paul Sartre. L’autoconsapevolezzahabisogno dell’Altro per provare la propria esistenza. Ha un desiderio masochista di essere limitata, cioè limitata dalla consapevolezza riflessiva di un altro soggetto». Fino al 10 settembre, Jerome Zodo contemporary, via Lambro 7, Milano.Info: 0220241935; www.jerome-zodo.com.

Jasa, "Bloom", 2011

Va a Massimo Ranieri il Premio speciale del Presidente de Le maschere del teatro italiano che il Napoli teatro festival Italia organizza per la prima volta, in collaborazione con l’Agis (Associazione generale italiana spettacolo). Il riconoscimento, dato direttamente dal presidente della giuria del premio, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta che sostiene la manifestazione, arriva a Ranieri in un anno costellato di successi: straordinari sono stati, infatti, gli ascolti registrati dall’artista in televisione con la commedia Napoli milionaria. La consegna avverrà l’8 settembre nell’ambito della cerimonia finale de Le maschere del teatro italiano prevista al

Teatro di San Carlo (ore 20) , con diretta differita alle 23,15 su Rai Uno condotta da Tullio Solenghi, con la partecipazione di Massimo Lopez. Durante l’estate del 2002, il regista Luca De Fusco, da poco diventato direttore del Teatro Stabile del Veneto e il critico Maurizio Giammusso pensarono di creare un premio che potesse rappresentare tutto il teatro italiano nella ricchezza delle sue esperienze e nella varietà delle sue espressioni artistiche e produttive: un riconoscimento che unalargarappresentanzadicritici, artisti e professionisti della scena attribuisce da allora ai propri colleghi. L’idea piacque subito all’Eti, ai responsabili del Ministero e al sottosegretario alla Presidenza del consiglio Gianni Letta che da allora sostiene l’iniziativa. La fondazione

Massimo Ranieri si aggiudica il premio speciale delle Maschere del teatro italiano Tobia Merlo

Campania dei Festival, presieduta da Caterina Miraglia, che organizza il Napoli Teatro Festival Italia ha deciso di proseguire la tradizione del prestigioso concorso con l’istituzionedelPremioLemaschere del teatro italiano.

Massimo Ranieri

L’iniziativa è sostenuta dal sottosegretario alla Presidenza del consiglio Gianni Letta



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SPETTACOLI-TV CANALE

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CINEMA

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QUALCOSA DI SPECIALE Burke Ryan (Aaron Eckhart) è un terapista di successo votato al prossimo. Perduta la moglie tre anni prima in un terribile incidente, Burke ha scritto un libro sulla rielaborazione del lutto e il superamento del dolore. A Seattle, per un seminario che dovrebbe concludersi con un consistente contratto professionale, incontra Eloise Chandler (Jennifer Aniston), una giovane donna che colleziona uomini sbagliati e gestisce, con migliori risultati, un’attività floreale. Nei corridoi dell’hotel Burke ed Eloise si scontrano e si incontrano, ciascuno con le sue paure e col peso di un passato mai rimosso. Un appuntamento e un concerto dopo, si innamoreranno trovando un bacio e il modo di ricominciare a vivere.



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