FLORENZI FINO AL 2016
CAGLIARI A IVO PULGA
LA ROMA blinda Alessandro Florenzi. La società giallorossa ha annunciato di aver prolungato fino al 2016 il contratto del 21enne centrocampista, già autore di due gol in questa stagione e tornato alla base dopo l’ottima stagione al Crotone.
E’ IVO PULGA il tecnico che avrà il compito di sostituire Massimo Ficcadenti a Cagliari. Ad affiancarlo ci sarà un altro ex rossoblù, Diego Lopez che già martedì aveva diretto l’allenamento dei rossoblù.
Giovedì 4 ottobre 2012
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Champions League La fortuna e uno strepitoso Abbiati consentono alla squadra di Allegri di portare a casa la vittoria (su autogol)
Il Milan risorge a San Pietroburgo I rossoneri battono lo Zenit di Spalletti dopo aver subito il pari Eurogol di El Sharaawy in slalom tra quattro avversari ZENIT MILAN
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ZENIT (4-3-3): Malafeev 6; Anyukov 6, Hubocan 6, Lombaerts 6 (44' st Bukharov sv), Criscito 6,5; Fayzulin 5 (34' st Kanunnikov 6), Shirokov 6,5, Witsel 6; Bystrov 6,5 (27' st Zyryanov 6), Kerzhakov 6,5, Hulk 7. In panchina: Baburin, Bruno Alves, Lukovic, Lumb. Allenatore: Spalletti 6. MILAN (4-2-3-1): Abbiati 8; Abate 5,5, Bonera 5,5, Zapata 6, Antonini 5,5; De Jong 6, Montolivo 5; Emanuelson 6,5 (19' st Nocerino 6), Boateng 6 (35' st Yepes 6), El Shaarawy 7; Bojan 6 (7' st Pazzini 6). In panchina: Amelia, Mexes, Flamini, Robinho. Allenatore: Allegri 6. ARBITRO: Brych (Germania) 6. MARCATORI: 13' pt Emanuelson, 16' pt El Shaarawy, 47' pt Hulk; 4' st Shirokov, 30' st (aut.) Hubocan. NOTE: Spettatori 20.000 (trecento i milanisti); in tribuna Fabio Capello, ct russo. Ammoniti: Fayzulin, Anyukov, Bonera, El Shaarawy, Hubocan, Shirokov. Angoli 132 per lo Zenit. Recupero: 2'-4'.
giorni, Allegri tira un sospiro di sollievo. Perchè a San Pietroburgo ha sofferto fino all’ultimo, dopo aver mandato in campo la formazione più offensiva possibile, con Montolivo e De Jong in mediana, alle spalle di Emanuelson, Boateng, El Shaarawy e Bojan (non Pazzini). Sotto gli occhi del ct della Russia Fabio Capello, nei primi venti minuti lo Zenit manifesta tutti i suoi problemi di coesione (Witsel è un corpo estraneo) contro il miglior Milan dell’anno: possesso palla disinvolto, ritmo alto, e soprattutto El Shaarawy. Il giovane italoegiziano dopo 5' mette davanti al portiere Bojan e, dopo il vantaggio di Emanuelson (al 13', con una punizione deviata dalla barriera) incanta con uno slalom fra quattro avversari concluso con fred-
dezza degna di Inzaghi. Da quel momento, però, si dedica a una partita di sacrificio, mentre lo Zenit alza il proprio baricentro e il Milan lo abbassa. Comincia quindi la partita di Abbiati, che mette in fila una serie di parate eccezionali. Ancora una volta il Milan va in confusione quando subisce calci d’angolo (13, e ogni volta è un brivido) o di punizione, e il portiere rossonero deve metterci diverse pezze: una gigante al 40', quando blocca con una sola mano il siluro scagliato su punizione da Hulk. Ed è di Hulk il calcio d’angolo che al 4' della ripresa Shirokov trasforma nel pareggio. Al 30' ecco il secondo tocco della sorte, quando Hubocan spinge nella porta dello Zenit il cross di Montolivo. Abbiati al 37' salva il risultato su Anyuokov.
SAN PIETROBURGO - Nei momenti di difficoltà, per risorgere serve anche un pò di fortuna, e il Milan ne ha avuto bisogno per conquistare la prima vittoria stagionale il Champions League contro lo Zenit San Pietroburgo per 3-2. Non sono infatti bastate una magia di El Shaarawy e una deviazione sulla punizione di Emanuelson. Dopo i venti minuti migliori della stagione, i rossoneri sono andati parecchio in affanno, a cavallo dell’intervallo si sono fatti rimontare e alla fine l'hanno spuntata solo con un autorete di Hubocan e grazie alle prodezze di Abbiati, decisamente il migliore in campo. Per Spalletti la seconda sconfitta nel girone complica pericolosamente la Champions (e la stagione). Allegri spera invece che questa sia la svolta. Di sicuro questi tre punti aiutano ad avvicinarsi con più ottimismo al derby di domenica. In attesa della seconda importante verifica in pochi
L’esultanza dei giocatori rossoneri dopo la rete del 2-3 arrivato su autogol e la delusione dei calciatori dello Zenit di San Pietroburgo allenati dall’italiano Spalletti
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