Venerdì 05 Febbraio 2010 Anno XIII - Numero 35
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QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09
SCUOLA
ECONOMIA
WHY NOT
Cdm: sì a riforma scuola solo 6 licei, uno musicale
La Bce li conferma all’1% Monito di Trichet sul deficit
Il Pg chiede altre condanne ma anche quattro assoluzioni
di Cab a pag » 25
di Roberto Carli a pag » 24
a pag » 8
ESCLUSIVA Parla Antonio Violante, uno dei lavoratori che da tre giorni con altri colleghi è confinato per protesta su una delle gru del porto
«Se chiude Gioia chiude mezza Calabria» «Il Governo e il presidente Berlusconi devono ascoltare la voce di 3mila padri di famiglia»
IL COMMENTO
Protagonisti nel mondo di Luca Zaia ministro Politiche agricole
Esprimo la mia soddisfazione per l’approvazione del riordino, proposto dal ministro Mariastella Gelimini, degli Istituti tecnici. La riforma ha riconosciuto le specificità del comparto agricolo attraverso la previsione di un apposito indirizzo. In particolare, è stato salvaguardato, attraverso l’individuazione di una apposita articolazione, il percorso didattico di viticoltura ed enologia. Nel nuovo ordinamento gli Istituti di viticoltura ed enologia potranno rilasciare la specializzazione di enotecnico. Una figura che acquisisce un ruolo di sempre maggiore importanza in un settore che compete sempre di più sulla qualità e la conoscenza. Il vino è da sempre una delle risorse più preziose del nostro patrimonio agroalimentare. E rappresenta la cristalizzazione più alta di un’agricoltura identitaria che ci rende protagonisti nel mondo.
A Roma guardano gli otto coraggiosi lavoratori portuali che da tre giorni sono confinati sulla gru numero 22 e che non hanno alcuna «intenzione di scendere» L’INTERVENTO Chiesta con forza l’apertura di un tavolo nazionale per affrontare la crisi in atto di Casaburi e De Grano a pag » 4
CANNONATE DI PANNELLA
Phonemedia, politici assenti o complici di Antonio Jiritano Rdb
Approvato il modello «Unico 2010 Sp»
Intimidazione a Callipo. Il leader radicale attacca Loiero CATANZARO - «Devi farti da parte, te la faremo pagare». E’ la minaccia rivolta all’industriale Pippo Callipo, candidato alla presidenza della Regione, com una lettera inviata alla sua segreteria. La notizia ha suscitato la reazione sdegnata di Marco Pannella che ha espresso solidarietà a Callipo ed ha attaccato duramente Agazio Loiero. di Giuseppe Tetto a pag » 5
Approvato il modello definitivo di dichiarazione«Unico2010SP»con provvedimento direttoriale del 1° febbraio dell’Agenzia delle Entrate. Tutte le istruzioni che, le società semplici, in accomandita semplice ed equiparata devono presentare nell’anno 2010 ai fini delle imposte sui redditi, sono disponibili anche online sul sito dell’Agenzie delle Entrate. Tra le novità vi è l’incentivo introdotto dall’art. 5 del Dl 78/2009 (Tremonti-Ter). di Luana Rocca segue a pag 20
Franco Corbelli: il listino un’onta per chi lo difende
Vibo, la Dia sequestra beni per quattro milioni
COSENZA - Il leader del movimento Diritti civili, Franco Corbelli, promotore della campagna per l’abolizione del listino bloccato, preannuncia che «se il Consiglio regionale non sarà convocato in tempo e non approverà la cancellazione di questa norma-vergogna, acquisterà delle pagine a pagamento sui quotidiani calabresi, per far conoscere i nomi dei consiglieri regionali che voteranno contro la soppressione dellistino-scandalo».
VIBO - La Dia, su disposizione del Tribunale di Vibo Valentia, ha sottoposto a sequestro un’azienda edile, diversi mezzi, numerosi rapporti bancari e postali nonché molte unità immobiliari, tra le quali quelle costituenti il complesso residenziale denominato "Villa Filomena", ubicato nella rinomata area turistica compresa tra i comuni di Ricadi e Capo Vaticano, per un valore complessivo di circa 4 milioni di euro. Nel mirino un sorvegliato speciale.
a pag » 9
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Restiamo sconcertati dall’atteggiamento dei nostri amministratori locali su Phonemedia: sono mesi ormai che continua l’occupazione dello stabile - call center - e nessun amministratore locale si indigna, nessuno che si preoccupa della salute dei ragazzi, ma soprattutto della loro situazione economica. Eppure sono 2.500 lavoratori che con le loro famiglie compongono una fetta grossa di cittadini che sono da mesi in queste condizioni (senza arretrati e senza lavoro) senza contare tutti gli altri lavoratori dei call center catanzaresi precari del sotto precariato, vessati e minacciato ogni giorno - polli da batteria - che devono produrre soldi per i padroni. E quando questo non avviene scattano le sanzioni disciplinari - pure per un ritardo di un minuto dopo la boccata d’aria gentilmente concessa. Siamo veramente sdegnati dal silenzio assordante del presidente della regione, di quello della provincia e del sindaco della città, riteniamo che il loro silenzio sia eloquente di come sono trattati i cittadini catanzaresi - solo portatori di voti. Cosi come è sconcertate l’atteggiamento di tutti quei politici che fino a ieri quando il call center funzionava facevano a gara per raccomandare i loro adepti a frequentare corsi fuori regione e per essere inseriti nelle attività lavorative; ora tutti fanno silenzio, in attesa delle liste per le elezioni regionali dopodiché di nuovo a promettere e dispensare pacche sulle spalle. Questo silenzio ci ha portato a pensare che forse qualche politico nostrano è socio in questo sistema di precariato. A pensar male spesso si indovina (diceva qualcuno)!