il domani

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Domenica 05 Dicembre 2010

Anno XIII - Numero 334

Euro 1,00

QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09

REGIONE

POLITICA

Mancini: Finanziaria 2011 il programma tradotto in realtà

LAVORO Ugl: servono altri finanziamenti per la stabilizzazione di Lsu e Lpu

Veltroni a Lamezia Terme: con Speranza esperienza positiva

a pag » 5

a pag » 16

a pag » 7

Il governatore parla dei fondi dell’accordo di programma quadro per la mitigazione del rischio idrogeologico: «Sono sufficienti»

«Daremo risposte importanti alla Calabria» Scopelliti: ci sono altre risorse e fondi comunitari che stiamo impegnando, circa 55 milioni di euro IL COMMENTO

Alternativa secca: o Berlusconi o le elezioni

«Sono in corso trattative con il Governo per dar corso ad un Accordo di Programma quadro, purtroppo fermo, che cercheremo di riavviare sull’erosione costiera. Tutto questo va a beneficio del territorio per la salvaguardia delle nostre comunità» a pag » 6

L’ENERGIA CI SERVE

Boom dei pignoramenti famiglie a rischio crack

di Daniele Capezzone portavoce nazionale del Pdl

Quelli che dicono a Silvio Berlusconi: "Dimettiti, e poi discutiamo" formulano una proposta che è una vera e propria trappola. Intanto, non si capisce perché il vincitore delle elezioni dovrebbe fare un passo indietro. Ma, al di là di questo, è fin troppo facile immaginare che, a dimissioni eventualmente avvenute, una serie di protagonisti che oggi dicono di non avere obiezioni o pregiudiziali contro un Berlusconi - bis, improvvisamente direbbero: "E’ cambiato il contesto", e di conseguenza porrebbero come condizione il fatto che il nuovo Governo non fosse più guidato da Silvio Berlusconi. Ciò non è accettabile. Sono gli elettori ad avere scelto Berlusconi, e Berlusconi non può essere accantonato con un gioco di palazzo. Resta valida l’alternativa secca: o Berlusconi, o elezioni.

MUTUI

Frattini: Russia, Libia e Algeria fondamentali ROMA - Sulla politica energetica «nessuno può decidere a nome dell’Italia». Lo ha affermato il ministro degli Esteri Franco Frattini, nel corso della registrazione della trasmissione ""In mezz’ora" di Lucia Annunziata. «L’Italia ha interesse nazionale in sicurezza e indipendenza energetica», ha proseguito il ministro, «la nostra strada è la differenziazione», che passa dalla Russia, dalla Libia, dall’Algeria e dai Paesi del Golfo.

ROMA - La crisi morde ancora e molte famiglie pagheranno un conto salato con i pignoramenti che quest’anno cresceranno in media di oltre il 30% rispetto al 2009 (di quasi il 70% nel triennio 2008-2010). Morale: oltre 150 mila case che finiranno all’asta. Il quadro emerge dalle cifre raccolte da Adusbef attraverso un monitoraggio in 35 dei maggiori Tribunali italiani: i dati sono stati raccolti e comunicati in gran parte dai Tribunali fino ai mesi di ottobre-novembre scorso e proiettati da Adusbef su base annua. «L’insostenibile crisi - sottolineano Elio Lannutti e Rosario Trefiletti nello studio - porta sempre più famiglie italiane a non poter onorare le rate dei mutui, impegno sempre più gravoso che mangia il 33% del reddito». a pag » 7

CROTONE Esplosione in una palazzina per una fuga di gas, ferite gravemente 3 persone a pag » 12

REGGIO CALABRIA Scopelliti: folle parlare di rischio dissesto al Comune dello Stretto a pag » 11

CATANZARO Tutela ambientale, salgono a 65 gli imprenditori denunciati a Lamezia a pag » 18

L’INTERVENTO

Un programma di diffusione della cultura italiana di Livia Turco resp. politiche sociali Partito democratico

Questo mese entra in vigore il decreto del ministero dell’Interno che introduce un test di lingua italiana per gli stranieri desiderosi di ottenere il permesso Ce per soggiornanti di lungo periodo. Noi democratici siamo sostenitori della tesi secondo la quale la conoscenza della lingua italiana è alla base di una buona integrazione. Riteniamo tuttavia che l’approccio adottato da questo governo, basato sulla imposizione di un esame, non sia il migliore per promuovere l’apprendimento dell’italiano e per favorire l’inclusione degli stranieri. In tutta Europa i governi stanno introducendo efinanziando programmi di integrazione civica, l’Italia invece proseguenella sua politica di chiusura. Anche la cancellazione del Fondo per le Politiche d’integrazione è un’ulteriore conferma della volontà di questo governo di proseguire nella sua politica di ostilità nei confronti degli immigrati. Il 9 dicembre, il Partito Democratico lancia la campagna di comunicazione, "Imparo l’italiano e sono cittadino", una campagna a sostegno della nostra proposta di legge per la promozione di un programma di apprendimento della lingua e della cultura italiana a beneficio degli immigrati. Una proposta alternativa che prevede un programma di diffusione della lingua e della cultura italiana, con stanziamenti pubblici e privati. Tale programma è rafforzato dalla previsione di un incentivo da riconoscere all’immigrato che partecipa ai corsi, consistente nell’anticipazione della concessione della carta di soggiorno a chi nei primi 3 anni di permanenza in Italia frequenta i corsi e supera la prova finale.


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