il domani

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OGGI CAGLIARI-PESCARA

BABY ASSASSINI IN CELLA

DOPO la netta sconfitta di Napoli il Pescara oggi affronta, per la Coppa Italia, il Cagliari allo stadio Is Arenas. Infortunato Celik (problemi muscolari), farà il suo esordio con la maglia del Pescara Crescenzi, mentre Quintero non recupera.

DOPO la morte del guardalinee Nieuwenhuizen, aggredito a calci e pugni da tre giocatori adolescenti al termine di una amichevole tra formazioni giovanili olandesi, i baby assassini (15-16 anni) sono finiti in carcere con l’accusa di omicidio colposo.

Mercoledì 5 dicembre 2012

EDIZIONE CALABRIA - EURO 0,40 > ANNO XV - N. 305 SEDE: T&P Editori SRL - Tel. 0961.023922 - Loc. Serramonda - 88044 Marcellinara (CZ)

Champions League Allegri ha fatto riposare quasi tutti i big Berlusconi accende la fantasia dei tifosi «Mario Balotelli? No, non è un sogno»

Regalo del Milan Spalletti fa festa I rossoneri, già qualificati, battuti in casa dallo Zenit Per i russi la rete di Danny vale l’Europa League MILAN ZENIT

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MILAN (4-3-3): Abbiati 6; De Sciglio 6.5, Zapata 6.5, Acerbi 6, Mesbah 6 (20' st Robinho 6); Flamini 6.5 (35' st El Shaarawy 6), Ambrosini 6, Emanuelson 5.5; Boateng 6, Pazzini 6, Bojan 6 (46' st Petagna sv). In panchina: Gabriel, Yepes, Nocerino, De Jong. Allenatore: Allegri 6 ZENIT (4-2-3-1): Malafeev 6.5; Anyukov 6, Bruno Alves 5.5, Lombaerts 5.5, Hubocan 5.5; Shirokov 5.5 (43' st Kanunnikov sv), Denisov 5; Semak 6 (46' st Lumb), Witsel 5.5, Danny 6.5; Hulk 5.5 (35' st Zyryanov sv). In panchina: Baburin, Zuev, Evsees, Djordjevic. Allenatore: Spalletti 5.5 ARBITRO: Chapron (Francia) 5 MARCATORE: 35’ pt Danny NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori 29.508. Ammoniti: Flamini, Lombaerts, Hulk, Bruno Alves. Angoli: 6-1 per il Milan. Recupero: 1' pt; 5' st.

MILANO – No El Shaarawy, no goals. Senza il Faraone, il Milan, sotto gli occhi del ct russo Fabio Capello e del presidente Berlusconi, si è fatto battere a San Siro dallo Zenit, pericoloso solo poche volte. El Shaarawy è entrato troppo tardi, nella ripresa. Ma il Milan non avrebbe meritato di perdere, in realtà. La squadra di Allegri ha chiuso in svantaggio il primo tempo, ma è stata molto più pericolosa dello Zenit e le è stato negato un netto rigore dello scadente arbitro Chapron dopo un netto “affondamento” di Pazzini a due passi della porta. Ma la squadra di Spalletti ha saputo sfruttare al meglio una delle rare occasioni che le sono capitate ed è andata in vantaggio con Danny, in un un momento di confusione della difesa del Milan. Ma così va il calcio. E ai rossoneri è servito poco metterci la buona volontà, nella ripresa: lo Zenit, in possesso di

una buona organizzazione, ha saputo vanificare le proiezioni offensive della squadra di Allegri, andato vicino al pareggio con Robinho e El Shaarawy. In due parole: stavolta ai rossoneri è mancato il gol. Così è arrivato un risultato che non è certo prestigioso per il Milan, tornato ad accusare qualche problema, ma comunque qualificata. Dopo un buon periodo è così arrivata una sconfitta abbastanza immeritata. Il risultato è servito allo Zenit per conquistare l’Europa League. Per Spalletti un buon segno che avrà un suo peso per i dirigenti russi. Il primo tiro in porta lo tenta l’esterno dello Zenit Semak al 18’ (sinistro alto dal limite dell’area), ma a quel punto i rossoneri potevano già essere in vantaggio per il netto fallo commesso in area al 4’ da Bruno Alves su Pazzini e non sanzionato dal modesto arbitro francese Chapron. Il Milan domina e sfiora il gol con Zapata al 22’ (deviazione alta sulla sponda di Pazzini) ed Emanuelson al 28’ (sinistro dalla distanza di poco fuori), ma alla prima vera occasone è lo Zenit a passare in vantaggio: sul contrasto in area tra Zapata e Hulk, Danny anticipa Acerbi e con il destro batte Abbiati. La squadra di Allegri reagisce subito alla ricerca del pareggio: prima ci prova Bojan con una spettacolare rovesciata, poi Flamini con un potente destro dai 20 metri, infine Pazzini con un colpo di testa sfortunato. Nella ripresa nulla cambia: il Milan attacca, lo Zenit prova a sfruttare il contropiede ma non supera quasi mai la metà campo. I rossoneri ci provano con Pazzini all’8’ (attento il portiere Malafeev nella deviazione con i piedi) e poi con Flamini, Bojan e Boateng, ma le conclusioni sono sempre imprecise. Allegri inserisce Robinho e poi anche El Shaarawy, ma ne ri-

cava solo due belle quante sfortunate conclusioni nei ultimi minuti. Il Milan ci prova ma alla fine alza bandiera bianca, lo Zenit vince e festeggia l’Europa League. Ad animare la serata dei rossoneri ci aveva pensato però, il presidente Silvio Berlusconi con una frase che apre le speranze dei tifosi: «No, Balotelli non è un sogno». Un’apertura nei confronti dell’attaccante italiano del Manchester City e, del resto, anche nei giorni scorsi Berlusconi non aveva nascosto la stima per il centravanti azzurro. Il numero 1 del club rossonero, che ha fatto visita alla squadra nello spogliatoio, ha anche dichiarato «speriamo che il Milan continui così» e sulle parole di Montolivo che ha definito le sue visite a Milanello come «doping psicologico», ha commentato: «mi sembra che possa essere così, speriamo». Poi una domanda su Robinho. «Va via? No», ha detto Berlusconi. Stephan El Shaarawy controllato dal difensore dello Zenit San Pietroburgo Bruno Alves Sopra: Allegri e Berlusconi

Serie B: rossoblù sciuponi

Prima divisione: ok anche Carboni

Seconda divisione: soddisfatto

Crotone rammarico per il pari di Reggio

Catanzaro tornano Masini e Ulloa Maisto via

Costantino «Vigor la mentalità è giusta»

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