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Edizione Il domani dello sport

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Lunedì 06 Febbraio 2012 > euro 1,00 > Anno XV Nr. 34

Zero gol, quattro ammoniti e due espulsi, Ibrahimovic per una manata ad Aronica e Allegri per proteste nel finale

MILAN IN CRISI DI NERVI

L’INCHIESTA

La Serie A celebra una grande Roma poker e spettacolo l’Inter va ko

Calcioescommesseillegali OggidalgipdiCremona gliinterrogatori degliarrestati

da pag. 4

a pag. 2

MALTEMPO Ancora disagi da Nord al Sud altre vittime e polemiche a Roma sulle previsioni tra Alemanno e Gabrielli a pag. 14

L’ALLERTA La Coldiretti segnala il rischio della mancata distribuzione di alimentari freschi nelle città

CALABRIA Corbelli denuncia l’emergenza profughi nella nostra regione: un vero e proprio allarme sociale da affrontare

a pag. 14

a pag. 13


2 il Domani dello Sport Lunedì 06 Febbraio 2012

SPORT Cassano e Iacovelli davanti al gip di Cremona per chiarire i contorni delle partite combinate

Scommesse, oggi gli interrogatori

Eva Canta

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ROMA - Saranno interrogati tra oggi e domani dal gip di Cremona Guido Salvini, gli ultimi due arrestati nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse. Oggi dovrebbe comparire davanti al giudice il portiere del Piacenza Mario Cassano e il giorno successivo sarà il turnodelfactotumdelBariAngelo Iacovelli. L’uno, Angelo Iacovelli, infermiere ben agganciato alla squadra del Bari, è ritenuto l’uomo chiave nelle indagini della Procura pugliese che indaga sul Calcioscommesse, davanti alla quale si era era affrettato a farsi interrogare due giorni prima. L’altro, Mario Cassano, portiere del Piacenza,erastatoinguaiatodaalcuni suoi colleghi che avevano confermato la sua attitudine a vendersi le partite («il portiere ha fame», si era anche sentito in qualche intercettazione). Ora sono entrambi in carcere con l’accusa di associazione a delinquere e frode sportiva su ordine del gip di Cremona Guido Salvini e hanno fatto salire a quota 37 le persone arre-

state dal giugno scorso a oggi nell’inchiesta del procuratore Roberto di Martino. Sentito due volte da testimone e altrettante da indagatoaBari,Iacovelli-ilcuiarresto su ordine di Cremona potrebbe causare qualche incomprensione tra i magistrati lombardi e quelli pugliesi, i cui rapporti non sembrano improntati a un’eccessiva comunicatività - è accusato di aver manipolato (o cercato di farlo), quattro partite dell’anno scorso del Bari in seria A: Milan-Bari, Bari-Sampdoria, Bari-Roma e Palermo-Bari. A parlare del suo ruolo di promotore di combine, più o meno diffusamente, sono l’ex Spezia Filippo Carobbo, e l’ex barese, ora all’Atalanta, Andrea Masiello a cui furono proposte Bari-Roma e Bari-Sampdoria, Palermo-Bari, tutte rifiutate, a dire del calciatore, che solo in un’occasione prese 70mila euro ma che restituì dopo «confusione e imbarazzo». Le loro dichiarazioni, che hanno fornito riscontri al primo pentito dell’inchiesta, l’ex

Piacenza Carlo Gervasoni, fanno scrivere al gip Salvini che «il quadro d’accusa, sia con riferimento al reato associativo, sia con riferimento ai singoli - e anche nuovi e in precedenza sconosciuti - episodi di frode sportiva, si è straordinariamenterafforzato».Tuttigliarrestati, infatti, «hanno reso confessioni, pur di diversa ampiezza, sin dal primo interrogatorio davanti algipehannoconfermatoespesso ampliato le loro dichiarazioni nei successivi interrogatori condotti dal pubblico ministero». La posizione di Iacovelli e Cassano è quella di «intermediazione tra il braccio operativo dell’organizzazione», i cosiddetti Zingari e «i calciatori corrotti o da corrompere». A carico di Cassano, oltre a questo ruolo di cinghia di trasmissione, sono contestati alcuni episodi in cui avrebbe taroccato incontri nei campionati di serie B 2010-2011 e 2008-2009: Albinoleffe-Piacenza, Siena-Piacenza e l’ormai famosa Atalanta-Piacenza in cui si buttò a lato dopo aver raccomandato all’ex capitano dei nerazzurri Cristiano Doni di tirare un rigore in modocentrale.IacovellieCassano sono tasselli, per il giudice, «non di un semplice gruppo di scommettitori disonesti e truffaldini» ma di una «rete complessa», con i loro referenti a Singapore,capaci di impiegare grandisomme.E avrebbero continuato a farlo per anni. Se non fosse, la rete, incappata nella ormai famigerata Cremonese - Paganese durante la quale il portiere Marco Paoloni cercòdiaddormentareisuoicolleghi con il Minias e che diede il via all’inchiesta.

Stefano Palazzi difende la Procura federale «Infondate e gratuite». La Procura federale guidata da Stefano Palazzi si difende così dalle critiche circa i tempi lunghi di trasmissione degli atti delle audizioni di Simone Farina, il giocatore del Gubbio che aveva denunciato un tentativo di combine. «Proprio la trasmissione dei due atti - spiega la Procura - ha consentito nuovi utili sviluppi all’attività inquirente giudiziaria senza alcun pregiudizio derivato dall’asserito ingiustificato ritardo nella trasmissione». Secondo Palazzi le critiche «determinano un’ingiusta denigrazione dell’attività della Procura stessa». A far discutere i tempi con cui opera la procura, in questo caso relativamente alla trasmissione del verbale di audizione di Farina dalla Procura della Figc a quella di Cremona, che ha avviato l’inchiesta sul calcioscommesse. «Tutta l’attività inquirente della Procura Federale deve essere svolta nel rispetto della normativa - fa sapere la Procura -. La Procura, conformandosi a modalità operative consolidate nel tempo, non trasmette d’ufficio atti inerenti la propria attività alle Autorità Giudiziarie eventualmente competenti. Tale modalità operativa trova fondamento nell’assetto normativo».

IN BREVE

> RUGBY

> LIGA

> BASKET NBA

Lo spirito è quello giusto, ora bisogna crescere in concretezza e limitare gli errori, soprattutto difensivi. Questo il giudizio del nuovo coach dell’Italia, Jacques Brunel dopo la sconfitta con la Francia, nel match d’esordio del Sei nazioni. «Lo spirito che abbiamo messo sul campo è la cosa più importante - spiega Brunel nella conferenza stampa post-partita - voler attaccare, imporre qualcosa all’avversario, è questo che mi piace, anche se poi in tanto possesso palla non sempre siamo riusciti a fare il passaggio giusto, o il calcio migliore. Ma è una base di lavorointeressante».L’Italia ha mostrato una capacità senza precedenti di tenere la palla e occupare il campo, ma «non siamo riusciti afarlofruttare»,nonostante le numerose situazioni di pericolo create. Gli errori difensivi, invece, «li abbiamo pagati cari».

Nel campionato spagnolo basta il gol di Sergio Ramos al Real Madrid per chiudere senza affanni la trasferta con il Getafe. La 22/a giornata della Liga è ancora a favore delle merengues che si impongono 1-0 e volano a quota 55 in testa alla classifica, con 10 lunghezze di vantaggio sul Barcellona atteso dalla sfida con il Real Sociedad (vittoria per 2-1). Per la squadra di Mourinho è stato facile amministrare il vantaggio di misura ottenuto grazie al gran gol di Sergio Ramos su calcio d’angolo al 18’ del primo tempo. Pari con sei gol tra Athletico Bilbao e Espanyol Barcellona, vince invece il Maiorca in casa con il Betis Siviglia. Risultati della Liga spagnola: Maiorca-Betis Siviglia 1-0; Levante-Santander 1-1; Athletico Bilbao-Espanyol Barcellona 3-3; Getafe-Real Madrid 0-1.

I 20 punti di Danilo Gallinari non evitano ai Denver Nuggets (15-9) la netta sconfitta per 117-97 sul campodei PortlandTrailBlazers(14-10). L’alaazzurra,titolare per 36’17", chiude con 7/14 al tiro (1/5 da 3 punti), 5 rimbalzi, 3 assist e 1 stoppata. Denver incassa il secondo k.o. consecutivo e il quarto in 5 partite nonostante i 16 punti a testa realizzati da Kosta Koufos (con 12 rimbalzi) e Ty Lawson. Portland vola con il career high di Nicholas Batum: l’ala francese segna 33 punti con 11/19 al tiro e uno stellare 9/15 dalla linea dei 3 punti. Allo show partecipaancheLaMarcus Aldridge(29punti),mentre il veteranissimo Marcus Camby domina sotto i tabelloni (20 rimbalzi). È sempre più buio per New Orleans e Marco Belinelli. GliHornets(4-20)cedono per 89-87 in casa dei Detroit Pistons.



4 il Domani dello Sport Lunedì 06 Febbraio 2012

SPORT Occasione sprecata per la squadra di Conte che comunque resta leader in classifica

LA JUVE recrimina: rigore netto negato Marco Gentile

JUVENTUS

TORINO - Juventus bloccata in casa dal Siena, ma che resta comunque al comando della classifica della Serie A con 45 punti, uno in più del Milan, ed una gara da recuperare, complice anche il pari dei rossoneri a San Siro con il Napoli. La squadra di Conte ci ha provato fino alla fine a vincere ma ha trovato di fronte un Siena che ha chiuso tutti gli spazi, trovando un ottimo pari e il punto numero 20 in classifica. La Juve rispetto alla gara con l’Udinese cambia modulo, rispolverando il 4-3-3 e rilanciando Pepe e Vucinic accanto a Matri. Nel Siena Sannino decide di rivedere il centrocampo, lanciando fin dal 1’ a destra il neo-acquisto Giorgi e ridando spazio a Vergassola e Brienza. Davanti confermati Destro e Calaiò. Nel

SIENA

0 0

JUVENTUS (4-3-3): Buffon 6, Lichtsteiner 6,5, Barzagli 7, Chiellini 7, De Ceglie 6,5, Vidal 5,5, Pirlo 6, Marchisio 5,5, Pepe 5 (37’ Giaccherini 6) Matri 5,5 (30’ st Quagliarella 6), Vucinic 5 (15’ st Borriello 5,5). All.: Conte 6 SIENA (4-4-2): Pegolo 7, Vitiello 6,5, Terzi 6, Rossettini 7, Del Grosso 6, Giorgi 6 (22’ st Reginaldo 6), Gazzi 6,5, Vergassola 6, Brienza 6, Destro 5,5 (28’ st Parravicini 6), Calaiò 5,5 (10’ st Gonzales 5). All.: Sannino 6 Arbitro: Peruzzo 5,5 Angoli: 9-3 per la Juventus Spettatori: 35.392

primo tempo la squadra di Conte fatica terribilmente contro un Siena ottimamente disposto in campo che non fa ragionare gli avversari, triplicando le marcature sulle fasce e raddoppiando, con le due punte, su Pirlo. I bianconeri non sono mai riusciti ad alzare i ritmi e non è un caso che solo con Vidal e Lichtsteiner sono riusciti a impensierire nei primi 45’ Pegolo. Al 16’ il centrocampista cileno prova il destro dalla distanza, forte ma centrale che Pegolo respinge coi pugni. Al 30’ su un cross radente dalla sinistra di De Ceglie, Matri da due passi non controlla e consente a Rossettini di liberare. Poco Siena in avanti con qualche sortita da parte di Destro e Calaiò controllata da Buffon. La migliore occasione per i bianconeri arriva al 34’: lancio di Pirlo dalla trequarti per l’inserimento di Lichtsteiner, tocco di piatto al volo con Pegolo che è bravo con un colpo di reni a mandare in angolo. Forcing della Juve sin dall’inizio del secondo tempo, prima con Vucinic e poi con Marchisio. Al 14’ un super Pegolo toglie dall’incrocio una conclusione di Pirlo. Poi ci prova ancora Vidal. Al 39’ fallo di mano di Vergassola in area su un cross di Chiellini, la Juve chiede il rigore ma l’arbitro non lo concede.

La squadra di Conte ci ha provato fino alla fine a vincere ma ha trovato di fronte un Siena che ha chiuso gli spazi, trovando un ottimo pari

A VERONA CHIEVO PARMA

1 2

Chievo(4-3-1-2):Sorrentino,Frey, Andreolli,Acerbi,Dramè,Sammarco(1’ stLuciano),Bradley,Vacek(31’st Paloschi),Thereau(24’stSardo), Moscardelli,Pellissier.Adisp.Puggioni, Cesar,Rigoni,Cruzado.All.DiCarlo. Parma(3-5-2):Pavarini,Lucarelli, Paletta,Zaccardo,Valiani(17’st Biabany),Morrone,Mariga,Galloppa(9’ ptModesto),Gobbi,Floccari,Giovinco (45’stOkaka).Adisp.Mirante,Ferrario, Musacci,Valdes.All.Donadoni. Arbitro:Nasca. Marcatori:1’stGiovinco,4’stThereau, 23’stLuciano(aut.).

Chievo in caduta, la fortuna aiuta il Parma Romeo Manti VERONA - Un Chievo ancora in frenata collezione con il Parma la seconda sconfitta casalinga consecutiva,dopoquelladidomenica scorsa con la Lazio. Il successo emiliano per 2-1 porta però la firma di un clamoroso autogol di Luciano, ed il marchio di una prestazione condita da una prodezza in rete di Giovinco. Una gara che testimonia ancora la bontà del piccolo attaccante di scuola Juve, con la speranza che questo stato di forma lo accompagni anche ai prossimi Europei. Perché un

Giovinco così può essere il leader della giovane Nazionale di Cesare Prandelli. Parma che grazie al successo del Bentegodi appaia in classifica proprio il Chievo, compiendo un passo importante verso la salvezza. Buona partenza del Chievo che costruisce due ottime occasioni. La ripresa si apre con i botti. Non passa nemmeno un minuto e il Parma trova il vantaggio. La reazione del Chievo è immediata: colleziona un paio di angoli e al 4’ è in parità. La partita diventa bella, le squadre si allungano, il Chievo ci crede, ma la fortuna aiuta il Parma.


Lunedì 06 Febbraio 2012 il Domani dello Sport

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SPORT L’attaccante svedese espulso contro il Napoli per uno schiaffo ad Aronica a metà ripresa

IBRA VEDE ROSSO Milan, solo un pari Marco Gentile

MILAN

MILANO - Il Milan non va oltre un paricolNapolieIbravederosso.Il big match di San Siro finisce 0-0 e con il diavolo in 10 uomini: l’attaccante svedese, espulso per uno schiaffo ad Aronica a metà ripresa, tiene in ansia i rossoneri in vista della sfida-verità con la Juve in programma fra tre giornate. Di certo, il tecnico Massimiliano Allegri dovrà fare a meno del suo uomo migliore in un momento cruciale della stagione e con un altro scontro diretto con l’Udinese alle porte. Non cambia, però, il distacco dalla capolista (fermata dal Siena sullo 0-0) che resta di un punto. Dopo il passo falso contro la Lazio all’Olimpico, però, dai campioni d’Italia ci si aspettava di più. La manovra dei rossoneri in avvio è lenta, Ibra e compagni pro-

NAPOLI

0 0

Milan: Abbiati (1’ st Amelia), Abate, Mexes, Thiago Silva, Antonini, Emanuelson, Van Bommel, Nocerino, Seedorf (31’ st Ambrosini), Robinho (41’ st Maxi Lopez), Ibrahimovic. All. Allegri. Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica (36’ st Pandev), Maggio, Gargano, Dzemaili (31’ st Inler), Zuniga, Hamsik, Lavezzi, Cavani. All. Mazzarri. Arbitro: Rizzoli. Ammoniti: Van Bommel, Seedorf, Cavani, De Sanctis, Emanuelson, Mexes. Espulsi: Ibrahimovic, Allegri.

cedonoafiammate.IlNapolichiude bene gli spazi e al 18’ si fa vivo dalle parti di Abbiati con un destro violento di Hamsik respinto con i pugni dal portiere. Lavezzi non è ancora al top della condizione e si vede: al 23’ il pocho sbaglia un controllo apparentemente facile nell’area del Milan e poi calcia sull’esterno della rete. I campioni d’Italia alzano il baricentro prima del riposo e al 32’ reclamano il rigore per un contatto Gargano-Robinho: Rizzoli lascia correre. Il diavolo rientra in campo dopo l’intervallo senza Abbiati, fermato da un problema muscolare e sostituito fra i pali da Amelia. Ma il Milan sembra più ispirato e Robinho ha subito una clamorosa chance per il vantaggio: il brasiliano, lanciato a rete da Ibraconunastutocolpoditestaalla cieca, spreca tutto calciando a lato da ottima posizione. Robinho ci riprova al 58’con un colpo di testatroppocentraleperimpensierire De Sanctis. Ibra accende la luce al 63’ con un destro chirurgico sul quale il portiere del Napoli si allunga a deviare in corner. E proprio quando il gol dei rossoneri sembra nell’aria, lo svedese rifila uno schiaffo ad Aronica a gioco fermo e rimedia un rosso pesante come un macigno.

Dopo il passo falso contro la Lazio all’Olimpico, però, dai campioni d’Italia ci si aspettava di più

A NOVARA NOVARA CAGLIARI

0 0

Novara(5-3-2):Ujkani6,Dellafiore6, Lisuzzo6.5,Centurioni5.5,Garcia6, Gemiti6(47’stRubinosv),Porcari6, Pesce6,Rigoni6(25’stJedasv), Mascara6(37’stMorganellasv), Caracciolo5.5.(31Fontana,77 Rinaudo,7Jensen,21Mazzarani).All.: Mondonico6 Cagliari(4-3-1-2):Agazzi6,Pisano6, Canini6.5,Astori6.5,Agostini6, Dessena6,Conti6,Nainggolan5.5(34’ stEkdal),ThiagoRibeiro5.5(44’st Larriveysv),ElKabir6(11’stIbarbo), Pinella5.5(25Avramov,24Perico,3 Ariaudo,32Cappelini).All.:Ballardini6 Arbitro:Gava5.5 Angoli:5-4perilCagliari Recupero:1’e3’ Ammoniti:Garciapergiocoscorretto Spettatori:circa8mila.

Il Cagliari regala il primo sorriso a Mondonico Romeo Manti NOVARA - Nel gelo dello stadio dedicato a un grande attaccante, Silvio Piola, soltanto sbadigli fra il Novara e il Cagliari che pure andava alla ricerca della quarta vittoria in trasferta dopo quelle di Roma, Lecce e Catania. Nessuna emozione, pochissime le azioni che avrebbero potuto portare al gol le due squadre. Per la formazione di Ballardini un’occasione sprecata di fronte a un avversario che ha dimostrato di meritare l’ultimo posto nella classifica del campionato di serie A. Partita dai

toni molto pacati senza grandi occasioni. Bloccata nei primi quindici minuti con i padroni di casa che non riescono a concludere l’azione e un Cagliari che a sprazzi riesce a portarsi vicino alla porta avversaria. Il Novara mette in difficoltà il Cagliari solo quando riesce ad attacare con gli esterni, mentre gli uomini di Ballardini non riescono a impensierire il portiere del Novara. Il campo scivoloso in alcuni punti sembra la difficoltà principale dell’incontro. Finisce dunque a reti inviolate con un Novara che per la prima volta non incassa gol.


6 il Domani dello Sport Lunedì 06 Febbraio 2012

SPORT

SERIE A Grande Genoa a Marassi e solo nel finale i biancocelesti ospiti riescono a limitare i danni

IL GRIFONE STENDE LA LAZIO Apre il solito Palacio e l’Europa si avvicina Giorgio Maffei GENOVA - Il Genoa cala il tris e ammazza un’altra grande. Il grifone stende la Lazio per 3-2 nel gelo di Marassi e ottiene la seconda vittoria di fila in casa dopo quella contro il Napoli. Apre Palacio con uno splendido gol, archivia Jankovic con una doppietta e i rossoblù raggiungonoquota30punti.L’Europa, a questo punto, non è più un miraggio per la squadra di Marino. Nella maledetta domenica della Lazio c’è invece il grande alibi delle assenze e della sfortuna, oltre al grande merito di non mollare fino alla fine e anche in inferiorità numerica: i gol di Ledesma su rigore e di Gonzalez a fil di sirena, però, non bastano. E, dopo l’exp-

loit dell’Olimpico contro il Milan, la squadra di Reja torna coi piedi per terra. Tanti infortuni, un viaggio-odissea per raggiungere Genova e il forfait ’last minutè di Hernanes, che si ferma nella rifinitura. La trasferta della Lazio nasce e si sviluppa sotto una cattiva stella. E il trend negativo è confermato dopo il fischio d’inizio. Il match dei biancocelesti si mette in salita dopo nemmeno dieci minuti. Palacio, sempre lui, festeggia il trentesimo compleanno col dodicesimo gol stagionale. Un’autentica perla, quella dell’argentino, che inganna Marchetti con uno splendido colpo di tacco: traiettoria beffarda e 1-0 Genoa. Il rientro di Klose è l’unica buona notizia del giorno per gli ospiti e proprio il te-

Nella maledetta domenica della Lazio c’è il grande alibi delle assenze e della sfortuna, oltre al merito di non mollare desco prova a scuotere i suoi al 12’ seminando il panico nella difesa rossoblù: slalom e assist per Gonzalez, il cui destro a incrociare sfiora il palo. Ma la giornata storta dei biancocelesti continua e dopo un quarto d’ora di gioco salta il tandem d’attacco schierato da

Reja: si fa male Rocchi, sostituito dal neo-acquisto Candreva. La Lazio passa al 4-2-3-1, ma nemmeno il tempo per riorganizzarsi e il Genoa raddoppia. Al 25’ Sculli crossa dal fondo e Jankovic sfrutta l’uscita a vuoto di Marchetti: destro a botta sicura e a nulla vale il goffo tentativo di Stankevicius sulla linea di porta. La Lazio si scuote prima del riposo, ma Frey sbarra la strada. Il portiere prima respinge il tiro insidioso da fuori di Candreva (38’), poi vola a deviare in corner il colpo di testa di Klose (40’). La ripresa non comincia sotto migliori auspici per i biancocelesti: Jankovic sfrutta un lancio lungo e lo scivolone del povero Garrido, poi infila con un destro a incrociare Marchetti. Sul 3-0 il Genoa si rilassa e, come da tradizione quest’anno, concede qualche chance di troppo agli avversari per rientrare in partita. Alla Lazio va il merito di non mollare e al 53’Lulicconquistailrigore edal dischetto Ledesma non sbaglia il 3-1. Il Genoa si complica la vita e nel finale Gonzalez firma il 3-2.

GENOA

3

LAZIO

2

Genoa (4-4-2): Frey; Mesto, Granqvist, Kaladze, Constant; Jankovic (41’ st Birsa), Kucka, Biondini, Sculli (33’ st Belluschi); Gilardino, Palacio. All. Marino. Lazio (4-4-2): Marchetti; Konko,Diakite,Stankevicius (22’ st Biava), Garrido (16’ st Rozzi); Ledesma, Matuzalem; Gonzalez, Lulic; Klose, Rocchi (16’ st Candreva). All. Reja. Arbitro: Tagliavento. Marcatori: 9’ pt Palacio, 25’ pt e 1’ st Jankovic, 8’ st Ledesma, 45’ st Gonzalez.


Lunedì 06 Febbraio 2012 il Domani dello Sport

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SPORT

SERIE A Jovetic ancora a segno e Udinese battuta in una gara che i viola potevano anche perdere

LA FIORENTINA SI RISCATTA Di Natale troppo solo Udinese da ripensare Giorgio Maffei FIRENZE - La terza sconfitta consecutiva in trasferta è il primo campanello d’allarme: per centrare la Champions League, l’Udinese deve cambiare passo. A Firenze s’illude, segna con un ghiotto pallonetto di Di Natale dopo meno di unquartod’ora,hal’occasioneper spedire all’inferno la Fiorentina, infreddolita e impaurita, ma s’inceppa sul più bello. Anche perché Boruc,ilportiereviola,èingiornata di grazia: nega a Di Natale il possibile 2-0 che avrebbe chiuso la partita e anche il gol del possibile 1-2 quattro minuti dopo che Jovetic aveva pareggiato sul rigore fischiato dall’arbitro Mazzoleni per un fallo di mano di Benatia su

cross da sinistra di Pasqual. La Fiorentina ha la fortuna di riacciuffare il pareggio nel primo tempo e nel secondo esce alla distanza. La partita, nel freezer del Franchi, viene condizionata dal vento: sino all’intervallo favorisce le ripartenze letali dei friulani, nella ripresa spinge la voglia di riscatto dei viola. La squadra di Rossi, infatti, viene fuori alla distanza: Cassani e Pasqual mandano in crisi rispettivamente Armero e Basta, Montolivo comincia a far girare veloce il pallone, persino Lazzari sale di rendimento. Il 2-1 della Fiorentina coincide con il primo gol in viola di Cassani, un colpo di testa a centro area sul solito cross da sinistra di Pasqual. Benatia commette il secondo fallo da rigo-

Boruc, il portiere viola, è in giornata di grazia: nega a Di Natale il 2-0 che avrebbe chiuso la partita e anche il possibile 1-2 re, un intervento deciso su Jovetic e il montenegrino al 39’ della ripresa firma dal dischetto il 3-1, dodicesimo gol stagionale, quarta doppietta. Firenze però deve soffrire sino in fondo, è nel suo destino: Torje illude l’Udinese segnando il 3-2 al 44’, un tiro angolato do-

po l’assist all’indietro di Di Natale. Ma è troppo tardi. La Fiorentina, per la prima volta in stagione, vince due partite di fila. L’Udinese conserva il terzo posto soltanto perché chi insegue fa pure peggio: la Lazio perde a Genova (3-2), l’Inter viene umiliata dalla Roma. Ma per difendere la zona Champions serve di più, molto di più. A Guidolin il compito di trovare le contromisure per fermare l’emorragia di sconfitte lontano dal Friuli. A fine partita, il tecnico della Fiorentina è soddisfatto della vittoria e ringrazia il pubblico di Firenze, che ha sfidato il freddo per assistere alla partita.Ifriulaniperdono,maGuidolin non cerca alibi nonostante i due penalty concessi a favore dei viola. «Ero contento per Firenze e per la sua gente, se giochiamo con questo spirito, possiamo toglierci delle soddisfazioni. Jovetic - dice Delio Rossi sorridendo - mi fa arrabbiare, perchè ha del talento, ma ogni tanto si perde. Gli dico delle cose, poi fa quello che gli pare». Meglio così per i viola... se vincono.

FIORENTINA 3 UDINESE

2

Fiorentina (3-5-2): Boruc, Gamberini, Natali, Nastasic, Cassani, Behrami, Montolivo, Lazzari, Pasqual, Amauri, Jovetic. All.Rossi. Udinese(3-5-1-1):Handanovic, Benatia, Domizzi, Ferronetti, Basta (22’ st Torje), Isla, Pazienza, Fernandes, Armero, Floro Flores (15’ st Abdi), Di Natale. All. Guidolin. Arbitro: Mazzoleni. Marcatori: 14’ pt Di Natale, 39’ pt (rig.) e 39’ st (rig.) Jovetic, 11’ st Cassani, 45’ st Torje. Ammoniti: Lazzari, Montolivo, Banatia.


8 il Domani dello Sport Lunedì 06 Febbraio 2012

SPORT

SERIE A Ieri la squadra giallorossa è stata praticamente perfetta, veloce, aggressiva e attenta

UNA ROMA SPETTACOLARE L’Inter senza scampo Borini eroe del giorno Giorgio Maffei ROMA - Poker della Roma di Luis Enrique all’Inter di Claudio Ranieri. La squadra giallorossa è stata praticamente perfetta, veloce, aggressiva e attenta e dopo la debacle di Cagliari, si riprende contro i nerazzurri e li avvicina in classifica.Igiallorossisalgonoa34 punti con una gara, quella con il Catania, da concludere, mentre l’Inter resta ferma a 36 punti. La squadra di Luis Enrique è stata travolgenteinattaccoconlaretedi Juan, la doppietta di Borini e la perla di Bojan. Affluenza tutto sommato discreta all’Olimpico, visto quanto accaduto a Roma in questi giorni, con circa 40.000 spettatori che hanno assistito ad

un bello spettacolo su un terreno di gioco in buone condizioni. Luis Enrique ritrova De Rossi, davanti alla difesa ed importante perno tattico per mettere in azione il trio Totti-Borini-Lamela. Dietro Josè Angel preferito a Rosi, con Taddei che cambia fascia. Ranieri schiera un centrocampo di quantità con il neo arrivato Palombo in regia e Obi a sinistra. In avanti il tandem Pazzini-Milito La Roma parte subito forte e tiene costantemente in pugno le operazioni nel primo tempo, i due gol sono la logica conseguenza dell’atteggiamento digioco.Al4’azionediprimadella Roma, chiusa da Gago che verticalizza per Borini il cui destro sul primo palo esce di poco. Al 12’ prodigio di Totti che mette Lamela

I giallorossi salgono a 34 punti con una gara, quella con il Catania, da concludere, mentre l’Inter resta ferma a 36 punti solo in area a destra, tiro cross, sventa Julio Cesar, riprende Pjanic, sinistro potente e ancora Julio Cesar, in corner su cui va Totti, pallone tagliato al centro e perfetto stacco di Juan che batte Julio Cesar per l’1-0. Inter lenta nella circolazione palla, e l’unico

pericolo lo porta Milito che scatta in profondità, dribbla Gago e conclude, ma para a terra Stekelenburg. Ottima partita di Totti, vera spina nel fianco, che giostra sulla trequarti e in avanti e al 27’ su un servizio di Josè Angel controlla male a due passi da Julio Cesar. Al 41’ arriva il raddoppio della Roma con Borini. L’attaccante servito sul filo del fuorigioco da Pjanic entra in area salta in dribbling Samuel e batte Julio Cesar sotto le gambe. Ad inizio ripresa Ranieri cambia tutto ed inserisce Poli e Cambiasso per Pazzini e Samuel, ma l’ordine dei fattori non cambia e al 3’ sul lancio dalle retrovie di Juan scatta perfettamente ancora Borini che controlla il pallone sul rientro di Lucio e firma la doppietta personale. Nel finale Luis Enrique inserisce il giovane Piscitella e Bojan e al 44’ i due creano l’azione del quarto gol. Lo spagnolo entrato, viene servito dal giovane della Primavera,erealizzauncapolavoro: dal limite prende palla salta mezza difesa e poi incrocia sul secondo palo per il 4-0.

ROMA

4

INTER

0

ROMA (4-3-3): Stekelenburg 6, Taddei 6, Juan 7, Heinze 6.5, Josè Angel 6, Gago 6 (25’ Simplicio 6), De Rossi 6.5, Pjanic 6.5, Lamela 6 (28’ Bojan 6.5), Totti 6.5, Borini 7.5 (34’ st Piscitella sv). All.: Luis Enrique 6.5 INTER (4-4-2): Julio Cesar 5, Maicon 5 (22’ st Faraoni 5), Lucio 4.5, Samuel 4.5 (1’ st Cordoba4.5),Nagatomo4.5, Zanetti 5.5, Palombo 5, Cambiasso 5, Obi 4.5, Pazzini 5 (1’ st Poli 5), Milito 5.5. All.: Ranieri 5 Arbitro: De Marco 6 Reti: nel pt 13’ Juan, 41’ Borini; nel st 3’ Borini, 44’ Bojan.




Lunedì 06 Febbraio 2012 il Domani dello Sport 11

SPORT

SERIE A Arrivano il decimo punto in quattro gare e la terza vittoria casalinga consecutiva

IL PALERMO VOLA ALTO L’Atalanta in dieci lotta fino alla fine Giorgio Maffei PALERMO - Se qualcuno, un mese fa circa, dopo aver visto maramaldeggiare il Napoli al Barbera, avesse azzardato che quattro partite dopo il Palermo si sarebbe trovato a pari punti con i partenopei, probabilmente sarebbe stato preso per matto. Invece, con il decimo punto in quattro gare e con la terza vittoria casalinga consecutiva, quello che sarebbe sembrato il pronostico di un ottimista per vocazione si è tramutato in mera realtà. Quello ottenuto con l´Atalanta non è un successo banale o scontato. I rosanero hanno giocato molto bene per settanta minuti, avrebbero meritato un attivo molto più rotondo, e poi nel finale han-

no pagato comprensibilmente le fatiche di Milano e il ritorno dei bergamaschi, che seppur in dieci hanno testimoniato una volta di più di essere compagine rognosa e combattiva. Prosegue senza intoppi il momento d´oro della coppia d´attacco di Mutti: il duo Miccoli-Budan continua a sfornare gol a raffica e giocate di qualità. Era da tempo che i rosanero non potevano contare su un terminale offensivoingradodipartecipareal gioco risultando però allo stesso tempo decisivo in area di rigore. Per caratteristiche, né Pinilla né tantomeno Hernandez si sono dimostratiingradodigarantireun peso specifico di tale portata nel cuore delle difese avversarie. A questo punto del campionato, la

I rosanero hanno giocato molto bene per settanta minuti, avrebbero meritato un attivo molto più rotondo cosamiglioredafaresarebbequella di non guardare la classifica e di abbandonarsi al puro divertimento, al giocare per vincere sempre. Il margine sulla zona calda, in poche settimane, è passato da sei a ben quattordici punti, e partite di grande fascino attendono adesso i

rosanero da qui a primavera. Questa squadra, che si è improvvisamente ritrovata, sta dicendo prima a sé stessa e poi ai tifosi, che stanno riacquistando lentamente fiducia, che il futuro non è così grigio come poteva apparire qualche tempo fa. In alcune cose è certo rivedibile e migliorabile, ma sta salendo in qualità e in convinzione, elementi questi che forse erano mancati per larghi tratti della stagione. Da qui in poi, su questa strada, il cammino potrebbe rivelarsi in discesa, e da affrontare serenamente. I gol. 29’ pt: Miccoli trasforma, con un preciso rasoterra di piatto destro, un rigore concesso dopo che Consigli lo ha atterrato in area. 4’ st: Barreto crossa dalla destra, sul secondo palo è piazzato Miccoli che, di testa, impegna Frezzolini, riprende di testa Budan e Frezzolini si ripete, ma il croato si avventa sul pallone e, di destro, lo appoggia in rete. 11’ st: bella iniziativa di Gabbiadini sulla sinistra e cross per Moralez, che arriva in corsa nei pressi e insacca nei pressi del secondo palo.

PALERMO 2 ATALANTA 1 Palermo (4-3-1-2): Viviano, Pisano, Silvestre, Mantovani, Balzaretti, Barreto, Donati, Bertolo (26’ st Acquah), Zahavi (22’ st Ilicic), Miccoli, Budan (31’ st Vasquez). All. Mutti. Atalanta (4-4-2): Consigli, Raimondi, Stendardo, Lucchini, Peluso, Schelotto (1’ st Brighi), Carmona, Cigarini, Moralez, Gabbiadini (32’ st Marilungo), Tiribocchi (28’ pt Frezzolini). All. Colantuono. Arbitro: Brighi. Marcatori: 29’ pt Miccoli (rig.), 4’ st Budan, 11’ st Moralez.


12 il Domani dello Sport Lunedì 06 Febbraio 2012

SPORT

SERIE A Partita nervosa, senza reti e con tanti ammoniti, alla fine ne risente soprattutto lo spettacolo

A LECCE SCIALBO PAREGGIO Espulso Carrozzieri Benassi si infortuna Giorgio Maffei LECCE - Scialbo zero a zero tra Lecce e Bologna al termine di una partita monotona, ravvivata solo negli ultimi venti minuti dall’espulsione del salentino Carrozzieri per doppia ammonizione. Insomma, non proprio una di quelle emozioni indimenticabili in una domenica da dimenticare in tutta fretta vista la scarsità di spettacolo. Gara brutta ma molto importante e delicata ai fini della classifica, giocata con estremo agonismo dalle due squadre che ha costretto Valeri ad ammonire otto giocatori. Non è un record ma poco ci manca. Il Bologna, nonostante l’uomo in più per quasi metà del secondo tempo, non è

riuscito a sfruttare l’occasione di raggiungere una vittoria che avrebbe potuto allontanarlo dalla zona pericolosa in classsifica. E il Lecce, appena sette giorni fa grandiosocontrol’Inter,incassaunmisero punticino che vale solo a togliersi dal penultimo posto che lascia ad un Cesena con una partita in meno. Il tecnico dei leccesi Serse Cosmi conferma il playmaker Blasi con al suo fianco Delvecchio e al centro della difesa opta per il rientrante Carrozzieri al posto di Miglionico. Primo acuto del Lecce al 6’ con una testata di Giacomazzi che sfiora la traversa. Il Bologna per metà tempo pensa solo a contenere e solo al 23’ si affaccia in avanti con Raggi che obbliga Benassi a respingere d’istinto. Una

Il Bologna con l’uomo in più per quasi metà del secondo tempo non è riuscito a sfruttare l’occasione parata che però costa cara al portiere il quale accusa una contrattura e si fa sostituire da Julio Sergio. Stessocopioneanchenellaripresa con il Lecce a fare la partita e il Bologna a giocarsi tutti con il contropiede affidato a Di Vaio. Sono i padroni di casa al 7’ a mancare

clamorosamente il vantaggio con Muriel,servitodaDiMichele.L’attaccante colombiano evita anche Gillet ma da posizione decentrata calcia sull’esterno della rete. Pioli si gioca la carta Acquafresca al posto di uno spento Ramirez mentre Cosmi fa esordire il bulgaro Bojinov che rientra nella squadra che lo lanciò nel grande calcio. L’inerzia del match viene spezzata dall’espulsione di Carrozzieri il quale in cinque minuti (dal 22’ al 27’) si becca due gialli, il primo per un calcetto galeotto a Gillet e l’altro per fallo su Di Vaio. Il Bologna cerca di sfruttare la ghiotta occasione che gli viene data dalla superiorità numerica. Pioli tenta il colpaccio facendo uscire fuori Taider per Diamanti nel tentativo di dare peso ad un reparto avanzato sino ad allora in ombra. Cosmi si copre con il difensore Miglionico al posto della punta Di Michele. Gli ospiti si procurano anche l’occasione per passare ma nell’unica chance Acquafresca si fa deviare il tiro da Julio Sergio. Finisce così a reti bianche.

LECCE

0

BOLOGNA 0 Lecce (3-5-2): Benassi (26’ pt Julio Sergio), Oddo, Carrozzieri, Tomovic, Cuadrado, Giacomazzi, Blasi, Delvecchio, Brivio, Muriel (23’ st Bojinov), Di Michele (34’ st Miglionico). A disp. Obodo, Grossmuller, Bertolacci, Seferovic. All. Cosmi. Bologna (3-4-2-1): Gillet, Raggi, Portanova, Antonsson, Garics (45’ st Crespo), Mudingayi, Perez, Morleo, Taider (33’ st Diamanti), Ramirez (18’ st Acquafresca), Di Vaio. A disp. Agliardi, Khrin, Cherubin, Rubin. All. Pioli. Arbitro: Valeri. Espulso: Carrozzieri.


Lunedì 06 Febbraio 2012 il Domani dello Sport 13

IN CALABRIA IL CASO

Dopo le proteste di Cetraro riemerge il problema dei richiedenti asilo

Corbelli: profughi, emergenza sociale Fabio Pagnotta CATANZARO - Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, dopo la nuova protesta degli immigrati, l’ultima quella di sabatoscorsoaCetraro,denunciaquello che definisce «il drammatico e dimenticato problema, una vera emergenzasociale,dellemigliaiae migliaiadimigrantieprofughiche aspettano da anni di avere una risposta alla richiesta di asilo politico e all’ottenimento e al rinnovo del permesso di soggiorno. In Calabria attualmente ci sono 1019 migranti in attesa di una risposta alle loro istanze da parte dello Stato. Di questi 1003 sono richiedenti asilo. Ci sono poi centinaia e centinaia di ricorsi pendenti da anni presso il Tribunale di Catanzaro di rifugiati che aspettano di ottenere la protezione umanitaria in Italia. Sono casi di disperazione di tanti poveri immigrati costretti ad aspettare anche degli anni prima di vedersi riconosciuto un loro diritto. Diritti Civili sono oltre 20 anni che combatte per difendere i diritti civili e umani di tanti immigrati. Negli ultimi mesi abbiamo risolto, dopo un lunga battaglia, i casi di Kate e Alexandrina, due giovani immigrate, della Nigeria e della Romania. Tanti sono i casi di migranti disperati, che non conosciamo, che chiedono , come hanno fatto ieri con la protesta di Cetraro, rispetto per i loro diritti. E’ gente povera e disperata, che per protesta, per rivendicare i loro diritti, deve inscenare proteste clamorose, arrivando addirittura a minacciare il suicidio, come è successo nell’ottobre dello scorso anno a Crotone. Spesso per questi migranti si consumano tragedie in solitudine,nelsilenzioenellaindifferenza delle istituzioni. Oggi c’è questa emergenza profughi che aspettano di ottenere l’asilo, la protezioneumanitariaoilpermesso di soggiorno. Un Paese civile, uno Stato di diritto ha il dovere di dare delle risposte a questi immi-

In Calabria ci s ono 1019 migranti in attesa di una risposta alle loro istanze. Di questi 1003 sono richiedenti asilo

TRUFFE

Falsi braccianti blitz a Maierato

grati che spesso fuggono dalla guerra, dalla miseria, dalla fame, dalle malattie, dalle persecuzioni percercareaiutoefortunainItalia e in altre Nazioni democratiche. Non possiamo trattarli come fantasmi. Sono degli essere umani e come tali vanno trattati e rispettati». Una trentina di immigrati richiedenti asilo che sono ospitati temporaneamente a Cetraro, hanno manifestato sabato per sollecitare una risposta alla loro richiesta. Ci sono stati momenti di tensione quando il gruppo si è fermato lungo la strada, ad alcune centinaia di metri dall’albergo in cui sono ospitati.

Neve in Sila per le prossime 24 ore

Il maltempo si sposta al Sud in Calabria pochi disagi e strade percorribili

CATANZARO - Cielo coperto e temperature al di sotto dello zero in molte zone della Calabria. Il freddo intenso si sta registrando soprattutto nella Sila cosentina. A Lorica sta nevicando, così come, pur se in misura minore, a Camigliatello Silano. Le strade sono tutte percorribili, anche se il transito è consentito solo ai mezzi muniti di catene. Temperature rigide anche in Aspromonte e sulle Serre. Sull’A3 si registra pioggia a tratti che non sta provocando problemi. E’ il ghiaccio la maggiore insidia di queste ore, un rischio particolarmente presente in otto regioni italiane: lo afferma Viabilità Italia, che raccomanda massima prudenza agli automobilisti. Viabilità Italiaricordache,secondol’avviso

di avverse condizioni meteo emesso dal Dipartimento della Protezione Civile per le prossime 24-36 ore sono previste nevicate fino a quote di pianura su Marche e Basilicata settentrionale; nevicate sopra i 300-500 metri su Puglia, Basilicata Meridionale, Calabria e Sardegna. «Il persistere delle condizionimeteoavverseel’abbassarsi delle temperature - viene quindi sottolineato - fanno sì che l’insidia per la sicurezza della circolazione stradale sia oggi la possibile formazione di ghiaccio sulle strade della Valle d’Aosta, Liguria, Piemonte, Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo, Molise e Lazio». Al riguardo, Viabilità Italia si raccomanda massima prudenza, con velocità ridotta.

VIBO VALENTIA - Per mesi, grazie alla complicità di un imprenditore agricolo di Maierato, avevano truffato l’Inps facendo figurare lo svolgimento di decine di giornate lavorative nei terreni della zona. Peccato che, non solo i braccianti avessero fatto tutt’altro che lavorare per F.R., ma, addirittura, i terreni in cui avrebbero prestato la propria opera non erano nemmeno di proprietà dell’imprenditore. A scoprire la maxi truffa, costata all’erario oltre 220 mila euro, sono stati i Carabinieri della Stazione di Maierato unitamente al personale dell’istituto di previdenza.Gli investigatori hanno esaminato decine di richieste per il pagamento delle giornate agricole scoprendo come in 31 casi le richieste non fossero che una vera e propria truffa. Per tutti è così scattata la denuncia alla locale Procura delle Repubblica con l’accusa di truffa aggravata e continuata e falsità in scrittura privata. Contemporaneamente sono anche state anche avviate le procedure per la restituzione di quanto indebitamente percepito. Non è la prima volta che gli uomini dell’Arma della Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia scoprono una maxi truffa ai danni dell’erario, un fenomeno purtroppo diffuso e difficile da estirpare. Il fenomeno è molto più esteso di quanto si creda: nel 2011 la Guardia di Finanza ha scoperto in Italia complessivamente più di 6.500 falsi braccianti agricoli che hanno provocato un danno alle casse dell’Inps di oltre 42 milioni di euro. In Italia cercare di truffare l’Inps va di moda. Per questo, nonostante l’intensificarsi dei controlli, non sembra che siano in diminuzione, anzi: c’è chi ritira la pensione del parente morto e chi continua a percepire l’indennità di accompagnamento nonostante sia ricoverato in una struttura di lungodegenza a totale carico dello Stato. Ci sono le migliaia e migliaia di falsi braccianti che causano ogni anno una perdita milionaria all’Erario.


14 il Domani dello Sport Lunedì 06 Febbraio 2012

DALL'ITALIA E DAL MONDO Situazione drammatica da Nord a Sud e adesso mancano anche i generi alimentari

Gelo polare, altri morti in Italia L’ALLERTA Coldiretti: verdura, uova e latte fresco da oggi diventano introvabili

Roberto Carli ROMA - Temperature gelide e neve in molte regioni del centro-nord, scarsità di generi alimentari, migliaia di comuni ancora senza elettricità, passeggeri ancora bloccati sui traghetti nel porto di Ancona: è questa la situazione nella mattinata di ieri, che registra tre morti legati al maltempo, uno a Ostia (Roma), l’altro nel teramano e un terzo nel chiestino. Fiocchi bianchi in Lombardia, nelle Marche ed in Emilia Romagna, mentre in Piemonte e Valle d’Aosta le temperature sono precipitate fino ad un record di -21,6 gradi nell’astigiano e -21 a Cogne. In Veneto -24 gradi sull’altopiano di Asiago. Ancora oltre ottantamila famiglie sono senza luce nelle regioni del centro sud. Restano chiuse le autostrade abruzzesi, A24 e A25 e chiuso fino a domattina l’aeroporto di Rimini, mentre alcuni voli sono stati cancellati a

Fiumicino. Circolazione con catene sul Vesuvio. E contro l’emergenza scende in campo l’esercito: 400 uomini e 70 mezzi dislocati in diverse regioni. A Roma la notte è trascorsa senza nevicate, ma le temperature rigide hanno provocato la formazione di ghiaccio e diverse strade sono state chiuse perchè impraticabili. Funzionano normalmentelemetropolitaneele ferrovie urbane. Ad Ancona, sono ancora bloccati a bordo di tre traghetti i passeggeri e i camionisti arrivati nel porto marchigiano dalla Grecia, costretti a restare in nave perchè la neve ha quasi paralizzato la viabilità. A Ostia, un’altra persona senza fissa dimora è stata trovata morta nella stesa area dove sabato era stata trovata una donna ucraina; nel teramano, un uomo è mortoperuninfartomentrespalava la neve davanti alla sua abitazione; anche ad Archi (Chieti) un anziano ha avuto un malore mentre spalava il ghiaccio ed è morto.

Fiocchi bianchi in Lombardia, nelle Marche ed in Emilia mentre in Piemonte e Valle d’Aosta le temperature sono precipitate fino a -21 L’emergenza neve comincia a far mancare anche le scorte alimentari nei Comuni della Valle Aniene, in provincia di Roma. In diversi paesi, tra quelli più colpiti dall’emergenza neve, già non si trovano più latte, pane e pasta. La situazione si sta facendo preoccupante soprattutto a Rocca Santo Stefano: il paese è isolato e non arrivano i rifornimenti alimentari. «Con la forte nevicata - spiega il sindaco Sandro Runieri - c’è stata unacorsaperaccaparrarsilescorte alimentari e ora nelle attività

commerciali cominciano a mancare prodotti di prima necessità. Bisogna subito ripristinare i collegamenti viari altrimenti la situazione,giàpiuttostocritica,è destinataapeggiorare».Lescortealimentari cominciano a mancare anche in altri comuni dove già da giorni sono bloccate le consegne. L’Alta Valle Aniene è sommersa da una coltre bianca che oscilla tra i 70 e 100 cm e la nevicata ha messo in ginocchio gran parte del comprensorio. Il piano antineve non ha funzionato e infuriano le polemiche con paesi isolati e altri semi paralizzati. Il sindaco di Rocca Santo Stefano chiede le dimissioni del presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti contestando l’ente provinciale per i mancati interventi di pulizia delle strade.Intantononc’èsoluzioneal black out di energia elettrica, giunto al terzo giorno consecutivo, con migliaiadiabitanticostrettialbuio e al gelo.

ROMA - Dall’inizio della settimana saranno possibili problemi di approvvigionamento di alcuni prodotti, soprattutto quelli freschi come verdura, uova e latte fresco ma anche altri generi alimentari. Lo ha messo in evidenza la Coldiretti, sottolineando che quasi centomila tonnellatedicibodeperibilenonha potutoessereconsegnatopercolpa della neve e del ghiaccio sulle strade.Sullabasediunmonitoraggiosulterritorionazionaledalquale emerge che nei campi a causa dellaneveèpraticamenteimpossibilelaraccoltadeipochicavoli,verze, cicorie, carciofi, radicchio e broccoli che si sono salvati dal gelo, ma il vero problema è il caos neitrasporticheharesoimpossibile la distribuzione dei prodotti alimentari, anche quelli già raccolti come mele e pere. I mercati

generali sono bloccati o lavorano a rilento mentre in molti casi si segnalano - sottolinea la Coldiretti nei piccoli e grandi centri corse all’accaparramento di prodotti alimentari da parte dei cittadini che mandano in tilt le scorte disponibili. Lasituazionepeggioreèperleproduzioni importate dall’estero che devono affrontare lunghi viaggi sulle strade mentre i rifornimenti sono più garantiti - continua la Coldiretti si hanno nei mercati rionali o in quelli di vendita diretta. Intanto la morsa del gelo ha colpito anche la Gran Bretagna. E dopo le nevicate della notte scorsa il pericolo ora si chiama ghiaccio. Il Met Office ha dunque emesso 16 avvisi di allerta arancioni e ha chiesto a tutti i britannici di evitare spostamenti a meno che non siano assolutamente necessari. Centinaia di veicoli sono rimasti bloccati sulla M25 - il raccordo anulare di Londra - e l’autostrada M40, obbligando moltepersoneapassarelanotteall’addiaccio. Un terzo dei voli di Heathrow sono stati cancellati.


Lunedì 06 Febbraio 2012 il Domani dello Sport 15

DALL'ITALIA E DAL MONDO Il veto sulle sanzioni contro il regime in Siria aumenta le tensioni internazionali

Russia e Cina, schiaffo agli Usa USA Mitt Romney stravince in Nevada, la seconda vittoria in una settimana

Roberto Carli ROMA - Russia e Cina, «i due Paesi che al Consiglio di sicurezza dell’Onuhannoimpostoilvetosulle sanzioni contro il regime in Siria portano la piena responsabilità dato che in questo modo appoggiano in pieno il brutale regime di Assad». Lo ha dichiarato a Sofia il segretario di Stato americano Hillary Clinton, giunta a Sofia per unavisitadipocheore,aggiungendo che tutta la vicenda vista all’Onu sulla Siria è stata «una farsa». Nel corso di una breve conferenzastampacongiuntaconilpremier della Bulgaria, Boyko Borissov, il segretario di Stato americano ha aggiunto che «con il veto alla risoluzione crescono le possibilità di far scatenare una guerra civile in Siria». Dopo il veto di Mosca e Pechino alla risoluzione del Consiglio di sicirezza sulla Siria, il segretario di stato americano, Hillary Clinton, ha sottolineato la neces-

sità di unire gli sforzi diplomatici della comunità internazionale a sostegno dell’opposizone e contro il regime di Damasco. «Di fronte all’impotenza del Consiglio di sicurezza, dobbiamo unificare gli sforzi di tutti i Paesi democratici per esercitare pressioni diplomatiche su Assad, intensificare le sanzioni regionali e internazionali contro il regime di Damasco e fornire aiuti umanitari al popolo siriano», ha detto il segretario di stato Usa parlando ai giornalisti a Sofia, dove è in visita, al termine di un colloquio con il premier bulgaro Boyko Borissov. Il Consiglio Nazionale Siriano (Cns), che raggruppa le principali correnti dell’opposizione, è convinto che il veto di Russia e Cina alla condanna del regime di Bashar al-Assad da parte dell’Onu lo autorizza «a uccidere in tutta impunità». Il Cns, con base a Nicosia, a Cipro, «condanna con fermezza» il veto russo e cinese ad un progetto di risolu-

Hillary Clinton: con il veto alla risoluzione crescono le possibilità di far scatenare una guerra civile in Siria zione del Consiglio di Sicurezza e «giudica questa decisione irresponsabile un permesso di uccidere consegnato al regime siriano». Gli occidentali sono responsabili del fallimento del voto al Consiglio di Sicurezza dell’Onu sulla risoluzione di condanna della repressione in Siria perchè non hanno fatto abbastanza sforzi per raggiungere un consenso. Lo ha affermato il viceministro degli Esteri russoGhennadiGatilov.«Moscasi rammarica che gli autori del progetto di risoluzione sulla Siria non

abbiano voluto fare sforzi supplementari e raggiungere un consenso», ha dichiarato Gatilov su Twitter dopo che Cina e Russia hanno opposto il veto al progetto di risoluzione. Russia aveva chiesto che la risoluzione sulla Siria escludesse chiaramente qualsiasi possibilità di intervento militare, ma invece il testo presentato al Consiglio di Sicurezza «aveva una formulazione che permetteva l’uso della forza». Così all’ambasciatore russo all’Onu, Vitali Churkin, ha spiegato e difeso, in un’intervista alla televisione russa, il veto di Mosca che, insieme a Pechino, ha bloccato ancora una volta l’azione della comunità internazionale per cercare di fermare la sanguinosa repressione in Siria. «Mosca continua ad essere interessata ad una decisione equilibrata che dia la possibilità di mettere fine alle violenze», ha aggiunto l’ambasciatore. La Russia viene considerata si un alleato fidato della Siria.

Mitt Romney stravince in Nevada, in quella che è la sua seconda vittoriainunasettimana.Ecompieun altro passo in avanti deciso verso la conquista della nomination repubblicana. Romney vince con il 44%, staccando l’ex speaker della Camera, New Gingrich, che - con il 43% dei voti scrutinati - è al secondo posto con il 25%, in vantaggio su Ron Paul che ha conquistato il 18%. Rick Santorum è ultimo e, consapevole della sua scarsa performance nello stato del gioco d’azzardo, attende i risultati in Colorado, dove si terranno i caucus martedì prossimo. L’ex governatoredelMassachusettsincassa in Nevada la terza vittoria in cinque stati, dopo quella in New Hampshire e quella in Florida. Una vittoriaschiacciantenellostatoche già lo aveva premiato nel 2008,

quando si confrontava con John McCain. «Mi avete ridato il vostro voto di fiducia, questa volta lo porterò alla Casa Bianca» afferma Romney davanti ai suoi fan in festa. L’ex governatore del Massachusetts parla per dieci minuti e si rivolge a un unico interlocutore: il presidente americano Barack Obama. Nessun accenno ai suoi rivali repubblicani. «Obama ha iniziato la sua presidenza chiedendo scusa per l’America, ora deve chiedere scusa agli americani. Il Nevada e l’America sono stanchi del tipo di aiuto offerto» da Obama. «Abbiamo bisogno di un presidente che sappia aiutare e risanare l’economia perchè la capisce e io posso farlo» assicura. Completamente diversi l’atmosfera e il tono di Gingrich. L’ex speaker della Camera invece di rivolgersi ai suoi fan organizza una conferenza stampa. Una decisione che ha alimentato per diverse ore indiscrezioni su un suo possibile abbandono. Gingrich rassicurasubito:«Levocidelmioritiro sono una fantasia».



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