Giovedì 06 Maggio 2010
Anno XIII - Numero 123
Euro 1,00
QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09
TRUFFA CALL CENTER
SANITA’
CONFINDUSTRIA
Scatole cinesi e “piramidi” volatilizzati 34 milioni di euro
Tutto tace intorno alla soppressione di Oncologia all’ospedale Ciaccio
Cento anni di imprese per l’Italia manifestazioni e mostre a Cosenza
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di Orlando Rotondaro a pag » 11
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L’ex presidente del consiglio regionale decide di non aderire al gruppo di Palazzo Campanella: c’è troppa confusione
Pd a pezzi, Bova si autosospende «Loiero si ritrova, di volta in volta, libero di decidere se stare dentro o fuori il partito». Bordate da Caminiti IL COMMENTO
Precari e lavoro devono essere le nostre priorità
Bova attacca: «Non condivido né accetto più di essere parte di un procedere L’INTERVENTO politico-istituzionale fortemente confuso e del tutto contraddittorio che vede il riformarsi, a latere del Pd, di un gruppo che fa capo direttamente all’on. Loiero» di Alessandro Caruso a pag » 4
ATENE BRUCIA
Unità d’Italia valori nazionali e repubblicani
di Guglielmo Epifani
di Gianni Pittella
segretario generale della Cgil
vicepresidente vicario Parlamento europeo
Alle persone che hanno perso il lavoro senza colpa e responsabilità, a chi si ritrova su un’isola o in un presidio a lottare per il proprio avvenire, ai tanti precari che hanno perso per primi il lavoro, ai tanti giovani disoccupati del Mezzogiorno, e ai tanti anziani soli in condizioni di povertà, va il pensiero, l’affetto, la vicinanza di tutta la Cgil. Insieme alla riconferma di un impegno che è la stessa ragione fondativa per la quale abbiamo senso di esistere. Ci vuole in sostanza un piano straordinario per il lavoro e l’occupazione fatto da tre componenti: uno stimolo importante e mirato di carattere fiscale agli investimenti in ricerca, innovazione e formazione nella filiera manifatturiera, unica possibilità... segue a pag » 2
Per la Guardia di finanza banche dati fondamentali
Molotov in banca: tre morti, tanti feriti ROMA - Almeno tre i morti negli incidenti scoppiati ad Atene nel corso del secondo giorno di sciopero generale per protesta contro le misure anticrisi: una molotov lanciata in un istituto bancario nella zona vicina al Parlamento ha causato un incendio mortale. Nel rogo hanno perso la vita almeno tre persone, due donne ed un uomo.
La verifica fiscale condotta dalla Guardia di Finanza segue un iter che può articolarsi nella fase preliminare di preparazione e poi in fasi successive, quali quelle dell’accesso, delle ricerche, facilitata dalle ormai più che funzionali banche dati, dell’ispezione contabile e infine della contestazione delle violazioni e della verbalizzazione. In questa fasel’organoinvestigativosipremura di raccogliere il maggior numero di dati e informazioni.
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a pag » 16
CATANZARO L’ottava edizione del progetto Gutenberg di Carmela Mirarchi a pag » 28
REGGIO CALABRIA Usura e banche, concluse le indagini a pag » 33
COSENZA Guerra di mafia, operazione della Dia a pag » 30
L’avvio ufficiale delle celebrazioni del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha ricordato le ragioni dell’unità deponendo una corona d’alloro alla stele di marmo che ricorda la partenza dei Mille dallo scoglio di Quarto, deve essere un’occasione quanto mai necessaria per iniziare una riflessione collettiva sui valori nazionali e repubblicani che sono stati mortificati e messi in discussione da una propaganda demagogica e irresponsabile. Le dichiarazioni sprezzanti da parte di due ministri della Repubblica sulle celebrazioni che si aprono solennemente e ancora le gravi affermazioni anti italiane di certi amministratori locali eletti grazie alle libertà conquistate con il sangue dal Risorgimento e dalla Resistenza e sancite nella Costituzione, sono l’ennesimo tentativo di intossicare l’opinione pubblica a fini elettorali per mettere gli italiani, il Sud e il Nord del Paese, occupati e senza lavoro, immigrati e nativi, l’uno contro gli altri con luoghi comuni e falsità. E’ venuto il momento di dire basta e di fare un’operazione-verità per fare chiarezza con forza sull’idea sempre più diffusa di un Mezzogiorno parassita che vive sulle spalle del nord, di un lavoro, di un’impresa assistita e di amministrazioni pubbliche clientelari ma solo se operano sotto il parallelo di Roma e su famiglie di immigrati inquisiti fino alla terza generazione che se non sono composte da criminali rubano comunque il pane e la casa agli operosi abitanti del Settentrione.