il domani

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Martedì 06 Luglio 2010

Anno XIII - Numero 184

Euro 1,00

QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09

MOTOCICLI

EDILIZIA

Dopo incentivi amaro. Soffrono soprattutto gli scooter: -34,6%

MARE PULITO

Protocollo d’intesa tra il comune di Reggio e il consorzio Garanzia Fidi

a pag » 22

Depurazione: la Regione stanzia 5 milioni, 1,6 vanno a Catanzaro

a pag » 11

a pag » 4

La nostra regione con 1.795 euro di spesa mensile battuta solo dalla Sicilia (1.721. Ma il 24,5% se ne va in cibo

Spesa famiglie: Calabria penultima La nostra spesa alimentare è la seconda in Italia. Una famiglia lombarda spende al mese 2.918 euro IL COMMENTO

Chiediamo il bando per il Garante della salute

In Emila la spesa famigliare mensile è di 2.799 euro, a Bolzano 2.784, la media nazionale è di 2.442 euro: come a dire che le famiglie calabresi spendono in un mese sì e no il 70 per cento di una famiglia italiana media: vorrebbe farlo... si e no il di Bassi, De Grano alle pagg » 2, 9, 22

CALDO RECORD ACQUA GRATIS

di Franco Corbelli

L’INTERVENTO

Noi siamo virtuosi La responsabilità è del Governo di Vito De Filippo

Leader del Movimento per i Diritti Civili

Governatore della Basilicata

È continua e drammatica l’emergenza della Sanità in Calabria e per questo chiedo al presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, di effettuare subito, così come previsto dalla legge regionale in materia, il nuovo bando per la nomina del Garante della salute. Come promotore della proposta di legge per l’istituzione del Garante della salute della Calabria, approvata, all’unanimità, il 30 giugno 2008, dal Consiglio regionale calabrese, chiedo al presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, di effettuare subito, così come previsto dalla legge regionale in materia, il nuovo bando per la nomina. Ricordo in proposito che il precedente bando è scaduto il 15 ottobre 2008.

Scatta l’incremento automatico Irap e Ipef

Umidità alle stelle e afa al Centronord A Roma (36 gradi ma con oltre l’80% di umidità) Protezione civile all’opera distribuire più di 60mila bottiglie d’acqua ai turisti in coda e nelle stazioni metro. Salite del 40% le chiamate al 118, a quota 4mila. E non è stata nemmeno la più calda. Torino Bologna e altre tre città del centro e del nord al livello 3, il massimo.

L’incremento delle aliquote per l’imposta regionale sulle attività produttive Irap e l’addizionale regionale all’Irpef per l’anno di imposta2010,riguarderàLazio,Campania, Molise e Calabria, le regioni, cioè, per le quali è stato accertato il non raggiungimento nell’anno 2009 degli obiettivi del Piano di rientro del disavanzo del Servizio sanitario nazionale. L’incremento sarà rispettivamente di 0,15 e di 0,30 punti percentuali. di Gaia Mutone a pag » 15

segue a pag » 2

CATANZARO Botta e risposta fra Angela Napoli e Michele Traversa che dice: i Pon sicurezza ci sono a pag » 28

COSENZA Arancia meccanica a Paola, fermato un 20enne, 2 i ricercati: ne parla tutta Italia a pag » 31

CROTONE Incendiata l’auto del sindaco di Isola La Girasole non mi dimetto, vado avanti a pag » 34

Il fatto che la Basilicata sia unanimemente riconosciuta come la "Regione miracolo" per la spesa dei fondi Ue mi dà la possibilità di indicare quali e dove sono i problemi del mancato funzionamento dei meccanismi di spesa che non sono nè tutti nè in maggior parte da addebitare alle Regioni come ha fatto il ministro Tremonti che dovrebbe guardare di più alle strutture ministeriali. La responsabilità è a ben vedere del Governo ed è doppia: non l’ha esercitata politicamente e siede nei comitati di sorveglianza sulla gestione dei fondi. E questo, va precisato, nell’arco di molti anni in cui lo stesso Ministro Tremonti aveva responsabilità di governo mentre pare accorgersi del problema solo ora. E se ne accorge in un momento in cui il problema è per certi aspetti minore: i programmi sono sempre partiti in modo più lento per evidenziare una capacità di spesa più marcata nell’ultimo periodo della programmazione. Tuttavia il problema c’è ma anche in questo bisogna capirne i motivi: il ritardo è determinato anche dall’assenza dei Fas (sia come fondi di sponda che come cofinanziamenti di interventi). E la responsabilità è ancora una volta centrale. Quanto, invece, ai Fondi strutturali europei può essere indicata addirittura come responsabilità la scelta di non aver speso pur di spendere. E la relazione della Commissione Ue dice, nero su bianco, che il mancato successo per l’impiego di questi fondi dipende dall’assenza di politiche nazionali per lo sviluppo. Segue a pag » 2


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