Lunedì 06 Dicembre 2010
Anno XIII - Numero 335
Euro 1,00
QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09
L’INDAGINE
IL PERSONAGGIO
Qualità della vita, Trento in testa la Calabria crolla nei bassifondi
LA DENUNCIA Luigi De Magistris: sospendere la privatizzazione dell’acqua
La valletta di Cetto Laqualunque si racconta in esclusiva al Domani
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alle pagg » 16 e 17
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Il tragico incidente è avvenuto nella tarda mattinata di ieri lungo la statale 18, in località Marinella di Sant’Eufemia
Auto travolge ciclisti, strage a Lamezia Il conducente della vettura, drogato e senza patente, è stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo plurimo IL COMMENTO
Favorire pari opportunità reali per le lavoratrici
In sette sono deceduti sul colpo: facevano tutti parte di un gruppo sportivo amatoriale L’INTERVENTO di Sambiase legato alla palestra Atlas. Tra le vittime il titolare del noto centro sportivo L’investitore, un giovane marocchino, è risultato positivo al test della cannabis a pag » 7
YARA, SVOLTA NEL CASO
Risorgimento 150 anni dopo: Sud oggi più secessionista della Lega
di M. Stella Ciarletta consigliera regionale di Parità
La Commissione Finanze della Camera ha approvato il Disegno di legge sulle quota rosa, che garantisce alle donne un terzo dei posti nei Consigli di amministrazione e nei collegi sindacali delle società quotate in Borsa. L’aula aveva già dato l’assenso all’esame in sede legislativa e ieri la commissione ha dato l’ok al provvedimento, che ora passa al Senato. Se approvato, il disegno di legge introdurrà un principio di riequilibrio di genere in seno ai criteri di elezione dei Consigli di Amministrazione delle società quotate in borse e partecipate pubbliche. Verrà aggiunto un comma al Testo Unico sulla intermediazionefinanziariaconil quale si richiederà che lo statuto delle società preveda...
L’INTERVISTA
Fermato un operaio tunisino BERGAMO - Drammatica svolta nelle indagini sulla piccola Yara: la tredicenne scomparsa nove giorni fa da Brembate Sopra (Bergamo) sarebbe stata uccisa ed il suo corpicino nascosto da qualche parte. E’ stato fermato domenica mattina, con l’accusa di omicidio, sequestro di persona e cccultamento di cadavere l’immigrato - a quanto si apprende, sarebbe un marocchino 23enne - bloccato sabato sera dai carabinieri mentre cercava di lasciare l’Italia.
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Con quali auspici e speranze ci accingiamo a festeggiare questi 150 anni di storia unitaria del nostro Paese? Sette domande, per una lettura critica di quegli anni che cambiarono radicalmente il destino della nostra penisola. Le abbiamo poste all’autorevole attenzione del professor Valerio Castronovo, uno dei massimi storici dell’economia e della società italiana, presidente dell’Istituto Gaetano Salvemini di Torino, docente universitario e autore di fondamentali studi e pubblicazioni sulla contemporaneità (tra i più recenti, "Le ombre lunghe del Novecento. Perché la storia non è finita" - Mondadori, 2010). di Francesco Pungitore alle pagg » 8 e 9
LO SPECIALE Ponte sullo Stretto, la chiave di volta per il rilancio del “sistema Calabria” di Alessandro Caruso alle pagg » 14 e 15
POLITICA «Non difendere, ma cambiare», si declina così il verbo del Modem veltroniano a pag » 6
SALUTE La floriterapia di Bach e l’omeopatia due possibili rimedi contro la solitudine a pag » 18
Si ritorni ad una gestione “ordinaria” di questo Paese di Susanna Camusso segretario generale Cgil (fonte: www.cgil.it)
Pompei è parte del patrimonio culturale dell’umanità, non patrimonio di qualcuno. Se è così come è possibile che la gestione e conservazione di questi luoghi, di inestimabile valore, possano essere un tema di emergenza e non di normalità? Il primo problema da affrontare, è il ritorno ad una gestione "ordinaria" di questo paese e dei grandi beni culturali. Una gestione non dettata dalle varie emergenze, ma trasparente, professionale e legale. Senza queste condizioni si continuerà a discutere dell’emergenza e della continue perdita del patrimonio culturale e turistico del nostro paese. La necessità di usare il termine "ordinarietà" è legato al bisogno di combattere l’idea che è più economico aspettare l’emergenza che avere una normale amministrazione della prevenzione e del restauro. Noi dobbiamo sconfiggere questa logica che è stata, in questi anni, la logica con cui il governo ha gestito troppe cose, come in Veneto, dove, se ci sono state quelle alluvioni è perché non si è governato, nel quotidiano, il territorio. Ma soprattutto questa idea va sconfitta perché scaricherà sulle spalle delle future generazioni un enorme debito. I grandi luoghi di cultura non devono essere considerati luoghi di profitto, ma invece una ricchezza per la collettività, determinata dalla possibilità di accedere a parti importati del patrimonio culturale. Il profitto che può dare un luogo come Pompei è quello che deriva da una economia costruita intorno ad un luogo, pubblico, di grande cultura, ed un governo dovrebbe avere questo come obbiettivo e non vendere pezzi del patrimonio collettivo.