il domani

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Domenica 07 Febbraio 2010 Anno XIII - Numero 37

Euro 1,00

QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09

IDV

ECONOMIA

TASSE

Di Pietro su di giri: sto fino al 2013 per buttarli a mare

Il debito di Grecia, Spagna e Portogallo preoccupa il G7

Berlusconi: abbiamo tagliato Bersani: le solite fanfaronate

di Angie Rucola a pag » 20

di Carlo Bassi a pag » 21

a pag » 20

REGIONALI Ufficializzata la corsa di Loiero, Bova e Censore ma nel centrosinistra si conferma il clima di forte disagio e incertezza

Il Pd continua a stupire, riecco le primarie a tre L’invito di Bersani e Guccione a Callipo cade nel vuoto: la mia identità è diversa dalla vostra IL COMMENTO

Vincono gli onesti

Domenica prossima il popolo dei democratici sarà chiamato a scegliere ma la trattativa per aprire un asse di dialogo con Italia dei valori continua a restare aperta. Ne hanno discusso anche i vertici nazionali alle pagg » 8 e 9

Crisi Gioia, Scopelliti: «Colpa della Regione»

L’INTERVISTA

di Franco Corbelli

Dopo l’approvazione da parte del Consiglio regionale dell’abolizione della norma-scandalo della legge elettorale regionale, registriamo una giornata storica per la Calabria, una svolta epocale, una grande vittoria di una intera regione, dei calabresi, una importante conquista civile, che ripristina la democrazia e il diritto, sancito dalla Costituzione, dei cittadini di poter scegliere i propri rappresentanti nella Assemblea regionale. Dopo aver nei giorni scorsi promosso azioni clamorose di protesta, ho temporaneamente sospeso il sit-in davanti a Palazzo Campanella in attesa della decisione del Consiglio. L’abolizione del listino-vergogna è un grande successo di Diritti Civili, del presidente Oliverio e della stampa calabrese indipendente.

VIBO VALENTIA Intervista a tutto campo al candidato alle Regionali Pippo Callipo, un imprenditore sostenuto da Idv, Radicali e società civile e che vuole rivoluzionare il sistema politico per dare più trasparenza e sicurezza alla Calabria. Il suo slogan: basta con la politica dei “compari”.

Sono bene lontane dall’estinguersi le polemiche divampate intorno alla protesta dei lavoratori del porto di Gioia Tauro. Oggi a gettare nuova benzina sul fuoco è il candidato nelle file del Pdl calabrese per le prossime elezioni regionali, Giuseppe Scopelliti che mostrta solidarietà per la vicenda, paventando il timore della perdita di nuovi posti di lavoro. E con lucida e piccata analisi evidenzia come la vertenza degli operai ripropone la "drammatica" condizione occupazionale di uno scalo su cui l’economica regionale aveva fatto grande affidamento: «La crisi del più grande scalo di transhipment del Mediterraneo è la prova del mancato protagonismo della Regione Calabria teso a impedire il ridimensionamento di uno scalo che sta al centro della concorrenza nazionale ed internazionale».

segue a pag » 2

di Alessio De Grano a pag » 11

di Giuseppe Tetto a pag » 4

L’INTERVENTO

Una filiera tutta agricola e italiana di Pietro Molinaro presidente Coldiretti Calabria

All’Unical inizia domani il corso su Intelligence e ’ndrangheta. Si tratta di un master organizzato dal prof. Mario Caligiuri, sindaco anche di Soveria Mannelli ed esperto informatico. Un modo per approfondire una tematica molto delicata e attuale con la collaborazione di esperti di enorme valore. Professori universitari e magistrati della Direzione distrettuale Antimafia del calibro di Nicola Gratteri. «L’intelligence può essere la chiave di volta per contrastare efficacemente la criminalità organizzata». Con questa dichiarazione Caligiuri ha annunciato lo svolgimento dei laboratori. I corsi si svolgeranno fino a venerdi prossimo.

Trovaulterioriedautorevoliconferme all’importante rassegna agricola in corso a Verona, il progetto di una filiera tutta agricola e italiana firmata dagli agricoltori. Ho partecipatoall’eventointernazionale,ele indicazioni che sono scaturite nel corso di un convegno che metteva a raffronto la crisi globale e le possibilità di uscita dell’agricoltura sono state positive. La crisi dell’agricoltura non è legata alla crisi globale che ha avuto l’epicentronei mercati finanziari, bensì da due vere e proprie rapine neanche a volto mascherato. La prima è rappresentata dalla contraffazione e dall’utilizzo di prodotti provenienti da altri paesi che magicamente, assumono le sembianze di prodotto italiano e l’altra dallo strapotere della Gdo che approfitta dello scarso potere contrattuale dell’agricoltura all’interno della filiera agroalimentare. Si assiste ad una sperequazione all’interno della filiera con la conseguente crisi dell’agricoltura, ed a dimostrazione di ciò i dati dicono che i consumi non sono diminuiti, il prezzo di acquisto per i cittadini è cresciuto e si è invece ridotto il prezzo pagato all’origine con la conseguenza che su un euro di spesa, solo 17 centesimi vanno all’impresa agricola che tra l’altro, ha visto aumentare i costi di produzione e che su base nazionale si stima abbia perso otto miliardi di euro, che è il valore di una finanziaria nazionale. Uno degli esempi eclatanti è di questi giorni. Gli agrumi calabresi: quelli rivolti al mercato del fresco vengono remunerati pochissimo, e poi si ritrovano sui mercati ad un prezzo di sette otto volte maggiore.

di Andrea Morrone a pag » 6

segue a pag » 2

Il Cavaliere che dice basta alla politica dei “compari”

Mario Caligiuri inizia il master “Intelligence e ndrangheta” all’Unical. Presenti nomi di spicco come Nicola Gratteri


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