Lunedì 07 Febbraio 2011
Anno XIV - Numero 37 Abbinata obbligatoria il Domani più TelespazioSport
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QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09
BERLUSCONI
KUBICA
Dimostranti fino a davanti casa, tensione in villa ad Arcore
SANITÀ Corbelli: «Fermare smantellamento dell’Ospedale San Giovanni»
Grave il pilota di F1: emorragia interna e può perdere una mano
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Settantacinque parlamentari - molti calabresi e del Sud - hanno accolto l’appello dell Presidente della Provincia di Cosenza
Oliverio guida l’insurrezione delle Province Da lui era partito l’appello al Governo, accompagnato da interrogazione urgente, contro i tagli della manovra L’INTERVENTO
Boicottaggio tv inaccettabile
Si chiede al Governo di assumere i necessari e opportuni correttivi al criterio adottato con la manovra al fine di pervenire ad un riparto più equo tra le Province, che tenga conto esclusivamente dei trasferimenti erariali di Carmela Mirarchi a pag » 5
GIOIA TAURO
ESCLUSIVA
di Giancarlo Galan
strategie complesse tese all’isolamento
Ministro per le Politiche agricole
Ritengo assolutamente prioritari la lotta e il contrasto ad ogni genere di infiltrazione mafiosa, comprese quellecheprobabilmenteavvelenano alcuni settori del sistema agricolo. Trovo però assurdo e inaccettabile che si usino trasmissioni per lanciare campagne di boicottaggio al consumo di pomodori di Pachino. Simili iniziative, ammessa una loro utilità, sono accettabili solo quando l’allarme è dato da istituzioni preposte alla lotta contro la criminalità organizzata. In breve, gettare discredito su un’area produttiva così prestigiosa dal punto di vista della qualità dei prodotti può arrecare danno alla nostra agricoltura. Considerato il quasi generale disinteresse da parte dei media nei confronti di ciò che è accaduto nel corso della trasmissione ‘Bontà loro’, mi auguro che chi ha il compito istituzionale rassicuri al più presto e pubblicamente tutti.
Incendio doloso in concessionaria auto di Vibo VIBO VALENTIA - Una foto esclusiva dell’incendio doloso scatenato contro una concessionaria di auto durante la notte di sabato 5 febbraio, intorno a mezzanotte e quarata, a Vibo Valentia. Dalle prime informazioni, prese sul campo, pare sia molto probabile un avvertimento di tipo mafioso, forse per il mancato pagamento del "pizzo". Le fiamme, altissime che hanno divampato con furia sono però state tempestivamente domate dai Vigili del fuoco. (a pag 9 )
IL COMMENTO
Federalismo e Ruby, una mesta accoppiata di Maurizio Zuccari
REGGIO CALABRIA - «Le iniziative che si rincorrono in questi ultimi giorni a proposito della difficile situazione del Porto di Gioia Tauro, oltre a tratteggiare uno scenario preoccupante per il Terminal calabrese, evidenziano i riverberi di strategie complesse tese all’isolamento di un’intera porzione di territorio nazionale». Lo si legge in una nota di Amedeo Canale, Assessore Comune di Reggio Calabria e Presidente Fondazione Formula Sud. «La politica, stentando ad offrire soluzioni o tracciare ipotesi di intervento che appaiano realizzabili se non addirittura tangibili, certifica lo scollamento quasi irreversibile tra il territorio e i centri decisionali nazionali ma anche un’incapacità endemica di riempire tempesivamente di contenuti... a pag » 8
CATANZARO La replica dell’assessore Ventura all’on. Tallini: abbiamo fatto tanto per la città a pag » 6
CROTONE Popolari per il sud: sostegno a Scopelliti ma piena libertà a livello locale a pag » 9
REGGIO CALABRIA Cids: rapina in pieno centro storico, la spavalderia criminale non ha limiti a pag » 7
Redattore capo Inside Art
Forse avevano ragione Chagall e Jacovitti a dipingere il mondo sossopra. Oppure è il carnevale a dare la stura a certi eventi. Altrimenti difficile risulta capire i passaggi di questi giorni sul federalismo, intrecciati alle notti di Arcore. Che la messa ai voti in Parlamento, a poche ore di distanza, tra due fatti di natura opposta - l’uno attinente la forma di stato in cui dovremmo convivere, l’altro le pulsioni di un anziano signore nella sua corte di miracolate sia indegno di nota tranne che per i notisti esteri, è un fatto. Meno irrilevante, anche nel Belpaese, è il «pasticciaccio brutto» sul federalismo. Col decreto legge bocciato dalla commissione Bicameralee riproposto in termini-lampo dal governo con la formula, cara al Ventennio, "Noi tireremo dritto". Salvo ricevere un solenne stop dal capo dello Stato data l’«irricevibilità» di un simile decreto senza l’assenso del Parlamento. Se tale procedura istituzionale delinei un "golpe", come dichiarano alcuni esponenti dell’opposizione in primis Di Pietro e Rosy Bindi - oppure sia più modestamente e mestamente «senza precedenti», per dirla come Fini, non è lana caprina costituzionale. E mesto & modesto appare l’uso del pallottoliere per un tema che, oltre gli affari pubblici in privato del premier, meriterebbe un dibattito meno ossessionato dai ricatti e dalle beghe interne alla maggioranza. Salvo constatare, come ha sottolineato il presidente della Corte costituzionale Ugo De Siervo, che quello su cui ci si sta accapigliando «non è federalismo. Dire federalismo è una bestemmia: è come dire cheunpesceèuncavallo.