il domani

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Domenica 07 Marzo 2010 Anno XIII - Numero 65

Euro 1,00

QUOTIDIANO DI POLITICA ECONOMIA E CULTURA Poste Italiane S.p.A. -- Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09

REGIONALI

STATALI

IMPRENDITRICI

Il Tar riammette Formigoni Di Pietro espelle Napolitano

A maggio avviamo i tavoli delle trattative dice Brunetta

Crotone seconda per crescita fra tutte le province italiane

di Carlo Bassi a pag » 22

a pag » 23

di Gaia Mutone a pag » 5

INCHIESTA POSEIDONE Dopo tre anni di indagini il Gip ha disposto l’archiviazione nei confronti del parlamentare ex forzista del Pdl

Pittelli, cadono tutte le accuse

L’onorevole passa subito all’attacco: una impostura senza precedenti che coinvolge alcuni magistrati e giornalisti IL COMMENTO

Calabria soppressa!

Dopo tre anni di indagini, su richiesta del procuratore aggiunto Borrelli, il Gip di Catanzaro Tiziana Macrì ha disposto l’archiviazione delle accuse mosse dall’ex pm Luigi De Magistris. Lo ha reso noto lo stesso Pitelli di Luana Rocca a pag » 8

CI TOLGONO ANCHE I TRENI

Carlo Guccione segretario regionale Pd

Va avanti con caparbietà e faccia tosta il progetto di impoverimento e isolamento del Mezzogiorno e della Calabria da parte del governo nazionale di centrodestra. L’ultima “perla del ministro Altero Matteoli e dei suoi amici di governo riguarda il taglio dei treni ad alta percorrenza che collegano la Calabria al Centro e al Nord del Paese. Dal primo marzo, infatti, proprio nell’imminente vigilia dell’apertura della stagione turistica, ne sono stati soppressi dodici, con gravi conseguenze sulla mobilità da e per la Calabria e sul piano occupazionale, tant’è che tutte le attività di supporto hanno già avviato procedure di licenziamento nei confronti dei propri dipendenti. A Reggio Calabria, per citare un solo esempio, sono stati licenziati già 23 addetti alle pulizie.

REGGIO CALABRIA - Si è svolto a Reggio Calabria, davanti la stazione ferroviaria, un sit-in promosso dai sindacati del settore trasporti per protestare contro il taglio dei treni a lunga percorrenza tra la Calabria ed il Nord del Paese. L’iniziativa ha visto anche la partecipazione del Comune di Reggio, che ha espresso la sua solidarietà.

segue a pag » 2

di Antonio Latella a pag » 13

Protesta a Reggio contro i tagli

La Cgil calabrese verso lo sciopero del 12 marzo LAMEZIA TERME - Si è concluso con una grande partecipazione di iscritti il V Congresso della Cgil, che oltre ad aver riconfermato Giuseppe Valentino in qualità di segretario generale della ConfederazionediCatanzaro-Lamezia,hadato alla luce il documento politico che chiarisce gli intenti e gli obiettivi della sigla. Contro le politiche del Governo e dopo «l’ultimo attacco ai dirittideilavoratori»,riferendosialle polemica sull’art.18, la Cgil di Catanzaro-Lamezia, in accordo con il leader della Cgil Guglielmo Epifani, ha proclamato lo sciopero generale del 12 marzo, che come fa notare la Camera del lavoro, «si inserisce nel contesto della difesa dei diritti costituzionalmente previsti». I lavori del Congresso sono iniziati con i saluti del segretario generale Valentino. Della crisi, dei problemi reali che provoca, delle inadeguatezze del governo - secondo il sindacato - non si vuole parlare. di Oriana Tavano a pag » 18

L’INTERVENTO

Eravamo abbandonati adesso lo siamo di più di Filippo Callipo candidato presidente Regione Calabria E’ una vergogna, questa è la parola giusta, l’atteggiamento di Trenitalia sulla Calabria. Nell’Italia delle deroghe per i potenti, è davvero mortificante constatare che a rimetterci le penne è sempre quest’area abbandonata del Paese. Facciamo pure lo sciopero generale. Io sarò in testa! Come sono stato in testa allo sciopero contro il centrodestra di Chiaravalloti nel 2004, quando molti cuor di leone erano all’estero in vacanza, e contro il centrosinistra di Loiero nel 2006. Detto questo però, se non vogliamo prenderci in giro, dobbiamo iniziare noi calabresi a dirci la verità. Qui è la Calabria intera che frana. Proprio l’atteggiamento strafottente di Trenitalia lo dimostra. E frana, anzi è già franata, la classe dirigente della Calabria. Chi non lo vede, questo smottamento morale, politico e amministrativo dalle dimensioni epocali, è perché è dentro la frana e si preoccupa solo di tenersi stretta la sua consulenza, il suo incarichetto o la sua prebenda. L’atteggiamento vessatorio del Governo e dei vertici delle Ferrovie, che si concretizza non solo con il taglio insensato di treni a lunga percorrenza ma con l’abbandono delle ferrovie in Calabria specie nella fascia jonica, in realtà è possibile solo perché la Calabria ha una classe dirigente che non conta niente. Fatta di politicanti, nella maggior parte dei casi, privi di competenze ed autorevolezza. In sella da mezzo secolo, ma senza essere mai riusciti a risolvere uno solo dei grandi problemi con cui la nostra terra è costretta a misurarsi ogni giorno. segue a pag » 2


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